Eretico di SienaRussia-Ucraina: una scommessa... (e Ventotene) - Eretico di Siena

Russia-Ucraina: una scommessa… (e Ventotene)

Dopo due pezzi senesi, ci si rituffa nell’agone internazionale: visto il momento, pare davvero necessario; avrebbe meritato un po’ di spazio la morte di George Foreman, con la sua incredibile carriera pugilistica in due tempi (Kinshasa, 1974, contro il fu Cassius Clay che non voleva più farsi chiamare così: pura epica pugilistica).

Nei due Ps, si scrive anche di Ventotene, nonché di una curiosa polemica d’altri tempi fra Sindaco ed Arcivescovo…

 

QUELLI CHE “TRUMP PORTA LA PACE”

Lo abbiamo già scritto almeno una volta, ma permetteteci il repetita iuvant (immaginando che non sarà neanche l’ultimo): vi ricordate i peana sul “Trump, che sarà come sarà, ma almeno lui porta la pace?”, contrapposto a quel guerrafondaio senza freni di Joe Biden (con un paio di “mentecatto, rimbambito” di contorno)?

In attesa che porti alla pace Russia ed Ucraina, dopo la sua magnificata telefonatona con il liberaldemocratico filantropo moscovita, i bombardamenti russi (russo-iraniani, a dirla tutta) continuano a martellare la Ucraina, Kiev compresa. Con obiettivi, fra l’altro, che più civili non si potrebbe, scritto giusto en passant. Ma ora c’è Trump, quindi…

La tanto magnificata tregua a Gaza, poi, non solo non ha più retto, bensì il nuovo contesto – dato dal feeling totale fra Netanyahu e Trump – ha dato se possibile ulteriore briglia sciolta al Premier israeliano, il quale ha ripreso a sventrare il già sventrato, continuando ad uccidere un buon numero di civili per ogni tagliagola di Hamas (bene ha fatto Fatah a chiedere al gruppo terroristico di lasciare Gaza, per il bene del popolo palestinese: ovviamente non avverrà, ma di fronte alla Historia il diniego criminale di Hamas resta e resterà). Si prepara anche un ritorno, in discreto stile, delle ostilità in Libano, tanto per vivacizzare l’altrimenti noioso quadro geopolitico; quanto allo Yemen, in quel caso è stato Trump stesso a dare l’ordine di bombardare gli Houthi (e di certo la cosa non ci ha tolto il sonno, di per sé).

In attesa poi dell’invasione del Canada e soprattutto della danese (per ora) Groenlandia, si segnalano i dazi commerciali; i quali – come giustamente ricordato dal Presidente Mattarella ieri l’altro – hanno sempre innescato fortissimi tensioni geopolitiche, quando non aperte – e soprattutto devastanti – guerre.

Forse – svanito il Nobel per la Pace 2025 -, sarebbe il momento, dopo i primi due mesi di presidenza Trump, di ammettere che vedere The Donald come uomo di pace è stata cosa un po’ ottimistica, di quel tipico ottimismo che – guarda un po’ il caso – viene spesso mostrato da quelli che si offendono ad essere chiamati filoputiniani; c’è di buono che – almeno come esempio personale, a livello di pedagogia pubblica – il Nostro è impeccabile: non a caso, poche ore fa ha presenziato ad un evento davvero significativo, per molti aspetti. Una serata (che fa rima con pagliacciata) di puro, e non metaforico, wrestling: che piaceva assai anche allo scrivente, quando aveva 13,14 anni…

 

UCRAINA:ARRIVANO I CINESI

La novità (seria) di gran lunga più importante della settimana appena conclusa, è la autentica “bomba” pubblicata sulla stampa tedesca – e per ora non confermata da quella cinese – del possibile coinvolgimento della Cina come forza di peace keeping in Ucraina.

Sappiamo che, da tempo, Xi usa le sue Forze armate per mantenere la pace in zone ad alta conflittualità, come veicolo di costruzione di immagine positiva: c’è chi lo fa con i petrodollari e con lo sport (lo fecero peraltro i cinesi stessi con le Olimpiadi del 2008, usate per mostrare al mondo la loro nuova potenza), c’è chi lo fa (anche) con l’esercito. Se del caso, benissimo venga: anche perché – oltre che per svariati altri motivi – sarebbe un dispiegamento militare che metterebbe in enorme imbarazzo Mosca, la quale non potrebbe dire di no, essendo ormai un junior partner di Pechino (senza gli acquisti petroliferi cinesi ed indiani, l’economia russa sarebbe davvero andata all’aria: sono stati proprio quelli, il motivo precipuo del sostanziale depotenziamento delle sanzioni occidentali).

Intervistato dal Quotidiano nazionale odierno, il professor Simone Dossi – docente di Relazioni internazionali dell’Asia orientale, nonché autore de “La muraglia d’acciaio” per Il Mulino: insomma, forse il massimo esperto italiano di potenza militare cinese – dice chiaro e tondo quanto segue, partendo dal fatto che Taiwan notoriamente, per Pechino, è roba sua:

“Pechino è contraria ad accordi che riconoscano la perdita di integrità territoriale di Kiev”.

