Eretico di SienaAsfaltate la Pallai ( e 4 Ps)! - Eretico di Siena

Asfaltate la Pallai ( e 4 Ps)!

In questa triste Italietta berlusconian-renziana che si concentra sull’Alta velocità per non perdere il treno della modernità, ma lascia il trasporto ferroviario intraregionale in condizioni da Bangladesh, ecco arrivare – come fulmine a ciel sereno – i clamorosi dati sul crollo delle presenze turistiche a Sienina nostra.

Chi ha fallito su tutti i fronti, dovrebbe pagare (non pagherà, ma è giusto sottolineare il fallimento totale…).

 

ASFALTARE LA PALLAI, PLEASE

Momento di grandi Lavori pubblici: il New deal rooseveltiano sembra una ragazzata, rispetto alle poderose asfaltature presentate dal tandem Valentini Bruno-Paolo Mazzini lunedì scorso, in pompa magnissima (il problema non sembra essere la tempistica – meno peggio oggi che a scuole aperte, certo -, quanto l’opportunità cogente di tutti quanti gli interventi).

Un’asfaltatura che sarebbe forse la più necessaria ed urgente (non più procrastinabile, diremmo), è senz’altro quella dell’Assessore al Turismo Pallai. Asfaltatura politica, di cadrega, sia chiaro, prima che qualcuno brandisca il politicamente corretto in difesa della non più difendibile.

Che se ne torni alla Confesercenti (chissà contenti); che continui a fare le sue corsette ad uso dei fotografi e, soprattutto, i brindisini di occasione (ieri era all’inaugurazione del nuovo Continental: brindisino…); che, insomma, si goda la vita che ha davanti: ma che smetta di fare ciò per cui – come scriviamo da mesi – non è evidentemente portata.

Adesso lo dicono, finalmente, i numeri: Siena maglia nera, nerissima dell’intiera Toscana, con uno scarto – in negativo – di qualcosa come 84.209 turisti, nel passaggio fra 2014 e 2015 (dati Istat).

Ci permettiamo un’osservazione ulteriore: se il tracollo fosse dovuto ad idee innovative, di qualità, inevitabilmente rischiose, lo potremmo accettare; chi innova, chi crea, deve essere pronto a perdere, nell’immediato, qualcosa (magari anche molto), sapendo che quel qualcosa tornerà. Il fatto è che l’Assessore Pallai non ha creato alcunché di autenticamente nuovo, di effettivamente suo, e quindi il tracollo è una sentenza politica non appellabile, in nessun senso emendabile.

Inutile chiederne le dimissioni: a regola, sarà il Valentini bisindagato a trasportare con sé tutti le altre componenti della Giunta, i pochi meritevoli e la maggioranza dei non adatti. Si tratta di aspettare il fatidico 9 settembre, salvo nuovo Processo in …. al mondo per l’avvocato De Martino, o qualcosa di simile.

Noi dobbiamo pensare al futuro: ed un po’ ci consola il fatto che – chiunque vincerà alle prossime elezioni, financo un Pd allo stremo della credibilità – non presenterà più come Assessore la Pallai. A meno che…a meno che non si voglia finalmente istituire un Assessorato al brindisino: nel qual caso, dubbi non ce ne sarebbero, su chi designare…

 

Ps 1 Questione kebab, su cui La Nazione ha aperto: dubbi a tonnellate, ci mancherebbe. Ma si può dire che più del kebabbaro della Pinacoteca (si pensi a quanti ce ne sono a Roma), a noi schifa che una delle principali piazze della città sia resa una macchinetta mangiasoldi – per privati, sempre i soliti -, con il plauso dell’Amministrazione stessa? A questo proposito, segnalo l’ottimo pezzo su Bastardo senza gloria caricato ieri: non perdetelo!

Ps 2 Segnalazione paliesco-amministrativa, da Sunto: in effetti, i dirigenti delle 10 Contrade non sono stati tutti oxfordiani, nelle fasi calde del 2 luglio. Prevedibilissimo. Ma il Sindaco Valentini non aveva detto che non sarebbero più stati tollerati eventi simili?

Ps 3 Ci ha lasciato la moglie di Maurone Aurigi, Consigliere comunale pentastellato e persona per bene. Un abbraccio a lui, ed alla sua bella famiglia.

Ps 4 Bella notizia – segnalata dai martinellati ieri – sull’apertura, all’ospedale delle Scotte, di un luogo aconfessionale per tutti gli interessati (modello aeroporto di Heathrow, per dire). Un esempio di civiltà: niente di più, niente di meno. Di questi tempi, c’è da gioire.

