Eretico di SienaUniversity of Sienina: una poltrona per tre (e Serra, e Pantaneto et alia) - Eretico di Siena

University of Sienina: una poltrona per tre (e Serra, e Pantaneto et alia)

A poche ore dal primo voto di giovedì, come non occuparci dell’elezione a Magnifico Rettore dell’unica istituzione che – nonostante il calo drastico di iscritti – fa affluire nelle tasche dei cittadini congrui finanziamenti (oltre al Turismo, ma lì c’è già la Magnifica Rettrice, l’Assessora al brindisino Sonia Pallai)?

Quello che più ci solletica – chi legge il blog con regolarità, bene lo sa – è soprattutto il giuoco politico che c’è dietro ai candidati: di questo, dunque, scriveremo.

 

UNA POLTRONA (PESANTE) PER TRE

Frati, Petraglia, Rossi: chi sarà il vincitore? Che si sappia, sondaggi ufficiali non ce ne sono, dunque staremo a vedere (con chi si schiereranno gli amministrativi, per esempio?); di certo, possiamo dire chi siano i big sponsor dei tre (soprattutto di due su tre). Possiamo soprattutto anticipare, sin da subito, che la continua intromissione della politica senesota in campo universitario ci pare – ancora una volta – deprecabile. Sarà così in ogni dove, ne siamo pressoché certi; ma di Sienina scriviamo, e di ciò ci arrabbiamo.

Il professor Petraglia: ne avevamo già parlato, ma se è lui che continua a sdottorare ai convegni benedetti dai Vescovi, è colpa nostra o sua? Arriveranno a breve commenti che diranno che lui è un campione della laicità, già l’abbiamo visto: e ce ne rallegriamo, davvero. Però è giusto che si sappia che il Nostro è Consigliere della lobby vaticana Scienza e Vita (già l’avevamo sottolineato); mentre ci mancava la ciliegina pre-elettorale: il 27 maggio – roba fresca assai – il Petraglia era a Roma a dare il suo attivo contributo all’incontro organizzato dagli scienziati per la vita (chi non è con loro, è scienziato per la morte?), facendo da apripista ad altri luminari con la lectio magistralis su “Nati da donna: una riflessione a due voci” (una, appunto, era la sua). Per la cronaca, giusto prima di Petraglia aveva parlato Nunzio Galantino, Segretario generale della Cei (Conferenza episcopale italiana).

La politica locale – che ormai il principio di laicità dello Stato non sa neanche cosa sia, e da tempo – è quasi tutta pro-Petraglia: da Pierluigi Piccini, ad Alberto Monaci; dal deputato Dallai a Scaramin Scaramelli (noto esperto di Università, si immagina). A Siena tv, il buon Petraglia – dallo scrivente stimolato – ha difeso con vigore sia l’operato di Luigi Berlinguer che quello del professor Tosi: ci vuole ancora altro, per non votarlo?

Il buon Francesco Frati a noi sta sinceramente simpatico,  ma è inutile girarci tanto intorno: è espressione di una linea continuistica (con Riccaboni, in modo evidentemente diretto), che incarna in modo plastico; se uno pensa che l’Università senese sia stata bene amministrata negli ultimi sei anni (ed il Bilancio 2013?), lo voti subito. A chiocco.

Infine abbiamo il professor Rossi; il quale, con quello stile pacato da gentleman old fashioned, ogni tanto ci ha fatto addormentare, ascoltandolo. Ma va detto che, a livello di big sponsor, pare quello messo di gran lunga meglio: proprio per il fatto di non averne, o di averne certo di meno compromessi.

Ad ogni buon conto, vinca il meno peggio; di sicuro, pare apprezzabile  ciò che i pentastellati chiedevano, alcuni giorni or sono, ponendo dieci domande ai tre candidati (come faceva Repubblica a Silvione, mentre ora a Renzi non si chiede niente, chissà perché…); in particolare, la domanda numero 8 verteva sull’appartenenza, o meno, di ogni candidato a gruppi di interesse, dalla Massoneria in giù (o in su).

Domanda che merita di essere rilanciata, a pieno titolo, e con forza: visto che proprio certe conventicole – visti i risultati – il Bene supremo della civitas pare non l’abbiano fatto…

 

Ps 1 Non siamo andati ad ascoltare Michele Serra, domenica mattina, semplicemente perché eravamo extra moenia: altrimenti non saremmo certo mancati. Abbiamo letto un’intervista della Nazione, però, piuttosto sconcertante: perché Serra si è rimangiato quasi in toto ciò che aveva scritto nel 1998 su Repubblica, facendo anche il finto tonto (come evidenziato da Antonio Gigli). Non è questo il caso più clamoroso cui impiccare il corsivista che ogni giorno (salvo il lunedì) leggiamo con vivo interesse, ma certo è significativo assai dell’intellettualità italiota.

