La Grande Elemosina dell’indagato Rossi
Dunque una carovana di cittadini senesi è in partenza per Roma: in 500 saranno a fare presenza, domani, nella Città Eterna. Pare siano arruolati anche vecchi e bambini. Mancando la qualità, si cerca evidentemente di buttarla sulla quantità (di persone e – come stiamo per vedere – di danaro).
Ieri, a Firenze, l’indagato Rossi Enrico ha promesso (comunque andrà: non è forse inquietante?) una Grande Elemosina alla città nella cui Procura della Repubblica è indagata la moglie, ex Direttrice della locale Asl (e anche questo è un po’ inquietante). Senza dare nessuna indicazione precisa, puntuale, specifica su come verranno impiegati i dindini: tanta è la foga di dare denari alla città, che non c’è neanche bisogno di specificare alcunché. A Siena deve arrivare una valanga di soldi regionali, punto e basta.
Possibile che nessuno si chieda il perché di tanta generosità, soprattutto in clima di spending review? Possibile che il passato – prossimo, prossimissimo – non sia servito proprio a niente?
Un esempio, su tutti: giusto un anno fa, di questi tempi la Regione, guidata dall’indagato Rossi Enrico, spese un bel po’ di soldini per rifare il Palamandela fiorentino, pur di permettere a Minucci Ferdinando di continuare con il suo giochino in modo tale da farsi eleggere Presidente della Lega basket (come puntualmente avvenne, prima di essere incidentalmente arrestato…). Soldi pubblici, regionali, per permettere al Sistema Siena di autoperpetuarsi, anche quando era chiaro che la società cestistica era allo sfascio.
Ora, sistemato il Palamandela, c’è bisogno di dare un po’ di linfa all’ottimismo senesota, e ridagli con il bancomat regionale, autentico succedaneo della ormai impalpabile Fondazione; dal panem et circenses, al panem et culturam: ma del tipo che piace al Bisi, a Sacco, al Ceccuzzi (che scelse Sacco) ed al Valentini (che lo confermò, nomandolo “genio assoluto”).
Perché poi la Pinacoteca fa piangere, la Biblioteca comunale – dove si fa cultura di base – vede i suoi fondi tagliati, e – per dirne un’altra, di cui ci occuperemo – Siena Jazz è più di là che di qua: chi se ne frega, noi siamo per il panem et culturam.
Danielito Magrini invita a non tagliarsi l’uccellino per fare dispetto alla moglie; di più, dice che gli atteggiamenti dei contrari a QUESTO tipo di gestione hanno atteggiamenti populisti. Mi chiedo: è più populista rinunciare a dei soldi (che finiranno nei ben oliati rivoli castisti), o osannare chi concede la Grande Elemosina? Con Danielito – che non è un trombiettere – è sempre un piacere polemizzare: se vorrà, aspettiamo una sua risposta.
Da questo blog, pur consci di perdere la battaglia, chiediamo, imploriamo i giovani senesi: non diventate un’altra generazione di parassiti clientelari (della Regione e del Pd, invece che della banca e del Pds), non abdicate alla vostra dignità per le mance del Sistema Siena (i bocconi del prete li prendono sempre gli altri, statene certi). Come ha detto l’ottimo Rossi Enrico, in Toscana ci sono campi da lavorare, e tanti giovani che lo vogliono fare: meglio la zappa, della penna unta di schifoso servilismo.
Qualcuno pensa di essere bravo, preparato ed ha un po’ di coraggio? Bene, si faccia avanti: con il materiale che ho io e qualcuno di mia conoscenza, può scrivere un libro che lo fa diventare ricco e famoso. Lo aspetto a braccia aperte, sul serio!
Una cosa, in conclusione, è certa: l’indagato Rossi Enrico vuole dare 40 milioni (dopo i 100 per l’ospedale), per fare in modo che la collettività senese si dimentichi della sorte dei 17 miliardi di Antonveneta. E su Siena – terra di memoria cortissima e di amnesia facile – ha grosse possibilità di successo.
Ho visto che solo la Lega si è scagliata contro questa Grande Elemosina del Pd toscano: voglio sperare che altri oppositori la seguano.
Oggi è il 4 settembre, anniversario di Monteaperti: non avendo più alcun senso il confronto-tenzone con Firenze, che diventi una celebrazione dell’orgoglio e della dignità della città.
Accettare la Grande Elemosina dell’indagato, rappresenta esattamente il contrario dello spirito che fece “l’Arbia colorata in rosso”: prendiamo 40 milioni, per stare zitti e muti sui 17 miliardi spariti. Vergogniamoci, almeno, e recuperiamo la dignità di un Provenzan Salvani, che andò ad elemosinare nel Campo.
Saremo la città Capitale, quindi: i più bravi di tutti, soprattutto nel fare sparire i miliardi di euro…
Caro Eretico
A volte li asclto certi politici, e i ascoto perché mi fanno ridere, credimi ridere davvero. Se apettavo le loro idee sarei stato un disoccupato al loro rimorchio.
Ma non è così, vivo senza di loro benissimo, perché quando dicono qualcosa faccio all’INCONTRARIO. Per la verità mi ha aiutato internet, conoscendo vari blogger, mi hanno permesso di sfuggie al lavaggio di cervello dell’informazione ufficiale, specie del servizio pubblico. Io sono sereno perché vedo la politica che si inabissa e non sa cosa fare. Detto questo caro Eretico sei vincete, perché presto cadranno come birilli.
E questo da se, basta gurdare la Bce che non può fare più niente e dice fare riforme strutturali. E i politici chi si dovrebbero tagliare i loro stipendi e lincenziare i loro accoliti non possono farlo, mica si danno la zappa sui piedi. E intanto i sistema si inabissa sempre di più. E tu Eretico avrai ragione….
