Mps: Viola resta, e non da solo…
Allora Fabrizio Viola resta in sella (all’unanimità del Cda), mentre sul resto vedremo meglio nei prossimi giorni, dopo averne saputo di più.
Resta però sul campo la situazione reale ed attuale dei dipendenti Mps: i licenziati del Centro elettronico, per esempio. Mettiamo infatti ordine nelle parole, nei verbi: “esternalizzare” è un sinonimo di “licenziare”. Dato che (Devoto Oli alla mano), licenziare vuol dire:
“Allontanare da un servizio o da un impiego, recedendo dal contratto di lavoro”.
Ai licenziati Mps, ai primi di gennaio, sono arrivate delle stringatissime lettere di licenziamento, con su scritto quanto segue:
“Con la presente, Le comunichiamo che a far data dal 1 gennaio 2014 il Suo rapporto di lavoro con la Banca Monte dei Paschi di Siena Spa passa senza soluzione di continuità ai sensi dell’articolo 2112 del codice civile alla Società Fruendo Srl.
Cordiali (sic) saluti.
Direzione Generale”.
E festa finita. Certo, ci sono lavoratori e lavoratrici di piccole e medie imprese che se la passano peggio parecchio, nessun dubbio; in questo caso, il livello salariale di prima è garantito (se tutto procede a gonfie vele, ovviamente). Come scritto altre volte, dobbiamo allora organizzare un rave party per festeggiare? Per intanto, chiamiamo dunque le cose con i loro nomi; bene ha fatto, giovedì scorso a “Siena diretta sera”, Vittorio Mazzoni della Stella, per esempio, a precisare che la banca non sarà fallita, ma che, con i conti che si ritrova, “se producesse calzini o cravatte avrebbe già dovuto portare i libri in Tribunale”.
In questo passaggio comunque epocale, per quanto attiene alla collettività senese ed al suo Welfare Mps, assistiamo a tante storie, a vicende personali che andrebbero esaminate.
L’eretico, da par suo, ne racconta molto brevemente una: quella cioè di un sindacalista della Ugl, arrabbiatissimo con il management per le esternalizzazioni (licenziamenti, appunto). Presente anche all’incontro con il Sindaco Valentini, era una delle anime più barricadere del sindacato: nessuno qui è un Di Vittorio, ma insomma lui ce la metteva davvero tutta, fino a dicembre inoltrato.
Improvvisamente, il buon Romano Perini si accorge che il suo status di sindacalista (Ugl, come vale per gli altri) gli consentirebbe di non lasciare il posto di lavoro per la navigazione senza meta di Fruendo. I sindacalisti Uilca e Fisac, per esempio, hanno rinunciato a questo privilegio; il Perini, invece, ha deciso di restare al suo posto, come i regolamenti gli consentono in pieno di fare. Diciamo che si è avvalso di un diritto (privilegio) cui ovviamente avrebbe potuto rinunciare, visto che un sindacalista dovrebbe essere d’esempio per gli altri lavoratori, condividendone gli eventuali sacrifici.
Il 23 aprile 2013, un comunicato congiunto di vari sindacati (tra cui ovviamente l’Ugl) tuonava icasticamente: “In Mps due pesi e due misure”.
Parole sante, davvero; che valevano qualche mese or sono, e che continuano a valere oggi. Più che mai, oseremmo dire…
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ti sei comportato da vero eroe caro perini. continua cosi’hai la carriera assicurata
complimenti caro perini ti sei comportato da vero sindacalista. in fin dei conti come tutti gli altri che ci hanno venduto.
Ecco vedi Eretico
Il punto è il seguente l’informatica sta eliminando tantissimi posti di lavoro e non perché la produzione diminuisca ma aumenta potenzialmente. E sai perché la crisi del lavoro non finirà più? Perché la i
Piazza.i sono pieni di merci invendute, i negozi sono stracololmi , io mi domandano ma del 70 per cento di quella roba che ne faccio nulla e allora sta lì. Ecco l’inutilità delle vecchie organizzazioni, come sindacali, ecclesiali, la vecchia politica. Insomma finiscono da se. L’unico che ha intuito bene è il grande Beppe da Genova. Si da un reddito di cittadinanza almeno si risparmiano i costi vivi degli uffici e dei trasporti. Anche se uno prende mezzo stipendio ci guadagna sempre.
