Giornalisti che prendono soldi (e 3 Ps)…
Quest’oggi vi raccontiamo una vicenda che è accaduta molto lontano da noi, ma ci permette di aprire (mai abbastanza, nella “città dei prosciuttai”) un pochino gli occhi: la Procura di Campobasso ha chiuso le indagini sul cosiddetto “Sistema Iorio”, il ras locale (Pdl) che ha forgiato il suo potere – secondo gli inquirenti, guidati dal Procuratore, dottor Armando D’Alterio – anche grazie ai rapporti incestuosi con la stampa locale.
Non a caso, fra i 28 avvisi di garanzia, non pochi riguardano operatori dell’informazione molisana: il Direttore di Tele Molise (Manuela Petescia, di cui riparleremo), l’editore Quintino Pallante, il giornalista Giuseppe Saluppo, infine l’editore della Gazzetta del Molise, Ignazio Annunziata (che ha una serie di contestazioni da Oscar: corruzione, falsità materiale e ideologica, estorsione,esercizio abusivo della professione, ingiuria, violenza privata. Manca l’abigeato, poi siamo tutti…).
Leggendo i resoconti giornalistici dell’inchiesta, l’eretico è rimasto particolarmente attratto ed incuriosito da una contestazione di reato che viene mossa alla suddetta Manuela Petescia, appunto Direttore di Tele Molise. La Procura della Repubblica molisana, infatti, le muove la seguente contestazione (penale, per chi non avesse compreso):
“CORRUZIONE ATTRAVERSO LA LINEA EDITORIALE DELL’EMITTENTE”.
Quando ho letto questa contestazione, domenica mattina, ammetto di avere strabuzzato gli occhi: e non ci vuole molto a comprendere il perché dello strabuzzamento…
Secondo la Procura della Repubblica di Campobasso, dunque, il cosiddetto “Sistema Iorio” – che ha inquinato ed intorbidato la politica molisana per anni – sarebbe stato reso possibile dall’azione corruttiva di parte della stampa, cartacea e televisiva.
Un po’ come a Siena, quindi. I laudatores del Tosi universitario (predissesto), i laudatores del Mussàri banchiere (massimamente per Antonveneta, per non farsi mancare alcunchè), i laudatores del Pd senesota (da Cenni a Ceccuzzi, fino a Valentini e a Quello che sgombra ora dalla Provincia), sappiamo tutti chi siano, e questo blog non si è mai tirato indietro, nel fare i loro nomi ed i loro cognomi; e quanto allo sport – che a Siena più che altrove è stato la continuazione della politica con altri mezzi – chi erano quelli che si sbrodolavano per quel sant’uomo di Lombardi-Stronati, nonché, dopo, per Mezzaroma? Quanto a Minucci Ferdinando,c’è chi lo ha difeso fino al momento dell’arresto, e chissà adesso cosa ne pensa.
Sono gli stessi che hanno sussurrato, hanno bisbigliato ai giornalisti foresti che David Rossi, negli ultimi tempi della sua vita, era distrutto sì, ma non per i problemi di ambito Mps: no, per gli attacchi (di quasi un anno prima) di questo blog. Fortunatamente esistono gli archivi, digitali e non.
Questi pennivendoli non hanno mai chiesto scusa a nessuno, anzi continuano, imperterriti, a proporre cose per il Bene comune della città e del contado; senza nessun buonismo di sorta, io mi auguro che un giorno debbano pagare (e molto caro), per quello che hanno fatto.
Visto che di porgere le scuse non c’è verso, speriamo almeno nella Giustizia.
Perché la domanda delle cento pistole è questa, senza girarci tanto intorno: i soldi ai pennivendoli, li dava solo il pidiellino Iorio, per alimentare il suo Sistema di potere?
Ps 1 Ultime news su Siena Capitale: il blog Wiatutti scrive che a Porta Romana e zone limitrofe, venerdì all’ora della “catena umana”, non c’era nessuno (la catena doveva unire Porta Camollia a Porta Romana). Fateci sapere: sarebbe cosa buffa. L’informazione embedded non ha scritto niente.
Sergio Profeti, poi, sul suo Sunto scrive di un Palio straordinario in dirittura d’arrivo a giugno per l’Expo (boutade tirata fuori a fine estate, senza senso del ridicolo, da Mauro Rosati); siccome oggi i ceccuzziani si mostrano assai possibilisti, credo che ne vedremo delle belle, nelle prossime settimane e mesi…
Ps 2 Giovedì sera, nel mio intervento settimanale a “Siena diretta sera” di Danielito Magrini, ho concluso il mio intervento dicendo una baggianata sesquipedale (quandoque bonus dormitat Homerus), cioè che per vedere qualcuno in piazza bisognava guardare, in televisione, alle piazze di Taiwan (sic), confondendo quindi Taipei con Hong Kong. Passati 5 giorni, nessuno mi ha comunicato niente, a tale riguardo: non se n’è accorto niuno?
I casi sono tre: nessuno guarda il programma (e mi dispiacerebbe molto!); ovvero qualcuno se ne è accorto, ma ha avuto pietas nel NON farlo notare all’errante; ovvero ancora, non se n’è appunto accorto nessuno. Che occasione persa, per gli antiereticali…
Ps 3 Concludo con un invito a chi possa: il museo dell’Ermitage quest’anno celebra i suoi 250 anni (dal 7 dicembre). Date retta: appena potete, andateci! Costa meno recarsi a San Pietroburgo, che affittare una casetta a Senzuno ad agosto: ognuno faccia la sua scelta.