Amputare oggi di suoi territori l’Ucraina, dal punto di vista cinese vorrebbe dire la futura legittimazione di una Taiwan indipendente, per essere chiari.

Come ricorda Marco Imarisio sul Corriere della sera di oggi – attribuendo il tutto al fu Ministro degli Esteri sovietico Gromiko -, “quando ci si siede attorno ad un tavolo, il tempo gioca sempre dalla parte dei russi”

Come si vede, la storia della pace imminente fra l’aggressore russo e l’aggredito ucraino è tutt’altro che cosa fatta, e l’ingresso della Cina – se effettivamente ci sarà, è evidente – lo dimostra vieppiù…

 

LA SCOMMESSONA, DUNQUE!

Eccoci arrivati alla provocazione finale, alla scommessona. Dunque, investire miliardi nella Difesa non va bene, giacché il problema di Putin non esiste: questa è la tesi di moltissimi, soprattutto in Italia (chissà perché, più ci si avvicina ai confini con la Russia, più scende questa percentuale); comunque, va bene così, lo ribadiamo: niente deficit (ulteriore) per armare gli Stati e l’Unione europea.

Ciò detto, se entro 5 anni (range temporale entro cui Putin potrebbe attaccare l’Europa orientale, secondo l’intelligence Nato) la Russia attacca – giusto per dire – la Polonia, oppure la Finlandia, ovvero i Baltici, a quel punto si potrà dire o no, che Putin ha mire imperialistiche? Scommettiamo che, se disgraziatamente dovesse succedere qualcosa di simile, perfino allora i filoputiniani (mai dichiarati come tali) darebbero la colpa ad altri?

Infine, pur sapendo che non accadrà (ma quante cose, all’apparenza impossibili, sono accadute, nell’ultimo lustro?): se la Russia putiniana dovesse mai attaccare l’Italia, a guarnire i confini, insieme ai militari di professione, dovrebbero andare financo quelli che danno da mesi dei “dissociati” e peggio a chiunque si azzardi solo a proporre misure difensive antirusse. Insomma, per dire: il trio Conte-Orsini-Travaglio, abilissimo nello sbertucciare gli altri, in concreto cosa farebbe? Scommettiamo che darebbe la colpa all’Europa, che ha troppo provocato la Russia? La colpa ormai non è più di chi aggredisce, ma di chi avrebbe provocato: è la famosa teoria della minigonna, applicata però alla geopolitica…

Ps 1 La passata, è stata la settimana della polemica su Ventotene; se qualche lettore ha in casa una copia del mio “La Casta di Siena” (2007), vi troverà la dedica dell’autore ad Ernesto Rossi, uno dei tre estensori (soprattutto per la parte economica, da economista quale era): antifascista, anticomunista, anticlericale. Detto ciò, si potrebbe smettere, sperando che si sia capito cosa si pensi di quel Manifesto, certo datato (1941!). Tirato fuori in modo esecrabile dalla Premier (visto anche il luogo), dopo che era stato issato a nuovo Vangelo in occasione dell’evento di Piazza del popolo: in modo – fatelo dire, almeno da chi non ha dovuto aspettare il marzo 2025 per conoscerne il contenuto – assai ingenuo…

Ps 2 Sindaco-Cardinale: in settimana scorsa, come un improvviso temporale non segnalato da alcuno, è scoppiata una polemica fra il Sindaco e l’Arcivescovo sulla gestione logistica del Giubileo; financo la paludata stampa locale ne ha dato i dettagli, e a quella dunque la redazione rimanda. Ciò detto, noi a questo giro stiamo con Nicoletta Fabio, in pieno: certo che il Giubileo è ben altro rispetto ad un calendario di eventi, ma poi ci sono anche quelli, e l’organizzazione ha i suoi tempi e le sue esigenze. Come al solito, l’impressione è che la Chiesa abbia sempre la forma mentis che il prima citato Ernesto Rossi denunciava in modo magistrale: privatizzare i profitti (spirituali, delle anime, si capisce), e socializzare le perdite (passato il gran pellegrinaggio, per esempio, chi pulisce a giro?)…

40 Commenti su Russia-Ucraina: una scommessa… (e Ventotene)

  1. Anonimo scrive:

    Stando alle ultime news sembra che i cinesi abbiano smentito l ‘invio di truppe di pace in Ucraina, ma se quanto da te riportato si realizzasse effettivamente, sarebbe un accadimento a suo modo epocale e starebbe a dimostrare una abilissima capacità dei cinesi nel gestire l’orso russo, tenuto ormai per il collo – come hai detto – anche finanziariamente.

    La cosa avrebbe addirittura maggior valore “geopolitico “ se letta in relazione al recente summit trilaterale che la Cina ha avuto con Corea del Sud e Giappone, avvalorando una capacità strategica/diplomatica/economica a tutto tondo.

    Fausto

    • Superciuk scrive:

      Prima ancora della smentita, giá gli Ucraini avevano espresso un secco rifiuto: a ragione direi, visto che fino a questo momento la Cina è stato il potente alleato nascosto di Putin. Una proposta ambigua, quella dei cinesi, ambiguità certo non nuova. Anche loro non sono una democrazia, e non credo che siano ansiosi di venirci a dare una mano.

