Eretico di SienaFranceschelli, Mps, furti: tris d'Ognissanti - Eretico di Siena

Franceschelli, Mps, furti: tris d’Ognissanti

Tris di Ognissanti, quest’oggi, dopo la pagliacciata pseudocarnacialesca della zucca gialla: si parte ovviamente con l’elezione a neo-Presidente della Provincia di Silvio Franceschelli, Sindaco di Montalcino in quota Pd; poi un commento su un pezzo about Mps dell’ottimo Nicola Borzi e, ancora di più, sul grande aumento dei furti in casa nel Senese, esplicitamente annunciata dal Procuratore Capo, dottor Vitello.

Buona lettura a (quasi) tutti, dunque!

SILVIO FRANCESCHELLI NUOVO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

Come era prevedibile, la Provincia – svuotata di denari, ma non di potere sul territorio – resta saldamente nelle mani del Pd, confermando nel 2018 il dato storico acclarato: capoluogo tutt’altro che rossissimo (anche quando vinceva il Pd, non a caso), Provincia invece la più rossa d’Italia, o giù di lì; peraltro, si è trattato di una elezione secondaria, con voto ponderato, che ha comprensibilmente infiammato gli animi dei cittadini (NON votanti) al pari di un romanzo di Federico Moccia; ciò detto a premessa, due parole sul voto e soprattutto sul nuovo Presidente è doveroso spenderle.

Franceschelli ha sconfitto il candidato alternativo, nonché Sindaco di Siena, Luigi De Mossi, con il 62% dei voti ponderati (era dato intorno al 55%, a bocce ferme); se c’è stata qualche defezione nel fronte civico-centrodestra in Provincia, risulta invece compatto il voto maggioritario pro-De Mossi fra i Consiglieri comunali senesi.

Chi è, dunque, Silvio Franceschelli? Avvocato, figlio dell’ex Presidente della Coldiretti provinciale che traghettò molti ex contadini al rango di piccoli-medi imprenditori, fu eletto Sindaco di Montalcino con percentuali nordcoreane (più dell’80% dei consensi).

La first lady del Brunello, Donatella Cinelli Colombini, lo ha definito assai “poco telegenico” (in effetti…), aggiungendo – con sagace e puntuta penna – che Franceschelli ha una “faccia sconsolata da ERGASTOLANO, occhio perso e triste, spalle curve…Per fortuna, quando parla convince…”.

Per mettere d’accordo le varie anime del Pd, certo, ci vuole una buona dialettica e tanta pazienza; vediamo cosa farà da ora innanzi, in questo territorio ormai bifronte, come un Giano d’antan…

MPS, DISCESA SENZA FINE…

Documentatissimo pezzo di Nicola Borzi (passato al Fatto, dopo l’addio al Sole 24 ore di cui scrivemmo illo tempore) sullo stato delle cose in casa Mps (insieme ad un altro articolo, di Giorgio Meletti, sull’accordo transattivo fra il Codacons targato Rienzi e la banca fu sanese, da leggere anch’esso): il Tesoro, in un annetto, ha perso 4,5 miliardi su 5,4 investiti, mentre il resto del tracollo è stato pagato dai risparmi di 190mila investitori. Particolarmente stimolante il riepilogo, documentato da Borzi, dei 6 aumenti di capitale post-Antonveneta che hanno dissanguato la banca: tra il 2008 ed il 2017, più di 21 miliardi di euroni bruciati.  Così, con la consueta nonchalance: per non farsi mancare alcunché, no? Quanto al futuro, tre banche in pole position per inglobare quel che resta di Mps: Ubi, Bper, e banco Bpm. Wait and see, dunque.

RADDOPPIATI I FURTI IN CASA

Il Corriere di Siena odierno (Riccardo Pagliantini) rilancia l’allarme del Procuratore Capo di Siena, dottor Vitello: raddoppiati i furti in casa, nell’ultimo anno; in prevalenza, affidati a bande che fanno “toccata e fuga” (“rapina e fuga”, per meglio dire), grazie alla collaborazione, del tutto decisiva, di basisti locali; un mix esplosivo, contro cui la deterrenza legislativa è al momento, evidentemente, non sufficiente.