58 Commenti su Asfaltate la Pallai ( e 4 Ps)!

  1. quellodigracciano scrive:

    C’è un megaalbergone nel comune di Casole di proprietà (loro malgrado) Deutsche Bank su cui negli anni scorsi il Pii ha costruito i suoi incrementi di presenze turistiche a due cifre….Sarà un credito inesigibile o solo deteriorato? E ce n’è diversi… Ancor più sintomatico il fatto che l’albergo suddetto fa il pieno da marzo a ottobre ma nuovi acquirenti latitano

  2. quellodigracciano scrive:

    Inoltre…con le scandalose imposte sugli ingressi dei pullman è normale che le presenze calino….e caleranno ancora. Finchè si continua a pensare al turista come a un pollo da spennare è così.. Solo che ora iniziano ad andarci in c…

  3. il contadino scrive:

    Pur se non direttamente attinente all’articolo, faccio presente che nell’ultimo C.C il sindaco ha risposto all’interrogazione sulla scadenza del R.U

    FONTE CITTADINO ON LINE

    “Al fine di chiarire – ha proseguito – nonostante avessimo certezza sulla data effettiva di scadenza del Regolamento Urbanistico, si è provveduto a formulare apposito quesito alla Regione Toscana e quest’ultima, lo scorso 30 giugno, ha risposto ritenendo che la scadenza della vigenza del Regolamento Urbanistico debba riferirsi alla scadenza dei cinque anni decorrenti dal momento in cui il Regolamento ha acquisito efficacia, cioè dal momento in cui è stata pubblicata la delibera di approvazione del Regolamento stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana. La Regione ha, anche, aggiunto che tale interpretazione trova fondamento, oltre che nella normativa regionale anche in recenti sentenze dei giudici amministrativi, tra queste quella del Consiglio di Stato Sez. IV Sent. 4.5.2015 n.229”.

    Visto che su questo blog si era acceso un bel dibattito sul tema e che il sottoscritto aveva ipotizzato quanto poi dichiarato dalla Regione Toscana, ritengo che sarebbe cosa interessante riaprire lo stesso

    • Anonimo scrive:

      Bisognerebbe anche capire come sia possibile che un fatto cosi grave e con precise responsabilità continui a passare sotto silenzio o quasi. Sul regolamento si doveva intervenire per tempo, al di là della effettiva scadenza. Si fanno proclami sul rilancio dell’economia e poi si blocca l’edilizia, in un territorio già ingessato da vincoli e da un uffici che non hanno mai brillato per rapidità ed efficienza.

      • Mario dall'Orto scrive:

        Interrogazione del buon Pinassi del 5 stelle che sul tema ha lavorato, in consiglio, ben più di altri dell’opposizione. Poi infatti si è anche visto il perché, a partire da quella storia delle case sotto il tribunale.

  4. Francesco Giusti scrive:

    Condoglianze a Mauro Aurigi e famiglia!

  5. Semplici8 scrive:

    Circa l’afflusso turistico,come gia’ scritto in risposta all’amico Vedo Nero in calce al tuo precedente articolo, il Sindaco dice che non e’ vero che le presenze sono diminuite; in realta’ sarebbero le strutture ricettive, le quali devono comunicare alla Provincia il numero degli ospiti, che non ottemperebbero a tale obbligo. Per cui i dati diffusi dalla Provincia stessa sarebbero parziali.
    E io continuo a domandarmi: ma dato che gli ospiti devono pagare (al Comune) un’imposta di soggiorno per tramite delle strutture ricettive, se queste ultime non comunicano tutte le presenze vuol dire che il Comune non riscuote le dovute imposte?
    E se invece vengono riscosse per altra via, non basta verificare l’entita’ delle stesse per avere dati attendibili sulle presenze?

    • nightporter scrive:

      i dati sulle presenze vengono trasmessi (separatamente) a : 1) questura 2) comune (per il pagamento della tassa di soggiorno) 3) Provincia (dati istat).
      Doveva partire un programma telematico unificato che ovviamente ancora non funziona per cui tutto viene fatto ancora separatamente, su 3 siti diversi. Che le strutture non comunichino i dati sulle presenze comunque mi pare improbabile, perchè questo comporterebbe sanzioni, se non erro tempo fa furono multate alcune per avere evaso la tassa di soggiorno. Certamente il sistema è molto dispersivo e una discrepanza nei dati ci può essere, ma non credo nell’ordine di quasi 100mila unità.

      • Semplici8 scrive:

        Grazie del chiarimento,quindi,con tutte le discrepanze del caso, trattasi di un’altra supercazzola.

        • Marco Burroni scrive:

          Senza contare che se il comune avesse ragione ci sarebbero di fatto 100.000 pernottamenti abusivi e che sfuggirebbero a qualsiasi controllo, un fatto estremamente più grave di una semplice flessione turistica.

      • il massone scrive:

        Se non comunico dati alla provincia (ISTAT) ho delle conseguenze? Non credo, ma le province non dovevano essere abolite? Ha perfettamente ragione chi non comunica i dati alle province non più esistenti. Il problema in tutte le nostre cose è la mancanza di professionalità. Abbiamo una classe di dirigenti(?) caratterizzati da una sola cosa :IGNORANZA. Le raccomandazioni hanno prodotto questa pessima classe dirigente. Non conosciamo niente. Pallai o non Pallai.