Ps 2 Questione Pantaneto sempre più incasinata: invece del raffreddamento degli animi, si è arrivati al surriscaldamento ulteriore. La pisciata collettiva in Piazza Virgilio Grassi deve farci riflettere sic et simpliciter su questo: cosa farebbe, ognuno di noi, se qualcuno (bianco, nero, a pois) venisse ad orinare davanti al proprio portone? Ah, la risposta dell’Amministrazione c’è già: si fa denuncia. Non ci avevamo pensato…

Ps 3 Domenica è saltata la consueta rubrica culturale: ci rifaremo la settimana prossima, con una puntata particolarmente ghiotta, e per palati fini (ma non solo, dai…).

Ps 4 L’allenatore (non “mister”) Claudio Ranieri premiato, ieri a Castelnuovo Berardenga, dal nubendo Sindaco Nepi, che ora non sta nella pelle (auguri, e figli piddini); fra i tantissimi invitati che presenzieranno al suo matrimonio, ci sarà anche il suo vice (nonché Assessore ai Lavori pubblici), il perito edile Alessandro Maggi. Che pare essere – secondo i locali pentastellati, e Davide Busato che ha ripreso la notizia – un pochino in conflitto di interesse, giacché pare che stia lavorando, ovviamente nel settore Lavori pubblici, nel ridente borgo.

Ps 5 La moglie di un quattordicenne diversamente abile, lo ha fotografato e gli ha fatto fare propaganda elettorale pro-Fassino, su Facebook. Casualmente, si viene a sapere che la signora è moglie dello spin doctor di Fassino stesso (dal Fatto di oggi, Virginia della Sala).

“Io e la mia mamma ci fidiamo molto di lui (Fassino, Ndr), siamo in buone mani! Se potessi votare, al ballottaggio sceglierei Fassino!”. Complimentoni a tutti, davvero: financo a Fassino.

Ps 6 Fine della scuola (non per noi: iniziano gli esami); visto che poi in non pochi ci rompono gli zibidei per tutta l’estate su questo argomento, lo ribadiamo: per luglio (e metà giugno, per chi non ha esami), i docenti dovrebbero continuare ad andare a scuola, con didattica ALTRA rispetto al resto dell’anno, ovviamente. Questa sarebbe una cosa che porterebbe una autentica ventata di novità, e che aiuterebbe le famiglie in difficoltà (ebbene sì: la scuola è anche un luogo ove parcheggiare i figli).

Ps 7 Dopo tanto schifi, una bella cosa: il goal di Giaccherini, ieri. Premesso che ogni volta che veniva inquadrato Conte Antonio mi veniva voglia di tifare Belgio, l’1 a zero è stato un concentrato di tecnica (stop di sinistro in controbalzo, tiro di destro) e di freddezza. L’aretino Giaccherini, con le sue spalle strette (e senza la milza, che gli fu asportata dopo un incidente di gioco), ci fa tornare indietro ad un calcio d’altri tempi, anacronisticamente emozionante.

32 Commenti su University of Sienina: una poltrona per tre (e Serra, e Pantaneto et alia)

  1. Nostradamus scrive:

    Se gli “sponsor” del Prof. Petraglia sono quelli che lei ha riportato, abbiamo già capito chi vince. Bisogna ritornare ai “bei vecchi tempi” quelli dell’imperante Faraone. Il problema è che quei tempi sono finiti, la mucchina non sgancia più. Svegliatevi elettori tutti, quelli di Unisi e quelli che hanno votato Don Brunetto.

  2. Ascanio scrive:

    Vorrei segnalare a tutti uno scritto di Elio Fanali su Pantaneto all’insegna del più evidente cerchiobottismo. Caro Eretico, dove sarebbe la svolta critica del Lorenzini?

