Eretico di SienaCaso Rossi, Bari, Patriot... - Eretico di Siena

Caso Rossi, Bari, Patriot…

- 06/04/24

Eccoci al consueto pezzo settimanale: geopolitica internazionale, con l’Ucraina in primo piano; politica e Giustizia italiota, dalle parti di Bari; Caso Rossi (poca roba, peraltro: best has yet to come), nella lista degli argomenti trattati.

Fra le tante cose su cui non abbiamo tempo di soffermarci, Israele e Gaza: ex malo bonum, il Governo Netanyahu non è mai stato così in bilico, e – quanto alla imminente ritorsione iraniana dopo l’attentato in Siria -, che dire? Va bene che gli israeliani sono ben abituati a vivere sotto pressione, ma certo che quando oscurano i Gps a casa tua, quello non è proprio un gran segnale…

 

UCRAINA: DARE I PATRIOT!

Partiamo dalla attuale situazione geopolitica che più ci interessa, vale a dire quella sul fronte orientale della “terza guerra mondiale a pezzi”: siamo tutti persuasi – stiano ben tranquilli i criptoputiniani di casa nostra, sempre più numerosi – che il loro idolo non pensi di arrivare fino a Lisbona (troppa grazia, Sant’Antonio), però se invece che stare con il sederino ben caldo a Sienina nostra, noi vivessimo nei Paese baltici o in Polonia e Romania, magari un qualche vago pensieruccio ce lo faremmo. Si fa giusto per chiacchierare: siamo un popolo di ansiosi, ma questo pare farci poca paura, ovvero ce ne fa così tanta, che preferiremmo saziare gli appetiti putiniani, tanto poi lui si ferma…

Ciò detto, c’è un argomento sul quale vorremmo – con la sintesi dovuta allo strumento bloggeristico – soffermarci, a questo giro: vorremmo fare una domanda, per l’appunto, a chi dice che bisognerebbe smettere di fornire armi agli ucraini.

Gli ucraini, anche in settimana, hanno chiesto i Patriot targati USA: sistema di difesa aerea, contro i missili balistici, in questo caso russi (94 sganciati sul territorio ucraino nel solo marzo!), con raggio di azione circoscritto fra i 30 ed i 160 km (fonte: Corriere della sera di ieri). Ovviamente, costano dollari sonanti, poi ci vogliono le piattaforme ad hoc per il lancio (non è proprio come tirare una sassata) e via discorrendo.

A parte questo certo non irrilevante dettaglio economico, per tutto il resto (questione morale in primo luogo), cosa osta al fornirli a Kiev? La loro efficacia – che pare enorme -, è solo difensiva, servirebbero dunque solo a salvare vite umane (quasi solo di civili: quelli ucraini, dopo la fiammatina iniziale, non scaldano più i cuori italiani); non potrebbero insomma spoggettare in Russia, con tutti gli annessi e connessi del caso.

Non sperare che arrivino i Patriots stars and stripes in Ucraina, tifare contro questa evenienza: questa sì, che è una cosina che dovrebbe fare riflettere; non tanto chi tifa per la bandiera bianca dell’Ucraina, ma noi: per cercare di capire come sia stato possibile arrivare a questa fascinazione per un nemico, importante e pesante, come quello che, in un modo o nell’altro, dobbiamo pur affrontare. Ah, già: Putin è antinazista (pur servendosi di filonazisti per il suo tornaconto), allora non può essere un nemico, dai…

 

PROCESSO PICCINI-IENE: CI SIAMO QUASI…

Vorrei chiedere a qualunque lettore del blog – a parte gli avvocati, si capisce! -, che cosa il suddetto lettore medio abbia capito del passaggio davanti al Gip genovese – avvenuto in settimana -, a proposito delle Iene e di Pierluigi Piccini.

Si è trattato di una mezza vittoria per la difesa – come alcuni titoli hanno fatto intuire -, oppure di altro? Vediamo, molto sinteticamente, di fare chiarezza: il passaggio davanti al Gip è stato un passetto falso del Pm genovese Ranieri Miniati, per tecnicismi che non ci avventuriamo a spiegare (ci entra financo la Corte costituzionale).  Giova anche ricordare che il Giudice terzo, nei giorni scorsi, avrebbe potuto rigettare la richiesta dell’accusa, vale a dire di portare a processo Antonino Monteleone e Piccini. Avendo fatto ritornare le carte al Pm, ciò – che sarebbe stato, quello sì, il trionfo per Piccini e per Monteleone – non è accaduto.

