Un Angela sopra Siena
Ieri sera è andato in onda la prima puntata del patinato programma di Alberto Angela, dedicato (anche) a Sienina; ne diamo conto, con i pro ed i contro, in questo pezzo, avvertendo i lettori che possono comunque stare tranquilli: dopo la parentesi angeliana – rassicurante e, a tratti, galvanizzante -, a breve si tornerà a parlare della città come da 5/6 anni a questa parte, anche se con servizi – da quello che abbiamo subodorato – meno a tema di quelli delle Iene. Staremo a vedere: wait and see, as usual…
Buona lettura a (quasi) tutti!
UN ANGELA SOPRA I TETTI DI SIENA
Primo blocco, dalle 21,58 alle 22,35, dopo la parte sul Cenacolo et alia; il secondo, dalle 22,39 alle 22,49: 47 minuti di servizio su Siena, dunque, in pieno Angela’s style (su Rai uno, per di più); immagini – anche dall’altissimo – a dir poco suggestive (grazie ai droni); ricostruzione storica fondamentalmente corretta – a parte le inevitabili sbavature ed omissioni, quasi inevitabili con i tempi televisivi -, conclusasi di fatto con la fine della Repubblica (aprile 1555); il tutto, accompagnato da un paio di presenze della senese certo più celebre all over the world, Gianna Nannini (la quale, però, per diventare tale, vide bene di levarsi da tre passi, certo non a caso).
Fra le note positive, oltre alla qualità delle immagini (qualcuno ne poteva dubitare?), per esempio l’avere scelto di fare una tappa all’Archivio di Stato – certo, non una meta da “turista al trancio” -, per un piccolo, ma significativo, approfondimento su biccherne ed altro, approfondimento che sarà di sicuro servito anche a tanti senesi, che pensano di sapere – magari perché si mettono un fazzoletto al collo -, ma ben poco, in concreto, sanno della storia municipale.
Certo, se Alberto Angela invece che una macedonia di luoghi (anche l’amatissimo Fenestrelle!), avesse privilegiato la scelta di una puntata del tutto monografica sulla città e sul suo ineguagliabile territorio (San Gimignano, la Val d’Elsa, Monteriggioni, Montalcino: neanche citate di striscio), non ci sarebbero state le inevitabili omissioni di cui sopra, in un format di 47 minuti e non di più.
In ogni caso, una autentica parentesi, un bel respirone da insufflare, dopo il ciclone degli ultimi anni, in particolare dopo l’autunno delle Iene, e l’inverno che ci aspetta (meglio comunque dell’autunno, crediamo di potere dire).
Dunque, raccontare la Siena del passato remoto (per il presente, trattando solo della bellezza dei luoghi) è certo più facile e rassicurante che raccontare quella di oggi: da una parte, ciò ci rinfranca assai, per ovvi motivi; dall’altra, invece, ci avvilisce, e francamente non poco…
Ps Pitteri triumphans, sul Corrfiorentino odierno (Giulia Maestrini intervistatrice): il Santa Maria è a più 60% di presenze (beh, partiva quasi da zero), e siamo davvero tutti contenti, senza alcuna ironia. L’incarico è di fatto fiduciario, e gli venne conferito agli inizi del 2016; ora Pitteri è in scadenza, e offre la sua disponibilità a continuare, nel solco appunto della continuità, fra luci ed ombre: il prossimo Sindaco, sceglierà cosa di lui fare.
Per Raffaele non servo di FB: ho caricato ieri e poi dopo la trasmissione:
Stasera alle 21,15 tra le MERAVIGLIE Unesco di Alberto Angela ci sarà Siena. Gli ho inviato il seguente messaggio:
“Sono sicuro che il suo filmato sarà bellissimo! Siena, nonostante la crisi degli ultimi anni, ha cittadini molto attenti a preservare il suo profilo storico-monumentale. Come ex-presidente del Club Unesco segnalo però che il Piano attuale di gestione del Sito è stato approvato senza reale discussione con le componenti culturali e che la vivibilità del Centro storico è stata deteriorata incentivando l’uso delle biciclette, del tutto fuori luogo data la sua conformazione e pertanto anche pericolosità.
La Commissione prevista dalla legge che vara il Piano di gestione non ascolta le componenti culturali della città? Una mia lettera non ha mai avuto risposta.
Rai1
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Mario Ascheri
Mario Ascheri Odile Bonnefoi Patrizia Turrini Enrico Toti Germana Marchese sapete tutto, vero?
