La alluvione del 17 ottobre (e 5 Ps, non senesi)
Impossibile non scrivere almeno qualcosina sulla alluvione (a macchia di leopardo, certo: ma pur sempre tale) che ha interessato la città di Siena, e parte del Senese (Sovicille in particolare), giovedì; nel mondo sta accadendo un po’ di tutto, e appena possibile ne parleremo: per esempio che, al Salone internazionale del libro di Francoforte, Roberto Saviano parli – di se stesso e dell’Italia – come ne avrebbe parlato un “confinato a Ventotene” (così viene sfanculato lo scrittore, giustamente: sull’odierno Fatto quotidiano di Marco Travaglio, non sulla stampa di Destra)…
L’EVENTO ATMOSFERICO
Che si sia trattato di un evento atmosferico di notevolissima portata pluviometrica, nessun dubbio al riguardo, ma è bene sgombrare subito il campo da uno dei grandi equivoci che sta aleggiando su questa vicenda: non si è trattato di un record, in nessun modo.
Ci appoggiamo a tal riguardo, fra gli altri, a quanto detto da Damiano Sonnini (Meteo Siena), riportato dalla odierna Nazione Siena (pag. 4): “in passato abbiamo avuto ben di peggio”, parlando per l’appunto di pioggia; il cumulo maggiore, in città, ha riguardato i quartieri di Vico alto e dell’Acquacalda: in questo caso, il più alto da quel fatidico 4 novembre 1966 che giustamente i più ricordano per l’Arno.
Sonnini aggiunge che, a livello prettamente pluviometrico, il top è stato piuttosto raggiunto a Sovicille (148 millimetri) ed ancora di più nella vicina Simignano (addirittura 167!).
Questo – ci vuole poco a capirlo – servirà ben poco per rassicurare coloro i quali hanno subìto dei danni, alla propria attività economica o perfino direttamente alla abitazione (persone alle quali va la scontata, ma davvero sincera, solidarietà): ringraziamo almeno che non ci siano state vittime, perché il rischio concreto c’è stato, inutile girarci intorno.
Queste considerazioni – anche questo, poco ci vuole a comprenderlo – semmai, possono rendere vieppiù pessimisti sul futuro, invece che ottimisti. Giacché – sia ben chiaro a tutti – ciò che è accaduto giovedì 17 ottobre non rappresenta certo una situazione limite, tutt’altro: la grande balla, autoconsolatoria, della Siena protetta rispetto ai terremoti dalla presenza del “tufo”, almeno in parte, oggi è considerata come tale (almeno da chi ascolta i geologi); con l’evento di 48 ore fa, dobbiamo abituarci al fatto che Siena (parte di) non sia immune, oltre ai terremoti, neanche rispetto a fenomeni alluvionali: siamo proprio una città normale, in tutti i sensi…
LA SAENA VETUS VINCE SU QUELLA NOVA
Se proprio un dato diciamo strutturale lo possiamo evidenziare, rispetto al 17 ottobre, è senz’altro questo: il centro storico ha retto assai bene all’acqua; parte della periferia, invece, proprio no.
E se alcune zone – cosa notoria da decenni – erano al di sotto di ogni sospetto di rischio (il caso di Massetana Romana, con le attività confinanti con il corso della Tressa, è senza dubbio quello più evidente), ciò che è accaduto nei quartieri nord (Vico alto, Acquacalda, Scacciapensieri, Cappuccini, San Miniato) è vieppiù da analizzare: sia per l’orografia delle zone in questione (si pensi al toponimo “Vico alto”, che già dovrebbe escludere qualsivoglia tipo di problematiche di tale natura), che per la mancanza di significativi corsi d’acqua in loco. Eppure, danni ci sono stati anche lì, talvolta assai seri: è questo, il dato più sconfortante, per chiunque debba gestire il presente ed il futuro di Siena da questo peculiare punto di vista.
Per quanto concerne Massetana Romana, purtroppo questa è la cronaca di un disastro ampiamente annunciato; non essendo più questo blog un organo di inchieste e denunce locali, per carità di Patria non tiriamo fuori adesso (anche se il ditino pruderebbe, eh) nomi e cognomi di chi ha permesso lo scempio di fare costruire in quei luoghi, immediatamente a ridosso di un fiume – breve quanto lo si voglia, ma non per questo meno pericoloso, anzi – come la Tressa. Permetteteci almeno di ricordare quanti (mi permetto di inserire in lista, fra i pochi, anche l’Augusto padre) – in Italia nostra, club Unesco ed alcune liste civiche – per anni denunciarono con lucidità ed antiveggenza questi rischi, raccogliendo solo sberleffi e supponenti alzate di spalle.
