Eretico di SienaTe le do io le Olimpiadi (II): boxe, tennis, atletica (e 3 Ps senesi) - Eretico di Siena

Te le do io le Olimpiadi (II): boxe, tennis, atletica (e 3 Ps senesi)

In attesa di vedere come sarà calibrata la reazione iraniana contro Israele – dopo l’uccisione del leader politico di Hamas, in Teheran, lo scorso 31 luglio -, ed anche di sapere chi sceglierà Kamala Harris come suo eventuale Vice (scelta complessa e delicatissima, capace di potere decidere la partita finale con Trump), e non avendo infine lo spazio per ricordare degnamente i 30 anni dalla scomparsa di Giovanni Spadolini (in qualche modo – fra blog e Sala storica -, lo faremo), noi ci ributtiamo sui Giochi olimpici, autentica calamita di polemiche (sulla Senna, di cui già si è scritto, si tornerà a scrivere nell’ultimo pezzo olimpico): piatto ricchissimo per il blog, dunque…3 Ps senesissimi, infine, a guarnire il tutto…

 

TENNIS: ONORE ALL’ITALIA (AND SHAME ON SINNER)!

Uno degli sport meno olimpici in assoluto – per la antica questione del professionismo -, è quello che ha invece destato più emozioni nella prima parte di Parigi 2024: e non lo diciamo solo per l’Italia, con il suo boom tennistico, ma anche, per esempio, per la finale del singolo maschile (Spagna-Serbia), con la vittoria – l’unica che gli mancava – di Djokovic, il quale ha davvero coronato una carriera meravigliosa. Grandissimo tennis, è stato.

Quanto all’Italia, sfoderiamo l’oro del doppio femminile, con la coppia Errani-Paolini la quale, pur partita assai male, ha regolato i conti con le dirimpettaie russe (ci dispiace per Putin): chapeau alle due funamboliche, ed evidentemente ben assortite, giocatrici italiane.

Sdirazzando per due righe rispetto al tennis, facciamo i complimenti a chi, alla trave, ha ieri fatto faville: il duo Alice D’Amato (oro!!)-Manila Esposito (bronzo) è stato davvero strepitoso: non ci dimentichiamo di loro, fra tre giorni.

Permettetici però, al tennis tornando, di complimentarci con la determinazione del “nostro” (di Carrara) Musetti, che ha colto un bronzo che ha un peso specifico notevole: partito come undicesimo nel ranking, è arrivato terzo; ha sfoderato una tecnica – per noi puristi – eccelsa, con quel rovescio ad una mano, con il quale ha beffato l’avversario canadese financo nel match ball. Bravo, punto e basta. La pizza – da lui stesso auspicata – se la è meritata tutta.

In tutto questo, stona al massimo grado la figura del sudtirolese-monegasco Sinner, autostoppatosi, prima di partire per Parigi, per una tonsillite; il nuotatore Paltrinieri, va a cogliere l’argento nei 1500 stile libero con la febbre, il povero Tamberi domattina prova a qualificarsi per le finali dell’alto dopo una colica renale: Sinner, da par suo, per una tonsillite, non è neanche partito (in compenso, in questa settimana torna subito alle partite: chi voglia, se lo gusti al Masters 1000 di Montreal). Forse, per farlo arrivare a Parigi, bisognava abbinare alla permanenza parigina anche un bello spottone di qualche prodotto dei suoi…

 

 

ATLETICA: I COLOURED NELLA CORSA SONO SUPERIORI, ALLORA CHE SI FA?

Scrivo queste bagatelle a caldo, dopo il gran finale dei 100 metri maschili, al termine del quale la medaglia d’oro e quella d’argento (da fotofinish, come si diceva una volta) non sapevano neanche chi avesse davvero prevalso: cose che solo nei 100 metri – nei 100 metri a questi livelli, ovviamente – possono accadere. Specie se, in una finale, 8 atleti su 9 scendono sotto i 10 secondi: incredibile dictu…

Sia lode all’adrenalinico guascone stars and stripes Lyles, ed anche al quinto, il nostro Jacobs: sapevamo tutti che non avrebbe potuto bissare l’irripetibile oro olimpico del 2021, ci accontentiamo che sia arrivato in finale (tutt’altro che scontato), e che abbia chiuso con un buonissimo (per l’attuale Jacobs) 9,85 di personale.

