Concorso ereticale: il “Contradaiolone 2.0”
Drappellone (si deve sempre usare il singolare, o il duale?) presentato, 4 giorni palieschi dunque in dirittura d’arrivo.
Ai tanti lettori extra moenia (anche extra parecchio), certo non molto interessati alla cosa, dico subito che – salvo sorprese eclatanti – il prossimo pezzo paliesco sarà dopo il 16, per un commento generale e conclusivo. Nei giorni della Festa, ci occuperemo di roba davvero grossa, ed è giusto iniziare a scrivere di Antonveneta, no? Mica possiamo lasciare il privilegio solo ai giornalisti foresti…
Per quanto concerne questo Palio di mezz’agosto, non stiamo a ripetere ciò che abbiamo detto e scritto svariate volte su come dovrebbe essere il Palio, a parere ereticale (l’abbiamo sottolineato anche prima di quello di luglio).
L’unica cosa che ci preme sottolineare è che bisognerebbe tornare a prendere il Palio con minore drammatizzazione, con minore enfasi, a maggior ragione adesso che il dramma sociale è presente (più di prima) nella quotidianità della città.
Senza togliere nulla alla sacralità (laica, in stragrande maggioranza) del Palio, cerchiamo dunque di non considerarlo l’ombelico del mondo. Ridiamoci su, che magari si eviteranno gli episodi di violenza, eccessiva e vigliacca, che hanno contraddistinto l’ultimo dopocorsa.
Gli spunti, per divertirsi, quelli ci sono tutti: le gaffes terminologiche di Rodolfo Valentini (che dirà, a questo giro? Sunto ci faccia sapere!); Franchino il Ceccuzzi cucina-nana nella Torre (con alcuni torraioli lodevolmente incazzati…), autentica scena cult della mezza estate senese; monsignor Acampa Giuseppe che continua a fare il correttore di una Contrada (non diciamo neppure quale…), e tanto, tanto altro ancora.
Da questo blog, si lancia un nuovo concorso: dopo quello – seguitissimo – sul Foloso sanese (ottobre 2011), da oggi fino al 16 potete votare per il “Contradaiolone 2.0”.
Quali caratteristiche intrinseche deve avere, questa figura?
Ovviamente deve essere un gran frequentatore della Contrada (anche da poco tempo, non facciamo i difficili…); deve essere uno che fa mostra di essere sempre aggiornatissimo sulle cose paliesche, quasi sempre millantando; deve essere uno che, nei 4 giorni, ripete ad ogni piè sospinto “ah, non mi dite niente: io in questi giorni penso solo ed esclusivamente al Palio, non mi parlate d’altro!”, come se i restanti giorni dell’anno fosse solito discettare di turbofinanza o di geologia applicata; deve avere almeno una dozzina di amici in ognuna delle altre 16 consorelle (se anche nella rivale, vale doppio: è più fico); deve essere uno che non compra un terzo dei libri scolastici ai figli, ma al posto in palco non rinuncerebbe mai (meglio in prima, massimo seconda fila); in caso di cazzottata, lui c’è sempre stato, e se non c’era quella volta, era per portare via il fantino, sennò lo maltivano bene bene.
Ce ne rendiamo conto: le donne sembrano restare fuori, ma non è detto, a pensarci bene: c’è spazio anche per loro; soprattutto, restano fuori i giovani, diciamo gli under 30. Questo è vero.
Ci sarà tempo, per loro: per intanto, imparino a conoscere i loro punti di riferimento.
Per il premio da assegnare al vincitore del concorso, l’eretico pensava ad un’opera del maestro Luciano Bichi dei Quattro cantoni: però bisogna vedere se è d’accordo anche lui…
Ps Mi raccomando: ironia quanto vi pare, anche sarcasmo. Non offese o giù di lì, però. Non mi costringete a censurare la vostra creatività.
Eretico nella Torre la storia del ceccuzzi cuoco non è stata digerita. Anche ieri sera un ex capitano si è incazzato di brutto. Ho saputo poi che chi ha portato il ceccuzzi nella Torre ha chiesto scusa alla dirigenza.ERA IL MINIMO. Chi ha creato danni irreparabilialla città, come ha fatto il ceccuzzi,dovrebb essere isolato. A VITA.
Ora si spiega perchè la Torre ha fatto cappotto quest’anno..tanto porta male buffo il Chiorba….
