Liguriagate, Sugartax, Nakba (Caso Rossi)
Eccoci al consueto appuntamento settimanale con il pezzo bloggeristico; due parti su tre, dedicate alla politica italiana, peraltro in fibrillazione per le imminenti europee, ed una terza allo scenario internazionale, ma partendo dalle acampadas di casa nostra.
SUGARTAX: ENNESIMO RINVIO
Il fatto, per iniziare: della Sugar tax si riparlerà nel luglio 2025 (ma siamo sicuri che se ne riparlerà, detto fra noi?); la storia di questa tassa è davvero emblematica, per capire l’Italia di oggi (e non solo di oggi, ci mancherebbe). Creata nel 2020, non è mai entrata in vigore (!): siamo nel 2024, e – come appena detto – si andrà, forse, alla seconda metà del 2025.
Le colpe (o i meriti, per alcuni) sono da distribuire fra tutte le forze politiche: nel 2020 c’era il Conte bis, oggi c’è la Meloni (allora all’opposizione); c’è chi – come Daniele Capezzone ieri su Libero – ha tirato in ballo la presunta iniquità delle “tasse etiche”, sic: ma quelle sui tabacchi, non ci sono forse da anni? Ed il problema dell’obesità – anche infantile ed adolescenziale – non è forse un’emergenza nazionale (lo è, ma non si può dire forte)?
In tanta mestizia, ci permettiamo di fare risaltare in positivo la figura del Ministro Giorgetti, il quale sembra tenere la barra del risparmio la più ferma possibile, pur strattonato da una maggioranza che rema in ben differente senso. Giorgetti – ne sia consapevole o meno: non è detto che lo sia – sta cercando di riproporre nell’Italia odierna un assunto che – quando l’Italia unita era appena nata -, era fondamentale: è la Destra, che vuole risanare il Bilancio dello Stato (del Regno, in quel caso). Quintino Sella lo fece (anche con la famigerata, ed ovviamente classista, tassa sul macinato), poi però, nel 1876, la Destra stessa perse le elezioni…
Nota a margine: lunedì, in Sala storica, abbiamo introdotto la Lectio magistralis del professor Gerardo Nicolosi sulla figura dell’economista (e Presidente della Repubblica, 1948-1955) Luigi Einaudi, nel 150esimo dalla nascita: colui che salvò la Lira – da Ministro delle Finanze, nel De Gasperi quater -, in un momento di spirale inflattiva devastante, senza al contempo deprimere l’economia italiana. Per Einaudi, il risparmio dello Stato era un autentico dovere morale. Un consiglio, per chi abbia tempo: anche on line, andate a rileggervi qualche passaggio einaudiano. Un balsamo, date retta…
OGGI, TUTTI PER LA NAKBA?
Oggi, il mondo palestinese (e non solo quello) celebra il giorno di Nakba: il 15 maggio 1948, iniziò l’esodo palestinese (una prima ondata c’era già stata a fine 1947), con tutte le tragedie annesse per questo popolo; la giornata, già ovviamente ben viva nella cultura palestinese, fu istituzionalizzata, nel 1998, da Yasser Arafat.
Oggi i giovani – americani, europei, italiani, senesi – partecipano a questo evento, all’interno delle loro facoltà ed anche in altri luoghi: e questo, in sé, sarebbe cosa buona e giusta. Se solo venisse capito (ma qualcuno, fra loro, lo sa sin troppo bene), che questa data viene oggi usata come una clava contro il diritto dello Stato israeliano sic et simpliciter ad esistere (“Palestina libera, dal Giordano al mare”); e se si ricordasse, fra le altre cosette, che la Nakba fu una tragedia (morti su morti, un esodo di centinaia di miglia di palestinesi), accaduto in seguito all’abbandono della Palestina da parte degli inglesi, e soprattutto causato dalla immediata guerra che gli arabi mossero al neonato Stato di Israele (la cui nascita era stata sancita dall’Onu il 29 novembre 1947), allorquando i tanto vituperati albionici se ne andarono dalla Palestina.
