Piazza che vai, gente che trovi (e 2 Ps)…
Gli ultimi giorni sono stati dominati – e non è certo finita qui, sic – dalla crisi borsistica mondiale innescata dai dazi trumpiani (miliardi e miliardi e miliardi di soldini in fumo, negli ultimi tre giorni): essendo tutto in divenire, aspettiamo a seguire l’evoluzione della gran pensata trumpiana (peraltro, scaricato su questo da Musk, con il video di ieri su Milton Friedman).
Di certo, fa bene il Premier Meloni a raccomandare il sempre sacrosanto slogan del “calma e gesso”; ma il fatto è che la paura – la quale ovviamente spinge a vendere – non è solo un qualcosa di irrazionale, in questo caso: il problema c’è, ed è a dir poco enorme. Potenzialmente, financo devastante.
Nel fine settimana italiano, comunque, di dazi si è parlato assai, ma si è scesi nelle piazze per tutt’altro: vediamo di scrivere qualcosina a cotal proposito, suvvia…
LE PIAZZE EUROPEISTE (ROMA, BOLOGNA)
Abbiamo già scritto, a marzo, dell’evento romano ideato da Michele Serra (Repubblica), con tutte le polemiche relative al Manifesto di Ventotene (rilanciate dalla Premier, come si ricorderà: ed anche sul Manifesto, si rimanda al pezzo marzolino), nonché alle spese pubbliche per l’organizzazione (oltre alla Corte dei Conti, anche in Procura c’è un fascicolo aperto); domenica, c’è stato il secondo atto della piazza europeista, stavolta in quel di Bologna (con la presenza del Sindaco fiorentino, prima inter pares fra le istituzioni non felsinee).
Gente ce ne era tanta, ma meno di quanta non ce ne fosse a quella del giorno pregresso a Roma (di cui ci occupiamo sotto); il fatto politico, però, resta quello: a differenze delle altre piazze, il messaggio non è univoco, bensì del tutto binario. Si è per l’Europa (intesa come Unione europea), ma si è contro il tipo di riarmo proposto, fino ad ora, dalla Ue stessa: l’ambiguità di fondo – inutile nascondercelo – c’è proprio tutta, e sarebbe disonesto intellettualmente negarla.
In più, dare un turno di riposo ad una figura come Romano Prodi – per vari motivi, non solo legati all’altrui cuoio capelluto, diciamo – non sarebbe proprio così male: in questi giorni, ha detto di volere attaccare gli sci al chiodo (non solo per quest’anno), se saltasse un paio di manifestazioni di piazza, non sarebbe una tragedia.
Ciò detto e scritto, queste piazze europeiste (quella del 15 marzo a Roma, quella di sabato a Bologna), con tutte le intime contraddizioni ed ambiguità che non sono certo state nascoste in questo pezzo, rappresentano – per la redazione del blog -, l’unica prospettiva che possa coniugare un po’ di pragmatismo politico – sempre auspicabile -, e quel minimo sindacale di idealismo che – anche in questa triste era, dominata dalla legge degli urlatori – speriamo ancora sussista e continui a sussistere: quello, insomma, che ci fa preferire la democrazia liberale all’autocrazia, da tanti oggi – in modo larvato e vigliacchetto – agognata…
LE PIAZZE ANTAGONISTE (BOLOGNA, ET ALIAE)
Mentre le piazze europeiste sono una novità pressoché assoluta, da un punto di vista storico-politologico ovviamente, e se quelle per la Pace lo sono solo in minima parte, quelle cosiddette “antagoniste” non rappresentano davvero niente di nuovo sotto il sole di aprile.
Va comunque sottolineato che non solo – come nel caso di sabato, a Bologna – esse cercano il contatto con le Forze dell’ordine, ma che vanno un tantinello oltre, cercando quello con la manifestazione dei Sindaci Pd: cosa che – se permettete – andrebbe vagamente stigmatizzata, oppure la accettiamo come una ragazzata per movimentare il sabato pomeriggio, di grazia?