Quello che al lettore medio dovrebbe comunque interessare è però, a questo punto, solo questo: il Processo alle Iene e a Pierluigi Piccini, si farà o meno? Ebbene sì, procedendo come accennato per citazione diretta del Pubblico Ministero, essendo la pena prevista per il reato di diffamazione inferiore ai 5 anni. Tempi per la prescrizione, ordunque: novembre 2025 – come ha scritto La Nazione -, ma solo per Piccini, mentre per Le Iene il tutto si sposta ben più avanti, perché i 7 anni e mezzo vanno calcolati dall’ultima puntata – attenzionata dalla Magistratura – che Italia 1 ha dedicato al Caso Rossi.

Insomma, tenete ben in caldo i pop corn: fra la Commissione di inchiesta sul nulla (molto diesel, peraltro), e Processo alle Iene e Piccini, finalmente il secondo tempo del Caso Rossi – dopo 7 lunghissimi anni, dalla celebre intervista sui festini ad oggi – sta davvero per iniziare: ed il pallone – ripetiamo: finalmente – è nell’altro centrocampo. E siamo proprio di curiosi di vedere se stavolta alla verità si arriverà: non certo sul suicidio più documentato della storia repubblicana, ma su tutto ciò che gli sta girando intorno da tanti, troppi anni…

 

IL CASO BARI: GALEOTTO FU IL CASSONETTO…

Poteva essere una settimana all’insegna della quasi par condicio, fra personaggi di una parte e dell’altra della politica italiota: la Santanché, salvata dalla maggioranza in Parlamento (ma appena arriverà il rinvio a giudizio, le verrà chiesto di dimettersi in un amen, e crediamo che l’Italia non subirà un crollo turistico drammatico, a cagione della sua dipartita ministeriale: qualche turista arriverà ancora, dai); dall’altra, l’affaire Soumahoro, con la famiglia del deputato voluto da Bonelli e Fratoianni che si avvia a processo (ma lui – pur avendo la moglie, il cognato e la suocera messi assai male a livello indiziario – non si era accorto di alcunché: un italiano vero, esempio di integrazione perfetta).

Poi, però, a metà settimana è arrivata la autentica bomba: voto di scambio nel Barese, con l’Assessora regionale Maurodinoia (ma è un nome o un cognome?) che si dimette a chiocco, con conseguente scangeo politico che porta allo iato elettoralistico – salvo ricomposizioni last minute con un candidato terzo, come auspicato dallo “statista thailandese” Goffredo Bettini – fra Conte e la Schlein (Sechi, su Libero di ieri, chiama Conte “sciacallo”, per avere subito abbandonato il Pd in loco: in questo caso, però, chi è che non lo avrebbe fatto, al posto suo?).

Forse adesso la difesa a tutto tondo del buon Decaro subirà qualche cedimento, eh: perché il Primo cittadino barese, prima di volare nella comoda e ben pasciuta sinecura europea, non prova adesso a rifare una piazzata come due settimane fa (senza dare la parola ad Emiliano, però)?

Davvero stimolanti vari spunti, di questa faccenda pugliese che promette ulteriori sviluppi: i 50 euro a voto (Gramellini e altri lo considerano un prezzo troppo esiguo, ma magari ci poteva essere qualche bonus aggiuntivo a livello professionale, almeno per qualcuno); noi, però, troviamo irresistibile – da film di Lino Banfi o Checco Zalone – soprattutto un altro elemento: pare che tutto sia nato dal ritrovamento di materiale elettorale alterato (inequivocabile) lasciato, dopo una delle due elezioni contestate, dentro un cassonetto.

Nel Medio evo, pur se in tutt’altro contesto, si diceva che “si non caste, tamen caute”: se non in modo casto, almeno in modo cauto (quando uno fa ciò che non dovrebbe, ovviamente); dunque ci si domanda: ma perché quelle schede, quel materiale banalmente cartaceo, non è stato bruciato, o al limite sotterrato sotto un bell’olivo (la xylella non avrebbe creato problemi, a questo giro)? Gli autori del misfatto pensavano forse che, buttato il tutto dentro un banalissimo cassonetto, non sarebbe potuto accadere niente? Oltre al fatto di parlare davvero troppo: ci sono intercettazioni telefoniche ed ambientali che sembrano imparabili.