      • Eretico scrive:

        Caro Superciuk,
        si fa per ruzzare, tanto i cinesi, per l’appunto, non andranno nella buffer zone ucraina: io continuo a credere che sarebbe stata una cosa buona e giusta, sia per togliere a Putin la scusa per non accettare nessun tipo controllo, mandando solo militari europei; che per cercare di separare il più possibile Pechino da Mosca: l’Europa dovrebbe fare oggi, ciò che fece il tandem Kissinger-Nixon nel 1972, vale a dire separare Cina da Urss. Sarebbe una grande cosa…
        In più, per avere la conferma di avere visto giusto, mi è bastato leggere l’editoriale di Travaglio sul Fatto odierno: subito ad attaccare a testa bassa Pechino, allorquando dà qualche minimo segno di collaborazione con l’Occidente…

        L’eretico

  2. Roberto scrive:

    Ringrazio la Meloni, perché dopo aver sentito le sue estrapolazioni pronunciate dal suo alto scranno, mi sono andato a leggere il manifesto di Ventotene. Bene, in primis, c’è una analisi storica lucidissima e valida ancora oggi (capisco perché ad una che nel simbolo del suo partito ha la fiamma che arde ancora possa non piacere).
    In secundis, quello che ha letto, o che le hanno fatto leggere, non è nemmeno una frase estrapolata, ma mezza, una totale mistificazione dei contenuti.

    • Eretico scrive:

      A Roberto (e ad Ottavio), su Ventotene: è evidente che il Manifesto sia datatissimo (1941, la Germania nazista al quasi apice del suo potere!), e che il Pci lo abbia guardato come il fumo negli occhi (articolato il suo giudizio su Spinelli, del tutto negativo su Colorni e soprattutto sul grande Ernesto Rossi, da sempre fieramente anticomunista).
      Temo che il Pd – sintesi, non sempre riuscita, di ex Pci e della sinistra democristiana – sia sempre vittima della “sindrome del libro”: dal tandem Capitale-Vangelo (Ds-Margherita, per capirsi), siamo alfine giunti alla sintesi di Ventotene.
      Ottima per l’idea degli Stati uniti d’Europa, a mio immodesto parere; superata, però, per quasi tutto il resto, sic…

      Ps 1 Ernesto Rossi, tanto per chiarire, non voleva certo l’abolizione della proprietà privata (casa, macchina et similia), ma dei mezzi di produzione: celebre la sua lotta contro i “padroni del vapore” monopolistici…

      Ps 2 A Fausto: sì, dopo avere pubblicato ho saputo dei cinesi, i quali sembrano essersi defilati: purtroppo…

      L’eretico

      • Roberto scrive:

        Sul tuo PS1: l’idea di mantenere sotto il controllo dello Stato le infrastrutture, autostrade, energia, ferrovie grandi banche,e in genere le aziende operanti in regime di monopolio strutturale, peraltro in settori strategici, non era certo peregrina, e non era nemmeno esclusiva della sinistra (chi istituì l’IRI?). Ed era ampiamente praticata fino agli anni ottanta. Poi sono partite le privatizzazioni selvagge, promosse ma non imposte (vedi Francia che intelligentemente ha mantenuto il controllo statale nei settori chiave) da Europa e iniziate, ahimè, dal centrosinistra in Italia, ma nemmeno contrastate dal centrodestra. Magari fossimo rimasti sulla strada indicata da Ventotene…..

        • Gp scrive:

          Ciò che non va bene nell’Ue e che è ‘mutuato’ in parte dal manifesto è che le importanti cessioni di sovranità nazionale sono andate a corruttibili enti che non hanno nessun controllo democratico, vista la sostanziale inutilità del parlamento europeo nel controllo della commissione. Anche il voto sui 1000 miliardi di armi è stato una pura formalità in quanto l’art 122 sulla emergenzialità concede mano libera alla commissione. Alla bce ci ritroviamo un’avvocatessa francese pregiudicata (‘usami’ scrisse al corrotto Sarkozi) che ha fatto disastri con i tassi (leggetevi il prof Marsciandaro.
          Voi comprereste un’auto da Von der Leyen? E la persona corrotta che dopo anni di malgoverno avrà carta bianca per trattare per conto nostro su dazi, armi e guerra… io come europeo ed italiano, sono estremamente preoccupato e certo che non farà i nostri interessi.
          Ultima considerazione… ho letto che un carro armato tedesco costa 29 milioni, uno cinese 2.3… come nella seconda guerra mondiale.

  3. Ottavio Caruso scrive:

    Premesso che da giovane credevo molto agli “Stati Uniti d’Europa” e oggi molto meno (nel 1985 vidi Altiero Spinelli al congresso del defunto Partito Radicale, quello vero, non quella boiata odierna di +Europa di Bonino, Magi & co.) bisogna dire che, solo perche’ uno e’ una vittima del fascismo, non vuol dire che ha ragione. Alle vittime del fascismo bisogna portare rispetto, ma molti antifascisti erano illiberali e combatterono con Tito, uccidendo italiani innocenti a guerra finita (TL/TR: Istria, foibe e compagnia bella.