Oh Raf ..poi …ognuno fa con quel che ha..a Siena si dibatte della candidatura di capitale della cultura nel solco del partito…a Venezia Matera 2019 presenta un progetto di respiro europeo, partecipa anche Barroso, presidente della Commissione europea..come prima, più di prima
Sembra la prima volta che l’Eretico scrive con il piglio dello sconfitto?
Lottare contro il super potente pd senese è sicuramente logorante, spesso la possibilità di “piegarsi” appare più comoda che rischiare di “rompersi”.
La rettitudine non è una caratteristica ne comune ne gratis, costa molto
purtroppo hai ragione caro Eretico!
Il guaio è che anche Montapetri è festeggiato in modo ben discutibile, salsicce, pizza, dov’è la storia?
eppure per il 750esimo c’erano stati studi e dibattiti. Tutto dimenticato?
Come per l’Antonveneta appunto.
Lei dice “non diventate un’altra generazione di parassiti clientelari (della Regione e del Pd, invece che della banca e del Pds), non abdicate alla vostra dignità per le mance del Sistema Siena (i bocconi del prete li prendono sempre gli altri, statene certi).”
Non tutti sono dei parassiti piegati al potere, mi scusi ma dalla sua posizione, pur difficile dai processi e dalle dure prese di posizione, devo dire non è poi difficile, un famigliua che “comunque” lo sostiene, non è figlio di contadini, anzi “mezzadri”: ha presente gli omini degli orti? Che hanno lavorato una vita la terra del “padrone”. Un lavoro “sicuro” da prof su concorso. Prof il padre. Prof il figlio.
Se fosse stato figlio di “nessuno” senza soldi e con tutto da giocarsi non so come definirebbe la parola “dignità”. E se avrebbe fatto le stesse cose.
La “dignità” contempla la compassione e credo molti “omini degli orti” che si sono messi in disparte, per varie ragioni, dignità ce l’hanno prorpio nel loro orticello caro prof che passa la vita a giudicare e dico io a “giudicarsi”?
Questo non toglie l’indubbio valore che ha messo nel prendere posizioni difficili, le scrivo per un atto sincero alla moderazione, le cose si possono dire in molti modi e quando enfatizza e criminalizza tutti “tutti i giovani” lo trovo populista e patetico.
Caro anonimo (penso giovane),
ti rispondo molto volentieri.
Non criminalizzo affatto i giovani: se tu avessi capito il senso di ciò che hai letto (evidentemente no), non ti sarebbe certo sfuggito. Il mio è piuttosto un accorato appello ai giovani stessi, perché abbandonino il penoso conformismo servile di larghissima parte di quelli della generazione che li ha preceduti, in loco.
Quanto alla mia situazione social-familiare, batti su un tasto che dal 2007 (quando uscì La Casta di Siena) è stato battuto a ripetizione da illustri castisti (ma forse tu eri troppo giovane per seguire certi dibattiti, beato te).
Ti dirò solo questo: se avessi voluto scegliere la via facile e ben retribuita, avrei provato ad entrare all’Università. Come puntualmente accaduto a figli di illustri piddini dal cognome altisonante e portato ad esempio di moralità politica. Non l’ho fatto proprio per non potere mai essere accusato di nepotismo o familismo. Ho studiato (parecchio), ho fatto il concorso, a tempo debito sono entrato nel calderone. A distanza di anni, sono sempre più contento di averlo fatto.
Spero tu abbia la buona volontà di fare altrettanto. Auguri!
L’eretico
Caro Eretico, ha fatto un grandissimo appello ai giovani con queste sue parole
“Da questo blog, pur consci di perdere la battaglia, chiediamo, imploriamo i giovani senesi: non diventate un’altra generazione di parassiti clientelari (della Regione e del Pd, invece che della banca e del Pds), non abdicate alla vostra dignità per le mance del Sistema Siena (i bocconi del prete li prendono sempre gli altri, statene certi). Come ha detto l’ottimo Rossi Enrico, in Toscana ci sono campi da lavorare, e tanti giovani che lo vogliono fare: meglio la zappa, della penna unta di schifoso servilismo.
“”
Non sarà facile far breccia subito, ma è sacrosanto “dovere” di chi si è assunto l’impegno puntuale di scrivere su Siena quello di scuotere le coscienze dei giovani!!!
E Voi Giovani (io non lo sono più da diversi lustri!!) ascoltate, riflettete, discutete…l’importante è che diventiate consapevoli della realtà che circonda la Vostra (nostra) città ….che solo dalle Vostre vibranti emozioni può trarre la forza di risorgere e ricollocarsi ai livelli di prestigio e vitalità che secoli di storia le avevano consentito di rivestire e che due decenni di saccheggio hanno potuto affossare!!!
Condivido tutto di quello che hai scritto, ma non sai quanto spero che i giovani – e non solo senesi – finiscano di mettere quella dannata croce sul PD
Caro Eretico,
Ma cosa ti aspetti da chi ha tutto accettato senza quasi fiatare? Ora faranno salti di gioia perchè il Rossi, in vista delle elezioni regionali, spende e spande (o promette per il momento? C’è anche Viareggio ed il carnevale da salvare). La Toscana va mantenuta tutta perchè con l’Umbria è la regione più fedele al PCI (chiamiamolo con il suo nome), anche l’Emilia è meno fedele e più indipendente. Quindi c’è da essere rieletti, anche Matteo ha dato l’imprimatur al Rossi ed allora avanti tutta.
Tanto con un Carnevale ed un Palio sono felici.
perfettamente d’accordo in tutto .
Si ma recuperiamo anche la dignità di Barbicone
Ad essere poveri o camerieri non c’è nulla di male: magari i primi ne farebbero volentieri a meno di essere tali ma certo non disdegnano gli spiccioli allungati nel piattino ;così come i secondi,se pure non sempre inappuntabili nel servizio , intascano volentieri la mancia del cliente.
La differenza sta semmai nell’atteggiamento mentale di chi si fruga in tasca per dare. Di solito, normalmente, almeno si spera, nel fare l’elemosinalo spirito è quello di poter aiutare chi sta peggio (anche se spesso è un lavarsi la coscienza, ma non si può avere tutto..).