C’è un vincitore annunciato: Luca Guideri (Buristo) from Castelvecchio. Vince di diritto di 3 colonnini e fa contento anche Gigi Bruschelli (e Alfredo Monaci)..
polifemo può concorrere?!?!?!
questa classifica rischia di rispecchiare fedelmente quella del foloso sanese dal momento che tanti sono gli intrecci e “conflitti d’interesse che le accomunano. Tanto x fare un esempio, x non fare nomi e cognomi, il sor Acetello from Fontebranda pare destinato a dominare anche questa classifica: tipico esempio di arrampicatore sociale anche in ambito contradaiolo, il soggetto in questione, senza fare mai un tubo in contrada, è arrivato, non si sa come, addirittura alla carica di vicario….davvero un fulgido e degno rappresentante del contradaiolone sanese
Stravince Buristo a nerbo alzato. Anche se da giovanotto n’ha buscate tante…
Purtroppo non c’è solo il Guideri. A Siena, da sempre, esistono persone che non hanno mai fatto niente se non il contradaiolo. Lo fanno, come il Guideri, di professione. E ci guadagnano pure, il bello è questo. Tifo Mussari, perchè ha fatto quello che ha fatto, capendo di quanto siamo idioti noi senesi. Ieri sera, in una città al fallimento, c’era: festa dell’unità con intervista al Valentini, partita di calcio, con il Roburrone, i Nomadi in concerto, e le prove di notte. Ci massacrano il cervello, anzi ce l’hanno già massacrato. Ora c’è il palio, e saranno quattro giorni di completa trance. Aveva ragione Beppe Mussari, aveva capito in che ambito ha potuto rubare tutto quello che ha voluto. Un GRANDE.
Caro eretico urgente
Ho sentito dire che stanno mettendo mano alla casa depositi e prestiti, per investire nel mattone. Che puoi informare meglio e se non sia il caso di ritirare tutto?
Quoto anch’io il Guideri detto “Buristo”!!!
Non per par condicio a tutti i costi, ma l’avvocatone montepaschino Roberto Martinelli, candidato non so quante volte con il Pd e Priore non so quante volte del Chiocciolone? Altro che il grande Buristo…
l’esule di Vinci numero1 1
BURISTO di mezzo giro abbondante
Io voto per il pinguino della lupa
Per me stravincono i Castagnini dell’Onda. Due esempi di grandi contradaioloni che agiscono sempre disinteressatamente per il bene della contrada, anche a costo di rimetterci e di sacrificare la carriera. Bravi tutti e due!!
troppo facile,
fate nomi conosciutissimi, quasi da Carnevale di Viareggio…
ma i peggiori sono altri.
Magari poco conosciuti a livello intercontradaiolo.
Ma che all’interno di ogni microcosmo di ogni singola contrada hanno letteralmente “trinciato” la scala sociale….
Meritocrazia questa sconosciuta….
Anzi addirittura, costoro tacciano gli altri di quello di cui dovrebbero essere tacciati loro.
Inoltre ci sono le Lobby…… ovvero non puoi avere cariche se non appartieni a un certo giro…. o addirittura nn lavori in un certo ambito… (e viceversa… se lavori in un certo ambito, avrai grossi vantaggi ad avere cariche….)
Poi c’è pure un’altra simpatica sottocategoria oltre al CONTRADAIOLONE.
Troppo spesso sottovalutata
Che personalmente temo pure di piu’….
Il RIVENDUTONE……
Quelli sì che sono terrificanti…..
E poi ci sono pure quelli che scambiano l’avere modo di andare spesso in contrada(o “una sega da fare” che dir si voglia) con l’arrogarsi il diritto di “sentirci” più di altri…… (con quello che ne consegue)
Questo denota piu’ DEMENZA che presunzione….
Ma stiamo andando anche troppo fuori tema, …..o forse no…
Io segnalo Lucianone Sardone, tartuchino sopraffino, che ha messo nel profilo facebook se stesso che mangia le chiocciole, ovviamente vestito dei colori della Tartuca. Un grandissimo!
SCusate ma i due Pasquali panterati niente? Pasquale Colella non merita una citazione? E Pasquale Cappelli, ex Priore panterino e Consigliere comunale (oltre che gran lavoratore Mps)?
Io voto il fagiano della civetta
@RENMAR:Ti ringrazio per la citazione ma devi purtroppo considerarmi fuori concorso in quanto devi considerarmi come un attore che oramai si e’ ritirato dalle scene!
Stavo leggendo prima che qualcuno vorrebbe promuovere il sondaggio del RIVENDUTONE!
Sarebbe una cosa fantastica!
Giuro che di post ne vedremo di belli!…Quindi esorto con tutto il cuore L’ERETICO a partorire un sondaggio simile questo!
Salve….questo del contradaiolone e’ veramente cosa fatta bene!!!
Si devo dire che purtroppo in alcune forme di contradaiolone scritte mi sono riconosciuto anche io. Quanto siamo giovani bordelli si csde in tranelli per pura inconsapevolezza e si rischia di esere riconosciuti in linee di penisero pseudopolitico di poltrone altrui.
