Germania, Suppletive, Morisi (e 4 Ps)
Appuntamento infrasettimanale ghiotto assai, dal punto di vista politologico: ancora non si è spenta l’eco delle elezioni in Germania (in attesa del Governo), e siamo, nella turbo-Italia draghiana, alla settimana finale prima delle Amministrative in città grandi e piccine, condite da quelle Suppletive che (come torniamo sotto a dire, numquam satis) non ci sarebbero neanche dovute essere; non si può non commentare, poi, ciò che è accaduto allo spin doctor salviniano Luca Morisi, autoproclamatosi “filosofo digitale” (affermazione che sarebbe, già quella, da Codice penale).
Quattro Ps, infine, a chiudere e guarnire il tutto.
GERMANIA: DOPO ANGELA, CHE SUCCEDE?
Il dopo Merkel è iniziato, con due anomalie politologiche di non poco conto: l’idea stessa di Volkspartei è declinata, visto che né la Cdu-Csu, né la rediviva Spd, hanno raggiunto quota 30% (e neanche ci si sono avvicinati, a dirla tutta); da questo punto di vista, è la fine di un’epoca, nessun dubbio.
In secondo luogo, di solito, in qualsiasi scenario politico, ci si trova davanti ad una forza che fa da ago della bilancia: nella Germania del 2021, invece, clamorosamente ce ne sono due, i liberaldemocratici ed i verdi (delusi rispetto ai sondaggi di qualche mese fa, ma cresciuti moltissimo rispetto alle ultime politiche). Questa è oggettivamente un’anomalia, e non da poco (e la crescita dei liberaldemocratici, rigoristi all’ennesima potenza, è un rischio per il carrozzone-Italia).
Per il resto, si conferma lo iato fra Est ed Ovest: i redditi e l’occupazione sono migliorati assai, nelle Regioni della ex DDR, ma il cosiddetto “muro psicologico” resta, ed in loco AfD – Partito di simpatie neonaziste – ha superato la Cdu, così per dire. Ed in ogni caso, questo raggruppamento politico è in doppia cifra a livello nazionale. Si è detto tante volte – l’abbiamo scritto anche in questo blog – che la Germania ha saputo fare meglio dell’Italia i conti con il proprio Novecento, e da un certo punto di vista non vi è dubbio che sia così; ma forse il tutto andrebbe ricalibrato, a livello popolare, perché altrimenti certi numeri non si spiegano.
DOMENICA SI VOTA: IO VOTO PER ME!
Il dado è (quasi) tratto, dunque: il 3 e 4 ottobre si vota (in Germania, si vota solo dalle 8 alle 18 della domenica, perché in Italia si dilata il tutto? Oh, forse siamo più ganzi noi, eh…), per questo benedetto seggio vacante, un po’ aretino – non ce lo dimentichiamo -, e parecchio sanese.
Essendo la cosa fondamentale, non è più molto citata: ricordiamoci quindi il motivo per il quale si vota, per un seggio che sic et simpliciter non sarebbe dovuto restare vacante; Padoan era venuto a Siena, nel 2018, aveva servito i tortellini ai circoli Arci per fare vedere di essere uno vicino al popolo, e aveva raccattato lo scranno; dopodiché, è divenuto quel che è divenuto: ha smesso di fare il cameriere ai circoli Arci, ed è tornato a fare quello per cui è più vocato. Lo ribadiamo: queste votazioni, manzonianamente, non s’avevano da fare, fino al 2023 si intende. Detto questo, adesso per chi si vota?
Visto che, se le cose fossero andate diversamente, lo scrivente sarebbe stato un candidato (ovviamente perdente) con il movimento di Calenda; visto anche, e soprattutto, che Charlito ha visto bene di scendere a patti con Letta, e di non farne di niente su Siena a livello di sue candidature, sapete che vi dico, cari lettori? Quasi quasi voto per me (vediamo se qualcuno poi mi accusa di istigare alla disobbedienza: è una celia, suvvia…): basta non fare come il leader della Cdu, Laschet, che non è stato capace neanche di piegare la scheda per benino, facendo vedere a tutti come aveva votato (almeno, era riuscito a votare per se stesso e non per altri: cosa non da poco, per lui).
MORISI, E LE DIMISSIONI TARDIVE
In Italia (Siena, poi, è la patria di Sapìa, no?) siamo noti per godere delle fragorose cadute altrui, specie se di personaggi assai potenti (o ex tali), sebbene il termine specifico, per indicare la gioia per la caduta di qualcuno, sia tedeschissimo (Schadenfreude).
