Cartoline da NYC (I): una corsetta sull’East river…
Il vento, gelido e sferzante, dell’Hudson river ha lasciato NYC, quindi una corsetta su Water Street stamattina ci stava proprio bene. 7 gradi, poco vento: non come per il giorno di Natale, quando la storia era davvero diversa.
Da un lato, il panorama su Brooklyn, e l’East river, placido, con i suoi gabbiani; dall’altra, lo skyline del Financial District, con i grattacieli in cui si decidono le sorti del mondo a coprire tutto il resto, con le loro luci sfrontatamente accese, nonostante la giornata iperfestiva.
Lungo il percorso, schiacciante predominio di asiatici: uomini e donne, giovani e vecchi, a correre, passeggiare, fare l’equivalente asiatico dei nostri esercizi paralittori. Credo di potere dire che un buon 80% dei presenti sia di origine asiatica (il giorno di Natale, idem): eppure Chinatown non si trova vicinissimo, per quanto la presenza orientale sia spalmata – come quella ispanica, peraltro – su tutto il territorio urbano. Fascino invincibile dell’East river? Di quando in quando, qualche Wasp si fa vivo, con gli immancabili auricolari. Ma noi bianchi dobbiamo rassegnarci a giocare un ruolo di comprimari, questa mattina. Dispiace per i Suprematisti ariani…
Dopo una ventina di minuti, cambio direzione, e mi butto verso Wall Street, che percorro fino alla Trinity church (evangelica), circondata da grattacieli alti il triplo di lei(!): una sorta di oasi di spirito religioso e silenzio, nel cuore del quartiere finanziario. Rispolvero Max Weber: se non ora, quando?
Spoggettata TRinity church, si arriva, in un battibaleno, al Memoriale di quel maledetto 11 settembre; torno indietro, passo davanti alla Borsa, con il suo mastodontico albero natalizio con abbinato uno dei tanti MENORAH, simbolo del capitalismo ebraico.
Si pubblicizza, sui muri, l’ultima opera del grande Martin Scorsese (“The wolf of Wall Street”, qui uscito per Natale, da noi a breve), con un Di Caprio che viene definito magistrale.
Vorrei infine arrivare a City Hall, ove si sta per insediare De Blasio, ma il polpaccio destro riprende a fare malino.
Meglio, dunque, molto meglio tornare all’ovile: a breve, per non dire a brevissimo, bisogna affrontare l’Atlantico…
Non tornare Eretico rimani nella Big Apple….ma che ci fai qua…..trovati qualcosa da fare negli USA…..chiedi asilo politico… a Siena ti aspettano le solite lagne, Fondazione, Profumo, il Valentini, Mezzaroma il Minucci….anche Bingo vuole vendere l’edicola di Piazza del Monte….s’è rotto i coglioni pure lui…..
Ma pensi davvero che non ci abbia pensato sul serio, anzi sul serissimo? Cerco di togliermi tre o quattro soddisfazioni personali (legate ANCHE, ma non solo, ai miei processini: i fenomeni in oggetto li conoscete), e poi mi levo da tre passi dai c……i davvero.
La figliola, da tempo, mi ha preceduto…
L’eretico
Ah, dimenticavo, giusto prima di dirigermi al JFK: raramente si trovano persone cosi gentili come a New York City. Senza essere tacciati di facile filo-americanismo (che non mi appartiene, credetemi), prendiamo – in questo – esempio.
Se casca l’aereo, funerali NON religiosi (Acampa avrebbe la faccia di presentarsi: allontanatelo!).
L’eretico
Ho abitato e lavorato per qualche anno a New York : quando sono arrivato ero un ultraconvinto filo-americano !! Quando invece sono ripartito ero diventato ferocemente antiamericano !!
Dammi retta, da codeste parti ci stanno bene solo i ricchi, meglio ancora se ricchi sfondati, per tutti gli altri è un “casino” !!
Caro Eretico
Io preferisco la vicina Svizzera, dove passero’ l’ ultimo del’ anno a giocare a scacchi con amici, ora io non gioco ma guardo e basta, non tifo per nessuno dei contendenti.
Ora devo dirti che questo gioco è antichissimo e dato direttamente dagli dei ad ermete. Sono otto caselle come la risonanza della terra e altre otto caselle a novanta gradi, tutte danno il n 64 come la nota do della prima scala musicale. E definito il gioco divino, perché è in divina proporzione. A Siena è successo che la Regina ha dato scacco matto al Re.
LOW-END JOBS, HIGH-END JOBS
Infatti mi ricordo nell’ ormai lontano 2004 (cavoli sono già 10 anni fa!)ebbi l’impressione che in giro per Manhattan non ci fossero wasp! Negozi, edicole, bar, ristoranti, supermercati, centri commerciali, interenet point, parrucchieri…gli unici che vedevi e che lavoravano erano afro, ispanici, asiatici, nessun wasp. Si aveva l’impressione che i bianchi non lavorassero affatto e che le altre etnie fossero al servizio dei bianchi. Solo dopo riflettei che probabilmente i bianchi c’erano e lavoravano in realtà ai piani alti dei grattacieli, per questo non li vedevi.
Funerale religioso …. tutti i soldi delle vendite dei libri donati alla chiesa di siena …. scherzetto da preti! ?… caro Ascheri, che poi non conosco, ma lei non si vergogna adandare in vacanza quando a siena ci sono le votazioni azionisti mps, …. si è perso il meglio del 2013…. aspetteró il suo ritorno per leggere la sua versione degli ultimi eventi ….. buone vacanze in Cina!
Non c’entra niente, ma facciamo risaltare ciò che è successo ad Adolfo Manzi detto Ercolino. Morta una figlia, ferita la compagna e l’altra figlia, ha avuto la forza di donare, tramite gli organi della figlia di soli 9 anni, la vita ad altri bambini. Lo avevamo tutti sempre considerato male, la bontà di un uomo si dimostra in queste terribili circostanze. GRAZIE DELLA LEZIONE A TUTTI PICCOLO GRANDE ERCOLINO.
condivido, un saluto commosso ad Adolfo Manzi x la grande dignità e compostezza in un momento di terribile dolore; certa gente andrebbe messa al muro, altro che galera
Mi associo a Wolf e Renmar: grandissimo esempio di civiltà ed altruismo da parte del Manzi, dopo la tragedia indicibile.
Io non lo saprei fare: o meglio, probabilmente lo farei, ma abbinandolo ad altro…
L’eretico
Caro eretico visto che ti sei recato nella nera fortezza del capitalismo fianziario ti consiglio come lettura (se non arrivo tardi) l’omonimo libro autobiografico da cui è tratto il film di scorzese.
Trattasi dell’ autobiografia del super milionario Jordan Belfort, ex tycoon di Wall street, che racconta la sua vita di fortune finanziarie incredibili e eccessi sfrenati; un affresco sconvolgente ma anche affascinante e a tratti esilarante della realtà di onnipotenza e delirio (tralascio la perversione per non sembrare bigotto) che vivono nei dintorni del toro di bronzo e in lughi simili (city londinese,etc…)
Io lo ho letto di un fiato…
Buon Fine Anno
Complimenti “Max Vinella”,hai capito come funziona negli USA!!!!
Se ci stai una settimana o un mese da turista dell’America non capisci nulla : vedi solo i lustrini e la superficie dorata, mentre il puzzo della merda che sta sotto cominci a sentirlo solo se devi starci e camparci per qualche anno !!
Date retta, si sta meglio a Siena o a Firenze !!