La Letteratura, in questo caso, ci può venire incontro assai efficacemente; Federigo Tozzi conosceva, da par suo, la Tressa, ed amava andare a passeggiare lungo il suo corso, proprio laddove il fiume (lungo 17 km, affluente dell’Arbia) ha esondato. Sentite cosa scrive (dalla novella, misconosciuta, dal titolo “Due famiglie”, 1919):
“Avevo visto l’acqua della Tressa, il fiumicciatolo, tutta limpida…lì, fra i pioppi, c’era sempre fresco ed umido; ma di solito, non mi muovevo finché non passava a portare il latte munto allora qualcuno di quei contadini che avevano la casa a pochi metri da lì, nascosta sotto i grani e i granturcheti”.
Più di un secolo, è trascorso da questa significativa descrizione tozziana; nessuno poteva pretendere – e neanche augurarsi, peraltro – che il quadretto arcadico dei contadini che portavano “il latte munto allora” restasse tale. Ci sarebbe mancato altro.
Sarebbe magari bastato non devastare da cima a fondo la zona, costruendo capannoni su capannoni: in luoghi perfetti, sì: ma per una eventuale inondazione. Come quella del 17 ottobre 2024…
L’ESPERIENZA PERSONALE: SOLO UNA FRANA…
Come conclusione del pezzo sull’evento del 17 ottobre, sia consentito allo scrivente di raccontare la sua microavventura, in questa scellerata serata (per molti, ben più disgraziata che non la mia): serata che mi ha messo di fronte al rischio che già conoscevo bene (idrogeologico, in particolare cedimenti e frane), più che all’allagamento-alluvione in senso tecnico.
Mentre si stava drammaticamente allagando Massetana Romana, infatti, nella parte appena superiore, ed assai vicina, di Strada Massetana e del Giuggiolo si stavano verificando svariati cedimenti del terreno: diciamo pure frane, tanto per capirci.
Risiedendo nella parte privata di Strada Massetana (quel collegamento che va dal parcheggio del Penny-benzinaio, e che sale fino allo sbocco sull’arteria principale di Massetana stessa, passando attraverso la sbarra), ed avendo lasciato la mia macchina ad una manciata di metri dalla suddetta sbarra, verso le 22 sono andato a controllare la situazione, vista la tanta pioggia caduta: d’abitudine, parcheggio ovviamente davanti a casa mia, ma a causa di lavori in corso non mi era stato possibile (ergo, era la prima volta dal 1995 che parcheggiavo vicino alla succitata sbarra: pensate un po’ il Fato!); arrivato in zona (50 metri da casa mia) – udite udite! – mi trovo davanti una classica frana, che compromette il passaggio, financo a piedi. Terra, davvero tanta, e rami a coprire tutto, compresa la visuale: ci sarà sempre stata, di là dalla maledetta muraglia franosa, la mia autovettura, di grazia?
Con un po’ di ansietta di ritrovarmi la macchina sepolta dalla frana, mi incammino per fare il giro largo (largo parecchio, diciamo), passando davanti al Giuggiolo e scendendo per San Carlo; arrivo poi, salendo dal parcheggio del Penny, fino alla macchina: la quale è salva, con giusto un po’ di terra sulla parte anteriore (una microfrana secondaria); faccio marcia indietro, e vado, in agevole discesa, a parcheggiare davanti al Penny.
Essendoci stato un precedente a fine anni Novanta (stesso luogo, frana pressoché identica, sempre a causa della pioggia), cercavo di mettermi il cuore in pace: per qualche mese – trattandosi di Strada privata, e quel costone avendo ovviamente un proprietario – quel tratto sarebbe rimasto franato e non percorribile dai residenti. Il consueto pessimismo, a questo giro, era però del tutto malriposto: solo poche ore dopo, la frana è stata ottimamente rimossa, in particolare dalla Protezione civile (come mi ha detto una vicina, che si era subito attivata nell’allertarla).
L’autentico “miracolo”, in effetti, una spiegazione razionale ce l’ha: per i prima citati motivi, anche l’altra uscita della Strada privata potenzialmente disponibile per i residenti, quella superiore, era (è) bloccata, con un escavatore a fare bella mostra di sé; quindi, essendo noi tecnicamente isolati, e non potendo neanche una eventuale ambulanza giungere se chiamata in loco, siamo diventati gerarchicamente prioritari a livello di intervento.
Paradossalmente, qualche volta il massimo del giramento di co…oni (l’avere tutte e due le strade di uscita chiuse), può rivelarsi un grande vantaggio…
Ps 1 Terza puntata del programma – in prima serata, su Raidue – di Antonino Monteleone, e terzo clamoroso flop: siamo precipitati – dati Auditel alla mano – intorno all’1% (con soli 169mila spettatori: per una prima serata Rai, un autentico record, però al contrario); ma Monteleone ha detto che “gli ascolti non sono importanti”, e come non credergli, vista la sua notoria autorevolezza? Certo, l’essere sbeffeggiato financo da Il Giornale (oggi, pagina 29: “”L’altra Italia” è un altro flop Trasferita in seconda serata”, è per il giornalista calabrese una autentica nemesi. Vuol dire essere divenuto davvero indifendibile.
