Scoop ereticale: le carte salernitane su Ceccuzzi e Mussàri
Sono finalmente arrivate le carte salernitane che documentano gli interrogatori della coppia più amica del mondo (Ceccuzzi-Mussàri), nonostante i tentativi di disconoscimento da parte dell’uno nei confronti dell’altro. L’eretico – come i lettori più accorti già sanno – ci sta lavorando, in attesa di un libercolino, dedicato a Franco Ceccuzzi, che ha il titolo provvisorio di “Franco o’ pastaro”.
Qualche antipasto, però, mi pare doveroso fornirlo, ai lettori più o meno affezionati; per oggi, ci soffermiamo su alcuni passaggi dell’interrogatorio del banchiere etico Mussàri Giuseppe (28 febbraio 2013, un mese e spiccioli dopo le sue clamorose dimissioni abiste). Domani scriveremo di Franchino il Ceccuzzi.
Nell’interrogatorio del luglio 2012 che ha permesso l’apertura dell’inchiesta “senese” sul finanziamento facile al morente pastificio Amato, Paolone Del Mese (ex numero uno della Commissione finanze della Camera, nel 2006) aveva, per la primissima volta, tirato fuori la cena del settembre 2006 in casa Amato, con i due king makers senesi presenti (insieme al Sindaco di Salerno De Luca).
Il Pm Senatore ed i finanzieri, lo scorso febbraio, ne vogliono dunque sapere di più, dato che – secondo l’ipotesi accusatoria – in quella cena si costruirono le basi per il maxifinanziamento montepaschino pro-Amato (20 milioni di getto).
E qui comincia il bello: Mussàri non si avvale della facoltà di non rispondere, ma di quella di non ricordare…
Con effetti – se ci è consentito – al limite del verosimile.
Domanda del Pm:
“Cosa può riferire in ordine alla cena tenutasi fra la fine di settembre e gli inizi di ottobre del 2006 presso la residenza in Costiera Amalfitana della famiglia AMATO?”.
Risposta:
“Ritengo di avere partecipato a questa cena anche se non sono in grado di riferire con esattezza chi fossero i soggetti presenti”.
Fin qui, niente da dire: la famiglia Amato è numerosa assai, e c’erano le rispettive mogli. Il problema viene dopo.
Mussàri:
“Ho letto che l’onorevole Ceccuzzi era presente alla cena ma non posso giurare che fosse effettivamente presente”.
Fantastica, mirabolante, questa risposta: Ceccuzzi – come ammesso dallo stesso politico campano – è il tramite tra Del Mese e Mussàri. Ma quest’ultimo NON si ricorda se l’onorevole senese fosse presente. Di solito, alle cene uno si ricorda di chi conosce meglio e da più tempo: non nel caso di Mussàri, evidentemente…
Secondo la Procura di Salerno, la cena fu organizzata – come detto – per porre le basi per il finanziamento Mps agli Amato, con Del Mese gran organizzatore del tutto. Sentiamo Mussàri, sull’oggetto della cena:
“Non ricordo quale fu l’argomento che venne trattato in questa cena”.
Quanto al suo ruolo per il maxifinanziamento, aggiunge quello che sarà verosimilmente il refrain dei processi senesi:
“Premetto che come da Statuto il Presidente del Monte dei Paschi di Siena non ha poteri esecutivi e che non ho mai visto un foglio, una valutazione, un qualsiasi documento riferito alla pratica di finanziamento della Amato Re”.
Tesi difensiva – per così dire – un po’ in salita, dopo che si è visto, per esempio, chi fosse a parlare con Botin per decidere sull’acquisizione di Antonveneta.
Ma la domanda delle cento pistole, a questo punto, si pone tutta: visto che non ha parlato degli affari degli Amato (ci mancherebbe altro!), visto che non si ricorda neanche se ci fosse il suo grande amico Franchino, che c’è andato a fare, il banchiere etico, a quella cena in costiera amalfitana?
E ancora: perché gli Amato ce l’hanno invitato, a questa benedetta cena? L’unica spiegazione plausibile è la seguente: perché Mussàri Giuseppe è nu’ bellu guaglione…
Ps Agli amici che scriveranno di queste carte, offro il più caloroso benvenuto: chiedendo solo, per puro decoro, di scrivere chi le ha pubblicate prima. Come da questo blog sempre si fa, quando si prende da altri: citare, citare, citare.