Come nel fondo (guardatevi per esempio la finale dei 10mila metri, la gara più lunga in pista; un americano, bianco, a medaglia è arrivato: sembra cosa impossibile), anche dunque nella velocità: fra i 9 concorrenti, nella finale di Parigi, nessuno poteva avere credibili simpatie per il Ku Klux Klan (perifrasi un po’ ardita, in effetti…).

Tutti protesi, da quasi una settimana, a discettare di questioni endocrinologico-sportive legate al sesso ed ai livelli di testosterone della Khelif (e lo facciamo anche noi in questo stesso pezzo, sia ben chiaro): ma della questione della oggettiva, manifesta, cogente superiorità dei coloured (il termine, nello sport, pare si possa ancora utilizzare), vogliamo finalmente parlare?

Nel film “Mississippi burning”, Gene Hackman dice allo sceriffo in odore di Ku Klux Klan che “il baseball è l’unico sport in cui un nero può alzare un bastone contro un bianco senza essere linciato”; in pista, però, i coloured sono troppo forti, e se uno nasce bianco, è oggettivamente penalizzato, in tal senso: forse, dovremmo semplicemente prendere atto che – proprio per quella Natura di cui tanti si riempiono la bocca – le differenze, fra gli umani, sono all’ordine del giorno. Non solo quelle, assai complesse, legate al sesso…

 

BOXE: LA AUTENTICA PERDENTE

Nemmeno ai tempi della conversione di Cassius Clay – c’era di mezzo una gran brutta guerra anche lì: do you remember Vietnam? -, forse, si era parlato e scritto così tanto di un pugile (di una pugile intersex, in questo caso): in generale, un po’ più di moderazione nei toni – da parte di molti – avrebbe giovato.

E purtroppo – amareggia dirlo – hanno sbagliato davvero in tanti, in questa vicenda dell’algerina Imane Khelif: ha sbagliato, e di brutto, quella parte della sinistra (Boldrini e Zan, fra gli altri) che sono subito cascati nel trappolone, negando a priori l’esistenza di un problema il quale comunque esiste, eccome se esiste (che a livello di forza muscolare un soggetto iperandrogino sia superiore, lo dicono tutti i medici: e nella boxe – scontato, ma giusto scriverlo – la maggiore potenza muscolare si riversa sui corpi, sulle figure altrui); hanno sbagliato, e di brutto, coloro i quali – pur essendo magari le massime cariche istituzionali – si sono voluti impelagare in una vicenda che, più se ne sa, più odora – lo dimostrano i fatti concreti, anche ben tracciabili, non certo vaghi complottismi – di polpetta avvelenata: stupisce soprattutto la Premier Giorgia Meloni, la quale ha una lodevole postura tutt’altro che filoputiniana, come noto; possibile non avere verificato la vicenda dell’Iba, la associazione di boxe in altissimo odore di putinismo, di grazia?

Per non parlare dei giornalisti e dei commentatori che hanno tirato fuori cose mai da loro verificate: peraltro, sullo stesso tasso di testosterone della Khelif (nonché sulle modalità del test) la documentazione è tutt’altro che trasparente. E non a caso, a Tokio 2021 era andata ben poco lontana, l’algerina.

Ciò detto, a nostro modo di vedere – ostinandoci a porci davanti alle Olimpiadi come se fosse solo un grandissimo evento sportivo – la figura di gran lunga peggiore l’ha fatta l’atleta italiana Angela Carini; la 25enne, infatti, aveva tutto il diritto di avere paura di farsi (troppo) male con l’atleta intersex: sarebbe allora bastato non scendere sul ring tout court; l’iniziare il combattimento (combattimento, per l’appunto), e, dopo soli 48 secondi – nonché un solo colpo alla figura – farla finita, non è cosa né buona, né giusta (tralasciamo il non dare la mano, oppure la successiva, memorabile, sceneggiata della Carini sul ring).