  3. Groppone da Figulle scrive:

    Oltre a chiedersi chi hanno DIETRO i candidati rettore, c’è da chiedersi cosa hanno DAVANTI, e cioè un ateneo dimezzato, come il Visconte calviniano (-43% del corpo docente, chiusi decine di corsi di laurea, strage di dottorati, turnover fermo da un decennio, perse molte migliaia di studenti), con i foschi presagi sottolineati sia nel comunicato del M5S, sia dall’interrogazione dei consiglieri Sabatini e Trapassi, sia negli articoli di Losi e Ruscitto comparsi su giornali on line locali, sia da varie prese di posizione documentate nel blog del prof. Grasso. Tutta la politica nazionale è decisamente orientata verso la costituzione di pochi, grossi atenei di ricerca, che dovrebbero assorbire la maggior parte delle risorse, riducendo gli altri ad atenei di serie B (“università d’insegnamento”) sostanzialmente finalizzate alla produzione di lauree triennali al servizio delle università più grosse. In particolare, a livello toscano viene adombrato il “duopolio” Firenze-Pisa, cioè un ateneo generalista con tutte la aree disciplinari, ed un ateneo fortemente orientato verso la ricerca scientifica. Ciascuno di questi atenei possiede tre volte il numero di docenti e tre volte il numero di studenti di Siena, numeri che si traducono in maggiori introiti e maggiori finanziamenti. Le norme vigenti fanno sì che gli atenei più poveri e più piccoli si impoveriscano e rimpiccioliscano sempre di più, mentre gli atenei più grossi si ingrandiscano e arricchiscano sempre di più. Le risorse a disposizione, a Siena, sulla base della ripartizione dei cosiddetti “punti organico”, sono dunque miserrime e non è facile immaginare come si possa risalire la china. Le decisioni che attendono il nuovo rettore sono decisioni GRAVI. Io non capisco il linguaggio dell’entourage dell’attuale rettore: per loro tutto va per il meglio, è tutto normale, non è successo, né sta succedendo niente, solo un po’ di pulizia domestica. Ma a chi si rivolgono? Se si rivolgono al mondo esterno, all’ “ominio degli orti” dell’Eretico, può anche andare bene, ma non è l’omino degli orti che li vota. Tuttavia mi sono reso conto che non solo gli “omini degli orti”, ma anche molti addetti ai lavori, di ciò non ne hanno la minima contezza. Un modo strano di stare dentro l’università, che però spiega abbastanza bene le ragioni della crisi. Personalmente formulo l’auspicio che
    personaggi sedicenti di sinistra ricomincino a parlare e ad intendere una lingua a loro più consona, che non è l’ inglese biascicato e mellifluo della ” customer satisfaction” mercatistica (e neanche il russo, s’intende).

  4. foloso scrive:

    Splendido pezzo di Sergio Profeti che fotografa , anzi inchioda, TUTTA l’Amministrazione Comunale alle sue responsabilità in tema di Palio.

    http://www.sunto.biz/2016/06/15/Il%20vero%20problema%20%C3%A8%20la%20giustizia.htm

    Che si tratti di Palio o di Pantaneto la storia è sempre la stessa NON CI METTONO MANO, e quando lo fanno è un DISASTRO.

    • concordo scrive:

      e rilancio !
      non che questo sia affatto una scusante del tipo “mal comune mezzo gaudio”…
      ma la realtà è che il don’t put the hands vale ahinoi per moltissimi casi analoghi.
      es.i comuni limitrofi.
      maneggiano “situazioni” molto meno esplosive e mediaticamente meno rilevanti (eccezion fatta per Monteriggioni, ma infatti guarda caso si risale alla stessa persona che oggi adopra la fascia tricolore a Siena…), per questo passano sotto silenzio, ma posso garantire che il livello di incompetenza e quant’altro è molto diffuso.
      in parte, E NEMMENO QUESTA VUOLE ESSERE UNA SCUSANTE, ANZI !!!, sono oberati dal complicatissimo combinato disposto di norme che regolano/vincolano l’attività di tali Enti….ma non gliel’ha ordinato certo il dottore !! si preparino a dovere, prima di accettare certe sfide e certi incarichi.
      ci sono amministratori nella nostra provincia che non hanno la benchè minima competenza e conoscenza di come vada guidata la macchina amministrativa !
      e si vede

  5. Mario scrive:

    Se gli sponsor di Petraglia sono quellkli che hai detto te, mi aughuro che gli elettori sappaino bene chi scartare da subityo.
    I professori grandfi elettori hanno una grtossa responsabilità.
    Siena ha bisogno di liberarsdi di questi vecchi fardellki per sperarein una risalita dagli inferi in cui l’hanno gettata questi giochetti di partiti, associazioni, sette e otter.
    Guardsa se riesci te a otteneree risposta all’importante quesito dei pentastellati sull’appartenenza di qualche candidato a questi clan. so sicuro che almeno uno, forse il favorito, sarebbe di nuovo da togliere di torno.

  6. Nostradamus scrive:

    I grandi elettori sono convinti di tornare ai gloriosi bei vecchi tempi dei due grandi faraoni citati dall’Eretico. Non stanno però considerando due cose: 1) La muccona non elargisce più, adesso ci si affida al presidente Rossi che quando viene a Siena promette soldi a valanghe per questo e quello. 2 Forse non sanno o preferiscono non sapere ed anche non far sapere del dibattito che c’è a livello nazionale sul futuro delle università italiane (come citato da Groppone da Figulle). Meglio mettere la testa sotto la sabbia ed aspettare gli eventi. Comunque tutti zitti anche a livello politico locale, meglio non agitare le acque (siamo anche vicini al Palio) e disturbare il sonno tranquillo dei senesi che non si sono nemmeno accorti che con la modifica dello Statuto della Fondazione hanno definitivamente perso il legame tra banca e territorio. Dormite, dormite, siete troppo impegnati a pensare alle strategie per il 2 Luglio. Quando vi sveglierte dal “coma” perenne in cui vivete avrete una bella sorpresa. Continuate a far finta che vada tutto bene…

    • Guido riccio da fogliano scrive:

      Mi pare che solo i 5 stelle e la premiata ditta Sabatini & Trapassi abbiano detto qualcosa. Gli altri ? Tutti zitti ?