Invece che armare i cittadini – prefigurando una perniciosa deriva di stampo statunitense -, ci sarebbe da potenziare l’organico ed il raggio di azione delle forze dell’ordine (oltre ovviamente alla certezza della pena), perché il concreto campanello d’allarme per i furti in casa non deve suonare: è già suonato, ed anche a distesa…

28 Commenti su Franceschelli, Mps, furti: tris d’Ognissanti

  1. Paolo Panzieri scrive:

    Finalmente è tramontato il mito che la mancanza di sicurezza in Italia, ed a Siena nel nostro piccolo, fosse solo una sensazione e non una realtà.
    Ed uno stato che non garantisce più al cittadino la propria sicurezza come la cura della salute, nonché adeguati servizi rispetto alle tasse che paga, probabilmente ha perso gran parte della sua ragion d’essere.
    A tal proposito auguri e rallegramenti di cuore all’amico Silvio, chiamato da una buffa specie di elezione di secondo grado a svolgere una funzione importante senza averne però i mezzi economici.
    La cifra dell’amministrazione provinciale dopo la pseudo riforma Del Rio, infatti, è la nastratura dei tratti di viabilità danneggiata piuttosto che la sua riparazione….
    Sinceramente parrebbe di essere ormai quasi nel basso impero romano, quello che ha già imboccato la via della ineluttabile decadenza e caduta, con una vorace burocrazia che praticamente alimenta soltanto se stessa con i pur lauti tributi che esige dai cives ed i bagaudae, che ormai la fanno quasi da padroni.
    Per tacer delle popolazioni barbariche accolte incautamente entro il limes per non fare della facile propaganda in favore del pur barbaro felpato che vorrebbe difenderlo….
    Mala tempora currunt.
    Scusate il pessimismo cosmico.

    • manunta scrive:

      Panzieri, tutto giusto e condivisibile, la provincia a siena specialmente,
      potrebbe e dovrebbe a questo punto diventare sede per la creazione di progettualita’ per l offerta di un sistema di offerta turistica integrata citta’ territorio.
      Almeno faccia questo, come gia’ scritto il territorio e la citta’ che avete, hanno potenzialita’ uniche che se valorizzate ,proposte e ben promosse ,specialmente all estero,possono creare una fonte di reddito per i locali, fonte non soggetta ai cataclismatici eventi di estinzione che son avvenuti negli ultimi anni.
      Sui predoni….. pare che non molto tempo fa’ in scalvaia i locali ,abbiano
      risolto con successo il problema dei predatori balcanici di appartamenti.
      Genti ,li scalvaiesi ,aduse al fai da te, come gia’ testimoniato dai fatti
      del 1944.
      Sullo zazzeruto e sua giunta…. non basta mettere una crocetta sulla scheda per cambiare, prima esisteva la consuetudine alla passiva accettazione di un sistema inscalfibile , ora che il sistema si e’ autodecomposto, interessarsi proporre incalzare e pretendere,mi pare l unica cosa utile da fare, boffonchiare a buco torto serve a poco.
      Attendere passivamente sul ramo serve a poco.

      • Paolo Panzieri scrive:

        Mi rendo conto di aver un po’ usurpato – spero temporaneamente – il nickname del nostro ottimo VEDO NERO / VEDO (MENO) NERO. Spero non me ne vorrà ….
        La mia riflessione, Manunta, non era però tanto sul profilo locale, dove effettivamente a questo punto occorrerebbe solo darsi una mossa (motus in fine velocior …), ma per induzione sul piano nazionale.
        E’ lo Stato che deve tornare a fare lo Stato: ordine pubblico, certezza della pena, salute, opere pubbliche, servizi ….
        E su questo, permettimi, omesso il buco torto, di bofonchiare sul mio ramo tutto il mio desolato pessimismo finché mi pare.
        Senza, però, attendere passivamente un bel niente: si lotta ogni giorno … talvolta anche coi mulini a vento se serve, ma si combatte. Sempre.

        • manunta scrive:

          Panzieri , a livello nazionale…. roboanti dichiarazioni in tema sicurezza, ma poi?
          Di una seria politica di accordi con nigeria senegal paesi del golfo di guinea, bangladesh per il rimpatrio dei non aventi diritto d asilo, io non ne vedo traccia.
          Se il felpato , taglia i fondi per l accoglienza, ma’ non provvede ad accordarsi coi paesi di provenienza per i rimpatri , il casino non diminuira’ , anzi peggiorera’ , decine o centinaia di migliaia di migranti
          sotto i ponti o nelle baraccopoli , diventeranno una bomba sociale piu’ di quanto gia’ non lo siano adesso.
          E la magistratura anche volendo e/o potendo non potra’ riempire le gia’ piene strutture carcerarie ,con migranti costretti a delinquere per sopravvivere.
          E saranno cazzi , perdona il francesismo.