Nel dare al cameriere, la mancia appunto, se va bene, è insito il pensiero di dare per un servizio reso da un qualcuno che, comunque, si considera un subordinato, se va male è un gesto per rimarcare, con doppia riga blu come negli errori più gravi, la differenza tra servitore e servito.
Ebbene se dovessi scegliere il vocabolo da adoperare nella circostanza che, tu Eretico, così bene racconti , sceglierei la parola mancia.
Mancia meritata dire dal popolo servo.Magari solo per aver contribuito, tramite i residui o nuovi castisti, al perdono concesso al signorotto di Pontedera dal principino fiorentino, consentendo così al primo di farsi eleggere una seconda volta governatore e magari , a riforma fatta, approdare in senato, godere dell’immunità ed evitare quegli impicci che, non fosse mai, qualche occhiuto magistrato potrebbe creargli.
Ho letto il commento di Magrini, un tempo non molto lontano importante sostenitore PD (e parte integrante del sistema) e solo un anno fa schierato con Valentini, anche se con intelligenza cercava di dimostrarsi neutrale, ed adesso spesso severo fustigatore dei vecchi compagni.
Sulla carta il suo ragionamento non farebbe una piega. Chiedere però che chi non fa parte della casta debba ergersi a severo controllore dei soldi che arriverebbo a Siena dalla vittoria della capitale europea o dalla “magnanimità” di Rossi suona come una vera e propria presa in giro.
Ma se non siamo ancora riusciti a capire, e non ci riusciremo mai, come sono stati spesi fino ad oggi i soldi arrivati in mano al “geniale” Sacco, se non sappiamo come siano stati “assunti” e su quali basi coloro che lavorano al progetto (noi lo sappiamo benissimo, ma evidentemente Magrini lo ignora), se il rinnovatore Valentini ha già tacitato tutte le richieste di chiarezza dicendo che trattasi di una società privata e quindi può fare quello che vuole! Caro Magrini; o sei ancora un inguaribile ingenuo e sognatore come quando militavi nel PCI o ci prendi in giro. Quei soldi faranno la fine ben spiegata dall’Eretico. La protervia del sistema Siena ormai ha ripreso il pieno sopravvento. Basta vedere Bisi tornato ai suoi vecchi fasti di intervistatore della festa comunista, alla sfacciataggine del nuovo presidente della Fondazione che non si vergogna a dichiarare apertamente che coloro che (come avevano dichiarato) si erano “messi al servizio della comunità” se abbandonano la poltrona del MPS avranno non soltanto riconoscenza futura (si legge nuove potrone), ma anche soldi, o a quello che sta succedendo in consiglio comunale e nel PD alla faccia degli interessi di Siena.
Se oltre ai “leccatori” di professione come Elio Fanali o le “menti” della Martinella, ci si mettono anche quelli che fanno finta di voler rinnovare, siamo davvero a posto!
Chissà che dopo lo scuppone di oggi (io non sono scioccato affatto), che potrebbe rovinare una ragazza, vittima di una cavolata, la Nazione non vada avanti con questo filone. Suggerimento, riprenda la frase “Orgiastici e pervertiti” detta, smentitemi se non è vero, in assemblea Mps e approfondisca con chi l’ha pronunciata, giusto per capire…
Il titolo roboante della La Nazione oggi per una mini-strullata fatta da 2 ragazzini che volevano semplicemente divertirsi senza far male a nessuno, rivela una grettezza senza confini. “Immorale” per me è un direttore che se ne esce con una civetta del genere per vendere 2 copie in più non certo i ragazzini. Il problema è che certi giornalisti non hanno proprio idea di dove sia il buon senso la dignità, la morale chiamatela come vi pare. Ah, però loro hanno il patentino dell’Ordine eh…. l’Eretico no.
non è questione di avere il patentino dell’ordine dei giornalisti, ormai un ritrovo di vecchi babbioni. semmai è il buonsenso comune che manca, il servilismo portato all’estremo, la voglia, come dici tu, di vendere due copie in più, dimenticandosi delle centinaia perdute, di compiacere l’editore cavallerizzo e i suoi progetti immobiliari. è un mondo di carta destinato a finire bruciato dalle fiamme da lui stesso alimentate: il problema vero è che, come al solito, nel frattempo, il tritacarne continua a girare e guai a chi ci casca dentro (se non ha protezioni)
Prima di scrivere un articolo sul “sesso in strada immagini choc”,
con la consapevolezza di distruggere una famiglia, avrei scritto un articolo al giorno su Antonveneta.
Vergognoso il comportamento del non giornale. Queste sono le notizie importanti che sa dare, dopo che da una settimana oltre mezza Siena aveva le immagini sui telefonini.
Ma di spiegarci perchè saremo condannati ad avere una Siena-Grosseto a 2 sole corsie solo nel tratto in prossimità di bagnaia resort, la voglia un gli viene, no?
La proprietà non ne sa proprio niente? (Quello della provincia neppure e il moralizzatore delle elemosine nemmeno ?)
finalmente qualcuno che ha capito tutto sul tratto senese della Siena-Grosseto, come faranno a bloccare i lavori , se la costituita società Centralia che raggruppa tre regioni ( Toscana-Umbria e Marche)svolgerà la sua funzione come la Quadrilatero in Umbria e Marche per la Perugia-
Ancona.Sono curioso di vedere il potentato dei Riffeiser-Monti dove può
arrivare?
“…prendiamo 40 milioni per stare zitti e muti sui 17 miliardi spariti…”
Questo faranni i senesi ( e ci metto anche gli abitanti della provincia);quanto poi all’appello ai giovani delle lastre affinchè non si accontentino della paghetta castista: ma chi glielo fa fare?