Siccome non crediamo affatto che se una atleta è italiana ci si debba schierare a priori con lei (o lui), che dire? Visto che aveva iniziato, da ragazzina, con il praticare il tiro al volo, forse la Carini potrebbe riconsiderare questa soluzione…

 

Ps 1 In settimana scorsa, si è accesa una polemica di mezza estate fra il Comune (Assessore al Turismo, Giunti) ed il valente storico dell’Arte, professor Angelini (riportata dalla Nazione): tema all’ordine del giorno, la tempistica sulla grande mostra dedicata all’iconografia di Santa Caterina, da tenersi al Santa Maria (a quanto si è capito, non più nel 2025 – anno del Giubileo -, ma nel 2026). In attesa di conoscere certi dettagli che non si conoscono ancora, e per quello che vale, sappiamo già, per certo, che Alessandro Angelini è persona oltremodo seria, oltre ad essere studioso di vaglia.

Ps 2 Dal 1 agosto, è partito il nuovo Piano per l’attracco dei bus turistici in città (numero in costante ascesa): ovviamente migliorabile – come ha detto lo stesso Assessore Tucci -, resta il fatto che l’idea di fondo pare essere corretta, ad onta dei tanti che la contestano. Se serve per decongestionare zone sature (anche dal punto di vista dell’inquinamento), tutti ovviamente possono dire la loro, e magari protestare, anche a voce alta (peraltro, Porta San Marco come luogo di attracco continua ad essere tale, da esperienza personale di queste mattine): tutti, a parte chi, da sinistra, ha per decenni praticato chiusure e limitazioni – in linea di massima sacrosante – del traffico urbano. In questo caso, la Giunta ha insomma approvato un punto qualificante delle passate amministrazioni di sinistra…

Ps 3  Ultimo Ps senese, sempre legato al traffico: da ieri, è infatti attivo il Telelaser in alcune zone, in particolare Pescaia; a noi della categoria “primitivi tecnologici”, pare impossibile che questo aggeggio possa non solo rilevare la velocità (massima: 60 km), ma anche ben altro (revisione del veicolo a posto, assicurazione, se il conducente abbia lo smartphone in mano e le cinture allacciate): in ogni caso – come farebbe chiunque, al pari dello scrivente, reduce da un incidente in Pescaia (gennaio 2023, con pezzo bloggeristico sull’evento) – non si può che augurare piena efficienza a questo Telelaser. In attesa di raccattare la prima multa, ovviamente: a quel punto, si inizierà a criticarlo senza pietà…

37 Commenti su Te le do io le Olimpiadi (II): boxe, tennis, atletica (e 3 Ps senesi)

  1. Anonimo scrive:

    E’ interessante una delle teorie che spiega come mai gli atleti neri sono così forti, anche se assai poco politically correct…la teoria dice che la pressione selettiva esercitata dallo schiavismo ha prodotto esseri umani più forti e veloci nell’africa occidentale ed in alcune zone del continente americano (tra cui la Giamaica). Per le discipline di resistenza invece c’entrerebbe la selezione naturale, perché keniani ed etiopi provengono da altipiani in cui le altre temperature e l’aria più rarefatta avrebbero favorito lo sviluppo della resistenza….questo peró non spiegherebbe perché tra i fondisti siano assenti colombiani e nepalesi

    • Eretico scrive:

      Caro Anonimo,
      rispondo a te perché sei stato più degli altri sull’argomento olimpico (ma va benissimo il telelaser, per esempio: c’è anche un Ps ad hoc!).

      Ne scriverò nel prossimo pezzo, ma lo accenno subito, visto che parli dei vicini (a loro) nepalesi: ma vogliamo dire qualcosa sul Caso India? Prima potenza demografica del mondo (superata la Cina, ormai!), e non vince praticamente niente: ci sono motivi di contesto, certo, comunque il tutto resta in larga parte inspiegabile ed inspiegato (né si ha la pretesa di spiegarlo noi, sia chiaro)…

      L’eretico

      • Anonimo scrive:

        Davvero! Ora che mi ci fai pensare,gli indiani sono assenti non solo dai vertici delle discipline olimpiche, ma anche dagli sport invernali, dai motori, dal biliardo, insomma da tutto ció che vagamente rappresenti un concetto di sport…le ragioni? Non ho una spiegazione, anche perché gli indiani sono veramente tanti. L’unica che mi viene in mente (anche questa assai poco politically correct) è che il tasso demografico sia la chiara dimostrazione che allo sport preferiscono altro tipo di attività…e potrebbero pure avere ragione loro!