Qui, però, è la caduta di una figura piuttosto particolare: Luca Morisi – ormai lo sanno anche i non addetti ai lavori – era il classico spin doctor del quale non si può ben dire se fosse lui ad andare dietro alle idee del leader leghista, oppure lo stesso a farsi influenzare da Morisi; e soprattutto: se una cosa vagamente assimilabile (probabile bolla di sapone giudiziaria, ma clamoroso esempio di doppiopesismo politico-personale) fosse accaduto a qualche avversario politico, cosa sarebbe successo, di grazia, da parte dell’apparato della fu “Bestia”? Ergo, giusta magnanimità per chi cade, ma anche consapevolezza di chi sia stato fino al giorno prima, per Zeus.
Di più, ed infine: non parliamo di giustizia ad orologeria, per piacere; per quanto ci siano ovviamente ancora punti oscuri (chi era il 50enne con Morisi nel suo appartamento, per esempio?), il controllo dei due romeni, con la conseguente perquisizione dell’ex portavoce di Salvini, sono del 14 agosto.
Se Morisi si fosse dimesso subito (come poteva pensare che il tutto non sarebbe deflagrato, prima o poi?), avrebbe abbandonato il campo un mese e mezzo abbondante prima del voto amministrativo di domenica e lunedì prossimi. Tempo più che sufficiente – in una comunicazione politica che viaggia alla rapidità della luce – per cercare di mettere una mezza toppa al tutto: mezza, giacché, in casi come questi, la toppa completa non esiste…
Ps 1 In edicola ed in libreria, per gli appassionati di “musica suonata, ascoltata, ballata” di Siena e provincia, si può trovare il nuovo volume di “Subway” (il quarto, ancora sui Settanta); il buon Massimo Biliorsi, in collaborazione con l’editore Il leccio, ha fatto davvero un lavoro preziosissimo di memoria storica del territorio, da questo punto di vista. Ricordando sempre che fare la storia della Musica, e della sua fruizione, è fare storia sociale tout court (non si aggiunge la consueta frase ad hoc di Pasolini). E chi l’avrebbe detto, che il 17 novembre 1973, il grande Umberto Bindi aveva suonato al “Simo’s” di Poggibonsi? E che il 24 novembre del 1974, un quasi sconosciuto Alan Sorrenti si era esibito al “Calimero” di Abbadia di Montepulciano?
Ps 2 A fronte delle polemiche di alcuni consiglieri di opposizione sulla presenza, nei giorni scorsi, del filosofo e polemista Diego Fusaro per una conferenza in città, ieri sulla Nazione intervento sacrosanto di Robertino Barzanti: alle idee, si risponda con le idee, la sintesi del suo contributo. Figuriamoci se siamo d’accordo su tutto ciò che dice e scrive Fusaro (peraltro neanche un mostro di simpatia), ma la coazione a ripetere ghettizzante, in qualcuno, ancora alberga. Peccato.
Ps 3 Domani, giovedì 30, saremo a Grosseto a presentare “Cronaca di un suicidio (annunciato)”, alle ore 18 in Piazza Dante, alla libreria Palomar: la Commissione è ferma per la campagna elettorale, noi invece non ci si ferma mai.
Ps 4 Sempre nell’ottica della autopromozione, sempre domani giovedì 30, alle 21,05 su Siena Tv, parte il primo degli speciali di Danielito Magrini su Dante; nella puntata di domani, lo scrivente e Duccio Balestracci diranno la loro. Per quanto mi riguarda, oltre a parlare di Dante, io ho tirato fuori anche il più illustre fra i recanatesi (che non è il pur ottimo Beniamo Gigli)…
PS 1: e all’Apogeo di Bettolle nel secondo lustro degli anni ’70 sapete chi c’era a fare le prime prove di dj? Un certo Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti.
Ovviamente era un ragazzino, non lo conosceva ancora nessuno, ma stava dietro i grandi e dava una mano ed intanto cominciava a farsi le ossa.
Carissimo,
scusa la battutaccia: per me, se anche Lorenzo Cherubini fosse rimasto in loco a mettere i dischi, non sarebbe stata una grande perdita per la Historia della musica, anche leggera.