  2. Daria gentili scrive:

    Aspettiamo un commento degli oppositori del momento, a cui freme ora il dito sulla tastiera, ma che, illo tempore, quando Mussari e co. spadroneggiavano e facevano i danni a te ricordati ……forse erano rintanati da qualche parte!
    Scrivo, con amarezza.

    • foloso scrive:

      ….sono andati a fare una gita a Roma x manifestare contro il degrado della Città Eterna….

      • anonimo scrive:

        Cara Daria
        Non ti pare che abbiano parlato anche troppo. E questi sono i risultati, ora lascia parlare noi persone normali, che sanno quello che dicono, male che vadano le cose sicuramente andranno meglio di come anno fatto loro. Io per non ascoltarli ho fatto portare via il televisore dalla camera del mio trattore, perchè parlano e sono inguardabili.

        • Nipotino di Padre Balducci scrive:

          Che c..zo fumate ? Mi sembra roba buona , visto i discorsi: perché non ci fate fare un tiro? Ingordi!,

  3. Anonimo scrive:

    Caro Professore
    Se proprio si deve fondere, meglio sarebbe con poste Italiane.
    Una sistema di finanziamento pubblico è dovunque.
    E poi perché fare entrare in Toscana i Barbari. La Toscana è delicata,
    Ucciderla ci vuole poco è un popolo piccolo piccolo. E non ha nessuna forza. Ma se verrà uccisa non ci sarà più quella civiltà che tanto ha dato all’Europa e all’america. Amerigo Vespucci è il nome America.
    Ed il popolo Italiano ha perso se stesso. Europa che fai uccidi tua madre?

  4. Quello di Ognissanti scrive:

    Cara e gentile Daria, su quello che dici ti do ragione, perché tanti criticoni di oggi, prima stavano quatti quatti, zitti zitti. E intanto si acquistava Antonveneta con i sei aumenti di capitale a seguire. Però va detta una cosa: alzi la mano chi è esaltato dai primi 4 mesi della Giunta De Mossi. A parte il Corsi in giunta, persona promettente, il navigato Falorni come Presidente del Consiglio comunale, e soprattutto l’Eretico alla Comunale (ma gli doveva essere dato l’Assessorato alla Cultura, latitante), vogliamo fare finta di essere contenti delle nomine del Sindaco? Fatemi sapere: Quello di Ognissanti legge anche finita la festa..

    • Daria gentili scrive:

      No, no, io non sono assolutamente esaltata per ora dalla giunta De Mossi.
      Penso solo che coloro che erano stati silenti, avrebbero dovuto un po’ spurgarsi è concedersi un po’ di tempo, prima di scoprirsi oppositori.
      Questi personaggi mi danno ai nervi!

  5. Roberto scrive:

    A onor del vero all’epoca dell’acquisto di antonveneta nessuno, dico nessuno dei partiti di opposizione di allora, oso proferire parola contro. Io ricordo solo due persone che criticarono l’operazione da subito, ovvero Piccini e Falorni. Tutti gli altri chi più chi meno plaudi alla grande operazione. Lo dico perché mi ricordo la sensazione di sconforto che provavo proprio perchè non vedevo nessuno che capisse che fosse un suicidio.

    • manunta scrive:

      Scusa roberto, ma il piccini che dici critico’ l operazione antonveneta
      e’ lo stesso che da sindaco promosse gli inizi della carriera del mussari?
      Ovvero prima contribui’ alla scalata al potere di mussari,poi critico’
      le decisioni prese dal mussari?
      Un fenomeno di lungimiranza, forse le sue critiche non giunsero dalla senna ove era in dorato esilio fino a siena?
      2001/2013 dodici anni di dorato esilio , mentre mussari 2001/2006 presidente fondazione, e 2006/2013 presidente banca.
      Ma’ prima del 2001 chi ne promosse la scalata ai vertici del sistema mps?
      Per caso, sei lo stesso ,che sul blog lodava il carisma e l autorevolezza del piccini in consiglio comunale?
      E sempre per caso ,ogni tanto accendi il cervello o lo lasci in perenne stand by?

      • Roberto scrive:

        Si, quello stesso Piccini. Solo che una volta nella vita ha visto giusto, insieme a pochi altri. Io altri critici della prima ora sull’acquisizione di Antonveneta e sulla previsione fatta immediatamente dopo la notizia del fattaccio delle sciagure cui avrebbe condotto, non ne ricordo. E all’epoca mi sarei aspettato che le opposizioni scendessero in piazza e nelle sedi istituzionali per provare a bloccare la nefandezza. E invece nulla di nulla. Quando la città si svegliò i buoi erano già scappati. E il fatto che il PD abbia perso Siena solo a dieci anni di distanza la dice lunga su tante cose.

