Tipini estivi (IV): Luigi Borri (e 4 Ps)
Dopo il jazzista della Fortezza Franco Caroni, dopo il filantropo per tutte le stagioni (Vareno il Cucini), dopo la donna più potente di Siena (la dottoressa Vestri), eccoci a concludere la rubrica estiva (perché sì, ancora in estate ci troviamo ad essere, strictu sensu), con un altro personaggio che merita la ribalta bloggeristica: il confindustriale poggibonsese Luigi Borri. Al quale è dedicato un bel pezzo anche ne “Il martedì dell’eretico” in onda stasera (ore 22,30), con tutte le repliche annesse e connesse.
Buona lettura a tutti, dunque!
LUIGI BORRI: DA POGGIBONSI A SAN MARINO
Nella variegatissima fauna antropologica di una specie certo declinante (quella dell’homo aggrovigliatus), ma ancora ben viva rappresentata, c’è spazio – eccome se c’è – anche per il valdelsano Luigi Borri: Presidente di Confindustria senesota negli anni d’oro (2006-2009), Cda di banca Toscana (poteva mancare?), Presidente della Finanziaria senese di sviluppo (poteva mancare?), Cda nella Sansedoni Spa dal 2010 (poteva mancare?), financo membro della Giunta della Confindustria nazionale, dal 2009 al 2011 (poteva mancare?). Un cursus honorum non male, ma in linea con la nota dinamica imprenditoriale dei mobilieri valdelsani, fino a questo punto.
Il fatto è, che sono tutte bazzecole, bagatelle, rispetto al dopo: giacché il buon Borri – dalla Val d’Elsa con furore -, nel 2011, dopo questa gavetta svolta per il Bene comune in terra di Sienina, spicca il volo verso la dimensione internazionale. Con una storia che, per sommi capi e certamente in sottraendo rispetto a ciò che si dovrebbe scrivere, merita di essere divulgata.
Nel febbraio 2011, nel pieno delle Primavere arabe, che fa il mobiliere valdelsano? Entra nel Cda di Ubae bank, definita dal Sole 24 ore la “Gheddafi corporation”; è anche sfortunato, il rampante poggibonsese, giacché neanche un mese dopo il suo ingresso in questa banca (“joint venture a capitale italo-arabo”, con banca Mps fra gli azionisti, con Unicredit, Juventus, Finmeccanica et alia), l’Onu e la Ue si incazzano di brutto, e Bankit – insolitamente reattiva – pone l’istituto in amministrazione straordinaria. Viene dunque di fatto bloccata, commissariata; giova forse ricordare anche che Banca d’Italia interviene a marzo 2011, ed il 20 ottobre del medesimo anno l’amico di Berlusconi, Agnelli e di tanti altri galantuomini, viene linciato nel deserto libico, con immagini che credo siano rimaste impresse a molti.
La stampa locale plaude all’ingresso del confindustriale valdelsano nella “Gheddafi corporation”, con accenti liricheggianti: “un grande segnale di apertura verso le nuove generazioni” (il Borri è del 1964, nel 2011 non era proprio un efebo, ma va bene lo stesso); oltre a sottolineare la “lungimiranza verso soggetti che rispondono in pieno al requisito della meritocrazia” (come dubitarne?).
Ma le esperienze all’estero del Borri continuano: la fuga dei cervelli è dramma sociale, non è forse vero? Ecco che il mobiliere-banchiere, ad aprile 2017, entra in pompa magna nel Cda della Cassa di risparmio di San Marino, nota banca-etica che però, essendo appunto troppo dedita alla filantropia, ha problemi mica da poco. Cose che succedono, ad essere troppo buoni.
Tra l’altro, a fargli da Presidente, chi trova il mobiliere-banchiere? L’ottimo Nicola Romito: una ventina d’anni di furore Mps – fino alla carica apicale di Vicedirettore generale -, conclusasi all’arrivo di Fabrizio Viola, nel maggio del 2012.
A leggere certa stampa (Il Messaggero di Roma, di proprietà di un certo Francesco Gaetano Caltagirone, massimo azionista privato di Mps ai tempi in cui il Borri era il confindustriale senese number one), il Luigi Borri “ha una fama riconosciuta da risanatore” (chiaro?!?), che farà, questa fama, il pari con la “specializzazione in Diritto internazionale”, con la abilità estrema in “contrattualistica internazionale”, nonché con la proverbiale determinazione in international trade finance (gli ultimi tre, sono titoli autoaccreditati da Linkedin, solo per mero dovere di cronaca).
Oltre a tutte quante queste qualità, il Borri ne ha un’altra, che si è palesata in modo incoercibile nei giorni scorsi: se non ci sono i capitali freschi (per mettere in sicurezza l’istituto, si capisce), lui non ci sta. Non è mica uno che vuole mantenere la poltrona a tutti i costi, lui, eh: hombre vertical, è. Infatti, ai primi di settembre sbatte la porta, ed abbandona la Cassa di risparmio di San Marino, oberata da un maxi-buco di circa 530milioni di euro (fonte, sempre Il Messaggero).
