Eretico di SienaBiden, Trump, Musk (e 3 Ps) - Eretico di Siena

Biden, Trump, Musk (e 3 Ps)

Eccoci giunti al consueto appuntamento sabbatico del blog (si pubblica la domenica mattina, dopo averci dormito un po’ su…): una palestra di pluralismo – consentiteci, ogni tanto, l’autocelebrazione, suvvia -, in un mondo che ci sembra sempre più in mano all’irrazionalità, se non peggio.

Siamo – giusto per dirne una – nel contesto in cui una povera ragazza di 22 anni (si immagina dopo un regolare percorso di studi, almeno scolastico), decidendo di rifarsi il naso, va a cercare il suo chirurgo su Tik tok: al netto della sincera pietas per una ragazza che poteva essere la figlia di tutti i lettori, ci rendiamo conto dell’abisso in cui ormai – e non da questa settimana – siamo sprofondati, di grazia?

 

SLEEPY JOE

In settimana, si è svolto un incontro – fra il formale e l’informale – tra l’attuale Commander in chief degli States, Joe Biden, ed il futuro (dal 20 gennaio 2025) Donald Trump: massima cortesia fra i due, con un Trump mai così affabile e gentile, capace quasi di arrivare a scuse (quantomeno implicite) per l’asprezza dei toni usati durante la campagna elettorale. Incredible, but true.

Due uomini anziani (uno, con gli ormai ben noti problemi neurologici; l’altro, da par suo, all’apparenza sano come un pesce, ad onta di tutto il junk food – debitamente innaffiato da diet Coke – trangugiato, con orgoglio stars and stripes, nei decenni), pronti a passarsi la poltrona dell’uomo più potente del mondo, nonostante tutti i fattori di crisi dell’Impero americano (in questo blog tante volte dibattuti).

Come già scritto nel pezzo della settimana scorsa (ma l’incontro fra i due non c’era ancora stato), Joe Biden – ovviamente dopo Donald Trump, nonché Elon Musk, di cui scriviamo sotto – è l’autentico vincitore di questa tornata elettorale 2024: una di quelle vittorie – quella di “Sleepy Joe”, come lo apostrofava Trump – che danno i brividi interiori di piacere, che sprigionano endorfine in abbondanza, ma le quali, al contempo, debbono essere esteriormente mascherate, ci mancherebbe. Altrimenti la povera Kamala ed il suo staff si adombrano ancora di più.

Due donne hanno provato a sconfiggere Trump – l’ipermisogino Donald, giova ricordarlo -, ed hanno miseramente fallito (soprattutto la seconda); il maschio (magari beta, non alfa come The Donald: ma pur sempre maschio) Joe Biden ha invece vinto, nel 2020 (fra l’altro, scalzando un Presidente uscente, il quale, in linea di massima, ha una rendita di posizione stimata dai politologi intorno almeno al 5%, rispetto allo sfidante ): un posto nella Historia, insomma, Sleepy Biden se lo è ben guadagnato, e lui ne è ben consapevole.

Così sorridente e gigioneggiante come durante l’incontro con il suo successore – fateci caso – era da tempo, che non lo si vedeva…

 

IL GOVERNO TRUMP: A FARI SPENTI NELLA NOTTE…

Perché il secondo mandato Trump – augurando di sbagliarci, sia chiaro – è ben più pericoloso del primo (2016-2020)? Questa è la domanda da porsi, analizzando a freddo, finalmente, le elezioni (dopo una dozzina di giorni, si può e si deve): per il semplice motivo che, nel 2016, il neofita Trump non smantellò il cosiddetto Deep State, e ciò – secondo lui – è quello che ha reso la sua prima presidenza non così decisiva e dirompente come lui per primo si sarebbe atteso.

Oggi, tutto è cambiato: Trump sa di essere (Costituzione e soprattutto età) al secondo ed ultimo giro, non si fida per niente dei funzionari washingtoniani (nel District of Columbia, in effetti, il 92% ha votato per la Harris: gente sic et simpliciter responsabile, o faziosi antirepubblicani?); ecco come si spiega l’infornata di probabili Ministri, a dir pochissimo opinabili.