Anche in quel drammatico contesto – esattamente come oggi, peraltro – si assisteva alla attiva presenza sul campo dell’estremismo ebraico di destra (organizzazioni come Irgun e come l’Haganah, le quali usavano la violenza a favore della causa israeliana): tutto ciò deve essere detto e scritto, e a chiare lettere; ma, dall’altra parte, furono gli arabi, a non accettare ciò che l’Onu aveva legittimamente sancito. Furono loro a muovere guerra.
In conclusione: siamo tutti contenti che la nostra “meglio gioventù” universitaria si infervori financo per fatti del lontano 1948; magari, quando ciò accade, sarebbe bene – almeno su Wikipedia – leggere tutto, non solo ciò che garba di più: è pretendere troppo, tutto ciò, di grazia?
LIGURIAGATE: TUTTI A MONTECARLO
Una storia piena di personaggi meravigliosi, questa del Liguriagate esploso una settimana or sono: degno di “Un posto al sole”, in versione però Mar Ligure. Su Aldo Spinelli, strano che non sia stato scritto un libro, fino ad oggi: un self made man da manuale, a modo suo; ed anche la giornalista e oggi deputata Ilaria Cavo – sentita ieri, da persona informata sui fatti, in Procura -, la quale si barcamena come può, stretta fra l’amicizia con il Governatore Toti e le ammissioni che, insomma, i metodi di quei siciliani di Riesi, in effetti, non le piacevano proprio tanto (ma non risulta che abbia chiesto loro di non votarla). Su Toti, poi, che dire? Che ne riparleremo, suvvia…
Il numero uno – per quanto ci riguarda – è però, antropologicamente discettando, di gran lunga Paolo Emilio Signorini; il quale – come documentato domenica da Report ed oggi su Il Fatto (Giuseppe Pietrobelli, pagg.3-4) – già nel 2011, quando era decisivo per la questione Mose (Venezia, dunque), si trovava le vacanze al mare pagate dall’imprenditore Giovanni Mazzacurati. In quella occasione, non si trovò prova dell’eventuale (ma figuriamoci, dai) do ut des, e Signorini non venne indagato: oggi, invece, è a Marassi, e non allo stadio…
Passerà alla storia per le 22 trasfertone adrenaliniche a Montecarlo, fra belle donne, Dom Perignon, Chanel e Cartier, nonché l’accesso riservato al Casino locale; pagava tutto l’ottimo Aldino Spinelli, uomo generoso con tutto l’arco costituzionale, non solo con Toti (a partire dal Pd, sia prima che dopo il 2015, fine dell’era-Burlando; dice di avere dato dindini anche alla Bonino, senza neanche sapere bene chi fosse, sic).
Signorini, nel 2011, andava in vacanza – quella pagata dal Consorzio Venezia nuova di Mazzacurati – in versione tradizionale (“era appena arrivato con tutta la famiglia”, sul litorale toscano); nella versione spinelliana attuale, invece, la famiglia entra solo di soppiatto – per l’ormai mitico rinfresco del matrimonio della figlia, per il quale diceva di non avere i soldi necessari, eh -, mentre si inizia a notare un gran giro di massaggiatrici e almeno un paio di note signore e signorine della Genova da bere, le quali lo accompagnavano spesso oltre confine (forse perché volevano confrontare il genovese Acquario con il Museo oceanografico voluto dalla Principessa Grace?).
La chiusura – almeno per ora – della vicenda di Signorini è questa: lui aveva acutamente intuito che Spinelli, non facendo alcunché per nascondere queste elargizioni a fin di bene (con la “b”, sia chiaro), e gliene chiedeva conto, un po’ preoccupato.
Non è che poi qualcuno se ne accorge? Spinelli lo tranquillizzava: tranquillo, da Montecarlo non esce niente di niente, non fiata mai nessuno, ci mancherebbe altro. Invece, da Monaco hanno risposto alle rogatorie richieste dalla Procura di Genova, dopo qualche titubanza iniziale: gli hanno fornito anche lo scontrino dell’insalata di frutta…
Ps 1 Pubblicità last minute: questo pomeriggio – ore 17,30 in Sala storica – lectio magistralis del documentatissimo Claudio Biscarini (uno dei massimi esperti di Storia militare in circolazione) sulla Liberazione di Siena (3 luglio 1944). Da non mancare: e a chi mancasse, essendo interessato, si suggerisce di sintonizzarsi sul sito Facebook della Comunale (in chiaro per tutti, belli e brutti)!
