Caso Rossi: lo show continua…
In questo fine settimana, lo scrivente tornerà – in una sorta di “viaggio nel tempo” – ad occuparsi del contesto cui, negli anni scorsi, ha dedicato tanto tempo (forse troppo, sic): stasera, l’incontro pubblico con l’ex Sindaco Franco Ceccuzzi (di cui si relazionerà in altro pezzo, diciamo domenica); prima ancora, il gran ritorno del Caso Rossi (del quale ci occupiamo in questo pezzo), con il combinato disposto del programma di Monteleone (giovedì notte, Raidue), e la visitina della Commissione parlamentare di inchiesta, la quale si tiene nella giornata di venerdì.
Due pezzi, dunque, a stretto, strettissimo giro di posta: va da sé quello sul Covid – per i 5 anni dall’inizio del lock down – è purtroppo rimandato…
IL PROGRAMMA DI MONTELEONE
Giovedì è partita la riscossa di Antonino Monteleone: dopo il clamoroso flop della sua trasmissione in prima serata, Raidue lo ha prontamente riciclato in seconda (inizio alle 23,20 circa), affidandogli un programma (“Linea di confine”) dedicato a grandi casi di cronaca (il prossimo mercoledì – pubblicità gratuita – sarà dedicato alla Moby Prince, e non potrà che andare meglio…).
Il giornalista calabrese è ovviamente partito con uno dei suoi cavalli da battaglia, vale a dire il Caso Rossi; rispetto alle Iene, qualche elemento di decoro televisivo è stato offerto (siamo pur sempre in un canale pagato dai contribuenti, pare di ricordare, sic): i festini sono stati espunti tout court dalla narrazione (un po’ di sana nostalgia per il Troio, in tutta onestà, l’abbiamo sentita in moti), e – dopo avere sentito figure tutte convinte del complottone per coprire l’omicidio – è stato sentito financo un amico del povero Rossi (il giornalista David Taddei), al quale è stato consentito di dire che per lui l’amico e collega si è suicidato (presumiamo che, per avere espresso questa sua sincera convinzione, sia stato subito messo, ed in perpetuo, all’indice dalla famiglia…).
Poi, per impar condicio, si è subito ripreso la sciarada di giornalisti ed avvocati della famiglia (assai degnamente rappresentata dal fratello Ranieri – e dal suo legale -, nonché dalla “figlia” di Rossi, Carolina Orlandi, anch’essa con avvocato – suo e della madre – al seguito).
Il programma è stato uno straordinario esempio di “riciclo televisivo”: circa 90 minuti di messa in dubbio sistematica rispetto alla tesi ufficiale, senza neanche non una, bensì mezza novità; ovviamente, efficacissima per un pubblico non esperto del Caso Rossi (e magari, a quell’ora, financo un po’ addormentato).
Monteleone è veramente bravo, anzi è straordinario nel senso etimologico del termine: in una situazione di passaggio fra Italia 1 e Raidue, riverga da anni lo stesso reportage, con la medesima narrazione (purtroppo senza il Troio, a questo giro) e con gli stessi, identici, ospiti. Visto che, per fare e rifare la stessissima cosa, lo pagano anche (adesso financo con soldini pubblici), in redazione lo abbiamo riconsiderato: per noi, è diventato un mito.
Ammettiamo senza alcun problema di invidiarlo, toto corde, ed un giorno – quando sarà a godersi i meritatissimi soldi della pensione – ci piacerà fare con lui una lunga chiacchierata.
La cui prima domanda, sarà più o meno questa: “Caro Antonino, ma come hai fatto a riproporre sempre lo stesso programma, presentandolo, fra le righe, per nuovo?”.
LA RIBOLLITA (INSIPIDA)
Vediamo almeno qualche ulteriore dettaglio.
Partiamo dall’elemento che, per lo spettatore sul divano, è piatto ghiottissimo per la tesi omicidiaria: “David è stato picchiato”. Elemento sul quale torna – in un’intervista sul Corriere di Siena di oggi – il Presidente della Commissione, Gianluca Vinci, parlando di “lesioni non compatibili con la caduta”. Per la 76esima volta, tocca smontare questo passaggio: come si può infatti pensare che – cadendo una persona di schiena e glutei – possa ferirsi alla figura? Va da sé che Carolina Orlandi e il Fratello d’Italia Vinci dicono solo la parte che fa loro più comodo; se leggessero la cruciale – a leggerla bene, e tutta – consulenza della Cattaneo (con Zavattaro), ci troverebbero la semplicissima risposta: le lesioni sono causate dallo sfregamento con il balcone, con la sbarra che si trova sul davanzale. Elemento – curiosamente, ma neanche troppo – espunto dalla narrazione del programma (se non, per l’appunto, dall’isolatissima voce del Taddei).