  7. Duccio scrive:

    Fanali lorenzini ma di cosa si parla…

  8. Chi vota e chi no scrive:

    Forse non tutti conoscono le modalità di voto per il magnifico.

    Ci sono i DOCENTI, che contano 1 testa = 1 voto.

    Poi ci sono i DIPENDENTI, che contano 1/12 di voto ciascuno: 12 dipendenti contanto quanto 1 docente. Vi è una equazione che stabilisce il “peso” del voto di ogni DIPENDENTE secondo il numero dei “DOCENTI”, pertanto tale peso è proporzionale.

    Poi ci sono gli studenti, che contano complessivamente più dei DIPENDENTI.

    Alla fine, il Rettore lo eleggono i docenti. Pertanto, cari amici senesi, ma di cosa parliamo ?

    • Nostradamus scrive:

      Esatto!. Ciò significa che nell’ateneo contano solo docenti e studenti. Il personale t.a. tanto decantato e tanto considerato “a chiacchere” solo nei programmi dei Magnifici tre poi in definitiva non conta un c…o. Questa la risposta del Prof. Frati alla seconda domanda posta dalla giornalista del Corriere di Siena in data 14.6: “In questi anni l’Ateneo si è concentrato sul risanamento
      necessario per sostenere ilsuo rilancio. Molti sacrifici sonostati fatti dalla comunitàuniversitaria, incluso il personale tecnico e amministrativo, che svolge un ruolo cruciale per accompagnare il percorso di rilancio dell’Ateneo. lungo gli assi prioritari di sostegno alla ricerca, ai servizi agli studenti, all’innovazione e all’internazionalizzazione. Senza personale motivato non riusciremo ad affrontare le sfide del futuro. Occorre avviare,
      di concerto con il Direttore Generale, un percorso di mappatura delle competenze e pesatura delle posizioni, così da riorganizzare i processi interni anche con modelli innovativi e intervenire su eventuali squilibri, sforzandosi, al contempo, di attuare un processo di semplificazione amministrativa. Occorre valorizzare le competenze esistenti, molto spesso di ottimo livello, permettendo a tutti di mettere a disposizione dell’Ateneo
      le proprie professionalità, valorizzandole in maniera adeguata, e consentendo a tutti, attraverso la formazione, di assecondare le proprie esigenze di crescita professionale e personale”.

      …”il personale tecnico e amministrativo, che svolge un ruolo cruciale per accompagnare il percorso di rilancio dell’Ateneo”… Per questo conta 1/12, proprio perchè è cruciale

      “Senza personale motivato non riusciremo ad affrontare le sfide del futuro.” Infatti uno che conta 1/12 persino degli studenti è proprio motivato….

      “un percorso di mappatura delle competenze e pesatura delle posizioni”… Ma dove?

      “Occorre valorizzare le competenze esistenti, molto spesso di ottimo livello, permettendo a tutti di mettere a disposizione dell’Ateneo
      le proprie professionalità, valorizzandole in maniera adeguata, e consentendo a tutti, attraverso la formazione, di assecondare le proprie esigenze di crescita professionale e personale”… Ma de che? Ma quale formazione se finora si sono fatti solo i corsi obbligatori per legge (sicurezza, terremoti, primo soccorso).

      Credo e spero che il personale t.a voti con la propria testa e la smetta di credere a queste promesse elettorali alla Renzi.

    • Groppone da Figulle scrive:

      il personale TA è composto ad oggi da 1035 aventi diritto al voto, a fronte di 731 docenti (credo che ci abbiano messo dentro anche i contratti a tempo determinato); siccome di TA ce ne vogliono 12 per fare un voto, se la matematica non è un’opinione, il personale TA può esprimere in tutto 87 voti. Considerando che la media dei votanti tra i docenti è stata elevatissima e che dunque non andrà oltre quei 597 del primo turno(anzi, molti elettori di ROssi si asterranno) credo dunque che i TA siano determinanti al secondo turno per volgere il risultato in direzione di Frati o di Petraglia. Molto dipenderà anche da cosa farà Rossi ed il suo elettorato, dai patti che intercorreranno (o non intercorreranno) fra i due dipartimenti medici che hanno espresso i due candidati. Immagino che nel corso di questa settimana vi prometteranno mari e monti….