Aggiungo una postilla ai Ps, avendo letto della presa di posizione dell’Aquila, riportata dalla stampa locale: presa di posizione che non fa che riproporre la questione che abbiamo affrontato nel pezzo vergato dopo i fatti di Piazza Indipendenza. Il problema del rapporto fra Contrade e commercializzazione del territorio c’era già, ed il Covid lo ha reso ancora più evidente, per non dire deflagrante…
L’eretico
Io fatto di avere citato l’episodio non vuol dire che a me Jovanotti piace. Ad uno abituato come me con Guccini, Vecchioni, Fossati, Dalla, De Gregori, Venditti anche De Andrè e molti altri che hanno fatto la storia della musica italiana, questo personaggio mi lascia indifferente. Non è un triste figuro come Fedez o Achille Lauro; lo considero come una figura bonaria ed adolescenziale, piena di luoghi comuni e buoni sentimenti che poi il ragazzino che lo ascolta, alla fine deve passare ad autori molto più profondi e vicini alla realtà. Insomma fa meno danni di quei due cantanti sopracitati, se li vogliamo chiamare cantanti.
La commercializzazione ( e direi la globalizzazione, l’internalizionalizazione) del territorio, non è problema esclusivo di Siena, ma di tutti i centri storici mete turistiche dell’italia. Sicuramente hai letto l’articolo di alcuni giorni fa di Galli della Loggia su Firenze e su come, secondo lui, 30 anni di politiche sbagliate ( e il fighettismo) abbiano fatto disperdere l’anima della città. Ma, per chi come me ha una certa età, basta fare un raffronto di come abbiamo visto Roma e Venezia negli anni 80 e di come sono ridotte ora ……
E meno male che da noi resistono, bene o male, le contrade che cercano di conservare tradizioni e cultura e un ( purtroppo adesso minimo) controllo del territorio.
Cara Daria,
non c’è dubbio: le Contrade, soprattutto se guidate da persone che sappiano valorizzare alcuni elementi (Cultura, solidarietà, un minimo di coesione sociale et pauca alia), sono un argine alla definitiva commercializzazione del territorio. Speriamo di non diventare in modo irreversibile una comunità in mano ai “colonizzatori col caschetto” (e lo scrivo, da persona sul cui amore per lo sport – praticato, soprattutto – non credo siano leciti dubbi, eh)…
L’eretico
la vicenda Morisi, che, concordo, non è giustizia a orologeria, è capitata al Capitano proprio nel momento sbagliato, in cui tutti i media cercano di fargli le scarpe, cercando di allargare la frattura esistente nella Lega, a favore del più presentabile, anche ai poteri forti, Giorgetti.
Agli zoppi……..
Intanto l‘ ex Sindaco PD di Riace, Mimmo Lucano è stato sentenziato con 13 anni di galera! Secondo me la pena è troppo leggera considerando il tipo di reato!
La condanna di Lucano in primo grado sarà ricordata come una delle pagine più nere della magistratura italiana.
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-lucano-bandito-idealista-western-rdquo-ndash-284640.htm
Rilancia un articolo della Stampa, dove il procuratore di Locri, D alessio,
spiega da quali comportamenti illeciti del tuo “eroe” sono nate le imputazioni e la condanna.
Ps D alessio e’ di orientamento progressista e da diversi decenni membro della corrente magistratura democratica.
Ogni tanto per fortuna si legge anche qualche bella notizia.
Converrà che Salvini
ha una certa predisposizione a farsi le scarpe da solo….
Dopo quanto occorso a turno a Bossi, Fini, Alfano, Mastella, Verdini, Ciampolillo … mi sorprende sempre che qualcuno possa ancora ambire a far parte della categoria dei “presentabili” o dei “responsabili” che dir si voglia. Vediamo se Giorgetti si aggiunge …
Chissà cosa penserà quel tizio nostrano che si vantava della stima di salvini perché non era comunista, gay e drogato!
Ma te chi sei quel Michele Vittori di Podere al Popolo?
Peccato che quest’anno non c’è stata la proroga fino alla fine di ottobre degli eventi in Fortezza. Speriamo che alla Biblioteca venga fatto qualcosa nei prossimi mesi, la cultura non fa male e non è mai inutile.
Se Feltri rischia 3 anni di galera a quelli del “fatto” cosa dovrebbero dare, l’ergastolo ?
https://www.msn.com/it-it/notizie/politica/affonda-il-modello-finto-buonista-osannato-dalla-sinistra/ar-AAP01bG?ocid=msedgdhp&pc=U531 Ed ora i buonisti cosa diranno? E pensare che era stata preparata una serie televisiva in cui si osannava il modello Lucano, non dire gatto finché non l’hai nel sacco. Il problema è che la serie è stata pagata con i nostri abbonamenti tv. Corrotto, manipolatore, si credeva l’unico a povere parlare a Riace e guai a chi gli era contro, il classico ipocrita buonista. Giusta la sentenza e speriamo che in Appello gliela aumentino. Alla faccia delle varie Boldrini, Turco, l’incapace Lamorgese e tutta la congrega buonista radical chic. Il re è nudo.
