Giovanni Buccianti, un senese da Mangia (e 3 Ps)
Eccoci al consueto appuntamento settimanale del blog; è stata una settimana in cui la politica estera ancora una volta l’ha fatta da assoluta padrona: a sorpresa, ma non troppo, è caduto il Governo in Francia, con Macron che resta abbarbicato allo scranno presidenziale nonostante il disfavor popolare (ed il ben gestito restauro della cattedrale di Notre Dame); mentre in Siria, più a sorpresa, gli integralisti islamici sono arrivati financo a Damasco: noi siamo per chiunque sconfigga gli interessi russi (e Putin, insieme all’Iran, era il principale sponsor del regime di Assad), ma “tifare” per una ex costola dell’Isis non si può, e non si deve.
Noi – tralasciando per oggi questi ed altri argomenti, in attesa degli sviluppi futuri -, ci concentriamo invece su una figura che la politica estera, i rapporti fra gli Stati, li conosce assai bene, avendola insegnata all’Università per decenni: il professor Giovanni Buccianti. Figura – lo diciamo subito – che meriterebbe ad abundantiam il Mangia d’oro 2025…
L’EVENTO IN COMUNALE
Fortunatamente, la meravigliosa Sala storica della Biblioteca comunale è sempre discretamente affollata, per i vari eventi presidenziali; certo, mercoledì scorso – in occasione dell’evento bucciantiano – si era in totale overbooking, presenze istituzionali comprese (Questore, et alii).
E c’era un bel clima, solenne e frizzante ad un tempo: un anziano accademico senese – in difficoltà nel muoversi con le gambe, ma leggerissimo nel fare librare le sue irrefrenabili sinapsi -, con al suo fianco – oltre ovviamente allo scrivente – un Generale, con 53 anni di onorato servizio in giro per il mondo (il Generale Giuseppe Cucchi): un “uomo d’armi”, il quale – come spesso peraltro accade – avendone viste molte, di guerre, ne farebbe sempre assai volentieri a meno.
Parentesi, crediamo stimolante: il Generale, nella cena post evento, ha fatto notare agli astanti una circostanza cui magari non sempre si pensa. Vale a dire che l’Italia ha circa 70mila soldati nel suo organico (davvero pochini), e tutti ben addestrati, ma solo e soltanto per il ruolo di peace keepers, non avendo mai combattuto: dovesse accadere qualcosa di brutto, che si fa? Chi va – nel probabilissimo caso ce ne fosse bisogno -, a dare loro una mano?
Torniamo all’evento in Comunale: la Sala – stavamo dicendo – era colma, con tanti ex studenti (magari attuali docenti, come il professor Gerardo Nicolosi che ha portato i silenzi ufficiali dell’Università) venuti ad omaggiare quel professore che era aduso fare il pieno di universitari, alle sue lezioni.
Giovanni si è in più occasioni commosso, specie quando ha ricordato le manovre di 4 accademici – di cui nel libro fa nomi e cognomi, per inciso – per estrometterlo dalla sua posizione apicale all’interno dell’Ateneo (manovra avvenuta mentre lui era in convalescenza, in seguito al grave incidente automobilistico che lo coinvolse nel 1996): insieme a tanti ricordi, ed alla lucida razionalità dello studioso e ricercatore accademico, in Sala storica ha fatto dunque capolino anche l’uomo Giovanni.
E questo – pleonastico, forse, il sottolinearlo – è stato un autentico valore aggiunto, per la serata in Sala storica…
L’AUTOBIOGRAFIA
“La mia vita” (edizioni Cantagalli, 260 pagine, 20 euro): il titolo non è certo originalissimo, ma l’autobiografia di Giovanni Buccianti si fa leggere assai bene; il rischio dell’autocelebrazione – come in tutte le autobiografie – è sempre bene in agguato dietro l’angolo, ma Buccianti scrive tutte cose documentate o documentabili, togliendosi dei sassolini che, più che tali, sembrano pietre, se non autentici macigni.