    Inizio ad avere una certa età. Mi ricordo bene del vecchio PCI, che nulla voleva a che fare con l’Europa unita, perche’ ancora credevano alla stella polare del Leninismo (si, anche e soprattutto a Siena!).

  4. sauro scrive:

    Bello e interessante articolo, come sempre. Più o meno condivisibile ma di alto spessore.
    Però, qui, lascio emergere l’ondata di criminalità che investe siena, con furti in appartamenti abitati e in negozi( gli ultimi nei giorni scorsi), le risse allarma bianca alla lizza, lo spaccio sotto fortezza, il consumo di droghe nelle scuole( dove si fuma allegramente nonostante i divieti), il degrado igienico delle strade soprattutto del centro invase da sacchi dell’immondizia e deiezioni di cani, lo scorrazzamento libero di topi e ratti, l’assenza di parcheggi, le multe a iosa,le tariffe più alte d’italia, multe x tutti e fondi pubblici sperperati: una città senza una visione, che vivacchia sui progetti del passato! Dove sono tutti quei sommi sacerdoti che anche in questo blog si stracciato le vesti? Quanto sono ipocritamente disposti a ingollare tacendo l’inettitudine di questa amministrazione?
    Dove sono i progetti, le migliorie dei destrafondai?
    Quando il tifo da stadio sarà finito( e finirà quando il limite sarà oltrepassato) ne vedremo delle belle! Tra governo centrale e comunale lo scempio e lampante, ma in molti, troppi fanno finta di niente. Il tempo è galantuomo: come ha affossato che c’era prima, seppellira sotto una coltre di merda che ci amministra ora, e i tifosi porteranno lonta di non essersi voluti accorgere di cotanta disfatta.

    • Roberto scrive:

      I tifosi sono tifosi, e la colpa è sempre di quegli altri, anche se quegli altri non toccano più boccia. Anche in questo blog, da parte di alcuni commentatori) c’è chi sostiene, ad esempio che la destra non può far nulla per la situazione degli immigrati qui a Siena, perché la sinistra si opporrebbe….pensa te.

    • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

      Ciliegina sulla torta. All’inizio di Via Camollia negli ex locali del fu “Emporio Musicale Senese” e poi della banca Toscana, verrà inaugurato un supermercato i cui proprietari sono dei pakistani. Considerato il costo di un fondo, circa mq. 400, in centro storico, c’è da chiedersi dove hanno trovato i soldi per acquistarlo. O sono tutti dei derelitti richiedenti asilo, perché non hanno pensato ad aiutare in qualche modo i loro poveri connazionali fonte di problemi per la comunità senese? Sarebbe utile una bella visita della Finanza per verificare la fonte dei soldi per una spesa del genere. Considerato che già ci sono diversi piccoli negozi etnici nella zona, con questo spazioso investimento extracomunitario, Via Camollia e dintorni, un tempo parte del migliore salotto della Città, sarà sempre più assomigliante ad una casbah o un suk. Che delusione l’attuale Amministrazione, nutrivo tante speranze di cambiamento. Pensando poi che l’alternativa è peggiore, c’è poco da ridere per il futuro. Povera Siena.

      • Eretico scrive:

        Caro Vedo sempre più nero,
        la domanda che poni è assai lecita, nonché molto opportuna (io dunque non ti tirerei i capelli come Prodi ha finalmente ammesso di avere fatto, ma giusto per affetto senile, ci mancherebbe): non ci resta che attendere l’eventuale esito degli accertamenti della Gdf.

        Certo, resta la perplessità per una città con pakistani che, da una parte, vivono da “parassiti” (come Trump e Vance definiscono noi stessi, fra l’altro), ed altri, i quali evidentemente hanno più soldi dell’imprenditore senese medio di oggi: non essere almeno un po’ per l’appunto perplessi sembra il minimo sindacale.
        Quanto alle nuove norme sulla Y storica, per me sono del tutto positive, con i vari distinguo del caso; se ci saranno i controlli, mi auguro che valgano anche per i ciclisti, i quali – ormai da anni – hanno preso l’abitudine di considerare Sienina una pista di allenamento: a fin di bene (lo sport lo è), certo, ma pur sempre una forma di autentica colonizzazione, in tutto e per tutto…

        L’eretico

        • Anonimo scrive:

          Dai, picchia e mena, dopo varie petizioni, anche risalenti nel tempo, tra cittadini residenti nella zona di Camollia e commercianti, dopo accoltellamenti vari, dopo ( era l’ora) varie giornalate, finalmente il Comune sembra deciso a mettere le mani al regolamento comunale che disciplina il commercio nel centro storico, così allineandosi ad altre realtà vicine a noi ( es. Lucca, Firenze ecc) che già da tempo hanno adottato regolamenti ad hoc.
          Paradossale che Siena, il cui centro storico è integralmente patrimonio UNESCO non avesse ancora provveduto a riguardo !!!
          Vedremo cosa riusciranno a partorire i nostri eroi……….