Perché l’Italia non ha nessuna speranza di ripresa? Se un azienda ha mille persone e adottando le nuove tecniche novecento sono in esubero, vanno licenziate subito, in maniera da rimanere sul mercato. Niente mediazione da parte dei sindacati. E’ lo stato che deve dare un reddito e riqualificare le persone per qualche altra cosa che serva. A forza di mediare, abbiamo due generazioni disoccupate
Quindi senza speranza. Mi disse un industriale, ho cinquecento persone, ma mettendo queste macchine me ne servono cento, se non metto queste macchine il prodotto non viene bene bene bene come chi le ha messe. Da queste parti ristrutturare è difficile, allora chiudo e vado in qualche altra nazione, dove con un capanno nuovo macchine adatte rimango sul mercato. Allora lo stato ammortizza e riqualifica. L’azienda ristruttura e se impossibile chiude. Il resto, quello ha fatto ,quello ha detto sono chiacchiere che non fanno farina.
Simply fantastic !
Raf per dovere di cronaca, ieri e oggi ne ha gia’ un po’ scritto il corriere del mezzogiorno
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/notizie/cronaca/2013/24-settembre-2013/interrogatorio-labonia-chiesto-sienamussari-conosco-de-luca-2001-2223270351165.shtml
Carissima,
hai fatto più che bene a farlo notare, ma io ovviamente
intendevo a livello locale.
Buon lavoro, l’eretico
La speranza dei senesi e di Siena e’ nelle mani dei magistrati salernitani affinche’ Siena ed i senesi siano liberati dal chianino c.
Non potendo entrare nel merito della vicenda, che conosco solo per quello che ho letto su questo ed altri blog (informazione “convenzionale” latitante assai), mi sento di commentare questo passaggio:
“Premetto che come da Statuto il Presidente del Monte dei Paschi di Siena non ha poteri esecutivi e che non ho mai visto un foglio, una valutazione, un qualsiasi documento riferito alla pratica di finanziamento della Amato Re”.
Se questa tesi, in linea puramente teorica ovviamente, è percorribile e legalmente valida, mi chiedo allora perché il Presidente del Monte dei Paschi di Siena debba avere lo stipendio che ha. In quale azienda pubblica o privata vengono prese decisioni in base all’opinione di una persona a cui non fanno vedere nessuna relazione o informativa sull’argomento? Questi ci vogliono far credere che la Banca decide le operazioni da fare in base a quello che dice il Presidente, che non ha nessun potere di imporre la propria linea e che non sa di cosa parla. Ma ci rendiamo quale considerazione hanno del popolo bue?
oh lui ha sempre la scusa pronta….
sono ancora in attesa di un articolo propositivo, di qualche soluzione per i problemi di questa città, ma forse proprio non ne sei capace?
Io almeno lo ammetto e sono fuori da tutta la politica cittadina, te sei l’inquisitore, solo un banale inquisitore, ben informato, culturalmente valido, ma solo un inquisitore.
P.S. continuo fino ad un articolo propositivo, voglio proprio vedere se ne sei capace.
Caro Wolf (parente di “anonimo veneziano” e di Arturo?),
hai perfettamente ragione. In questo blog non c’è (quasi) mai niente di propositivo, e sono d’accordo con te: mi riesce molto meglio scrivere CONTRO che PRO qualcuno.
Ti faccio altresì sommessamente notare che il giornalismo d’inchiesta si occupa di denunciare, di smascherare, non di proporre: per quello – fino a prova contraria – ci sarebbero gli amministratori ed i politici…
L’eretico
Vero, per carità, ma io ho la convinzione che chi, a ragione per carità, critica fortemente ha l’obbligo morale poi di proporre qualche rimedio. La politica dovrebbe essere fatta dai cittadini, da te come da me, quindi senza un rimedio è inutile evidenziare il male.
Ti ripeto che da anni la gestione di questa città mi fa schifo, che la gente passa da una sponsa all’altra con opportunismo e voglia di avere sempre le mani in pasta, ma cerchiamo di costruire qualcosa, altrimenti si crea danno su danno, si aumentano le acredini tra i cittadini e sarà sempre più complicato trovare soluzioni.
Una volta, senza i soldi della Fondazione, il Comune faceva le case per gli sfrattati (Taverne, Isola, Vico Alto), grazie alla Legge Speciale veniva recuperato ed ampliato il patrimonio delle Contrade e Quello cittadino (Bruco, Oca, Tartuca), quella era politica sociale, poi hanno privatizzato il Monte e fatto la Fondazione….
