Le candidature impazzite (e 4 Ps)
Diciamolo subito, e con forza: nessuno si aspettava un De Gasperi (che, poi, non è stato tutto oro) o un Ferruccio Parri, da queste candidature per le Politiche 2018; certo, però, che si è toccato il peggio del peggio, il fondo del fondo (con raschiature annesse), e con alcune punte davvero da commedia all’italiana, meritevoli di un minimo di approfondimento.
Buona lettura a (quasi) tutti, dunque!
FRANCI, IL GRILLINO -LEGHISTA-RENZIANO
Neanche il buon Alex Nannini, voluto nel 2011 dal genio Denis Verdini (clamorosamente fuori dalle liste dei candidati, a questo giro: vergogna, irriconoscenti!) avrebbe potuto partorire una candidatura a perdere simile a quella del misconosciuto Franci, pentastellato aretino (residente a Laterina, sic), sconosciuto financo ai grillini locali. Simpatizzante di Renzi (Jobs act, per esempio), è venuto fuori che lo statista (per colpa o merito di un amico) è anche tesserato della Lega, e sembra anche con un passato forzaitaliota (!): non sappiamo se faccia parte anche del benemerito Partito sardo d’azione, ma ormai quel che è fatto, è fatto.
Meravigliosa la risposta data al Corrsiena di ieri l’altro: sputtanato alla stragrande, dice che questo attacco verso la sua augusta persona fa vedere solo una cosa. Cioè quanto lui sia temuto dagli avversari: che, infatti, stanno gongolando, nel vedere il primo partito d’Italia che candida – contro un Ministro in carica – un signor Nessuno, dalla curiosa pluralità politica. Situazione francamente non possibile da commentare oltre, dunque procedamus.
SUSANNA CENNI, L’INTRAMONTABILE
Nel Collegio valdelsano, troviamo Susanna Cenni, unica candidata del territorio per il Pd; in una tornata che ha penalizzato gli orlandiani (il Ministro Orlando è furioso, ma si calma subito, tranquilli), la Cenni riesce dunque a spuntarla.
Ora, visto anche ciò che è accaduto altrove (leggasi centrodestra, con il buon Augello – il più battagliero in Commissione banche – fatto letteralmente fuori, proprio per avere saputo porre domande impertinenti, in Commissione, fra Boschi, De Benedetti e Renzi stesso), come si fa a non pensare che lo scarso spirito combattivo, nella succitata Commissione, di chi più e meglio di altri avrebbe dovuto conoscere la situazione Mps, sia stato in qualche modo premiato? Lo spirito del Divo Giulio (non è Tremonti), ancora una volta, aleggia sulle cose piddine: anche la candidatura del felpatissimo Casini a Bologna (nel Pd!), infatti, sembra avere premiato colui che ha presieduto la Commissione parlamentare all’insegna del manzoniano “troncare, sopire”…
MANCUSO LASCIA; ANZI RADDOPPIA?
C’è infine il teorico della Siena smart, Fulvio Mancuso, a candidarsi per il Parlamento (peraltro con ben scarse speranze di essere eletto), con i “rossi” di Liberi ed uguali: con i tempi che corrono, certo è parecchio più legato al territorio lui, di altri. Se arriverà un buon risultato, sarà prodromico per una eventuale candidatura sulla città? Ai posteri (del 4 marzo), l’ardua sentenza: il numero dei candidati a Sindaco – Mancuso o non Mancuso – ancora non è chiuso, pare…
Ps 1 Udienza intensa, quella di ieri l’altro in Tribunale per i fatti post palieschi dell’agosto 2015; 31 su 68 saranno dunque i contradaioli che andranno a Giudizio. La nostra posizione, l’abbiamo espressa già varie volte: essendo stata bloccata dal Giudice Romeo la possibilità di ascoltare come teste-consulente Giuliano Catoni (idea certo assai suggestiva ed intrigante, ma che, in effetti, aveva poche speranze di passare), resta di puntare su ciò che forse è più efficace, a livello giudiziario: la tesi – del tutto aderente al comune sentire cittadino, senza bisogno di alcuna forzatura – della assoluta non gravità sociale, della mancanza di allarme, sempre a livello di comune sentire, dei fatti presi in oggetto. Giacché i Tribunali dovrebbero occuparsi soprattutto di ciò che genera effettivo allarme sociale, tenendo ovviamente ben presente il Codice di procedura penale, questa, stando così le cose, è l’unica strada percorribile.
Ps 2 Il Sindaco-Antuofermo, Valentini Bruno, per gli ultimi scampoli di mandato ha destinato ai Servizi sociali (dopo le dimissioni dell’aliena – in senso positivo – Anna Ferretti), Silvia Sestini, già dimissionaria – nel febbraio del 2017 – dall’esecutivo comunale piddino. Accusava il suo stesso Partito di varie cose, soprattutto di immobilismo. Evidentemente, adesso il succitato immobilismo è finito: non vedete, infatti, che spinta propulsiva ha il Pd locale?