Si viene fra le altre cose a sapere che, all’inizio del potere mussariano, andò al Monte (della cui Deputazione illo tempore aveva fatto parte), e decise d’impeto di chiudere con la banca – allora senese -, al grido di “tolgo tutto, perché non ho alcuna fiducia nel Presidente (Giuseppe Mussari, Ndr) e sono sicuro che rovinerà il Monte” (pagina 184).
Ad ogni buon conto, Giovanni non risparmia passaggi della sua vita che – ad occhi di facili moralisti – potrebbero sembrare vagamente disdicevoli, e questo rappresenta un valore aggiunto del libro; per esempio, quello della sua grande passione per il gioco delle carte: il “conckey”, misto di scala 40 e poker, era infatti il suo passatempo preferito, fra la mattina ed il secondo pomeriggio in Facoltà. Nel libro, c’è tutta una toponomastica dei luoghi in cui Giovanni diventava una sorta di novello Cecco Angiolieri: il bar La Lizza prima, la società della Civetta poi, infine la Tuberosa. Fin quando, soprattutto – a suo dire – a causa di due giocatori adusi a bestemmiare (cosa per lui insopportabile), decise di smettere.
Eh sì: il poker che va a braccetto con una profonda fede, in particolare una genuina devozione alla Madonna di Lourdes; come in tutte le persone di un certo spessore, il bianco può convivere con il nero (e qui, si cita, solo en passant, la passione per il bianco-nero della Robur calcio)…
UN MANGIA, MERITATISSIMO
Insomma, inutile girarci tanto di più intorno: come anticipato nell’Introduzione del pezzo, Siena non ha più alibi. Non consegnare, il prossimo 15 agosto, il prestigioso riconoscimento di Mangia d’oro a Giovanni Buccianti, apparirebbe a questo punto un qualcosa di davvero grave e, ancora di più, insensato.
In tali e tante sedi, e con tanti e tali personaggi, Buccianti ha rappresentato se stesso e l’Università senese, che non premiarlo sarebbe delittuoso; in più, oltre a portare il nome di Siena fuori da Porta Camollia, il professore ha saputo offrire agli studenti senesi opportunità straordinarie: ricordo – prima inter pares – la consueta, annuale lectio magistralis di Sergio Romano nell’Aula magna di Scienze politiche, ai primi di ogni gennaio; oppure, l’avere portato a Siena – come docente a contratto -il suddetto Generale Cucchi, grandissimo esperto di geostrategia.
Buccianti ha avuto tanto – nonostante qualche delusione anche in loco – dal’Università di Siena, cui altrettanto ha dato; è stato premiato – in particolar modo per i suoi esemplari lavori su Enrico Mattei – in varie zone d’Italia. Ha fatto lezione, in Via Mattioli, a centinaia e centinaia di studenti, in fase adorante al suo cospetto.
Forse nessun senese è stato tanto premiato e riconosciuto fuori dalla sua città, senza al contempo ricevere niente di niente dalla municipalità (a dirla tutta, prima della presidenza dello scrivente, non era mai stato chiamato a parlare in Sala storica). In un contesto in cui la Politica estera e le relazioni fra gli Stati sono più importanti che mai da conoscere, ci sarebbe un motivo in più per assegnare a Giovanni il Mangia d’oro.
Insomma, alla fine della fiera (e – se ci è consentito – guardando anche a qualcuno degli ultimi premiati): me lo spiegate cosa dovrebbe fare Giovanni Buccianti, di più di ciò che ha fatto, per meritarsi l’onorificenza in questione?
Ps 1 Vicenda 5stelle: lo scontro fra Beppe Grillo e Giuseppi Conte è sempre più stimolante; Grillo ormai gioca del tutto a schifio, usando più le qualità da comico (mai messe da parte) che da politico: ciò detto, la lettera alla Schlein, con perculata di Conte annessa, è letteralmente da annali.