Come continueremo a scrivere, ad libitum: l’unico modo per risollevarsi davvero, sarebbe quello di tirare fuori il nome ed il cognome dell’assassino (o assassini?) del povero David Rossi. Con questo maxi scoop, si sbanca l’Auditel, e si recupera alla grandissima: doppia cifra abbondante, tutto d’un colpo. Forza e coraggio, Antonino!
Ps 2 Sinwar, il leader carismatico di Hamas, è stato finalmente eliminato (peraltro, con un’azione quasi casuale, frutto certo della pressione di Tsahal sul territorio, ma non di intelligence, in questo caso); purtroppo, il tutto è accaduto troppo tardi (più di un anno, rispetto al pogrom del 7 ottobre 2023), e con troppe vittime collaterali, a Gaza. Ovviamente, la sua più che meritoria scomparsa non frenerà i vari fronti di guerra, rischiando semmai di infiammarli ulteriormente.
Ps 3 In settimana, un bar della periferia milanese, un tentativo di furto è stato fermato, con l’omicidio di uno dei due ladri (l’altro è fuggito), da parte del proprietario; il ladro è stato ammazzato con una ventina di forbiciate (come l’omicidio de “Il delitto perfetto”).
Prima curiosità: il ladro era italianissimo (con svariati precedenti, peraltro), il proprietario-assassino invece cinese. Seconda curiosità: pare che buona parte dei commenti “socialisti” sia nettamente a favore del proprietario cinese (vedasi pezzo di Senaldi su Libero di ieri): più del razzismo, poté la (sacrosanta, va pur detto) proprietà privata?
Ps 4 Per concludere: lunedì – Sala storica, ore 17,30 – lo scrivente, nell’ambito della rassegna “L’altro Novecento”, terrà una articolata chiacchierata sulla figura di Mike Bongiorno: figura – lo assicuro ai lettori – di inaspettata complessità, rispetto a ciò che è rimasto nell’immaginario collettivo. Lo sapevate, per esempio, che il buon Mike aveva fatto – sicuramente più di tanti tromboni post 1945 – la Resistenza?
Ps 5 (aggiunto la domenica mattina) La Gazzetta sportiva di oggi, dopo avere sparato la notizia in primissima pagina (“Sinner, tu sei il re”, è il sobrio titolo), all’interno (pagina 44) titola, con fissazione monarchica, “è il re di denari”, con foto del numero uno al mondo, assai ben compiaciuto, che cinge con le sue lunghe braccia una montagna di dindini, a guisa di novello zio Paperone.
Al torneo farsa organizzato dai sauditi (in buonissima compagnia, sia ben chiaro), non poteva che vincere lui, visto il montepremi davvero faraonico: la differenza è che gli altri, magari, sono andati anche alle Olimpiadi francesi, mentre il sudtirolese-monegasco aveva, in quel caso, una perniciosa, irrefrenabile ed evidentemente assai invalidante tonsillite, poverino. Di fronte ai petrodollari, invece, la salute è di ferro, anzi di acciaio…
Occasione per i buonisti, la minoranza rumorosa, che ora dopo l’alluvione a Siena si possono sfogare al grido di “Piove, Governo ladro!”. Ormai tutto quello che succede è la colpa di Salvini e della Meloni. Molti accusano il Consorzio 6, quello che si occupa della zona di Siena, di non aver curato da molto tempo la pulizia degli argini e del letto dei vari corsi d’acqua lasciandovi rami, alberi caduti ostacolandone il corso della corrente. C’è il fatto anche che gran parte dei componenti del Consiglio del Consorzio di Bonifica 6 sono del partito dei buonisti e c’è anche un rappresentante direttamente nominato dalla Regione, sempre della parte buonista.
In effetti il flop del programma di Monteleone è la punta dell’iceberg dei flop continui di questa RAI .
Invece di continuare a sperperare denaro pubblico per assumere amministrativi (quando la tecnologia ha ridotto drasticamente il fabbisogno) o docenti (quando non si fanno più figli), si ritorni a selezionare personale per la manutenzione ordinaria (ma seria) del territorio.
Più vanghe meno ciance
La tematica sicurezza è centrale (soprattutto nelle grandi città) e rimane in buona parte collegata a flussi migratori non governati.
Il cittadino medio ha ormai le idee abbastanza chiare sulla problematica e non sarà certo un giornalista militante, un prelato comunista o un giudice politicizzato a modificarle.
Discorso di Netanyahu da vero statista: offre la via d’uscita, ai palestinesi saperla cogliere. Difficilmente succederà (non saremmo in questa situazione dopo 80 anni).
Concordo con il commento.
Indipendentemente dai Flip Flop che vedono a sinistra, si governa noi… e si decide noi. Prossimo passo cambiare la costituzione ormai obsoleta. Quello che pensa la minoranza del paese mi interessa pari a 0… anzi più li vedo incavolati e più godo…
Elezioni 20220.
Cdx 44% del 63% dei votanti.