        • nightporter scrive:

          Sono previste sanzioni amministrative pecuniarie ai sensi dell’art. 44 comma 9 della Legge Regionale n.27 del 1 ottobre 2015, nonchè per le violazioni delle norma in materia statistica anche da parte di persone fisiche ai sensi dell’art. 11 del D.lgs 322/1989.

  6. quellodigracciano scrive:

    Per premio “cretini della settiamana” suggerisco quelli che nei vari tg,dietro all’inviato, salutano con la manina mentre alle spalle si vedono i due treni distrutti in Puglia. Ma come si fa?

    • Eretico scrive:

      Pur non avendoli per fortuna visti, questi minus habentes, concordo in tutto e per tutto: la mamma dei cretini è sempre incinta, anche di fronte alle tragedie più immense. Non c’è fine alle pena ed allo strazio.

      Quanto poi al Ps paliesco, ci torno per sottolineare che il Ps vorrebbe evidenziare la mancata credibilità del Bisindagato Valentini Bruno ANCHE su questo fatto: piccola cosa, ma pur significativa…

      L’eretico

  7. ghino di tacco scrive:

    persone con specifica preparazione o con esperienza del settore turistico
    basta con gli intrallazzi di partito altrimenti questa città moribonda
    può fare il funerale definitivo.
    Poi strade e ferrovie adeguate ma in tempi brevissimi, non quelli stabiliti in regione da Rossi e Ceccarelli …. e poi anche noi senesi bisogna cambiare un po’ di mentalità e aprirsi al mondo esterno , si può fare senza alterare le ns tradizioni e le ns bellezze sia della città che della provincia

  8. francescolezzo scrive:

    a proposito di Cultura mi risultano i flop clamorosi Divina Bellezza e Chigiana,addirittura volantinaggio al Conad e biglietti regalati tanto per fare numero!. Comunque dalle parti del Duomo c’è una aria pesa…

    • elvetico scrive:

      L’accanimento – capitanato con foga degna di miglior causa dall’Eretico- contro lo spettacolo “Divina bellezza” ,criticabile quanto si vuole, ma non indegno è la dimostrazione che i senesi non si tireranno fuori dal baratro dove si sono cacciati. Volendo fare gli elitari si cade nel provincialismo più vieto. Sfugge ai frequentatori delle lastre che spettacoli che utilizzano nuove tecnologie sono un elemento di promozione turistica comune a molte città europee, specialmente in Francia. Sfugge agli snob senesi che nel 2015 e 2016 nelle riviste turistiche e nelle rubriche turistiche dei principali giornali e settimanali se Siena è stata menzionata è stato solo per citare la Divina Bellezza e non certo per i cenini della Selva o il cenone (questo sì scandaloso ) della Torre. Invece di criticare ad oltranza suscitando il fondato sospetto di un accanimento ideologico offrite almeno una volta alternative OPERATIVE e non chiacchiere astiose.

      • Eretico scrive:

        Caro “Elvetico”,
        il mio accanimento contro “La divina bellezza” prescinde del tutto dall’elemento artistico; è altresì fondato sull’occupazione di suolo PUBBLICO, per lucro PRIVATO: come vedi, da parte mia c’è una posizione del tutto antielitaria. Mi fa incazzare che una Piazza pubblica sia data a dei privati per due mesi (quelli più frequentati): in altri tempi, sarebbe stata una battaglia della Sinistra…

        L’eretico

        • elvetico scrive:

          Proprio non ci siamo. Questi alti lai puzzano di strumentale lontano da un miglio. Viene occupato “abusivamente” un suolo pubblico a scopo di lucro? Allora ci si batta per far pagare all’occupante la dovuta mercede, come ci si deve battere per far pagare per la festa dell’Unità in Fortezza(pagano qualcosa?) e per far pagare (scandalo!!) le contrade quando occupano piazze (Il Campo!!), piazzette e strade pubbliche per cenoni, cenini e affini, tutti a pagamento quindi a scopo di lucro. Di fronte ai problemi di una città bloccata a livello neuronale si deve anche leggere sul questo sito un certo MAH che emette gridolini del tipo “Terribile..” “quale orrore in Piazza Jacopo della Quercia..”. dopo aver letto un testo del Bastardo senza Gloria anche lui acidamente attivo sul (piccolo in verità ) tema. Ma torniamo alla ragione! Siamo arrivati al punto che la succitata piazza assume per gli scandalizzati oppositori il ruolo un luogo d’incontro insostituibile durante le calde sere estive per i senesi. Peccato che nei miei ricordi non veda folle e solo rari turisti e ancor meno senesi. Siamo in malafede se si cerca di drammatizzare. Se si continuerà a solo polemizzare la decadenza è certa. Non sarebbe invece meglio contribuire a proporre proattivamente un programma di manifestazioni che sappiano ancor meglio della Divina Bellezza (si può anche contribuire a migliorare il progetto ,non sarebbe un peccato perché l’idea di base e buona e sperimentata con successo altrove) coniugare cultura e marketing turistico (senza un buon marketing di cultura non si vive..imparate dai francesi!) utilizzando tutte le piazze gli orti le chiese che si rendessero necessarie. Non abbondano a Siena menti capaci ad attingere alla storia e al patrimonio artistico per farne un discorso affascinante ,ma qualcuno c’è e l’Eretico ce l’ha in casa. Vista da lontano questa Siena straziata e inacidita riempie di tristezza; certo ci sono dei responsabili di questo disastro e fa rabbia vederli ancora in campo con delle facce toste disgustose. Ma questo punto, prima che la discesa si acceleri e diventi irreversibile, è il momento del diventare attivi nella proposta e non della polemica localistica che si prolunga sterilmente da anni. Non è un caso che le uniche attività di marketing turistico senese che trovano una qualche eco fuori dalle mura siano da un paio di anni solo di origine ..fiorentina! Quello che non poterono i Medici hanno potuto i senesi del 2000.