        • Roberto scrive:

          P.s. riconoscere delle qualità a qualcuno non significa condividerne per forza le idee. Poi le qualità vengono spesso messe in risalto dal contorno. Dice un mio amico napoletano, è facile fare il galllo n’coppa a monnezza.

        • Eretico scrive:

          Caro Roberto,
          devo integrare il tuo intervento: insieme a Piccini, la trimurti delle Civiche comprendeva anche Vittorio Stelo nonché l’augusto padre, per dovere ormai di Storia, con guarnizione di Romolo Semplici e di pochissimi altri (quorum ego); e soprattutto, l’unico che, andando oltre le pur necessarie parole di condanna, fece passi giudiziari concreti (leggasi esposto) fu, in veste ovviamente di avvocato, Luigi De Mossi. Ripeto: per onore di Storia…

          L’eretico

          • Massimiliano scrive:

            ERRATA CORRIGE:
            Riformulo il mio commento dagli errori, dovuti al cattivo funzionamneto della tastiera.

            Caro Eretico, la tua obiezione è quanto mai opportuna e rispondendente a verità. Si tende a dire che la Città sia stata complice o, comunque, silente sulle vicende MPS, Mussari imperante, ma non è vero. Non tutti venivano distratti dai successi della Mens Sana e la Robur in serie A, utilizzate abilmente come armi di “distrazione di massa”. E’ giusto ricordare assai bene le lotte delle Liste Civiche (con i consiglieri Mario Ascheri, Franco Bossini, Giancarlo Campopiano, Marco Falorni, Duccio Panti, Pierluigi Piccini, Vittorio Stelo), il coraggio dei leghisti senesi Francesco Giusti e Maurizio Montagiani, gente come Mauro Aurigi (Quelli di Montaperti poi M5Stelle)e naturalmente il gruppo di Pietraserena, con Romolo Semplici, in primis. Non dimenticherei poi l’esperienza dell’Osservatorio Civico (a cui partecipò anche il gruppo di Laura Vigni), la nascita dell’Associazione Piccoli Azionisti “Buongoverno Mps” ed, infine, la battaglia dell’Avv.Falaschi. Esperienze ed iniziative che meritano, secondo il mio parere, di essere ricordate nel tentativo di restituire un po’ di memoria storica alla Città. A questo proposito ti segnalo il progetto di crowdfunding per la pubblicazione di un libro bianco sulle vicende MPS. Si può approfondire al link: https://it.ulule.com/librobiancomps/. Sono certo che anche tu ti ricordi bene certe iniziative (p.e.quelle sulla libertà di stampa), che ti hanno visto,non solo partecipe, ma sopratutto protagonista…

          • Massimiliano scrive:

            Tra i consiglieri delle Liste Civiche (2006-2011) mi sono dimenticato anche di Giuseppe Giordano…

          • Roberto scrive:

            Sarà anche stato così, e mi riferisco anche a quanto scritto sotto da Massimiliano, ma io tra fine 2007 e giugno 2008, quando fu chiusa l’operazione tutto questo sollevamento non lo ricordo.

          • Eretico scrive:

            Caro Roberto, allora è anche colpa della tua memoria, più quantitativa che qualitativa; il senso dell’incontro del decennale (novembre dell’anno scorso, dall’ottimo Bagoga) fu proprio quello: fare ricordare che, a fronte dei David Rossi, profumatamente pagati per silenziare il dissenso (dispiace dirlo, ma così funzionava), c’era qualche coglione che, in un modo o nell’altro, criticava, eccome se criticava…

            Buona (laicissima, financo paganeggiante) domenica, l’eretico

        • VEDO (meno) NERO scrive:

