Siena diretta sera: Guicciardini show
Puntata d’eccezione, quella di giovedì sera su Siena Tv, tanto qualitativamente, quanto dal punto di vista quantitativo (più di 2 ore di trasmissione). Il rientrante Danielito Magrini, alla plancia di comando, non si era voluto fare mancare proprio niente: antipasto (di quelli tipo Ruffolo: esiste sempre la sagra, a proposito?), primo e secondo.
Nell’ordine: Bruno Valentini (con tanto di telefonate da casa); Pierluigi Piccini al face to face con Danielito; il Guicciardini piddino come piatto forte (nel senso che gli altri due li conosciamo già, questo è nuovo, anche se parla che sembra uscito da un corso di “ceccuzzianismo” per absolute beginners…).
Il Sindaco Valentini, fin quando gli si fanno domande generali e senza tirare fuori nomi e cognomi o azioni concrete (ma i cittadini sono stati bravi, non si può pretendere di più!), va a nozze. Sorride, gigioneggia, coglie l’attimo. Chicca della serata (e non è una primizia): pensate un po’, lui quando Gabriellone Mancini è andato via dalla Fondazione Mps, NON l’ha neanche salutato, il birbantello! Pofferbacco: che atto, che determinazione, che voglia di fare piazza pulita. Era dalla presa della Bastiglia, o giù di lì, che non si vedeva roba simile…
Quanto a Pierluigi Piccini, è andato liscio liscio: preparato, lucido, puntuto (dell’idea del matrimonio Poste-Mps riparleremo a tempo dovuto, e poi le Poste oggi devono già salvare l’Alitalia). Resta il solito rammarico, quello di sempre: se non avesse accettato il doratissimo posto parigino una dozzina d’anni fa, sarebbe ancora, forse, l’uomo giusto. Ma quel posto – in quel 2001 che Piccini correttamente considera quello cruciale -, quel posto che serviva a cercare di lavare l’onta del tradimento altrui, lui l’ha accettato: secondo noi, sbagliando di brutto. Detto da chi l’ha votato con convinzione nel 2006 (anche perché dall’altra parte c’era il paonazzo del Nicchio).
Ma veniamo alla ciccia vera del giovedì, cioè al segretario provinciale del Pd Guicciardini: bersaniano convinto meno di un anno fa, da quando Renzi è andato a cena con Briatore è diventato renziano convintissimo. D’altro canto, siamo pur sempre nobili, no (il Guicciardini, non Matteino)? Il Pci è passato, a questo proposito, da Ranuccio Bianchi Bandinelli a questo qua: e si potrebbe smettere qui.
Lui però si presenta come il nuovo (infatti è il segretario uscente!); la cosa politicamente più rimarchevole è il passivo allineamento dei renziani al candidato di nobili origini. Il messaggio è chiaro: il Valentini è in fortissima difficoltà, ed il pancosanti lo mangia solo per il rinvio al 30 novembre del voto sul Bilancio; per cercare di sopravvivere, lascia il partito definitivamente nelle salde mani del dominus occulto, Franchino il Ceccuzzi, il quale, dal bunker di Via Rosi, ringrazia. Chissà se Valentini avrà fatto bene i suoi calcoli.
Resta (per ora) una domanda: in base a quale meriti questo Guicciardini, circa un anno e mezzo fa, sia divenuto segretario della Provincia più rossa (ora di vergogna) d’Italia. Per la gavetta fatta in precedenza, forse? L’età non pare avvalorare più di tanto questa ipotesi; per l’eloquio o la presenza televisiva (che almeno Renzi possiede): visto a Siena Tv, peggio che andare di notte sotto la pioggia.
Qualcuno ce lo potrebbe spiegare, una volta per tutte? Siccome l’unico che lo potrebbe dire (Franchino il Ceccuzzi) è ormai del tutto afasico, non lo sapremo mai. Un altro mistero senesota. Forse ha ragione lui (il Guicciardini): ha messo su – come detto a Danielito Magrini – una “piattaforma” (sic), ed ha convinto tutte le anime del partito. Eh sì, deve essere andata proprio così: tutti folgorati dal carisma e dalla lucidità intellettuale del Guicciardini…
La politica sarebbe una cosa seria, tale da incidere sulla quotidianità dei cittadini: ma come si fa a considerarla tale, di fronte a certe “situazioni”?
Ps1 Mercoledì sera (ore 21, Palazzo Patrizi), il Circolo di Laura Vigni (che presenzierà), organizza uno stimolante incontro sul Bilancio del Comune. Ci sarà anche l’eretico, però in ritardo: ho prima una cena cui devo presenziare. Se sarò ancora sufficientemente lucido dopo la sudde, volentieri interverrò sull’argomento.
Ps2 Ecco – come promesso – gli altri nomi dei Dirigenti della Fondazione Mps che hanno ottenuto il maxibonus per il loro splendido operato nel 2010: Faleri, Valeriani e Gualtieri. Ad imperitura memoria, ecco i cognomi dei fenomeni che erano in Deputazione Amministratrice: Gabriellone Mancini, Galgani, Piazzi, Bosi,Cecchetti,Fabbrini,Martinelli (Riccardo). Complimentoni a tutti: specie se qualcuno vorrà fare il beau geste di restituire un po’ di dindini…