Quell’altro, da par suo, vuole solo farsi – come si è fatto – un partitino padronale, senza però avere il coraggio di dirlo; vuole tornare a Palazzo Chigi, magari Travaglio o altri dovrebbero dirgli, una volta per tutte, che non ha alcuna speranza plausibile di farlo…
Ps 2 La Corte costituzionale romena ha annullato il secondo turno delle presidenziali, che si sarebbero tenute in questo fine settimana: scelta davvero clamorosa, e certo ambigua e discutibile; resta però il fatto che – se ovviamente provate, come sembra proprio che siano – le ingerenze putiniane sarebbero evidenti. E poi – comunque la si pensi -, mi volete spiegare come si chiarisce il successo di questo sconosciuto Georgescu – il filoputiniano arrivato primo, al primo turno -, il quale ha fatto campagna elettorale solo su Telegram e Tik tok? Da parte nostra, avremmo scritto di essere assai preoccupati dello stato della democrazia romena, anche se avesse prevalso uno sconosciuto candidato filoeuropeista, con le medesime modalità…
Ps 3 Torniamo a Sienina, per concludere; elezioni universitarie clamorosamente annullate (non succede solo in Romania, dunque!), dopo la denuncia del Rettore Di Pietra, con tanto di inchiesta della Procura con l’ipotesi di reato di violenza privata continuata. Pare che almeno un paio di gruppi universitari – dalla stampa, sarebbero il gruppo meloniano e i nostri “eroi” di Cravos (quelli che hanno coperto di bandierine palestinesi la statua dei martiri di Curtatone e Montanara: che la vergogna di quel gesto cada su di loro per sempre) – abbiano forzato, per non dire costretto, un certo numero di studenti a votare per loro. Wait and see: forse – e dico forse – ne vedremo davvero delle belle…
Caro Eretico, dici che sarebbe comunque preoccupante un rumeno che arrivi primo con una campagna elettorale fatta solo su Telegram e Tik tok. Noi comunque abbiamo avuto Grillo che con fare messianico che raccoglieva voti a man bassa con Facebook e con il suo blog, senza, a parere mio, azzeccarne una.
Mi è partito il commento prima di finire. Volevo aggiungere: ora c’è l’ha con Conte. Prima c’è l’aveva con Di Maio, ma sbaglio o era gente venuta fuori nel M5S quando non si muoveva foglia a meno che lui non volesse, direttamente o tramite sondaggi dai risultati costantemente ultra-bulgari, che solo a leggerli c’era da ridere, o piangere…
Condivido l’appello per il Mangia al Prof che peraltro ho avuto l’onore di ascoltare da studente ormai qualche annetto fa (gli anni di Gorbaciov presidente dell’URSS) , davvero stimolante ascoltare le sue lezioni così istrionico ed ispirato com’era, e naturalmente anche i contenuti non erano mica roba riciclata, tutti frutto di ragionamenti ben costruiti e di una conoscenza sopraffina dei rapporti internazionali. Un grande senese, divertente durante le lezioni eppure mai banale.
Mi pare che si dovrebbe distinguere tra ‘brogli’ ed ‘ingerenze’… in un paese democratico coi ‘brogli’ si annullano le elezioni, ma con le ‘ingerenze’ non si possono buttar via milioni di voti validi. Le nostre elezioni sono da sempre oggetto di ingerenze… l’Urss che finanziava il Pci, gli Usa in mille modi (dal piano Marshall a Gladio, a Moro, al fatto stesso di mantenere una forza di occupazione con atomiche), al citato Grillo (poca cosa in verità), a Mani pulite e correnti della magistratura dichiaratamente schierate, alle tv di Berlusconi, alla rai lottizzata ecc… tutte ingerenze.
Il voto valido di un elettore è sempre il frutto di una serie di ‘ingerenze’ che lo portano a prendere una decisione, per cui ritengo molto grave quanto accaduto in Romania, chectra l’altro è solo l ultimo episodio che dimostra che siamo in democrazia, ma solo se vinciamo ‘noi’…
Caro Gp,
la cosa ha sorpreso davvero tutti, me per primo, e di certo si presta ad infinite discussioni e polemiche; concordo in toto che, quanto alle indebite ingerenze (anche straniere), si dovrebbero annullare buona parte delle elezioni italiane dal 1946 in avanti (prima, ovviamente, non si poneva neanche la questione), però è altresì vero che – se si portano le prove che una potenza straniera ha pagato gente per fare propaganda, a sua volta promettendo, questa gente, altri soldini a chi votasse in un certo modo – le cose cambierebbero, configurandosi una sorta di voto di scambio: vediamo le prove portate.
