Un atto di accusa alla città: Franco Nardi lasciato solo come un cane (e 6 Ps)
Ieri pomeriggio si è tenuto il Big event per ricordare i dieci anni dall’incendio in Curia, rimasto SENZA ALCUN COLPEVOLE: la libreria Senese – che ancora ringrazio per la apertura mentale dimostrata – era davvero pienissima, e questo è un discreto segnale (anche perché molte erano le facce note, ma forse altrettante quelle di chi, a questo tipo di eventi, non si era mai affacciato). E mi permetto di aggiungere che raramente mi è capitato di trovarmi di fronte un pubblico così attento a ciò che veniva detto.
Le istituzioni – leggasi il Comune – restano però assenti, latitanti (in sala, abbiamo visto solo la Consigliera Laura Sabatini): come se non fossero cose senesi, queste del decennale. Mentre invece – credeteci – sono cose che più senesi non si può…
Il J’ACCUSE DEL PROFESSOR FRANCO NARDI
Ieri pomeriggio ci sarebbe dovuto essere il professor Franco Nardi, accanto allo scrivente ed al Superavvocato Luigi De Mossi (materializzatosi nel finale della serata, con un intervento che ha spaziato anche oltre, rispetto ai fatti prettamente curiali: dalle liste massoniche del 1993, ad Antonveneta), alla Senese: invece Franco Nardi non c’era. Non è venuto. Alla fine, non se l’è sentita.
Alla fine, non ce l’ha fatta: aveva paura di dire cose indicibili, cose che non si possono dire, in questa Italietta in cui Roberto Saviano viene accusato di essere un mafiosetto (Fabrizio Rondolino, l’Unità), in cui Raffaele Sollecito va a fare comparsate televisive sdottorando di delitti, ed in cui a parlare chiaro si rischia la rovina (mentre a fare da tappettini per le multinazionali, come minimo si diventa Ministri); essendo Nardi un intellettuale, uno storico della Chiesa in particolare (rimosso dal cittadino Buoncristiani dopo 30 anni di onorato servizio all’Archivio diocesano, per non avere fatto altro che dire quello che pensava), ha sic et simpliciter scritto.
Depurato da qualche passaggio a forte rischio di querela, ecco il testo della lettera che mi ha fatto avere (e che è stata letta dall’avvocato De Mossi ieri):
“Caro Raffaele,
rinuncio a partecipare all’incontro di stasera perché a troppo dolore non è mai corrisposta una consolazione, seppur minima, delle ingiustizie da me sopportate (Acampa lo indicò – secondo la tesi della Procura – come l’esecutore dell’incendio, Ndr).
Dicevo, “Il modo ancor m’offende” (Dante, Inferno V):
Mi offende ciò che è stato il processo…
Mi offende l’indifferenza della classe politica italiana a cui mi sono rivolto con lettere accorate perché si potesse finalmente vedere cosa effettivamente c’era dietro l’incendio in Curia di cui mi si accusava.
Mi offende che l’Appello alla sentenza Gaggelli (Giudice Monica Gaggelli, colei che ha mandato assolto in I grado Acampa Giuseppe, Ndr) sia rimasto a dormire quasi un anno nella cancelleria del Tribunale di Siena e che sia giunta a Firenze solo in tempo di prescrizione.
Mi offende la grigia atonia dei cattolici senesi dominati da un piccolo gruppo che tu chiami “Banda della Curiana”.
Mi offende che la suddetta banda mantenga ancora i suoi poteri in questa città in barba ai principi evangelici, come ben messo in evidenza dal percorso processuale che tu hai affrontato..
Mi offende che il Vaticano conosca bene i soggetti e l’Arcivescovo e li mantenga ancora al loro posto.
Mi offende che i principi appresi dai sacerdoti di Siena di un tempo oggi non trovino riscontro nella realtà quotidiana, quasi come se una rivoluzione avesse snaturato gli insegnamenti stessi del Vangelo.
Mi offende la tracotanza di certe testimonianze rese in Tribunale che non dovrebbero essere nemmeno lontanamente essere pronunciate da chi riveste il ruolo di guida della chiesa locale.
Mi offende tutto, per questo dico basta”.