Rapido florilegio, per sottrazione: Tulsi Gabbard, ex Dem, considerata la autentica quinta colonna putiniana negli States, divenuta capo della Cia, incredibile solo a pensarsi; Ministro della Difesa, tale Pete Hegseth, con un’accusa di violenza sessuale sul groppone (donne fuori dall’esercito subito, per lui); Matt Gaetz, accusato da un report della Commissione etica della Camera (non divulgato, per ora) di essere colpevole di abusi sessuali financo su minori (frase cult: “le donne a favore dell’aborto sono proprio quelle che hanno meno possibilità di essere ingravidate”), andrà alla Giustizia; last but non least, troviamo alla Salute il Kennedy divenuto repubblicano, Robert Junior: complottista all’ennesima potenza, con idea sulla medicina e la scienza agghiaccianti. Non solo sui vaccini anti-Covid, sui quali tutti noi abbiamo avuto i nostri igienici dubbi: lui i dubbi li ha sui vaccini in quanto tali (!), con in più la sciagurata battaglia a favore dell’omeopatia e – giusto per aggiungerne una – la lotta contro il fluoro, il quale – dall’alto dei suoi studi – per il Kennedy oggi più in voga “quasi certamente causano un calo intellettivo nei bambini”.

Come cantava il grande Lucio, negli States trumpizzati si procede “a fari spenti nella notte”: non resta che vedere come e quando si andrà a sbatacchiare…

 

ELON, IL KETAMINICO

Che i geni siano sempre stati contraddistinti dalla sregolatezza, è cosa ben risaputa; e che Elon Musk, per alcuni suoi aspetti imprenditoriali, sia da considerarsi tale, lo dicono e scrivono in tanti, e noi ci accodiamo, non potendo – per mera ignoranza tecnologica – giudicare nel dettaglio. Per esempio: cosa potremmo dire – con cognizione di causa, come ci piace fare – di Starlink, se non che – collaborando con la Nasa – di certo trattasi di roba assai seria (si è visto anche nel conflitto russo-ucraino)?

Essendo invece piuttosto esperti (anzi parecchio) nel settore della comunicazione, una cosa la si può ben dire: in generale, i social hanno peggiorato, e di moltissimo, la qualità della politica, a livello planetario. Su questo, sarebbe bene essere tutti d’accordo (ovviamente non accade). E ciò vale anche per Zuckerberg, come per tutti gli altri imprenditori del settore (anche se ci pare di avere capito che Facebook adesso vigili sui contenuti, almeno un minimo: ma restano le pesanti ammissioni delle autocensure su Biden e non solo); l’ex Twitter – ora denominato X -, passato in mani ad Elon Musk nel 2022, pare da par suo agire senza alcun filtro, sdoganando l’indicibile.

Aggiungendo che tutti i “pensatori da social”, divenuti all’improvviso schifiltosi nei confronti del mezzo, sarebbero stati ben più credibili e seri se avessero abbandonata la barcarola (non nel senso dei guadagni del padrone, si capisce) prima, e non invece dopo il 5 novembre, si può comunque dire che nessun imprenditore del settore digitale (e non solo di quello) si era mai così sfacciatamente schierato con un Presidente degli States?

Né il già citato Zuckerberg, né Steve Jobs (fin quando viveva), né Bill Gates, né altri ancora: anche perché chi fa affari, sa bene che l’interesse è di pendere da una parte, ma galleggiando da entrambe (dobbiamo forse ricordare il mitico Aldone Spinelli, di grazia?). Come peraltro aveva fatto lo stesso Musk: sotto Obama, obamiano di ferro; adesso, a fianco di Trump, saltellando – come un mezzo demente, ci sia consentito scrivere – durante la campagna elettorale del tycoon fattosi Presidente.