        • Isolati scrive:

          Il problema dell’India è il doping. Secondo la WADA è lo stato di gran lunga con il maggior numero di atleti positivi ai test: non sono rari i casi di competizioni di atletica dove gli indiani si fermano, letteralmente, poco prima del traguardo aspettando che qualcun altro lo passi per primo, in modo da non essere soggetti a verifiche.
          Non è un caso che le pochissime medaglie prese quest’anno vengano, quasi tutte, da specialità di tiro, dove certe sostanze sono meno usate.

          • Eretico scrive:

            Grazie davvero della notizia (che peraltro pubblico con colpevole ritardo: mi era sfuggito il commento, come può capitare).

            Notizia che conferma comunque la singolarità del tutto: con cotanta massa umana cui attingere, perché ricorrere così massivamente al doping? In ogni caso, in tutta evidenza un problema sportivo l’India – insieme a molti altri, anche più cogenti – ce l’ha, e grandicello…

            L’eretico

  2. Giulio scrive:

    Ps 3. Il comune ha presentato un bilancio di previsione con oltre 2 milioni alla voce riscossione infrazione … da qualche parte si dovrà cominciare!

  3. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Ps 9: bene il telelaser così ci sarà più controllo degli automobilisti imprudenti. Bravi i nostri vigili urbani, custodi della buona condotta… peccato che la sera, quando cala il buio ci siano tanti motorini, biciclette ed anche monopattini senza fanalini funzionanti davanti e dietro, con passeggeri oltre la loro capienza; per non parlare delle simpatiche marmitte, un po’ troppo rumorose, che rallegrano tante vie cittadine. I nostri vigili sempre presenti il giorno, specie il mercoledì al mercato, la sera si riposano per la dura giornata e lasciano piena libertà a chi delle regole se ne frega altamente. Evviva le nostre guardie! Pensate che le multe dovrebbero servire anche al miglioramento delle nostre strade cittadine; andate in Via Colombini, una delle tante in quelle condizioni, così potrete fare, tra buche ed avvallamenti, un esame accurato della resistenza degli ammortizzatori e carrozzeria della vostra auto. Tutto gratis, grazie Comune! Anche i carrozzieri e meccanici si uniscono al coro.

  4. m.c. scrive:

    Bene il telelaser. Io da anni lo dico che Pascaia è pericolosa, alla gente che va a 100km/h dovrebbe essere ritirata la patente. Sono criminali.
    Per la boxeur algerina, secondo me (e secondo medici endocrinologi, e genetisti) basterebbe fare il test del dna: se sei xy non puoi gareggiare con le xx. Si era già in odore di propaganda con la rappresentazione del cafonissimo baccanale nella cerimonia di apertura dei giochi olimpici. Mi ricordo che i baccanali (usanza non greca, ma della decadente societá romana) in cui si consuma ano i peggiori reati -sevizie a bambini e animali, violenze carnali, financo sacrifici umani!- erano già stati messi al bando nel II sec a.c. come documentato in un circostanziato capitolo di Ab Urbe Condita di Tito Livio. Ci fu un processo penale in cui furono condannati i promotori di tale usanza. W lo sport, W le donne! Girl power sempre!!

  5. Maurizio scrive:

    Certo sentire Zan o Boldrini che parlano di pugilato… da ex pugile mi fa pensare che siamo davvero arrivati alla frutta. Finché parlano di carnevale fuori stagione mi tolgo il cappello, ma certa gente che parla di pugilato… dai su… Angela Carini è super… una tosta da sempre… certo non aveva messo nel conto che sul ring avrebbe incontrato quel personaggio

  6. Ics scrive:

    L’acqua della senna è potabile.
    L’identità di genere è uguale al sesso biologico.
    No all’islamofobia si all’antisionismo.
    Ovvía, le olimpiadi come sagra del comunista pancia piena & culo al caldo, del rivoluzionario della domenica.
    Da rilevare una sollevazione (prevalentemente spontanea) del buon senso, un primo passo per lasciarci serenamente alle spalle il movimento woke ed il suo autolesionismo.

    Leggo di una proposta di legge per incrementare la tassa di soggiorno. Sommessamente rileverei che è iniziata la fase di normalizzazione post pandemia ed a questo processo non sfuggiranno di certo i flussi turistici (wait and see)

    • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

      Concordo pienamente. Alle categorie citate aggiungerei anche quella del “comunista col rolex”.