Mi dispiace ma riconosco che anche nella mia contrada, quella delil cuor che m’arde e divien fiamma in bocca, mi sembra che di soggetti simili siamo presenti.
Ma il guideri credo non abbia paragoni.
secondo il martinelli e tutti quelli come lui a pari punti.
ce ne sono tanti, tanti, tanti
ciao
è vero, bisognerebbe fare anche la classifica dei rivendutoni, lì si che ci sarebbero dei nomi prestigiosi….un saluto al grande Esule di Vinci, contradaiolo di vecchio stampo
Buristo numero uno.
Lucianone e’ tutto ONE, dal cognome sardone, al roburrone, ad essere un mangiatore di chiocciolone, senesone, del tartucone, amico di buristone, insomma, consideriamolo! A propoaito, ma che lavoro fa nella vita? Riaposta esatta, il senesone! W il sardone!
Non credo che il problema principale delle contrade siano i “folosoni”, quelli ci sono sempre stati.
Nel bene o nel male che piaccia o meno, sono anche loro parte integrante del fenomeno palio e se ci si pensa bene se non ci fossero sarebbe un peccato, perché hanno contribuito e contribuiranno ancora ad alimentare i tanti aneddoti del palio che sono il sale di questa festa.
I mali delle nostre belle contrade, sono tanti altri e sono sotto gli occhi di tutti, ma come tutte le cose di Siena, nessuno si prende la biga bega di scozzolare le carte una volta per tutte.
Ne Voglio citare qualcuno forse i più significativi secondo me di sicuro molto importanti, poi se si volesse approfondire ci sarebbe da scrivere non sai quanto caro Eretico, “s’ andrebbe alle calende greche”.
La fine dei rioni, non ci vive più nessuno e già questa è una bella mazzata, la fine della spontaneità, che sta alla contrada, come l’aria sta ai polmoni, la fine del mutuo soccorso, che ha ridotto le contrade e le società a piccole aziende che devono far quadrare i bilanci ad ogni costo dimenticandosi il vero scopo della sua esistenza, la fine del contradaiolo semplice ora mai conta solo essere dirigenti.
Mi dispiace dirlo ma il palio mi piace sempre di meno.
Continua ad emozionarmi fortemente ma mi coinvolge sempre di meno, forse sarà perché sto invecchiando ma per nei gironi della festa per godermelo mi isolo molto rimango solo anche se magari sono dietro il cavallo e con i ricordi cerco di viverlo emozionandomi ascoltando i suoni, cercando con gli occhi i colori e luci di piazza del campo.
Rischio il coccolone quando vedo primo il biancorosso per i palio ma anche per le prove provo una gioia infantile quando vedo partire primo il giraffone.
Poi ci sono i ricordi di gioventù delle serate passate con personaggi delle chiacchierate infinite e delle tante belle serate passate in via delle vergini.
Tutti ricordi bellissimi, che però si scontrano con la dura realtà di un palio che mi sento sempre più lontano e che mi ricorda sempre più lo zampone di natale……. precotto anzi preconfezionato!!
Pierfrancesco Tanganelli dalla Giraffa
Bello il commento di PF Tanganelli che si è firmato con nome, cognome, e contrada di provenienza ( a Siena dovrebberlo scriverlo anche sulla carta d’identità).