In ogni caso, sia ben chiaro che questo Georgescu filoputiniano (almeno, lui è dichiarato) – quando si voterà -, vincerà alla stragrande: nel medio periodo, la Corte gli ha dato un assist straordinario…
L’eretico
L’asse europeo si è spostato ad est. Troppo strategica la posizione della Romania. Avranno ritorni economici (come successe all’Italia nella prima guerra fredda da paese di confine e contendibile).
I romeni (se un sono proprio strulli..) hanno fatto bingo.
Se hai un PIL simile a quello italiano (o a quello del Texas, per fare un paragone con gli USA) è impossibile che tu riesca a sostenere la tua presenza in mezzo mondo come pretende di fare la Russia.
A meno che non trovi la sponda dei tremebondi, dei decadenti.
Le “colpe dell’occidente” come giustificazione erudita delle nostre debolezze, delle nostre paure.
Agli effettivi dell’esercito andrebbero aggiunti quelli di marina ed aeronautica. Senza voler contare carabinieri e guardia di finanza.
Al momento la priorità è investire in qualità (tecnologia militare, formazione) e non in quantità.
Leggo che la Romania ha pagato contributi al bilancio UE per 21 miliardi, incassando 62.
Quindi li accogliamo in Europa, li facciamo circolare liberamente, li riempiamo di miliardi, e poi vogliono tornare sotto il cappello Russo. Della serie sputi nel piatto in cui mangi. Analogo discorso per l’Ungheria e la Polonia fino alle ultime elezioni.
Vogliono andare? Ponti d’oro.
Può anche essere che i miliardi, un po’ come da noi per il pnrr ed altre faccende, se li pappi tutti una minoranza, e che la maggioranza della popolazione ne abbia le scatole piene. Chiedere relazioni commerciali con la Russia, come dall’89 al 2022 non dovrebbe essere del tutto folle o antieuropeista… e se non perdoniamo a Putin l’invasione dell’Ucraina dobbiamo chiudere anche con Azerbaigian, Turchia, Israele che hanno fatto anche di peggio
…e infatti, se vogliono andar via, che vadano.
Molti come te pensano ingiustamente che non ci possa essere contraddittorio. Quando tutti sono allineati è un brutto segno
Cioè?
Forse intendevi “contraddizioni” ?
Hai ragione. Romania, Bulgaria, Polonia, Ungheria; finora hanno pocciotadall’UE fior di miliardi di € e hanno pagato poco. Consideriamo i vari esemplari sempre corretti che potrebbero girare con la scusa del Trattato Shengen. Liberi da noi e buona fortuna. Il rischio è anche che con l’affare Albania Italia per i migranti, rischiamo di dovere accogliere anche loro. Povera Italia, povera Unione Europea, per quanto durerà quest’ultima? Dieci anni e poi la fine.
Troppi Paesi dell’Est accolti nella UE. Il sospetto è che con loro molti nostri industriali speculano la dislocazione degli stabilimenti e maestranze a minor costo. Se tornassero neurali sarebbero un buon cuscinetto che ci allontanerebbe dalla Russia di Putin.
Raffaele, è da un po’ che ti volevo fare questa domanda: quando dici “Noi”, a chi ti riferisci esattamente? Io credevo che nella redazione di questo blog ci fossi solo tu. Non è che per caso stai scivolando verso una deriva di maestosa autoreferenziale onnipotenza? Scusa, eh, se te lo chiedo.
Quanto al discorso sull’esiguo esercito italiano “addestrato solo al peace keeping”, non si era detto che “l’Italia ripudia la guerra” (vedi Costituzione Italiana)?
