La lunga estate calda dell’indagato Minucci Ferdinando
Siamo al Ferragosto dell’estate più lunga, e tormentata, della vita dirigenziale di Minucci Ferdinando. Quando lavorava al Monte, non sapremmo dire come trascorresse le estati: resterà un mistero, come quello sul perché se ne andò, improvvisamente, dalla banca, lasciando quello che era il sogno di tutti i senesi di quella generazione.
Pensare che il 15 agosto di 9 anni or sono, Minucci Ferdinando veniva insignito del Mangia d’oro, Mussàri imperante: l’anno prossimo, il decennale lo festeggerà sotto Processo?
Intendiamoci: barca, villone con servitù ed altri benefits, ci sono sempre. Però manca la serenità, la tranquillità: l’inchiesta denominata Time out (Pm Nastasi) sta per venire fuori, e già questo basterebbe a togliere il sonno a chiunque; poi c’è il rapporto con il main sponsor Mps, sempre più restìo a scucire, da quando Mussàri Giuseppe ha abbandonato la barca; in più – tegola su tegola – pare ci sia una cifra astronomica (circa 6 milioni di euro) da pagare al Fisco, per la questione degli stipendi al nero. Come la mettiamo?
Già questi tre motivi, dunque, stenderebbero un toro, più o meno seduto: ma a questi se ne aggiunga un quarto, davvero beffardo. Pare infatti che il buon Ferdinando a questo giro avesse fatto promesse di maxi premi Scudetto, ai suoi baldi giocatori (forse perché temeva di non vincere, ed aveva invece un disperato bisogno di rilancio in città, e non solo). Lo Scudetto – come ben si sa – è stato meritatamente vinto, con alcune partite di grande spessore. Il problema è che sembra non ci siano più i dindini per pagare i premi ai giocatori, né il tandem Profumo-Viola sembra intenzionato a scucire come ai vecchi tempi mussariani…
A livello di campagna acquisti, infatti, è da 2 mesi che arrivano i nomi più mirabolanti, ma è l’ufficializzazione dei contratti, a mancare; l’unico effettivo colpo è stata la riconferma di Hackett (peraltro infortunato), con tanto di cena immortalata in Piazza del Campo a fine luglio. Vedremo, vedremo.
A dirla tutta, al problema megamulte ed a quello del tira e molla con Mps per il pagamento dei premi, si deve aggiungere il rapporto con la Fises, la sedicente Finanziaria senesota di sviluppo. Partecipata da Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Mps, quale sia esattamente il rapporto fra società Mens sana basket e Fises, ad oggi, non è più ben chiaro.
Dopo l’inizio dell’inchiesta Time out, si vociferava che la Fises fosse decisa a rompere i rapporti con il basket; la Fises, insomma, è creditrice o meno, rispetto al basket minucciano? Sarebbe bene fare chiarezza, no?
Senza dimenticare che l’Eurolega vedrà la squadra impegnata a Firenze, come anticipato mesi fa dal blog: ma tutta la retorica castista propinata per anni, non era sempre andata avanti dicendo che la Mens sana era il gioiellino della piccola città contro le metropoli?
Ah, forse tutto si tiene: Firenze è città media…
Ps Quest’oggi, intanto, la stampa dà notizia di un atto davvero rivoluzionario, nel panorama dei rapporti fra banca e basket: dal prossimo anno, in segno di fiducia verso il futuro, il Costone avrà sulla propria maglia il logo Mps. Ma senza prendere un euro. Dopo avere avuto una miriade di sponsor legati alla galassia Mps negli anni passati, un gesto simbolico e di buona volontà da parte della squadra costoniana.
Chi ha avuto tanto per tanti anni, è giusto che dia indietro qualcosa, no? Chissà se si facesse la stessa cosa in Viale Sclavo, che sorprese verrebbero fuori…
Eretico, non fare il costoniano, quale sei. Mi deludi; il Costone mette mps nelle maglie e mps paga le rate del mutuo per il palazzetto. Dai, via, fai la persona seria. La veritá é questa.
e se fosse?? I dirigenti costoniani avrebbero dimostrato di essere mooolto più intelligenti di altri, che fai…ci sformi?
o forse se non arrivava MPS la rata che scadeva il 30 di giugno del palazzetto nuovo andava inevasa con tutto quello che ne consegue? Da quanto so stati bravi e hanno fatto i conti bene al costone non si erano resi conto che oltre 60000 euro all’anno solo di mutuo e i costi di gestione del nuovo palazzetto non erano una spesa sostenibile senza aiuti esterni…..
