Doppio scoop: Biblioteca comunale e conflitto di interessi in Fondazione Mps
Oggi – come preannunciato – l’eretico non si farà mancare proprio niente: due scoop in un solo articolo (ma i giornalistoni tesserati che non ne hanno fatto uno in tutta la carriera? Boh…).
Da quale si comincia? Diciamo da quello di cui qualche lettore saprà anche da Siena Tv (stasera dalle 21,15): mega conflitto di interessi in quel della Fondazione Mps. Di Lellina Mansi, scriveremo a parte in futuro, con tutta calma (promette davvero bene, comunque).
Lo scoop concerne invece quanto segue: un membro della Deputazione generale della Fondazione Mps, il commercialista Egidio Bianchi, classe 1960, non solo ha lo studio allo stesso indirizzo del revisore dei conti della Fondazione stessa, il commercialista Filippo Mascia (il che già sarebbe sospetto assai); ma è anche SUO SOCIO: come da normale visura storica, la società si chiama Self S.S., con inizio attività nel lontano settembre del 1999. 4 i soci della società: di cui uno fa il deputato in Fondazione (Bianchi, appunto), l’altro (Mascia) il revisore dei conti, sempre in Fondazione. E vai…
Se anche il Bianchi si fosse astenuto dal votare per il suo socio (o fosse uscito dal luogo in cui si votava), sarebbe stata solo un’ipocrisia, bella e buona: il conflitto di interessi non sarebbe certo scalfito, dall’eventuale astensione (evidentemente tutt’altro che decisiva) di un votante.
Dedicato, anche questo, ai marciatori cooppisti di Suvignano: il conflitto di interessi, lo si vede solo negli altri…
Secondo scoop, in coabitazione con l’ottima Laura Vigni che ha già interpellato il Sindaco sulla cosa (leggasi Il cittadino on line, a tal proposito).
Nel cuore della Biblioteca comunale, al secondo piano, c’è un appartamento; Laura Vigni, recandosi da studiosa spesso in loco, ha visto il cartello in cui la Curia (leggasi monsignor Acampa Giuseppe!) sostiene di lavorare nella casa per “il restauro e per la realizzazione di un nuovo servizio igienico”.
Peccato che l’eretico possa dimostrare documentalmente (integrando quindi l’intervento del Consigliere Vigni) che l’immobile in questione (8,5 vani catastali) risulti di proprietà del Comune di Siena, poi “in uso all’Amministrazione provinciale di Siena”, secondo quanto scritto al catasto (foglio 131, particella 158 sub 9).
Un immobile di proprietà del Comune, poi in uso alla Provincia, oggi in restauro da parte della Curia (per darlo ai bisognosi, si immagina), nel cuore della Biblioteca comunale della città. E vai…
Con l’ovvio problema che – come rilevato da Laura Vigni – chiunque andrà ad abitare in quell’appartamento (pagando lauto affitto alla Curia, si capisce), dovrà giocoforza possedere le chiavi del portone della biblioteca. E se succede qualcosa in casa, che succede alla biblioteca (del contrario, poco importandoci)?
Un pasticciaccio castista in piena, pienissima regola, tanto per cambiare.
Suvignano, però, all’asta non va più: la legalità e la trasparenza hanno trionfato ancora, nella terra del Buon governo senesota!
Ps Molti commentatori (però quasi tutti anonimi), spingono per una manifestazione sulla legalità tipo Suvignano, ma senza prosciutti (cooppisti) sugli occhi.
L’eretico ci sarà di sicuro, e pubblicizzerà di brutto l’evento. Permettendosi anche di stigmatizzare eventuali presenze distoniche (a quella dell’inverno scorso, fece capolino – lo ricordo bene – anche Bruno Valentini!).
Bisognerebbe però che fosse UNITARIA, da parte dell’opposizione, mettendo da parte le ripicchine personali di molti oppositori.
Chi potrebbe organizzare, si faccia avanti: noi gli daremo lo spazio che merita.
Unitaria vuole dire davvero di tutte le forze senesi antiPd? Strada giustissima da percorrere, ma non si farà mai state tranquilli..