Troppo agiato in tutti i sensi è il tenore di vita dei loro predecessori,ancora pienamente attivi, per pensare di andare a rompersi le chiappe nelle aziende private (quelle poche che ci sono rimaste) negli studi professionali non allineati col potere etc…
Pensi che un genitore senese ,appartenete alla categoria dei miracolati e dintorni, consigli al figlio di intraprendere strade diverse dalla sua?
…e poi il tempo per stare dietro alla contrada dove lo trova?
Molto meglio provare, fino allo sfinimento, ad entrare nel cerhio magico o groviglio che dir si voglia
La realtà è che il crollo dell’impero è stato meno rovinoso e devastante, soprattutto nei tempi, di quello che sarebbe servito per avere effetti catartici sulla società senese e dintorni, poichè questo stillicidio di lenta ma inesorabile decadenza è tutto a puro appannaggio del mantenimento dello status quo, auspicato e messo in pratica nei fatti dalla classe dirigente.
Mi dispiace caro Eretico, finchè i gli snodi vitali del sistema pisceranno quadrini facili, l’idealismo e l’orgoglio di conquistarsi il proprio destino senza leccare il deretano di qualcuno resteranno soltanto belle parole.
a proposito dell’elargizione regionale mi pongo una domanda:
per il comitato è meglio vincere il titolo di Capitale ed avere controllori europei che controllano davvero o “arrivare” come capita e fare come hanno sempre fatto ?
La domanda di Stefano F. è del tutto pertinente (anzi, mi ha rubato un ragionamento che svilupperò comunque in seguito): ai castisti senesoti che hanno pintato come forsennati per l’obiettivo Siena Capitale, a questo punto conviene perdere, piuttosto che vincere.
Tanto i soldi pubblici – ciò che a loro unicamente interessa – sono arrivati comunque, grazie all’indagato. E appunto senza alcun controllo, neanche di mera facciata.
Quanto allo “scoop” della Nazione, come non concordare con il Chimico? Ancora aspetto giornalate equipollenti sulle orge dei potenti (vedasi “Mps Connection”), invece di titoloni sulle (stupide) bravate di adolescenti (di certo non figli di castisti, statene certi…).
L’eretico
Circa lo scoop de La Nazione invoco l’intervento del SuperAvvocato per chiedere: essendo la ragazza ritratta nel fotogramma sicuramente minorenne ed essendo lo stesso fotogramma passato di telefonino in telefonino senza il suo assenso non si potrebbe configurare reato di lesione dell’onorabilità della minore stessa?
Più che lesione dell’onorabilità (ma esiste ancora l’onorabilità?) credo si possa parlare di violazione della privacy, un reato vero e proprio che è punibile per legge! per cui io fossi la famiglia della malcapitata, agirei.
Eretico, hai letto il post del sindaco di Livorno che c’è sul blog di Grillo? Chissà perchè scrive praticamete quello che scrivi te…
Caro Eretico,
Di solito mi trovo d’accordo con Lei e nutro molto rispetto per il suo lavoro. Però un paio di cose mi farebbe piacere dirgliele. Innanzi tutto trovo che la frase “Mancando la qualità, si cerca evidentemente di buttarla sulla quantità (di persone…” sia molto poco elegante. Poi lei si farà una ragione delle mie opinioni, ma dare dei mediocri a delle persone la cui massima colpa può essere l’ingenuità (che condivido con loro) è offensivo e di cattivo gusto. Libero di continuare come più le piace, ma se lascia i commenti aperti è segno evidente che non disdegna avere un “feedback”. Secondariamente, dei miliardi di Antonveneta non me ne devo ricordare io che sono – al più – un elettore, bensì la magistratura. O mi sbaglio? Per cui, io che sono un giovane con una dignità ben conservata, perché mai devo parteggiare per la fazione che non vuole ottenere dei fondi per la mia città dove voglio vivere e lavorare? Perché i giudici sono in combutta con la politica per archiviare l’inchiesta antonveneta se Rossi sganciasse i dindini regionali? Oppure perché abbiamo “peccato” come comunità e dobbiamo tutti bere fino in fondo l’amaro calice per espiare cattolicamente le nostre colpe?
Caro Anticlericale,
pensavo di essere stato chiaro, ma repetita iuvant: ormai è evidente (purtroppo non a tutti, e da giovane probabilmente non l’avrei capito nemmeno io) quale sia l’operazione politica dietro al progetto, in sé ovviamente condivisibile, di Siena Capitale. I soliti che hanno avuto le mani in pasta negli ultimi anni, con i risultati noti, vogliono continuare a comandare; per farlo, hanno però bisogno dei dindini, per comprarsi il consenso: prima ci pensava il Monte e/o la Fondazione (Mussàri era stato Presidente dell’una e dell’altra). Oggi ci pensa la Regione: dello stesso partito – e dello stesso Presidente! – che ha condiviso tutto (compreso Antonveneta) del Sistema Siena.
I soldi che arriveranno – non a caso, a fondo perduto – servono non certo alla Cultura (i personaggi senesi più favorevoli al progetto ti sembrano persone affamate di Cultura? Avranno letto due libri in vita loro, se va bene…), ma a perpetuare lo stesso Sistema che ha rovinato la città.
E a cercare di impedire che dei giovani consapevoli – e, magari, incazzati – un giorno scendano in piazza per chiedere Giustizia di ciò che è accaduto: è il Sistema Siena che vi ha rubato il futuro, e adesso vuole rifarsi una verginità, offrendovi un qualcosa che – mancette a parte – servirà solo a loro. Agli stessi che hanno fatto perdere la banca ed altro alla città.
Più chiaro di così, proprio non mi riesce!
L’eretico
Mi permetto solo di precisare che i soldi a fondo perduto sono quelli della regione, non quelli di Siena 2019. Ciò detto la ringrazio per la risposta, senza malizia, ma c’è un punto del suo ragionamento che continua a rimanermi oscuro.
Facciamo finta di non avere il (sacrosanto) pregiudizio che i soldi che arriverebbero dalla regione vengano spesi male, e che quindi ci lasceremmo andare a “condanne mediatiche” solo dopo averne visto la destinazione.