  5. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Su Trump che porta la pace. Prima di fare il commento sui vari blog di cui, per l’ora tarda, ho letto solo il primo, anticipo solo un vecchio concetto: confermo l’appellativo strameritato di Rimbambiden all’ex presidente perché è stato una rovina per l’Ucraina e per l’Unione Europea, grande delusione,; ci ha trascinato in una guerra che si poteva cercare di evitare con la diplomazia ed ora la questione di terminarla la dobbiamo risolvere noi mentre gli Usa che hanno fatto i cocci ci obbliga a pagarli. Per il balzano successore mi riservo di fare un commento più approfondito quando avrò letto tutti i blog.

  6. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Dopo Rimbambiden ora abbiamo Capitan Fracassa. Il “balazano” TRump pensava di risolvere il problema Ucraina in pochi giorni, poi diventate settimane, poi mesi e chissà poi a quanto tempo arriveremo. Putin si sta divertendo con Trump, ormai è evidente. poi c’è “Sniffolo”, il comico fallito anche come politico che non sa più a chi raccomandarsi. L’Unione Europea? Una botta a destra, una botta a sinistra, armarsi si o no, insomma vivacchia nella completa confusione. d’altra parte da “oche giulive” come la Von der Leinen e politici europei compresi c’è poco da sperare. L’UE è la seconda sconfitta in tutto questo; è vissuta per decenni sotto la protezione degli USA che l’ha trattata bene, col cambio di occuparla con le basi Nato, ed ora con il cambio della politica americana si trova impreparata alla nuova situazione politica. Avevamo dimenticato che abbiamo perso la guerra e siamo vassalli degli USA, prima abbiamo dovuto subire i rincoglionimenti del catetere dipendente Biden, ora ci tocca subire quelle di un fanfarone e facilone, più preoccupato di mantenere la calma nel suo Paese che continuare a fare il guardiano della democrazia (sig) mondiale. Personale parere, soggetto ad ogni parere sfavorevole. Penso che per uscire da questo blocco, l’Unione Europea dovrebbe ricucire i rapporti, trattando alla pari, con la Russia togliendo anche le inutili sanzioni; nello stesso tempo dovrebbe pensare seriamente a formare un esercito europeo. Non possiamo più contare solo sugli aiuti della NATO, dobbiamo farci anche noi carico della difesa del territorio da eventuali attacchi esterni. La situazione è cambiata e ci vorrebbero politici seri e convinti al Parlamento Europeo. Cosa che finora non vedo, ancora ci sento tante belle parole e pochi fatti, mi sembra che ogni Paese membro UE pensi più agli interessi personali che a quelli collettivi. L’Unione Europea è finora vissuta nella bambagia ed ora tutto è finito, è arrivata la dura realtà. La soluzione sarà molto dura e difficile, finora il Parlamento Europeo, almeno per l’Italia, è stato il posteggio dei politici trombati in patria, gente inadatta e spesso incompetente, dovremmo quindi cambiare radicalmente questa tendenza. Poi certi Paesi, che ancora si sentono un gradino sopra agli altri, dovranno scendere dal piedistallo e trattare alla pari conutti i membri dell’UE. Speriamo bene, perché a posta in gioco è decisiva per il nostro futuro, rischiamo di essere un vaso di coccio tra quelli di ferro come la Russia, gli USA, la Cina, ecc..

    • Francesco scrive:

      Buongiorno.

      Una domanda.

      Quando parla di sniffolo si riferisce all’uomo più ricco del mondo che, a suo tempo, dichiarò di fare uso di sostanze?

      Per inquadrare di chi sto parlando è lo stesso idolatrato dalla nostra Pdc, che è contro i drogati e l’utero in affitto, e che ha più di un figlio avuto con tale metodo.

      Saluti
      Francesco

      • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

        Trai tanti amanti della polverina bianca, che non è farina, c’è anche quello citato, ma io mi riferisco al comico ucraino fallito. Siamo nelle mani di folli, da qualunque parte ci voltiamo è un disastro.

      • Gp scrive:

        Non amo i vezzeggiativi, ma credo che si riferisca a quell’altro sniffolo… quello eterodiretto che ha promulgato leggi razziali (‘leggi sui popoli autoctoni dell’ucraina’), sciolto 11 partiti d’opposizione, fatto fuori Gonzalo Lira, minato due gasdotti in acque territoriali UE

        • Eretico scrive:

          Caro Gp, Vedo nero ha già risposto da par suo (“Sniffolino” sta per Zelensky, come ormai noto), e non entro nel merito di ciò che dici, che come al solito rappresenta una situazione grottesca: nel senso che tutto ciò che scrivi è più o meno corretto, ma ti sei casualmente dimenticato di citare il minuscolo dettaglio dell’aggressione russa del 24 febbraio 2022. La quale una certa importanza, rispetto a ciò che attribuisci a Zelensky, ce la avrebbe, fino a prova del contrario…

          In ogni caso, siccome in redazione ci piace essere sempre ben documentati: tu, su quali basi formuli la circostanza del presunto uso di cocaina da parte del Presidente ucraino?