    • Groppone da Figulle scrive:

      il personale TA è composto ad oggi da 1035 aventi diritto al voto, a fronte di 731 docenti (credo che tra i docenti ci abbiano messo dentro anche i contratti a tempo determinato); siccome di TA ce ne vogliono 12 per fare un voto, se la matematica non è un’opinione, il personale TA può esprimere in tutto 87 voti. Considerando che la media dei votanti tra i docenti è stata elevatissima e che dunque non andrà oltre quei 597 del primo turno(anzi, molti elettori di ROssi si asterranno) credo dunque che i TA siano determinanti al secondo turno per volgere il risultato in direzione di Frati o di Petraglia. Molto dipenderà anche da cosa farà Rossi ed il suo elettorato, dai patti che intercorreranno (o non intercorreranno) fra i due dipartimenti medici che hanno espresso i due candidati. Immagino che nel corso di questa settimana vi prometteranno mari e monti….

  9. quellodigracciano scrive:

    Che Conte ti stia antipatico s’è capito,però non ricordo un altro motivatore simile a livello di Nazionale,forse il solo Bearzot….ma il materiale tecnico (e umano) a disposizione era di ben altro spessore. Un europeo però lo vinciamo di sicuro…quello del tatuaggio!

  10. Anonimo scrive:

    Conte ha trasformato una juve in cerca d’identità in una specie di invincible armada (in italia), e prima aveva fatto bene ovunque,anche a Siena. Ha una grande personalità e finora un grande curriculum.

    • Fede Lenzi scrive:

      Premesso che col Belgio ho goduto come un riccio, Mr Parrucchino Conte nel cv ha anche varie accuse per maneggi e combines, ora non ho voglia di cercare su internet, ma a un certo punto mi pare che avesse ricattato la Federazione, tipo se mi accusano mollo tutto (quindi fate in modo di…). Ha voglia il Corrsera a far vedere le foto di lui bambino in abiti da chierichetto, se davvero è un allenatore geniale che riesce a vincere senza aiutini lo vedremo l’anno prossimo al Chelsea.

      • Anonimo scrive:

        Le accuse di cui parli non sono mai state provate, e comunque lo riguardano solo indirettamente. Ha vinto campionati ovunque, è stato aiutato ovunque? E da chi?

        • quellodigracciano scrive:

          Famosissima poi l’accusa per la partita con l’albinoleffe considerata una combine,sostituisce il portiere che poi subirà il gol e questo…non viene neanche interrogato….in pratica secondo l’accusa la partita era combinata ma il portiere che chiappa gol a pochi minuti dalla fine un lo sapeva…

        • Fede Lenzi scrive:

          Ha vinto campionati OVUNQUE dove? Mi risulta che abbia allenato solo in Italia… E poi che abbia più volte domandato il patteggiamento, quando implicato in inchieste… ma queste sono quisquillie per un inossidabile fan come te. In ogni caso ripeto, lo vedremo in Inghilterra se è questo gran fenomeno. Saluti, e forza Azzurri oggi con quel muso di ciuco di Ibra!

  11. Nostradamus scrive:

    Ma perchè di questa cosa i tre candidati non ne fanno cenno? Hanno paura di svegliare gli elettori tutti con la testa al vicino palio del 2 luglio? Perchè svegliare le coscienze e l’intelletto dal torpore decennale in cui vegetano i senesi grazie al “pane e circenses” di questi ultimi decenni? Intanto portiamo a casa i voti e la poltrona (che poi non capisco la “smania” di prendersi in carico tutti i poblemi che ha Unisi). Verrebbe da chiedersi “ma chi glielo fa fare?

    Dice il sottosegretario Faraone:
    «Abbiamo meno atenei che altri paesi europei, ma il problema è la qualità: dovremmo evitare di creare doppioni ovunque e dovremmo potenziare e razionalizzare costruendo sinergie tra le regioni e spingere per un coordinamento tra gli
    atenei sull’offerta formativa e con i territori» http://unipi.waypress.eu/cgi/ImageCgi.cgi?f=20160613/SID1401.TIF&t=PDFOCR

  12. Memoria Corta scrive:

    Promemoria per tutti quelli che voteranno:

    LINK SIENA SCRIVE AL RETTORE DELL’UNIVERSITÀ

    Caro Rettore,in questi giorni i nostri rappresentanti negli organi di Ateneo, siano essi rappresentanti nei comitati per la Didattica piuttosto che Consiglieri di Dipartimento, stanno rassegnando le dimissioni.
    Ci permetta di dirle che questo era un atto dovuto da tempo, tempo evidentemente ormai scaduto. Se possiamo le spieghiamo il perché. Questa di Siena, non è un’Università che ci merita. Proprio la parola merito che tante volte avete abusato nei vostri colloqui tanto informali quanto ufficiali, ci sentiamo il dovere di presentarla alla sua Amministrazione. Ecco perché riteniamo che questa è una Università che non ci merita. Da anni il nostro Ateneo presenta un gravissimo disavanzo di gestione, derivante da molti differenti motivi: il primo è l’incapacità di chi l’ha preceduta di amministrare il nostro Ateneo, il secondo motivo è nascosto dietro i continui e pesanti tagli da parte del Governo nazionale; basterebbe, infatti, raccontare del taglio continuo al Fondo di Finanziamento Ordinario per riscrivere la storia del mondo universitario nel nostro Paese., ormai sempre più escludente e sempre meno pubblico.