Musk, adesso, è andato oltre, e questo dovrebbe almeno porre delle riflessioni: e porle a tutti, senza il solito teatrino dell’appartenenza; se del caso, aggiungendo un paio di dati biografici che non ci sembrano proprio da niente.

Il primo, concerne il fatto che Musk è stato pesantemente bullizzato – pare anche in famiglia, con il padre che lo chiamava di continuo “idiota”: vedasi la biografia, non smentita, di Isaakson – da giovane e giovanissimo: siamo contenti che, ad onta di ciò, lui sia poi diventato l’uomo più ricco del mondo, ma sull’affidargli cotanto potere (Trump gli ha già data una “consulenza”, già importante, che potrebbe essere solo il trampolino di lancio), ci andremmo assai cauti.

Il secondo, l’essere lui – quantomeno a quanto dice lui stesso – uno che non si esime certo dall’uso di droghe, anche pesanti come la ketamina: curioso assai, che coloro i quali hanno dato esplicitamente del drogato a Zelensky per anni ed anni, ora non rimarchino questo aspetto del miliardario australian-americano. Vai a vedere che, se uno è amico di Trump e di Putin, si sorvola financo sulla tossicodipendenza personale: drogato è, insomma, chi Vladimir non conosce, pare di intendere…

 

Ps 1 Venerdì, scene (quasi) da anni Settanta, a Torino e non solo sotto la Mole (dal “cloro al clero”, ormai superato, siamo passati al “cloro alla polizia”), con tanto di inneggiamenti alla P 38 : chi non ha alzato i toni in queste settimane – fra Destra e Sinistra -, scagli la prima pietra, e le strumentalizzazioni a iosa ci sono state da ambo le parti, inutile girarci intorno.

Non ci resta che appellarci a chi ha più di 50 anni (buttiamola sul generazionale, è l’unica flebile speranza): chiunque abbia dal mezzo secolo in su, si ricorda bene l’autentico schifo (con paura quotidiana di uscire da casa annessa) di quegli anni. I quali trasudavano violenza da tutti i pori. Si tratta di un clima, in cui tanti irresponsabili stanno cercando di farci ripiombare; scusate dunque lo stilnovismo, da fine italianista: vadano assolutamente in culo…

Ps 2 Alberto Monaci – uomo forte, in certi momenti fortissimo, della Dc senese ed anche toscana – in settimana ci ha lasciati; è stato un uomo di autentico potere, prima nella Democrazia cristiana, poi nella Margherita, infine – dal 2007 – nel Pd (ove, fra le altre cose, ha fatto cadere la Giunta Ceccuzzi: disse che il poliziano si era “ficcato in una bella nassa”, mettendosi contro di lui, e fine della fiera per l’allora Sindaco).

Dopo che tanto ci aveva divisi, ritrovandolo in Fortezza negli ultimi anni – con la moglie Anna a fargli recuperare un po’ di mobilità -, mi ci ero sinceramente affezionato: di lui, conserverò infatti soprattutto quel ricordo – umanissimo, davvero – di un uomo reso assai fragile dagli anni e dalla malattia, il quale cerca di recuperare lo smalto dei tempi d’oro. Sempre una battaglia degna di essere combattuta.

Ps 3 Appuntamenti in Comunale, per la settimana prossima: lunedì, Massimo Bianchi – nelle vesti accademiche -, ricorderà la figura di un certo Alcide De Gasperi (figura fondativa della italica Repubblica, ci piaccia o meno), nel settantesimo anniversario della scomparsa; mercoledì 20, invece, Moreno Lifodi e Sabrina Pirri presenteranno, insieme allo scrivente, lo stimolante libro di Alessandro Biotti “Virgilio e il poema dei campi” (Betti).