Io che apprezzo PierFrancesco per la sua spontaneità e la sua onestà intellettuale (merce rara di questi tempi), posso affermare di non essere contradaiola benché nata sulle lastre in clinica Rugani Piazza della Posta (a differenza di molti che vengono da fuori, ma non è importante). Ho passato tutta la vita circondata da gente di Palio, da atmosfere da Palio, emozioni da Palio. Eppure niente di tutto questo mi ha mai smosso il benché minimo sentimento. Non so dire il perché (sarò mica malata?). Posso dire che ho conosciuto, nel bene e nel male, emozioni molto più forti e intense che al confronto l’uscita dei cavalli dall’entrone, o l’entrata inaspettata della rincorsa sono tiepide assai. Perché? Non lo so. Posso dire che l’atmosfera di astio, di violenza, di rabbia, di rancore che si respira nei 4 giorni non la trovo attraente né edificante. Non riuscirei a immaginare mio figlio che con fare becero e villano prende a male parole un malcapitato (e probabilmente anche stolido) turista perché fa delle foto al cavallo. Non riesco a immaginare che tipo di emozione possa suscitare nei bambini che frequentano la contrada, la violenza delle cazzottate. Vedere un adulto che ne picchia un altro (anche se sono solo schiaffi o spintoni) che effetto può fare a un bambino? Che idea avranno di noi adulti quando ci vedono con le facce arrabbiate e aggressive nell’intento di mettere le “mani nel muso” a un altro disgraziato la cui unica colpa è quella di non appartenere alla nostra contrada? A volte credo che si perda di vista il principio di realtà, la vita reale è un’altra. La vita reale, quella per cui è più che legittimo arrabiarsi, contorcersi, urlare, piangere,e magari anche tirare uno schiaffo, è fatta di problemi veri è fatta di disoccupazione, cassaintegrazione, malattie invalidanti o incurabli, morte, sofferenza, guerre, fame, sfruttamento, mortalità infantile, miseria, suicidi, e chi più ne ha più ne metta. Ho sempre pensato che la menzogna del gioco che ci coinvolge e ci fa credere che sia la realtà quando non lo è, sia fatale per il cervello umano. Pensate quanto sia plasmabile la mente umana attraverso questo meccanismo perverso, il meccanismo che ti distoglie la mente dalla realtà per focalizzarla su una cosa che in realtà, se ci si pensa bene, non esiste. Non l’ho mai capito. Che cosa spinge l’uomo a comportarsi così? La tradizione? La cultura? Dio? Perché la gente per stare bene (stare bene?) ha bisogno di violenza? Nei giorni del Palio sembrano tutti tristi, arrabbiati, e tesi. Perché? Non c’è già abbastanza tensione nelle nostre miserie quotidiane? Chissà quale curioso e contorto meccanismo scatta dentro l’animo umano. E’ chiaro che questo mio post è una provocazione, ma potrebbe essere anche un invito a riflettere su altro, ad allargare la mente, ad avere nuove e più interessanti prospettive e punti di vista, a dare il giusto valore alle cose della vita. Oltre agli insulti (che so già riceverò in gran copia )mi piacerebbe per una volta avere un confronto dialettico civile. Mi piacerebbe sapere che ne pensa l’Eretico.
Scusate, non mi firmo perché sennò qualcuno (di quelli un po’ più facinorosi) mi viene ad aspettare sotto casa, e di certo non per portarmi un mazzo di fiori.
ah…dimenticavo, una volta ho sentito un tizio dire che “il Palio non è una festa, è sbagliato dire che è una festa. Il Palio è sofferenza, te lo dico io!”. Credo che questo tizio abbia una’idea un po’ confusa di cosa sia la sofferenza. Comunque beato lui se non ha conosciuto che quella paliesca. Eppoi che ci sarebbe di male se fosse una festa.. boh?Inspiegabilmente pare ci sia una fetta consistente della popolazione contradaiola che si da un gran daffare per negare che il palio sia una festa, come se la parola “festa ” insultasse la sacralità dell’evento paliesco ( si può dire “evento”?).
Ecco, io il premio lo darei a questo tizio.
sempre rigorosamente anonima non mi firmo nel timore che qualche folosone contradaiolone scopra chi sono e venga a darmele di santa ragione.
http://www.huffingtonpost.it/2013/08/13/mps-ex-sindaco-ceccuzzi-crac-pastificio-amato_n_3748691.html?utm_hp_ref=italy
Io il premio lo darei ad un cero Cenni, detto anche Izino. Comunque anche Ceccuzzi potrebbe essere una valida alternativa. E il premio a livello di gruppo? Ma la Torre, no?. Ha accolto il Ceccuzzi per cucinare la ‘nana’. Che tristezza.
Per chi non lo sapesse, Cenni-Izyno è l’ex Sindaco Maurizio Cenni, nicchiaiolo.
Quanto alla Torre, non si può gettare la croce su nessuna Contrada in particolare. Non per fare facile ecumenismo, ma ditemene una senza castisti al potere. Almeno nella Torre, insieme a chi Franchino lo porta, c’è chi si incazza ben bene: altrove meno.
Nella Selvina, come dico sempre, il 15 i bambini vengono battezzati da don Acampa. Da don Vittorio Bonci a don Acampa: che tristezza, appunto…
L’eretico
Vince alla grande Buristo seguito da soppressata (figlio). L’uscita da piazza é da cineteca. Questo palio ci appartiene sempre meno, tanta sceneggiata, poca spontaneitá. Occorre ridere maggiormente. E’ vero che nella tragedia in cui siamo finiti , c’é poco da ridere. Se riuscissimo ad essere piú normali sarebbe meglio per tutti.