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Mario Ascheri
Mario Ascheri Mariarita Signorini il 9 ho impegno ai Rozzi: complimenti vivissimi per il libro sul grand tour a Firenze che presentate all’istituto geografico militare; ore 14 cari amici se siete da quelle parti…orario militare! Permette di fare altro dopo… parla Leonardo Rombai presidente di Italia Nostra Firenze che molti conosceranno.
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Mario Ascheri
Mario Ascheri Leggo commenti critici a Angela. Beh, poteva andare meglio, è vero, ma anche molto peggio! Tutto sommato un’idea della città e chissà perché dei Nove la si è avuta…Mi riservo un elenco di errori per i miei studenti del corso guide (che si sperano aggiornati dopo le mie lezioni….): non voglio apparire con voi il solito demolitore facile da criticare naturalmente…non è propositivo è la sciocchezza più usuale; i miei fedeli lettori sanno quante proposte ho fatto….in positivo!
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Mario Ascheri
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Mario Ascheri
Mario Ascheri dimenticavo: che invidia lui che ha potuto giovarsi della nuova ringhiera al cupolone! Maurizio Bianchini e Andrea Brogi mi ci portarono un 15/20 anni fa senza…una paura terribile, Leonardo Bonelli testimone faceva le riprese per Canale 3 come fosse un camoscio…beata gioventù…
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Leonardo Bonelli
Leonardo Bonelli Che tempi….a proposito, hai notato??? sullo sfondo si è vista anche la Tua bandiera in giardino…
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Mario Ascheri
Mario Ascheri no perbacco! allora devo rivederlo: viva l’Onda! grazie Leonardo Bonelli sempre caro!
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Mario Ascheri
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Mario Ascheri
Mario Ascheri Il commento del mio post è il PRIMO che ha caricato di una serie infinita Alberto Angela nel suo profilo: bene ma serve con gli interlocutori che abbiamo in Comune? Ha colto che era di merito…qualche discrasia tra Siena antica e Siena odierna come può non averla percepita?
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Patrizia Turrini
Patrizia Turrini La discrasia non faceva parte dello scopo: il documentario è stato un inno alla bellezza di Siena da parte di un grande divulgatore, con varie inesattezze che fortunatamente i sei milioni di spettatori non possono percepire! Non andavano Cecco interpretato dal siciliano Cesare Bocci e Gianna Nannini che a Siena non vive più da anni!
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Mario Ascheri
Mario Ascheri chiaro, rimane il ricordo d’un posto bellissimo al 99,99% degli spettatori…dispiace che bastava poco per renderlo inattaccabile: le bozze da far leggere non esistono neppure qui, non solo tra i politici; modo prescientifico di lavorare…senza errori si poteva usare per la didattica!
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Patrizia Turrini
Patrizia Turrini Mario Ascheri , questa volta siamo sulla stessa lunghezza d’onda… ma che dico stamani!
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Mario Ascheri
Mario Ascheri d’onda appunto… triste, forse pensavano di dover spendere per cui hanno intervistato solo i dipendenti degli enti e poi hanno elaborato il pro-memoria: neppure loro penso hanno rivisto i testi! Chi abbiamo in FB di loro? Maura Martellucci ne sa una più del diavolo…che dici?
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Patrizia Turrini
Patrizia Turrini Maria Raffaella de Gramatica ha rivisto il testo; si è visto nel risultato ottimo dell’Archivio!
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Mario Ascheri
Mario Ascheri sì, molto bene, bene…incontro elegante ed essenziale (ma Costituto non è costituzione: non mi leggono…).
Meraviglioso il post copia-incolla senza censura dell’augusto padre ereticale!
Concordo in pieno. Alla lista aggiungerei senz’altro almeno: San Galgano, Sant’Antimo e pure Abbadia San Salvatore, non certo per devozione religiosa, ma esclusivamente per il loro incommensurabile pregio artistico, storico, architettonico.
Finché Siena non si pone nuovamente al centro del suo territorio quale polo turistico di autonoma attrattiva, siamo destinati ad essere – purtroppo – come adesso semplicemente una pertinenza, una succursale di Firenze.
Turisti al trancio, come dici tu, che visitano la città in 3 ore come da sciagurata brochure comunale.
Occorre cambiare verso!
Caro Eretico, il programma di Alberto Angela era sui luoghi italiani patrimonio dell’umanità secondo l’Unesco. Tra tutti i luoghi da te citati, l’unico che possiede quel titolo è appunto il centro storico di Siena, per cui trovo corretto che sia stato mostrato (seppure ampiamente) solo quello.