Solo l’idiota, cialtronesca arroganza del potere può compiere una boiata del genere, e questo certifica – se mai ce ne fosse bisogno – la differenza colossale che intercorre fra l’essere levantinamente furbi, e l’essere realmente intelligenti…

 

Ps “MPS: 1472-1624, le due date fondative”: questo è il tema del primissimo incontro di aprile in Sala storica (ore 17,30, as usual); ne discetteranno, da par loro, il professore pisano Giuseppe Conti (sullo Statuto del 1624) e l’Augusto padre (su quello del 1472). Si tratta di un modo diverso di guardare alla banca fu sanese: del tutto sganciato dall’attualità (sulla quale dirà due cosine al volo lo scrivente), ed invece proiettato sulla dimensione di lungo periodo della historia. Tanto per conoscere meglio, quindi, ciò che la civitas ha irrimediabilmente perduto, per sempre…

25 Commenti su Caso Rossi, Bari, Patriot…

  1. Ics scrive:

    I PADRIOD NON SONO GRADUIDI !!!

    LISTINO AGGIORNATO 2024
    50€ per le comunali
    55€ per le regionali
    65€ per le nazionali
    45€ per le europee
    20€ per la bocca
    50€ per l’amore

    C’è chi compra perché c’è chi vende.
    Il reddito di cittadinanza è l’inevitabile degenerazione delle infornate nel settore pubblico, la legalizzazione del voto di scambio.
    Stroncare queste dinamiche parassitarie diviene prima di tutto un’esigenza formativa.

  2. Daria gentili scrive:

    Da Bari a Torino ……..qualcuno del PD ha detto, ora, che dentro il partito c’è una questione morale
    Vivendo anche solo le vicende accadute a Sienina nostra, era da tempo che poteva sospettarsi

  3. Paolo Panzieri scrive:

    Il disastro ucraino – purtroppo – si sta palesando ormai, piaccia o no, in tutta la sua inevitabile ed ineluttabile evidenza.
    https://mazzoninews.com/2024/04/05/il-disastro-ucraino-parte-1/
    Spero solo che il rimbambito (i.e. Rimbambiden) in chief, responsabile anche di quest’altra disfatta (dopo quella afghana), non ci trascini pure in una guerra termonucleare.
    Adesso si tratta solo di trovare il modo di uscirne (la famosa exit strategy del perdente) nel modo meno peggiore possibile.
    Nient’altro.

    • ginocacino scrive:

      … sono completamente d’accordo; in più posso solo aggiungere che questo astio mostrato dall’occidente tutto verso la Russia e i russi ha avuto come conseguenza la compattazione del popolo russo intorno al suo leader (hai voglia a dire che le elezioni sono state “truccate” … quelle percentuali “bulgare” dimostrano in ogni caso quanto detto sopra); se fossi un cittadino russo come potrei non farlo quando vedo che mezzo mondo ci è contro? la reazione dell’occidente ha colpito per prima i cittadini russi non il suo leader, l’astio che palesemente mostriamo lo rivolgiamo alla Russia tutta e non al suo leader e alla sua parte politica;
      e invece, almeno a livello politico, continuiamo a sostenere Netanyahu che con la scusa dell’attentato del 7 Ottobre, sta decimando la popolazione Palestinese ingabbiata nella striscia di Gaza, sortendo come effetto il riacuirsi di sentimenti antisemiti un po’ in tutta Europa e azioni incomprensibili come lo stop a scambi fra università Europee e Israeliane intraprese da alcuni atenei… anche se, è vero, non è un genocidio quello che si sta consumando in Palestina … è un semplice massacro, una carneficina!

  4. Giulio scrive:

    Dopo i pregiudicatidella destra in parlamento, i deputati comprati un tanto al chilo da B. E i rinviati a giudizio nei ministri di trasporto e turismo , arriva il tariffario dei voti del pd.
    Sarà il potere che trasforma in delinquenti, o che i delinquenti che vanno al potere( con l’ausilio degli utili idioti e la complicità di consapevoli malfattori)?

    • Eretico scrive:

      Caro Giulio, la domanda è tutt’altro che peregrina: e forse la risposta sta, aristotelicamente, a metà del guado.