Se don acampa ha a che fare con una biblioteca, io farei revisionare gli estintori…
Mmm, bruttissima storia quella dell’accesso del monsignore all’ appartamento dentro la biblioteca. Il rischio incendio è altissimo…
… e l’ARCI gestirà Suvignano ……Scommessa???
…ti piace vincere facile?..bonci-bonci-bon-bon-bon…
Alcune notizie e precisazioni sulla ‘manifestazione di inverno’, citata dall’Eretico. Qui troverete l’appello fatto all’epoca:
http://www.sienaaicittadini.blogspot.it/2013/02/notizie-sulla-manifestazione.html
Qui invece il ringraziamento per i ‘300’:
http://www.sienaaicittadini.blogspot.it/2013/03/la-citta-sia-restituita-ai-cittadini.html
Unitaria vuol dire di tutte le forze che si sono opposte e si oppongono al groviglio armonioso che ha generato il “sistema Siena”.
http://www.corriere.it/economia/13_settembre_12/pd-pdl-montepaschi_2d998400-1b69-11e3-bb5a-be580d016df6.shtml
Perseverare autem diabolicum …
…la Curia (leggasi monsignor Acampa Giuseppe!). Mi pare un affermazione molto esagerata, poi Don Acampa è stato mandato a Colle…non facciamo con un filo d’ erba, un fascio!
Caro Cecco (non credo Angiolieri),
mi pare che tu sia un pochino disinformato, anzi parecchio.
A livello di beni immobili e di dindini sonanti, non si muove foglia senza il beneplacito acampiano, in Curia. Il tutto – come scritto nei miei libri – sancito da atto notarile del gennaio 2004, con il quale il Vescovo senesota Buoncristiani affida la piena gestione degli immensi beni curiali ad Acampa Giuseppe. Vuoi che ritiri fuori quel documento, per completezza?
L’eretico
L’eretico
…..d’accordissimo sulla marcia della legalità!
….ma anche tra le forze antiPD, in quanto a legalità molti dovrebbero stare a casa…..
Non dimentichiamoci che Siena, tristemente, è una delle città più massone d’Italia!
Destra e Sinistra…..sono pochi quelli che si salvano!!
Il PD senese, controllato diretto e supportato dai notabili romani, ha permeato metastaticamente ogni anfratto istituzionale e sociale della città con un’efficacia da fare impallidire la mafia storica. Tale e tanto forte è l’intreccio di interessi che è stato attivato, che non si è dissolto neppure dopo il disastro che ha annienato la fonte di sostentamento economico che gli forniva l’energia vitale. Continua a soppravvivere sfruttando le risorse umane della neobase politica che, coltivata nei circoli arci e nelle associazioni paesane di stampo cooppista, pretende la sua parte di torta ora che invero c’è rimasto solo da sparecchiare. Se la società civile che che fino ad oggi ha tirato avanti con la sua sola forza e capacità, non trova le energie per disfarsi di questa politica e di questi politici in modo civile, fintanto che quel poco che era stato messo da parte consente ancora di mantenere una certa pacatezza, aspettando passivamente un ricambio che non verrà da se’, la “pancia” sarà piu “vuota” e allora… Barbicone?
Ha ragione senese e distaccato. Unitaria va benissimo, ma che non compaiono persone che abbiano avuto ruoli nel passato e ora vorrebbero dare lezioni di etica e moralita’ (vedi Monaci nella Nazione di oggi e altri insieme a lui nel cittadinoonline). Quindi porte aperte a tutti i cittadini ma porte chiuse ai lobbisti di ieri. Abbiamo gia’ visto che i senesi non apprezzano i raggruppamenti poco chiari o i tentativi di riciclaggio (vi ricordo che al primo turno ha votato il minimo storico e al ballottaggio appena sopra il 50%, ovvero la meta’ dei senesi e’ stata a casa).