Chiudo con una vena polemica: ma trovate giusto che l’ospite d’onore relativamente a Siena sia stata Gianna Nannini? Per carità, bravissima cantante e sicuramente la nativa di Siena più famosa tra quelli in vita. Ma badate bene, ho detto nativa di Siena e non senese. Perché la signora Gianna cosa fa per promuovere l’immagine di Siena o comunque per dimostrarsi legata a questa città? Vive fuori (Milano, ora addirittura Londra) da una vita, non viene mai in città e non si degna nemmeno di organizzarci un concerto una volta tanto (Firenze sì, Follonica sì, ma Siena o provincia mai)… Non so voi come la pensiate, ma a me ha dato un po’ fastidio.
Angela come chef Oldani: ovvero far passare una pasta al pomodoro per un piatto creativo dimenticando che sono gli ingredienti (che solo il bel Paese o siena in questo caso può garantire) a renderla universalmente la regina della tavola. Una volta si diceva della cucina casalinga: metti bòno, levi bòno. insomma non siamo tutti fereder o meglio, e mi sta bene, se lo sono al di fuori di siena non cerchiamo di contrabbandare a noi che d’intrugli ne abbiamo ingurgitati a iosa ma che ancora non abbiamo smarrito il senso del bello, un bel documentario( sul canale del National hai voglia vederne)con chissà quale capolavoro televisivo (a leggere i quotidiani di oggi ma solo nelle dichiarazioni di mamma Rai). senza contare sbavature incomprensibili per una registrazione come quella solo poi corretta in Buona Governo dal sen sfuggita al figlio di cotanto padre: insomma non basta essere iperdotato. buon 2018 al prof. e a tutti i suoi lettori
Piero Angela riporta dei fatti ed è già molto.Ecco ora tocca alla politica rendere fruibile il contenitore d’arte che è la Toscana in genere. E certe parti sono più artistiche di altre. Ma cosa è l’arte? E’ il saper fare. E quando il saper fare proviene dalla somma di molte culture diventa un messaggio ed è tanto più universale quando e’ formato dalla fusione del pensiero di uomini provenienti dal passato e dal presente. Ora Siena si trova sulla via Francigena e si son fermati generali, prelati, umili cappuccini, eserciti e imperatori. Menestrelli, scultori e pittori.
Come dissi in un post precendente, insieme ad un geologo ed una professoressa francese entrambi di indiscussa professionalità. Abbiamo stabilito il percorso di Sigerico è il percorso che si poteva fare anche in inverno. Ed abbiamo trovato che
Da il generale Annibale, a San Marziale, San Martino, alle truppe di Catilina, disfatte a a Pistoia. Gli Etruschi Caecena aruspici in Roma….da cui deriva Cesare….E poi molti altri. Ecco siena non è una città Toscana ma è la città di tutti gli Europei, perché in ogni pietra vi è la firma di qualche passante.
Ecco quindi una città fatta per il turismo lento. E stai tranquillo professore questo turismo è già elitte, questo turismo nasce nell’ammirare le cose ed è possessivo. Molto lontano dal terzomondismo dell’elemosina a rate mensili del cattolicesimo di sinistra e dei sinistri in genere. La rinascita non è sinistra ma la costruzione della bellezza con un sano egoismo. Come ho fatto io ritrovando le tappe di Sigerico a spese mie.
Sarei curiosa di conoscere i sentimenti che ha suscitato, nei senesi, il documentario.
A me ha fatto provare, da un lato, orgoglio e commozione per quello che i nostri antenati ci hanno lasciato, ma, dall’altro, rabbia e frustrazione per quello che noi non lasceremo ai nostri figli e nipoti. Siena è come un “contenitore” fuori sempre bellissimo, ma dentro, cosa rimane?
Sono pessimista e non riesco a vedere, come ad esempio i nostri amici martinellati, il bicchiere mezzo pieno.
Documentario ad uso e consumo della pettoneria senese che smessi gli abiti del banchiere internazionale e con il cazzotto in piazza (oramai) inibito ritrova inaspettato un momento di gloria sulla rete ammiraglia..