  7. Gp scrive:

    Salvo miei errori, non ho trovato una riga sulla stampa italiana sulla ricorrenza di Hiroshima… ma, mio malgrado, mi sono dovuto aggiornare sullo stato di salute di fedez.
    Chissà perché…

    • Eretico scrive:

      Caro Gp,
      nella prima pagina di oggi de Il Fatto “putiniano”(lo chiamano così gli addetti ai lavori nazionali, quelli del mainstream insomma), invece, era presente la vignetta (scritta): in cui si diceva che Stoltenberg aveva tanta nostalgia di quel 6 agosto…peraltro, ricordo a tutti che il primo a riparlare -rompendo un tabù che durava da parecchio – in modo esplicito di rischio nucleare, a marzo 2022, fu un certo Vladimir Putin:…si fa per chiacchierare, ovviamente…

      L’eretico

  8. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Ieri tra notizie di cavalli e cavallini da Palio c’era un articolo che avrebbe meritato un titolo enorme data la sua importanza futura. La proposta di iniziare delle risorse per il raddoppio ferroviario tra Siena e Poggibonsi è stata bocciata dalla Camera la destinazione di fondi per il raddoppio ferroviario tra Siena e Poggibonsi. Da aggiungere che nell’articolo, qui sotto il collegamento, si incolpa il centro destra per il rifiuto, come quando dominava il centro sinistra in Toscana Siena fosse stata beneficiata nei collegamenti. Il solito scaricabarile. Va bene, ma ora a Siena c’è da pensare al Palio; per le proteste con i nostri eletti a Roma, forse, se ne riparlerà più tardi.
    https://sienafree.it/161420-raddoppio-linea-poggibonsi-siena-bocciato-emendamento

    • Cecco scrive:

      Bei tempi quando ci beavamo del nostro splendido isolamento (allora eravamo veramente poco lungimiranti) mentre adesso, che avremmo bisogno di infrastrutture come il pane per tentare di rilanciare l’economia di una città in declino, queste ci vengono negate per mancanza di denari. Invece delle solite inutili polemiche politiche ci vorrebbe una bella azione bipartisan della politica locale per la difesa del nostro territorio, ma questo implicherebbe intelligenze superiori che spesso difettano alle nostre latitudini.

    • Eretico scrive:

      Caro Vedo nero (e Cecco),
      la questione infrastrutturale è, in effetti, di enorme importanza.

      Nei giorni scorsi, ho avuto come gradito ospite, in Fortezza, il professor Stefano Maggi, auctoritas assoluta in fatto di treni (nonché – da persona di sinistra – molto critico con l’operato della Giunta Giani); fra le varie cose emerse durante lo stimolante incontro, quella del nodo dell’Alta velocità: per la quale, l’approdo chiusino sarebbe certo il migliore per Siena, ma – dovendo bilanciare gli interessi di Arezzo e soprattutto di Perugia (che ha all’incirca gli abitanti di Siena ed Arezzo messe insieme)- la scelta di Creti (50 minuti da Siena) pare non emendabile.
      Fra l’altro, negli ultimissimi anni – secondo lui, e non solo – siamo riusciti in un piccolo capolavoro, a livello ferroviario: non solo come tutti sanno non si è andati avanti, ma siamo riusciti ad andare financo indietro…