Chi può, non manchi, suvvia: in entrambi i casi, ne vale davvero la pena…

33 Commenti su Biden, Trump, Musk (e 3 Ps)

  1. Ics scrive:

    Poteva venire in Italia e vincere un bel concorso pubblico come categoria protetta ed invece ha scelto gli USA.
    La differenza sta tutta qui.
    Condivido gran parte delle preoccupazioni riguardanti l’America ma se dovessi scommettere un lillero in prospettiva tra loro e noi non avrei dubbi.
    L’Italia è imbalsamata nei suoi equilibri, una rsa a cielo aperto, in queste condizioni non c’è futuro. I giovani più svegli (quelli con voglia e capacità, non gli strulli in piazza con la kefiah) l’hanno capito e se ne vanno.

    “These judges need to go”
    Tralasciando le folkloristiche fogate, qual è la reale situazione della giustizia italiana?
    Dal 1992 ad oggi quasi 100mila persone arrestate sono state successivamente assolte.
    Per il csm un magistrato può essere giudicato negativamente soltanto quando “oltre DUE TERZI dei provvedimenti risultano annullati, riformati o rigettati”.
    Ha ragione da vendere Re Sergio: i servitori dello stato italiano sanno davvero badare a se stessi..

  2. Daria gentili scrive:

    Musk: i “ mostri” non nascono mai a caso ed in una volta sola. Fino a quando appoggiava Obama, Biden e i democratici andava tutto bene e il concentrato di potere e soldi nelle mani di questo uomo era visto solo come il frutto dell’abilita’ dell’uomo imprenditore. Ora che Musk per tutelare i propri interessi è passato a Trump, vengono fuori tutte le problematiche – effettivamente esistenti a mio avviso, in tema di intelligenza artificiale, per i suoi rapporti con Putin e lla Cina ecc – che il suo coacervo di attività possa influenzare direttamente la politica americana e indirettamente anche rapporti di geopolitica mondiale.
    Ciò anche per il ruolo che Trump, come hai evidenziato, gli ha affidato.
    A mio avviso pertanto un po’ di mea culpa i democratici devono farlo.

  3. m.c. scrive:

    Più che altro io spero che questo governo US porti avanti l’inchiesta della Special Commettee on Covid 19 del Congresso degli Stati Uniti d’America, di cui Anthony Fauci è il principale indagato, per la sperimentazione nei laboratori di Wuhan (di cui Fauci è stato il principale finanziatore)sui corona virus geneticamente potenziati dei pipistrelli. Se viene fuori che la pandemia fu causata da un lab-leak, io m’incaxxo molto. Non so voi.

  4. Gp scrive:

    Solo un’analisi superficiale può accordare una qualche parvenza di vittoria a Biden. La sua (o di qualcun altro? Boh?) Ottusa ostinazione è costata la presidenza ai dem. Se poi fosse felice per il fatto che la Harris ha preso meno voti di lui dovrebbe riguardarsi il confronto tv che lo ha ridicolizzato e chiedersi quanti voti avrebbe preso a questo giro

    • Eretico scrive:

      Caro Gp,
      mi sembrava di essermi spiegato bene (come la settimana scorsa, fra l’altro), magari invece sono io a non avere capito il tuo commento: la gioia di Biden – per come la vedo io – è la gioia del singolo, che plaude alla sconfitta di chi ne abbia preso il posto. Ergo, una gioia tanto profonda, quanto impossibile da mostrare in pubblico, per ovvi motivi di opportunità: non mi pare per niente, questa, una “analisi superficiale”.
      Vuol dire semplicemente conoscere certe dinamiche degli uomini di potere (e non solo di quelli, peraltro): a Sienina siamo maestri in queste cose, dai tempi di Sapìa sanese, la quale gioiva sfrenatamente per la sconfitta della sua stessa civitas e del suo parente Provenzano il Salvani…

      L’eretico

      • Gp scrive:

        In effetti ti sei eri spiegato bene secondo me: ‘…è l’autentico vincitore di questa tornata elettorale 2024’ (dopo Trump e Musk).
        Diciamo che ho capito meglio dopo il tuo post