È sicuro che il resto del paese sia davvero la minoranza di cui le importa 0?
Se chi non è andato a votare cosa vuole? Votare è un diritto ed un dovere. Chi non l’ha fatto è come si fosse tagliato i cosiddetti per far dispetto alla moglie, se poi viene cornificato non si lamenti. Poi tra gli astenuti erano tutti del centrosinistra?
Se chi non è andato a votare cosa vuole? Votare è un diritto ed un dovere. Chi non l’ha fatto è come si fosse tagliato i cosiddetti per far dispetto alla moglie, se poi viene cornificato non si lamenti. Poi gli astenuti erano tutti del centrosinistra? Io penso che sarebbe cambiato molto poco. Anche io non è che sia tutto a favore di questo Governo, specialmente Salvini anche quando dice cose giuste le espone spesso in un modo becero e controproducente, poi il progetto del Ponte sullo Stretto, uno dei suoi cavalli di battaglia, mi vede nettamente contrario, meglio spendere quei soldi per bisogni logistici più urgenti in Sicilia e Calabria: emergenza siccità, strade, ricordiamo l’incompiuta Salerno Reggio Calabria e molto altro. Poi l’idea di costruire un ponte su due zolle tettoniche in movimento, ricordiamo il tremendo terremoto dell’inizio del 1900 a Messina e Reggio Calabria, non mi piace per niente. Sto andando fuori dell’argomento quindi finisco scrivendo che trai due schieramenti ho scelto quello meno peggio perché i buonisti hanno fatto troppi danni, specie nella sicurezza del Paese, e vorrebbero continuare a farli. Li ho citati in tanti precedenti blog e non mi ripeto; spero di essermi spiegato e chiudo. Poi uno la pensi come gli pare, ovviamente.
Aggiungo: la pensino come gli pare, ma vadano a votare.
chi non ha votato ha pari diritti di chi ha votato.
dire che una percentuale minoritaria, qual è da diverso tempo ad oggi la compagine governativa, rappresenta la maggioranza del paese è una sciocchezza sbandierata dal televenditore di arcore per far votare le sue leggi e decisioni personali (la nipote di moubarak, la prescrizione ridotta, ecc.).
tutto qui.
Non ho capito il vantaggio di astenersi. Sono state fatte tante dure lotte per ottenere questo diritto e non viene usato. Col voto si esprime il nostro diretto parere su come viene governato il Paese, in caso contrario è inutile protestare se le cose non piacciono.
Beato te…
se godi x questo….sei da compatire. Quanto sei stato frustrato in passato? E quanto lo sarai in futuro?
egregio. Giureconsulti dott. Maurizio,
Dove sarebbe obsoleta la nostra costituzione? I quali articoli? Come la cambierebbe lei per rinnovarla?
Ps. Sa che il merito del contesto è nelle leggi europee di cui l’italiano fa parte? Uscirebbe anche dall’europa?
Ma lei scusi, che lavoro fa? Che studi ha compiuto? Giusto per capire da dove viene la sua cultura e dove può arrivare la vostra visione!
Ingegnere dal 92 e imprenditore dall’ 89. La mia azienda specializzata in Automazione Industriale ha progetti in tutta Europa e da lavoro a un bel po di persone. Vivo in Svizzera dal 98 ma sono senese purosangue… Dimenticavo… possiedo un’aziendina vinicola in Maremma. Per quanto riguarda la costituzione ribadisco che è obsoleta e assolutamente da modificare di sana pianta. Retorica allo stato puro di 70 anni fa. A differenza sua, francamente di che lavoro fa lei non me ne può fregare di meno… Inoltre siccome sono un vero gentlemen nol la vorrei mettere in difficoltà dopo il mia introduction.
sara anche un gentlemen, ma non ha risposto alla domanda su quali articoli ritenga obsoleti.
Ps. Non vorrei essere mai alle sue dipendenze…né lei mi accoglierebbe!
Le auguro tanta salute!
Chiaramente auguro anche a Lei e famiglia tutta tanta salute.
guadagno
spendo
pretendo!
comunque non ha risposto nemmeno alla mia domanda…
Siena avrebbe dovuto avere marciapiedi d’oro, argini in titanio, e nella tressa avrebbe potuto scorrere brunello (oltre al doppio binario e alla elettrificazione della linea ferroviaria e il raddoppio della si/gr da 30 anni), invece abbiamo lottizzazioni in luoghi improbabili.
A proposito del barista cinese che si è fatto giustizia da se, mi pare che il caso faccia il paio con l’imprenditrice viareggina che ha investito il suo rapinatore qualche settimana fa. Interessante notare il diverso impatto mediatico e politico.
