De Mossi, Bonechi e Opera (e 2 Ps)
Il Superavvocato Luigi De Mossi che scende in campo, dando esplicitamente la disponibilità a chi vorrà sostenerlo, con le varie code polemiche; l’inchiesta della Procura di Siena su Opera laboratori: questi gli argomenti principali della seconda parte della prima settimana di ottobre: di un ottobre che si preannuncia assai intenso e stimolante…
Buona lettura, dunque!
IL PROCLAMA DEMOSSIANO DEL DUOMO NUOVO
Da un luogo che definire originale (oltre che, ovviamente, straordinariamente bello), il Superavvocato Luigi De Mossi ha quindi detto sì: si candida; con il cosiddetto “Proclama del Duomo nuovo”, infatti, De Mossi ha dato piena disponibilità personale a scendere in campo. Da mesi se ne parlava e scriveva, tra sussurri e bisbigli: mercoledì mattina il tutto si è concretizzato.
Come detto e scritto, ci sarà tempo – in questa campagna elettorale dilatata e sine die, perché non si sa nemmeno quando si voterà (election day o no?) -, per andare ad approfondire la figura personale dell’uomo che potrebbe scacciare finalmente il Pd dal potere locale (tra l’altro, facendogli un enorme piacere, perché l’unico modo per tornare ad avere un Pd credibile e davvero rinnovato – non ci vuole una lettura di Machiavelli per capirlo – è fargli fare un po’ di buona, concreta, sana opposizione).
Il Proclama del Duomo nuovo è piaciuto (non a tutti, come è giusto che sia): nessun dubbio che il Superavvocato fosse un po’ emozionato (perché non esserlo?), nessun dubbio che altre cosette debbano essere limate (per quanto riguarda i compagni di viaggio, aspettiamo la settimana prossima: che siano usciti i “socialisti” della Martinella, francamente non ci toglie il sonno per niente, mentre speriamo davvero in una ricucita – a cui si sta lavorando in queste ore – con Eugenio Neri).
Di certo, Siena si trova ad avere un candidato che ha tutto quello di cui la città – secondo noi, sia ben chiaro – ha bisogno: autorevolezza, a 360°; conoscenza del territorio, e del Diritto (a Siena, cosa particolarmente cogente, con questi chiari di luna); nessuna appartenenza partitica (altra cosa – come detta da De Mossi stesso – il parlare con tutti: anche con tanti piddini, tra l’altro); ciliegina, l’avere difeso la cosa di cui più, in città, si è fatto scempio ai tempi – non ancora conclusi – del Groviglio armonioso: la libertà di stampa, di informazione, di fare in concreto sapere ai cittadini le porcate che molti – sotto i loro stessi occhi, ma senza poterlo dire o scrivere – portavano avanti.
Ben sappiamo che a molti sarebbe piaciuta di più una candidatura di pura, totale rottura con ogni forma collaborazionistica con il passato, remoto e prossimo: ma la politica deve essere inclusiva – specie in una città come Sienina, incapace di ogni minimo sussulto di esplicita decenza reattiva -, purché però ci siano dei paletti, nei confronti di chi, nel passato, un suo ruolo l’ha avuto: paletti chiari, decisi, forti.
Da come saprà piantare questi paletti, dipende molto – forse tutto – del successo politico del Superavvocato. A chi fa il purista a priori (posizione sacrosanta, in generale; ma non sempre in politica e non in una città conformista e pavida come Sienina), consiglio, fra le varie perle, di leggere l’intervista di oggi a Moreno Periccioli (Repubblica Firenze, Maurizio Bologni): così, tanto per avere un’idea dell’incapacità della classe dirigente piddina di staccare le mani, fino all’ultimo dei suoi giorni, dai posti di potere.