          Pensiero per tanti senesi che si sono fatti mettere le fette di prosciutto agli occhi ed ora risvegliati dal lungo sonno vogliono e pretendono tutto e subito. Ricordate negli anni 2007/2011 pubblicazioni come il bimensile “La Mosca al naso” e “Zoom-Settimanale di Siena”? Erano antesignane degli odierni blogger; io li leggevo e venivo a conoscenza di tante cose interessanti, di come la passata parte politica, il famigerato “groviglio armonioso”, stava preparando la fossa alla Città ed al Monte. Tutto era scritto con un linguaggio semplice e chiaro, comprensibile da tutti. Eravamo in pochi a volersi informare, credere e rendersi conto di
          quello che stava succedendo, la maggioranza senese era assente. Invece quanti senesi erano ad applaudire il Mussari presente alla finestra di un palazzo sul Campo dopo la vittoria del suo cavallo (Già del Menhir)per la Contrada dell’Istrice, sembrava che l’avesse montato lui e non il Bruschelli; puro lecchinaggio. Ricordate anche il referendum che il buon Aurigi (l’unico difetto è che è dell’Onda) lanciò nel 1995 per impedire la trasformazione in Spa del Monte? Tutto caduto nel vuoto. Ora magari quei senesi allora omertosi ed osannanti sono i primi a lamentarsi di De Mossi e collaboratori. Non nego che le cose da fare ancora a Siena sono tante, l’eredità lasciata è pesante, ma lasciamoli lavorare in pace che peggio di quelli che l’hanno preceduti difficilmente faranno. Concludo dicendo che ancora conservo le copie di quelle pubblicazioni e constato che erano, purtroppo, veritiere e profetiche.

          • Eretico scrive:

            Caro Vedo (meno) nero,
            ti ringrazio per avere pubblicamente ricordato il settimanale Zoom (gratuito, peraltro), che – diretto dall’augusto padre, ed espressione delle Liste civiche a trazione picciniana – informava con puntualità, ed anche capacità anticipatrice, su ciò che accadeva in the city; ovviamente raccattando quintalate di letame da parte del Groviglio bitumoso, alcuni esponenti del quale non solo fanno ancora politica attiva (profumatamente pagati dai cittadini), ma non hanno perso il vizio di pontificare. La loro faccia merita ogni riprovazione e ludibrio: non ne faccio i nomi (soprattutto di uno) perché è domenica…
            L’eretico

  6. #MPS
    “inglobare” non è sbagliato come termine, ma per spiegarVi come acquisiranno le azioni in mano al MEF senza acclarare il “danno erariale” mi ci vole un foglio e una penna!

  7. Quello di Ognissanti scrive:

    Ringrazio Daria Gentili per la risposta, che condivido. E mi permetto di ribattere: l’Assessorato alla Cultura andrebbe dato all’Eretico, punto e basta. Non solo per ciò che ha fatto, soprattutto scritto, in passato, ma soprattutto per ciò che potrebbe dare nel presente e nel futuro.

    Come vedete, scrivo anche per i Morti, e credo di continuare, perché ci trovo gusto..

    • Nipotino di Padre Balducci scrive:

      No, per il bene di Siena, l’Eretico deve rimanere battitore libero. Farlo diventare di una parte, nonostante l’intelligenza e la correttezza dell’uomo, priverebbe Siena una delle poche voci critiche costruttutive…..

  8. A.B. scrive:

    In autunno cadono le foglie, comprese quelle di fico. Così, da quanto leggiamo nelle cronache cittadine dei giornali, la connotazione civica del Sindaco vola via, lasciando allo scoperto un De Mossi leghista. A questo punto per me diventa sempre più doveroso un chiarimento verso i propri concittadini. Il sindaco è iscritto od in procinto di inscriversi alla lega? Nel caso la risposta fosse affermativa dovrebbe a questo punto spiegarci cosa approvi o disapprovi di proposte, programmi ed ideologie sovraniste. E che non mi si risponda che un sindaco deve solo amministrare, perché il primo dovere di chi si sottopone al giudizio dei cittadini per una carica elettiva è di trasparenza. Ció vale per i programmi, per le alleanze ma anche per le proprie convinzioni politiche. Anche le cambiali in bianco ad un certo punto necessitano di una data di scadenza.

  9. Anonimo scrive:

    Caro profezsore
    È finito il ponte e domani mattina rientro a Lugano. Hai avuto un grande incarico, cerca di farlo bene. Porta avanti una cultura umana, Rilega la scuola di Francoforte, in un angolo, Metti in evidenza la nostra. La Biblioteca deve accogliere tutto, ma deve mettere in un angolo, le sciocchezze. Poi una biblioteca come la tua che raccoglie il meglio del sapere. Ed è delicata come il tratto fatto da Sigerico da San Miniato a Siena. Tutto si nasconde ma ad un occhio esperto diventa sublime. Professore è la nostra cultura nata da gente normale che hanno piegato nei secoli la natura. E come dice la professoressa Francese, alla bellezza hanno contribuito moltissimo i frati Benedettini Vallombrosani.Una cosa buona buona nella chiesa.
    Si professore maneggia tutto con delicatezza.
    Un saluto al blog ci risentiamo a Narale

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