Ps 3 Porte scorrevoli a go-go: Alessandro Profumo – lo si ricorderà – era stato chiamato a fare l’Ad di Leonardo; l’altro giorno, ha presentato il Piano industriale, e la Borsa l’ha premiato con un subitaneo meno 12. Talento discendente, diciamo così…
Ps 4 Al candidato Padoan, una (fra le tante ) domandina: nel momento in cui si sta valutando se creare una norma che non consenta le porte girevoli fra Bankit e banche, che dire per esempio della posizione del dottore Fabrizio Leandri, pezzo grossissimo di Mps, che proprio da Bankit proviene?
Relativamente al PS 1 possiamo asserire che non c’ha davvero capito una mazza… “essendo stata bloccata dal Giudice Romeo la possibilità di ascoltare come teste-consulente Giuliano Catoni (idea certo assai suggestiva ed intrigante, ma che, in effetti, aveva poche speranze di passare)”
Catoni non è stato “bocciato” per i motivi che dice lei, sembra che non sia stato ascoltato a causa della motivazione… Se vuoi difenderti con rito abbreviato non puoi portare liste di teste perchè altrimenti avresti dovuto scegliere il rito normale…
Questo fatto del Catoni, cavalcato anche da Piccini oggi su una delle testate locali, dimostra quanto si cerchi di stiracchiare certi argomenti…senza saperne una mazza o sapendo cose tramite imbeccate non proprio complete.
Buona giornata.
Caro “A processo per i cazzotti”,
a parte che mi sorprende tale animosità (ma non c’è problema, ci mancherebbe), le faccio presente che ciò che dice lei, non mi pare tanto lontano da quello che ho scritto io stesso (quanto al Piccini, non è neanche citato, nel mio pezzo).
Si rilegga il testo: calma e gesso; se possibile, ovviamente…
L’eretico
Caro profesore
Iei sono tornato da Zurigo, Domenica c’è stata la partita a scacchi. Chiaramente non gioco mai, semplicemente perche’ non amo essere sconfitto. Guardo e basta.
Ieri sera mi soffermai guardare la televisione. Ho sentito certe sparate elettorali, nessuna attinente a quello che sta succedendo, diciamo le soluzioni erano talmente vuote……che porteranno definitiva rovina del paese.
Ma professore vista tua serietà del blog, voglio riportarti quello che mi disse il Tedesco durante la partita a scacchi.
L’occidente si trova dentro una ventina di bolle da debito. Mentre ne esplode una se ne forma un’altra.
La causa principale sono le tecnologie applicate che rendono rapidamente opsoleti
gli investimenti. In molti casi il debito non verrà restituito.
La banca può agire abbassando i tassi a breve, sconvolgendo il risparmio, come stiamo vedendo. Ma quello che è peggio rallenta la pressione monetaria, fino a fare stagnare il denaro. Che non trovando investimenti, finisce nelle mani di pochi.
Le tasse sono lo strumento politico per alzare la pressione monetaria. E la politica vuole abassarle ed anche in questo caso si aumenta la stagnazione e il denaro si concentra nelle mani di pochi. La deflazione da debiti e la peggior trappola che possa esistere. Ed in genere non vi è nessun rimedio.
Si può alleviare, facendo fare alla mano pubblica, solo poche cose e bene, ed introdurre un reddito di cittadinanza, da togliere al mercato del lavoro quella mano d’opera che non serve.
Ho detto che la situazione si può alleviare. Perché questa si risolvera’ fra molto tempo quando le tecnoligie si stabilizzeranno e ricominciera’ il lavoro adatto a quel momento.
Ecco profesore il Tedesco a cantato ed è uno che non sbaglia mai…
a parte alcuni strafalcioni grammaticali che imputerei a meri errori di digitazione o forse al suo essere ormai cittadino svizzero, ma il suo “proFesore” tedesco le ha spiegato cos’è la pressione monetaria?
Caro Roberto mi scuso per gli strafalcioni, ma con un piccolo smart, si fa quello che si può. Poi io sono cittadino italiano, e amerò la mia terra fino alla morte. Sono solo residente svizzero. E sarei professore anche io.
La pressione monetatia è come tutte le pressioni fisiche. Quella corporea, quella in tubo dell’acqua ecc. ecc. Se il tasso aumenta, la moneta diventa più rara . Siccome vi sono dei beni, incomprimibili come l’alimentazione. Le persone se la devono procurare, facendola correre di più. Idem succede aumentando le tasse.
Pensavo che tu avessi capito che le tasse non servono per dare i servizi, ma solo
come regolatore monetzriio
Ma oggi ne ho sentite un’altra. Vogliono mettere il bracciale ai lavoratori. Sono insorti tutti come paladini alla corte di Carlo Msgno.