Comunque vada, dunque, auguri sinceri al Superavvocato: ne ha bisogno, perché la strada è in salita; per aspera ad astra: ma il Proclama del Duomo nuovo è, davvero, un buon inizio…
BONECHI, LO SPIRITOSINO FUORI LUOGO
Che il ciclista prestato alla politica Luca Bonechi si metta a fare lo spiritosino (sul Valentini, sul Piccini, ma soprattutto sul Superavvocato), mette un po’ di tristezza, ed un po’ indigna; perché secoli di storia della Letteratura, del Cinema e del Teatro (tutti luoghi poco frequentati dal randonneur di Castelnuovo Berardenga) hanno insegnato che, per attaccare il Potere, oltre ad essere dotati di spirito sarcastico o quantomeno ironico, bisogna avere un prerequisito essenziale: l’essere dall’altra parte della barricata.
E il Bonechi, invece, è uno degli esponenti più consustanziali al Potere senesota che ci sia in circolazione, senza tema di smentita: Internet per fortuna è alla portata di tutti (consiglio, fra le perle, Stanzino digitale). E la perla delle perle, è l’intervista che rilasciò a Report qualche annetto fa: da non uscire più di casa per la vergogna (a parte in bicicletta, sia chiaro). Che sia lui, con la sua storia di “successi” alle spalle, a fare lo spiritosino, offre davvero uno spaccato dell’odierno Pd. Bene, bravi, bis…
OPERA SOTTO INCHIESTA: E VAI!
Onore al Fatto quotidiano, che è arrivato prima di tutti (quorum ego): il Pm Nastasi ha messo sotto inchiesta l’ex Rettore dell’Opera del Duomo Mario Lorenzoni, l’attuale Gian Franco Indrizzi, nonché Giuseppe Costa, pluripoltronato in Opera-Civita. Per il discorso della continuità del reato, rischiano fino a 18 anni (ipotesi di reato: Dichiarazione dei redditi fraudolente), e con gli oneri accessori ed il recupero coattivo delle somme evase, Opera rischia il crack definitivo.
Come sempre, vedremo l’esito della scottante inchiesta. Ma è quello politico, il problema più urgente: dal Sindaco in giù, in questi anni (quelli, in particolare, della grave ipotesi di reato), Valentini, Pallai e compagnia osannante, hanno fatto ponti d’oro ad Opera. Ma quanto sono bravi; oh, come loro non sa pubblicizzare nessuno; fino alla buffonata inscenata un mesetto or sono, con la consueta appropriazione di Piazza Jacopo della Quercia per una serata benefica (ci mancherebbe…).
Aspettiamo con grande ansia di sentire il gotha della politica senesota sull’affaire-Opera; e la Curia, eh: non potrà mica esimersi dal dire la sua, no? Dopo tante sbrodolate, provate a dire qualcosa ora: se vi riesce.
Ps 1 Martedì prossimo, nel nuovo orario delle 20, puntata davvero scoppiettante de “Il martedì dell’eretico” (Siena tv): fra le altre cose, un’intervista al Magnifico Rettore Frati. Io consiglio di non perderla, poi fate voi…
Ps 2 Valentini Bruno eletto Presidente dell’autorità idrica toscana, giusto ieri: un Sindaco che fa acqua da tutte le parti, no?
D’accordissimo sulla lettura ereticale della candidatura De Mossi in attesa che oltre ai paletti ed ai compagni di strada l’avvocato ci dica su quale strada intenda procedere. Dopo il metodo il merito.
Su Bonechi non contesto lo spirito del commento facebook (aveva un che di divertente), nè il fatto che si sua voluto togliere dei sassolini dalle scarpe dopo essere stato attaccato da tutti i fronti, rimarcando che di vergini in città è molto difficile trovarne (ed aggiungo io che se ce sono ancora non si sarà trattato di grandi gnocche). Mi pare peró uno scritto da ultimi giorni di Pompei, un uomo che non ha più niente di propositivo da proporre. Macerie su macerie, dire le stesse cose in uno scontro politico avrebbe dato almeno un pó di dignità alle sue posizioni, così siamo dalle parti del muoia Sansone.
Caro Eretico chiedo una spiegazione: nell’articolo si parla di evasione fiscale ma anche, cito testualmente: “…un’indagine sull’affidamento in appalto delle attività di valorizzazione del Duomo di Siena, contratto che gli amministratori di Opera Metropolitana della Cattedrale di Siena Onlus hanno stipulato con Opera Laboratori Fiorentini s.p.a., società…”
La parte relativa all’evasione fiscale farà il suo corso fino al recupero delle somme dovute all’erario ma sull’affidamento ti domando su cosa verte l’indagine. Perchè dall’articolo non sono riuscito a capire. grazie.