Comunque sia, lasciatecelo dire: vedere bruciare – dopo quelle yankees e quelle israeliane, facendo di tutti gli States e di tutta Israele un unico fascio – addirittura una bandiera europea, senza che nessuno intervenisse in qualche modo, a noi fa sempre una certa quale impressione. In nome di quel minimo sindacale di idealismo cui ci siamo sopra richiamati, si capisce…
Più si è vicini, geograficamente parlando, alla Russia, più i giovani si mobilitano pro-Europa (financo pro-Nato: pensate che beoti!); dalle nostre parti, invece, la mobilitazione dei giovani politicizzati di Sinistra cerca il contatto con altre manifestazioni (del tutto pacifiche), e per non farsi mancare niente brucia le bandiere europee: è lecito non essere troppo ottimisti, sul futuro della nostra Italia?
LA PIAZZA PENTASTELLATA (ROMA)
La manifestazione voluta ed organizzata dal Movimento 5stelle, sabato a Roma, ha rappresentato un grande successo di partecipazione (100mila persone, per gli organizzatori), e soprattutto – per ciò che interessa a Giuseppe Conte – un risultato rilevante a livello politico, all’interno dell’opposizione: il Pd ha mostrato, più che mai, le sue fragilità ed ambiguità, e lui può permettersi di intestarsi tutto il fronte pacifista della galassia sinistrorsa (per quella destrorsa, c’è il superpacifista per eccellenza, il riconfermato Matteo Salvini, dominus della Lega fino al 2029, dopo avere sconfitto tutti gli inesistenti candidati interni).
L’house organ dei pentastellati (Il Fatto), il giorno dopo, titola “Oceano pacifico (bel titolo, Ndr) Fori imperiali gremiti”, e sui numeri il successo – come già scritto – è indubbio; anche come presenze di figure di rilievo, qualche personalità c’è stata: da un Barbero sempre più movimentista (che legge l’oggi, paragonandolo al 1914, invece che al 1939, sic), ad un Nobel come il professor Parisi (il quale, a questo giro, sarà andato bene anche ai no vax, forse), ad altri ancora; poi, c’è il caso della tiktoker napoletana (quella delle domeniche sulla neve a Roccaraso, per capirsi): presenza ovviamente enfatizzata, in senso delegittimante, dalla stampa critica con Conte, non c’è dubbio: ma, allo stesso tempo, non si può fare finta che non abbia spinto il suo popolo (purtroppo, assai numeroso) alla presenza in piazza, e soprattutto non ci si deve mai dimenticare quale sia la differenza di consenso, per Conte, fra tutte le grandi città italiane e Napoli. Tabelle elettorali cantano, eh: sarebbe bene smettere, di fingere che questo soggettino appartenga ad altri mondi politici ed elettorali, per piacere…
Leggendo tutti i giorni Il Fatto, ed essendo il quartetto Travaglio- Sommi -Scanzi – Padellaro (il migliore dei quattro) onnipresente su La7, non avevamo dubbi sulla riuscita dell’evento: per merito della chiarezza della proposta, e per il pieno demerito della Schlein, la quale sta erodendo il suo consenso, a cagione della sua clamorosa e perdurante ambiguità.
Uno degli slogan più gettonati dell’evento (nel quale significativamente non c’era neanche mezza bandiera ucraina: roba da mainstream, figuriamoci), era questo: “fuori la guerra dalla storia”, ribadito a squarciagola dai presenti. Come scrive, fra gli altri, Mattia Feltri su La Stampa odierna: dopo avere abolito la Povertà, oggi grazie ai cinquestelle si va verso l’abolizione tout court della Guerra. Si tratta, davvero, del migliore dei Partiti possibili…
Ps 1 Nel fine settimana, è arrivata la triste notizia della scomparsa di Antonello Fassari (72 anni): noto soprattutto per serie televisive tipo “I cesaroni”, capace comunque di passare – come pochi – dal comico (memorabili alcuni personaggi dei Novanta, nei programmi della Dandini) al drammatico, vedasi “Romanzo criminale”.
Ps 2 Eventi in Sala storica: mercoledì (Sala storica, 17,30), si presenta l’atteso libro di Andrea Bianchi Sugarelli (“Siena s’è dest(r)a”), il quale ripercorre la storia della Destra senese dal 1945 ad oggi, colmando quindi un significativo vuoto storiografico pregresso; giovedì, invece, argomento assai più leggero, fra Arte e Palio: si presenta “Per forza e per errore. L’esperienza paliesca di Padre Giuliani”, di Diego Consales. Due eventi diametralmente diversi, ma entrambi funzionali ad una – sempre auspicabile – migliore conoscenza delle vicende senesi…
La piazza romana è stata una solida dimostrazione di 104smo.
