“Il martedì dell’eretico”: il 118, Bisi Stefano, il Generale
Puntata ghiotta assai, stasera su Siena tv (as usual, alle 22 in punto); in scaletta, abbiamo quanto segue, dopo il lancio iniziale (registrato – con grande originalità, eh – dove nasceva la verbena): la questione 118, con le novità caratterizzate da approssimazione e assoluta mancanza di tempestività; poi un gustosa siparietto bisian-massonico, che ci sta sempre bene (leggere sotto perché); dopodiché, in occasione dell’imminente Giornata della Memoria, la presentazione di un libro magistrale sul Nazismo (la recensione la faremo domenica prossima sul blog), ed infine una lunga, e stimolante, intervista al Generale, alias Mario Vannini: parleremo di tartufo, di Robur calcio, di Palio ieri ed oggi, nonché di umanità varia…
Buona visione a chi lo vorrà, dunque!
QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DEL 118
Siano pure concesse tutte le attenuanti del caso, ci mancherebbe: la questione del nuovo 118, però, NON è stata gestita al meglio da chi di dovere: il medico e sindacalista Giacomo Fantozzi, in trasmissione, ce ne spiega il perché. Il tutto, è stato deciso senza coinvolgere chi porta avanti la baracca, questo il peccato originale; in più, arrivano messaggi incoerenti su potenziamento o depotenziamento della struttura in oggetto; infine, periodo più scellerato di quello natalizio, per iniziare, non ci poteva essere (con l’influenza e le ferie più lunghe dei medici).
Adesso, fatto il pasticcio, chi di dovere ha da rimediare: e noi vigileremo come…
BISI: NOMI NO, DENTI FORSE…
In un’intervista ad Affari italiani (a Lorenzo Lamperti), Bisi Stefano ha ribadito che NON ha nessuna intenzione di fornire i nomi dei confratelli del Grande Oriente d’Italia (e difatti, davanti a Rosaria from Sinalunga, si è ben guardato dal fornirli): “Vogliono una schedatura di massa. Ma la Legge va rispettata (se lo dice Lui, Ndr)…non è un problema del GOI ma di tutte le associazioni come partiti, sindacati, associazioni culturali o di volontariato”. Eh sì, è proprio così: la Misericordia e la Pubblica assistenza come la Massoneria, e viceversa ovviamente.
Procedamus: “Non capisco questa voglia di schedatura di massa. Anche perché con queste cose si comincia in un modo e non si sa come si finisce. Vogliono che i massoni vadano in giro con una fascia al braccio per riconoscerli? E poi a chi toccherà?”.
No comment; però c’è anche la chicca finale: i massoni goisti fanno solidarietà concreta e su vastissima scala; altroché schedature di massa, meritano ben altro.
“Stiamo costruendo una rete di laboratori odontoiatrici dove si faranno visite gratuite”. Ci facciano sapere dove e quando, mi raccomando. Meno male che la Massoneria c’è, dunque…
LA VERSIONE DEL GENERALE
Classe 1971, ristoratore che viene dalla gavetta e con esperienze in Danimarca, appassionato fino al midollo di Robur calcio, di Palio e Contrada (“inutile dire di quale”, dice lui: e noi ci atteniamo…), nonché di tartufo; ma con Mario Vannini detto il “Generale” – soprannome di cui va ben orgoglioso – si è parlato anche di altro, diremmo di molto altro: delle ingerenze della politica nello sport e nel Palio, della Festa ingabbiata e senza più spontaneità, delle prospettive della città, dei rapporti intergenerazionali all’interno delle Contrade e nelle famiglie.
Un’intervista davvero a 360°, tutta da ascoltare e gustare. Perché a noi – per quello che vale – in linea di principio interessa di più la voce del contradaiolo che quella del Dirigente, con tutte le dovute eccezioni del caso; e con tutti i problemi ed i difetti che spesso abbiamo stigmatizzato su queste colonne, senza un minimo di spontaneità (con tutti gli annessi e connessi), non è più Palio: diventa il punto apicale, l’apogeo della stagione turistica. Dopo il teino della domenica al Duomo, il trekking urbano con l’Assessora che ride sempre ed il Festival del vino per i brindisini d’ordinanza, due volte all’anno arriva il Palio.