Poi, all’interno di una narrazione affidata a giornalisti convinti – più o meno esplicitamente – dell’omicidio, e familiari con legali al seguito, si continua a mistificare quello che è l’evidente motivo psicologico, vale a dire il movente, dell’acclaratissimo suicidio: la pressione psicologica del contesto, testimoniata ad abundantiam dalle tre (tre!) lettere autografe scritte dal Rossi negli ultimi, o penultimi, attimi della sua vita (pressoché ignorate dalla trasmissione: anche questo, guarda un po’), 12 anni or sono. Non a caso – e tocca ripeterlo per l’ennesima volta – era proprio dall’interno della famiglia, che nessuno (né la moglie, né la “figlia”, né i fratelli) metteva in dubbio la pista suicidaria, la quale era data per assodata: dopo la perquisizione del 19 febbraio, assai impattante, con la conseguente paura del Rossi di essere financo arrestato (anche se non aveva ricevuto avvisi di garanzia), nonché di essere licenziato.
Ah, a cotal proposito è stata eliminata anche la testimonianza nero su bianco – quella resa davanti ai Pm senesi, prima di andare in Commissione – della mental coach Ciani, la quale stette a lungo con il Rossi la mattina del suicidio: per la quale cruciale testimonianza, rimando ad un Capitolo del mio libro, visto che da Raidue è stata espunta.
Ciliegina finale: nel programma di Monteleone, ad un certo punto si dice che Rossi andava a Viadana tutte le settimane (a Viadana, non a Mantova per il Palazzo Te); non potendo giustamente chiedere chi sia la autorevolissima fonte che lo ha detto, ci permettiamo di domandare (sapendo che nessuno risponderà): ma siamo proprio sicuri sicuri, di questa affermazione fattuale?
LA COMMISSIONE PARLAMENTARE
Mentre scrivo queste righe, una delegazione (scelta attraverso sorteggio, di grazia?) della Commissione parlamentare di inchiesta bis sul Caso Rossi si trova in Rocca Salimbeni, oppure è già approdata nel Vicolo Monte Pio, a fare la identica cosa che hanno già fatto i deputati della prima Commissione (sempre con soldini dei cittadini).
Vi diciamo già come andrà a finire: per giustificare se stessi (ed il loro meritatissimo obolo), a breve si affiderà una consulenza tecnica ad hoc, anche se trovare gente sulla piazza più autorevole dei Ris e Ros (i quali hanno già lavorato per la pregressa Commissione) sembra assai difficile. Si farà un bis nel bis? Tanto, si paga tutti, mica la famiglia, no?
Per intanto, una super consulenza è stata affidata: all’ex onorevole pentastellato – attualmente commerciante proprio in Via dei Rossi – Luca Migliorino, uno dei migliori tecnici informatici italiani (il quale, infatti, ci pare un po’ sprecato per Via dei Rossi: perché Leonardo, o qualche altra grande azienda del ramo, non lo assume, per cercare di contrastare, con la sua acribia, i temibilissimi hackers russi?).
Vi diciamo già come andrà a finire, questa consulenza affidata al buon Migliorino: non potendo esserci altro, si tornerà a maramaldeggiare su un amico del suicida, il quale ebbe il solo torto di essere tale e di comportarsi, soprattutto, come tale.
Giancarlo Filippone non restò a casina sua, quando lo chiamò – in preda a comprensibile ansia da potenziale suicidio del marito – Antonella Tognazzi, per andare a vedere cosa stesse facendo David Rossi a Rocca Salimbeni: e per questa colpa – colpa di amicizia genuina, non interessata -, ha pagato, paga e pagherà ancora.
Per questo unico motivo, i lavori di una Commissione che – agli informati e documentati sul serio – può giusto fare sorridere, godendosi lo spettacolo di come ci si arrampichi sugli specchi per trovare l’introvabile, si tinge – e non solo per i soldi pubblici utilizzati – davvero di amaro.
Caro Giancarlo, ricordati almeno questo: le persone per bene, ormai, hanno capito cosa ci sia davvero dietro a questa tristissima storia; e le persone per bene, soprattutto, sanno che tu appartieni a quella parte dell’umanità che non è disposta a tutto, per speculare sulla pelle di un morto (suicida)…
…..audizione Dalla Riva – penso anche questa dimenticata da Monteleone – docet…..
Fausto
Caro Fausto,
hai fatto davvero assai bene a ricordarla: dopo quella audizione, si sarebbe dovuto chiudere bottega (magari con la famiglia a chiedere scusa), invece il caravanserraglio continua (con soldi dei contribuenti, più o meno onesti che siano).
Ad Ottavio Caruso, il cui commento ho ovviamente assai apprezzato: prego di riformulare il termine riferito a Monteleone, assai suscettibile, dopodiché lo pubblico maximo cum gaudio (ottima l’idea, insomma).
A proposito di Monteleone, insieme al programma è arrivata anche la condanna, fra l’altro proprio inerente al Caso Rossi (condanna per diffamazione nei confronti dell’avvocato Briamonte, uno dei tanti tirati in ballo nel Caso Rossi). Trattato, il Briamonte, parecchio più con i guanti bianchi che non Giancarlo Filippone, peraltro…
L’eretico
Mi chiedo se David Rossi avrà mai un po’ di pace. Così, semplicemente (cit.)