Trastullarsi con le bandiere arcobaleno (quando si è “garantiti” da un centinaio di ordigni nucleari nelle basi Nato sul territorio nazionale) è facile ma poco dignitoso.
La novità è che da adesso in poi il culo al caldo ci costerà parecchio di più rispetto al passato.
Probabilmente Trump realizzerà il sogno dei movimenti no global di inizio secolo.
Le criticità di un modello economico, basato sostanzialmente sugli USA compratori finali, si sono cumulate nel tempo.
Gli Stati Uniti hanno messo nel mirino la Cina, la percepiscono come un pericolo ed obbligheranno inevitabilmente gli altri a scegliere da che parte stare
O Trump trascinerà tutto il mondo in una crisi degna di quanto successe dopo il ’29, oppure il resto del mondo si organizzerà per espandere i propri commercianti reciproci lasciando fuori gli USA, che a ben vedere ci danno ben poco.
Comunque in tutto il mondo anche gli “amici” degli USA cominciano a capire come mai gli yankee siano tanto odiati in molte parti del globo terraqueo.
L’unica ancora di salvezza per gli usa nel breve termine potrà essere il suo partito.
Trump. Parere personale, uno dei tanti; Trump con la sua politica dei dazi rischia di fare come i pifferi di montagna perché se non si da una calmata si troverà tutti i Paesi contro, dai BRICS, l’UE, il Canada, ecc.. Ormai la base di tutto è la globalizzazione, siamo interdipendenti, credere gli USA di essere superiori ed indipendenti dal resto del mondo è anacronistico. Intanto stamani ha già iniziato a moderare la sua politica aggressiva con la tregua per 90 giorni del rincaro dei dazi con l’Unione Europea. Speriamo che sia l’inizio di qualche ripensamento. Cominci invece a mantenere le promesse, tanto sbandierate nella sua campagna presidenziale, di far finire la guerra nell’Ucraina e quella in Palestina. Nella prima mi sembra che Putin lo prenda solo in giro, come fa pure Netanyahu nella seconda; finora tanto fumo e poco arrosto.
Più o meno della piazza di Conte si sono capite richieste ed obiettivi politici.
Di quella europeista ho inteso solo che ‘bisogna correre verso il futuro’, che ‘Sappiamo quello che abbiamo ma anche quello che non abbiamo e siamo qui per entrambe le cose’, che ‘la cultura classica, il Medioevo e il monachesimo, nell’era moderna l’illuminismo, il liberalismo e il socialismo, dell’idea gretta e limitata di nazione non sanno che farsene’, che ‘bisogna difendere il sogno di Ventotene’… quindi se ho capito, ma è improbabile, queste persone hanno manifestato per l’abolizione degli stati nazionali mediante antani sblinda, conferendo sovranità alla supercazzola cippalippa
Interessanti i tuoi articoli sulle piazze pacifiste ed europeiste…ma non una lettera su sanchez( sx) che stanzia 14 miliardi per le imprese all’alba dei dazi trumpiani…ne dei 50 milioni di giano(sx) x lo stesso motivo in favore delle aziende toscane! E le destre???? Quando si dice l’informazione selettiva!
La pifferaia presto cadrà dalla rupe con tutti i topi , i sorci e i ratti!
Credo che sia una bugia… ma Meloni dice di aver stanziato 25 miliardi, che probabilmente non ha. Giani per lo meno, avendo recentemente raddoppiato l’addizionale regionale IRPEF, 50 milioni li dovrebbe avere
La nostra grande premier, se avesse un sussulto di orgoglio e di rispetto per il paese che governa, dopo che Trump ha chiarito che ora i paesi colpiti dai suoi dazi vanno da lui a bacirgli il cu…(sue testuale parole) dovrebbe almeno disdire il viaggio in USA.
Prima prelevare i baci in testa da Biden, ora li restituisce a Trump in posto meno onorevole.
Che grande patriota……
Caro Eretico, ancora una volta un pezzo degno di essere letto con attenzione e con tanti commenti da fare.
L’attualità, però, irrompe, anche a Sienina, come dici tu: ieri sera, all’ora di cena (non nel cuore della notte), ed in pienissimo centro, due bande di giovani (pare pakistani contro nord africani) si sono affrontate, e c’è chi si è fatto male. Chi passava da l’, si meraviglia che non ci sia scappato il morto: sarà per la prossima volta…
Continuiamo a preoccuparci se introdurre o meno il “cigno” per la mossa del Palio, mi raccomando…
Per una città come Siena tali accadimenti rappresentano un’emergenza – e sottolineo emergenza – da gestire, se non vogliamo diventare come uno dei quartieri delle grandi città.