Cosa ha dimostrato, la serata di ieri? Almeno un paio di cose, tra le altre; in primo luogo, che la città istituzionale – amareggia dirlo – applica un sordido doppiopesismo: si mobilita per la verità per David Rossi (che del Groviglio armonioso era parte integrante), ma non muove un dito, neanche mezzo per il professor Franco Nardi (come visto ieri). Forse anche perché David Rossi appartiene ad un mondo che – a livello di singoli uomini di Potere – ormai non c’è più, mentre la suddetta Banda della curiana (termine ormai sdoganato in Tribunale, da un anno a questa parte) è sempre ben attiva e ben presente, come niente fosse.
La prova che il Valentini Bruno vuole Giustizia per il passato (facendo peraltro finta di venire da Marte), ma quando le battaglie non sono a rischio zero (come quella per Rossi, oggi nel 2016), non muove un dito. Neanche mezzo. L’uomo si presenta per come è: niente più, niente meno…
In secondo luogo, un appello al Procuratore Capo, dottor Vitello: a maggior ragione riguardando (per l’ennesima volta) le carte, crediamo che qualche ben solido spiraglio per ritornare sul caso ci sia. Non si può riprocessare il prescritto (per l’Appello) Acampa Giuseppe? Al Procuratore consiglio la lettura del mio “Le mani sulla città”, se lo vorrà: forse il fuoco, in quella mattina di dieci anni or sono, non fu appiccato da una sola persona. Le mani potrebbero essere state quattro.
Ed in ogni caso (come in un Processo di grande rilievo nazionale, concernente un ex Premier), si riprendano in mano le testimonianze del Processo dell’incendio, per piacere: con un po’ di pazienza (forse neanche troppa), magari si potrebbe scoprire che l’ottavo Comandamento (quello sulla falsa testimonianza) non è stato sempre rispettato…
Ps 1 Per chiudere sulla serata, segnaliamo uno stimolante intervento del maestro Adriano Fontani (dopo quello di Bastardo senza gloria, che ha anche caricato un curioso video sul suo blog, da non perdere): con Adriano abbiamo fatto tante cose insieme, e spesso litigato, specie in questi ultimi tempi; ma mi fa davvero piacere che sia venuto, e le sue parole – amarissime, ma vere – sono state un degno finale alla – anch’essa amarissima – serata.
Ps 2 Il valente pianista delle “cene eleganti” berlusconiane, Danilo Mariani, fino al 28 gennaio 2016 (almeno) veniva pagato dal Silvio nazionale; secondo la Procura di Milano, per fare Falsa testimonianza pro-Cavaliere in merito alle suddette “cene eleganti”.
Una curiosità: ma questo grande artista, questo valente artista (che fa coppia con il citaredo Mariano Apicella), ha forse qualche ruolo in Forza Italia senese?
Ps 3 “Se sbloccare i lavori è un reato, io allora lo sto commettendo”: Matteo il Renzi al parlamentino piddino di ieri.
Vi ricorda qualcosa, e soprattutto un celebre discorso di Qualcuno (per il Fantini è troppo facile)?
Ps 4 Elezioni del Magnifico Rettore: siamo in piena campagna elettorale, non senza sorprese. Facciamo per intanto sommessamente notare che – a quanto ci consta – non sono state ancora comunicate le date. Curioso, no?
Ps 5 Pare che autorevoli statistiche indichino che Siena regge, come ricchezza familiare, nonostante la conclamata crisi: gli informatori piddini, in giornata, sono usciti con la bandiera. Prendiamo pure i dati per buoni, e rallegriamocene; ma sia chiara una cosa: la suddetta ricchezza – per ora – ci sarebbe NONOSTANTE le recenti amministrazioni Pd, non certo in virtù delle stesse.
Mi stupisco molto che i martinellati non colgano questo passaggio logico: forse sono ancora frastornati per l’effetto Bisi Stefano?
Ps 6 Nei giorni scorsi ci ha lasciato Aldino Ricci, padre di Roberto e Presidente, praticamente a vita, del Costone basket.
Molto è stato detto e scritto su di lui, e avendolo conosciuto e frequentato per tanti anni avrei vari aneddoti da aggiungere; mi limito ad uno solo: con il suo fisico non propriamente erculeo, quando si sbracciava verso la balaustra per incitare i suoi ragazzi o per criticare gli arbitri, era uno spettacolo nello spettacolo.