    In un film che sta uscendo da poco nelle sale, Il Capitale Umano, c’è una scena che racconta perfettamente quello che sta avvenendo a Siena, ma più in generale in Italia. “Avete scommesso sulla rovina del nostro paese e avete vinto” “Abbiamo vinto, ci sei anche tu”. L’Amministrazione del nostro Ateneo e chi ha governato negli ultimi anni hanno scommesso sulla rovina non solo di un intero Paese, ma più nello specifico nella sconfitta di una intera generazione. In questi giorni abbiamo chiesto al Rettore dell’Università di Siena in più interventi nei vari organi di rappresentanza di abbandonare un metodo di amministrazione e gestione contabile, improntato solo ed esclusivamente su un piano puramente ragionieristico. La sfida non sta più nel contenere ma nel provare a rompere un meccanismo perverso che nelle Pubbliche Amministrazioni, come nei bilanci statali, pone come unica possibilità un programma fatto di ridimensionamento dei servizi e aumento della tasse, di svendita del patrimonio pubblico e di pesanti sacrifici chiesti ai dipendenti pubblici.
    Questo in parte è già successo anche all’Università di Siena, questo potrebbe ancora continuare ad accadere, perché lo sappiamo bene, al peggio non c’è mai fine e ci si deve dunque preparare.
    E’ successo quando abbiamo messo in vendita il Palazzo Bandini, o quando abbiamo s-venduto Le Scotte e il San Niccolò, questo potrebbe ancora accadere con il Palazzo di Fieravecchia, progetto a cui voi mirate ormai da troppo tempo e difficilmente potrete smentirci a tal proposito. Questo è successo negli ultimi anni, dal penoso procedimento contro i Collaboratori Esperti Linguistici, o quando avete mandato a casa una intera cooperativa di lavoratori. Questo è avvenuto quando avete ridimensionato gli spazi del nostro Ateneo: si scrive Piano Spazi, si legge ridimensionamento della Sala Rosa. Questo è avvenuto quando avete fondato la sicurezza dei vostri bilanci, la possibilità di liquidità, sulla contribuzione studentesca. Da anni vi abbiamo chiesto di evitare l’adeguamento Istat, di rivedere immediatamente il regolamento tasse, vi avevamo persino implorato di fermarvi sui fuori corso e sulla soglia del 25 per la terza rata di tasse, ma come sempre avete preferito andare avanti, ascoltando questo è vero, ma senza mai aver tenuto conto delle nostre posizioni.
    Ci avete persino insultato, gravemente, quando vi abbiamo chiesto un atto di responsabilità e di flessibilità, chiedendovi di poter permettere agli studenti di inserire oltre le scadenze previste i propri ISEE, quando vi abbiamo chiesto una proroga dopo che per alcuni motivi non del tutto ancora chiari, ci sono stati degli errori sul caricamento dei MAV per il pagamento tasse. Avete, deridendo il nostro lavoro, persino detto che era “immorale” chiedere una proroga, per solo “ottocento casi accertati” senza tener conto di quelle studentesse e quegli studenti in fila verso gli uffici tasse, disperati e in lacrime, per una contribuzione sempre più alta. Qualcuno doveva pagare la vostra crisi. Prendiamo, caro Rettore, un esempio. La chiameremo per ora solo Maria; lei è fuori corso, per i vostri concetti di merito è da bandire dall’Università Pubblica e per questo motivo quest’anno pagherà circa duemila euro di tasse, mentre il suo ISEE è ben al di sotto dei diecimila euro. Così lei sarà costretta a pagare un quarto del suo reddito per mantenersi agli studi e questo, spero ne sarete felici, è “merito” vostro. Prendiamo Francesco, anche qua per ora teniamo il riserbo sul nome reale; per lui quest’anno si è esteso il nuovo regolamento tasse, non ha consegnato l’ISEE, pagherà il massimo, perché, per “merito” vostro, noi siamo stati un’amministrazione inflessibile contro la proroga “immorale”.
    Oppure raccontiamo di Francesca; lei invece semplicemente ha fatto tutti gli esami, in una facoltà come ingegneria; unico neo: la sua media è di ventiquattro, ben al di sopra dei suoi colleghi, ma non basta, perché, per qualche motivo ancora a noi del tutto ignaro, è stato usato un parametro arbitrario che tiene sotto scatto centinaia di studenti. Complimenti a tutti, volevamo un creditificio, lo abbiamo ottenuto ed è inutile dirlo, questo è tutto “merito” vostro.