Vero, nessun in difesa del diritto alla difesa dei gestori della rivendita
Mike Bongiorno è stato prigioniero a Milano a San Vittore, perché staffetta partigiana; qui incontrò Indro Montanelli, anch’esso prigioniero. Oltre che a Milano, venne internato in diversi campi di concentramento fino ad essere liberato nel febbraio del 1945 grazia ad uno scambio tra prigionieri di guerra tra USA e Germania. Nei vari trasferimenti subì anche delle torture e maltrattamenti. Senza sapere questo una persona potrebbe considerarlo, essendo uno dello spettacolo, una persona frivola e superficiale invece è tutto il contrario; ha un passato di tutto rispetto. Sull’alluvione a Siena chi decise di costruire i vari negozi in Via Massetana, anche in Via Toselli, facciano un mea culpa e l’attuale Amministrazione veda di mettere in sicurezza le zone suddette e le tante altre sempre a rischio. Sarebbe anche una bella lezione morale per la vecchia amministrazione tanto rimpianta da una certa parte politica. Di Sinner proprio puo’ la cosa non mi tange assolutamente. Lo sportivo che guarisce dalla bronchite con tanti bigliettoni verdi sul petto, meglio dell’antibiotico. Del ladro ucciso dal cinese che dire? Se le parti fossero state invertite. da quei giornali buonisti, ora avremmo dei lamenti contro il razzismo e critiche all’assassino.
….al di là dello scempio di costruire in zona non idonea….magari qualche tombino pulito in più così come erba e alberi tagliati/manutentuti avrebbe forse contenuto i danni…..
Meditare chi di dovere
Concordo, almeno qualcuno la pensa come me. Peccato che qualcuno nel precedente blog ad un mio commento, sull’avvenuta alluvione, simile a questo, ha espresso un parere nettamente sfavorevole.
Non è un “parere”, sono le leggi della fisica.
Come disse Salvini “L’assalitore non ci mancherà”. Concordo. Molti lo pensano anche se non hanno il coraggio di dirlo apertamente. Legalità e sicurezza per il cittadino onesto. Non sarebbe l’ora di dotare le Forze dell’Ordine almeno con strumenti come il taser?
io invece ritengo che l’assenza di persone come lei( e altri in questo blog) mi mancherebbe: per ricordare ame stessa le differenze in ordine etico, morale,culturale e religioso che ci distinguono! Gente come voi serve a far vedere quanto in basso può scendere l’animo umano quando è travolto dalla malvagità, o dal rifiuto di sé stessi che si materializza nel rifiuto dell’altro.
Grazie di esistere, grazie di rammentare che siamo diversi!spiace solo che siete d’esempio per le generazioni future, contaminazione con sentimenti d’odio e di intolleranza, fuori dai principi e dai valori del diritto!
Il taser è in uso a Polizia, Finanza e Carabinieri dal 2022.
so che quanto scritto sarà reciproco, e ciò mi onora ancora di più
Lucia marzi
Il nazismo nasce anche dalla convinzione di essere migliori. Nel suo contraddittorio post si autoelegge migliore del ‘basso di animo’ e ‘malvagio’ Vedo Nero senza rendersi neanche conto di aver vergato righe molto più offensive e intolleranti di quelle di Vedo Nero e della ‘gente come lui’ (razzista?), che mi pare abbia solo auspicato l’uso del taser al posto della pistola.
L’offesa sistematica di chi la pensa diversamente è spesso sintomo di arroganza e di scarsa convinzione nelle proprie idee
Nel nazismo, nel razzismo. Dati oggettivi!
Dissento e mi ritengo più umana di chi scrive quelle parole.
E di chi lo appoggia, con la premessa che ognuno è libero di dire e pensare quello che vuole.
Quanti errori vecchi e nuovi sono stati fatti a Siena a cominciare dalle numerose costruzioni commerciali troppo vicine a corsi d’acqua considerati erroneamente innocui. Stavolta è toccato alla zona di Via Massetana, ma anche quella di Via Toselli è a rischio perché ha caratteristiche simili, torrenti sotterrati sotto gallerie di cemento che non si possono espandere in caso di forte precipitazione. La Stazione poi è un errore di vecchissima data, un tempo vi era un lago ed ancora a destra del Centro Commerciale “Porta Siena” esiste una fonte sempre attiva. In quella zona ed in quelle limitrofe (via Sardegna e Grondaie)non dovevano essere costruiti tutti quegli edifici, il cemento impedisce la permeabilizzazione della pioggia e quindi la massa della corrente ha poco sfogo per distribuirsi e si concentra in pochi punti con molta forza. Poi la costruzione dei parcheggi sotterranei doveva essere fatta più in superficie progettando anche la distribuzione dei vari edifici frontali. Insomma era un luogo dove se c’era meno cemento meglio era. Non sono un architetto, ma l’incongruenza di come è stata trattata la zona è evidente per tutti. Passi l’errore della Stazione (rimbruttita dai lavori di pochi anni fa), ma tutti i progetti delle zone commerciali di Via Massetana e Via Toselli vengono dalle passate amministrazioni, quella attuale se l’è trovati in eredità da quei simpatici dei buonisti (chiamarli di sinistra è un’offesa per chi lo era veramente un tempo).