A questo si sta arrivando, e fa piacere che qualcuno – speriamo non solo il Generale – dica di no…
LA RESA DELL’OFFERTA
Er sabbato de festa all’Angiolieri?!
L’ho letto proprio adesso de ‘sto fatto
e se posso da’ fiato a li pensieri,
nun me pare un granché come baratto.
Me pòi di’, e ciacconsento volentieri,
ch’er guadagno ce sta e sarebbe tratto
dar risparmio. E volenno èsse sinceri,
persino dar lascià er uichènde intatto.
Ma se per sbajo poi, me vòi fa créde,
che la scerta dipenne da una tattica
che è vorta a mijorà e a fa procède
l’offerta formativa e la didattica,
io ciarifretto e nun me so decìde:
nun so se me ce viè da piàgne o rìde!
Caro amico,
mi cogli in pieno conflitto di interessi, sulla Cecco!
Nel frattempo segnalo che il dottor Marchese Morello, Dg a Firenze, è stato sospeso dal servizio (con decorrenza 1 febbraio), a seguito della condanna di cui questo blog ha dato per primissimo la notizia; a questo punto, la domanda è: ma il Direttore amministrativo, di Siena, Centini Giacomo, come fa a restare abbarbicato alla poltrona? Misteri senesoti…
(con tutti gli annessi e connessi)…dotta citazione del Masoni dei tempi migliori!
Caro “Topo di campagna”,
come vedi non ci facciamo mancare davvero niente di niente, anche a livello di linguaggio (non mi ricordavo che il Masoni usasse questa espressione, peraltro).
Ho dovuto obtorto collo censurare un intervento – l’ultimo – del buon Manunta: pur con le prudenze del caso, caro Manunta, quell’accenno ai tre benefattori della città (Mussari, Vigni nonché Baldassarri) è border line. E non immagini quanti avvocati leggano questo blog…
Stasera, as usual, intorno alle 23 replica notturna della trasmissione: in contemporanea con Bruno Vespa, eh…
L’eretico
Ma come!!!!li avevo paragonati ai tre re magi ,e poi mi ero premunito di dire che a certe voci io non credo,secondo me invece le critiche oneste che facevo
Ad un eretico sobillatore miscredente che semina zizzania, quelle casomai
Volesti censurare ,no no bellino te ora ti assumi le tue responsabilità
Niente scuse
Dedicata a Bruno e al grande Belli
Un certo gran Maestro de sienina
Cor su ber grembiuletto na’ matina
De da’ le liste de li comparoni
Nun volle lui sentinne de’raggioni
Disse er maestro ho fatto pulizia
Ste liste so’ sortanto robba mia
Noi semo solo gran benefattori
Noi costruimo semo muratori
Sta’Rosi ,che vorebbe ‘nsinuare?
Ce lasci de cucchiara lavorare
L avemo costruito benassai
Sto ber grovijo Ca’ Nun more mai
Pe’la citta’ de la seconda lupa
Puro si mo’a situazione e’cupa
Mo stamo già pensanno a’ rinnova’
Facciata e facciatone a la citta’
W Belli forza Siena forza lupa puro se’ mo’ sta’ n’ po’ cupa
Saluti (non romani, puro se ar Fantini je piacerebbi,ma mo’ dice che s’è ngrunato ,datosi che je vonno porta’ via er lavoro ,caa concorenza disonestà)
Bravi Bruno e Manunta!
Certo, non avevate alcun bisogno del mio apprezzamento ma devo proprio dire che avete elaborato rime argute che fondono insieme Belli e Pasquino…
Mi avete fatto sorridere e riflettere ad un tempo … anche se le vostre considerazioni in rima richiamano eventi che già da tempo fanno flettere questa città e questo Paese
Puro si ,me coreggo
Complimenti per la trasmissione di stasera, domani gli approfondimenti. Stanotte voglio solo registrare il tono molto dimesso quasi sussurrato del Valentini alla riunione in Via Petrilli. Non era più sicuro come un tempo ed ha subito diverse lavate di capo da diversi presenti, principalmente per le troppe libertà concesse ai pseudo profughi, dalle ronde maleducate alla Cooppe e simili in cerca dell’euro oppure per scorribande senza freni con le biciclette elettriche pagate da noi ma concesse gratuitamente a loro. Progetti pochi e confusi, mancano soldi dice, Babbo Monte non sgancia più dindi. Traffico caotico è, caotico resta. L’Alfieri diverrà il nuovo supermercato Coope a piano terra e sopra residenza per studenti, per i senesi nulla, il parcheggio poi sarà un’opzione molto vaga. A Terrenzano-Belcaro aspettano il 3000 per avere tutto a posto. Ha parlato solo lui e con la sua truppa di assessori mi sembravano tutti molto rassegnati ad una futura trombatura alle elezioni, non c’era più l’entusiasmo di un tempo. Cercano di arrivare al 2018 e poi le patate bollenti se le prenderà qualcun altro. E non c’era nemmeno miss brindisino, peccato perché almeno avrebbe fatto una bella tappezzeria dato che fisicamente non è da buttare.