Ps 2 Caso Rossi: provano ad entrare nel vivo i lavori della Commissione sul Niente, che seguiremo con grande attenzione. Ieri ha relazionato l’ex Presidente Zanettin, il quale ha fatto il punto della situazione. Proponendo anche alla nuova Commissione – dal pezzo sulla odierna Nazione – di fare un esperimento giudiziale financo sugli orari intercorsi fra l’uscita da casa e l’arrivo in loco di Giancarlo Filippone, in quella sciagurata sera in cui avrebbe fatto meglio a fregarsene delle richieste di aiuto provenienti dalla moglie del Rossi. Lo abbiamo già detto e scritto tante volte, ma siccome evidentemente ce n’è davvero bisogno ancora, lo ripetiamo, e lo ripeteremo ad libitum: ma non ci si vergogna, a mettere di mezzo una persona per bene, che ha avuto l’unica colpa di andare a cercare di aiutare un amico in difficoltà? In tutta evidenza, e purtroppo, la necessità di tenere la grancassa mediatica alimentata, è superiore davvero alla decenza…
….sembra paradossale che gli acampada locali chiedano di interrompere i rapporti con le università israeliane, quando – stando almeno a quello che si legge – proprio le ricordate università sono uno dei luoghi più vivi per l’opposizione interna al governo Netanyahu …..
Anche se già espressa a suo tempo nel blog, ribadisco nuovamente solidarietà a Filippone
Cara Daria, infatti è un totale cortocircuito ideologico: gli studenti occidentali, dovrebbero chiedere loro di mettersi in contatto con i loro colleghi israeliani, i quali – da ben prima di loro, peraltro- contestano con durezza implacabile Netanyahu.
Il fatto è che questi non si accontentano certo della sconfitta del suo attuale Governo: vorrebbero che Israele cessasse di esistere, e ormai molti non lo negano neanche, bontà loro…
L’eretico
A Tel Aviv c’è uno dei pochi distretti tecnologici al mondo che può competere con la Silicon Valley. Un paese che insieme a USA e Cina è pioniere negli investimenti nell’intelligenza artificiale.
Così ad occhio è più facile che da questi scambi chi ci guadagni di più siano le mediocri università italiane.
Ad oggi “due popoli due stati” è sostanzialmente una masturbazione occidentale ed i primi a non volerlo sono proprio i palestinesi il cui sogno (neanche troppo nascosto) è la sparizione di Israele e l’eliminazione del popolo ebraico. D’altronde se dopo 80 anni di guerra esprimi come classe dirigente hamas è evidente che non hai un interesse concreto a sederti ad un tavolo della pace.
”Non ha senso pensare che la pace possa raggiungersi per interposta persona. Sono gli arabi che debbono farla, con noi, sedendosi allo stesso nostro tavolo. Finché i Grandi discuteranno, gli arabi si sentiranno scaricati di ogni responsabilità, e invece, ora, debbono finalmente assumersene. Tre volte hanno fatto la guerra e tre volte l’hanno perduta e sempre c’è stato qualcuno che ha detto loro: non importa, arrangiamo noi la situazione. E così abbiamo avuto armistizi, forze d’emergenza dell’Onu, tregue, osservatori, ma giammai la pace. Adesso basta. Nessuno può risolvere un problema che investe direttamente arabi e israeliani, nessuno può imporci una soluzione. Vogliamo la pace, una pace negoziata fra le parti in causa che ci garantisca confini certi e giusti.”
Settimana prossima mi sembra ci sia appuntamento in Comunale in merito.
Caro Ics,
in effetti il 23 maggio (giovedì prossimo) ci occuperemo di una certa Golda Meir, una che aveva una tempra ben diversa da quella di Netanyahu.