      Per iperprudenza, ho censurato il tuo commento notturno: le comparazioni rispetto ad indagini della Magistratura sono sempre a rischio querela (anche perché – ora su due piedi – non mi vengono in mente inchieste simili, con i voti comprati a 50 euro come a Bari o le schede autostradali come a Torino, in cui di recente sia stato tirato di mezzo qualche esponente del centrodestra: aiutami tu, se ti viene in mente).

      L’eretico: augurante a tutti una proficua settimana…

      • Roberto scrive:

        Nel centrodestra le cose se le fanno le fanno in grande, altro che 50 euro
        Fu lo stesso De Gregorio ad ammettere pochi anni dopo e senza giri di parole la corruzione con lo scopo di far cadere il governo Prodi: “Tra il 2006 e il 2008 Berlusconi mi pagò tre milioni di euro per passare con Forza Italia”. Durante la successiva udienza preliminare del 2013 De Gregorio patteggiò poi per ottenere una condanna a 20 mesi di reclusione, con pena sospesa, per corruzione in atti d’ufficio. Secondo quanto emerso durante le indagini, il leader del Movimento Italiani nel Mondo ottenne due milioni di euro in nero per sé e uno di finanziamento al suo partito per far cadere il governo Prodi. Il suo cambio di schieramento fu anche ripagato con la sua elezione a senatore nelle fila del Popolo della Libertà nel 2008. Berlusconi per questa vicenda fu condannato in primo grado a tre anni di reclusione per corruzione, con conseguente interdizioni per cinque anni dai pubblici uffici. Nel 2015 maturò però la prescrizione, e nel 2017 la condanna è stata per questo motivo annullata dalla Corte d’Appello di Napoli, pur confermando le accuse a carico di Berlusconi.

  5. Cecco scrive:

    I missili per la difesa aerea, siano questi i Samp/T oppure i più famosi Patriot, costituiscono senz’altro l’unico baluardo contro gli attacchi di missili convenzionali e quindi in questa follia di una nuova corsa agli armamenti costituiscono perlomeno un deterrente per i Russi a bombardare le città con i missili tradizionali, ma anche uno stimolo per gli stessi ad usare armi senpre più sofisticate capaci di aggirare i sistemi difensivi. L’unica vera soluzione alla miseria di questo periodo è quella di costringere tramite la diplomazia internazionale (Usa e Cina, non se ne esce) i due contendenti alla trattativa, ben vengano i Patriot, però se il Cremlino decidesse per un salto di qualità funesto servirebbero ben a poco, gli ordigni nucleari per distruggere una città non necessariamente devono essere fatti esplodere dentro la città stessa. Fermiamoci prima che sia troppo tardi.

  6. Roberto scrive:

    Attendiamo un pezzo sull’esponente oalermitano Fratello d’Italia arrestato a Palermo per soldi e posti di lavoro ai parenti dei nazioni. Sicuramente giustizia ad orologeria

    • Eretico scrive:

      Caro Roberto,
      a parte che non ne so niente, ma credo tu possa riconoscere che, in questo blog, si parla e si scrive davvero di tutti (vai solo a riguardarti il materiale sul Ministro Santanchè, giusto per fare un esempio).
      Ciò detto, ribadisco quanto scritto per anni: cioè che l’elettorato progressista è più sensibile a queste tristi vicende, anche perché i suoi dirigenti hanno sempre affermato una diversità morale, una superiorità evidente rispetto a tutti gli altri: normale che poi caschino loro le braccia, per così dire, a fronte di casi come quello di Bari o di Torino…

      L’eretico

      • Maurizio scrive:

        Ora ci pensa muso di cavallo a risolvere tutto… che risate… se non ci fosse il PD bisognerebbe inventarlo…

        • Vasco scrive:

          Quando si arriva a offendere, l’intelletto si atrofia e il pensiero perde dignità!
          Suggerisco all’eretico di non pubblicare are i post offensivi e quelli sobillatori.

          • Eretico scrive:

            Caro Vasco,
            hai ragione da vendere: si fa il possibile, ma non è assolutamente facile!

            In giornata, o al massimo domattina, si pubblica il pezzo nuovo: si aspettava di vedere cosa gli “amici” iraniani avrebbero fatto versus Israele.