          L’eretico

          • Gp scrive:

            Come ho scritto chiaramente nel commento non amo i nomignoli e in nessun modo ho sostenuto che Zelensky faccia uso di sostanze, ma solo ‘svelato’ quella che secondo me era la persona ‘celata’ dietro il nomignolo di vedonero.
            In un commento su Zelensky parlo di Zelensky (che alcune misure liberticide le ha prese prima dell’invasione)… ma essendo intellettualmente onesto e libero, se volete parlo anche di Putin, il feroce agente del kgb, poi dittatore che ha invaso l’Ucraina, la Cecenia, ucciso tra gli altri la Politovskaja e Navalny… Almeno questo non lo vogliamo ammettere nella Ue e nella Nato e non lo abbiamo riempito di armi.
            Il mondo non è solo bianco e nero

  7. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Come corollario, sull’inutilità e danno di certi politici italiani da emarginare, allego il collegamento ad un articolo che parla del Signor Mortadella, responsabile dell’entrata nefasta dell’Italia nell’Euro; quello che disse che “con l’Euro lavoreremo un giorno in meno e guadagnato di più”. Pensiamo che questo è uno dei tanti problemi che questa mente “eccelsa” ci ha creato nel passato e, nonostante questo, ancora ha la faccia di pontificare e criticare mentre dovrebbe tacere. Ecco certe persone non dovrebbero assolutamente essere coinvolte nelle future iniziative politiche i nostri politici intenderanno intraprendere. Concludo pensando a quante offese vergognose ha ricevuto dai sinistrorsi buonisti quella persona, la Fallaci, che nell’articolo polemizza col Signor Mortadella ed a cui dovrebbero chiedere scusa perché ci aveva visto giusto molto prima di tanti cervelloni.
    http://www.msn.com/it-it/notizie/politica/quando-la-fallaci-demolì-prodi-signor-mortadella/ar-AA1BCusc?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=e598ffc01bf4429db7d061a0ea0c35b9&ei=16

  8. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Il manifesto di Ventotene? Belle parole, di base sempre un bel progetto, ma non rispecchia più la realtà politica, troppe cose sono cambiate, risente del tempo che è passato, un altro mondo.

  9. Cecco scrive:

    A mio modo di vedere quella della crescita economica favorita dal riarmo è un vero e proprio specchietto per le allodole, l’Europa in realtà avrebbe bisogno di massicci investimenti nel Welfare (che porterebbero un aumento del PIL complessivo superiore a quello dell’investimento in armi, magari no nell’immediato ma certamente nel lungo periodo) anche per mantenere integri quei valori di inclusività che ci distinguevano fino ad adesso da altri modelli economici più agressivi. Ma ormai soffiano venti di guerra e le persone sembrano impazzite, Macron propone un Kit di sopravvivenza per la popolazione ed un manuale su come resistere ad un attacco atomico (ma si è dimenticato di dire che l’attacco atomico porterebbe alla probabile estinzione della razza umana, 72 ore di vita in più o in meno non credo facciano troppa differenza). L’Europa spende complessivamente il doppio della Russia per la difesa ma ha il problema di non riuscire a coordinarsi, gli stati sono troppo gelosi delle proprie forze armate ed allora si è pensato bene di superarmare ogni singolo stato (Germania compresa, e questo storicamente non è un bel segnale). Siamo alla follia. Anche la Meloni, che credo non possa essere tacciata di pacifismo, vorrebbe evitare ulteriore debito perchè sa bene che questo inevitabilmente ricadrà sul nostro Stato sociale già gravemente falcidiato da tagli almeno ventennali, ma è costretta ad accodarsi e non riesce a dire dei no significativi. Pazienza, speriamo di uscire vivi da questo delirio fomentato ad arte dai soliti mercanti d’armi e con una politica europea incapace di reagire con la lucidità che sarebbe necessaria. Il morbo bellicista va ora semplicemente diffuso alla popolazione con la solita tecnica della paura e del nemico, mi permetto di dire nemico molto più immaginario che reale, e se tutto va male anche quelli che guadagneranno di più da questa follia saranno destinati ad una vita non invidiabile perchè insomma, uscire dal bunker e ritrovarsi a vivere in un pianeta inabitabile non è una bella prospettiva per nessuno.

  10. Gianna fratagnoli scrive:

    concordo con sauro! Dove sono gli ipocriti?
    E poi, se c’è un ” pezzo di merda” non è un giornalista che fa il suo lavoro( a differenza dei leccaculo degli house organ), ma quei bugiardi che hanno promesso mari e monti e appena insediati hanno solo fatto i propri interessi! A scapito degli sciocchi che, come me, li hanno votati nella speranza di un cambiamento vero ed invece sono i peggiori di sempre!
    Eretico, a quando un bell’articolo critico( in senso costruttivo) del governo e di questa amministrazione? Dai, su, coraggio…de mossi è quasi all’opposizione ormai( non mi dispiacerebbe vederlo candidato contro questo ciarpame)!

    • Gp scrive:

      Giusto, ma ricordiamoci anche che il caposervizio locale di un noto quotidiano nazionale fu allontanato quando pubblicò un articolo vagamente critico verso l’AD di una banca senese piddino

  11. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Tirando le somme da tutto questo blabla su Ventotene, il riarmo o meno ed altre polemiche specchio per le allodole, l’Italia è il Paese nella UE dove i salari sono nettamente inferiori a quelli negli altri membri. Si parla di riarmo, ma pensiamo che se veramente scoppiasse una guerra (facciamo le corna) a livello mondiale, anche i vincitori avrebbero una vita molto grama perché si troverebbero in un mondo invivibile. L’unica via di uscita è solo quella della diplomazia e del compromesso.