  5. Roberto scrive:

    Dai, diciamo come stanno le cose davvero, L’incontro Biden Trump è andato bene per il rispetto democratico del risultato del voto da parte di Biden.
    Dobbiamo ricordarci come reagì Trump alla sconfitta?
    Musk – Obama? all’epoca Musk era un povero rispetto alla ricchezza e potere economico e politico (grazie alla sua forza nel campo della comunicazione sociale, dei satelliti per telecomunicazione e militari) che ha oggi. Aveva bisogno di Obama per affermarsi nel campo dell’auto elettrica)
    Oggi pare tutt’altro, almeno nelle intenzioni manifestate.
    Quanto alla squadra di Trumo, be’ che dire, fatti loro,degli americani, intendo, li hanno votati e se li tengano.Abbiamo già i problemi analoghi nostri di cui preoccuparci o godere, ma vale la stessa cosa, li abbiamo votati e tocca tenerceli almeno fino alle prossime elezioni: è la nostra democrazia, finché c’è almeno.

    • Eretico scrive:

      Caro Roberto,
      quello del rispetto democratico – e pacifico, per Zeus! – dell’avvicendamento presidenziale è cosa che, prima dell’era Trump, era del tutto scontata, mentre dopo il 2021 non lo è più: bene così adesso, dunque.

      La novità di ieri è il placet bideniano per colpire Putin sul serio, sul territorio russo (obiettivi militari, si capisce): cosa che, ovviamente, allo scrivente fa oltremodo piacere, ma che – essendo stata presa da Biden in articulo mortis (politica) – si presta a critiche. Speriamo bene…

      L’eretico, augurante buona settimana ai lettori (sempre assai numerosi)

      • m.c. scrive:

        Raffaele, è una cosa gravissima che Biden abbia dato l’ok per attaccare la Russia!!!
        Non solo lascia una bega enorme al governo Trump che avrebbe voluto negoziare la pace, ma rischia di scatenare il terzo conflitto mondiale in Europa. Ma vi sembra intelligente?!

        • Roberto scrive:

          Mossa stupida ed inutile, Kiev è giunto grado di colpire il territorio Russo con i droni

          • Ics scrive:

            Esperto anche di strategia militare..

          • Roberto scrive:

            Caro Ics, di qualcosa di sensato, invece di pensare alla mia competenza militare. Magari sei anche capace di fornire un contributo intelligente alla discussione. Anche non intelligente eh…va bene lo stesso

          • Ics scrive:

            Pure permaloso..
            Trovo comprensibili le paure così come trovo offensive (dell’intelligenza altrui) volerle nascondere dietro a strampalate motivazioni “tecniche”.
            Offensive come le conclusioni dell’ospite dell’ eretico in biblioteca settimana scorsa: gli USA e l’Europa pensino ai loro problemi economici.
            Offensive come le dichiarazioni di tajani dopo i razzi hezbollah su postazioni italiane
            Anche stavolta vince Milei a nerbo alzato: ha dichiarato il ritiro del contingente argentino da quella pagliacciata denominata unifil

        • Isolati scrive:

          In realtà Biden si è comportato esattamente come fece Bush (padre) nel Golfo Persico al termine del suo mandato, quando – a Kuwait ormai “liberato” – avviò una campagna di terra in Iraq subito prima dell’insediamento di Clinton.
          Gesto saggio e responsabile, lasciando al suo successore la possibilità di confermare l’attività e proseguire, dandone implicitamente la responsabilità all’ormai ex presidente, ovvero revocare l’ultimo ordine e avviare un percorso di pacificazione o disimplegno.