Molto meglio le lezioni di storia del tuo programma..ma d’altronde non è colpa tua se il segnale dell’emittente non è da grandeur senese
A me è sembrato un ottimo spot promozionale per la città. Non mi sarebbe dispiaciuto se magari si fosse parlato anche di Santa Maria della Scala, del suo ruolo sociale in epoca medievale, del Pellegrinaio, dei tesori che nasconde e delle sue enormi potenzialità. Lavorando con turisti provenienti da tutto il mondo mi dà un po’ fastidio l’appiattimento dei più che limitano la loro conoscenza a duomo, piazza del Campo e poco più. Mezza giornata e via! Un po’ come il turista medio che va a Firenze, visita Uffizi e piazza Signoria ignorando luoghi magici come il Bargello, le ville medicee (mai stati a quella di Castello?) o il museo Stibbert. Il turista medio nemmeno immagina che le contrade hanno musei e oratori meravigliosi; forse servirebbe “educare” il viaggiatore moderno al viaggiar lento invece del merdosissimo mordi e fuggi che sta massacrando questa città. Utopia? Probabilmente si…
Leggendo il post di presentazione sulla pagina Fb di Alberto Angela scopro che il programma (tutte le quattro puntate) è stato realizzato in meno di due mesi tra Ottobre e Dicembre, girando tutta l’Italia. A me è sembrato un eccellente prodotto. È ovvio che raccontare Siena avrebbe necessitato di una puntata monografica, ma non è questa la “mission” dell’ opera. Meraviglie è stato di gran lunga il top trend topic di Twitter per tutta la sera, con migliaia di commenti estasiati circa la nostra città. A me pare che ci abbia reso un ottimo servizio. Oggi s’era tutti a fare le pulci alle inesattezze, peraltro per lo più veniali, che abbiamo sentito. Tutti storici e storici dell’arte, i senesi. Ma dovremmo ricordare che non eravamo noi, i destinatari. Erano tutti gli altri. Cinque milioni e rotti di italiani, incollati allo schermo, ammaliati dalla narrazione semplice e appassionata del miglior divulgatore italiano. Perché nessuno, televisivamente parlando, racconta come lui. Forse solo Federico Buffa per lo sport. E naturalmente, senza considerare il suo gigantesco padre.
Insomma, sono contento di quello che ho visto, e un po’ triste per quello che vedo, esattamente come Daria Gentili. Alla quale dico, tanto per aggiungere tristezza, che se oggi Raffaello Sanzio arrivasse fra noi qualcuno gli direbbe “va’ via, pucioso!”
Infine, due parole sulla Rai: l’altra sera Roberto Bolle, ieri Meraviglie. Se facesse due programmi di questo livello tutte le settimane sarei contento di pagare il balzello.
Caro Sempici8,
in larga parte condivido ciò che scrivi, con Daria e con non pochi altri: il buono del programma supera di gran lunga il meno buono, e i destinatari principali non sono certo i senesi, ma il grande pubblico nazionale (con buon risultato di audience). Poi sta a chi amministra il turismo in città, sapere sfruttare questo straordinario lancio, andando magari oltre il brindisino d’ordinanza (e qui sorge il problema, sic); giusta, poi, la considerazione del commentatore sul fatto che era un programma targato Unesco, quindi erano i siti Unesco quelli da privilegiare, nessun dubbio; quanto infine alle sbavature, del tutto nella norma, come già scritto nel post.
Mi dicono che Gabriella Piccinni, per esempio, ha segnalato l’anacronismo di una Caterina attiva per i malati della peste targata 1348, ma francamente non giurerei – senza rivederlo – che Angela parlasse di una Caterina attiva in quelle successive, rispetto a quella del 1348. Non tutti i paesaggi erano della Val d’Orcia, ma della Val d’Arbia (dal Palazzo comunale la Val d’Orcia praticamente non si vede, al massimo si intuisce): poca roba, dai…
Buona Epifania: arrivano i Re magi, siamo tutti più paganeggianti, dai…l’eretico
Spottone generalista (fatto indubbiamente bene) il cui fruitore principale è stato l’italiano medio con lo stereotipo di Siena luogo ideale per i weekend di mezza stagione (e poi ci si mangia bene e si beve anche meglio…)
Preferisco di gran lunga la capacità promozionale della Strade Bianche in quanto:
– internazionale
– specialistica (che si tratti di sport o cultura ad oggi l’unica possibilità di fare qualcosa di diverso è la specializzazione)
– versatile (permette di “coprire” uno dei periodi più fiacchi della stagione)
– concreta (a Siena ci si sfianca di chiacchiere che al dunque so tutti stanchi.. la gestione dei disagi e delle problematiche che un evento rilevante crea è la miglior “palestra” possibile e fa capire a tutti quali siano i costi/opportunità del turismo)
perchè non elencate gli errori durante la trasmissione della Rai sul passaggio di Siena ? almeno può essere uno spunto per saperne qualcosa di più
Il servizio su Siena? Buono, è stato detto il possibile, si doveva parlare del sito Unesco, il Centro Storico di Siena, ed è stato fatto. Se avessimo dovuto parlare del suo bellissimo territorio, altro che una puntata monografica ci sarebbe voluta almeno altre due. E’ stato fatto il possibile, l’essenziale. L’unica nota stonata è stata quella della Nannini che a Siena ci sta pochissimo come da lei stessa ammesso, era meglio se fossero stati intervistati i vari personaggi socioculturali senesi tipo il Ghiselli, il Lombardi, il Burroni e altri che conoscono molti aneddoti poco conosciuti della nostra città.