Carissimo,
l’altra parte della questione concerne la vexata quaestio della cessione del ramo d’azienda, con dipendenti che si sono trovati, da un momento all’altro, dall’Opera del Duomo a quell’altra (anche Carlo Regina se n’è occupato a lungo); l’inchiesta nasce proprio da un esposto di alcuni dipendenti, che – stancatisi di farsi prendere per il culo – hanno agito di conseguenza (ed il loro legale è un certo Luigi De Mossi, a proposito di chi sta o meno con gli effettivi poteri forti della città).
A proposito: pare davvero che Eugenio Neri non voglia accettare la proposta di collaborazione del Superavvocato. Aspettiamo la prossima settimana, ma le speranze restano esigue…
A proposito, infine, sempre dell’inchiesta deflagrata ieri: avete notizia di dichiarazioni del Sindaco, di qualche Assessore o della Curia? Intanto, i due Rettori hanno preso un avvocato: De Martino, toh, guarda chi si rivede…
L’eretico
Trando spunto dalla sublime prosa del Raffa, mi parte un ottava ispirata
che essendo lui la fonte di tale(ispirazione) se me la blocca ludibrio su di lui.
Senza sussulto di reattiva decenza
quarcun credeva di tromba’ una morta
citta’ che di reazione fece senza
bona p esse trombata un altra volta
inedia e accidia e’ la vostra scienza
paura di cambiamento c’e’ ne molta
sicche bisogna un po’ rassicurarvi
e nella culla, cittini tentennarvi
A proposito di bonechi, che si permette di fare lo spiritoso, ma anche di tutti gli gli altri ex pci, pd, democratici di sinistra, querciaioli ecc. che ancora galleggiano a siena e vogliono continuare a galleggiare, consiglio la lettura di un libro uscito giorni fa, scritto da uno stimatissimo professore, tuo collega, gianni resti dal titolo, se si vuole inequivocabile ” ci hanno preso in giro”. Dopo questa lettura, veramente istruttiva sulla compagnia contante, bonechi potrebbe dedicarsi esclusivamente ad andare in bicicletta e gli altri ai loro passatempi preferiti, senza rompere – scuasate – le zibidee.
Caro Raffaele
sono una vergine che si masturba.
E quindi la darò oniricamente a De Mossi.
Ovviamente senza sposarlo.
Il proclama inclusivo infatti potrebbe evocare la nascita di un nuovo harem.
Che non è nelle intenzioni, lo so.
Ma c’è la possibilità di incontrare anche chi non si ritiene responsabile (e allora prudenza).
Beninteso le responsabilità sono diffusissime, anche il silenzio (pure quello generato da una beata ignoranza) è una forma temperata di responsabilità.
Quindi conservare la memoria e il giusto confine di separazione serve semplicemente al futuro.
Lo dico perchè non si sono letti, copiosamente, racconti seri su quanto accaduto.
No dico scuse ma analisi.
E non ci può essere futuro con chi non si assume almeno la responsabilità di ricordare dov’era.
Nello specifico una testimonianza c’è (cfr. Gianni Resti e la sua esperienza. Poteva scrivere lapidario “ero in buona fede” e descrivere i fatti, ma ho letto tutto lo stesso).
Ebbene quell’esperienza è molto esemplificativa dell’allineamento come prassi consolidata e rassicurante.
Un’intera città, in sostanza.
Quindi la redenzione, il sogno.
Per tutti.
Perchè è l’unica soluzione.
E qui a pensarci bene l’emozione di De Mossi è la generosità del gesto.
Io -me lo figuro- potrei fare il giudice invece dell’avvocato, ma non voglio stare a giudicarvi, non ci saranno vendette, voglio soltanto camminare di nuovo a testa alta con chiunque tenga un passo dialogante, aperto, inebriato dalla dialettica, ma soprattutto finalmente felice per lo scambio di idee.
Senza paura.
La cifra è questa.
De Mossi E’ un garante dell’informazione.