Sul problema della sicurezza, del controllo del territorio, del decoro, del contenimento del fenomeno immigrazione ecc. si gioca – giustamente – la faccia l’attuale amministrazione, da cui, almeno personalmente, ci si aspettava di più.
Ho la sensazione però che vi siano “ forze trasversali” che premono, specie sul tema migratorio in direzione opposta.
Fausto
Caro Fausto, rispondo a te e non solo…
L’episodio di Via Pianigiani è davvero serio e grave, non c’è neanche bisogno di dire il perché: aggiungo che pare proprio che alcuni di queste brave personcine abbiano un comportamento assai irridente anche nei confronti delle Forze dell’ordine – sapendo di non potere essere arrestati – , figuriamoci della gente “normale”. La droga (consumata), poi, aiuta sempre ad avere certi atteggiamenti. E pensare che c’è gente, la quale ritiene ancora che il dialogo possa funzionare, con questi gentiluomini. Gran brutta gatta da pelare, purtroppo…
Ps Ho censurato un commento di Maurizio, sulla Schlein, che la colpiva sull’aspetto esteriore (come avrei fatto sulla Meloni, ovviamente)…
L’eretico
Ahahah, questa cosa fa ridere, nascondere l’incapacità delle attuali amministrazioni locali e nazionali di far fronte alle emergenze sicurezza e immigrazione (loro cavalli di battaglia) dando la colpa a misteriose forze trasversali la dice lunga sulle fette di prosciutto davanti agli occhi.
Roberto e Vedo nero hanno punti di vista diametralmente opposti: bene così, per ribadire ancora una volta il ruolo di agorà di questo spazio on line.
Ciò detto, ho letto l’intervista – sulla odierna Nazione – a quel cittadino che ha chiamato la Polizia dopo avere visto, dalla finestra del suo ufficio, ragazzetti armeggiare con un coltello, in Piazza Matteotti; ecco, invece che dividerci sulle colpe dell’una o dell’altra parte (essendo evidente che ce ne sono da ambo le parti), io mi chiederei: al posto di quel cittadino-lavoratore, cosa avrei fatto, visto che quel coltello non minacciava certo lui?
Lui ha chiamato, ed intanto si è preso le minacce dei giovani gentiluomini, i quali lo hanno – da quello che si legge – visto e riconosciuto…credo che questa persona – allo scrivente ovviamente ignota – dovrebbe essere ringraziata per il suo senso civico: bisogna farci sentire vicini a chi agisce in questo modo. Ricordiamocelo, tutti.
L’eretico
Un tempo a Siena, e non solo, sarebbe stato il ‘gentiluomo’ a temere di essere riconosciuto. Chiediamoci il perché
Mi raccomando cari pettoni… continuate a picchiare i turisti settantenni che attraversano i cortei o rubano le bandiere però…
Il signore in ci ha insegnato che la lotta contro questi fenomeni di violenza e degrado, se vuole avere speranza di successo, si fa tutti insieme, cittadini, amministrazione, forze di polizia. Quindi massima vicinanza e solidarietà.
Come vicinanza e solidarietà mi sento di esprimere a tutte quelle persone – e ne abbiamo avuto ampie testimonianze nei giornali di questi giorni -che quotidianamente nella loro attività lavorativa hanno a che fare con queste bande di teppistelli, esempio di integrazione perfettamente riuscito, dovendo spesso sopportare, con massicce dosi di self control, atteggiamenti provocatori e derisori ( indicativo, se mai ce ne fosse bisogno, il video che sta circolando sui social, in cui un ragazzo di colore si riprende mentre sta deridendo e prendendo in giro il titolare di un locale di piazza Gramsci che ha osato dirgli di allontanarsi perché stava disturbando alcuni clienti).
Come hai detto, e sottoscrivo, gran brutta gatta da pelare………..
Fausto
Caro Fausto, che aggiungere?
Da recente sondaggio, in Germania (non a Mucigliani, eh) AfD (in cui c’è una frangia di nostalgici non del Nazismo, bensì proprio delle Ss) avrebbe, sebbene di pochissimo, superato la Cdu, la quale pure sta per mandare al governo il suo leader.