Morisi? Dimissioni ed a casa a meditare le cavolate fatte. Più umiltà e non credersi sempre infallibili. Il problema è che ora il centrodestra, la Lega in particolare, ha perso molti punti di credibilità. Letta comunque non deve vincere, ci parlino di Bibbiano i “simpatici” buonisti e, cosa che interessa direttamente noi senesi, di cosa vogliono fare del Monte. La Germania? Deutschland uber alles. Sempre così si sentiranno sempre i primi della classe, con Angelona Merkel o senza. Vedo brutti tempi in arrivo nonostante le bugie vergognose di una ripresa in atto; lo vadano a dire ai numerosi licenziati in questo periodo; poi pensiamo che, ciliegina sulla torta, ad ottobre ci sarà la fine del blocco dei licenziamenti. Ma che ci raccontano Draghi e soci, che Cristo è morto di mal di piedi? Chiudo se non mi viene male al fegato e vado arrabbiato a dormire, se mi riuscirà.
Se ce ne fosse stato bisogno, ecco l’ultimo atto di un’amministrazione fallimentare e fallita! Il consiglio comunale che prosegue grazie alla responsabilità delle opposizioni con l’assunzione di inadeguatezza del consigliere selvaiolo( come quell’altro della x e della bottiglietta)
Veramente squallido il finale….
In quanto a squallore anche il tuo post mi sembra non scherzi…
Con una sottile differenza: le mie sono opinioni, dunque non condivisibili sul merito( se ci riesxi) e soprattutto non devo amministrare una città come Siena, dunque potrei anche permettermi di scrivere commenti squallidi…
Però se vuoi discutere sui contenuti…
Il comunicato dell’Aquila è un segnale di continuità.
Dai temi economici (la banca) a quelli identitari (palio e contrade) la comunità senese continua a svegliarsi sempre troppo tardi. Specializzata nell’indignazione a giochi fatti. Campione del mondo in caduta dal pero.
A forza musate prima o poi si cambierà
Vediamo se l’onesta Meloni avrà le palle per mandare a casa quelle brave persone di Milano che hanno infangato l’immagine del partito.
Ogni giorno la sciatteria con cui Siena viene amministrata è sempre peggiore del giorno,prima.
Anche se i media locali tacciono( e i bloggisti) c’è sunto che ci ricorda quali siano i, numerosi, limiti di sindaco, giunta e consiglio comunale .
Ci sono ancora due anni per preparare un’ alternativa, stavolta civica per davvero, a questa cialtroneria…magari ripartendo dall’avvocato sportelli, silurato omertosamente , ma che meriterebbe la stessa chance che i cittadini di Siena hanno concesso a de mossi( chance buttata nel cesso!)
Ho visitato ,giorni or sono, la mostra a palazzo Sansedoni . A margine delle opere esposte non ho,potuto fare a meno di cogliere la bellezza della vostra Piazza del Campo da una prospettiva per me inedita. Spettacolare!
Ma a distorcere l’estasi visiva è stato la condizione in cui versano i lampioni che illuminano la conchiglia! Tutti arrugginiti al punto che se ne cadesse qualcuno sulla testa di qualche astante, non si potrebbe gridare alla fatalità!
Ora, mi chiedo, a chi spetta la manutenzione della pubblica illuminazione….tra l’altro sentivo che era già stata fatta segnalazione al sindaco senza ricevere risposta.
Sono tornato in città questo we e non ho potuto non volgere lo sguardo ai lampioni di piazza, nella speranza che fossero stati sistemati, invece dopo puntigliosa analisi ho notato che sono esattamente come un mese fa.
Non rende onore ad una gemma come Siena, avere degli amministratori così dissennati, che tra lo sporco e l’incuria, mettono direttamente a rischio la salute dei cittadini.
Chiedo da queste pagine che sin interceda con il sindaco e gli assessori ricordando loro di adempiere onorevolmente il mandato che hanno ricevuto!
Giacché si trovava in Fondazione Mps, avrebbe potuto provare a chiedere perché in piazza non ci fossero lampioni d’oro, che tra l’altro non avrebbero preso la ruggine.
Bella battuta….ironia a parte i lampioni penso che siano di competenza comunale….se fossero stati d’oro a quest’ora sarebbero stati già prelevati…
Grazie per averla compresa, non è scontato di questi tempi