E lui, nel basket, stava per pura, genuina, autentica passione, a differenza di altri. Ad officiare il suo funerale, c’era don Gaetano Rutilo, non Acampa Giuseppe. Bene così, Aldino carissimo…
Evitiamo per un attimo – se possibile – di entrare nel merito.
Ve la ricordate la moglie di Cesare ?
Anche se di facilissimi costumi Pompea non doveva essere neppure sfiorata dal sospetto di esserlo, perché era la sposa di Giulio Cesare.
Ma suo marito – ovviamente – alla fine divorziò.
Senza sputtanamenti, lo fece..
Mi parrebbe che la Santa Romana Chiesa dovrebbe valere almeno quanto la sposa di Cesare.
Nessun sospetto dovrebbe neppure sfiorarla di lontano.
Figuriamoci tutta questa bruttissima storia.
Ed allora mi domando ma possibile che da allora non si sia verificato alcun mutamento nella “governance” della Chiesa Senese ?
Papa Francesco, così attento, così trendy nella lotta mediatica al malaffare, mi chiedo, dove volge il suo sguardo misericordioso ?
Eppure: “Abscondi non potest civitas supra montem posita”.
Altra perla da aggiungere alla collezione del grande Sindaco Bruno Valentini durante la Cerimonia per il CAPODANNO SENESE : Passo la parola alla “RETTRICE” del Magistrato delle Contrade. Per chi non lo sapesse il Rettore del Magistrato delle Contrade è la Professoressa Nicoletta Fabio, Priore della Sovrana Contrada dell’Istrice.
Rettrice e Priora please. Ascheri che ne pensi?
Sul ps3, anche se non sono il Fantini, quando l’ho sentito ho avuto immediatamente lo stesso pensiero.
Caro Otrebla (per il Fantini “Alberto”),
l’unico autentico conoscitore del Fascismo in terra di Siena ci ha sgamati subito: chi avrebbe potuto dubitarne?
Visto che ci siamo (per curiosità invincibile, nonché per autentico masochismo): cosa pensa il Fantini del discorso del 3 gennaio del 1925, con il quale il Duce si assumeva la responsabilità politica, morale e storica dell’omicidio Matteotti?
Parlando del professor Franco Nardi: siccome ci perdiamo quasi tutto il flusso dei social, qualcuno ci può dire se il Sindaco ha proferito verbo sulla questione?
Chapeau, per finire, all’intervento dell’avvocato Panzieri.
L’eretico
“Otrebla” è l’anagramma di Alberto, Eretico, non ti pare? Quanto al discorso del 3 gennaio 1925 spiacente di deluderti (in realtà l’unica cosa che mi dispiace è che lo Stato ti paghi per insegnare la storia, ma è pur vero che sei solo uno dei tanti…) ma fu proprio in quella circostanza che Mussolini affermò la sua estraneità al delitto Matteotti. Leggi qua: ” E come potevo, dopo un successo e lasciatemelo dire senza falsi pudori e ridicole molestie, dopo un successo così clamoroso, che tutta la Camera ha ammesso (il Partito fascista aveva vinto le elezioni del 6 aprile 1924 con il 63,4% dei voti n.d.r.), comprese le opposizioni, per cui la Camera si aperse il mercoledì successivo in un’atmosfera idilliaca, da salotto quasi, come potevo pensare, senza essere colpito da morbosa follia, non dico solo di far commettere un delitto, ma nemmeno il più tenue, il più ridicolo sfregio a quell’avversario che io stimavo perché aveva una certa cranerie, un certo coraggio, che rassomigliavano qualche volta al mio coraggio e alla mia ostinatezza nel sostenere le tesi?” Eppure oggi, quasi 101 dopo, si deve continuare con questa commedia perché si è afflitti da euristiche di giudizio. Speriamo trovino presto la cura.
Caro sig. Fantini
E’ del tutto evidente che ogni persona difenda il piatto dove mangia. Se uno lavora per un privato deve dire bene del suo padrone, se lavora per lo stato, deve eseguire i dettami dello stato. La scuola ha un pogramma e va fatto in quel modo, e così la storia ufficiale. Ecco perché capisco l’ Eretico quando è professore.