Intendo errore iniziale della costruzione della Stazione. Li erano altri i responsabili, ma avevano la scusante che intorno avevano lasciato abbastanza verde in modo che l’acqua piovana potesse essere assorbita dal terreno e le numerose piante e la mancanza di cemento non faceva ostacolo allo scorrere. Poi c’è da dire che l’attuale Stazione è orrenda; quando piove, da certi punti del soffitto sopra i marciapiedi filtra l’acqua per la gioia di chi aspetta il treno; le scandole fontane davanti sono sempre asciutte, sporche di calcare tanto da non poter vedere i colori delle 17 contrade e anche mancanti di interi pezzi di marmo. Un pessimo biglietto di benvenuto per i turisti che dopo aver subito i disagi delle nostre efficienti (sig) linee ferroviarie hanno anche questa sgradita sorpresa.
scandalose fontane
Caro Eretico,
non è in argomento, ma “prenoterei” un tuo intervento sulle novità che circolano su MP. Sono sulle cronache finanziarie da settimane, ma su quelle senesi mi risulta che compaiano solo in un recente intervento della associazione Confronti, riportato da RadioSienaTV. Oltre alle perplessità espresse dalla associazione e da Massimo Giannini su Repubblica in data 21/10, aggiungerei che la prospettiva mi fa venire in mente la questione di autostrade pedemontane, di autostrade Brebemi o le preghiere recitate per giungere a destinazione salendo sui treni verdi Trenord (nulla di ecologico eh). Dovremo assistere ancora a facili crediti concessi agli amici ? a risorse disseminate per ingraziarsi il territorio ? Stiamo, come nel Monopoli, per ripartire dalla casella del VIA ?
Mi scuso con l’Eretico per uscire dall’argomento dell’articolo ma lo “scontro” tra Vedo sempre più nero e Lucia mi offre l’occasione di spiegare, spero senza essere frainteso, qual’è la mia posizione tra il cattivista Vedo nero e la buonista Lucia (mi scuso con entrambi per aver semplificato il loro pensiero che senz’altro è molto più articolato di così). Penso interpretino bene la narrazione che la politica nostrana offre ai suoi concittadini, in realtà si tratta appunto di una narrazione, nelle politiche reali legate all’immigrazione i due schieramenti ovvero CDX e CSN non si differenziano affatto. Entrambi sanno bene (anche oggi Confindustria ha ribadito lo stesso dato) che senza l’immigrazione il paese rischia di sprofondare in una grossa crisi economica ed allora ognuno racconta la sua storiella: il CDX che gli immigrati sono sporchi e cattivi (ma intanto si allargano i numeri del decreto flussi, numeri così alti che se lo avesse fatto la SN si sarebbe gridato alla sostituzione etnica), l’importante è far credere che i colpevoli del malessere diffuso siano quelle centinaia di poveri cristi che attraversano il Mar Mediterraneo, mentre i grossi numeri stanno altrove ed hanno il lasciapassare di questo governo di patrioti …. A sinistra invece si racconta l’altra storiella dell’immigrato buono (buono per essere sfruttato senz’altro) facendo finta di dimenticarsi che un enorme afflusso di persone spesso povere impatta pesantemente sul welfare di questo paese già ridotto ai minimi termini, pesando proprio su quelle classi sociali subalterne che la sinistra dovrebbe difendere. In altre parole a politiche identiche corrispondono narrazioni diverse …. Come molto simili sono le politiche europee, la politica estera, la politica economica, ecco, insomma, personalmente capisco perchè i numeri di chi non va più a votare siano sempre più alti. In ultimo, sulla Costituzione, anche il CSN (vi ricordate Renzi segretario del PD?) ha tentato di modificarla nella stessa direzione che si augura oggi la Meloni, il popolo zozzo però allora si è ribellato (e il CSN di fatto si è dimenticato opportunisticamente di volerla cambiare) perchè forse, tra le mille cose false della politica oggi, risulta molto più vera la bella Costituzione (troppo utopistica per gli uomini politici senza anima di oggi?) in vigore dal 1948.
Il quadro normativo europeo è tale da permettere a Scholz di rispedire in Afghanistan gli indesiderati e a un giudice comunista in Italia di fare politica.
La letterina di natale era conservata in attesa dell’occasione giusta.
Dicono adesso “non andava pubblicata”. Come se quasi 30 anni di Berlusconi fossero passati invano.
Poi arriva una delle tante commissioni europee comuniste a spiegarci che ci s’ha la polizia razzista.
S’è dovuto scomodare perfino Re Sergio per metterci una pezza.
Dicono “ripartiamo da Marx”, “meglio ripartire da Berlinguer”.
No grazie, fermiamoci serenamente a Ceausescu e consorte messi al muro e fucilati.