Insomma, avevamo un popò di banchiere di sì elevato standing, e a Sienina ce lo siamo lasciati sfuggire: la fuga di cervelli di cui sopra, appunto; ora in ritorno, però…
Ps 1 Clamoroso a Firenze: Massimo Bianchi, appena firmato il contratto per diventare un pezzo grosso – come tecnico – della Giunta Nardella, si dimette; problemi con l’Università, o che altro?
Ps 2 Per quanto conta, aderiamo alla campagna de Il Fatto pro Milena Gabanelli: siamo o no per l’informazione libera (per quanto possibile), nonché pubblica? Noi sì, sennò vi meritate Bruno Vespa e Fazio, per Zeus…
Ps 3 Siccome si poteva ingenerare l’equivoco, si chiarisce che – a proposito di Mps d’antan – per quanto concerne i problemi con la Giustizia (Banca popolare di Bari), il dottor De Bustis è indagato SOLO per maltrattamenti nei confronti di un dipendente.
Ps 4 Chiusura lieta assai: la Selvina, Contrada organizzatrice, ha vinto l’ultimo Cross dei rioni, lo scorso 8 settembre; grande gioco di squadra, maschi e femmine, giovani ed attempati: chapeau a tutti, di cuore! Sia consentito, per mera soddisfazione personale, ribadire altresì che il record personale della corsa (per la Selva), resta quello del sottoscritto: sì, certo, del 1987. E allora?
caro eretico
ormai è passato nel silenzio generale ( locale,regionale,nazionale…almeno mi pare)ma l’8 settembre non era un giorno qualsiasi per noi italiani.Lo so,c’era il maltempo,la Florida dentro l’uragano,da noi la tragedia di Livorno,ma insomma….
Nel 43 avevo 7 anni e mi è rimasta impressa nella memoria l’immagine della casa piena di gente che ascoltava alla radio ( nella zona eravamo gli unici a possederne uno,un bellissimo Radiomarelli con cassa in radica di ulivo,ancora funzionante !) il famoso,tragico proclama della guerra finita… ma ancora in corso.Ovviamente non comprendevo molte cose,sopratutto non comprendevo il pianto di mia mamma mentre tutti gli altri,specie i più giovani,saltavano di gioia.In seguito mi fu tutto chiaro,nella semplicità dei suoi studi conclusi alla terza elementare ( e per l’epoca era già molto,specie per una donna),lei aveva intuito subito che altre tragedie si sarebbero abbattute su tutti noi italiani.
No,certe date non si devono,non si possono dimenticare, l’8 settembre fu-è-una pagina tragica della nostra Storia,deve essere sempre ricordata e fatta conoscere a chi è venuto dopo.
O sbaglio ?
Ringraziando davvero il Giaguaro per la sua testimonianza sull’8 settembre (certo che va ricordato, e nella sua complessità…), varie cosette, in ordine sparso, in calce al pezzo sul banchiere-mobiliere.
1) Quanto a Massimo Bianchi, notizia confermatissima, con il tutto che è dovuto non a problemi con l’Università, quanto a scelta strettamente personale;
2)Chi voglia, legga sul Fatto odierno a pag. 15 (Di Foggia-Meletti): al buon Morelli fischieranno le orecchie, direi;
3) Assolto, dopo un iter di quasi dieci anni, l’ex Guardiasigilli Clemente Mastella, stampella del Governo prodiano del 2006-2008, oggi Sindaco di Benevento (sic). Ai garantisti pelosi che stanno già esultando in modo bavoso, consiglio di leggere il dispositivo della sentenza (in attesa delle motivazioni): assolto “perché il fatto non costituisce reato”. I fatti, però, emergono tutti come provati: ed ovviamente l’Udeur non era un covo di statisti, ecco…resta poi la domanda delle domande, venendo a Sienina nostra: CHI – e soprattutto perché – chiamò proprio l’allora Ministro della Giustizia, con la scusa delle feste cateriniane (vedasi copertina de “La Casta di Siena”), in un momento in cui i primi bubboni giudiziari stavano uscendo concretamente fuori?
L’eretico
L’importante è essere indagati, questo è il nuovo marchio d’infamia. Se poi si è assolti (in primo grado, quindi si resta presunti colpevoli fino alla Cassazione, perbacco!) perchè il fatto non costituisce reato, ecco che si conferma la colpevolezza virtuale, perché comunque un “fatto” c’è stato. Non è reato? E chissene. Benvenuti nella Giustizia 2.0.
Caro “Anonimo”,
detto e scritto da uno che è stato indagato, ed imputato, plurime volte (più di Mastella, numericamente parlando): il fatto è che spesse volte il politico viene assolto in virtù di Leggi ad personas, o di norme ipergarantiste, volute da suoi stessi colleghi, se non da lui stesso; a me, questo indigna, e non poco.