Non sono un contradaiolo ne lo potrò mai essere. Sono un semplice appassionato del Palio e lo seguo con una curiosità che sempre si rinnova festa dopo festa. Ho letto con molta attenzione quanto scritto da Pierfrancesco che, per il cognome che porta, mi ricorda una persona cara che faceva televisione a Siena quando ero ragazzo e che mi ha rapito con le telecronache prettamente senesi quanto contradaiole. Ovviamente sto parlando di Bruno Tanganelli meglio conosciuto come Tambus che ho avuto la fortuna di conoscere. Alle persone come Pierfrancesco ma perché no, anche come l’Eretico mi verrebbe da domandare: ma se Siena, nonostante quello che è accaduto intende ripartire, attraverso persone semplici quanto oneste come voi, e ce ne sono, credo, migliaia, perché non farlo cercando perlomeno di non far mettere le mani sulle contrade? Per quello che hanno rappresentato, per la gioia di quando eri ragazzi e il Palio si faceva certamente in alta maniera. Sarebbe un vero peccato, se dopo aver svenduto/devastato gran parte della città, si riuscisse a fare lo stesso con il cuore di Siena.
Ecco perché, aldilà della boutade, le persone menzionate nei commenti e che certamente in buona parte la contrada possono averla sfruttata, non devono vedersi esaltate. Non ce l’ho con lei professore ma di che sa accodarsi al declino suonando la grancassa?
ah,saluto anche io l’esule di Vinci che conosco personalmente e bene; posso tranquillamente affermare che è un contradaiolo con la C maiuscola ma, se non vado errato, x la sua priora è un contradaiolo “obsoleto”…..che tristezza avere al potere certi personaggi, pora Siena
Ma di Mr. Eutelia dal Panterone, ci siamo già scordati tutti???
Voto il filiforme dell’istrice, Polifemo, oltre che all’altro istriciaiolo (?) Mussari Giuseppe.
PS: mi risulta (la voce non è sicura al 100%, ma la fonte è attendibile) che l’avvocato Mussari abbia partecipato (un pò in disparte) alla cena della prova generale dell’istrice del 1.7.2013; ti risulta?
Se così fosse, non è vero che rimanga sempre relegato a casa sua per “la vergogna”……
Lucianone ha tolto il pasto con il chiocciolone e su facebook ha messo la foto mentre e’ in piedi sul palco, in vera posa da contradaiolone! Ma vuoi mettere! Sono sicuro che non ha paura ad attaccare anche il coro, lui (buristo permetendo). Non e’ fra quelli che dopo due strofe nessuno gli va dietro e si zitta. Lui e’ Lucianone! Il meglio di tutti!
Eretico vorrei segnalare che Michele Pinassi e Mauro Aurigi di M5S hanno rinunciato ai privilegi, che spetterebbero normalmente alla casta consiliare, e hanno donato i loro biglietti dei posti al Palio alle trifore e nei palchi a semplici cittadini con gravi disabilità. La stampa senese come al solito ha boicottato questa iniziativa. Un bel gesto quello di M5s , un messaggio importante, un’iniziativa che dovrebbe essere imitata anche dagli altri consiglieri, ma non ci speriamo troppo.
Non facciamola passare inosservata questa cosa, per favore!
Gesto molto bello, davvero. Lo pubblicizziamo volentieri, se ci date ulteriori informazioni nei prossimi giorni.
Quando l’augusto padre dava l’invito a me, invece, non solo ci andavo senza cederlo a nessuno, ma anche mi ingozzavo senza indugio al rinfrescone organizzato, con i soldi della collettività civica, nella Loggia dei Nove: rinfresco, anno dopo anno, sempre meno pomposo. Chissà perché…
L’eretico
segnalo inoltre che il comunicato di M5s è stato avvistato solo su Nazione e Cittadino Online. Silenzio per le altre testate giornalistiche.
P.S. Eretico, meno male che il rinfresco era “anno dopo anno sempre meno pomposo” mi sembra il minimo…eccheccazzo!
Bellissime le due notizie. Su quella dei due del M5S non avevo dubbi, perfettamente coerenti con quello che hanno dichiarato ed io sempre più contenta di averli votati. Sul rinfresco sempre meno pomposo, immagino che si stia andando verso pane e acqua…
ma Lucianone il sardone e’ da quando e’ nato che gravita in via di Castelvecchio maestri e murella?A me personalmente risulta che ci graviti a partire dal palio del 2 luglio 1988 quando IO per la prima volta me lo vidi con il fazzoletto di una contrada al collo!
Cari lettori considerando che il soggetto e’ omologato classe 1970 mi sembra che ci sia gravitato un po’ da grandicello!
Questo per dovere di informazione ai lettori.
Io voto per la triade Acetello-Pizzichi-Colella: sembrano tirati fori dallo stesso stampino! Quarantenni in carriera (?), neri come il carbone, hanno addosso più firme d’un verbale dei vigili, sempre prodighi di sorrisi, per nulla boriosi. Un podio inattaccabile!