Comunque, ieri la “meglio gioventù” universitaria senese, nella acampada in Via Mattioli, delusa per la mancata visita dei Rettori Di Pietra e Montanari, si è consolata (da La Nazione) con una seduta di “psichiatria decoloniale”…
L’eretico
Tratto dal “manifesto”:
Centinaia di docenti e studenti sospesi, minacce e denunce che dai campus arrivano alla polizia. Un nuovo maccartismo, dall’alto e dal basso: i gruppi studenteschi denunciano prof e colleghi. Nel mirino palestinesi ed ebrei liberal e di sinistra. E aumentano le fughe all’estero, in cerca di libertà
Magari distinguerei tra studenti e professori contrari a Netanyau e le istituzioni università.
Un po’ di approfondimento aiuterebe a comprendere…..
Caro Roberto,
dai retta al gestore di questo blog: i primissimi che dovrebbero fare un po’ di sano approfondimento, e soprattutto di studio, sono proprio gli accampati…
Vuoi sapere cosa mi piacerebbe fare? Prenderne due o tre, e fargli una breve e manualistica (nonché pubblica) interrogazione di Storia contemporanea, per vedere come se la cavano…
L’eretico
Palla in calcio d’angolo?
Caro Roberto (e qui chiudo),
non direi proprio: ho scritto ciò che ritengo del tutto corretto. Mentre quando parla di altro (per esempio, sui problemi giudiziari della Santanchè o di Toti),non lo seguo affatto, su questo seguo il Ministro Crosetto,quando sostiene che scenderà in piazza con gli accampati,quando loro però inizieranno a manifestare a favore della Ucraina…
L’eretico
Modo di ragionare bizzarro, magari qualcuno potrebbe dire “vado a sfilare con Crosetto pro -Ucraina, quando lo vedrò sfilare contro Netanyau”. Ma basta con questi giochetti
Non sento mai dire niente sugli attivisti israeliani che bloccano i convogli umanitari, sugli assassinii continuamente compiuti nei territori occupati ecc. Mai, niente di niente. Nel frattempo, in Italia, quel coglione di Chef Rubio viene massacrato di botte in casa, un insegnante palestinese viene licenziato ed espulso dall’Italia per aver scritto contro Israele su una chat privata, ma continua questa lagna sulle “acampadas”, come se poi, politicamente, stessero smuovendo qualcosa. Com’era la tiritera? “lA dITtatUrA WOkE! NOn sI pUò Più dIRe nIENte!” Che pena.
Oggi in Italia, dal governo ai giornaloni, financo ai maestrini e professorini di provincia siete tutti un coro greco filo-sionista e genocida. Netanyahu è il nuovo Milosevic ma, evidentemente, i macellai a voi vanno benissimo, a patto che non abbiano nulla a che vedere con il socialismo.
Non c’è da stupirsi: è naturale che un Paese in caduta libera come l’Italia esprima una classe dirigente dallo spessore intellettuale di un foglio A4, supportata dall’opinionismo bolso, ignorante e in malafede dei vari Galli della Loggia, Cerasa, Battista e gli altri grandi liberaloni pagati rigorosamente coi soldi pubblici.
Adesso c’è anche un mandato di cattura internazionale per crimini contro l’umanità (più che legittimo secondo me) della Cpi per Nethaniau, Gallant e 3 o 4 delinquenti di hamas.
Scusa l’ot… ho appreso leggendo i titoli del corriere, che in Slovacchia un ‘poeta attivista della non violenza’ ha sparato 5 colpi a Fico, leader ‘divisivo e populista’
Curioso che la Meloni accolga con grandi onori Chico Forti. Per carità, felicitazioni a lui ed ai familiari, ma trattandosi di un ergastolano condannato in via definitiva, i proclami del governo hanno del grottesco…O forse sono io ignorante e mi sfugge qualcosa di importante? Sarei grato se qualcuno dei frequentatori del blog potesse spiegarmi
Caro anonimo,
sai che ti dico?