    Questi sono solo alcuni casi, di cui la nostra associazione studentesca è stata investita. Non sono dunque i vostri conti per noi importanti, ma queste storie, queste persone, a cui voi avete il dovere di dare delle risposte. Il 14 Gennaio, a dire la verità, in Senato Accademico, siete stati più che chiari circa la risposta che volevate dare, avete minimizzato il problema, avete persino insultato il nostro lavoro; ma quello, sia chiaro, non è un problema, è il rischio del ruolo, ce lo prendiamo tutto. Non è la prima volta che ciò accade. È successo sui requisiti di docenza per il mantenimento di alcuni corsi di studio che voi volevate cancellare, perché il vostro ruolo ormai è quello degli “yesman” nei confronti del Ministero. Gli eventi successivi ci hanno dato ragione. Avete avuto lo stesso metodo negli anni e quando si parlava ad esempio di bilanci ci avete raccontato che era “inevitabile” e “necessario” qualsiasi vostro provvedimento, nascondendo una sorta di colpevolizzazione nei nostri confronti; quando dinanzi alle vostre politiche di bilancio miopi abbiamo risposto con un chiaro voto contrario, ci avete dato degli “irresponsabili”, ci avete detto che “non avevamo a cuore il risanamento”, ci avete richiamato ad un senso di responsabilità.
    Ma dov’era la vostra responsabilità quando nel consiglio di amministrazione del 2012, il 21 Dicembre, votando un bilancio preventivo, dinanzi a poco più o poco meno di una dozzina di membri, noi studenti eravamo tutti presenti e non ci siamo alzati e siamo rimasti a votare il vostro bilancio che pure non condividevamo, quando i suoi stessi colleghi, caro Rettore, erano assenti? Noi ce la siamo assunta quella responsabilità, dov’era la vostra invece? Quando ci avete costretto a rivotare in una commissione statuto un titolo III che avevamo votato? Dov’era la vostra responsabilità allora? Non c’era, perché le vostre responsabilità non sono mai messe in conto. Dov’è oggi la vostra responsabilità dinanzi al gesto che lei, o chi per lei, caro Rettore, ha imposto una certa inflessibilità alla sua azione politica dentro l’Università? Quando lei si assumerà la responsabilità di essere il Presidente della Fondazione CRUI, nonostante gli schiaffi che il governo continua a riservare alle nostre Università e al vostro lavoro? Mai un gesto forte, che facesse tradire un suo tentennamento, un suo atteggiamento di responsabilità.
    Noi invece le nostre responsabilità ce le siamo volute assumere. Perché rispetto al film che le citavamo poc’anzi, anche noi abbiamo le nostre responsabilità, quelle di aver scommesso male sul futuro del nostro Ateneo. Proprio per riequilibrare il nostro senso di responsabilità abbiamo ritenuto che fosse necessario chiedere all’Amministrazione, e non a seconde persone ma proprio a lei, Magnifico Rettore, un cambio di marcia rispetto agli ultimi anni, una sorta di inversione di tendenza, che mettesse al centro un programma di rivalutazione del patrimonio che l’Università possiede. Facciamo riferimento alle due Residenze di cui dispone l’Ateneo, di abbassamento delle tasse e di proroga circa i pagamenti e di maggiore flessibilità sulla presentazione degli Isee; per una battaglia di responsabilità, serve oggi rendere eleggibili i rappresentanti in CdA della componente docente, ridare centralità alla rappresentanza studentesca permettendo al Consiglio Studentesco di tornare a poter vincolare un CDA con enormi strapoteri, rispetto all’adozione dei bilanci. Per questo vi chiediamo una nuova commissione tasse e una nuova commissione Statuto.
    Al momento, i nostri rappresentanti hanno rassegnato le proprie dimissioni, perché è necessario che lei si esprima, che lei dica come padre di famiglia, docente universitario e Rettore della nostra Università, da che parte preferisce stare, dalla parte di chi pensa che si possa fare amministrazione in maniera ragionieristica, oppure cercando di costruire un modello di Ateneo che sappia reggere anche per le sfide del futuro.
    Ogni sua posizione da oggi, sarà una assunzione di responsabilità, tanto quanto la nostra, partendo proprio dal 21 Gennaio, data del prossimo Consiglio di Amministrazione. Non è una Università che ci merita; un buon Ateneo pubblico cerca di aprire e non di chiudersi, cerca di rispondere e non di insultare, difende i suoi studenti e non si barrica dietro logiche numeriche di bilancio. Non è un’Università che ci merita; o forse sarebbe stato meglio dire che questa Università avrebbe meritato qualcosa di più.