In che modo i soldi della regione andrebbero ad influire sulle sentenze del tribunale circa la vicenda Antonveneta?
Caro Anticlericale,
ti rispondo volentieri (per l’ultima volta, però!):
va da sé che sulle sentenze dei Tribunali NON avranno nessuna influenza, in nessun modo (anche perché voglio sperare che Previti a giro non ce ne siano).
Ciò che vorrei fare capire è che i soldi (pubblici) dell’indagato servono, serviranno a dare ossigeno clientelare al Sistema Siena, che senza soldi implode, e che grazie ai soldi (pubblici) continuerà a proliferare, cioè a fare danni.
Con molti giovani – spero non tu – che continueranno ad avere una forma mentis clientelare e iperconformista. Ottima per fare sguazzare nel loro brodo i castisti…
L’eretico
Bravissimo invece ieri sera il Magrini, con la sua domanda a Clarich ha svelato il dubbio che attanaglia il giurista, posto difronte ad un bivio. Lui adesso sa che da azione rivalsa vs. Mancini non recupera granchè, viceversa ora
che la Banca (per la prima volta) è stata multata ai sensi art. 187-ter del TUF (quindi inoltre e non solo in solido dei tre) la Procura di Milano ha forse i presupposti per condannarla per il reato di falso, nel prospetto che ha indotto la sottoscrizione del Fresh e degli aumenti di capitale.
Se lui chiede 3 mld. alla Banca (che vale poco più di 5
ma ne perderà quest’anno quasi 1, forse ne dovrà chiedere altri 2 e 1 ne deve ancora allo Stato…)
rimpingua la Fondazione (e come sennò?) ma distrugge il suo unico patrimonio, cosa che non può fare per statuto. Dilemma che ha condiviso con un penalista:
http://www.finanzaonline.com/notizie/fondazione-mps-clarich-spera-non-serva-un-aumento-mps-3-mld-da-azioni-responsabilit%C3%A0-304635
UN articolo di grande lucidità e al contempo passione civile, caro Eretico. Invito tutti, per sano contraltare, a leggere i due esemplificativi pezzi del Fanali sullo stesso argomento. Migliore conferma delle tesi ereticali non ci poteva essere…
Sono andato a tutti i dibattiti alla Lizza, ma non ci andrò più, l’arroganza, la superficialità mostrate dalle facce di bronzo che ancora sono al timone di Siena mi hanno nauseato tanto che se ritornassi ad un altro incontro castista potrei fare anche qualche azione da codice penale. Insegna il ‘Gattopardo’: cambiare tutto per non cambiare nulla. Il Bisi a salmodiare ed i soliti noti a parlare ed istruire. Sembrava di essere tornati a 5 o 6 anni fa come non fosse successo nulla nel frattempo. Ho paura che molti di loro sanno già come impiegare la ‘mancia’ di Rossi, quanti euro andranno nelle loro tasche, per loro la cuccagna continua. Che tristezza.
“COME PRIMA PIÙ DI PRIMA”
D’accordo: è tutto strumentale ad annacquare il disastro che hanno prodotto. Il Sacco (ma se non c’era lui ne veniva un altro) è strumentalizzato e a sua volta strumentalizza la situazione: ha capito che hanno bisogno di lui, e ne trae un profitto. I professionisti fanno così, tu sei un candido idealista fuori del mondo. Mancuso ha detto che quelli che prendono 400 euro lordi a seduta nelle partecipate del Comune non prendono più della media. Perché un professionista di successo (ma non anche un idraulico?) in un pomeriggio guadagna quella cifra e anche di più. E’ vero. Il problema è che invece di avere 10 CdA ne dovremmo avere 1 o 2, e Mancuso non lo dice…ma anche in consiglio comunale mi pare si dica poco salvo dai pentastellati?
Dove non sono d’accordo è nel giudicare così drasticamente quelli che sono andati a Roma. Non hanno da scrivere i libri come te, sperano che qualcosa ne venga fuori, esserci è meglio di no, può darsi che poi si ricordino di me…siamo a questi punti, è vero, ma è per disperazione nella maggioranza dei casi per cui non hai diritto di umiliarli ancora di più.
Né Sacco né i gitanti quindi. I veri protagonisti sono i soliti, i vari Guicciardini, Ceccuzzi, Bezzini (ma ora esce di scena), Mugnaioli, Bisi, Strambi (con il suo deviante scoop), tutti quelli che gettano fumo, anche il tuo Rossi, naturalmente, capo dei capi. Ma quanto sono responsabili le minoranze che non sanno organizzarsi unitariamente? Sono inutili gli exploit moralistici di questo o quello. Io so solo che continuando così tu e loro possiamo stare tranquilli, PD= Partito Durevole!
Ma non lo avete ancora capito che il signor Clarich ha già le valige pronte e che ormai si può permettere di dire anche quanto fino ad ieri era indicibile, poichè conosce già la (sua)futura destinazione?
Questa sera era presente il Ministro del Lavoro Poletti – un uno della Segreteria Nazionale di cui non ho capito il nome – che hanno cominciato ad incensare l’azione del Governo su scuola e lavoro e sul fatto che si necessiti di un’azione continuativa di 1000 giorni ovvero di una legislatura per attuare tutti i buoni propositi. Presente anche Guicciardini. Purtroppo mi sono dovuto assentare prima che – nonostante l’avessero promesso un introduzione con domande al Ministro per circa 20 minuti – dessero la parola al pubblico. Le mie domande a chi voleva rispondere sarebbero state:
1- Come fa l’attuale Governo a essere sicuro di avere 1000 giorni a disposizioni se proprio in questi giorni D’Alema è tornato sul discorso del patto del Nazareno e in particolare sul fatto che i termini siano sconosciuti alla Direzione Nazionale del PD? Quanta fibrillazione c’è ancora in casa PD su questo argomento e quanto contribuisce a minare il sostegno al governo?