Mi permetto : il problema viene fuori se quello accanto a te la guerra non la ripudia……
Una breve riflessione sulle vicende siriane: la Siria -stato fantoccio di Russia e Iran- e’crollata in meno di 2 settimane senza l’aiuto dei suoi padroni, come era successo in Afghanistan 3 anni fa – partiti gli americani il paese e’ crollato.
E l’Ucraina ? Dopo 3 anni combattono ancora… ci rifletta un po’ su la marmaglia putiniana che insiste che l’Ucraina e’ un fantoccio dell’America, che combattono agli ordini dell’America, che fanno una guerra per procura… la differenza tra uno stato- fantoccio e un paese indipendente e orgoglioso della sua liberta’ non potrebbe essere piu’ lampante.
Caro Marco,
come credo che tu ben sappia, con me su questo sfondi una porta apertissima, anzi spalancata: è chiaro che gli aiuti angloamericani sono fondamentali, ma poi ci sono gli ucraini, ci sono loro a sostenere il peso degli aggressori putiniani (nord coreani compresi) boots on the ground. Pur con tutte le difficoltà e la stanchezza del caso, compresi i renitenti alla leva (peraltro presenti anche in Russia).
Nel mondo di ieri, li avremmo tutti ammirati per il coraggio e la determinazione incrollabile, oggi invece le cose sono cambiate, diciamo così (specie se c’è Putin di mezzo, guarda caso: perché se, invece, sono i gazawi di Hamas a combattere – magari usando i civili come sistematici scudi umani -, allora loro sì, che incarnano i genuini valori resistenziali)…
A M.C.: il “noi”, il fare riferimento ad una fantomatica “redazione” del blog, è chiaramente cosa ironica, per non dire autoironica (se fosse autoreferenziale, per l’appunto non si scriverebbe di “redazione”)…
L’eretico
Meno di 10 anni fa non c’erano soldati russi in Siria e l’Isis controllava più della metà del paese, con sistematici massacri, tra gli altri, di infedeli Yazidi e Turcomanni. Ad Assad va dato il merito di aver sconfitto lo Stato Islamico e Al Nusra (Al Quaeida)… e se un macellaio come Nethaniau può uccidere 45000 scudi umani all’anno per difendere e salvaguardare l’esistenza del suo paese, perché non riconosci questa libertà al ‘povero’ macellaio Assad, che ha lottato contro forze malvagie al cui cospetto Hamas sembra una babygang?
La Siria è stata ‘liberata’ da mercenari stranieri e/o pagati da arabi e turchi (e americani e israeliani?) Ed il ‘capo’ attuale sarebbe un terrorista amico di Al Baghdadi… non mi pare che la situazione in Siria sia migliorata, ne per noi (anche per il problema dei profughi) ne per i civili siriani… e anche l’integrità territoriale, che negli ultimi anni è divenuto un valore globale difeso con la vita di centinaia di migliaia di giovani ucraini, è andata a farsi benedire… con turchi, israeliani e americani che fanno i loro comodi.
Sono d’accordo al 100%, in meno parole e più chiaro del mio commento, hai fatto un’esauriente analisi della situazione ingarbugliata della guerra in Siria.
https://www.youtube.com/watch?v=6thGkbbZVc8
Questo video è la conferma che con la nuova dittatura in Siria per l’Occidnte c’è poco da gioire, siamo ancora lontani dalla fine della crisi Siria-Israele-Palestina.
Marco Burroni, ma io penso che si potrebbe fare come la Svizzera e utilizzare la ns posizione di paese pacifico e inerme come mediatore per la pace e fare leva sulla diplomazia. Se noi dimostriamo di non essere un paese aggressivo, nessuno avrebbe interesse ad attaccarci. Solo noi possiamo avere il monopolio della pace, e questa posizione potrebbe farci avere un peso specifico importante nelle decisioni dell’ occidente. Non ce la possiamo permettere un’altra guerra. Ne abbiamo già fatte due..e non è andata benissimo eh!