          • A.B. scrive:

            Si puó non essere d’accordo con tutto ció che dice l’elevetico, ma il contesto che traccia purtroppo risulta in buona parte condivisibile. Immagino che l’occupazione di suolo pubblico conosca eccezioni molteplici in qualsiasi posto (sagre, processioni, feste patronali ecc), sicuramente peró non sarebbe male stabilire un confine tra tradizioni, folclore ed eccessi. Forse bestemmio, ma qualcuno una volta mi disse che fino ad anni non eccessivamente lontani, le cene della prova generale avvenivano in ristoranti cittadini. Insomma, sarei curioso che chi ne sa più di me spiegasse se tutto ció che rappresenta il palio di oggi sia realmente tradizione oppure piuttosto una esasperazione “circense” senza radici effettive nel passato.
            Insomma, io quando ho ristrutturato casa il suolo pubblico l’ho pagato, ed anche parecchio, quindi non troverei scandaloso il pagamento da parte delle contrade di una piccola quota, magari simbolica, degli incassi delle decine di cenini di vincitori e vinti che allietano le strade senesi dalla primavera all’autunno inoltrato.

          • francescolezzo scrive:

            @Elvetico giusto sono d’accordo bisogna fare proposte. La mia sarebbe questa: collocare nel marketing e nell’events management ( se uno non lo scrive in inglese sembra ormai fesso) persone capaci con meriti dimostrati. Vuoi scommettere che questa proposta sarebbe bocciata perché forse le candidature seguono altri percorsi? Da molto tempo chiedo all’Eretico di scrivere del deficit culturale della nostra città che per me è dovuto a carenza di uomini giusti nel posto giusto.

          • semplici8 scrive:

            Anche a me questa cosa non torna granché. Sono sempre molto critico verso l’amministrazione, che giudico pessima a quasi tutti i livelli, ma se si estremizza il discorso “suolo pubblico per lucro privato” , questo potrebbe valere persino per i tavoli fuori dai locali o per il cinema in fortezza, che in fin dei conti è affidato ad una cooperativa in convenzione. Se la Divina Bellezza non funziona, come scrive qualcuno, e’ un altro discorso, ma rispetto all’ “etica” della cosa che si fa? Si danno gli spazi solo alle sacre contrade e per il resto niente a nessuno? Io darei spazi permanenti a chiunque voglia organizzare concerti, mostre, saloni, manifestazioni varie, visto che Siena e’ la città più morta del globo, mi sa che stavolta con l’Eretico e la maggioranza dei lettori non ci si trova tanto d’accordo.

          • Duccio scrive:

            Elvetico ci sei omci fai. L’hanno capito anche i lecci i motivi dettati dall’etetico circa l’uso della piazza Jacopo d Q ma te ancira nulla. Circa l’uso di piazza del campo da parte della Contrada della Torre invece non si e’ capito noi, motivazioni pleaso

          • Mah... scrive:

            Vedi caro Elvetico il mio “gridolino” é dato da persone come te che dicono: basta “fare”… Ma se io non emetto lo scontrino prendo la multa io e il mio cliente! Ci sono delle leggi e “fare” tanto per dire che si sta “facendo” é la rovina e il livellamento delle regole e della cultura! Fortuna che ci stanno i blogger che scrivono e che danno anche a te la possibilità di dire la tua! Ahahahah

          • francescolezzo scrive:

            @semplici8 il mio rammarico è che si concentri sempre tutto sulla critica ai permessi amministrativi (licenza si licenza no, suolo si suolo no, cena si cena no musica si musica no ) e che la valutazione nel merito dell’evento non ci sia. L’Eretico correttamente ha precisato che la sua opinione prescinde dall’evento: che la Divina Bellezza non funzioni però non è un problema secondario rispetto al suolo. E’ assolutamente predominante perché apre- se uno volesse-il dibattito su CHI organizza COSA E COME e PERCHE’. Se si parte dall’analisi di merito forse si può capire perché non funziona o meglio perché attrae poche persone ciò che si ripercuote sull’indotto dell’evento e sull’IMMAGINE. Mi pare che i senesi tendano a riportare tutto al deficit amministrativo alla carenza di Palazzo comunale. Ma così il problema si rasenta ma non si affronta e si sposta l’attenzione sulla questione politica e non culturale che a mio avviso dovrebbe essere più che mai prioritaria. Andate a raccogliere gli umori delle persone in fila per entrare all’OPxA gente normale che non sa nemmeno chi sia il Sindaco…si lamentano di altro ed è questo”altro” che a Siena faticate molto ad inquadrare: si parte dalla Divina Bellezza e si arriva al cena della Torre… c’è poco da sperare

      • francescolezzo scrive:

        @Elvetico non è accanimento ma solo constatazione amichevole dei fatti…tecnologia o non tecnologia uno spettacolo pubblico quando non ha pubblico è un fallimento. Se pensi che uno goda nel vedere il fallimento almeno nel mio caso ti sbagli. Ma dovresti interrogarti su come è gestito questo evento come tutto il resto in quella zona. Ti pare congruo il costo del biglietto? la risposta è no perché li debbono regalare per sperare di riempire qualche posto e scongiurare la “figuretta” (ma tanto nessuno lo dice). Forse le critiche andrebbero rivolte ai manager? Lo show, l’evento, rispondono ad una legge banale di mercato non ci sono trucchi…o tirano o ti tirano i pomodori.

        • Semplici8 scrive:

          @Francescolezzo su quanto scrivi in risposta al mio commento non posso che dire che hai totalmente ragione.
          Tuttavia penso che il problema sia anche fare o non fare, e per i Senesi bisogna comunque non fare,non importa cosa. L’amministrazione, e chi mette a gestire gli eventi, è solo lo specchio di questa citta’.

      • Klaus Biancucci scrive:

        Cenone della Torre,scandaloso per quale motivo?

        • elvetico scrive:

          Semplicemente per il fatto che ogni contrada la cena se la fa nel suo rione e se non c’entra sono cavoli suoi. Il Campo è sempre stato definito come zona neutra e non usufruibile per manifestazioni contradaiole di parte. Se non è più così significa che dovrebbe essere disponibile per tutte le contrade per le loro cene cominciando dal Montone,dall’Istrice ,dalla Chiocciola ecc ecc e perché no ,l’Oca, che è anche più vicina alla Piazza. Un incubo. È che l’ autorità Comunale non è più autorevole e in balia dei più arroganti e anche tali castronerie sembrano ormai entrare nella norma.

          • Anonimo scrive:

            Te sei di fori, come fa l’oca a essere più vicina alla piazza, senza nemmeno arrivarci col territorio? Lascia perde via

      • VEDO NERO scrive:

        Prendo atto su quanto dici, dovremmo essere più creativi, propositivi, è vero, però non ho capito che c’entrano i cenini della Selva e il cenone della Torre nelle tue critiche, che poi quest’ultima è stata costretta a festeggiare in Piazza per una dispettosa ripicca dei dirimpettai ondaioli (poi il giorno dopo era tutto libero). Io non sono uno di quelli fanatici che pensa solo al Palio e dimentica i veri problemi senesi, tutt’altro, spesso sono stato critico verso la Casta a cominciare dalla ‘mascotte’ Valentini, ma prendersela con due Contrade che festeggiano, come da tradizione, la vittoria nel Campo mi sembra proprio fuori luogo.

      • Denso 2 scrive:

        E quindi ora si viene a sapere dall’Elvetico che le attivita’ delle contrade, fatte in luoghi pubblici (strade o piazze cittadine)da volontari puri (i contradaioli) sono assimilabili a quelle fatte da una societa’ per azioni? Hai ragione Elvetico, proprio non ci siamo. complimenti vivissimi per la profonda conoscenza delle attivita’ promozionali di Civita-Opera.!