Detto questo caro Sig, Fantitni ho molti dubbi riguardo al delitto Matteotti come lei ha detto. Capita spesso che la verità viena fuori alla fine di ogni regime, e qusto è gia finito. Oramai le burocrazie occidentali sono nel panico e non sanno più che fare.
Aspetti sig Fantini e chissà che non prenda qualche ragione.
Caro anonimo, per conoscere la verità sul fatto Matteotti non bisogna aspettare ancora, perché è stata scritta nel 2003 dopo che il figlio della vittima, Matteo, l’ha raccontata ad un giornalista genovese dal nome Marcello Staglieno. Quest’ultimo ha redatto un libro dal titolo “Arnaldo e Benito i due fratelli” dove descrive minuziosamente l’omicidio indicando come registi personaggi vicini al Re, e il contesto non era certo politico ma attinente al mercato del petrolio. Personalmente invitai Staglieno a Siena a parlarci del suo lavoro, estesi l’invito a ventotto professori di storia (ne vennero solo due, gli altri ventisei, si vede, non ne avevano bisogno) e diresse la serata magistralmente, da quel fuoriclasse che è sempre stato, sa chi? Il Superavvocato Luigi De Mossi, che quindi conosce benissimo l’argomento e, figuriamoci, se non ne ha mai parlato con l’Eretico. Gliene ha parlato eccome, infatti il 10 giugno del 2014, ad ottant’anni da quel fatto, quando tutti gli organi di stampa rivangavano quella giornata riproponendo la filastrocca di Mussolini mandante, l’Ascheri junior non ha minimamente sfiorato l’argomento, evidentemente avvertito che la giusta informazione non era quella ufficiale e, magari, io ero nei paraggi. Perché poi l’Eretico abbia stuzzicato a questo giro proprio non lo so, ma non è la prima volta che mi capita di non capire il comportamento di un mio simile.
Le Fantini avrà capito subito che Ambarabaciccicocco è l’anagramma di occociccicabarrabma, non le si può nascondere nulla, e’ sempre un passo avanti. Per questo volevo chiederle: un sa mica quanto vengano l’asparagi?
Meno male, Otrebla quindi Alberto, che ve ne siete accorti te e l’Eretico. Io invece non essendo sintonizzato sulle boiate non ci avevo fatto caso.
Boiate…fascistissimo.
Era troppo facile, per me non meritava neanche la risposta, l’eretico sottovaluta i suoi lettori.
Comunque meglio assumersi la responsabilità morale delle trivelle…giá mi immagino la prossima violazione del copyright, a breve doneremo gli iPhone alla patria….
Sul PS 6 mi permetto di ricordare che il Dott. Aldo Ricci, Presidente del Costone per oltre 30 anni, ogni volta che si recava a vedere giocare il Costone si fermava all’ingresso e …. PAGAVA IL BIGLIETTO.
Così…..semplicemente .
Ma come si può immaginare che uno studioso dia fuoco alla sua creatura? Non conosco tutti i dettagli della vicenda, ma capisco l’amarezza. Da ricercatore a ricercatore tutta la mia solidarietà a Franco Nardi.
Con il ritorno del sole e della bella stagione e dopo che una parte della citta’e’scesa in piazza il buon Lorenzini/Fanali torna “coraggiosamente” a parlare del caso Rossi.Premetto che non lo leggo quasi mai,vorrei fare una domanda aperta a tutti:quando mai lui ha scritto qualcosa di utile sulla vicenda e quando mai sono avvenute le strumentalizzazioni politiche su questa triste storia che lui dice di aver visto?Semmai spesso io ho visto giornalisti coraggiosi e fuori dal coro che hanno parlato di morte sospetta.
Lui dove cazzo era?(domanda aperta a tutti)
Caro Giacomo,
concordo in toto: oggi scrivere di David Rossi è a costo totalmente zero, e fare battaglie per la verità sul suo caso non solo non costa niente, ma è scrivere con il vento in poppa; non a caso, anche il Sindaco ci si è buttato, non vedi? Altra cosa sarebbe andare a scandagliare certi meandri: per esempio quelli sollevati da Report.