2- Cosa pensa di fare il Ministro per abbassare il carico fiscale alle imprese dal momento che partita la Fiat, oggi FCA che prossimamente si quoterà a NY, anche altre imprese (Gtech, Salini Impregilo ecc,) stanno pensando di spostare le proprie sedi legali all’estero e, di conseguenza, pagare il fisco in quei paesi.
1-è sicuro finchè Renzi ei suoi hanno la maggioranza assoluta nella direzione del partito (con minaccia implicita di non rieleggere in nessunissima carica di rilievo coloro che li farebbero affondare)
2-semplice: non lo farà, poichè per farlo si dovrebbe mettere in concorrenza fiscale con chi ha “prezzi” più bassi del 50% (Olanda, Gran Bretagna, fiscal heaven di varia dislocazione) e facendolo andremmo in default in 2-3 anni max
Non passera’ l’inverno. Perché fara’ freddo? Freddo e molto. Allora le persone capiranno. Il freddo sveglia la testa. Quello che è singolare l’unico giornale che avverte è il Giornale E dice Europa fermati…… singolare davvero…. singolare. Ad ogni modo batti pandora tv e senti una campana diversa.
Difficile che i giovanottoni – e contradaioloni – seguano il giusto appello: ecco un bell’esempio dal team di siena 2019.si.eu, col quale l’eretico può peraltro giocare in casa
http://www.2019si.eu/images/documenti/curricula/Curriculum%20Luca%20Rinaldi.pdf
notare il curriculum rimpolpato con mezza pagina sull’esperienza contradaiola!
Ma sono cose da mettere nel curriculum? Chissà quali sono state le “nuove forme di coinvolgimento dei giovani trai 12 ed i 16 anni di età, al fine di insegnare loro i valori storici e culturali della Contrada, perché siano in grado di renderli attuali nel presente e nel futuro”?. Magari ai giovani contradaioli gli avrà insegnato di entrare nel seggio o in commissione elettorale per poi metterlo nel curriculum, oppure per favorire qualcuno che gli fa comodo?
A chi non ha i paraocchi – o i paraombre, come quelli che non si dovrebbero mettere in piazza ai cavalli, ma tutti ormai li mettono – non sfugge di certo che il “sistema” prevedeva e prevede ancora questo per i contradaioloni: entri in commissione elettorale, fai fare il priore o il capitano a chi vuole il partitone e dopo di che un posticino alla novartis, alla bassilichi, alla siena parcheggi e affini ti si trova: questi contradaioloni sono parassiti peggio degli omini dell’orti, perchè questi ultimi venivano dal campo (dove comunque il padrone li faceva stare parecchio meglio di quanto lamentano… e di quanto li ha fatti poi stare il partito con una casa di cartone a san miniato), mentre i contradaioloni hanno buttato nel secchio la secolare immagine di rettitudine delle contrade!
Condivido. Dove si trovano i curricula di quelli che lavorano per Siena 2019 da dove penso tu abbia preso questo esempio che ci hai portato?
Condivido pienamente quanto dici di certi contradaioloni che hanno usato, usano e useranno la contrada per ottenere quanto serve per piazzare nei pochi posti di lavoro i propri affini. Su una cosa dobbiamo essere tutti consapevoli ma non da ora, le contrade sono diventate posto per pochi, sono centri dove la regola n. 1 e’ l’invidia, dove esistono e comandano le tribu’, dove mangi con i tuoi adepti ed eviti, ovvio e sei evitato, dagli altri. Complimenti a chi ci si ritrova, io ci sono cresciuto ma me ne sono anche andato …non fa per me.
Chi sostiene che lo contrade sono luoghi di democrazia e luoghi di pacificazione e’ un bugiardo. Le contrade sono trampolini di lancio per persone che astutamente usano altre persone per propri fini. Ovvio poi ci sono anche quei quattro coglioni che ci credono ma a fronte di un furbo ci vuole almeno 4 cretini senno’ un si va avanti. Io in contrada ho dato tutto quello che ho potuto dare sia in soldi sia in termini di lavoro….adesso basta, meglio la pubblica assistenza, lavoro meno e mi diverto di piu ‘.
Sempre in proposito dello “scoop” della Nazione, mi risulta che quella stessa sera, nello stesso luogo dove i due bordellotti si sono “abbandonati” al piacere in pubblico (a proposito: cittini, pane e volpe la mattina! per fare certe cose ci si apparta un po’ di più, e lì vicino i luoghi non mancano!), sono stati fermati dalla Polizia un numero consistente di spacciatori (chi dice siano 3, chi addirittura 6!), che erano lì in quanto facenti parte di una “cordellina” col DJ della serata. Ma di questo, chiaramente, non è trapelato alcunchè sulla carta stampata cittadina. Mi chiedo: come mai? forse qualcuno di essi è ben protetto?
Ma nessuno è rimasto come me basito nel veder ventilato a breve un nuovo aumento di capitale del MPS?
Due mesi dopo averne sottoscritto uno nel quale ho dovuto spendere il doppio di quanto mi erano costate le azioni originarie. A suo tempo, come piccolo gesto di gratitudine nei confronti di una città che amo e nella quale ho costruito la mia famiglia, ho acquistato 1800 euro di azioni del Monte nei giorni in cui sembrava dovesse fallire in un battito d’ali. Il Monte non è fallito, ma quelle azioni oggi valgono 80 euro (forse ancora meno). E ora un nuovo aumento di capitale. Il passato sarà pur carico di nefandezze, ma di quale presente e futuro parliamo?