Caro Genio, ciò che scrivi cozza con il tuo nome…..ripensaci un pochino……Mps non aveva bisogno di “arrivare” come dici te , in quanto era già presente, essendo in essere un contratto di mutuo. Anni fa Mps salvò dal fallimento Mens Sana che non poteva sopportare i costi di gestione del Palazzo dello Sport (nuovo) oggi lo fa con il Costone, assolvendo, secondo me, con intelligenza ad una mission sociale.
Ciao Foloso, mi permetto di risponderti che la Banca ha aiutato le realtà sportive nelle esposizioni verso la stessa con quello strumento che era la Fondazione, strumento che permetteva di assorbire parte delle spese (mutui compresi ma non per tutto l’importo), un validissimo aiuto a coloro che avevano avuto l’intuizione ed il coraggio di realizzare opere che sarebbero tornate utili a tutta la collettività……..cosa che il palasport permette spesso e a titolo gratuito per il Comune, la Banca e anche privati, l’operazione del Costone è diversa, ma io voglio comunque vedere in essa la buona fede……….
chissà perchè il Monte continuerà a sponsorizzare solo il Costone lasciando in braghe di tela Robur, Mens Sana, Virtus e compagnia bella…..misteri della casta senese
diamo un’occhiataa chi era ai vertici fises e quali rapporti aveva o ha avuto con ferdinando
oh per bacco la FISES chi sono questi sconosciuti ma loro sono quelli che aiutano le aziende senesi e questo fanno quindi eretico la mensana và aiutata. sarebbe interessante sapere come mai questi pezzi di m….. fanno fallire i piccoli diavoli che non appartengono a nessuna corrente mafiosa
e non hanno santi in paradiso nemmeno con gli avvoltoi della banca, perchè di avvoltoi si tratta, cosi salvano la faccia per 200-300.000euro e lasciano in essere debiti per milioni di euro BRAVI poi si fanno belli con articoli del cazzo sull’operato ma che si vergognino tutti
A me personalmente della Mensana, della Robur e simili non interessa nulla. Già anche del Palio mi interessa sempre meno figuriamoci dei vari sport senesi. Che poi ormai lo sport agonistico non esiste più, se un ragazzino non è un campioncino viene subito emarginato dall’allenatore, non c’è più il mondo coubertiniano di ‘partecipare e divertirsi in compagnia’, ma quello di ‘vincere sempre’. E poi a Siena ci sono molti problemi più gravi della Mensana, è finito il tempo dei giochini. E poi Minucci, ma l’avete conosciuto? Io si, era ed è stato sempre un ‘montato’, che tra l’altro ai tempi di quando era montepaschino disprezzava chi andava a vedere le partite della Mensana, quella di Sensi, Ceccherini, Giustarini, poi coi soldi del Monte ha fatto la squadra attuale. Non per togliere i suoi meriti, ma se quei soldi l’avessero amministrati qualche altra figura senese più addentro allo sport (ce n’erano e ce ne sono) e più modesti, il risultato sarebbe lo stesso o migliore. Quindi…… tanto bene secondo i meriti.
Il Mangia d’oro a Ferdinando Minucci è un altro degli scandali di questa città, ma questo a differenza di altri (Mps,Università, Fondazione…) è risolvibile molto facilmente, basta volerlo!
Ma quale scandalo, la minucci con la menssana di soldi ne avrà avuti pure troppi ma almeno ha dimostrato di saper raggiungere dei traguardi importanti. A Siena la stragande maggioranza delle persone\societa\associazioni ha avuto risorse da far impallidire le altre realtà analoghe non senesi e non è riuscita ad ottenere un bel niente: cominciamo con il far piazza pulita di quelli che oltre ad essere parassiti sono anche incapaci
Volevo rispondere a Francesco ma non riesco a farlo in calce al suo msg. Le tue argomentazioni, Francesco, sono esatte e condivisibili, io, tuttavia, non mi riferivo al ruolo di sostegno della FMps a favore dello sport e delle strutture sportive , il mio intervento tendeva a ricordare, che negli anni successivi alla costruzione dell’attuale PalaEstra, la Mens Sana non riusciva a far fronte agli impegni del mutuo sottoscritto con BMps ed arrivò ad un passo dal fallimento che fu sventato da una parte con una “ricontrattazione” del mutuo stesso e dall’altra con le cessioni di 2 giovani promesse( Moretti e Frosini).Quindi, torno a ripetere, quello che oggi Mps fa con il Costone , fu fatto 30 anni fa con Mens Sana.Questa è solo la storia che, senza polemica e senza alcuna dietrologia, è bene ricordarsi e ricordare a tutti prima di dare fiato alle trombre ( non è il caso del msg di Francesco).
Saluti