Il grano dal Logli
Con il pezzo di oggi, sdirazziamo un pochino, ma nemmeno poi tanto, giacché la triste vicenda della condanna in Cassazione di Antonio Logli (triste pensando alla vittima, soprattutto: noi, tendenzialmente, stiamo con Abele) per un paio di ragioni almeno, ha dei punti di vicinanza con l’Affaire-Rossi. Vediamo quali, e perché. Cercando di separare il grano dal Logli, se possibile.
FRONTE MEDIATICO: ANCORA QUARTO GRADO, SIC
Ieri sera, nel prime-time, si è giocato un autentico derby televisivo fra Retequattro e Raitre: “Quarto grado” contro “Chi l’ha visto”; premesso che seguo da tempo poco il programma della Sciarelli, le facciamo i complimenti per la coerenza (linea colpevolista da sempre), e per la misura della conduzione del programma. Il programma di Retequattro, invece, ha confermato in pieno tutto il male che se ne può pensare, con le chicche della cronista che tampina ansimante casa-Logli, frame per frame, ricevendo i messaggini della compagna del Logli stesso in tempo reale (non mancando ovviamente l’inviato “speciale” davanti al carcere di Pisa, con beffa finale: Logli tradotto a Livorno, sic); e poi, i fantastici opinionisti in studio: quelli che è sempre un errore giudiziario, a priori; quelli che si è voluto consegnare il Logli alla folla per il linciaggio, e varie altre, sempre esilaranti, discettazioni. Come se l’assassino pisano non avesse avuto tre gradi di giudizio per difendersi, più platea televisiva – di entrambi i programmi, forse anche di altri – a sua disposizione.
Il protocollo per l’audience-share è il seguente: prendere un fatto di cronaca nerissima, con tutti gli ingredienti del caso (passione e soldi, si va sul sicuro), darlo in pasto al pubblico in tutti i suoi dettagli, insinuare infine l’errore giudiziario contro ogni ragionevolezza, perché questo attira, cattura, conturba il grande pubblico. Frullare il tutto, e scatenare i social.
Per cotanti esperti, forse l’unico modo di potere considerare un imputato colpevole, è che questo si sia fatto un selfie mentre uccide (o forse, la foto è stata contraffatta?). E nel caso del pisano, almeno, “Quarto grado” un minimo di contraddittorio l’ha garantito: nell’affaire Rossi, mai e poi mai.
FRONTE GIUDIZIARIO
12000 pagine (leggasi dodicimila) di atti giudiziari, 14 giudici terzi differenti, tre gradi di giudizio coerenti l’uno con l’altro, nel senso ovviamente della condanna: questo dovrebbe contare, mentre invece conta chi strilla di più, e chi la spara più grossa. Non vi fa in qualche modo venire in mente una vicenda di casina nostra?
La povera Roberta Ragusa è morta (non c’è il corpo, certo: non è mica la prima volta…); il Logli aveva il movente (anzi, due: tanto passionale quanto economico, visto che l’autoscuola era in maggioranza di lei); il contesto è quello classico in cui può maturare un omicidio di questo genere (volontario, secondo i Giudici, non premeditato, con l’aggravante della soppressione di cadavere); ma soprattutto, si badi bene: assodata la morte, le spiegazioni alternative non sono fragili, sono a dir poco lesive dell’umana intelligenza. La Ragusa che, dopo avere battuto la testa 4 giorni prima, un po’ rintontita in una notte di gennaio prende e se ne va, lasciando il marito e, soprattutto, i due figli, verso i quali era il tipico “genitore elicottero”, secondo plurime e del tutto convergenti testimonianze, sia di ambito familiare che extrafamiliare (e la letteratura giudiziaria insegna: è più facile che una madre uccida i propri figli, piuttosto che li abbandoni).
Si possono fare le pulci quanto si vuole (sarebbe cosa anzi buona e giusta) all’operato prima degli inquirenti, poi dei Giudici terzi; alla fine, però, bisogna pur rendersi conto che, ogni tanto, i colpevoli vengono puniti (oppure, che sic et simpliciter non ci sono, quando si tratti di suicidio); invece di rallegrarcene, pur nel contesto che non può certo essere euforico, taluni gridano allo scandalo. Il mondo è bello, in quanto vario, no?