            Ne approfitto anche per ricordare che domani aspetto (Sala storica, ore 17,30) chi vorrà, per parlare della Rivoluzione portoghese del 1974: come al solito, poi qualche cosina anche sulla attualità ci scapperà…

            Buona (laicissima) domenica, l’eretico

    • Paolo Panzieri scrive:

      Guarda Roberto che cosiddetta “giustizia ad orologeria” era uno dei cavalli di battaglia del vecchio Bettino, del povero Silvio, ma anche dei due terribili mattei e pure della stessa sora Giorgia …
      Perdonami ma se adesso la stessa lamentela proviene anche dal campo piddino, per anni da mani pulite in poi inequivocabilmente “risparmiato” dagli inquirenti (sarà mica stato il fantomatico, sempreverde codice etico?), vuol dire che il sistema comincia a funzionare.
      Speriamo che il campo dei garantisti così si allarghi in modo che nessuno più sia processato sui giornali embedded e contestualmente eliminato, salvo poi 10 anni dopo essere assolto con tutti gli onori.
      Dopo la condanna definitiva, poi, certezza della pena.
      Ce la possiamo fare a diventare un paese civile.
      Serve solo un po’ di onestà intellettuale e processi rapidi.

      • Roberto scrive:

        1. Non mi pare che qualcuno del PD si sia lamentato della giustizia ad orologeria. Se ben ricordo qualche mese fa un ministro di spicco l’aveva invocata addirittura in via preventiva asserendo di avere delle informazioni che la magistratura stesse preparando un attacco ai partiti di governo in vista delle vicine scadenza elettorali.
        2.tutto questo garantismo del centrodestra, svanisce come neve al sole, quando le indagini riguardano gli avversari
        3. La colpa di queste situazioni è soltanto del popolo italiano. In altri paesi (a dire il vero sempre meno) un esponente politico colpito da indagini, si dimette immediatamente, spinto dal suo stesso partito non per senso etico proprio, ma perché un partito che difende un indagato, perde immediatamente una marea di consensi. Qui da noi , generalmente gli elettori se ne fregano altamente.

  7. Lucia scrive:

    Anche certa sinistra si adegua alle consuetudini di certa destra.
    In questi casi si declama subito: bisogna ripartire dalla scuola!
    Ma il marcio è dentro ognuno di noi…e solo noi possiamo decidere quanto diventare marci

  8. Eva scrive:

    fa scandalo la notizia dei voti comprati dall’assessore pugliese di csx…non fa scandalo invece la solita mazzetta del politico di dx…

    • Daria gentili scrive:

      …..come diceva Nenni “ a fare la gara a essere puri si trova sempre uno più puro che ti epura”….

  9. Vasco scrive:

    in merito alla vicenda di Bari e Palermo, penso che chiunque possa sbagliare…basterebbe poi che venisse interdetto alla politica! In questo modo i partito riacqusurebbero credibilità.
    Riguardo ai cacicchi e capibastone, potrebbe essere utile un tetto di due, massimo tre mandati, e l’incompatibilità a determinate cariche successive: forse le cose andrebbero meglio( peggio di così è difficile)

  10. UN DETRATTORE DELLA MURGIA scrive:

    Bisognerebbe avere l’onestà intellettuale di dire che nessun Partito è esente da porcate clientelari: il Pd ha Bari e Torino, Fratelli d’Italia da ieri Palermo e da prima la Santanché e non solo, perfino i pentastellati con il troiaio romano dell’inner circle della Raggi.
    Di sicuro siamo ad un invito in grande stile all’astensione…

  11. IL PROSTATICO scrive:

    Caro Eretico, complimenti per il tuo pezzo, che sa toccare tante tematiche purtroppo tutte di attualità.
    Io ho la prostata un po’ ingrossata, come il 50% degli ultracinquantenni, ma in tutta onestà sono ancora incazzato per tante cose.
    Leggendoti da anni, immagino che tu la pensi come me, ma sennò va bene lo stesso: ma si possono vedere le bandierine della Palestina issate impunemente sulla statua di Curtatone e Montanara, nel chiostro del nostro rettorato? Un clamoroso oltraggio a cielo aperto, su cui nessuno è intervenuto.
    E questi fior di giovanotti che si stracciano le vesti per i civili palestinesi, come tu hai scritto tante volte, che credibilità hanno senza avere mai mosso un dito per il popolo ucraino? Segno dei tempi…

    • Gp scrive:

      Hai ragione, la coerenza è merce rara, ma si potrebbe anche dire il contrario… chi sta difendendo glu ucraini con armi, miliardi e sanzioni, che credibilità ha se non muove un dito per anche per i civili palestinesi?

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