Tutti contenti che sia caduto Assad. Era un tiranno e quindi giusto che sia stato destituito. Tutto bene, fine felice ? Per niente. C’è un piccolissimo particolare che inficia la lieta fine. Tra le varie fazioni vincenti ci sono anche militari che formavano la famigerata ISIS. Io mi ricordo i video su internet, degni dei più sanguinari film di horror, la differenza è che era realtà. Avversari politici oppure di religione non mussulmana, maggior parte cristiani, sgozzati, fatti esplodere o straziati in altri modi con fantasia sadica.Nei video apparivano anche dei bambini armati di coltello o pistola aizzati ad uccidere prigionieri e minacciare l’Occidente, dagli USA al Vaticano, auspicando una strage generale con la vittoria dell’Islam. Insomma cose da stare male per molto tempo. Forse ora questi video saranno stati bannati per la loro reale violenza, ma l’angoscia di chi li ha visti allora è rimasta. Agitavano sempre una bandiera nera con gli scarabocchi della loro scrittura araba. Ora questa è riapparsa trai vincitori contro Assad. C’è da aggiungere poco e meno da gioire. Assad era un tiranno, già detto, ma chi lo sostituirà sarà forse peggio. Putin è un tiranno, ma combatteva questa gente. Israele sta godendo della nuova situazione, ma farebbe meglio a preoccuparsi ad avere certa gente vicino. Comunque vada, la fine dell’eterna crisi in quelle lande disperate e sofferenza per i suoi abitanti è ancora lontana. Un parallelo nella Storia: la Persia sotto lo Scià era una dittatura e con gli oppositori non ci andava leggero, ma il Paese godeva di un certo benessere sociale anche per le donne. Poi arrivò la Francia che, sperando di ricavare fruttuosi accorsi commerciali, favorì il ritorno di Komeini con tutti gli effetti nefasti di cui l’odierno Iran sta ancora soffrendo. Stessa storia con Gheddafi e Libia; sempre la Francia con USA ed Inghilterra a farlo cadere. Morale: l’Occidente è in parte colpevole dei mali nel medio Oriente, ma certe volte è meglio essere attenti a chi mettere al posto di un tiranno per non trovarne uno peggiore. Ovviamente, parere personale e soggetto a critiche, ma l’argomento è troppo complesso per un povero diavolo come me.
Ho sbagliato..volevo rispondere a Anonimo.
In nottata il governo ha approvato il salario minimo: per i MINISTRI
Propongo una colletta per i nostri “poveri” ministri sempre impegnati a fare del bene a noi cittadini. Le migliaia di € che prendonomnon bastano ai loro miseri bisogni. Altro che Telethon, Lega del Filo d’Oro ed altre associazioni benefiche, pensiamo a queste “care” persone che pensano sempre a chi sta male. Che possano passare il Natale in pace, che possano mangiare senza nessun mal di pancia o bruciore allo stomaco perché ormai non sono più abituati a mangiare, loro che spesso digiunano e risparmiano il cibo per darlo a chi ha bisogno. Che il loro “misero” pasto non gli faccia “fogo”.
Mangia a Buccianti. Bene il Mangia al Professore Buccianti, nessuna riserva. Almeno è stato dato ad una brava persona. Peccato che nel passato sono stati premiati, per politica o clientelismo, tanti, troppi, indegni di questo riconoscimento. Giustizia è fatta.
Aggiungo che questo valido Premio è stato dato a persone sull’onda di successi, non sempre cristallini, nel settore della “palla al cesto”, origine di spese che potevano essere fatta per fini più utili alla Città. Giustamente poi queste persone sono state punite dalle Autorità finanziarie, con l’arresto e revoca del Mangia, ma il brutto ricordo resta. Quindi onore al Professore Buccianti non abbastanza valutato dai suoi superficiali concittadini. Che il prossimo Mangia sia suo.
Caro Vedo nero,
il Mangia al professor Buccianti è un mio augurio personale: per ora, non si è concretizzato. Wait and see…
L’eretico
Il Prof. Buccianti merita a pieno titolo di ricevere il Mangia.