Sul Corriere Fiorentino del 4/9/’14 (p.9)un articolo siglato “D.A.” -Cinquecento senesi in missione a Roma per la sfida europea- parla dell’appoggio garantito dalla Regione Toscana, che secondo Enrico Rossi continuerà a mandare avanti il piano Sacco “sia in termini di progetti, sia aumentando, qualora NON fossimo dichiarati Capitale europea della cultura, la pubblicità della vicenda Siena…Lo finanzieremo, lo supporteremo come grande evento per Siena e per la Toscana”. E quando Rossi ha aggiunto che già sono stati dedicati “finanziamenti specifici” per quasi un milione di euro “per la promozione dell’iniziativa a Bruxelles” a cosa si riferiva? Forse all’organizzazione della mostra di decine di quadri della Pinacoteca, da spedire prima a Bruxelles e poi in Francia, nel semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue?? L’evento era preannunciato sul “Corriere Fiorentino” del 10 giugno scorso, ma in città non se ne è parlato.In ogni caso, sembra che le mance date a Siena corrispondano alle aspettative di un ritorno d’investimento per Firenze e la politica regionale.
Tornando all’oggetto del post, caro Raffaele, come sai su questo argomento non sono d’accordo con te. Come ha efficacemente commentato Daniele Magrini sul suo blog, augurarsi che Siena venga sconfitta nella competizione a Capitale Europea della Cultura 2019 è un po’ come tagliarsi gli attributi per fare dispetto alla moglie. Un’idea buona rimane tale da qualsiasi parte provenga, persino se viene dal Flores D’Arcais di turno. E poi in verità il primo a lanciare questa idea è stato ben prima di Flores l’architetto Giovanni Mezzedimi. Comunque sia, non ritengo sensato rinunciare in questo momento di gravissima crisi ai cospicui finanziamenti della Regione Toscana solo perché si pensa che siano funzionali al mantenimento dello status quo, incidentalmente perpetuato non con i carri armati agli incroci, ma attraverso libere elezioni. Nel 2013 i senesi hanno avuto infatti l’occasione di votare per sindaco almeno tre candidati nettamente contrapposti al sistema Siena, ma, non convinti, hanno deciso altrimenti e doverosamente dobbiamo accettare questo esito. In caso di vittoria nella gara per la candidatura la gestione dei finanziamenti sarà peraltro monitorizzata dall’Europa per cui i rischi sono oggettivamente modesti. Diverso è il discorso in caso di sconfitta: quasi sicuramente, anche in ovvia funzione elettorale in vista della ricandidatura (benedetta da Renzi!) del caro Enrico Rossi, la Regione finanzierá con diversi milioni di euro, si parla di 40, i progetti di Sacco. La gestione di questi finanziamenti risulta particolarmente critica: sta all’opposizione svolgere al meglio la sua funzione di vigilanza e di controllo. Da parte nostra abbiamo oggi stesso pubblicamente chiesto a Sacco e Valentini di esplicitare come intendono muoversi per assicurare trasparenza e condivisione. Valuteremo la risposta, se verrà, senza pregiudizi, ma senza accontentarci di buoni propositi.
Caro Enrico,
l’idea in sé è buona, anzi buonissima: il problema è che a gestirla sono esattamente (con la new entry del Sacco, fortemente voluto da Franchino il Ceccuzzi) i soliti che hanno affossato Siena, dunque non nutro alcuna ragionevole speranza, come detto, ridetto e riscritto. Mi stupisco, francamente, di come possa nutrirla tu, per inciso.
Aggiungendo: io spero davvero che Siena vinca, almeno un minimo di filtro – europeo o italiota – forse ci sarà, a proposito di dindini; se Siena, viceversa, perde e i dindini arrivano lo stesso, il clientelismo ed il familismo vinceranno ancora.
E non mi pare che tu potresti – e dovresti – gioirne.
L’eretico
http://www.sienafree.it/siena/142-siena/65249-cittadini-di-siena-lettera-aperta-a-sacco-e-valentini
Quindi, speriamo che Siena vinca. Se non sarà così, dovranno essere i senesi (e i non senesi) che hanno scritto, su questo e altri blog, criticando l’una e l’altra possibilità, dando per certa la spartizione dei denari fra poche e solite persone legate al vecchio/nuovo sistema; dovranno essere loro a denunciare, ma anche a fare proposte su come e cosa fare. Per il momento ho sentito e letto critiche tante, proposte nessuna.
Mi chiedo…. ma mettere nel curriculum tutto quello che hai fatto in contrada, nkn è che sia triste? O è solo una mia impressione?
Caro Eretico scusa la battura facile ma…Venendo meno la provincia e ascoltando i proclami del Governatore neo candidato ma che niente niente Siena è finita annessa alla “area metropolitana” di Firenze e non ce ne siamo accorti?
questa storia del controllo europeo come può prenderlo per buono, dott. Tucci? Non me lo facevo così “abboccante”: come può la ragioneria europea controllare il clientelismo senese, suvvia, un po’ di realismo! No, non c’è speranza,se non per quelli che si sono accodati e ora sono nell’équipe Sacco. Pare anche esponenti di alcune correnti di opposizione, per calmare un po’ le acque, indubbiamente agitate. Non male, vero?
Se il Comitato fosse serio (ma se ne può dubitare visto come ha proceduto fino ad ora) doveva chiedere la nomina di una commissione di garanti. Perché non presieduta dal prefetto Stelo, che vedo sempre accuratamente messo da parte anche se candidato da Lei alla Fondazione? La Sua idea era buona ma perché non la condivise con gli altri dell’opposizione? Nascendo così isolata, mi consenta caro Dottore, che speranze aveva?
A proposito dei tre candidati, non è proprio quello che ha fatto fallire l’alternativa? E quelli andati al mare al ballottaggio?