  12. Ics scrive:

    Il dibattito sul manifesto di Ventotene è francamente surreale.
    Sintomo del profondo disagio di un paese che le prova tutte per non affrontare la realtà.

    Off topic
    La violazione della costituzione (la più bella del mondo) da parte di un magistrato non comporta il licenziamento in tronco ma la perdita di un anno di anzianità e lo spostamento dal penale al civile.
    A Roma direbbero “ah, me cojoni”

    • Superciuk scrive:

      Giusto. La Meloni rivendica orgogliosamente la sua opinione sul manifesto durante il dibattito in aula, quando a me comune cittadino me ne importa il giusto: sia del manifesto e meno ancora della sua opinione. Come dici giustamente, il manifesto non fa parte dei problemi reali. Direi invece che fa parte dei problemi reali la tattica della nostra premier, che genera conflitti su questioni irrilevanti per distrarre l’attenzione dalle questioni rilevanti, che non può e non vuole affrontare

  13. Superciuk scrive:

    Nel frattempo si moltiplicano le segnalazioni di studenti statunitensi che vengono sequestrati e deportati, anche se in possesso di green card (quindi non clandestini) perché accusati di attivismo pro-Palestina. Tutto ciò senza nessun tipo di processo. Senza entrare nel merito delle loro idee, questo significa punire in modo arbitrario le opinioni politiche: cosa che succede solo nelle dittature. Mi chiedo se tutti coloro che acclamavano Trump come il liberatore della dittatura del politicamente corretto, paladino del free-speech, salvatore dalla minaccia culturale woke, si siano resi conto del loro grossolano errore, e di aver barattato la pagliuzza con la trave…

  14. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Nella presente confusione totale quante domande si pongono; una delle tante è questa: “Ma se ora Trump è amico di Putin e svaluta la Nato, figlia degli stessi USA, declinando anche la conduzione, a cosa servono tutte le sue basi in Europa? Il sospetto è che, con l’attuale politica anti europea di Trump, ora questa, già formata da Paesi vassalli agli USA, ne diventerà territorio occupato; che se alziamo troppo la testa loro sono già in loco a calmarci. Una di queste Basi, Tirrenia, l’abbiamo anche vicina. Sempre peggio.

    • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

      Aggiunta al commento precedente. La Groenlandia è collegata alla Danimarca, membro della Nato, quindi se ora il “matto furioso”, Trump, se ne vuole impossessare come Putin sta facendo con parte dell’Ucraina, con la differenza, la scusante (o pretesto?), che in questo caso c’è un referendum pro-Russia di molti russofoni, come si mette con la storiella della difesa della democrazia e dei popoli, tanto sbandierata dagli USA daslle passate presidenze americane fino a Rimbambiden? Gli USA hanno creato la NATO con la collaborazione di noi europei, spiace dirlo, suoi vassalli ed ora se il membro principale attacca un suo diretto associato a questo punto possiamo immaginare che ormai sia tutto decaduto, che la confusione sia totale. L’unico rimedio, finora difficile da realizzare, sarebbe una maggiore unione trai Paesi UE nella difesa del territorio. Gli USA dopo decenni da poliziotto del mondo intendono pensare maggiormente agli affari interni e noi che per anni abbiamo cincischiato in iniziative forse utili, ma non urgenti (la forma delle banane, delle cozze, dei legumi, l’economia verde ed altro) ci dovremo arrangiare. Resta comunque il fatto che ci sono molte basi NATO in Europa che, per coerenza, Trump e soci dovrebbero chiudere e tornare a casa loro; cosa che invece vedo molto improbabile. Tempi neri ci aspettano.

  15. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Su quel “mortadellato” di Prodi. Pensate se quello che ha fatto questo “simpaticone” l’avesse fatto un esponente del centro-destra cosa sarebbe successo, dalle femministe ai varii centri sociali sarebbe scesi in piazza aprotestare, con bandiere pro-Palestina annesse che fanno sempre bella figura anche quando non c’entra nulla. Tutti gli stereotipi dall’indegno parlare di antifascismo, l’accoglienza migranti senza limiti, fino alla cultura woke, sarebbero stati usati. Invece i buonisti hanno sminuito tutto definendo la tirata dei capelli come un affettuoso gesto di un nonnetto ad una ingenua e monella nipotina. Volesse il Cielo che non vadano più al Governo questa massa di incompetenti ed ipocriti ed indegni di considerarsi esponenti di sinistra. La vera Sinistra l’hanno uccisa proprio loro. Il loro credo? Fate tutto, ma più lontano possibile dal mio giardino.

    • Anonimo scrive:

      …..se Prodi si fosse eclissato a suo tempo, come avrebbe dovuto fare, quando fece il veggente nell’invocare l’aldila’ al tempo del sequestro Moro, penso che l’Italia ne avrebbe guadagnato.