Il post della Sig.ra anonima delle ore 11,28 è tra le analisi più sanamente chirurgiche del fenomeno sociale/antropologico/politico del palio. Al di là della triste ironia che sta dietro il concorso sul folosone, che infatti poco smuove in termini di trasformazione di un pensiero collettivo,comunque, se non altro, serve per condividere la ridicolizzazione ulteriore di alcune figure umane già ridicole di loro, mi fa invece enormemente piacere scoprire concittadini che hanno idee e visioni del Palio, nonché della mentalità che da esso e/o per esso ne scaturisce, che esulano dagli stereotipi conformisti tradizionali che dimostrano solo passiva, ottusa, incapace e/o interessata cecità. La mia analisi sarebbe ancora più spietata di quella della Sig.ra delle 11,28… perchè il sottofondo di violenza che essa denuncia nel Palio, deriva dalla masturbatorietà sociale manifesta e castrazione mentale evidente in soggetti identificati in un evento che serve per controllare e controllarsi esibizionisticamente in assenza di una vera identità personale libera ed intelligente… i senesoti di eretica definizione. Negli anni ’70, quando ero un ragazzo, girava una vignetta di Tambus che recitava: ” chi gode Siena e poi ne dice male deve aver la sorte del maiale “… Io mi godo Siena e ne dico male, ma non faccio la sorte del maiale… perché con i senesi DOC non ci spartisco niente…non ne ho bisogno… io sto con chi può vivere benissimo senza il palio, la senesità e tutte le pippe simili…ha ragione la Sig.ra delle 11,28: il dolore e la bellezza, la vita vera sono altro e altrove… saluti all’eretico che con questo blog sta contribuendo al lento, ma inesorabile cambiamento del pensiero comune politico e sociale…grazie
Non condivido l’analisi dell’anonima delle 11,28, che però è legittima: esprime una libera opinione e non mi pare che “dica male” della città in senso offensivo. Tuttavia, visto e considerato che non c’è nessun dottore che obblighi gli abitatori di Siena a vivere il Palio e la vita di contrada, certe polluzioni mentali riguardanti argomenti che non toccano l’esistenza degli scriventi potrebbero essere più opportunamente dibattute in privato tra amici.
Silvano Carletti ed Ettore Baldi cantano qualcosa di meno violento di quanto riportava la vignetta di Tambus: “verrebbe voglia di buttallo dalle scale chi gode Siena e poi ne dice male.”
Ecco, potrebbe venire voglia, ma in fondo i repressi violenti – per quanto maggiormente evidenti- sono una minoranza.
correggo “contradaiolone 2.0”
caro Pozzo e anonimi vari rimango sorpreso da tanta considerazione e seguito..tuttavia credo di essere un contradaiolo semplice semplice che posta sulla sua pagina di fb due normalissime foto niente di più! Ci tengo a dirvi che sicuramente sarete più Contradioloni di me..e questo detto con la massima serietà e tenerezza…
Credo che il problema non siano tanto i contradaioloni ( Acetello, Colella, Buristo, Diprisco, etc….) ma chi da credibilità a questi personaggi, a chi li fa diventare di tendenza e di esempio per i giovani.
E come disse una volta un commentatore di palio QUESTO PALIO E’ UN PALIO MAGMATICO CHE SFOCIERA’ IN QUALCOSA DI TEOREMICO!
Dal mio luogo di esilio mi godo notevolmente l’egocentricita’ di certi personaggi alla televisione e i giuro che mi ci faccio delle grosse risate.
Un grosso saluto a RENMAR e CAVINO due splendidi miei amici con i quali e’ sempre un piacere interloquire ringraziandoli etrambi per la considerazione…Ma come vi ho detto nei giorni scorsi in questo referendum sono fuori concorso in quanto la mia mente ha resettato tuttala mia vita contradaiola dimenticandomi di tutto quello che ho vissuto.
ORAMAI SON FATTO VECCHIO E NON NE POSSO PIU’…
IO LASCIO LE CONSEGNE ALLA BALDA GIOVENTU’…
(chiaramente con la tsserina del partitino giusto in tasca)
cosi’ piu’ che semplicemente….
credo che alla fine il problema sia quello che la gente percepisce degli altri,,,spesso a Siena la gente detesta il prossimo e non sa nemmeno il perchè. In un momento dove sarebbe necessaria coesione e solidarietà…l’ERETICO ci prone questo giochino del cazzo che permette in forma anonima di essere più o meno sgradevoli con le persone e questo senza un motivo valido reale. Apprezzo Raffaele Ascheri per il suo coraggio e per le battaglie che ha sostenuto ma questa sorta di analisi sulle persone fatta in forma semi anonima e in maniera molto discutibile è insopportabile..