Caro Eretico, voglio sottolineare come ancora una volta tu mi trovi perfettamente concorde. Vorrei aggiungere un fatto, da te solo accennato: che credibilità giornalistica può avere una giornalista che entra ed esce dalla casa dell’arrestando, che riceve messaggini in continuazione dalla compagna del Logli e si potrebbe continuare? Un pochino schierato Quarto grado? Credo che mercoledì sera si sia toccato il fondo, da un certo punto di vista. Di certo, con la morbosità dell’invadenza televisiva.
Caro fan, grazie as usual dell’intervento; ho visto stamattina che “Chi l’ha visto” ha vinto la sfida dell’Auditel, e ci fa piacere.
Quanto a “Quarto grado”, forse il fondo era già stato toccato con certi servizi sul Caso-Rossi, ma certo, quantomeno quanto a morbosità, non si è fatto mancare alcunché.
L’eretico
Non conosco affatto le carte, né ho seguito la telenovela di “Quarto Grado” e quindi il mio è un discorso assolutamente astratto e affatto tecnico: mi resta sempre difficile conciliare l’idea che un imputato di omicidio sia colpevole oltre ogni ragionevole dubbio, se non si trova neppure il cadavere della vittima …
Sarà un mio limite, un eccesso di garantismo, oppure soltanto una mancanza di fantasia, ma se poi il presunto morto ritorna?
Ci sono tantissime persone che ad un certo punto, per i motivi più disparati, decidono di scomparire, facendo perdere le proprie tracce …
Adesso, però, abbiamo cambiato telenovela, …. siamo passati a “Chi l’ha visto ?”
Caro Paolo,
senza andare lontani nel tempo, stampa di ieri: a Vibo Valentia, i carabinieri hanno arrestato tale Salvatore Ascone, 53 anni, che secondo la Procura avrebbe, tre anni fa, ucciso Maria Chindamo, svanita nel nulla.
Certo, se poi la presunta vittima tornasse, va da sé che si tratterebbe di un clamoroso errore giudiziario, che tu sai meglio di me essere sempre possibile. Ma spero converrai che il fatto che una madre, in crisi con il marito, se ne vada nottetempo (a gennaio), lasciando i due figli piccoli e tutto il resto, è francamente un po’ difficile da accettare: a maggior ragione, se il marito aveva un duplice movente per sopprimerla.
L’eretico
Alza inconsapevolmente il Raffa a dieci giorni dal dodicesimo anniversario
della morte del grande LOGLI (ALTAMANTE) illetterato della val bisenzio trapiantato a scandicci a smacchiare i boschi a sud di firenze( roveta, marciola, torri,malmantile).
Maestro vero del contrasto in rima.
Essendo( poro lui)l eretico(ex ,ormai converso) un fine intellettuale, che passa le serate a guarda’ boiate come quarto grado et similia, l illetterato manunta gli consiglia di passa’ un oretta a vede’ LOGLI
OVVERO ALTAMANTE LOGLI, e non il logli citato nell artico..lessa.
Purgato dei 23 minuti iniziali introduttivi del palloso Guccini( che se lo trovo ai barre della storaia sotto montepiano ,lo tribbio in ottava uguale e peggio di come tribbierei il “fenomeno burroni”, noto coniglio.
Sicche’ caro Beppe eccoli i maestri i Logli e i grande Realdo Tonti, altro
che il burroni,il laboratorio dei boncitti e la cacaiola del betti.