        • elvetico scrive:

          Commento malizioso tipico del senese di piccolo cabotaggio più dedito alla critica ad ogni iniziativa che all’imprenditorialità. Tranquillo, non so neanche chi c’è dietro la Divina Bellezza. La mia bella carriera nell’industria privata l’ho fatta all’estero, senza le ” combines siennoises”. Ho visto solo lo spettacolo l’anno scorso e non l’ho trovato pessimo rispetto a spettacolo simili in Francia ,Germania e Svizzera. Cercate di viaggiare vi farà bene.
          E per quanto riguarda la purezza delle contrade e l’impurezza di una Spa sei fuori tema : facevo semplicemente osservare che l’occupazione di suolo pubblico resta occupazione di suolo pubblico qualunque sia il soggetto e l’oggetto.
          Un pietoso velo su altri commenti sul tema che credono di rinforzare il debole contenuto scrivendo, si fa per dire, in un confuso vernacolo

          • Anonimo scrive:

            Bravo davvero, troppo superiore

          • A.B. scrive:

            Caro Elvetico, certamente non è “il problema” di Siena quello della gestione delle contrade, ma di certo se la città si trova aggrovigliata come tutti sanno, una qualche corresponsabilità delle consorelle e di chi le ha gestite ci dovrà pur essere. E purtroppo quello che non capiscono i miei concittadini contradaioli è che proprio il considerare tutto ció che riguarda la vita di contrada un’eccezione, puó provocare la fine di un’epopea quasi millenaria. Oggi il suolo pubblico è suolo pubblico, le percosse sono un reato e i soldi si devono dichiarare. Poi finisce che, essendoci in Italia l’obbligatorietà dell’azione penale, chi picchia finisce dal GIP e la guardia di finanza va dai fantini (per ora) mentre molti fanno finta di niente e continuano a smargiassare dispensando distillati di beceraggine. Io amo Siena, amo il Palio, rispetto chi si dedica alle contrade, ma penso che allo stesso modo si debba rispettare chi invece non ne fa parte e fa sommessamente notare che due pesi e due misure si possono usare, ma entro certi limiti.

  9. Silvio Mancuo scrive:

    Quando gli Italiani hanno aperto ristoranti, pizzeria e gelaterie in tutto il monodo gli Italiani esportavano cultura ora che qualcuno apre un kebab in Italia tutti siamo terrorizati dall’invasione della cultura straniera.
    Se un kebab apre e vende i suoi prodotti ricordatevi che c’è sempre qualcuno che compra.
    Io non ho mai mangiato in un kebab e in un mcdonalds, ma mai on una pizzeria al taglio.
    Guarda caso il mcdonals in Piazza Matteotti ha chiuso.
    Meditate

    • anonimo scrive:

      Caro Silvio
      Il kebab lo mangio ed e sicuramente buono. Puo trovarlo in Svizzera, in Germania ecc. Esempio a Lindou lago di costanza. Verso il posteggio che si va all’isola.
      Non spendi una fortuna e mangi.
      Il calo del turismo è dovuto a tutti i tiktet che uno deve pagare, e poi alle giovani generazioni, non piacciono più le città storiche. Preferiscono qualche notte libera a formentera.
      Ed a forza di voler spellare la pulce anche i pensionati rimaranno a casa.

  10. Renmar scrive:

    scusate eh, ma su quali basi vengono fuori questi risultati sul turismo?

  11. Mah... scrive:

    Terribile l’articolo del Bastardo senza Gloria… Terribile! É come stare al cinema a vedere un film documentario dove ti domandi quando arriveranno i buoni a fare applicare la legge … Quell’orrore in Piazza Jacopo della Quercia é una messa in scena offensiva e lesiva!

  12. stefano scrive:

    Carissimo Eretico,
    perdonami se ancora una volta vado fuori tema, ma in merito all’intervista del sindaco sulla sicurezza dei nostri treni, mi risulterebbe che la galleria (lato Empoli) vicino alla nostra stazione non sia propriamente a norma (forse è aperta in deroga alla normativa europea in proposito..) e comunque non risponde certo a criteri di qualità e sicurezza elevati….puoi indagare?

    Ho visto che citi Sunto che leggo da quando era un foglietto A3; spesso dice cose condivisibili ma in 40 anni spesso la coerenza è venuta a mancare e molte volte le che battaglie che propone giocano indirettamente a favore di sue amicizie personali o altro e…a pensar male si fa peccato ma….insomma dai….abbiamo visto molto di peggio anche recentemente…

  13. foloso scrive:

    http://www.repubblica.it/viaggi/2016/07/14/news/enit_turismo_duemilasedici-144062274/?ref=HREC1-4 ….. a proposito di numeri di turisti.

    Solo in provincia di Siena ci sono 3 siti Unesco se non ricordo male.

  14. leon scrive:

    per quanto riguarda l’evento divina bellezza
    sono operatore turistico, l’anno scorso chiesi la possibilità di vedere l’evento a inizio stagione per poi promuoverlo ai miei clienti. Mi furono dati 2 biglietti gratuiti e andai.
    L’evento 2015 è stato una delusione pazzesca e chiaramente non l’ho sponsorizzato ai miei clienti ..chi l’ha visto sa perché se lo avessi sponsorizzato non sarebbe stata una bella figura. o almeno, io non l’ho ritenuto interessante da divulgare a chi, magari si rivolge a me per un consiglio, quindi il turista, mio cliente.
    Per il 2016 NUOVO EVENTO e voglioso ancora di promuoverlo, ho chiesto i due biglietti ma non mi stato risposto. Sarei interessato a promuoverlo ma perché devo spendere io 12 euro per la promozione gratuita che l’ente avrebbe da me ??? potrei investire i 12 euro e tirare a scommettere che l’evento vale la cifra….e quindi iniziare la promozione……ma molto più semplice sarebbe quello di invitare gli operatori turistici una sera….a questo punto penso anche che non sarebbe un problema di disponibilità di sedie libere….