Ultimi commenti. Per l’ex-Alfieri un tempo venen promesso dal Valentini che sarebbe diventata una residenza protetta per gli anziani, ora tutto rimangiato. Ovviamente per il problema delle rotonde allo Stellino nulla di fatto, le ‘verginelle’ non cedono un pezzo di terreno per allargare la strada o fare una deviazione diretta sulla Strada Fiume saremmo troppo vicino al convento. E i ‘verginelli’ di Montarioso hanno bloccato il progetto della strada che doveva collegare la Siena Firenze alla rotonda verso Quercegrossa evitando il casino delle 2 rotonde di Fontebecci. La Chiesa domina sempre, eccome comanda!
Non serve il Bisi e le sue storie; se Rosy vuole i nomi di tutti i massoni italiani basta che lo chieda ai vari prefetti.
Tutti gli MV all’inizio dell’anno consegnano al prefetto i pie di lista.
Il Corriere di Siena di oggi titola: dissequestrati 23 milioni di euro al Balbassarri, indiscusso attore della banda del 5 per mille.
MA COME PUO’ ESSERE POSSIBILE TUTTO CIO’ !!! E’ TUTTO UN GRANDE SCHIFO !!!!!
Eretico lo puoi fare un servizio su questo presidi organizzati scientemente di immigrati fuori da ogni supermercato della provincia a chiedere l’obolo del carrello? Almeno ci guadagnassero loro…
Mi pare che nessuno commenti la performance del Generale. Ha detto cose condivisibilissime, pur nell’eloquio affastellata: fuori la politica dal Palio e dallo sport cittadino, il passato recente non ha insegnato niente o quasi a questa città, nelle Contrade non c’è più l’ascolto fra vecchi e giovani. Mi permetto di sottolineare il passaggio cult, quello sulla citte senesi salvate dalle grinfie dei militari o degli studenti. Oggi c’è ben altro a giro, no?
Rinnovo i complimenti per la trasmissione e ti invito ad approfondire quando possibile il tema dei quartieri “fuori porta”: mi piacerebbe sentire la voce (e i problemi) di chi vive al Petriccio, ai Due Ponti, in Valli, alle Taverne; proprio in quelle realtà dove vive la maggior parte della popolazione, vittima di traffico, parcheggi che mancano (vedi la diatriba di via Celso Cittadini), convivenza coi nuovi immigrati, servizi carenti ecc. Tutti i senesi adorano il centro storico, ma un Eretico un po’ meno “lastre-centrico” non guasterebbe.
la posso dire una cosa? di tutti sti poeti che “postano” in rima non se ne può più! Abbiamo capito, siete bravi, ma la prosa è meglio.
Rimatori non poeti ,poeta dallo a chi voi te a me no grazie.
L idee son quelle se poi sei avvezzo alle modalità da Twitter
Un po’ di tradizione male un ti fa’
Sei stato dentro i140 caratteri complimenti, se hai nostalgia di Twitter ..
. Che qui diversa gente è alla vecchia maniera ,trovi difficoltà a seguire ragionamenti troppo lunghi?
Potevi dire non ne posso più,usare il plurale mi pare improprio a meno che
Tu non sia portavoce dell associazione gente moderna multimedializzata
Sei per ora l’ unico a lagnarti .
Certe scelte ,magari è meglio lasciarle al padrone di casa.
L ospiti, se il clima di casa non gli garba, di solito più che protestare..