Hai mica notato che ciò che succede ora in città è stato ancora una volta anticipato dalle contrade, lì da oltre 20 anni si assiste a lotte intestine finalizzate a ricoprire incarichi di prestigio (spendendo i soldi di contrada e non più i propri…)?Si vedono amici di una vita non rivolgersi più la parola , anzi farsi una guerra e dirsi cose che in fondo nemmeno pensano…
Qui c’è intanto da capire qual’è l’uovo e quale la gallina e poi cercare di fare ricorso alla nostra millenaria cultura per tirarsi fuori dal baratro, ma spetta anche a te così come a me.
saluti.
Siamo d’accordo, però bisognerebbe anche far “sommessamente” notare che per fare giornalismo ci vogliono come minimo due cose: un giornalista e un giornale, magari anche on-line.
Qui mi sembra che manchi sia l’uno che l’altro…..
Perdonami, forse mi sbagliavo, ma non ti ho mai voluto vedere in veste giornalistica, bensì in quella, più adatta e indipendente (i giornalisti dipendono quasi sempre da qualcosa….) di un cittadino senese giustamente indignato, capace comunque, ferme restando le possibili “cappellate” e lo stile quasi sempre presuntuoso ed arrogante (lo dico in senso costruttivo….), di far “risvegliare” almeno qualche coscienza.
Quindi, in base alle considerazioni di cui sopra, mi sembra che la “sfida” che ti lancia Wolf sia più che legittima.
Consentimi una battuta:se ti definisci e ti qualifichi come giornalista, dal momento che esiste un albo professionale dei suddetti, commetti anche il reato di “abuso di titolo”…….
Caro Fox (?),
che ti devo dire? Io avrei preferito continuare a scrivere di altro, credimi. Ma visto che i “tesserati” non scrivevano NIENTE DI NIENTE (basta controllare), ho iniziato (e continuato, come vedi) io. Problemi degli altri che non sono stati capaci (a 360°) di farlo, Mussàri imperante.
Se poi l’Ordine dei giornalisti mi vuole fare causa per abuso di titolo, sai che ti dico? Sarebbe un’esperienza esaltante, inebriante…
Ps A Cherubino: Mussàri l’hanno votato tutti all’Abi, hai ragione. A partire da Profumo: diciamo bravo anche a lui, dunque.
Io ho sempre pensato che la scelta di Profumo fosse stata fatta in una logica molto gattopardiana (cambiare tutto per non cambiare nulla), d’altra parte Unicredit non è che fosse un istuto proprio insensibile alle intelligentiae di sinistra; in fatti se ci pensate gli esordi senesi del supermanager sono stati tutti all’insegna , se non della difesa d’ufficio della vecchia gestione, della minimizzazione degli errori/orrori passati salvo poi, inchiesta pendente, aprire vari cassetti e e ripostigli e “scoprire” tonnellate di sterco amministrativo (e quindi, bontà sua, mettere all’ordine del giorno l’azione di reponsabilità nei confronti dei passati amministratori).
PS per Wolf: se non era per Report (giornalismo d’inchiesta con risonanza nazionale, non me ne voglia l’eretico che per primo ha brandito le armi), nota trasmissione disfattista, il Penalista era ancora sul suo trono e lo sterco di cui sopra stava bene al caldo dentro i cassetti di Rocca Salimbeni: ha ragione l’Eretico , il giornalismo d’inchiesta serve e come (ed aggiungo che ci vuole del coraggio a farlo, molto di più che a prendere qualche qualche decisione strampalata che spreca i soldi altrui), proposte ed azioni sono di competenza di politica ed amministratori.
“Franco o’ pastaro” è meraviglioso.
Ho un grosso dubbio circa le decisioni prese in mps:i vertici non sono al corrente di quello che succede in sede,i dipendenti non sono al corrente di quello che i vertici decidono,ma chi sono i responsabili di tutto ciò.Povero Babbo Monte che fine indecorosa.
Vorrei proporre un an altro titolo: franco e giuseppe, c’eravamo tanto Amato…. se piace non chiedo esclusiva aspetto utilizzo e poi ti faccio causa ….
La linea difensiva è sempre la stessa: il Mussàri si paragona al Presidente della Repubblica (fino al compagno Napolitano escluso, niente poteri gestori).
Lo sappiamo tutti che è una palla gigantesca, ma è l’unica difesa formale che può riuscire ad articolare.
Ora il vero problema “giuridico”, però, è un altro: individuare chi sarà il Compagno Greganti della situazione, cioè, in parole povere, dove verrà fissata l’asticella dell’insabbiamento, in modo che non possa raggiungere i vertici del PD/ ex PCI.
Mussàri prova a porsi a quota superiore, lasciando al povero Vigni l’incombente di portare la croce per tutti (del resto “l’utile idiota” – absit iniuria verbum – è una categoria precisa del pensiero marxista ….).