      L’eretico

      • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

        Bei tempi quando su “LA NAZIONE” cronaca locale Siena-Arezzo nella cronaca aretitina appariva il titolone “I lavori per la Direttissima procedono regolari” con annessa foto dei cantieri; nella nostra invece dominava il titolo a caratteri enormi “Panezio, cavallo da palio” con foto accanto dell’equino. A quei tempi la fondazione dichiarava utili altissimi che venivano devoluti a tante iniziative, sponsorizzazioni per certe parti politiche, che da tanto speso abbiamo avuto poco o nulla vantaggi per la Città. Bei tempi quando la banca non era SPA, che ancora i grandi speculatori, palazzinari varii, non potevano entrare nella dirigenza montepaschina. Con la SPA sono entrati i tarli nelle fondamenta della Banca. Bei tempi dell’isolamento, dell’autarchia, dell’isola felice. Ora non è rimasto nulla e l’isolamento è diventato un macigno per la ripresa dell’economia cittadina dopo tutte le batoste subite, tra le tante quella della sciagurata acquisizione dell’Antonveneta. Ed il partito allora dominante, ancora parla, straparla, pontifica, critica, senza vergogna non volendo ricordare di essere stata la causa di tante malefatte contro Siena. La colpa è anche dei senesi, viziati da una banca ricca ed incapaci ad opporsi a molte decisioni a loro contrarie al miglioramento delle vie di comunicazione ed a favore di città forse più vispe e con politici locali più attenti a chi li ha votati. Ora c’è la scelta per la nuova stazione dell’Alta Velocità (se la faranno) ed Arezzo ha scelto Rigutino, un luogo vergognosamente vicino alla loro città, Chiusi è troppo lontana da tutto e quindi Creti è la migliore collocazione in assoluto anche per Perugia che verrebbe penalizzata con sedi alternative. La fortuna è che almeno abbiamo anche Perugia al nostro fianco contro gli aretini e la Regione Toscana; da soli dubito che avremmo rappresentato una valida opposizione a Rigutino, data la nostra ignavia dimostrata in altre passate occasioni. Intanto ci hanno già tagliato i fondi per il raddoppio Siena-Poggibonsi; ma già stanno lavorando per il raddoppio Granaiolo-Empoli, 11 chilometri; i nostri governanti regionali già pensano che è già stato dato abbastanza, ora i senesi devono stare calmi, pensino al Palio, ai cavallini ed avanti così. Unica nota positiva, raschiando il fondo del barile dei soldi della Fondazione, ex ricca, ci saranno, forse, delle risorse per il rinnovo dei costuimi per il Corteo Storico; speriamo sia vero, è sempre roba utile per il nostro turismo, tra le ultime risorse per la nostra povera economia, ma c’è tanto da fare ancora abbiamo dormito troppo ed il risveglio è tragico.

  9. Roberto scrive:

    Perugia – Creti 42 minuti
    Perugia – Chiusi 54 minuti
    In auto.

    Spendere chissà quanti milioni di Euro per 12 minuti, e chissà fra quanto tempo, per cotruire una cattedrale nel deserto, non so quanto ne valga la pena, far fermare qualche treno AV a Chiusi si può fare da domani a costo zero.

    • Gp scrive:

      Se costa milioni per qualcuno ne vale la pena… eccome

      • Roberto scrive:

        ..e già. Mi pare che solo i 5 stelle siano contrari, avranno tutti i loro limiti (non li ho mai votati), ma rimangono i più “puliti”

    • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

      Va bene in auto, ma col treno Chiusi è ancora più fuori mano per Siena e Perugia. La prima ha una ferrovia da Terzo Mondo, binario unico, tragitto vecchio della metà del 1800 e pieno di curve, non elettrificata. Chi viene dalla seconda dovrebbe fare un giro lungo per arrivare a Chiusi (Perugia, Terontola con possibile cambio, la costa occidentale del Trasimeno e poi Chiusi). Creti è vicina sia a Terontola, sia a Sinalunga e quindi con dei bus navetta si puo’ arrivare velocemente alla possibile nuova stazione AV; il cambio ovviamente nelle località nominate. Poi se poi ci mettiamo di mezzo la politica, allora la cosa si complica e il risultato non sempre è ottimale. Già ci pensa la regione toscana a complicare tutto con quella proposta oscena di Rigutino vicinissimo ad Arezzo; allora si fa ad Arezzo così si risparmia e si guadagna qualche voto in più. Non sarebbe la prima volta, ricordiamo la famosa “curva di Fanfani” dell’Autostrada del Sole, i senesi, nel loro benessere di isola felice ed autarchica, a quei tempi dormivano, ma ora non lo si puo’ più fare. Qualche riunione aperta atutti, comitati, cortei di protesta a Firenze? No? Magari sarebbe meglio di si. Sveglia senesi!

  10. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Complimenti all’Eretico per essere il patron di diverse manifestazioni culturali al Bastione di San Domenico. Oltre a rinfrescarci alla brezza continua, ivi sempre presente, ci rinfreschiamo e depuriamo anche la mente ascoltando argomenti molto interessanti e stimolanti.