L’unica cosa che vorrei sapere è perché dopo l’acquisto di una banchetta a 17 miliardi da uno che l’aveva pagara meno di sette (miliardi rimessi in gran parte dai contribuenti) nessuno è andato in gattabuia… è una domanda retorica perché la risposta credo di saperla. Hanno fatto talmente tanti e gran troiai da portare l’unico che avesse un po’ di coscienza a suicidarsi (o a essere ammazzato, se ci credete) e a tutti gli altri solo assoluzioni… solidarietà a Mussari, Vigni, Mancini, Baldassarri… povere vittime di malagiustizia
Il caso di David Rossi è sempre più sciacallaggio. Il caso è chiuso ed inutile riaprirlo. Sembra una manovra per far scordare alla Città i gravi problemi attuali.
Ciao Raf
puó darsi che non ho letto bene..ma la commissione d’inchiesta sul caso Rossi avrebbe appurato che il manager sarebbe precipitato dalla finestra del suo ufficio al terzo piano escludendo l’ipotesi di una caduta dal quarto piano? Ma lo sanno tutti che è caduto del terzo piano..quella del quarto piano non è mai stata una ipotesi. Si tratta di una mera profezia autoavverante, cioè si realizza solo perché qualcuno
la dice. In pratica la profezia genera l’evento e l’evento esiste solo perché è stato profetizzato, assolutamente irrilevante che non abbia alcun fondamento. Beh se una commissione di inchiesta spende tempo dietro le profezie autoavveranti si prefigurano momenti di comicità assoluta.
Caro Pino,
invece hai letto sin troppo bene (anche io, appena letto, pensavo ad un mio difetto di vista): siamo arrivati a questo livello, ormai…se non ci fosse una persona per bene come Giancarlo Filippone di mezzo (e qualche soldarello pubblico), io i lavori di questa Commissione me li potrei godere in modo spassoso, da pop corn…
A Max, che tira di mezzo il passante non identificato (come tanti altri, negli anni); invece di insinuare, caro Max, vediamo come te la cavi: secondo te, dunque, il passante che relazione avrebbe con la morte del povero David? Se puoi, ti prego di rispondere: così poi, magari, ti dico una cosina che, in tutta evidenza, non sai…
L’eretico
Per Giancarlo Filippone – amico da una vita – ora c’è il girone di andata, ma penso che alla fine dei conti, con un buon Avvocato, ci sarà un girone di ritorno e chi ora parla tanto, con ogni probabilità, dovrà grattarsi il capo e risarcire il patimento altrui…..
Fausto
Il caso Rossi è forse importante per questa città, ma io vorrei parlare ancora di Ukraina. Ho già scritto quello che temo, ossia Russia che si pappa l’Ucraina a suo piacimento, resa dell’America in cambio delle terre rare, pattuito già in segreto con Putin, perché è chiaro che chiederle a Zelesky, ormai vittima sacrificale è solo una pagliacciata mediatica. C’è da vedere se poi Putin rispetterà il patto, e credo che Trump già sappia che con l’Ucraina sovietizzata, le terre rare se le scorda. Allora in cambio di cosa Trump avrebbe trattato la resa? Per me lo sta dicendo da settimane, ovvero si pende in un modo o nell’ altro Groenlandia e Canada, oltre al canale di Panama.. E poi Russia e America alleate bloccheranno la Cina su Taiwan.
Fantapolitica ? Spero di sì. Sennò è appena iniziata la terza guerra mondiale.
Aggiungo che penso anche che servizi segreti britannici ed Europei abbiano qualche idea in merito, il che giustificherebbe l’approvazione in fretta e furia degli 800 miliardi per il riarmo.
La terza guerra mondiale è già iniziata da anni… con Biden/Harris sarebbe andata avanti sicuramente, con Trump c’è qualche probabilità in meno.
Panama è già americana… i due porti sul canale sono stati acquistati da società americane pagando 19 miliardi di dollari agli ex proprietari cinesi
Biden ha posto le basi, speriamo tu abbia ragione su Trump, ma il problema è Putin.
Su Panama, meglio così.
E il tipo che appare nel vicolo? Un “passante attratto dall’accaduto”.. cit
Certo come no
Caro Max,
lo ho già scritto nella mia risposta a Pino Mencaroni, ma lo riscrivo direttamente a te, a più di 48 ore dalla tua domanda sul “tipo che appare nel vicolo”, uno dei pezzi forti del repertorio complottista sul Caso Rossi.
Mi piacerebbe – davvero, e sinceramente – che tu mettessi nero su bianco cosa credi che possa celare questa misteriosa figura, la quale per te non può essere, per l’appunto, quella di un passante casuale; mettiamo dunque che tu abbia piena ragione, ti rinnovo il pressante invito: cosa ci stava a fare in loco il misterioso figuro?
Se puoi, gradirei veramente una tua risposta, precisa, sul punto: non fosse altro, che per il fatto che la questione la hai posta tu stesso, non chissà chi…
L’eretico