Caro Roberto quie bracciali a mio avviso servono per tracciare si i movimenti. Per poi metterli in un potente elaboratore per costruire le tracce per Robot. Ed i lavoratori a casa. Ecco allieviare con un rendito di cittadinanza.
PS 4 – Direzione Crediti in forte affanno.
La prossima settimana importanti novità.
Cade qualche pezzo grosso?
Uomo o donna?
Si parla di desistenze nazionali fra Pd renziano e Berlusconi (in Sicilia e Lombardia soprattutto). Noi come al solito siamo fenomeni a parte, abbiamo la desistenza fra grillini e piddini….
Non potendo prendere in considerazione la galassia destra, non avendo mai votato democristiano, (quindi improponibile pensare al PD), avendo una certa preoccupazione per un movimento guidato dal figlio del Guru, fatto da persone che dicono tutto e il contrario di tutto, senza avere, spesso e volentieri un’idea di mondo da offrire e non potendo prendere neanche in considerazione le “verginelle” confluite sotto l’ala protettrice di un noto ex magistrato (seriamente da ammirare per quanto ha svolto nel suo lavoro), mi è parecchio difficile pensare, allo stato delle cose, di partecipare a una consultazione elettorale nella quale il mio voto non vuole essere complice del regredimento culturale e morale del paese.
Due domande per l’eterico:
1. Come mai per Mancuso a Siena la distanza politica con il piddi è incolmabile mentre per Rossi in regione lo è, forse hanno capacità di resistere agli sforzi differenti?
2. Sul novello pentastellato Franci più che pensare a trame occulte di desistenza non è più semplice notare che il livello medio del candidato del movimento è questo? Nel minestrone degli onesti era immaginabile non trovare un discreto numero di politicanti di basso profilo e facili costumi?
Caro A.B.,
cerco di risponderti:
1) su Rossi-Pd ho già scritto che il rapporto Renzi-Rossi è tale, per cui non si faranno mai guerra aperta sul piano personale: l’uno sa dell’altro a sufficienza, per bloccare ogni polemica sul nascere;
2) sul candidato pentastellato, in parte hai ragione, in parte continuo a stupirmi di come non sia stato scelto un candidato magari anche mediocre, ma, almeno, legato al territorio (non a quello di Laterina!), e senza altre appartenenze politiche pregresse, per Zeus.
L’eretico
Il refuso “eterico” peró non è male, potresti usarlo nella versione televisiva.
Semplicemente una considerazione sul candidato M5S (che non conosco e per quanto ne so potrebbe anche esser già stato espulso).
perché non del senese? Probabilmente perché non si è mai candidato nessuno, o se si è candidato non aveva i requisiti. da quello che ho capito i 5S vogliono persone integerrime e, benché il termine sia desueto, il principio è questo.
non solo, dopo poco tempo ritorneranno a fare il loro lavoro, non faranno i politici di professione. varcheranno le porte dorate e torneranno indietro. non è più permesso, giustamente, di andare nel gruppo misto. serviranno la Patria a stipendio ridotto. non avranno i benefits dei colleghi. (per esempio la cenni aveva l’auto blu da quando lavorava a firenze in regione).
quindi in una parola: coraggio e abnegazione.
ebbene quanti ne conoscete nel senese che siano integerrimi, che non siano bene o male avvolti nel groviglio con parentele, amicizie, posticini, orticelli e che una volta raggiunto il potere non vogliano restarci?
io nessuno, nemmeno me stessa. quindi in genere si tratta di giovani che a me ricordano i giovani alla Silvio Pellico, alla Ciro Menotti, ai tanti Italiani che hanno dato tanto alla Patria. perché secondo me di questo si tratta o si cambia L’Italia o si muore. per questo io non li posso prendere in giro e mi piacerebbe anche che un professore inculcasse un po’ di coraggio in queste nove generazioni, senza appoggiare quasi esclusivamente solo i vecchi politicanti di mestiere
Cara anonima,
commento stimolante, per alcuni versi, quantomeno perché quando si citano personaggi che hanno fatto il Risorgimento (anche se un po’ in modo forzato, sia consentito), noi andiamo subito in brodo di giuggiole.
“…senza appoggiare quasi esclusivamente solo i vecchi politicanti di mestiere”: in tutta franchezza, forse mi hai preso per qualcun altro…
L’eretico
Saró sfiduciato e poco propenso a credere negli integralisti dell’onestà, ma sinceramente pensare a un Di Maio che sacrifica la propria vita per la Patria o che passa una decina d’anni rinchiuso nello Spielberg mi pare francamente troppo. A voler proprio cercare, un altro partito italiano sbandierava l’onestà come una delle proprie caratteristiche costitutive (non l’unica peró, come nel caso dei cinquestelle) e ha governato l’Italia per un ventennio.
nuove generazioni, scusate l’errore