Si riparte dunque dal fondamento basico.
Quella transizione ordinata è il ripartiamo tutti insieme, informati.
Ognuno con la sua sensibilità politica (io per esempio Costituzione repubblicana e Dichiarazione Universale dei diritti umani); ognuno con la sua capacità di rispetto per se stessi.
Che consiste nella dignità.
Ma con la stessa base comune, la necessità di essere informati.
E questa è la garanzia De Mossi.
Ha detto che non si offende se qualcuno la pensa diversamente (è la fine del pensiero unico senese, o forse del non pensiero) ; anzi si vede che questo lo rassicura.
E’ un pluralista ottimista che si aspetta -magari- argomentazioni : diverse argomentazioni (dunque una ricchezza).
Le contumelie non sono l’altro, le contumelie sono la pigrizia di un insulto solitario.
Se c’è l’ altro è segno che c’è la realtà.
Che c’è anche la relazione, la contaminazione.
Ma il sogno nasce libero.
Guardatevi dai guardoni sta a indicare la fine del controllo.
Io non subisco il controllo, ha detto, io sono libero di parlare con chi voglio.
E non mi cambia questo dialogo, questo confronto, perché io rimango lo stesso : l’ho già dimostrato.
Perchè una coerenza il sogno la richiede.
Ci vuole fiducia.
Il programma principale è la fiducia.
La fiducia che sarà il programma, e non la gestione o la conquista del consenso, a fare da stella polare.
De Mossi si stava perdonando di questo protagonismo con il solo senso del dovere – lo si vedeva bene questo pudore e quanto mi piace questa ambizione riluttante !- che l’emozione ce lo ha avvicinato di più.
Non è un mestierante.
Uno che fa i corsi di comunicazione.
Si vede che ha tanta voglia di fare poca comunicazione, ma tanti atti.
E’ uno che lavorerà di atti, stabilendo priorità e tempistiche.
Darà indirizzi che non saranno lo spot di un giorno ma l’organizzazione strutturale dell’ordinario.
Per tirare il pallone nel cesto prima lo devi avere in mano.
Il bilancio finanziario era tot entrata presunta, tot spesa effettiva (ma senza pagamenti, senza liquidità, non avendo incassato prima).
Ora con la contabilità mista economico-patrimoniale se non c’è la cassa piena non si può impegnare nemmeno la spesa.
Quando non puoi più spendere i soldi che non hai, ti viene naturale pensare da dove arrivano, se non altro perché stai aspettando.
Il bilancio.
Ecco De Mossi secondo me sarà uno parecchio attento.
Ogni euro speso è un euro che arriva da chi non ce l’ha più.
A cui si deve dare conto (nella qualità della spesa).
Si chiama buona amministrazione.
Se ho capito qualcosa del suo animo la vergogna più grande sarebbe senz’altro una spesa immotivata (in senso di legittimità e di efficacia).
E questo sarà un impegno quotidiano che inciderà sul merito delle scelte.
Potrebbe iniziare a chiedersi come mai, in questi anni, non si sono fatti in numero adeguato i concorsi per dirigente al Comune di Siena.
Passati da 17 a 5 (e soltanto 2 gli effettivi legittimati autonomamente).
O nullafacenti i primi o oberati i secondi.
Quella dei dirigenti è una leva necessaria.
Senza direzione non c’è movimento.
La transizione ordinata passa anche da qui.
Collaboratori tecnici capaci di dire no, questo non si può fare (ora).
Non si può fare ora perché mi hai già dato altre urgenze e non può essere tutto urgente.
Ci sono sempre delle priorità – e a parità di risorse umane e finanziarie – anche l’infinito ha un suo inizio. Nell’attività amministrativa.
Questo viene prima, questo dopo.
Si chiama contare, contare di più.
Un Sindaco secondo me deve dare soprattutto un ordine di partenza.
Darlo , non variarlo continuamente.
Io sono per la libertà di pensare bene a quello che si dice, non mi interessa la libertà di dire quello che si pensa se poi quello che si pensa non coincide con quello che si vuole.
L’impegno civico e trasparente sta in questo atteggiamento : ho delle priorità , vanno realizzate.
