Le verità che non si possono dire all’Italia
Ieri sera (Rai tre, dalle 21,15 alle 23,58), è andato in onda l’atteso ritorno in video di Michele Santoro, con all’interno del contenitore – fra gli altri – anche un monologo di Roberto Saviano sui paradisi fiscali, il ritorno del vignettista Vauro e del comico Rivera, che ha confezionato un gradevole calembour amoroso, ispirato ironicamente al linguaggio della crisi finanziaria.
Essendo in larga parte basata sull’affaire Mps, qualcosa in più ci sentiamo di dirla (lo faremo martedì prossimo durante la nostra trasmissione su Siena Tv, ore 20) e di scriverla sul blog, anche noi.
Buona lettura a (quasi) tutti, dunque!
PARLA BISI STEFANO: MA SU ETRURIA…
Il reportage su Siena e su Mps (pezzo forte del programma, insieme al blocco sulle banche venete e su Etruria), curato da Rosamaria Aquino, pur non aggiungendo ai senesi niente di nuovo, è stato diciamo nella norma (Romolo Semplici, l’avvocato Falaschi – anche nella inedita versione di imitatore di Profumo -, Maria Alberta Cambi, gli intervistati dalla giornalista): certo, come era capitato per Report illo tempore (maggio 2012), il Pd non è stato particolarmente citato, eufemisticamente parlando; né, in effetti, si è battuto molto sulla pervasività del Groviglio armonioso (non vale il pretesto che ormai sia cosa risaputa: per un cittadino bene informato, lo era tutto ciò che è stato detto ieri sera).
Ma in tutta franchezza è con la seconda parte del programma, che è emerso in modo chiaro come ci fosse qualcosa che proprio non andava (stiamo sempre sull’eufemistico…).
Per mera esigenza di sintesi, isoliamo due passaggi, fondamentali, che non possono davvero essere sottaciuti; il primo è questo: all’improvviso, irrompe sullo schermo Bisi Stefano; ma non per discettare su Siena e sul succitato Groviglio armonioso – di cui possiede l’immortale copyright -, bensì per sdottorare su banca Etruria, dicendo che, finché la banca era in mano al massone del Goi Faralli, tutto andava bene, anzi alla grande, mentre quando la banchetta è passata in mano alla componente andreottiano-cattolica è iniziato il troiaio (con conferma, subito dopo, di correntista incazzato assai: montaggio eloquente, direi).
Poi, secondo intervento per chiarire – da parte dell’auctoritas bisiana – che la famiglia Boschi assolutamente al Goi non appartiene, ci mancherebbe altro. Nessun accenno, di nessun genere, alla senesità del Bisi, ed al suo essere stato il citaredo del Sistema Siena; non vogliamo essere sempre dietrologici, prendiamola semplicemente per una curiosa, curiosissima omissione…
L’ERETICO CENSURATO SU DAVID ROSSI
Veniamo al secondo punto: lo scrivente era stato a lungo intervistato (circa 35 minuti), sul Caso-Rossi, alcune settimane fa, mentre tra l’altro imperversava l’attacco mediatico sferrato dalle Iene. Ovviamente, ero stato cercato, non il contrario, come pure qualcuno fa.
Oltre a descrivere il contesto del Groviglio, con le varie implicazioni piddino-verdiniane, l’eretico aveva parlato a lungo – in quanto su questo stimolato dalla giornalista – dell’Affaire-Rossi: di chi fosse davvero, a livello pubblico-professionale, il Capo della comunicazione montepaschina (cosa del tutto abrasa, nel revisionistico programma di ieri); del fatto che si era addossata ai bloggers la responsabilità del suicidio, a cadavere ancora caldo, con tanto di pezze d’appoggio documentali (cosa MAI emersa a livello nazionale, a parte la grande stampa: ma solo nel marzo 2013, ed allineandosi alla vulgata anti-blog partita da Siena stessa); si era, infine, accennato a quello che – secondo ovviamente l’opinione ereticale – ci può essere realisticamente dietro alla offensiva mediatica scatenata dalla famiglia dal 2014 in avanti, oltre ed insieme alla lodevole ricerca della verità.
Tutto oscurato, dall’inizio alla fine: e non si dica per mancanza di tempo, in un programma che ha sforato di circa 45 minuti (!) rispetto all’orario previsto dal palinsesto (23,15). Il tutto, “bilanciato” dal consueto monologo – senza alcuna obiezione o contraddittorio, di nessun genere e tipo – del fratello di Rossi, Ranieri, che ha snocciolato tutto ciò che aveva da dire, pur con un finale in qualche modo aperturista, nel quale si ipotizza financo che il fratello possa non essere stato ucciso.