    Sindacato Universitario LINK Siena

  13. maestro Camarri scrive:

    chissà se a simpatia Conte qualche noto senesone gli porterà ancora un po’ di porcini…

  14. κωμα scrive:

    Oh, ma siete proprio buffi voi senesi. L’argomento principale del post riguarda l’Università e voi di che parlate? Di Conte, della nazionale, di fuffa come al solito. Sul post che parlava di Palio e magistratura una ridda di commenti. Qui dove si parla del futuro dell’ultima istituzione che può far girare la disastrata economia senese voi che fate? Discutete di bischerate. D’altronde il “pane e circenses” (Mens Sana, Robur e Palio su tutti) con cui vi hanno tenuti buoni e zitti per tutti questi anni è duro a morire. Ma vi volete svegliare? Ma volete uscire dal cerchio delle mura e vedere di cosa si parla a livello nazionale?:

    Dice il sottosegretario Faraone:
    «Abbiamo meno atenei che altri paesi europei, ma il problema è la qualità: dovremmo evitare di creare doppioni ovunque e dovremmo potenziare e razionalizzare costruendo sinergie tra le regioni e spingere per un coordinamento tra gli atenei sull’offerta formativa e con i territori»

    http://unipi.waypress.eu/cgi/ImageCgi.cgi?f=20160613/SID1401.TIF&t=PDFOCR

    Ma se Siena viene ridemensionata, quanti studenti (e quindi anche giro di soldi) pensate di trattenere qui data la concorrenza di due “mostri” come Firenze e soprattutto Pisa?

    Sogni d’oro senesi e buon risveglio senza più Banca, Università, Ospedale, Turismo di qualità, Cultura, etc.

  15. quellodigracciano scrive:

    Off topic: Si vocifera di un ristorante in Siena gestito da meridionali che non ha alcun cliente ma a fine serata emette svariate ricevute fiscali….

  16. Groppone da Figulle scrive:

    scrive l’Eretico che la politica locale è pro-Petraglia, mentre Frati è l’espressione della continuità (leggasi: del gruppo di potere che ha governato la città e l’università). Cioè, idem con patatine. Se ne evince che la politica locale è anche pro Frati. Così la politica locale casca in piedi, benedicendo sia l’uno che l’altro. Non sono così addentro alle segrete cose come l’Eretico per comprendere quali siano le fazioni contraposte, a livello di politica senese. Mi sembra strano, però, che alcuni (e non alludo all’Eretico) usino ORA contro il Petraglia l’argomento della laicità, ma non si siano mai chiesti perché il DA del tempo del “buho” (il Bigi) fosse un esponente di Comunione e Liberazione, asceso a quel rango non certo per aver frequentato l’ENA. Il compromesso storico, in realtà, nell’università di Siena, è in atto da molti anni: la “pax” senese. Rossi ha avuto tutto sommato una buona affermazione, ma al secondo turno non credo possa andare oltre il risultato ottenuto. Non so se i medici che lo hanno votato lo rivoteranno, visto che in ballo c’è la poltrona di rettore che rischia di sfuggire alla categoria. Risulterà decisivo il voto (o il non voto) di studenti e PTA, ma la sensazione è che il destino dell’università di Siena si giochi ad altri tavoli.

    • κωμα scrive:

      “…ma la sensazione è che il destino dell’università di Siena si giochi ad altri tavoli…”

      Già, pare che se ne siano accorti tutti, tranne i docenti dell’Ateneo. Posso anche sbagliare, ma mi sembra di non aver letto nulla sui giornali locali su quest’argomento. Se la barca affonda, affonda per tutti. Voglio vedere dove troveranno posto tutti i Docenti. Firenze e Pisa li accoglieranno a braccia aperte?

  17. Elena scrive:

    Riporto la mail che stamattina è arrivata a noi studenti da parte del candidato Alessandro Rossi perché penso lasci pochi dubbi su quello che è stato detto da Eretico in merito alla situazione che c’è in questo momento (faccio un copia e incolla perché mi è arrivata nella mail dell’Università):

    “Carissime/i,

    ringrazio voi tutti, uno per uno dal profondo del cuore per la fiducia che mi avete riservato, ma traendo le conseguenze dalle indicazioni complessive dell’elettorato vi comunico che ritirerò la mia candidatura. Sono certo che il nostro Ateneo saprà tutelare la propria indipendenza e realizzare alcune delle azioni programmatiche proposte e discusse durante i numerosi incontri e colloqui avvenuti in questi mesi di campagna elettorale. Questo periodo mi ha consentito di conoscere meglio la complessità e la ricchezza della nostra Comunità Accademica: un valore questo che va oltre ogni quantificazione numerica.

    Alessandro Rossi”

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