Ora che siamo “capitalisti della Kultura”, bisogna iniziare a vedere qualche mostra, qualche opera d’arte, per poi spingersi financo a leggere qualche libro, di quelli senza figure; ed è quindi necessario fingere di capire la differenza tra una natura morta ed una morte naturale…
i pennivendoli non pagano, ma continuano a guadagnare: i denari ora arrivano dalla candidatura a capitale della cultura…
Buonasera Eretico.
La catena umana non è mai esistita, né a Porta Romana né altrove.
Per quanto attiene il “sugo” dell’articolo, a mio parere è necessario dividere due questioni: quella politico-morale, che condanna il “Sistema Siena” al pari del “Sistema Iorio”, e quella penale, che non dovrebbe riguardare nessuna delle due situazioni (al netto ovviamente di minacce, falsi ideologici, e altre oscenità simili).
Perché, se ho ben compreso (ma magari ho compreso male, e dunque questo commento è da cestinare), qui si tratta di accusare di reati corruttivi dei politici che hanno utilizzato risorse di imprenditori amici (o proprie, se trattasi di politici-imprenditori) per, come dire?, accomodare certe linee editoriali.
Ora, se si scende su questa china, che poi in sostanza è quella di “piegare” la fattispecie penale per ricomprendervi qualsivoglia malcostume sociale, si finisce per attribuire al potere giudicante funzioni esorbitanti rispetto a quanto costituzionalmente previsto, con esiti che potrebbero essere (io direi: già sono) rovinosi.
Riempire di pubblicità un quotidiano per avere articoli addomesticati fa schifo ma NON è reato. Scrivere articoli addomesticati senza neppure richiederla, quella pubblicità, fa ancora più schifo, ma finisce lì.
Picchiare un redattore, allungare soldi al nero a un direttore, e simili, quello sì va penalmente perseguito.
Ps 2. Un lapsus può capitare a tutti, forse qualcuno all’ascolto del programma avrà pensato di aver sentito male (verba volant), ma non ti paragonare ad Omero sennò ti tolgo dalla lista dei “preferiti”!
Sii gentile, Eretico, e aiutami a sciogliere questo interrogativo: se la stampa oggi è libera perché sta quasi tutta dalla parte dei potenti?
I potenti stessi spesso sono editori…..a Siena anche su questo argomento non ci siamo fatti mancare niente!
Ah be, se si possono ottenere condanne penali sulla base della ” CORRUZIONE ATTRAVERSO LA LINEA EDITORIALE DELL’EMITTENTE” qui a Siena c’è di che bene sperare.
Disinvestor, ricordati che a Siena vige il codice penale “senese”…
… Sotto forma di notifiche errate.
Mah! Di primo acchito direi che a Campobasso ci sono ancora dei Giapponesi, ai quali nessuno ha ancora detto che la guerra al Cavaliere è finita. Infatti ora regna il suo figlio prediletto e siamo tutti parecchio più contenti.
I reati contestati comunque fanno veramente ridere.
Il paradosso della libertà di stampa è che non si può intervenire di autorità per condizionarla nel (presunto) bene come nel (presunto) male.
E’ l’opinione pubblica di solito che riequilibra le cose.
Quando esiste.
A Campobasso non so, ma a Siena esiste eccome
La cosa è ingarbugliata assai; dipende molto dagli atti omessi o commessi dal pubblico ufficiale, poichè l’utilità ricevuta è a mio avviso evidente.
La questione da porre secondo me è un’altra: si parla tanto dell’utilità degli ordini professionali, ma in questi casi cosa fa l’ordine dei giornalisti?
La fattispecie può o meno assumere rilevanza penale (si vedrà), ma sicuramente attiene all’onorabilità e all’etica di una professione …. ne frega qualcosa a qualcuno?
Articolo interessante. Ma della fine del PD in Italia e a Siena (in via rosi non c’è più nessuno) quando ne parli?
ho fatto il compitino, va bene merkel?
sei il bomba per quanto le spari grosse!
Venite numerosi alle 21 di venerdì prossimo, grande avvenimento al circolo Arci di Fontebecci, il nostro Sindaco sarà presente per parlare ai suoi sudd… cittadini sui problemi e progetti della Città. Si prevede anche la presenza di tanti compagni della Casta. Si prevede una autoincensazione, però potrebbe essere anche l’occasione di fare tante domande cattive, molto cattive e sentire cosa ci verrebbe risposto.
molto interessante, ma sarebbe interessante capire quale è il reato del cod. penale cui quella procura si è riferita: i giornali indirettamente responsabili di corruzione, malversazione ecc. prendendo contributi e pubblicità da certi partiti o politici o amministrazioni e società da loro controllati? uhm, caro Eretico, qui si mette un potere enorme nelle mani della magistratura con esiti dubbi…alla fine paradossalmente sei responsabile anche tu, perché non hai pubblicizzato le malefatte in modo giusto, in modo che i senesi si svegliassero!
Si chiama nesso di causalità dirà il Superavvocato ed è campo minato, ma il risultato, sia chiaro, mi piacerebbe come a te!
anche se è un articolo di qualche giorno fa, scrivo qui, visto che proprio di stamani è la notizia che vede indagato bisi, il gran maestro, per aver preso soldi dalla mens sana… ne ha avuto talmente merito che lo hanno messo a capo della massoneria, come mussari dell’abi e minucci della legabasket! AVANTI CON L’INCHIESTA TIME OUT, VOGLIAMO GIUSTIZIA!!!