Alberi, decoro, Tozzi…
Molti argomenti da smaltire, nel pezzo di metà settimana: il Processo Mps a Milano, del quale scriveremo più avanti; il Processo sul campo da baseball di Castellina scalo, che vede imputato l’ex Sindaco Valentini Bruno, con altre schermaglie fra accusa e difesa (vedasi sopra); è però su tre temi in particolare, che ci vogliamo breviter soffermare: alberi, decoro urbano e Federgo Tozzi.
Buona lettura a (quasi) tutti, dunque!
LA MOZIONE SUL DECORO URBANO
Nel prossimo Consiglio comunale, il Consigliere di Fratelli d’Italia, avvocato Maurizio Forzoni, presenterà una mozione sul decoro urbano (ne scrive tra l’altro l’odierna Nazione); l’avvocato dice di essersi ispirato ad altre prese di posizioni simili di altre città d’Arte a grande pressione turistica (tra le quali, la stessa Venezia).
Ma la cosa curiosa, dal punto di vista prettamente politologico, è che ci si aggancia giustamente alla circolare dell’ex Ministro Minniti sull’ordine pubblico, per cercare di dare una stretta su certi aspetti del decoro urbano: così mentre Minniti, in pubblico, cerca di smarcarsi in tutti i modi dalle critiche di essere stato troppo autoritario-destrorso da Ministro degli Interni (in vista della sua discesa in campo per le Primarie piddine), dall’altra parte abbiamo Salvini che fa di tutto per diminuire i meriti law and order minnitiani.
Molto interessante, davvero; quanto alla mozione forzoniana, ben venga, con un’aggiunta, almeno a livello di moral suasion: si potrebbe suggerire caldamente, ai gestori dei ristoranti del Campo e non solo a quelli, di non usare più gentili “acchiappa-clienti”, all’esterno delle loro attività? A nostro modo di vedere, sarebbe un bel passo verso la giusta direzione.
BELCARO, PAESAGGIO SPETTRALE
Domenica pomeriggio, passeggiata fuori porta; per la prima volta dopo il ferale 29 ottobre, ci siamo recati in quel di Belcaro, in quella che, ai tempi del Duce, era stata una ridente colonia elioterapica. E che, ancora oggi, è posto a dir poco ricco di fascino e di suggestione.
Peccato che ciò che è accaduto in quel devastante pomeriggio di fine ottobre abbia ridotto i pressi di Belcaro ad una sorta di cimitero di alberi a cielo aperto: dove si parcheggiava, in fondo al castello peruzziano, oggi neanche si potrebbe entrare con un motorino. Uno spettacolo quasi spettrale, di certo non facilmente dimenticabile: che fa pensare al fatto che sia stato un mezzo miracolo che il 29 ottobre non ci siano state vittime (visto anche ciò che è accaduto alla scuola Saffi); in tempi di non secolarizzazione, tutto ciò avrebbe stimolato partecipatissime processioni di ringraziamento all’advocata nostra.
Visto che la Chiesa tace, e niente organizza, saremo noi a ringraziare, a modo nostro: gli Dei, dunque…
STASERA TOZZI NEL PRIME TIME DI SIENA TV
Stasera, la Cultura entra nel prime time di Siena Tv (chapeau per la scelta); alle 21, verrà proposta, in modo integrale, la stimolantissima conferenza svoltasi lunedì scorso alla Comunale: introdotta dallo scrivente, poi da Mariangela Colella (con tanto di scoop sulla sua biografia!), e soprattutto illuminata dal tandem Laura Perrini (autrice del libro sugli itinerari tozziani)-Paola Lambardi.
Con l’autrice a presentare sinteticamente i sei itinerari, e l’ottima Paola Lambardi – la cui voce, con gli anni, diventa sempre più pregnante – a leggere i brani tozziani legati alle foto d’epoca. Un’ora e un quarto di livello, date retta al Tato…
Belcaro, come altre zone limitrofe a Siena, soffre la mancanza dei contadini, che, una volta, tenevano queste zone come giardini.
Potrebbero oggi essere zone da dedicare ai famosi “lavori socialmente utili” di cui tanto si parla per alcuni immigrati?
Potatura alberi, pulizia strade, fossi ecc.
…e ora ci saranno anche tutti i beneficiari del reddito di cittadinanza che dovranno dare disponibilità per 8 ore settimanali, proprio per questi lavori. In più ora le terre demaniali verranno date ai contadini (e non) con tre figli. Vedrai tra un po’ sara tutto risolto per il meglio.
Infatti, sarebbe molto meglio il “lavoro di cittadinanza” perché non è un luogo comune: è il lavoro che nobilita l’uomo e soprattutto impedisce il cumulo tra il sussidio ed il lavoro nero … Quindi, facciamoli lavorare …
Quanto ai contadini, dopo aver praticamente azzerato in modo demagogico l’agricoltura italiana col miraggio dell’industria e dell’inurbamento, sarebbe veramente una gran cosa riuscire, dopo averne rivalutato la funzione, la dignità ed il pregio, reintrodurli nelle nostre campagne.