Te lo dico ,da ospite,a ospite.
Dato che il padrone di casa e’educato ,io molto meno
Saluti all antica
BRAVO MANUNTA,’IO BOIONE!
Manunta mi garba perché è schietto
anche se c’ha quel “vizietto”
Che vuoi far l’è di Fiorenza
e ci vol tanta pazienza
Ma se lo trovo in osteria
pago bere e cosi sia!
Ti. Ci vole il portafoglio a fisarmonica per cavarmi la sete
Per schiettezza te lo dico
Ha cominciato uno… poi dopo son tutti poeti:
http://www.ilcittadinoonline.it/economia-e-politica/mps-la-stagione-resta-diaccia/
Visto e replicato spietatamente, se poi li rivende come roba sua ….
Cor nome tedesco poi ma n’ do’ vole i’
Uno rima, poeti saranno l artri .
Leggo da anni gli scritti dell’Eretico ed i relativi commenti sul blog.
I giudizi, anche i più critici erano molto di maniera, riservati per addetti ai lavori. Poi un mezzadro (non mezzano) invoca Francesco di Agnolo, pone riferimenti che ti aprono un mondo e soprattutto: Pane al pane. Manunta, io sorto dalla vanga mezzadrile dalla più che amata
tradizione paterna di bruscellante e maggiaiolo, da grande ” barrocciaio a natta” a cordiale e diretto contatto con nostrali facchini di corrieri
di Campi, Osmannoro e Sesto. Preciso per i primi due versi della terza ottavina che io sono rospo e non vespa (brown) e con la lingua mangio solamente. Per gli ultimi due versi ti dico come i latini “per aspera ad astra” credici ed insistiscici. Sono certo di continuare a leggerti sul blog dell’Eretico a cui rinnovo grazie e stima e termino dedicando due ottavine all’amico Gualtieri. Ora torno in letargo nel mio pantène dal momento che i concittadini del “Nano maledetto” hanno lasciato la gabbia
aperta.
Io certo non volevo buon Gualtieri
contrastare con te ma il solo tema
che tutt’i giorni poni, oggi ed ieri
è l’arte culinaria. Bel problema !
Come senz’ova voler far la crema!
Te lo spiegò Silvina col sonetto
ma roba devi avere sott’i’ tetto
Ad indicar saper cultur’è detto
da non confonder con il dir cul tura
alludendo solo al basso retto.
Bisogna rispettare ogni natura
che mai fu scelto né pene né petto!
Chiedoti dunque risposta sicura,
e la domanda non si pone a caso:
Sovente perdi tu sangue dal naso?
In verità ti dico che,quando mi scaccolo, puote accadere.
E giu’da Costaberci mi gettai
Pugnai con grande foga
E VINSI.
Nemmen di Bigozzi sei partigiano
Giacche tra il ghibellin Manente
Bocca troiaio e il nobile D’Anglano
Ed il francese D’Arras il conte
Con Gualtiero tedesco capitano
In quella pugna scrisse l’anconetano
Il Niccolò con Geppo spaccalegna
Fu tra’ locali sol persona degna
Studia la storia Gualtiero e ribattezzati che qui lucchesi un ce’ne’
Saluti (per ora a secco )
Scusate ma rispondo a Gualtieri e poi mi cheto.
Avevo visto giusto se dal vaso
del cranio vien giù l’umore rosso
soltanto se fai come San Tommaso.
Questo perché scavalcasti il fosso.
Pur la Chianina con il pelo raso
desiosa di piangersi addosso
“Cornuto !” disse al poero somaro
sorridendo e masticando amaro.
Ora ti spiego e non divento baro:
d’indici fai toccar ambe le punta,
anch’i pollici unisci; se il chiaro
segno in testa, fisso, si appunta
e scavi nel nasino, non è raro
veder del muco; nobiltà presunta!
Sanguin’i naso che mai fece danno
tredici volte in capo d’un anno!
Da Costaberci il prode Alemanno
si butta giù con la lancia in resta
di grifon d’or’ ha ricamato il panno.
Garzoni Niccolò fe’ Lucca mesta.
ma nelle spiegazioni che si danno,
col mutar di vocal sarebbe Festa
da Pugnai con grande foga e vinsi
a Pugnai con grande figa e vinsi!