Ascolto tutti ma non sono l’esecutore di interessi estemporanei : ho un’ agenda, un programma.
Non passo da una lamentela all’altra : prendo nota e cerco di inserirla fruttuosamente nelle compatibilità, altrimenti non prometto.
Dico subito : prima viene ciò che è già stato stabilito.
Rigido ma chiaro, affidabile.
L’ambiguità fa perdere tempo prezioso e frena, frena la comprensione.
Poche idee ma chiare, molte idee ma chiarissime.
Perfino gli scacchi hanno i fondamentali (le regole).
Ecco anche la gestione ha le sue regole (norme).
E uno non può essere bravo in quanto borderline.
Bravo in quanto capace di aggirarle all’italiana.
Cambiatele se non vanno bene.
Cambiatele (anche per le imprese).
Quello che non è possibile fare è fare finta che non ci siano.
Immaginarsi come una beffa, una furbata, un demiurgo che può agire liberamente (e sappiamo bene che non è così nemmeno per le imprese).
Pertanto.
Chi parla dell’inesperienza di De Mossi potrebbe elogiarne la paradossale qualità.
Quella di potersi rendere conto dell’assurdo.
Solo una mente giuridica può smontare il castello di adempimenti subordinati all’adempimento.
E dire : scusate ma avete fatto dei miracoli a sopravvivere in questa giungla.
E lo dice uno che legge la G.U. in nozze d’argento.
Penso che De Mossi farà sorridere i suoi collaboratori perché saprà mettersi nei loro panni.
E “licenziare” chi se lo merita.
Non solo come lavoratore, ma come lavoro autoreferenziale.
Lo aspetto.
Sono molto curioso di vedere come affronterà la macchina.
Sono stato l’unico voto contrario palese in una decisione sindacale interna.
Mi è capitato, sull’applicazione del nuovo contratto.
Interpretazioni (acqua passata).
Ma ora chiedo insistentemente una scheda individuale dei carichi di lavoro.
Più che un dipendente comunale mi sono sempre considerato il mio datore di lavoro.
Chi mi ascolta in assemblea (parlo sempre nelle sede deputate) lo sa.
Si possono tagliare i viveri ma non il senso.
Un senso (e De Mossi lo farà) è spostare l’operatività da dove non serve a dove serve.
E questo è già un enorme programma.
Le proposte da prendere in esame verranno fuori.
Una potrebbe essere intercettare il surplus di una nazione civile come la Norvegia.
Diventare le meta dei pensionati norvegesi per i mesi di buio.
Il nostro inverno sarebbe la loro seconda estate.
Sono l’unico popolo che guarda la televisione per guardare la vita normale (incredibile).
La nostra vita (il patrimonio artistico, paesaggistico nonché la gastronomia) è magnete puro.
Magnetico senese.
Guardate la loro giustizia : tutti a imparare il norvegese.
Allargando alla scandinavia.
Servizi alla persona, tempo libero, musica, spettacoli, mobilità provinciale.
Ci pagheranno in salmoni (soldoni).
Sono l’unico paese a non avere un debito pubblico.
Qualcosa vorrà dire.
grazie Avvocato
e si prepari a pensare che in fondo tutti i sindaci meritano l’onore delle armi (è durissima).
Mi scuso per il fuori tema ma mi piacerebbe avere dei riscontri sull’articolo —Sena Civitas: “La luna (calante) della sanità senese” — del Cittadino online. Cosa ne pensate?
Io mi sono leggermente incazzato…….
Fuori tema, ma lo devo dire. In questi giorni è morto il Professore Nobile, il padre dlla Legatumori di Siena, che qualcosa di buono ha fatto per la Cottà, ma, guarda caso, non è mai stato premiato col Mangia. Considerati diversi premiati ultimamente, a partire dal Minucci e via dicendo, sta diventando quasi un merito non averlo conseguito.
Sono andato a controllare, ed è quello dell’uranio impoverito… alla faccia del bene che ha fatto
Commento triste oltre che incomprensibile. Lo argomenti in maniera da farci capire dove vuole andare a parare. Ridurre la vita di un uomo a “quello dell’uranio impoverito” è veramente troppo. Per dirne una è quello che con le campagne di prevenzione gratuite nelle contrade di Siena (compresa la sua ad occhio e croce), ha salvato parecchie vite umane. Il senso della misura e ancor più della vergogna latita dentro e fuori i confini.