Che la Premier Giorgia Meloni avrebbe fatto meglio – a mio modo di vedere, ovviamente – a ritagliarsi un basso profilo, proprio per il fatto che Forti è un condannato (per omicidio) in via definitiva, e non dalla giustizia iraniana o cinese (russa non si può dire, altrimenti Medvedev dice che siamo russofobi)…
A Gp: la figura dell’attentatore di Fico è quantomai ambigua e sfaccettata; pare che sia passato dall’estrema destra filorussa (Repubblica di oggi, per esempio: foto del 2016 che lo ritrae ad un raduno di giovanotti di quella impostazione), fino ad essere diventato un filoucraino, ergo del tutto anti-Fico.
Comunque la si rigiri – e temendo che, da qui alle elezioni, succeda altro -, una gran, gran, gran brutta storia, purtroppo…
L’eretico
Carissimo Eretico,
il tuo commento in calce al pezzo sull’accoglienza della Premier a questo Chico Forti è impeccabile: siccome questo è stato giudicato colpevole da uno Stato democratico, un minimo di rispetto per la sentenza (che dice che è un assassino, non un rubanoccioline) ci sarebbe voluto. Ti ricorderai quando ci indignavamo per come gli USA accoglievano Amanda Knox, beh qui mi pare si sia fatto ben di peggio…
Sugli “acampadi”, concordo di nuovo con te: oltre al clamoroso silenzio sull’Ucraina, oggi potrebbero solidarizzare per gli studenti iraniani (alcuni impiccati negli ultimi giorni), sperando che dalla morte di Raisi, invece della Terza guerra mondiale, venga magari fuori una controrivoluzione a Teheran. Invece non faranno niente di niente, perché, pur con la sua innegabile tragedia umanitaria, per gli studenti esiste solo Gaza.
Ma in Italia c’è qualcuno che non non appoggi il popolo Ucraino? Persino Lega e Fratelli d’Italia hanno cambiato di 180 gradi le loro posizioni filorusse, il governo appoggia senza se e senza ma l’Ucraina. Contro chi dovrebbero protestare gli studenti, se tutto l’establishment è a favore dell’Ucraina. Cosa che invece non si verifica a favore del popolo palestinese oggetto delle vessazioni a cui tutti assistiamo tutti i giorni, dove 40mila persone sono state trucidate sotto le bombe israeliane nella assoluta indifferenza. Chiaro che si manifesta per mostrare il proprio dissenso rispetto alle posizioni del governo.
Ma io mi domando, come mai nessuno dei nostri partiti di maggioranza o dei loro sostenitori organizza delle mega manifestazioni contro Putin e a favore
dell’Ucraina? Cominciate voi ad organizzare qualcosa a Siena voi, magari coordinati dall’Eretico, fate dei siti in all’università, per esempio.Perché lo pretendeti dagli altri?
Caro Roberto,
non volevo più risponderti,ma tu inviti la lepre a correre…
Ti dò anche ragione sui Partiti di maggioranza: aiutano la Ucraina,ma le marce non le organizzano. Sanno che si troverebbero in 4 gatti…
Quanto a me, da decenni non ho più fiducia nel movimentismo di questo genere, ergo sono consequenziale. Cerco di fare ciò che so fare di certo meglio: scrivere.
Sul blog, e non solo: se mi riesce di trovare il tempo di finirlo, fra i vari impegni in cui sono immerso, non avrei molto a terminare un libercolo al quale sto lavorando da qualche mese e che mi sta appassionando assai.
Titolo provvisorio: “Vita agra di un antiputiniano”…
L’eretico
Off topic in salsa senese dopo le recenti polemiche tra l’assessora al decoro ed il Presidente di Sei Toscana: come semplice cittadino che paga le tasse non so di chi è la colpa della situazione di degrado/sporcizia in cui versano le strade cittadine ed i parchi pubblici.
Inviterei sia l’assessora che il Presidente di Sei Toscana a prendersi a braccetto ed a fare un giro per la città e nel parco cittadino per antonomasia per rendersi conto della situazione, a mio avviso, indecorosa per una città patrimonio Unesco…..invece di litigare, cerchino di trovare una soluzione, noi li paghiamo per questo
Caro anonimo,
Ti sbagli, in città va tutto bene! Come ha scritto qln nelle settimane scorsi, non saranno sue sacchetti a inficiare il lavoro di queste ultime due amministrazioni!