Morale della storia: sarà per l’audience, sarà per altro, fatto sta che del Caso-Rossi si può parlare solo a senso unico ed unilaterale, senza contraddittorio, sulla televisione generalista e nazionale; pastorizzandone in modo sfacciato l’operato da vivo, negando in toto le plurime ragioni del suicidio da morto (come suggerito da Santoro stesso, Bivona adiuvante, nel finale del programma).
Chi vi scrive, entro gennaio il suo numero monografico sul Caso-Rossi l’avrà finalmente terminato: brutto che venga, almeno avrà di sicuro un piccolo, minuscolo merito; quello, cioè, di fare ragionare su tutta una serie di passaggi divenuti ormai tabù, nella narrazione locale ed anche nazionale (vedasi per l’appunto ieri sera/notte): ognuno ragionando – come sempre, e se possibile – con la propria testa.
Ps Stasera alle 21, allora, tutti alle Leopoldelle, organizzate da Simone Bernini! Come dimostra anche questo pezzo, il lavoro bloggeristico, pur passando gli anni e mutando certe situazioni, crea ancora qualche imbarazzo, per così dire: bene così, almeno da un certo punto di vista…
durante il monologo di ranieri rossi c’e’ stata una fuggevole inquadratura di un orologio, forse quello slacciatosi dal polso del presunto suicida durante la caduta.o al momento dell’impatto? ma impronte o tracce di dna su quell’orologio non sono state rilevate?
Comunque la si pensi sul caso-Rossi, il fatto che sulla tv nazionale se ne parli in modo unilaterale (Report, Quarto grado,le Iene, ora buon ultimo Santoro) dovrebbe almeno fare un po’ riflettere, visto che poi a livello di prove documentali siamo sempre al punto di partenza, con grande scorno dei complottisti di turno.
Se volete capire una volta per tutte come stanno le cose, basta battere PANDORA TV e gustarvi il filmato
sarei curioso di conoscere lo share della trasmissione di Santoro,io credo che non sia stato molto alto perché di sensazionale c’era ben poco e ormai di Siena,del MPS,del giallo del suicidio-omicidio del povero Rossi,agli italiani importa un fico secco.Sugli interventi di Falaschi , del Semplici e del Bisi poi…
Più interessanti quelli di Bivona che ha bacchettato ben bene le cosiddette Autorità di vigilanza e infine dando ragione a Renzi sulla Banca d’Italia.
Emotivamente più interessanti gli interventi della ex montepaschina e dei veneti contro Zonin e compagni di merende.
Su Saviano e Vauro che dire?grigiore e il grigio,si sa,non induce a pensieri positivi…idem sugli interventi dei ragazzotti dello studio .
Eretico,forse è stato un bene che ti abbiano censurato anche se comprendo la tua delusione,una finestra sull’Italia non si apre tutti i giorni.
Insomma penso che Santoro non ha più la verve di una volta perché il tempo passa per tutti e non è facile innovare e innovarsi,specialmente in tv.
le prove documentali .in certi casi sono soggette a rapido deperimento! pare che per trovarle. occorrano rilevazioni ed indagini attente e immediate! quando .muoiono banchieri.. di solito non sitrovano, per la morte di Calvi fu fatto un processo ma gli imputati andarono assolti, anche nello scandalo della banca romana di antica memoria ci fu un morto, omicidio si disse, ma i mandanti non furono mai trovati!
Programma che non ha fatto altro che riciclare, facce e notizie: almeno le Iene qualcosa di nuovo, con il loro stile smargiasso, l’hanno portato, ieri zero di zero. Sempre le stesse facce (Valentini compreso) a parlare delle solite cose. Caro Eretico, se farai un buon lavoro come mi auguro, il tuo programma dedicato al caso-Rossi sbancherà, però vale per te quello che vale per tutti: basta con le solite facce, basta con le cose già sentite e lette non so quante volte.
Programma al limite dello stantio a partire dalle frasi del Valentini che chiede che sia detta la verità ai senesi( ma non aveva detto che non si sarebbe dato pace finché….Non avrebbe dormito la notte finché…) va pure considerato che Santoro è al rientro sulla Rai generalista dopo anni di semi oscurantismo (La 7) e oscurantismo vero e proprio. Rientra su un canale che in passato ha solo parzialmente,solo in ottica di dare la notizia, affrontato i temi senesi – io almeno ricordo questo ma potete smentirmi e lo fa in un periodo di faida tutta interna al PD. Dovrà tenere alto l’audience e vedremo nelle prossime puntate quali saranno i veri cavalli di battaglia di valenza, perchè no, prettamente elettorale.