Sienina nostra, è ben lontana – per ora – dai villaggi della ex DDR profonda, ove da anni i neonazisti furoreggiano: ma, passo dopo passo, quando certi episodi di degrado e di violenza divengono la norma, ci si avvia verso quella strada.
Si tratta di un fenomeno che avviene a qualsivoglia latitudine, e figuriamoci se la nostra città ne può essere esente: gli anticorpi ci sono, ma vanno ben coltivati.
E speriamo bene, perché alla prima coltellata interetnica – augurandoci di potere usare questo termine – qui viene fuori un bel casino…
Benvenuto al nostro lettore “sardo”, come lui stesso si definisce!
L’eretico
…primo, le fette di presciutto davanti agli occhi ce l’avra lei….
…e in ogni caso, se commenta, cerchi
di leggere bene e capire il significato di ciò che va a commentare in quanto, glielo spiego, non ho fatto la correlazione da lei evidenziata, ma mi sono limitato a dire che certe forze, spingono e agevolano il fenomeno migratorio. Devo essere esplicito, tante volte lei non l’avesse
capito?
Curia, associazioni legate ( anche al business ) all’accoglienza, PD e costellazioni buoniste varie….ecc.
Fausto
Si, ma le forze di cui lei parla non sono al governo, bensì ci sono le destre: con un pò di onestà intellettuale dovrebbe riconoscere che, almeno per ora, non sono riuscite ad arginare questi fenomeni, anzi, con loro al governo le cose stanno peggiorando. Dimostrando quindi che sono bravissime a cavalcare il malcontento oggettivamente presente, ma poi si rivelano incapaci di governare efficacemente i fenomeni.
Se l‘ Italia è in queste condizioni… bisogna ringaziare gente come te! Complimenti fenomeno!
Bentornato, ci mancavi….
Dopo 9 anni di CDX la sicurezza è precipitata( come altri settori) mentre il resto è dovuto allo competenza, sulla sicurezza c’è un disegno preciso di fare percepire paura per poter promettere quanto poi in quasi 10 anni non è stato mantenuto
Certo balocchiamoci col Palio. Ma non dimentichiamoci dell’accoglienza senza controlli e vincoli. Per come vanno le cose la zona di Camolia sarà una casbah, un suk pieno di negozi etnici, presto anche un supermercato per queste (s)gradite nuove risorse. Poi sarebbe da sapere dove hanno trovato i soldi per l’affitto od acquisto dell’ex filiale della Banca Toscana dati i prezzi immobiliari proibitivi a Siena. Una bella visita della Finanza ci vorrebbe; altro che andare dai negozianti senesi e controllare se hanno fatto lo scontrino del caffè se si tratta di bar.
Piazza che vai, gente che trovi? A siena, grazie ai buonisti, nella zona di Piazza Gramsci, Via Pianigiani e i dintorni fino a Porta Camollia gente poco raccomandabile. Da tanto tempo vedo tanti ospiti sgraditi e loro figli girare per la Città, quella simpatica discussione dello scorso martedì, davanti al Consorzio Agrario, temo che non sarà l’ultima nel futuro di Siena ex isola felice. I buonisti hanno anche il coraggio di accusare l’attuale Amministrazione Comunale dimenticando che sono stati proprio loro a creare i presupposti alla sicurezza cittadina e nazionale sempre più precaria. Il Governo di centrodestra, pur con i suoi difetti, è e sarà sempre il migliore. Intanto nel Nord Italia, l’esempio più eclatante è Monfalcone, le nuove risorse si stanno organizzando per le elezioni comunali in un partito in cui non ci sono italiani e che predica la sharia e fa comizi non in italiano ma in arabo. Quella “brava persona” di Soumahoro ne è diventato il massimo referente. Viva i buonisti e l’accoglienza a 90 gradi, dai facciamoli venire altri col barcone, prendiamoli tutti senza limiti e controlli, facciamoci ancora male. Anche in Toscana sono arrivati anche in zone fuori mano, non solo nelle zone più popolate, fatevi in giro nei comuni intorno all’Amiata (Abbadia S.S., Arcidosso, Santa Fiora ecc.) e troverete tante piccole casbah con i loro puzzolenti negozi etnici a base di Kebab.