Vediamo …
questa è una cosa che sta già avvenendo. Negli ultimi anni gli occupati in agricoltura sono in continua crescita e soprattutto tra gli under 35. Sinceramente non credo che la terra a chi ha tre figli porterà ulteriori grandi numeri. Anche perchè le terre demaniali perlopiù incolte da parecchi anni e poco appetibili hanno necesssità di rilevanti investimenti per diventare produttive.
Cara mia , se per molti troiai cacasenni intellettualoidi ad mentulae i contadini son categoria da spregiare ,poi lamentatevi chel territorio va’ a puttane, l olivete vanno antroiaiassi e pe’ cavalle da’ rogai vitarbe e ginestre deve veni’ quarche matto da fori.
Belcaro?
cacate d omini siete diventate
il bongoverno del territorio vostro
e il lorenzetti lo dimenticate
andate n culo tutti quant a mostro
questo soltanto vu’ vi meritate
tante cagate e fiumi d inchiostro
e su’ di loro fate le serate
mattioli vi sputerrebbe n ghigna
le piante lui ben l ha discettate
natura cura del omo ogni bisogna
genti da farmindustria avvelenate
che lascian l ulivi preda della rogna
dar mondo andrebban cancellate
serate a sproloquia’ d un certo tozzi
meglio sarebbe fa’ parlare i rozzi
dei quali l accademia avete fatto
ma’ ai quali date d’ ignorante e matto
rozzi e ntronati or fanno solo fuffa
e roba c ha preso ormai dimorta muffa
14.7% prima frangitura ,fatta il giorno avanti la buriana,olivi sotto la strada di fornicchiaia ,a un kilometro da belcaro
oliveta ripresa da’ rogai e vitarbe , li solo qualche ramo troncato.
ps. a recenza fa’ meglio resa, tra’ un par di giorni si porta la prima frangitura.( e li era anche peggio , rogai ginestre rosa canina vitarbe crognoli , carcavelli , roba da roncone pe’ ricava’ l ulivi ammacchiati)
Voi cittadini , chiappate l olio della coppe, un vi meritate altro.
Territorio?……. ma’ sapete na’ sega voi.
Carissimo Manunta,
sul fatto che ci meritiamo l’olio della Cooppe (o peggio ancora), hai ragione da vendere, nel senso che siamo i primi a non contribuire alla seria manutenzione del territorio (con le dovute eccezioni del caso).
Però non vedo il nesso fra chiacchierare di Tozzi – che nelle sue opere tra l’altro ci offre squarci molto realistici della vita di campagna – e trascurare il territorio da lui stesso descritto un secolo or sono (quando le campagne non erano certo abbandonate o quasi): l’uno non esclude l’altro, anzi in qualche modo potrebbe integrarlo.
Ad majora, l’eretico
tra babbi maneschi e ostie biasciate
certi soggetti poco ci vo’ a capirli
novelle di contadini n ha narrate
ma’ meglio era l cassola e quei di tirli
storie di macchia e poco sdolcinate
storie di chi tra frasche come i merli
faceva il nidio e passava le mesate
tra leccio e albatro a fa’ le tagliate
ma voi porini sol su’ chi e’ di sienina
fate serate e poi molta manfrina.
Posso in parte condividere, non credere di avere l’esclusiva, però, perché, anche se non mi posso definire un contadino, mi ritengo orgogliosamente di campagna anch’io.
Da ragazzo ho vendemmiato e pure colto le olive, cosa che se avessi tempo farei ancora volentieri.
E se c’è una cosa sulla quale non transigo è proprio l’olio.
In particolare il MIO olio (olivastra seggianese) di Monte Giovi sull’Amiata.
In Cina – mi hanno detto – lo vendono anche a 100 euro a bottiglia, per uso cosmetico …. tanto gialli sono ….
Altro che Coppe!
Quindi, caro mio, se vuoi facciamo come Orazio e con un bel bicchiere di vino in mano un giorno ci godiamo la nostra campagna, magari vicino ad una sorgente che ricordi la famosa fonte Bandusia, ma non commettere l’errore di sottovalutare mai i tuoi interlocutori. Cordialmente.
Mi scusi avvocato , che se li pota da se?
mi sa’ di no.
Li tien puliti da se?
idem.
o chiappa i 20% a cose fatte senza votassi troppo li zebedei?
come faceva il babbino del tozzi?
Che di sicuro si teneva parte ben piu’ sostanziosa
(che poi al figliolo gli tocco’ vende i poderi ,visto che a narrare era bono, a vangare meno )
ps . se te li tenessi io ti darei i 10% .
pps varieta’buona la seggianese ,o montalcinese ma per me troppo gentile ,non da una resa alta, l olio e’ delicato e fruttato bono pel pesce , e butta piu’ al giallo oro
che al verdone, io preferisco le classiche frantoiane leccino pendolino .
danno un olio piu’ aggressivo.
Buona per zone a rischio gelate, bellina tonda , quasi sferica.