  11. Daria gentili scrive:

    Off topic in salsa senese dovuto all’articolo apparso oggi sulla Nazione in cui il rettore Montanari mette in evidenzia il comportamento di alcuni ospiti pakistani della città, sottolineando che questi hanno tenuto atteggiamenti poco consoni nei confronti dei dipendenti dell’Universita, di alcune ragazze ecc. sollecitando maggiori aiuti nei confronti di queste persone, che comunque usufruiscono – per quello che emerge dall’articolo – di corsi di lingua presso l’universita, di mensa, di attività varie presso Corte dei miracoli…….
    Tutto vero, tutto giusto, ma, mi chiedo: a nessuno viene il dubbio che la capacità ricettiva e di aiuto di una città come Siena sia ampiamente saturata o questa sensazione è solo mia?
    Alle ultime elezioni amministrative la mia scelta di voto è stata dettata, tra le altre cose, anche dal fatto che un voto a Ferretti avrebbe, a mio avviso, aggravato tale fenomeno.
    Per cui: Fabio, se ci sei batti un colpo!

    Fausto

    • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

      Sono molto deluso da questa amministrazione comunale, è inteso che quella del centrosinistra non era migliore, ma avrei voluto più limiti all’arrivo di migranti. Va bene che i pakistani vengono da guerre e devastazioni, ma esistono dei diritti ed anche dei doveri; molti di loro non rispettano le normali norme civili, occupano luoghi pubblici (parcheggio di San Marco) nonostante gli siano stati trovati altre strutture idonee ad ospitarli la notte, mangiano, bevono, gli insegniamo la nostra lingua, tutto a nostre spese. Ospite non vuol dire fare impunito quello che ti pare; in molti di loro manca la riconoscenza per chi li sta aiutando e non si vogliono integrare. Un bel foglio di via e tutto sarebbe risolto, ma ci sono i buonisti, quelli a cui piace fare i diversi col fondo schiena degli altri (ci siamo capiti). Siena è piccola e questa massa di gente, che aumenta di continuo, non la potrà reggere in futuro. Ci sono i nostri pensionati, cassaintegrati, invalidi, ecc. che si trovano in gravi difficoltà economiche e sono tutelati meno di questi. Il buonismo è morto, come detto, ci sono tanti italiani che sono con gravi problemi, pensiamo più a loro. Infine ai nostri ospiti, poco desiderati, si potrebbero obbligare a fare qualche lavoro socialmente utile, invece di lasciarli bighellonare per la città ed ora a dare fastidio alla gente.

      • m.c. scrive:

        Hai ragione. A me mi ci scappava la pazienza quando sentivo o discorsi del tipo “bisogna riaprire i c.a.s. per accogliere questa gente” , e non si rendevano minimamente conto dei costi a carico del contribuente e soprattutto del fatto che le civili abitazioni in prossimità dei cas si sarebbero enormemente svalutate e i quartieri sarebbero diventati il Bronx. Ora parlano di una struttura di accoglienza a Montalbuccio, te lo immagini contenti i senesi che vivono a Montalbuccio?

    • Giulio scrive:

      Lo devi chiedere a michelotti, o al capitani il colpo…ma vedrai che il colpo che basteranno alla fine non ti piacerà e rimpiangere quel voto che hai dato

    • Maurizio scrive:

      Fossi stato nel compagno Montanari avrei anche aggiunto che è colpa dei fassisti.

    • m.c. scrive:

      Sono decisamente d’accordo. Anch’io sono rimasta sorpresa dall’ appello di Tomaso Montanari su Nazione Siena. Come volevasi dimostrare questi profughi pakistani si sono comportati da selvaggi – ” comportamenti indecorosi” anche verso le donne eil personale che lavora in università, e “utilizzo improprio degli spazi univeritari”-anche in UnistraSi. E se lo dice Montanari (che di certo non è un leghista) penso che la situazione sia davvero fuori controllo. Forse è arrivata lora di sgombrarli.

  12. Anonimo scrive:

    Sempre a tema olimpionico, interessante l’epilogo della finale di salto in alto, in cui l’americano, già sicuro dell’oro, ha preferito rimetterlo in gioco piuttosto che vincerlo grazie a una combine. Poi ha peso, come è lecito pensare che avesse messo in conto tra le possibilità, ma merita secondo me un riconoscimento per l’autentico spirito sportivo, che significa competere sempre e comunque senza paura

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