Certo che un siete mai contenti…ce ne fossero di programmi come quello di Angela… Poi vi preoccupate di taluni piccoli errori…la maggior parte dei turisti italiani non sa neanche la differenza tra guelfi e ghibellini. Quelli americani leggi i che andar di notte…
E’ duro il ritorno sulla terra dopo i voli con il drone di Angela,le vedute di Siena avvolta nella nebbia (involontaria, metafora …) e il Duomo,il Facciatone il Loggiato del Palazzo con lo splendido skiline dell’Amiata ,e Pienza,la Val D’Orcia e le crete pettinate a festa,rasate per la recente semina…
Si,è duro tornare a percorrere certi luoghi della ns.periferia e imbattersi in strade sconnesse,male illuminate,o in luoghi terra di nessuno ( vecchio svincolo della tangenziale a Siena Sud e dintorni,vedere per credere).
Potrei continuare ma tanto è inutile,qui non siamo nella Città “patrimonio dell’umanità”,che si pretende?
Sono d’accordo con te, caro Eretico. E (senza esagerare) mi capita un po’ troppo spesso. Non so se dipende da un mio slittamento o da un tuo avvicinamento allo stile e ai parametri necessari alla governabilità. Di qualunque parte.
Alessandro Orlandini
Desidero precisare che il prof. Mario Ascheri non ebbe alcun ruolo nell’inserimento di Siena nella Lista del patrimonio del mondo dell’UNESCO, e – meno che mai – per Pienza e la Val d’Orcia (cinque Comuni che non comprendevano San Giovanni d’Asso (crete senesi); ora non so, perché Montalcino e S,Giovanni si sono fusi ed hanno formato amministrativamente un unico territorio. Ma penso saranno stati segnati dei confini.
Ho fondato il club UNESCO senese nel 1991 e l’ho lasciato nel 2010 per ragioni di salute, dopo aver indicato come successore il prof. Ascheri.
In pochi anni entrarono nel prestigioso elenco Siena (1995), Pienza e il Parco della Val d’Orcia. Per merito di tanti. E’ bene precisarlo, per evitare malintesi.
Giovanna Muschietti
Quello delle biciclette mi sembra sia un progetto/ o indicazione della C.I. UNESCO.
Bello il documentario televisivo, anche se, per forza di cose, limitato.
Servizio di Angela qualunquista e d’intrattenimento; com’è giusto che sia in un contesto del tipo docu rai,
Per quanto riguarda “l’attenzione che i senesi pongono nel preservare il centro storico” letto in qualche commento prima ho i mei dubbi… dubbi che odorano di certezze…. detto da senese! Mi piacerebbe che magari la signora Rai facesse uno special attento sul caso Rossi… forse chiedo troppo! D’altronde quando mai le meretrici indagano sulle meschinità di chi ci fa l’amore e poi le paga?.
Alberto Angela ieri sera con la reggia di Caserta ha battuto tutti i record d’ascolto, c’é voglia di bello, di evasione, di pensare ad altro, Renzi, Salvini con la palleggiatrice Elsa Fornero e Di Maio imperversano e ce le frantumano. Di Siena tutto sommato ha dato un quadro accettabile (perlomeno ha parlato del Lorenzetti sommo pittore del 300 maestro di affreschi di rivoluzionaria tematica sociale e civile e non solo di madonne dolenti a fondo oro) senza entrare nel solito Palio e le contrade, senza far parlare il Valentini, giornalistucchi e personaggi locali senza pedigree e evitando di accennare ad un passato glorioso e ricco ed un presente grigio ma con la speranza in un futuro resiliente. Operazione direi riuscita, bravo Angela o chi per lui. La Nannini di Siena non sa niente, non parla neanche più senese, é quaranta anni che vive all’estero e si ricorda di essere nata tra le mura quando gli torna bene (quella Siena che lasciò é scomparsa, vive solo nei ricordi), ma signori ditemi voi chi chiamereste per rappresentare Siena al mondo, conosciuto, amato ed apprezzato…. meglio la Gianna nazionale non c’é niente da fare.