      • Daria gentili scrive:

        ….con la concessione all’uso dei missili a lungo raggio da parte di Biden il rischio di escalation è possibile, inutile negarlo.
        Ma gli analisti offrono una chiave di lettura altrettanto possibile, ossia che la mossa Americana sia una risposta agli attacchi – i più massicci dall’inizio della guerra – che Putin sta ultimamente lanciando nella zona di Kursk con la collaborazione delle truppe coreane. Questo per cercare di rafforzare, da un lato, con il mantenimento dei territori russi occupati la capacità negoziale Ucraina in vista di eventuali negoziati sotto la nuova amministrazione trumpiana e, dall’altro, per mandare un segnale al leader coreano Kim.
        Purtroppo non possiamo che aspettare gli eventi e, come hai detto, sperare bene.
        Per quanto mi riguarda penso che Putin, la cui mira è rifare la grande Russia, capisca solo l’uso della forza, per cui se uno si mostra davanti a lui debole non si prende solo il dito ma tutto il braccio…….

        • Eretico scrive:

          Cara Daria,
          concordo in toto con te.

          Faccio altresì notare che tutti si scandalizzano (o si impauriscono assai) per il beneplacito bideniano (certo, mossa rischiosa), mentre nessuno sembra rendersi conto della clamorosa gravità di avere almeno 10mila soldatini nord coreani al confine d’Europa, al soldo di Putin: quelli che, mesi fa, si stracciavano le vesti per avere qualcuno (Macron, per esempio) solo ipotizzato un potenziale invio di soldati europei in Ucraina, di fronte a questi nord coreani non muovono un ditino per digitare alcunché.
          Come al solito, ciò che fa l’ottimo Putin va accettato a priori – per un misto di realpolitik e di paura -, mentre sugli altri (Europa ed USA) si eccepisce su tutto…

          L’eretico

        • Roberto scrive:

          Quindi sei con rimbaBiden, per usare un termine tanto Caro al tuo amico “Vedo sempre più nero” ?

  6. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Biden ultimamente sta facendo tutto per aumentare la tensione mondiale e si rischia davvero l’allargarsi del conflitto contro la Russia. Sembra che il vecchietto si comporti come quegli inquilini morosi che, sfrattati, distruggono l’appartamento in modo che chi ci andrà dopo troverà tutto distrutto. Se Biden non verrà fermato, quando Trmp si insedierà troverà una situazione mondiale molto critica. Ormai a Rimbambiden interessa solo se gli cambiano il catetere e gli danno il semolino a pranzo, ormai è fuori della realtà, dopo di lui il diluvio.

  7. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Elezioni regionali. C’è a chi piace la delinquenza dilagante, l’insicurezza per il comune cittadino, l’immigrazione irregolare senza limiti, il furto nell’assegnazione degli ammortizzatori sociali, la crescente presenza di gente mussulmana che non vuole integrarsi. Bene, evidentemente in Emilia Romagna ed Umbria desiderano farsi male da soli. Ora i buonisti, potranno esultare alla faccia degli incoscienti che gli hanno dato fiducia. Continuiamo a farci del male.

    • Maurizio scrive:

      Sono appena tornato da un lungo viaggio di lavoro in Germania. Tira un bel vento… secondo me AFD fa il pieno. Elle prossime Europee si detta legge!!! Ma chi se ne frega di Emilia Romagna e Umbria… Che risate… il M5S prima è diventato la stampella del PD e ora è definitivamente evaporato… Per muso di cavallo il campo è diventato larghissimo.

    • Lucia scrive:

      Lei non può dare degli incoscienti a liberi cittadini che hanno espresso la loro volontà in modo legittimo o e democratico!
      Come è permesso a lei esprimersi in questo blog e immagino altrove( magari sempre dietro pseudonimo!
      Si vergogni e rilegga prima di scrivere offese del genere.

      • Roberto scrive:

        Cara Lucia, è quello che è… e non va censurato

      • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

        Incoscienti, certo. Ancora non hanno capito il malgoverno di centrosinistra alla guida dell’Emilia Romagna da sempre, che, uno dei tanti errori, non è riuscito a utilizzare i soldi erogati dal Governo per l’emergenza alluvioni. Dopo tutti gli errori fatti nella gestione post alluvione non si sono resi conto di riconfermare una classe politica inefficiente. Dovevano votare per un cambiamento invece nulla, contenti loro, continuiamo a farci del male. Per la Regione Umbria il danno al centrodestra è stato provocato da certe figure particolari che hanno nuociuto di fronte ad un avversario che aveva buone referenze come sindaco di Assisi. Anche a livello nazionale sarebbe meglio che in futuro certi personaggi del centrodestra dovrebbero contenersi maggiormente, anche se hanno ragione, senza debordare in un linguaggio più da mercato che da politico.