Ci sono dei dépliant per il decoro, le erbacce fanno colore( il verde sul mattone ci sta benissimo) la mancanza di parcheggi deve invitare al servizio pubblico e le deiezioni canine servono a far crescere logistica x i brozzi nostrani.
Paghiamo anche i vigili urbani, ma non si vedono mai x responsabilizzare i cittadini. Non ti lamentare e continua ad ingrossare il disavanzo posto dell’amministrazione.
Premesso che quando amministravano le precedenti la città non era certamente mastrolindo, dico solo che, finite le elezioni, gli eletti e i nominati devono amministrare x il bene dei cittadini, collaborando, doverosamente, per trovare le migliori soluzioni e non fare come Peppone e Don Camillo. Stop
Quello che mi piacerebbe capire è come mai tanti comuni con rifiuti gestiti da sei toscana (Follonica per esempio) abbiano cassonetti che funzionano benissimo. Siena, che rispetto ad altri comuni ha adottato la differenziata più tardi, avrebbe avuto tempo per fare tesoro di altre esperienze. E invece ci siamo trovati con le slot machines per l’indifferenziato, che giá da altre parti avevano mostrato tutta la loro inadeguatezza. Scusate se scendo così nel dettaglio, ma veramente la situazione è indecente e a Siena non ci si sa mettere mano…
Ma cosa rompete le scatole al comune/sei toscana? I cassonetti straordinari, i topi gozzovigliano e i cittadini, invece di protestare inondando i social con foto e lamentele, buttano i sacchi per strada!
Un amministrazione degna dei suoi amministrati! Che infatti l’hanno rivotata(+8%)!
Nessuno si lamenti del degrado! Continuate a sporcare le strade con i sacchi della spazzatura..tanto i vigili non passano: ma ci sono ancora? Ah, si..per il palio a fare pulito!
Hai ragione… i senesi meritano ben poco… hanno rivotato cenni, ceccuzzi e valentini anche dopo che il loro partito aveva affossato la città per sempre
Concordo…e chissenefrega dei milioni elargiti a pioggia che hanno fatto piene le tasche di alcuni e favorito la città. Questi non sono certo peggiori, anxi
off topic.
Gentile eretico vorrei proporre una riflessione senza il tuo commento: so che a voi docenti non è permesso contestare dirigenti e funzionari della pubblica istruzione, figurarsi il ministro.
Ma che dire dei 400mln x il piano estate mentre nemmeno una l’ora bucata per il funzionamento delle scuole in inverno a regime?
Ho svolto un progetto di lettura ad alta voce x i bambini della primaria e della secondaria primo grado: nella scuola,a mancano i bidelli( molte zone dell’edificio sono prive di sorveglianza), la sporcizia è ovunque x assenza di personale adibito,manca carta igienica e sapone, materiale didattico, bagni fatiscenti e infissi cedenti. Per non parlare di classi troppo numerose( sempre in deroga), assenza di palestre…non sarà che si abbassa il livello della pubblica per 8ndirizzare nella privata?
Forse i 400 milioni avrebbero fatto comodo x il funzionamento quotidiano!
Scusi, come mancano i bidelli?
Sono più di 131mila.. quanti ne servono?
Parlando in generale, è affascinante quanto nel settore privato la tecnologia abbia ridotto costantemente l’esigenza di personale (ed a breve arriverà l’intelligenza artificiale..) mentre nel settore pubblico si finisce sempre per segnalare una carenza strutturale.
131mila non sono sufficienti! Non è il numero assoluto ma quello necessario! Alcune scuole hanno tre piani e due bidelli, altre si sviluppano in cari ambienti e la copertura di sorveglianza non è sufficiente.le aule sono sporche così come i bagni.
Il tutto grazie ai tagli della gelmini
…che nessuno, nemmeno a sx, si sono sognati di ripristinare