https://youtu.be/TrkU5WaznB0
non po rima’ in ottava certa gente
che non veni’ dal pie’ dell appennino
gente di spirito sempre carente
genti nate su’ i’ poggio di tufino
genti di core e d animo spente
genti che ntendon tardi e poi pochino
genti che ben assai Tozzi descrisse
che sempre si fan truffare e chiedon bisse
burron sanese c ora fa’ i maestro
lombrico della concimaia di’ betti
che d insegnare gli e’ venuto l estro
poro cittone c ora ti permetti
senza d ave capacita’ e talento
di metterti ad insegna’ sonetti
omo da poco e d animo spento
tipica deiezion intellettuale
che del confronto schietto c ha spavento
paone e istrione vuoto senz uguale
pien solo d aria canta e fa’ la ruota
uno che molto vanta e poco vale
ogni sua rima l’e’ sciapita e vuota
chi e’ vuoto solo a vuoto puo’ rimare
e mai succede che coscienza scuota
burroni e’ bono pe fa’ addormentare
cittoni e citte c aman vaneggiare
Pe’ l angolo della cucina seria di’ territorio a km 0000000
Se se’ capace di chiappare a lenza
carpa di quattro chili dentro merse
femmina e che d ova non sia senza
l ova le cavi e vanno ben deterse
pulite dalla sacca e settacciate
senza che nell acquaio vadin perse
poi in aglio e olio vanno spadellate
prezzemolo e poi buccia di limone
dopo che l hai salate e ben pepate
e ci condisci un bello spaghettone
la carpa n vece va cosi’ trattata
gni devi fare un bel rimbuzzone
prima dev essere bene squamata
il muco gli va’ cavato e pe fa’ asciutto
col sale grosso va’ bene sdrusciata
a questo punto gota e poi prosciutto
con finocchietto aglio e rosmarino
tribbiati insieme e butti drento tutto
poi la rinvorti e fai un fagottino
di carta forno e tu la metti in teglia
forno ai calore giusto perbenino
vien fori roba seria un ci si sbaglia
i tempo di cottura poi dipende
da quella che del pesce l’ e’ la taglia
chi n merse carpe e anguille non le prende
in cooppe compra i pesce de’ gabbioni
mangia di merda e quattrini spende
come fate voi torbi senesoni
campioni dei coglioni tra i coglioni
Programma di stasera a Recenza , e voi andate a mangiare i costoleccio troiaio in contrada, ite ite ,tanto sete bestie da pollaio , da castro stalla e ovile..
Non siete di macchia, siete roba d allevamento.
Raffa …… la cena di’ blogghe e ve la fo’ io ,tanto voi sete capaci
solo d anda’ in qualche bettola, dove poi non si puo’ ne berciare, ne’ fumare, ne bestemmiare, sicche’ mi devi di’ che cazzo di serata sarebbe..
aahh scusa serata boncitti??? vai vai iteci voi a fa’ i boncitti ,che sete allenati dalla nascita.
Altamante!!! Grandissimo!!! E che maggiolate con quelli di Bagnaia, che ottave, che meraviglia…
fa piacere che ogni tanto qualcuno ricordi Altamante
bruttin cacaccia nun ave’ paura
che i Logli lo ricordi i sor burroni
sara’ difficile , sara’ molto dura
chi molto vanta e in rima va’ a tentoni
memoria nun po’ ave’ pe’un ver maestro
chi insegna a’ sanesi boncittoni
chi e’ mencio vano e con poco estro
chi solo di minchiate sa’ rimare
ed anche in quelle e’ sempre maldestro
Fa’ bene i Logli a non lo rammentare
sarebbe duro esempio e paragone
per un che ama fama sua vantare
un vano citto un meschin istrione
che di sienin e’ simbolo e campione
Burr.ni fai caca’ sei un ringambone vile incapace e indegno d usa’ l endecasillabo ,sei della stessa razza di guccini e del bacodisego
benigni ,stessa concimaia .
Fatti avanti cacainmano invertebrato lombrico.( ovvero senese docg)
al isolotto quelli come te hanno un solo nome,” omini di merda”
va bene la satira, l’ironia, etc etc ma “omini di merda” non si regge. visto che sei tanto bravo, apriti un blog invece di venire qui a istruirci e prenderci in giro
Il Logli è innocente, porca miseria! Va da sé che la Ragusa era stordita, poi c’aveva un altro, nottetempo è scappata con lui, e i figlioli almeno se li è mantenuti il babbo. Una autentica mantide, e lui un povero padre di famiglia, che ora non può neanche stare con i figli, dopo essere stato colpito da questa vedovanza bianca…che Paese di buffoni…