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…… Mi sembrano novelle…..i sindacati che vanno da Saccomanni!?!?!?!?…..come se le faine andassero a chiedere che fine hanno fatto i polli alle volpi…..
A parte il fatto che Putin ha salvato la Russia e quello che è peggio ha dato scacco matto all’impero. Quindi paragonarlo con i minuscoli, meglio i nulla mi pare troppo. Riguardo agli impiegati comunali se un cittadino non ha da pagare le tasse, semplicemente si licenziano e si toglie il servizio che facevano. State tranquilli non se ne accorge nessuno. Anzi si sta meglio.
complimentoni per il qualunquismo !
mettiamo telecamere di videosorveglianza negli uffici pubblici, e mettiamo sotto controllo PC e telefoni, e organizziamo veri e seri controlli da parte di forze dell’ordine in borghese, poi a quel punto almeno i licenziamenti di cui parli saranno più che giusti : SACROSANTI !!!
con ragionamenti come il tuo si coltiva solo l’immeritocrazia e l’ingiustizia.
GRANDE PERINI! LO VEDREI BENE ALLA CGIL!
Visto che è stato giustamente fatto il nome del sindacalista UGL, che dovrebbe rispondere esattamente come fece un amico quando gli fu chiesta coerenza (risposta: Coerente sarai te….) facciamo una cosa positiva che ti rimane sempre così difficile, fai i nomi di chi ha rinunciato ai privilegi, visto che ci sono delle persone che hanno messo in discussione il proprio futuro, perchè non rendergline merito?
per la u.i.c.a. Loris Lolli
O eretico, il tuo amico Rossi è dalla labbro a Gruber, che ha presentato come il presidente più amato dagli italiani, in questo caso dai toscani. Non ce la fai, da noi i comunisti ti massacreranno.
La vera vergogna e che a a Firenze tutti i sindacalisti Rsa al consorzio erano poi tutti in carico ad altre realtà ormai da tempo. Gli unici che sono rimasti solo quelli della falcri/unisin. Quello della uilca invece è stato fregato ma forse x tenerlo buono ….
La realtà supera la fantasia si vociferava che x firmare l’accordo qualcuno sia stato ricattato chi x debiti di gioco chi x quelli della famiglia. Ma non sapremo mai perché senza prove si va poco lontano. E anche quando ci sono le prove vedi monte dei paschi, ci si scontra con i poteri forti.
Il sindacalista ovviamente ci teneva tanto allo stato sociale di bancario … E’ uno status symbol a siena lavorare in banca. Si cresce con la speranza di entrare in banca ma non in una banca qualunque, tutti nella stessa banca : MPS.
Adesso per continuare ad avere questo sogno (che con qualche amicizia giusta si realizzava facilmente) servono un po di miliardi ( europa lo chiede e tutte le altre banche del continente soddisfano i criteri dettati dalle nuove regole) li avete questi miliardi ? Eh perche’ se nn li avete voi qualcuno dovra metterli per voi (anzi i contribuenti li hanno gia anticipati e gli vanno restituiti). Quindi non si elimina il problema parlando di altro o guardando dal lato opposto : ogni attivita di impresa ha bisogno di un capitale di rischio. Nel caso in cui il proprietario di un’azienda non ha il denaro necessario deve cercare qualcuno che ce l’abbia… Se poi questo qualcuno sara’ straniero non vedo quale sia la tragedia.. Questo e’ l’efficienza dell’economia di mercato libero.. I capitali non hanno il passaporto e non esistono diritti acquisiti in economia. Una societa e’ di proprieta di un azionista di riferimento, se pero questa societa fa perdite questo azionista deve mettere altro capitale e se non ha disponibilta ce lo mettera un altro azionista che forse diventera quello di riferimento.