        • Roberto scrive:

          Mettiamo pure che tu abbia ragione e sappia giudicare meglio di chi vive la, dando nemmeno tanto implicitamente dello “strullo” alla maggioranza dei cittadini emiliani (vizietto comune a chi non sa accettare la realtà); ma mi chiedo, non ti sfiora nemmeno il dubbio che magari non giudicano credibile chi dovrebbe contendere la gestione della loro regione?
          Del resto dopo lo sciacallaggio sui fatti di Bibbiano prima e sugli eventi alluvionali dopo, magari hanno capito con chi avrebbero avuto a che fare.
          Parlate tanto di radical shic, ma forse i primi ad esserlo siete voi, che non capite quello che veramente vuole la gente.

    • Isolati scrive:

      Hai fatto un bell’elenco di questioni, praticamente tutte di competenza statale e non regionale (la sicurezza, l’immigrazione…). Ora pensa a chi sta gestendo queste problematiche negli ultimi due anni e valuta tu i risultati rispetto al “prima”.

  8. Roberto scrive:

    Premesso che non mi risulta che le Regioni abbiano competenze nella gestione dell’immigrazione ( ci pensa benissimo il governo centrale,hahahaha), ma forse sarà che i cittadini, almeno una buona parte, cominciano a capire che il problema dell’immigrazione non è la loro prima preoccupazione, nonostante la grancassa politico mediatica messa su da questo governo, vedi le ultime dichiarazioni di Valditara, per esempio.
    La luna di miele sta finendo?
    Sarà che la gente comincia a stancarsi delle spavalderie e mangiasse di tanti personaggetti da cabaret che costellano questa destra, tipo Bandecchi, per esempio.
    Le sconfitte non sono tanto sonore, per “colpa’ di una opposizione che non sa incidere. Ma forse non serve, il Governo mi pare faccia bene da solo tutto il lavoro.

  9. Cecco scrive:

    Madri surrogate per i propri figli e uso di droghe, e chissà quanti altri peccatucci avrà commesso ma che non sono di pubblico dominio, intanto però viene assunto a simbolo della destra conservatrice e tradizionalista. Destra che vede come il fumo negli occhi l’auto elettrica e che però via, una Tesla quasi quasi me la comprerei …. Insomma, sono il solo a vedere delle contraddizioni in tutto questo o la gente ha deciso di foderarsi definitivamente con il prosciutto occhi e orecchie?Forse, come al solito, l’unica differenza la fanno i quattrini, guarda caso gli unici immigrati ben visti sono i milionari che giocano al pallone e, se sei miliardario meglio ancora, basta schierersi con noi e si passa sopra ogni porcata che fai. Povera umanità.

  10. lettore curioso scrive:

    Ho letto che Musk avrebbe la sindrome di Asperger , una forma di autismo associata a quoziente intellettivo spesso superiore alla norma…tra gli affetti da questa sindrome pare ci sia anche l’uso di certe droghe, a dosi bassissime o omeopatiche, a scopo terapeutico….secondo certa letteratura, anche Leonardo da Vinci sarebbe stato Asperger—si dice inoltre che anche il figlio che Trump ha avuto da Melania sia affetto da una forma di autismo…e che Trump voglia indagare sulla ipotesi, da tempo ventilata, che le vaccinazioni infantili possano provocare o aggravare alcune forme di autismo…..magari in casi rari, , ma chi e’ andato a pedcare nel torbido degli effetti collaterali dei vaccini si e’ sempre scontrato contro un muro di omerta’..

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