Io ci sono nato a Siena e nelle lastre e devo dare ragione all’anonima del 14/8 ore l1,28. Purtroppo. Il Palio è diventato il paravento per nascondere i veri problemi cittadini. I senesi stessi sempre più confinati nelle periferie si sono allontanati dalla vera tradizione del Palio. Le Contrade un tempo erano società di mutuo soccorso ora sono specializzate in ristorazione. Dalla solidarietà alla gastronomia, bel progresso. Nel passato ci conoscevamo tutti amici nella vita e avversari in Piazza; ora, sparpagliati nelle periferie, quelli della contrada avversaria sono solo degli sconosciuti, dei nemici. Quindi le cose non sono incoraggianti. Di certo il Palio non muorirà mai, ma il cuore ormai non c’è più. Diventerà una delle tante rappresentazioni che si tengono in Italia, la più stimata per la sua anzianità, ma ormai lo spirito contradaiolo è in via di estinzione. E’ la realtà. L’aggravante è che abbiamo vissuto per decenni in un bel sogno, beati nell’isola felice, ed ora ci siamo svegliati in un incubo molto più brutto che perdere al Palio.
Il commento della signora delle 11.28 mi sembra assolutamente fuori luogo, almeno in questo post. Posso concordare con alcuni aspetti di quello che dice, ma cosa c’entra con il “concorso del contradaiolone?”…boh….poi si parla di argomenti tipo…….la fame nel mondo…..la disoccupazione….ma che dice….onestamente sono cose indipendenti dal Palio, il Palio c’è sempre stato anche quando il lavoro ce n’era meno di ora e la gente era molto piu’ povera………………….riboh
Anche perché, per una sorta di legge del contrappasso, sarebbe interessante capire, da chi ha promosso questa discutibile iniziativa dal meschino metro di giudizio, a quale figura corrisponderebbe, il contradaiolo perfetto. Il Palio, suscita emozioni diverse che si esternano con azioni (o non azioni), presenze (o non presenze) secondo il vissuto personale. Vissuto che ciascuno di noi si è costruito nascendo e/o vivendo a Siena. Trovo deprimente decodificare gli atteggiamenti o le passioni delle persone al solo fine di bollarle. Trovo altrettanto triste pensare che esista davvero una mano divina (più o meno anonima) che rilasci il brevetto di “senesità contradaiola” corretta. Nel caso specifico e in modo del tutto disinteressato, Luciano, per il mestiere che fa, prova a trasferire con leggerezza e competenza alcuni aspetti che ruotano i 4 giorni del Palio ad un pubblico vasto. Che cazzo c’entra questo con l’essere contradaiolone o con l’icona del suo profilo?
da parte mia ma penso di poterlo dire anche per Cavino e l’esule di Vinci, amici e contradaioli veri anche se “obsoleti”,piena solidarietà a Lucianone
Caro Raffaele, il giochino ha regole chiare ma purtroppo i leoni da tastiera rigorosamente anonimi non hanno colto il senso… Sarebbe bello che chi segnala nome cognome e soprannome ugualmente si firmasse,ma evidentemente è utopia. Dei nomi fatti mi pregio di conoscere Luciano Sardone e Antonio Degortes e non mi sembra rispecchino l’identikit del contradaiolo
che si sta cercando. Peró, quanto livore e cattiveria traspare in questi commenti… A Siena avreste bisogno di un altro clima… Un saluto dalla maremma.
Filippo Marroni
Interessanti le polemiche di chi contesta la moralità di questo concorso (dopo essere stato votato); comunque, esiste un solo contradaiolone (con la “c” rigorosamente minuscola), ovvero Luca Guideri detto BURISTO!!
la tragedia antropologica di questa città è la discriminazione…che viene proposta in varie forme e che condiziona incredibilmente la società di questa città..te sei venuto in contrada da 5 min.te abiti fuori le mura, e se quattrini unn’hai…questo mentalità che non riconosce nel prossimo nessun tipo di merito ma anzi…più ne hai o sei in vista e più infastidisci…ha in parte determinato lo sfacelo della città..sono sicuro che chi ha distrutto Siena ha provato disagi di discriminazione e per reazione avendo poca stima dei senesi ha fatto quello che ha fatto proprio per questo..Ascheri con questa Rubrichetta non si rende conto di essere proprio il peggio di ciò che da sempre si respira a Siena…dove qualsiasi stronzo in nome di chissà che cosa si sente in dovere di censurare il prossimo parlandone ovviamente male il tutto chiaramente alle spalle.. ( nel Blog in forma anonima..) un classico si Siena ma stavolta ONLINE a me tutto questo fa cacare caro Raffaelle Ascheri. che in questo caso hai pestato una merda dimostrando con la Rubrica il CONTRADAIOLONE 2.0 di essere il classico SENESONE/SENESINO..però ribadisco di apprezzarti Ascheri per quello che hai fatto nella città in varie forme..