Urgono riforme (a partire dalla giustizia) prima di fare la fine dei cubani che vivono senza cibo e senza luce
Purtroppo il comunismo ha formattato le teste di tante persone incapaci di fare business con la propria testa e quindi sempre alla ricerca di un contratto di lavoro dipendente. Pensa te che c’è gente che studia fino a 30 anni per poi andare a fare i concorsi nel ramo pubblico per stipendi miserabili. Da un lato mi fanno ridere e da un’altro mi fanno riflettere sulla loro condizione mentale. Per fortuna la mia famiglia fin dai tempi dei nonni è sempre stata dalla parte politica giusta… alla faccia dei compagni di merenda.
Non per essere sempre contrario a quello che dici, ma dire che il comunismo ha messo nella testa della gente il desiderio di avere un contratto da lavoratore dipendente, perdonami, ma non lo trovo affatto aderente alla realtà. Il desiderio del cosiddetto ‘posto fisso’ , a mio parere, se proprio vogliamo attribuine una paternità ideologica, ha le sue origini nella rivoluzione industriale, quando masse di diseredati lavoratori delle terre, trovatisi a fare la fame a causa delle innovazioni nell’agricoltura, ricercavano una certa sicurezza nel misero salario da operaio offerto da imprenditori capitalisti, spesso senza scrupoli. Mi pare questa sia storia, conosciuta da tutti, non solo dalla corrente marxista.
L’eretico, dall’alto della sua cattedra, penso possa confermarlo.
Caro Roberto,
me la cavo in modo un po’ doroteo, ma, anche, storicamente provato: la tua ricostruzione ha del vero, al contempo che ci sia una forma mentis, un po’ parassitaria, indotta dal socialismo reale (ex URSS, Cuba et alia), mi pare cosa indubbia.
L’eretico
Cioè, traduco, chi cerca un lavoro, lo fa per l’influenza di quello che è successo nei paesi del socialismo reale?
..e poi , caro Eretico tu, secondo il ragionamento di Maurizio, tu saresti uno dei peggiori: parole sue : ” Pensa te che c’è gente che studia fino a 30 anni per poi andare a fare i concorsi nel ramo pubblico per stipendi miserabili”. Anche tu hai cerato il posto fisso a seguito dell’influenza dell’ideologia comunista?
Caro Roberto,
che dire? Per quel singolo passaggio, Maurizio in effetti attacca anche i docenti, in quanto tali; se è per quello, allora, io sono anche “peggio”: pensa per esempio a quante cosine faccio, per il desiderio di condividere e trasmettere la dantesca “canoscenza”, senza neanche percepire gli evocai “stipendi miserabili”, ma addirittura del tutto gratis : come questo blog testimonia…
Concordo con Marco sulla tassazione e sulla burocrazia eccessiva, ci mancherebbe: sono tutte concause importanti, che si possono abbinare a certa forma mentis.
Grazie, infine, all’iperattivismo poetico di Giuseppe Pallini, sempre un valore aggiunto di questo blog.
L’eretico
A mio avviso più che fantasiose “tare” culturali ci sono cose ben più concrete ad ostacolare e scoraggiare chi vuole fare impresa; mi vengono in mente la difficoltà ad accedere al credito, la burocrazia asfissiante, l’eccesso di tassazione, il costo del lavoro, la mancanza di certezza dl diritto ecc. che rendono molto più difficile che altrove cercare di aprire una nuova attività.
Da un’altra parte hai detto che dai lavoro a molti dipendenti: gli racconti quello che pensi di loro? E senza di loro, vabbe che coerentemente al tuo pensiero, produci nel campo della automazione industriale, come la manderesti avanti la tua azienda?
https://www.youtube.com/watch?v=I1yhMOaiXgE
Tanto per non dimentica. Da parte della Germania grazie agli alleati Rimbambiden, Uk e Ucraina per il regalo della distruzione del gasdotto Stream 2 causa della crisi economica che sta passando. Anche alla UE vassalla degli USA.
Anche grazie ad Amazon sempre USA.
Meglio i compagni di merenda miei, che i camerati di mercato suoi
I cortei pro-Palestina
Credo l’anima nera di Baffino,
che sta giù nell’inferno certamente,
si faccia sotto i baffi un risolino
nel vedere sfilare quella gente
a le su’ idee così tanto vicino,
che so’ contro l’ebrei e apertamente
amano i mussulmani, e no pochino,
ed i Palestinesi specialmente.
Ma che Baffino avesse un po’ ragione ?
Ed abbiano ragione i mussulmani
a voler far sparire una nazione
che è così contraria ai loro piani ?
E dell’Islam che pensano le donne
con il bikini e colle minigonne?
Mi chiedo quanti più palestinesi
Debbano far fuori gli israeliani
Che han fatto cento stragi’n pochi mesi
Con l’armi che gli dan gli americani
È giusto vendicar ogni sionista
Buttando giù palazzi su palazzi
Per ammazzare solo un terrorista
Stragiando bimbi e donne con i razzi?