Alla luce di tutto cio non capisco molti articoli che vedo specie su certa stampa locale in cui si demonizza “lo straniero” facendo dossieraggio su presunti acquirenti (mai dichiaratisi interessati) dicendo che il loro solo obiettivo e'”strappare la banca alla citta” .
Siena e’ soggetta alle stesse regole di ogni altra citta che si trovi sul pianeta terra.
Anzi… Tornate sul pianeta terra..
Caro “babbo di”, il tuo ragionamento senza anima non fa una grinza. Se una Società un giorno è di un tale e dopo é di un altro che problema è? Forse non sai che MPS è nato qualche annetto fa a Siena ed è stato tutt’uno con la città, è cresciuto insieme ed insieme hanno raggiunto vette eccelse in tanti campi. Poi è diventato SpA grazie alla politica e poi sta passando di mano grazie alla politica (ed alla nostra dabbenaggine).Permetti che sia abbastanza incazzato per aver vissuto questa peste del 2000 ben più grave di quella del 1300? Caro babbo di …?
Benche fondata anni orsono la banca e’ soggetta alle stesse regole di quelle appena fondate.. Anzi societa molto antiche si evolvono per restare al passo cn i tempi attraverso una dote che anche le persone dovrebbero avere … La lungimiranza .. Chi ha gestito la banca e’ stato poco lungimirante e poco lungimiranti sn stati anche gli azionisti.. E spero che poco lungimirante non sia stata anche la fondazione rimandando aumento di capitale.. Le cose giuste si fanno appena si possono fare… Speriamo che qualche altro casino nn salti fuori (governo, spread, grecia, tapering, crescita rallentata in europa, crediti in sofferenza…) altrimenti 4 mld nn si trovano facilmente… Credetemi le cose cambiano da un giorno all’altro specie sui mercati… Ma nn facciamo gli uccelli del malaugurio.. Ma si può gestire un problema cosi complesso sperando di nn essere sfortunati? Dovremmo chiedere aiuto a tutti i contribuenti i contribuenti che aspettano i loro soldi chiedendogli un altro sforzo… Incrociare le dita
Un economista della voce.info, Baglioni, fa dei calcoli sulla rivalutazione del capitale della Banca d’Italia. La legge già passata al senato consentirà a questa di riacquistare la parte eccedente il 3% da tutti coloro che ne detenessero una quota maggiore. Secondo i calcoli di Baglioni in questo modo Banca d’Italia avrebbe la facoltà di effettuare riacquisti per 4,2 miliardi di euro.
http://www.lavoce.info/quote-banca-ditalia-la-bce-bacchetta-il-governo/
I beneficiari di tutto ‘sto ben di dio sarebbero, principalmente, Intesa-San Paolo (2 miliardi e rotti) e Unicredito (1,4 miliardi e rotti). Come fa notare un tizio che commenta il pezzo di Baglioni, le due banche incasserebbero, in totale, esattamente il valore del prossimo aumento di capitale MPS. Si chiede il tizio: “sarà solo una coincidenza?”. Chi vivrà vedrà! Diceva l’ispettore Poirot che una coincidenza è solo una coincidenza, non è un indizio!
Prosegue però l’anonimo commentatore (si manifesta solo con il nome): “Chi segue la faccenda MPS ricorderà che la volontà della Fondazione di rinviare a giugno l’aumento di capitale (Profumo voleva farlo subito) è sembrata a molti incomprensibile. In quel periodo saranno in pieno svolgimento gli stress test della BCE sulle banche europee, e sarà molto più complicato per MPS trovare i soldi. A meno che non vengano fuori dalla Banca d’Italia …”
Ed ecco che, forse, le coincidenze potrebbero diventare 2! Sia ben chiaro, siamo sempre sotto la soglia dell’indizio, almeno secondo Poirot. Per il mitico ed infallibile ispettore di Agata Christie (dolci lontani ricordi di gioventù …) per fare un indizio occorrono almeno 3 coincidenze!