è evidente che quando si scopre il nervo le reazioni sono giustamente acide; la gente se la piglia anche x una goliardata come il contradaiolone, invece di farci 2 risate coda di paglia? riguardo al fatto che bisognerebbe firmarsi a Sieninanostra bisogna fare molta attenzione, Eretico docet
Credo che la capacita’ di fare due risate e apprezzare l’ironia ed il gioco sia importante. A Siena sono altri i problemi. Raffaele credo che abbia voluto giocare e scherzare.
Luca si scherza e si gioca in altro modo io non sto scrivendo perchè sono stato “nominato” come è stato detto.. scrivo perchè mi interessa il dibattito..quello che scrive :_fino a 18 anni non c’è stato è del 70 è indubitabile che entra in una sfera di privato che per chi la legge si rimane quanto meno stupiti…ora a parte il fatto che io ci sono andato un po’ prima in contrada anche per informare “il tipo” che vi voleva informare di questo.. quello che mi stupisce è il tono di questo Post..e inoltre è anche giusto dire che prima facevo i cazzi miei.. io credo che le persone libere di spirito e intelletto non si pongano il problema di incasellare gli altri..vivono la loro realtà senza rompere più di tanto e senza giudicare o peggio pre-giudicare..lo spazio che propone Ascheri permette a chiunque di esprimere pareri sulle persone solo sul percepito..e chi fa questo non sa bene come relazionarsi con il prossimo secondo me..credo che questo giochino non faccia ridere e non serva minimamente alle battaglie GIUSTE DI Ascheri.
Ringrazio vivamente l’eretico della scelta di una mia opera come encomio , non ho capito bene di che , ma io essendo senese con famiglia millenaria, non sopporto più l’arroganza, la preposopea, l’ignoranza,la volgarità, la vigliaccheria e l’ipocrisia di un popolo che si è distinto in tempi antichi , ma che ora fa pena per la sua peculiarità politica fuorviante che politica neppure è e quindi l’opera non la darei mai neppure se mi fosse pagata una cifra esorbitante , ogni uno ha la sua dignità , io ho la mia. Comunque grazie davvero , che fosse fatto il mio nome mi ha fatto piacere.
Lucianone, la pubblicità è l’anima del commercio. Buona o cattiva che sia. E comunque smetti di essere ombroso ogni volta che qualcuno non è d’accordo con te. Se ti metti in piazza (per il Siena, come per il Palio), e non le mandi a dire (è un tuo pregio, va riconosciuto) è normale che ci possano essere anche voci che non concordano con te: saper ridere di se stessi è un gran pregio, inizia ad acquisirlo e vedrai che poi, come dici spesso, non ti sentirai più sprecato in questa piccola città di provincia. Dalla quale, di questi tempi, si può anche andar via, se proprio si è insoddisfatti e non ripagati della propria qualità.
A proposito, se è vero ciò che è stato scritto qua sopra, mi pare che da quando sei arrivato in Castelsenio la Tartuca abbia vinto sei (6) Palii mentre prima era a digiuno dal 1972…a chi ti fa le pulci sull’anzianità di frequenza contradaiola (uno dei tanti problemi all’interno dei nostri Rioni) ricordalo con un sorriso a 32 denti!!
p.s. Certo è sintomatico che, ad un comunicatore come te, si debbano anche suggerire le battute
ma il Toti dell’Oca?
politica e prima fila , da sempre! grande
in realtà me la sono presa più del dovuto Lucia.. è che non essendo un politico un lecca culo un ladro un arrampicatore sociale un corruttore ho trovato sorprendente la mia presenza in questo blog… me la so presa per questo in verità mi ha stupito il tono del il commento : lui è del 70ecc ecc ooohhhhh la rivelazione del segreto di fatima…e ora?? tra capitani che da piccini era di altre contrade e rivenduti oltre la maggiore età non mi sembra grave come “peccato”…le considerazioni poi dei contradaioli che per il Palio vanno in giro in canottiera con su scritto ” La forza è nel Cazzotto” mi fanno sorridere so buffe…comunque io non mi sento sprecato di niente al mondo c’è molta gente più brava di me..continuo a non essere d’accordo con la modalità BLOg=Anonimato hai centrato il punto Lucia io non le mando a dire ma mettendoci la faccia da sempre..mi risulta difficile accettare dibattito e critica anonima..nessuno può piacere a tutti e che problema c’è??? mi permetto di dare un consiglio all’ERETICO fai una bella pagina Facebook e sposta li commenti e considerazioni è sempre un social e una palestra di confronto ma si vede con chi si parla.