Ma anche se è scandaloso non è detto che non riesca.
L’uso che ha fatto dei soldi MPS potrebbe garantirgli anche una …. dorata impunità.
Vedremo.
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Certo che noi italiani nell’arte del “fare da Neci” (leggasi,in gergo locale, cadere dalle nuvole) siamo veramente imbattibili!
La cosa più deprimente è che queste figure da pernonaggio di spessore intellettuale, culturale etc…, le ha messe insieme niente po’po’ di meno che il presidente dell’Abi (freschissimo dimissionario) ovvero una delle figure che rappresentano il Gotha dell’alta società nostrana.
La domanda infatti che vorrei porre a tutti è la seguente:
al di la delle vicende Senesi, ma come è possibile che l’ABI abbia eletto l’avvocatone calabrese suo presidente ALL’UNANIMITA’?…
ovvero: come è possibile che non si sia levata una (dico una) voce di dissenso a farsi rappresentare da un personaggio sul cui operato già si intravedevano ombre dense dall’esterno (figuriamoci fra gli addetti ai lavori)?
Quali conclusioni si dovrebbero trarre?
… cane non mangia cane …
Un saluto
Vorrei inserire, ancora un commento -molto- …”fuori contesto” …
Ho appena letto, la notizia della nuova attrazione di Medjugorje … la madonna fluo. E mi sono ricordato del tuo libro.
http://www.giornalettismo.com/archives/1125815/a-medjugorje-adesso-ce-anche-la-madonna-radioattiva/
Spero che a Siena, non venga in mente a nessuno, di provarci …che sò… magari, per scopi turistici, con la statua di Sallustio.
Un’ipotesi presa per i capelli, ma un pensiero ricorrente. Mi spiegherò, qualcuno voleva affondare la corazzata MPS già indebolita con la trasformazione in Spa, dovevano trovare un ‘Cavallo di Troia’ una persona di bella presenza, bella parlantina, belle maniere, pochi scrupoli. Non poteva che essere che il Mussari persona rampante nella società senese, pochi scrupoli perchè aveva già pugnalato alle spalle il suo mentore Piccini, amico trasversale del clero con il Boncristiani e colleamenti occulti con Verdini, insomma il classico camaleonte sempre pronto a saire sul carro dei vincenti. Amico del diavolo e dell’acqua santa. La sua missione? La definitiva rovina del Monte, l’acquisizione della 121, l’inizio della fine per la Banca, soldi donati a pioggia a varie iniziative fallimentari (esempio Basgnaia, Ampugnano) e poi la botta finale con l’Antonveneta. La successiva campagna diffamatoria sul Monte mettendo ingiustamente alla gogna i dipendenti allo sportello ha completato il quadro, chiedete ad uno di loro quanto valgono ora le azioni BMPS (ad oggi -90.0%) che, diversi anni fa, vennero date come stock options invece dei soldi; becchi e bastonati. Il premio per il Mussari? La presidenza dell’ABI ovviamente. Certo perchè se il Monte affonda, la concorrenza ci guadagna e come si dice? ‘La morte tua è la vita mia’. Ovviamente l’insipienza dei senesi, anestetizzati da un benessere decennale e dai giochini palieschi, che non hanno capito che in Italia non esiste più una sinistra ed una destra, ma una masnada di politici, preti, imbroglioni che fanno solo i propri interessi nonchè di poteri occulti nazionali ed extranazionali. E poi ce li vedete un ‘pretone mancato’ come Mancini, la ‘chianina isterica’ della Bindi o il ‘pastaro’ Ceccuzzi difendere la comunità senese? Pura illusione. Bello sarebbe che d’ora in poi si sia tutti più svegli e critici verso chi ci governa. Mah, speriamolo.
Ma, che dire, la cosa è semplice caro ERETICO PURTROPPO TUTTO QUELLO CHE PASSA DA SIENA ANDRA’ A FINIRE IN UNA BOLLA DI SAPONE. compreso eventuali delitti di contorno.
tutto vero quello che scrivete tutto giusto ma la cosa che mi fa veramente incazzare è la presenza nei posti di comando dei soliti personaggi che hanno creato questo sfacelo a partire dal partito demolitore ovvero il pd poi il chianino e compagnia cantando. Questo Siena non lo merita.
Fox ma come l’ hai? Se la città è stata distrutta è per colpa di teste vuote come la tua…
Meno male che Mussari non aveva poteri esecutivi stando allo statuto della banca; se li avesse avuti, cosa sarebbe successo?