    • VEDO NERO scrive:

      Purtroppo la tua proposta è troppo semplice, lineare, chiara; è ormai assodato che i nostri amministratori, purtroppo, non amano le cose lineari e veloci da realizzare, forse se proponi un ‘brindisino’ a tue spese prima della proiezione agli operatori turistici interessati all’iniziativa, di sicuro la Pallai e qualche altro assessore voterebbero a tuo favore.

  15. Paolo Panzieri scrive:

    La fortuna e la rovina di Siena, come di tutte le altre città del mondo del resto, è collegata alle vie di comunicazione.
    Finché le persone si spostavano sulla Francigena prima e su la Cassia dopo, Siena è fiorita.
    La sua inevitabile decadenza è iniziata nel dopoguerra con la costruzione dell’autostrada del sole e della nuova ferrovia, che invece passavano per Arezzo.
    Del resto gli aretini all’epoca non solo erano democristiani e quindi al governo, ma avevano anche il buon Amintore in prima linea a smazzare.
    Noi invece, fieramente comunisti, non solo eravamo all’opposizione, ma esprimevamo solo politici di terza o quarta schiera, che non contavano praticamente nulla.
    Quindi abbiamo perduto letteralmente il treno della storia.
    E del resto la situazione nel tempo non è mai cambiata, anzi.
    Ora che al potere ci dovrebbero essere gli eredi del partito che fu dei senesi, al governo c’è ancora un Fanfani e nessuno dei nostri….
    Becchi e bastonati, sempre.
    Comunque la situazione attuale – piaccia o no – è questa: chi viene da noi a lavorare oppure come turista deve venirci apposta.
    Quindi dobbiamo mettercela tutta per essere migliori e più appetibili degli altri in tutti i sensi.
    Il Monte non c’è più.
    La Fondazione ne ha per poco.
    Dunque rimbocchiamoci le maniche umilmente e cerchiamo di ricostruire un futuro per questa città devastata e depredata, ma che ha ancora tanto potenziale.
    Servono, però, idee e visioni nuove perché senza resettare tutto non si va da nessuna parte.

    • ghino di tacco scrive:

      giustissimo tutto, è la triste storia della ns Sienina bella che oltre al treno della storia ha perso anche la voglia e la forza di reagire visto i politici che esprimiamo.

    • VEDO NERO scrive:

      Ma dai, il nostro Valentini sta già pensando ad ingrandire l’antico percorso della Francigena, potrebbero anche essere forniti abiti dell’epoca medioevale e magari la Pallai preparerebbe dei punti ristoro, a pagamento ovviamente, per fare un brindisino insieme ai ‘nuovi’ pellegrini! Alla faccia del progresso.

  16. giampiero scrive:

    Scusate l’ot, ma mi è venuta in mente una favola:
    C’era una volta un grande editore che doveva ridare un sacco di soldi ad una banca. Un giorno un vecchio amico, o amico di un amico, gli recapitò una lettera riservata che una volta pubblicata avrebbe svalutato il suo debito verso la banca: quando il mercato seppe che la banca avrebbe dovuto vendere buona parte dei suoi crediti entro due anni, ovviamente tali crediti, compresi quelli verso l’editore, si svalutarono tantissimo (provate voi a vendere una casa ad un certo prezzo se il vs compratore sa che dovete disfarvene per forza entro una certa data), tanto da dover essere “coperti” dallo stato. A questo punto il debito dell’editore venne svenduto dalla banca, magari ad un’altro amico dell’editore, a meno di un quinto del suo valore iniziale e il nostro editore si accordò con il suo nuovo creditore per uno stralcio clamoroso. E (quasi) tutti vissero felici e contenti.
    Al netto di qualche pulsione complottista comunque nessuno mi può togliere dalla testa che una talpa ha dato ai giornali la lettera della bce col preciso intento di far svalutare i crediti a beneficio di chi li comprerà… e nessuno indaga per insider trading

    • Anonimo scrive:

      o chi sarà mai l’editore debitore?