Se a un popolo gli fregano la terra
Questi poi gli fanno gli attentati
E poi ci scappa pure qualche guerra
Però piccoli e bimbi van lasciati
Tredicimila ne hanno già ammazzati
Tutti gli altri orfani affamati
Un sono antisemita, so’ antisionista..
Un sono comunista, so’ marxista..
Di Gesù me ne fotto ma di fronte a Maometto mi cago sotto..
Ah ah ah….bellina questa
Ai varii poeti che rimano sulla guerra di Gaza ed Israele. Già che ci siete perché non fate una canzoncina rap, tanto per voi è tutto una burla. Con tutti i morti che ci sono stati e che, purtroppo, ci saranno ancora, con la confusione totale degli israeliani, che ora si sono messi a sparare anche ai soldati ONU, ed infine la brutta fine sempre più certa degli ostaggi in mano dei palestinesi, non mi sembra il caso di mettere tutto in poesia.
Caro Vedo nero,
le rime che ci vengono inviate, per lo scrivente rappresentano un valore aggiunto del blog, ergo sono le benvenute.
Concordo – pur da pagano sempre più convinto quale sono – sulla necessità di rispettare il povero Gesù, bistrattare il quale sembra diventato un (facile) gioco di società; ma al contempo censuro il tuo commento, nel quale attacchi in modo diretto la figura di Maometto: per sana par condicio, eh, visto che mi impegno al contempo ad arginare i lazzi su Gesù Cristo… e sai bene che tutto sono, fuorché un filoislamico: ma bisogna criticare, e duramente, gli islamisti, non l’Islam…
L’eretico
Quelli a me non sono mai piaciuti. Secoli di contrasti con l’Occidente mai risolti. Noi con alti e bassi ci siamo evoluti, loro invece hanno fatto il gambero. La stranezza è che molte conoscenze di medicina, chimica, astronomia, matematica ecc. le dobbiamo al loro mondo. Nell’anno 1000 mentre noi eravamo retrogradi e superstiziosi, loro erano molto più avanti di noi, poi col tempo le cose si sono rovesciate. Forse la base di tutto è che noi, con alti e bassi, abbiamo risolto il problema Chiesa e Stato, il Papa-Re non esiste più mentre per loro invece la religione è l’unica legge che deve essere seguita alla lettera. All’inizio erano molto più tolleranti di noi, poi mentre noi siamo progrediti, con alti e bassi, verso la democrazia e l’uguaglianza sociale, loro si sono rinchiusi nelle loro certezze sbagliate ed antistoriche. Ora con la globalizzazione questi due mondi si scontrano; molti di loro vaneggiano della conquista dell’Occidente. Purtroppo anche la nostra società non è esente da difetti, per molti la libertà è diventata anarchia nei costumi e c’è meno comunicazione interpersonale e più indifferenza verso il prossimo, una società edonistica. Insomma non è facile spiegarsi, mentre loro nelle loro idee sbagliate sono molto compatti, noi siamo divisi ed isolati con il nostro prossimo. Dovremmo darci una regolata per certi atteggiamenti troppo libertini. La virtù sta nel mezzo. Poi ci sono i buonisti che con la loro ipocrisia fanno solo danni. Questa gente dovrebbe essere aiutata a casa loro e non farla venire illudendola che qui sia il Paese del Bengodi; se dobbiamo spendere è meglio farlo da loro con seri progetti; i mezzi ci sarebbero, con l’attuale tecnologia potremmo anche trasformare il deserto in aree coltivabili, ma qualcuno va bene così. Chiudo quello che penso l’ho detto tante volte.
Gli israeliani non sono per nulla confusi, hanno le idee chiarissime anche sullo’Onu/unifil (‘palude antisemita’ – B. Nethaniau). E ovviamente le hanno chiarissime anche su Gaza e Cisgiordania… proprio ieri il Times of Israel ha riportato le riflessioni scritte dal ministro delle finanze Smotrich mentre si recava una conferenza di militanti di destra: “La conferenza odierna intende promuovere un processo pratico di insediamento sionista pionieristico”. Alla conferenza erano presenti altri ministri fra cui il sig. Ben Gvir che queste cose le dice e le realizza da anni.
La rima/poesia, la canzone, la pittura, anche la satira… sono espressioni che non possono essere definite ‘burla’ solo per la loro forma. Potrei farti anche illustri esempi (da Ungaretti, a Picasso, a Dylan, ai martiri di Charlie Ebdo), pur con le debite proporzioni artistiche/qualitative
I martiri di Charlie Edbo? Ci vuole un po’ di misura nella satira e loro talvolta hanno esagerato tipo quando presero in giro le vittime del terremoto in Abruzzo, oppure contro la religione cattolica. Va bene la libertà di espressione, ma allora avevano esagerato. Viviamo finora in una società civile e sono stati criticati e tutto è finito li. Il problema è stato quando la loro satira si è rivolta verso certa gente che ancora pensa come 300 e più anni fa che le cose si sono complicate e purtroppo hanno passato dei pessimi momenti.