  16. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    http://www.msn.com/it-it/money/storie-principali/l-austria-blocca-il-ricongiungimento-familiare-effetto-domino-in-europa/ar-AA1BR8l6?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=3aa867d812984f67b0deba94ca4cd1f1&ei=35
    Gli altri Paesi europei, non solo l’Austria, sono già più avanti di noi. I soliti buonisti affermano che il ricongiungimento porterebbe ad una migliore integrazione; cosa sbagliata, anzi la presenza di altri richiedenti aumenterebbe il peso sull’assistenza e poi questa gente di mentalità arretrata impedirebbe l’integrazione culturale di quelli già presenti. Sarebbe meglio restringere di più gli ingressi. Che il problema Siria, Gaza e simili li risolvano gli Enti già preposti, partendo dall’ONU, Unicef, FAO, ecc.; poi molti sono mussulmani e dato che molti loro “fratelli” navigano nell’oro, con i petrodollari, si facciano ospitare da loro. Mi sono stufato sentire parlare di Ramadam e festicciole simili in strutture cattoliche. Basta con l’invasione dell’Islam; sono nostri nemici fin dal Medioevo, svegliamoci noi siamo cambiati, tra alti e bassi, in meglio, mentro loro sono rimasti al tempo delle Crociate, se non peggio.

  17. ginocacino scrive:

    … buongiorno e buona domenica ai lettori del blog ed al suo redattore capo

    … voglio dire solo una piccola cosa su Prodi e la vicenda dello “scazzo”, chiamiamolo cosi, con la giornalista … secondo me il nostro ha perso una grossa occasione dimostrando invece e prima di tutto che il Manifesto di Ventotene o non l’aveva letto o, più probabile, non ne ricordava che il nome; alla domanda della giornalista avrebbe potuto paternamente, ora si, rispondere che se diceva questo significava che s’era limitata appunto a leggere quel capoverso; come ha fatto Roberto che saluto anche io mi sono andato a rileggere il documento e si, sono d’accordo con lui, che alcuni aspetti e specie quello sulla proprieta privata invece sono attualisimi anche ora quindi avrebbe potuto/dovuto risponderle che invece poche righe sopra la frase incriminata si diceva chiaramente e inequivocabilmente che li dove era stata implementata a livello ideologico questa visione era completamente fallita in altre parole che il Comunismo (nella misura in cui prevedeva la collettivizzazione di tutte le attività produttive) è fallito ma che la “statalizzazione” di alcuni ambiti produttivi (nello specifico quelli che per loro natura erano e sono in grado di condizionare vite e scelte di stati e governi è addirittura auspicabile (penso alle grandi infrastrutture energetiche, alle linee di comunicazione, ai trasporti, alla difesa, salute e sanità ecc)… peccato invece che abbia messo in scena quel teatrino dimostrandosi inequivocabilmente e fatalmente un po’ rincoglionito forse un po’ troppo

    di nuovo buona domenica

  18. m.c. scrive:

    Volevo fare la domanda delle domande: perché mai la Russia putiniana dovrebbe avere mire imperial-espansionistiche verso l’Italia? Noi siamo un paese non belligerante, non siamo armati, non siamo una minaccia per nessuno, non abbiamo risorse appetibili nel sottosuolo, siamo dei poveracci. Siamo un paese di sfigati, mafia, pizza, mandolino, “espresso-macchiato-porfavore” come ci cantano in Estonia ultimamente. Ma a chi facciamo paura? Chi investirebbe mai le proprie risorse militari per invadere e sconfiggere l’Italia? Ma poi pensate veramente che io fra cinque anni – nel 2030, come ci sta dicendo Von der Leyen, dobbiamo essere pronti all’ attacco – manderei mio figlio che all’ epoca sarà prossimo ai 18 anni, a combattere sul fronte contro le forze armate russe per difendere voialtri?! Ma scordatevelo proprio!! Nessuna madre sarebbe mai disposta a sacrificare il frutto del proprio grembo per difendere la democrazia (?) di qualcun altro. Ridimensioniamoci, vi prego.

    • Eretico scrive:

      Cara M.C.,
      a parte il fatto che quando si parla di eserciti, in genere si parla di volontari professionisti, tu comunque scrivi di una invasione militare russa che nessuno, per l’Italia, vede come probabile o imminente: su questo concordo con te, e con – oserei dire – il buon senso.

      Siccome però per i Baltici, la Polonia, la Finlandia, la Svezia (per non aggiungere la Germania, per dire), le cose non stanno proprio così, che si fa? Se uno di questi Stati venisse aggredito manu militari da Putin – e ribadisco il se -, io nel caso in cui l’Italia mandasse aiuti anche boots on the ground (volontari-professionisti), sarei orgoglioso di essere italiano, mentre tu e moltissimi altri immagino molto, molto meno…anzi, quelli che la pensano come lo scrivente (ben pochi, e saranno sempre di meno) saranno accusati di essere per il famoso “armiamoci e partite”.
      Così, ormai, procede il dibattito su queste cose: la dignità nazionale è una mera burletta, e d’altra parte – essendo noi, secondo te, “un paese di sfigati, mafia, pizza, mandolino” -, è sacrosanto che così sia…

      L’eretico

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