Incomprensibile? Cercare su internet no? Per riassumere, credo che fosse il medico dell’esercito che doveva dire se l’esercito era o no in torto. Dai racconti, mentre i soldati italiani passeggiavano nei Balcani in pantaloncini e maglietta, gli americani erano vestiti come astronauti. Morti orrende e in più con amnesie dello Stato. Comunque complimenti AB per l’acredine e l’incudine della moralità, quello che dici te non esclude quello che dico io, e la storia dell’uranio impoverito grida veramente vendetta.
Aspettando che l’altro commento sia pubblicato, ecco un link utile :
http://www.mednat.org/vaccini/uranio_comm_parlam2.htm
Mi scuso con l’ineffabile AB per avergli dato del TU, sinceramente trovo che la sua risposta sia più triste del mio commento, soprattutto per la spocchia e il senso di superiorita’ che trapela. Ripeto, quello che dice lui non esclude quello che dico io, e io parlo di morti di Stato.
Caro Fede Lenzi, siamo d’accordo, quello che dico io non esclude quello che dici “tu”.
Le conclusioni di quella commissione se tappavano un pertugio sull’uranio aprivano una voragine sui vaccini. Quindi si puó discutere su metodo e conclusioni (sempre ad averne le competenze), ma non sulla buona fede dell’uomo (lo ammetto, è un mio parere, basato anche sulla conoscenza diretta). Nessuna superiorità, solo dispiacere nel leggere un giudizio brutalmente superficiale su una persona di altri tempi per spessore ed attivismo. Non meritava quel commento.
Vorrei scrivere due o tre cose su Luigi De Mossi e vorrei scriverle adesso, prima che inizi la sua avventura e magari, alla fine, accorra la solita turba di ruffiani e leccaculo.
Luigi non è un politico, non parla da politico, non ha mai avuto bisogno della politica per campare e non diventerà mai un politico.
Quindi, se volete un politico vero, fateglielo capire adesso, così non perde tempo e noi possiamo continuare a votare tranquillamente uno dei soliti personaggetti di sempre.
Luigi, caro Raffaele, non è nemmeno un “superavvocato” ma semplicemente un avvocato onesto che si sbatte ogni giorno per risolvere i problemi dei suoi clienti e che di solito lo fa anche bene; i supereroi non esistono, di loro non c’è e non ce ne deve essere nemmeno bisogno.
Luigi, poi, se lo conosci bene, non è nemmeno così “magnifico” come scrive il suo sarto sulla vetrina del negozio, Luigi è Luigi, ma su quello che dice ci puoi contare, sempre.
A qualcuno che non lo conosce bene potrebbe risultare forse anche un po’ antipatico, del resto non si può pretendere di essere simpatici a tutti, ma da circa trent’anni è mio amico e tale rimarrà, che diventi Sindaco o meno.
Noto con piacere che, a fronte di una candidatura pur nuova, credibile, probabilmente salutare, ma in embrione, sono già iniziate le esegesi. E la supercazzola trionfa immortale…
Naturalmente, Eretico, non mi riferisco a te che cerchi di mantenere un deontologico distacco nonostante la inevitabile stima e, credo, amicizia che ti lega al dott. De Mossi.
Gnamo s8 te voi criticare l ugurgeri del XXI sec. , che si’ ben’ rappresenta, l aulica,quanto arzigogolata e prolissa ,modalita’ degli intellettualoti locali, DA SEMPRE!!!!. cullare il cittinume senesota in un profluvio di logorrea , serve ad indurre uno stato di catatonia ,alla quale ,peraltro siete gia ‘ geneticamente inclini.
Cullare e cullarsi in un autoipnosi ,immaginifica e…VANA.
La ninna nanna ipnoinducente,la massima espressione,della natura lastraiola.
E dopo la ninna, il cittino sogno’ anche babbo natale, che stanco del freddo scese dalla scandinavia ,e sverno’ a sienina carico di doni.