Caro Ferdinando,
concordo in toto con te: il rientrante Santoro ha sempre certi poteri (per esempio, il succitato sforamento di 45 minuti!), ma deve stare ben attento a determinati equilibri di potere interni alla politicizzatissima Rai; per questo, proprio per questo – al di là del fatto prettamente personale – la CENSURA dello scrivente appare significativa: perché è evidente che il Caso-Rossi non è più giudiziario, ma è solo POLITICO. Chissà se saranno solo i pentastellati a cavalcarlo…
A proposito, ieri serata davvero frizzante, effervescente (a tratti, quasi esplosiva!) alle Leopoldelle di Simone Bernini; a mente ben fredda, martedì ne scriviamo, ma gli scazzi non sono certo mancati, e già si può dire una cosa, sicura e garantita al limone: sarebbe un successo se le opposizioni si accordassero almeno PRIMA per il ballottaggio, mentre il rischio concreto è che le faide interne ed i personalismi prevalgano. Ne parleremo a lungo, tranquilli…
L’eretico
Caro ERetico, ieri sera io c’ero, preferisco mantenere l’anonimato perché non me la sento di essere il primo a rompere il ghiaccio, così qualcuno dirà che sono un leone da tastiera. Aspetto il tuo pezzo con interesse, come sempre e anche di più. Però fammi dire una cosa (oltre al ringraziamento mai sufficiente al vostro lavoro): come è stato detto da molti, specie se presentano il dottor Bruni, il Pd ha un’autostrada davanti, con una opposizione di persone che si stanno letteralmente sui coglioni, e che se lo dicono anche nel muso. I blogger sono battitori liberi, chi ha o vorrebbe avere responsabilità politiche e amministrative dovrebbe avere il senso del decoro. Io la penso così.
Io non c’ero e sono curioso di sapere come è andata.
Ma siamo sicuri che poi siano tutte davvero opposizioni?
Se candidano il Bruni al posto del Valentini e l’opposizione non trovano un accordo comune, sarà dura levare di torno le solite facce del PD.
Molto fuori tema: ho letto della presentazione di De Mossi….mah. Innanzitutto perché farsi presentare da Parisi, candidato del centrodestra sconfitto a Milano. E il Programma? Una tranvia a Siena tra ferrovia e stadio? Penso che il PD possa dormire sonni tranquilli.
Ho commentato Santoro su Facebook: davvero modesto; le dichiarazioni di Bivona, le uniche da sottolineare, sono rimaste affogate (direi volutamente a questi livelli di profesisonalità) nello stantio. Censura dell’Eretico parla da sé: la professione comporta solidi legami corporativi; chissà dove arriva quello…se non lo ha fermato lo scandalo MPS nella sua sfolgorante carriera.
Concordo che il civismo più o meno partitico non ha chances.
Da 25 anni si tenta, inutilmente. Io rinuncio, ma ripeto l’offerta dell’altra sera, caduta nel nulla, finora: il blog Salviamo Siena! è rimasto senza gestore (io ci ho fatto molti articoli) per morte prematura dell’ottimo Luca Serpi. POTREBBE ESSERE CONTENITORE SISTEMATICO DI PROPOSTE PER I CANDIDATI, PER TUTTI, RIEMPITO DALLA BASE CITTADINA A PRESCINDERE DALLE APPARTENENZE.
Io invece ritengo che l’idea della tranvia sotterranea sia un idea, stravolgente per i senesi,ma perfettamente fattibile e senza tante complicazioni vista la natura del sottosuolo senese.Del resto in superficie non è pensabile di costruire o modificare la viabilità esistente e mi pare strano che sia un avvocato, e non i tanti urbanisti che si sono occupati di Siena ,a proporre soluzioni innovative per una città che è letteralmente strangolata dal traffico moderno.
Se poi si pensa alle risorse che per decenni sono state disponibili la rabbia per com è ridotta la viabilità ( e la vivibilità) a Siena è ancora maggiore…
E visto che i “lungimiranti”urbanisti tracciarono a suo tempo la grande viabilità ad ovest mentre i maggiori poli direzionali (ferrovia,ospedale,centri universitari,termine dei bus ecc.) sono tutti ad est sarebbe follia allargare lo sguardo e proporre una tranvia che da S.Marco raggiungesse S.Miniato con fermate allo stadio(per il centro),la stazione e l’ospedale?.
Proviamo almeno a parlarne.