A maggior ragione, mentre la politica si guarda bene dal fare Leggi di cui si avrebbe gran bisogno (un esempio? Quella contro le liti temerarie, fatte per tappare la bocca all’informazione indipendente: se ci fosse, potrei trascorrere il resto della mia vita in yacht…).
In più, mai sottolineato abbastanza, evidentemente: una cosa è la questione giudiziaria, un’altra è la questione morale. Sulla quale il fu Udeur forse avrebbe da spiegare qualcosa ai cittadini italiani: in buonissima compagnia, si capisce…
L’eretico
Selvina uber alles…se non vince il, palio, porta a casa il cross o la festa della madonna!
A parte gli scherzi, complimenti a tutta la squadra, che si riflette nel modello del suo spirito guida detentore del record (selvaiolo!)
Vista ieri sera IL martedì dell’Eretico: la “clippe” sull’Assessore Maggi stratosferica, con le sue “braccia levate ai libri”. Complimenti per tutto. Su Buonconvento, mi pare che il signore, di cui mi scuso di non avere memorizzato il nome, dei Quartieri si sia letteralmente arrampicato sugli specchi relativamente alla questione degli scontrini fiscali per la sagra che sta per iniziare. Alla quale credo che tutte le persone per bene dovrebbero andare: magari si mangerà meno bene di prima (mettiamo le mani avanti), però in queste terre tutto ciò che ha un sapore di trasparenza va aiutato e supportato.
Vista la trasmissione di ieri, interessante l’intervista a quello di Buonconvento con tanto di bandierine dei quartierini dietro. Però dall’Eretico, finita questa parentesi con i gazzillori e le granocchie, mi aspetto qualcosa di davvero bombato sul Palio, perché materiale mi pare ce ne sia anche troppo..
Per il ps 2: io penso propio che in Italia l’informazione sia libera, e che i giornali quando sputtanano persone per bene non chiedono mai scusa! Oppure siamo tutti colpevoli fino a prova contraria come pensano, a giorni alterni, i grilloti?
Poi Raffaele una domanda: perché non ti candidi nelle liste di suddetti grilloti e ti metti in gioco per davvero e cominci a fare un po’ di proposte per migliorare la civitas di questa nostra città dopo anni di onorata militanza da blogger?
Grazie e un saluto
Caro Paolo, in Italia l’informazione non mi pare così libera: se lo fosse, per esempio, non esisterebbero i bloggers!
Io non mi candido per tante ragioni, come più volte affermato: in primis, perché credo di essere bravino a scrivere (non solo sul blog), ma sarei un pessimo Sindaco, e non potrei – per dire – dare la mano al cittadino Buoncristiani, senza poi lavarmela in pubblico.
All’anonimo poggibonsese: nessun astio verso Poggibonsi, anzi: del Borri, si fa notare la stranezza del salto verso la Gheddafi corporation, non in quanto proveniente dalla Val d’Elsa.
L’eretico
Grazie. Io comunque mi riferivo non all’astio verso Poggibonsi (che infatti non ho evinto dal suo scritto) ma all’acredine verso Luigi Borri: lavoratore di Poggibonsi. Grazie comunque della risposta
Salve, una sola domanda: da dove nasce tutta questa acredine verso un lavoratore di Poggibonsi? Grazie.
“Abbiamo voluto con convinzione questa serata dedicata alla Torre del Mangia – commenta il Sindaco Valentini – perché la nostra città ha avuto momenti di paura e sgomento ma con impegno e coesione ha saputo uscirne ancora più unita e forte, raccogliendosi tutta attorno ad uno dei simboli più amati dalla nostra comunità. Ritengo sia doveroso ringraziare a nome della nostra comunità coloro che quella terribile notte si sono spesi con generosità, superando senza esitazione ogni paura, dimostrando un affetto straordinario per la nostra città e per la Torre del Mangia. Quella notte, di fronte al pericolo e alla paura, abbiamo dimostrato di saper fare squadra e di vincere anche quella sfida. Un grande atto d’amore, che va celebrato e festeggiato come si deve”.
un uomo un poeta un grande amministratore , un SENESOTA vero ,da portare ad esempio e mandare alla riproduzione affinche dai lombi suoi abbino a moltiplicarsi le schiere ,di gente di tal fatta.
Le sue parole sian di sprone a voi tutti, il mangia e’ salvo ,intrepidi ,
voi siate con tal condottiero non vi sgomenti la pugna .
Garrisca la balzana e Siena grandeggi .
I Raffa lasciatelo dire ,e’ bastian contrario lo sapete ,non gni mettete pe’ i capo robe strane.
Lasciatelo a sputa’ veleno , che tanto ci pensa L’ EROICO vicario imperiale ,a sistemavvi.
Se poi un lo volete piu’ mandatecelo a firenze che tanto ormai si piglia le vostre scartine .