    • bankor scrive:

      guardi i crediti deteriorati erano già abbondantemente svalutati dal mercato molto prima della lettera della bce, tanto è che, per citare un’esempio pratico, nel caso del bail-in della banca dell’etruria e banca marche sono stati valutati 18. Il punto è che le rettifiche a bilancio del mps sono in carico a cifre molto maggiori, intorno a 39, ma questo si sapeva almeno dal bilancio 2015, la gravità della lettera non rientra nelle motivazioni economiche finanziarie bensì in un principio di ordine politico che però nessuno sottolinea mai perchè sottolineerebbe la malafede degli eurocrati nominati e il servilismo della classe dirigente nostrana anchessa nominata almeno dal 2011. Il fatto che ci sia poi un “editore che doveva ridare un sacco di soldi” alla banca questo è un argomento del tutto avulso dal contesto economico riguardante il debito, perchè esso, il debito, non si svaluta di un’accidente con una letterina perchè il prezzo di mercato di un credito deteriorato è soltanto collegato alla solvibilità delle garanzie prestate dal debitore.

      • Anonimo scrive:

        È vero che le sofferenze sono in carico a 39 ma non pensi che la decisione di farle cedere entro due anni e la diffusione della lettera abbia influenzato il prezzo? L’esempio di banca Marche ed Etruria secondo me dimostra proprio questo, se sei costretto a vendere sei fregato. E qualcuno se ne approfitterà. Ammetto che I riferimenti all’editore sono fantapolitici ma se chi compra il debito va a break even a 20 un vantaggio lo potrebbe avere anche il debitore ceduto. Comunque la lettera ha influenzato i mercati e non doveva essere passata alla stampa e penso che la talpa abbia commesso almeno un reato, sia nel caso che provenga dalla Bce che da mps

        • bankor scrive:

          Guarda, io credo che quando nel 2011 i mercati puntavano il dito verso i debiti pubblici dei pigs e i governi cadevano e si sostituivano con persone nominate dagli eurocrati del nord, ecco in quel frangente si sapeva benissimo che dal punto di vista macroeconomico lo squilibrio più evidente fosse dato dall’insotenibilità del debito privato. Cinque anni di politichè di austerità, utili a ribilanciare le partite correnti tra centro e periferia hanno del resto aggravato la sostenibilità del debito privato e lo si vede con l’incremento costante nel tempo delle sofferenze bancarie. E’ un pò come quando si curava la febbre con i salassi, ed è scritto nei libri del primo anno di economia almeno da un centinaio di anni, politiche procicliche in congiunture di carenza di domanda aggravano la congiuntura stessa. La questione è dunque politica, la scelta dell’adozione della moneta unica con differenziali di sviluppo così marcati tra centro e periferia significava in caso di crisi aprire la strada alla disoccupazione e alla deflazione, allo smantellamento del welfare, all’inasprimento fiscale, del resto l’indice puntato contro la spesa pubblica e al debito pubblico serve ai creditori del nord per rientrare dei loro denari prestati incautamente a imprese e famiglie della periferia in quel circolo vizioso creato con la credibilità dell’euro così ben descritto da ROBERTO FRENKEL. Le sofferenze bancarie in Italia rappresentano tutto quello che tutti sapevano che sarebbe successo e cioè che il debito pubblico anche se elevato non era il problema principale. Il fatto di aver nascosto la polvere sotto il tappeto 5 anni fà e di aver previsto il bail-in nell’unione bancaria europea dopo che le banche private tedesche sono state ricapitalizzate con 256 miliardi di denari pubblici rimane una delle tante colpe gravi dei nostri cialtroni al potere.

    • Anonimo scrive:

      Il punto è questo: il problema per i NPL di mps e stata la lettera della BCE o la sua pubblicazione?

  17. VEDO NERO scrive:

    Non so voi, ma a Nizza è successo qualcosa molto grave, passati gli Europei era calata la tensione e pure la vigilanza ed è successo il fattaccio. Non vorrei fare il ‘Cassandra’, ma penso che la sicurezza stia per diventare il problema prioritario a Roma, Milano, Torino, tutte le città, ovunque e quindi anche a Siena, pensiamo al Palio, alla Piazza strapiena di gente. Non dico altro, preferisco.

    • foloso scrive:

      Fino a che l’Italia sarà via di transito per i migranti il livello di rischio attentati è basso

    • ghino di tacco scrive:

      purtroppo siamo in guerra, e le abitudini dovranno cambiare necessariamente anche senza rendercene conto,questa volta hanno colpito
      non le metropoli come Parigi,Londra.Madrid ma una città ‘ di provincia’
      come Nizza.Gli obbiettivi stanno cambiando per estendere il terrore anche nelle realtà minori ma di indubbio impatto emotivo . Per rimanere in toscana la presenza di militari nelle città d’arte mi risulta limitata a Firenze e a Pisa, inconsciamente però ti da un po’ di sicurezza in più , le isole felici e sicure sono finite da un pezzo .

    • Anonimo scrive:

      Comunque in Italia non esiste che, vicino ad un assembramento di persone, le forze dell’ordine fermano un camion strano e poi neanche lo controllano…. in Italia quando carabinieri-polizia-finanza ti fermano, a meno che ti riconoscano personalmente, ti controllano fino ai peli del culo!

  18. Arrivano i militari... scrive:

    …purtroppo in Turchia

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