Carissima Silvia (quell’altra), i candidati a sindaco (e relative liste naturalmente) estranei al sistema Siena erano, in ordine alfabetico, Pinassi, Tucci e Vigni. Approfitto dell’occasione per dire che Laura Vigni, con la sua grande conoscenza della storia della città e delle persone coniugata ad un immenso amore per Siena e ad integrità morale, sarebbe stata un grande sindaco, ma ha scontato alcune debolezze del suo entourage di veterosinistra. Mi immagino che sia consolatorio attribuire la sconfitta al ballottaggio al “cattivo” di turno senza chiedersi perché quasi metà dell’elettorato non ha votato, fa parte dell’umana natura e non vogliamo infierire. Non sono particolarmente “abboccante”, ma credo che da qualcosa si debba ripartire, magari di condiviso e potenzialmente utile per la comunità. Può darsi, anzi è molto probabile che mi sbagli, ma solo “chi non fa non falla”.
Ancora una volta Tucci conferma, nel caso ce ne fosse stato bisogno, di essere un membro attivo della casta dominante che ha distrutto Siena sotto la falsa veste di elemento dell’opposizione.
Mettere sullo stesso piano il PD, con il quale si dimostra spesso acquiescente, con Neri dimostra la sua malafede. Continui pure a raccontare le sue favole e a far finta di voler cambiare Siena. Purtroppo propio lui ed i suoi compagni sono stati la carta vincente degli altri “compagni”, quelli buoni, quelli che seguiteranno a succhiare i soldi di Siena, compresi quelli di Siena 2019 o la mancia di Rossi. Forse qualche briciola toccherà anche a Tucci.
Magari quando si accusa qualcuno di malafede mio caro Barbicone 72 sarebbe meglio firmarsi, ma come diceva il buon Don Abbondio il coraggio chi non l’ha non se lo può dare. Entrando sinteticamente nel merito non equiparo Neri al Pd (se lo pensassi non avrei difficoltà a farlo, sempre firmandomi), ma non si può negare, almeno di non essere in malafede come Lei, che alcuni suoi compagni di strada erano iscritti al Pd o lo erano stati fino a qualche mese prima ed altri appartenevano alla opposizione di sua maestà sancita dal papello a firma Ceccuzzi/Verdini (oggi aggiornato col Patto del Nazareno). Ciliegina sulla torta, il vice-sindaco indicato da Neri era l’omonimo del precedente Presidente del consiglio comunale. Caro Barbicone Lei deve essere abituato alle mance perché pensa che tutti le vadano cercando, ma non è così. Dato il livello delle sue argomentazioni mi auguro di godere sempre della sua disistima, in caso contrario comincerei a preoccuparmi davvero.
Come vede, il suo parametro principale è quello delle mance! Forse un lapsus froidiano. per chi fa parte del sistema, anche se mascherati da opposizione, è facile firmarsi, tanto cane non morde cane. Quando
invece si deve campare in questa città nella quale esiste una vera e propria mafia e non si è mai aderito al sistema è purtroppo necessario celarsi dietro ad uno pseudonimo.
Ma la realtà non cambia. Certo, alcuni compagni di cordata del Neri
un tempo erano stati “compagni” veri, e qualcuno ha fatto anche danni. Al di là del fatto che tutti possono sbagliare, però, pensare di poter mettere alle corde il PCI (perchè tale continua ad essere, anche se con molti più disonesti di prima)solo con personaggi che non hanno mai avuto una tessera a Siena è un’utopia. Di veramente immacolati nella nostra città ce ne sono pochi e lei non è certamnente fra questi. Anzi! Stia tranquillo che continuerà a godere della mia disistima, e le assicura che non solo il solo a pensarla così.
Complimenti vivissimi Barbicone72! Grazie al suo cartesiano ragionamento abbiamo scoperto che il nostro anfitrione Raffaele, che da sempre si firma con nome e cognome, è un bieco esponente della Casta che fa finta di combattere. Le conviene per un po’ riposarsi, dia retta.
Lei, da buon politico, crede di poter zittare con due battute chiunque tirando in ballo l’esempio dell’Eretico. Se anche su questo blog la maggioranza degli interventi è anonima un motivo ci sarà. Forse la responsabilità è anche delle opposizioni, di gente come lei che pensa solo ai suoi interessi ed aiuta il sistema.
Fra l’altro non mi risulta che abbia risposto a tono, come crede di aver fatto con me, alla documentazione riportata da Falorni alcuni giorni fa sul suo comportamento e quello dei suoi amici tendente a favorire i “compagni” di turno. Ma del nostro parere e di quello di gente come Falorni a lei importa poco. Le è sufficiente rileggere con soddisfazione quanto dichiarato a La Nazione da Valenntini il 2 giugno 2013:
“Avanti con i progetti. Non cediamo al potere”. Ed all’interno si leggeva: “A questo punto – commenta Valentini – c’è quasi da guardare con ammirazione a Tucci e i suoi, che resistono alle sirene del potere, forti di una scelta etica. Per me l’apparentamento è sulle cose da fare e penso che sul programma possano trovarsi punti di convergenza. A Pietraserena dico che anche le mie scelte della prossima classe dirigente sarà meritocratica, sulle competenze”
Sta andando propio così. Complimenti! valentini la guarda ancora con ammirazione? E’ già stato riconoscente?
Salve a tutti,
visto questo rivangare la questione delle elezioni 2013 vorrei fare una piccola considerazione. Premettendo che non nutro particolare simpatia politica né per Enrico Tucci né per Pietraserena, credo che le raccomandazioni di (non) voto di questi non abbiano influito più di tanto sugli elettori i quali hanno la propria testa pensante: conosco persone che hanno votato Tucci al primo turno e Valentini al ballottaggio (e non avrebbero mai votato Neri), io stesso ho votato Laura Vigni al primo turno e Neri al ballottaggio. Questo per dire che, andando a guardare i voti ottenuti al ballottaggio, Valentini ha aumentato di circa 500 le proprie preferenze mentre Neri ha ottenuto ben 4300 voti in più. Gli altri elettori probabilmente non si saranno rispecchiati in nessuno dei due candidati e non hanno votato per i motivi più svariati. Rimane per Tucci e Pietraserena la responsabilità politica di aver avallato l’elezione di Valentini? Forse, ma temo non sarebbe andata diversamente anche con raccomandazioni di voto diverse…