buongiorno Eretico. vivo in provincia di Siena da più di 10 anni, e lavoro nel capoluogo , cosa che mi ha consentito di vedere i cambiamenti occorsi. E’ vero, c’è sicuramente un peggioramento della sicurezza, cosa purtroppo comune a moltissime realtà territoriali, e siccome a Siena queste cose sono una relativa novità, è giusto che ci sia un allarme sociale, cosa che potrebbe portare a misure drastiche per , diciamo, bloccare il fenomeno dall’inizio. Però mi permetta alcune riflessioni: la prima, è verissimo che ormai la zona “calda” di Camollia è piena di negozi di immigrati, e ben vengano controlli della Finanza o di chi si vuole, per capire chi finanzi queste aperture. Ma se per caso i controlli fossero tutti regolari, e se questi esercenti venissero “convinti” a ad andare da altre parti, cosa rimarrebbe lì?? Secondo me una fila di serrande vuote e locali sfitti. Non dimentichiamo che gli affitti fanno comodo ai proprietari, che in molti casi sono senesi. Dunque, se i negozi non li aprono i senesi, ma stranieri in regola (fino a prova contraria) chi ci guadagna anche? Il Comune dalle Tasse, i proprietari dagli affitti. E badi, non ne faccio una questione solo di Siena, ma anche in provincia vedo che autolavaggi, barbieri, negozi di frutta e verdura sono aperti da stranieri e frequentati da italiani del posto, segno anche di una mancanza di possibilità ( o di voglia) dei giovani locali di aprire attività simili. Sulla questione sicurezza, problema innegabile legato all’immigrazione, come già notato in mille altri contesti( non solo nazionali) mi sorge una curiosità: come mai in città governate dalla sinistra (Firenze, Roma, Milano o per restare vicini, Poggibonsi) la destra all’opposizione si premura di far notare l’incapacità del Sindaco di turno a mantenere la sicurezza, mentre a Siena, governata da 7 anni dalla destra, nessuno degli stessi esponenti dice una parola contro l’operato del Sindaco, che secondo me fa tutto quello che può in maniera egregia, ma a mio parere esattamente come tutti gli altri Sindaci, compresa quella di Firenze che mi risulta abbia incrementato organico e controlli di Polizia Locale, specie alle Cascine, proprio come a Milano o Roma, richiedendo interventi diffusi di Polizia e Carabinieri? Eppure, in fondo il problema è esattamente lo stesso, anche se a livello differente. Inviterei i senesi poi a non fare di ogni erba un fascio…nella mia città di origine ci sono, al centro storico, problemi simili ma più gravi, e in quel caso c’è la comunità nigeriana a farla da padrone.. essi gestiscono spaccio e prostituzione, entrando in contrasto con la pacifica comunità senegalese che da decenni è perfettamente integrata nella città, e che denuncia grossi problemi di convivenza…solo per citarvi un episodio, recentemente un nigeriano è stato arrestato mentre dava in escandescenze nel centro storico …e la polizia locale lo ha arrestato dopo che un cittadino senegalese che lo aveva bloccato prima che ferisse qualcuno. Mi scuso della lunghezza, ma il suo blog è estremamente interessante e invoglia alla discussione. Sperando di non aver offeso nessuno, auguro a tutti buona giornata
Io penso che mediamente l’elettore di destra sia molto più ideologizzato di quello di sinistra, e non disposto alla critica dei propri beniamini Diciamo che hanno una tendenza alla ubbidienza e alla esaltazione senza sece senza ma al capo di turno. Ciò spiega quanto affermi.
Nascondono le loro incapacità invocando la presenza di nemici che non permettono che loro possano governare efficacemente, come puoi leggere in qualche commento qui stesso.
Secondo Ilsole24ore Milano, Roma, Firenze sono le città peggiori d’Italia per la sicurezza. In quella classifica, che vede 5 città governate dal csx ai primi 5 posti (8 sulle prime 10), Siena è 79sima, la migliore in Toscana, che in top ten ha anche Prato e Livorno.
Detto questo bisogna fare meglio indipendentemente da chi governa
“Il cdx , pur coi suoi difetti è sempre meglio”…te non vedi nero, te sei nero dentro, talmente da essere cieco! Quando si svelerà no per quello che sono( la parte giusta della storia: coi nazisti! ) dovrai vergognarti! Ma non credo che lo farai, occorre onesta intellettuale e intelletto fino!
Vado in controtendenza: un po’ di violenza “controllata” ha una valenza educativa. Un bagno di sano realismo.
I barbari sono alle porte coi sassi e non sarà il bonus animali domestici a salvarci.