Ma una ienaccia cattiva ,sveglio’ i citto dal torpore,…….forse.
Manunta, tu sì che mi capisci.
A proposito di candidature a sindaco..
Il Cittadinoonline scrive quanto segue:
http://www.ilcittadinoonline.it/cronaca/siena-cronaca/david-rossi-piccini-racconta-alle-iene-le-denuncia/
Ieri sera non ho visto la puntata: sono andato poco fa su Mediaset on demand per rivedere la puntata, sono andato a cercare il “pezzo” di Monteleone ma non ne ho trovato traccia durante l’intero percorso della trasmissione.
Allora ho cercato su i.net:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/monteleone-morte-david-rossi-ex-sindaco-fa-rivelazioni-shock_762180.html
Ma pur provando e riprovando non riesco a vedere quel video perché ricevo sempre questa risposta:
“Errore durante la connessione, riprova tra qualche minuto”.
È un problema mio (ma ho provato davvero con diverse modalità di accesso: da Smart tv, da iweb, da tablet) o…. è intervenuta qualche censura?… non voglio avallare nessuna teoria del “sospetto” ma se qualcuno avesse visto, sa dare qualche delucidazione?
Ringrazio
vai su dagospiaaa!!!! sul tubo c ‘e solo ,il pezzo con l intervista a mussari ,alla famiglia di rossi ,al natalini ,e ai colleghi di rossi.
La chicca ovvero l’ intervista a sua pavida coraggiosita’ piccini la trovi a pezzi su’ dagospia.
Nessuna censura la puntata l’hanno ridata Lunedì sera su Italia 2 ,canale del DTT, in replica .
Il sito di Mediaset non ha funzionato neanche a me oggi (anche se cercavo altro, quindi non dovrebbe trattarsi di censura). Se hai Facebook cerca lì la pagina delle Iene, il video dovrebbe esserci pubblicato. Io sono riuscita a trovarlo su Twitter, da utenti che avevano postato il link.
Per trasmissione iene il link è questo
https://www.youtube.com/watch?v=rT0tXLKJfjo
ps. pare che il diba(tista) voglia invitare la famiglia di rossi ,a parlare alla camera, in caso ,sicuro un 5% in piu’ ai grilloti nel primo turno a sienina ,pps sicche ,piccini (dopo essersi autotrombato) ,raccattera’ poco,ballottaggio tra 5s centrodestra? o il de mossi (io glielo auguro)riuscira’ a catalizzare consenso ?
Da osservatore non interessato,de mossi se vincesse (asimov?) potrebbe combinare anche buone cose ,ma solo se voi senesi la smetterete di farvi prendere per il culo da teatrini ideologici ,e comincerete a impegnarvi in prima persona ,e non, solo a bubare a buco torto,(ballard?).
Il 5stelle a Siena non arriverà all’8%(e gli voglio bene e ci vo largo,5%sarebbe la “quota”giusta):accetto scommesse.
Hanno fatto autogol clamorosi,anche toccando cose “sacre”ai senesi.
Personalmente voterò Casa Pound,che presenterà il Generale Fucito ed una lista di gente giovane ed onesta,tra cui molti di Siena.
Persone conosciute ed apprezzate che mai si sono rigirate la giubba.
Si punta ai 1000 voti,sarebbe già tanto portare il Generale in Consiglio Comunale.
Piccini non andrà neanche in doppia cifra.
Se l’estrema sx candidasse Campanini,sinceramente spero prenda diversi voti perché,ideali a parte,è persona intelligente che fa le cose per bene e non campa con la Politca.
Ballottaggio Pd(se candida Bruni con lista e civica)e De Mossi.
Se poi,al ballottaggio,Forza Italia+Fratelli d’Italia+Lega(sciattato un 15%sicuro dopo l’addio di Giusti&Montigiani)daratto il voto al “Cacciucco”di De Mossi(in cambio di scranni et similia…)allora il sinistrume mangerà FINALMENTE lo sgombro.
P.s Andassero quelli che prevedo al ballottaggio,il sottoscritto va al mare.
Il Cacciucco,o la Tegamata del Bigelli,mi garba mangiarli al ristorante!