Ieri mandati fori dai coglioni una banda di becchi che avevan messo le poste pel cinghiale a 50 metri da casa orto e oliveta.
Oggi sfanculato altro becco ch era a fassi la parata pe’ tira’ all’ ugelletti dietro l uliveta.
E lo vedo vai, come ci tenete a boschi e territorip.
Saluti avvocato, il vino ce lo metto io.
Potare e pulire gli olivi – ovviamente – è tutt’altra cosa.
Dalle mie parti, però, eccetto chi ha dieci piante e forse fa ancora da sé, c’è una squadra di Curdi che pota olivi a tutti, coltivatori diretti compresi.
Lavoratori assicurati, Durc in ordine e prezzi modici … non ci si guadagna, ma volendo ci si rientra per bene.
Poi c’è l’affitto. E l’olio per casa si ricompra col canone, ovviamente non al prezzo cinese.
Nessuno, quindi, potrebbe aver bisogno di una mezzadria (peraltro vietata dal ’93) di ritorno così esosa!
Non volevo, comunque, fare una gara con te … ma soltanto segnalarti che non sei l’unico ed ultimo depositario della cultura contadina, ma che magari in giro ci può essere qualcun altro che quel mondo lo conosce anche bene. Tutto qui.
Io ad ogni buon conto porto il Montecucco ….
Belcaro, strade molto belle e suggestive con lecci secolari per un paio di kilometri attorno al castello,premesso che si e’ trattato di un evento meteo (si spera) una tantum, va notato comunque che quei lecci , non sono in un bosco e quindi non possono essere lasciati crescere a loro piacere,
visto che sono molto vicini l uno all altro possono sviluppare le chiome solo in altezza rendendoli vulnerabili a tempeste di vento, dovrebbero essere potati e in alcune zone diradati , difficile che, visto l apparato radicale molto profondo possano essere sradicati,ma chiome lasciate sviluppare fuori controllo possono renderli(come e’ successo) vulnerabili alle tempeste di vento ,con troncature di grossi rami ,quando non degli stessi tronchi.
Il comune che fa? l assessoratrice all ambiente e verde pubblico che dice?
ps . Raffa ,non era un pomeriggio , erano le tre e mezza di notte, quando tra domenica e lunedi dei giorni ultimi d ottobre’ , tra barontoli e belcaro passo’ la sburianata.
La ribaditura di lunedi a mezza giornata , fece poco e niente ,al confronto.
Avete a siena un grosso numero di aziende di giardinaggio e manutenzione ,
gente capace, molti hanno amche il patentino per le potature acrobatiche ,con imbracature , fateli lavorare, tea l altro molti son giovani autoctoni.
Ai profughi al massimo puoi far pulire i bordi delle provinciali.
Son sodi come le sorbe.
Caro Eretico, ho visto la conferenza su Tozzi ieri sera. Mi aveva già detto una persona presente agli Intronati che era stata interessantissima, e ne ho avuto conferma. Da tuo ammiratore, mi permetto, con il massimo rispetto per Roberto Barzanti, di dire che fra un’introduzione tua ed una sua ci sono almeno due differenze: la tua chiarezza espositiva (merito sia della scuola che della tv, facile immaginare), unita all’ironia (assente in Barzanti, sempre serioso e tutto preso da se stesso).
Fuori tema. Nuovi semafori. E va bene che il nostro buon Eretico, in buona compagnia con tutti gli altri blogger, ha deciso di autolimitarsi nel parlare delle imprese della nuova giunta, ma che dire dei nuovi semafori ? L’installazione è stata decisa perché secondo l’impresa a cui ne è stata affidata la gestione non erano a norma senza che il comune abbia potuto/voluto verificare in maniera autonoma tale asserzione (almeno a quanto sembra capirsi dalle dichiarazioni dell’assessore lette su un quotidiano oggi, ma mi piacerebbe essere smentito) .Ma a parte ciò in Camollia in particolare è stata adottata una temporizzatore bizzarra e pericolosa che prevede il verde contemporaneo a pedoni e automobili, scelta che può andare bene in posti come Villa Isabella dove il traffico pedonale non è tanto sostenuto, ma non certo a Porta Camollia. Sono bastati due giorni e si è verificato il primo investimento di un pedone da parte di un autobus. Per fortuna senza grosse conseguenze. A quando il morto?
Caro Roberto, ti rispondo volentieri, pur essendo tu, per tua stessa ammissione, “fuori tema” (off topic fa più figo, dai); avendo ricevuto anche altre segnalazioni sul tema, il problema è dunque sentito, ergo giriamo all’Assessore Corsi la patata, più o meno bollente.
In serata, arriverà il nutritissimo post cultural-domenicale, con le anticipazioni del nuovo programma televisivo dello scrivente (inizia domani alle 21 su Siena TV), e dell’incontro con Marco Malvaldi di domani alle 17,30 alla Comunale.
Buona, laicissima e financo paganeggiante, domenica, l’eretico
Sono ripassato da lì, hanno modificato. Ora verde si pedoni e rosso alle auto. Bene così.