Invieterei gli organizzatori di quella della scorsa primavera a ripromuoverla loro, io non ci potei essere ma questa volta non manchero’ (almeno uno in piu’ saremo o tre se riesco a portarci i figlioli)
dal sito de LA STAMPA
Passi che il presidente della banca di Siena, stiamo parlando del Monte dei Paschi di Siena, abbia rapporti molto stretti con l’attuale Pd, un partito che ha tra i suoi dirigenti e militanti vecchi dirigenti e militanti del Pci. Poi bisogna vedere come si sono tradotti questi rapporti. E questo è un filone d’indagine che la a procura di Firenze ha iniziato ad approfondire avendo già raccolto diverse testimonianze.
Ma a leggere i brogliacci delle intercettazioni telefoniche del presidente di Mps dell’epoca, stiamo parlando del 2010, Giuseppe Mussari, colpiscono le relazioni di interessi molto stretti tra Mussari, cioé la banca, e diversi esponenti del Pdl, falchi e colombe, pitonesse comprese.
Per non dimenticare nessuno, in questi brogliacci si citano: Matteo Renzi, Massimo D’Alema, Romano Prodi, Giuliano Amato,Enrico Letta, Nicola Latorre, Pierluigi Bersani, Piero Fassino. Nomi di una squadra politicamente nota, quella del Pd a vario titolo. Poi ci sono le sorprese del Pdl: Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Daniela Santanché, Guido Crosetto.
Il neo giudice della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, il 14 febbraio del 2010 parla con Mussari e gli chiede «se è vera la voce circa la sua candidatura all’Abi, in modo tale da fare qualcosa per sostenerlo». Mussari conferma l’indiscrezione. C’è un’altra conversazione registrata con Amato, il primo aprile di quell’anno. «Mi vergogno a chiedertelo – esordisce il professore Amato – ma per il nostro torneo ad Orbetello. È importante perché noi siamo ormai sull’uso… Che rimanga immutata la cifra della sponsorizzazione. Ciullini ha fatto sapere che insomma il Monte vorrebbe scendere da 150 a 125». Risponde Mussari: «Va bene. Ma la compensiamo in un altro modo». Amato: «Guarda un po’ se ci riesci. Sennò io non saprei come fare. Trova un gruppo». Mussari lo tranquillizza concludendo: «Lo trovo. Contaci».
Il 24 febbraio Piero Fassino chiama Mussari per sapere quando lo potrà incontrare a Roma. Il presidente Mps è per una settimana in ferie. «Ricontattami quando rientri per fissare un incontro. Così facciamo un po’ il punto totale».
Il 4 marzo tocca a Romano Prodi chiamarlo per invitarlo a un convegno sull’Africa: «Non ho nessuna intenzione di rientrare in politica». Con Mussari, Prodi vuole parlare «del pericolo futuro della speculazione internazionale».
Il 12 marzo Mussari si reca a Palazzo Grazioli. La sera prima, confida al sindaco di Siena Cenni, era a cena dal presidente Berlusconi insieme al direttore generale Mps, Antonio Vigni.
Il 17 marzo arriva la telefonata del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta: «E’ possibile concedere al Teatro Biondo di Palermo un extrafido di 1.5 miliardi di euro garantito da finanziamenti assicurati dalla Regione e dal Comune». Mussari risponde che se ne occuperà «immediatamente».
Il 25 marzo Daniela Santanché gli chiede di fissare un appuntamento a Roma per il suo socio, Giampaolo Angelucci del gruppo Tosinvest (che è già cliente Mps). Il presidente Mussari le risponde che la ricontatterà il prossimo lunedì. Anche l’allora sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, vuole incontrare il presidente Mps, e gli dà appuntamento per il martedì successivo in ufficio, al ministro della Difesa.
Il 6 aprile Mussari è a Roma, e dice al deputato che vuole dimettersi per candidarsi a sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, di aver incontrato Massimo D’Alema e «di averlo informato dell’iniziativa. A tal proposito D’Alema ha detto di voler prima sentire Casini». in un’altra occasione, Mussari parla di politica con D’Alema che lo va a trovare a Siena, in Banca.