Scrivere contro quelli rimasti – non si sa bene come, o forse lo sappiamo sin troppo bene – ancora oggi potenti, invece, costa, fa rischiare querele: e difatti Fanali, martinellati vari e bisindagati se ne stanno ben bene inguattati.
Non essendo – beato me – un affiliato all’Ordine dei giornalisti, mi lascerò andare ad un francesismo: mi danno proprio i conati di vomito…
L’eretico
ma il fanali ha mai scritto qualcosa di serio/concreto? come i martinellati sono gente di apparato. Tempo fa qualcuno al fanali domandò come mai non aveva scritto ancora sulla su un tema di attualità riferita al bisi stefano/massonaria/indagato per ricettazione, evito di ripetere la sua risposta. Sulla vicenda Rossi + o – siamo li….pora Siena.
http://www.grandeoriente.it/siena-gran-maestri-ditalia-washington-tornata/
Ciao prof. mi è proprio dispiaciuto non venire al revival, ma figli e lavoro mi prendono troppo.
Comunque sia spero che queste serate continuino e soprattutto che aumentino anche come frequenza.
Magari a forza di togliere fette di prosciutto prima o poi noi senesi riusciremo a vederci gli occhi.
ciao ale benve
Pingback: Rassegna Stampa – Ranieri Rossi risponde… La rubrica di Mara Morini in Rassegna Stampa… Video Don Brunetto il problema è il Monte dei Paschi!!! | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA
Un off-topic che ha meritato, tempo fa, alcuni PS Ereticali di riflessione, ma evidentemente nulla si è mosso e nulla si muoverà per tanto altro tempo ancora.
Sono appena andato a pagare una multa, presa in ZTL (bollino regolarmente pagato), perchè parcheggiato fuori dalle zone consentite, in quanto occupate da categorie di “patcheggiatori” NON riconducibili minimamente ai residenti (transiti temporanei, commercianti, accessi per garage, veicoli multipli dello stesso nucleo familiare, fruitori residenti in zone diverse…..)
Ovviamente le zone consentite constano (ufficialmente) di una 50ina posti macchina.
I bollini rilasciati ed incassati mensilmente quanti sono?
Sarebbe un dato interessante da conoscere e da diffondere pubblicamente, o non vige l’obbligo dell’amministrazione trasparente per queste cose???)
La macchina era parcheggiata senza ostacolare NIENTE, in una via SENZA la segnaletica verticale del divieto di sosta e PARALLELA a quelle “consentite”.
Siccome non è la prima (e ahimé non sará l’ultima) sono stato combattuto per giorni se ricorrere in qualche modo o se pagare (ed amen).
L’Ufficio intanto è aperto al pubblico SOLO il Giovedì
Pagamento disponibile in tutti gli sportelli del MP-S. (Altre banche no? Perche?)
All’ufficio informazioni, una solerte, presupponente, superindottrinata (….il codice della strada…. …..in quanto patentati dovete conoscere….. ….c’è scritto dietro……bla bla bla) incaricata, liquida tutti in pochi minuti.
Ma se si cominciasse a fare sentire un po’ la voce, partendo pure da queste cose, potremo avere una qualche speranza, o vivo nel mondo dei sogni? Ma i rappresentanti di Circoscrizione, dove sono? Cosa fanno?
Dovremo ancora per molto essere becchi e bastonati, vessati da questi balzelli o esiste qualche remota speranzucola?
Accidenti! Il de mossi che parla delle liste massoniche Di 20 anni fa? Super scoop! Dipende .. Che cosa ha detto? Per coloro che sfortunatamente non sono potuti venire puoi scriverci eretico una breve sintesi?
Ringraziandoti per il lavoro che fai un caro saluto!
Caro anonimo,
il Superavvocato ne ha parlato piuttosto poco, ma la sostanza è che – in quel caso – è stato punito colui che pubblicò (Fabio Rugani), ma che al contempo restano zone d’ombra vaste; come sulla fine fatta dai danari per Antonveneta, e per l’appunto dall’incendio curiale. Questi i tre principali misteri senesoti per il Superavvocato.
Stimolante la vicenda Ztl di Tommaso, tutta da leggere.
Quanto all’ottimo Fantini su Matteotti, rimando all’imminente pezzo del venerdì.
L’eretico