La segretaria, il 19 aprile, gli rammenta che nella prossima andata a Roma dovrà incordare Bersani, Enrico Letta, Latorre, l’ingegnere Caltagirone. A Fabio Borghi, Mussari «gli dice di essere stato dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che aspetta che lo contatti telefonicamente per fissare un appuntamento».
vi siete accaniti sul poro acampa, ma a me pare indegno anche il giochino del bianchi che fa nominare il socio di studio. vergogna
Avanti con una nuova manifestazione.
Grandi quelli di Città ai Cittadini (a proposito potresti spiegare chi sono?). e i 300 giovani e forti della manifestazione d’inverno (anche in questo caso sarebbe piacevole sapere chi erano).
Propongo che siano di nuovo loro a organizare la manifestazione, con il supporto dell’Eretico, ma anche degli altri blog.
Ma propongo di fare un rigido appello: chi manca questa volta non potrà più parlare di Siena e dei suoi mali.
chiedo venia per la mia disinformazione e allora vorrà dire che mi toccherà leggerli!!!
Ciao Eretico,hai letto l’articolo sul corsera di oggi?Sembra che Mussari avesse rapporti con tutto l’arco costituzionale.
ahhhh c’è voluto 13 anni e una città depredata, ovvero..dalle vie lastricate a essere sul lastrico..
meglio tardi che mai, se viene fatta chiarezza
http://www.corriere.it/economia/13_settembre_12/pd-pdl-montepaschi_2d998400-1b69-11e3-bb5a-be580d016df6.shtml
Mps, il bancomat della politica
Le telefonate a Mussari per chiedere favori e finanziamenti. La Santanchè intercede per conto degli Angelucci
http://www.lastampa.it/2013/09/13/economia/mps-il-bancomat-della-politica-k3G2q9mtURZ7KXXHtX3YmM/pagina.html
hi hi hi!!!!
Eretico,se controlli vedrai che tra il Bianchi e il Mascia sono diversi anni che “pocciano” dalle diverse derivate e controllate MPS………..viva la discontinuità e il groviglio armonioso…….
Leggi come funzionavano le cose al Monte ai tempi del calabro e ti rendi conto che anche un (modesto) torneo di tennis era in grado di mobilitare l’attenzione di un (futuro) membro della Corte costituzionale e di un (futuro) presidente Abi. Sponsorizzazioni a go-go,soldi buttati o regalati.
Sarà che oggi di danè non ce ne stanno più, che mr Arrogance preferisce andare in barca fatto sta che il ‘povero’ editore appassionato di equitazione quest’anno sarà costretto a rinunciare al giocattolino che metteva in scena ogni anno in un famoso resort nelle ex paludi senesi per trasferirlo in una città più generosa (o forse con una banca meno inguiata). Forse è giunto il momento, per tutti questi protagonisti degli anni d’oro (coi soldi altrui) di lasciare l’equitazione e darsi all’ippica.
Don Avvampa???Biblioteche??? Bagni???? Magari con idromassaggi a 2 posti??? Mi sembra che nel Borgo non accada niente di nuovo…….A TUTTA GNAOOOOOOO
Caro eretico, a proposito dei membri della Deputazione di Fondazione MPS, potremmo dire alla signora Alessandra Navarri che seguiva dei workschop (ha scritto proprio così, si veda il suo cv pubblicato sul sito del Comune di Siena)all sda Bocconi di Milano, che il workshop è un’esperienza che deve essere vissuta per poter comprenderne in pieno il significato!
Caro Eretico, potremmo dire alla signora Alessandra Navarri che ha seguito dei workschop (ha scritto proprio così, si veda il suo cv pubblicato sul sito del Comune di Siena) alla sda Bocconi, che il workshop è un’esperienza che deve essere vissuta per poter comprenderne in pieno il significato…
Caro Eretico, a proposito della Deputazione di Fondazione MPS, potremmo dire alla signora Alessandra Navarri che ha seguito dei workschop (ha scritto proprio così, si veda il suo cv pubblicato sul sito del Comune di Siena) alla sda Bocconi, che il workshop è un’esperienza che deve essere vissuta per poter comprenderne in pieno il significato…