Eretico di SienaGran finale 2023: Verdini, femminicidio, Cultura (e 3 Ps) - Eretico di Siena

Gran finale 2023: Verdini, femminicidio, Cultura (e 3 Ps)

Come quasi sempre accade, abbiamo atteso proprio il 31 Dicembre, per pubblicare l’ultimo pezzo di questo intensissimo 2023: cose da dire ce ne sarebbero state molte di più, ma fateci un po’ godere questo ultimo scampolo vacanziero (del quale, forse, si scriverà in settimana prossima)…

 

NON FACCIAMO CLASSIFICHE CULTURALI, DAI…

Due anni or sono, nel dicembre 2021, ci dilettammo non poco a stilare una classifica dei top ten, dei primi 10 personaggi della scena culturale municipalistica (lo scrivente era ovviamente fuori classifica, eh); e nei giorni iniziali di dicembre, anche in questo morente 2023, abbiamo avuto la stessa idea.

La quale, però, non abbiamo poi portato a termine: per il semplice motivo che, gira e rigira, ci siamo accorti che, più o meno, i dieci sarebbero stati gli stessi. Qualche gradito ritorno c’è pur stato (per esempio, il Luca Luchini che ripropone il suo “Siena dei bisnonni”: il 10 gennaio sarà in Sala storica, per parlare della violenza paliesca a cavallo fra Otto e Novecento), ma quello che abbiamo amaramente constatato è che voci davvero nuove e stimolanti non sono emerse: e se lo sono, facciamo da subito ammenda di non essercene accorti (i suggerimenti sono graditi, senza problemi).

Negli ultimi giorni dell’anno, è arrivata la gradita notizia che Giandomenico Tripodi, di Unisi (dottorando in Filologia e critica, ergo Letterature antiche), ha scoperto una lettera di Giovanni del Virgilio (maestro Giovanni) – il “primo professore di lettere del mondo”, secondo Repubblica -, il quale invitava l’Alighieri a scrivere la Commedia, ma usando il Latino, invece del Volgare: quando il dottorando avrà pubblicato un saggio sullo stimolantissimo argomento, avrà la Sala storica tutta per lui.

Tornando quindi alla classifica: meglio che fare una ribollita di fine anno, abbiamo deciso di soprassedere; sperando, a fine 2024 – Deo Juvante -, di poter stilare una nuova top ten, in cui mescolare – nel panorama culturale senese – vecchie volpi e nuove, nuovissime gazzelle…

 

IL DENIS NAZIONALE, 15 ANNI DOPO

Non nascondiamocelo, in nessun modo: la notiziona che il Denis nazionale è ritornato seriamente nei guai grossi, con l’aggiunta del figlio maschio Tommaso (agli arresti domiciliari) come new entry familiare, ci ha sorpreso fino ad un certo punto, e soprattutto ci ha fatto ringiovanire di una quindicina di anni pieni, dai bei tempi del nostro “Le mani sulla città” (2009), libro nel quale l’ex macellaio (nel senso di venditore) era assai ben presente: ed ancora le condanne ricevute non erano arrivate.

La novità – come detto sopra – è per l’appunto quella della presenza di Tommaso, che avevamo lasciato nel cuore della Ztl fiorentina a sperimentare una sua – davvero originale – “cura” antiganasce per le macchine: oggi, con questo nuovo filone della saga, siamo alle gare dell’Anas – secondo l’accusa del tutto pilotate -, con un network di appalti e nomine che – se fa ringiovanire lo scrivente – avrà fatto tornare l’adrenalina e la serotonina a Denis.

Inutile nascondere che il clamore mediatico e politico si accentua per la presenza dell’altra pargoletta di casa Verdini, Francesca, notoriamente da qualche anno (2019) compagna del Ministro Matteo Salvini; Ministro delle Infrastrutture, del tutto estraneo all’inchiesta (in cui è rimasto impigliato, pur senza essere indagato, il leghista Freni, Sottosegretario al Mes), ma indubbiamente in una posizione familiar-politica non proprio facilissima.

Staremo a vedere, insomma, ciò che l’imminentissimo 2024 porterà allo scoperto; certo, ciò che si legge è davvero inquietante, facendoci tornare ad una stagione che speravamo finita, ma che probabilmente si era solo inabissata.

In ogni caso, sarebbe bene che le Ordinanze cautelari dei Gip come questa, si continuassero a fare leggere, in ogni singolo passaggio, all’opinione pubblica: informare il popolino sozzo su ciò che un Giudice terzo ha scritto, non è “guardare dal buco della serratura”, è viceversa il sale della democrazia; sentire per esempio il Denis nazionale che – il 3 giugno 2022, ma il tutto è nella succitata Ordinanza, pubblicata dalla stampa – si lamenta dell’esiguità della (presunta, eh) mazzetta, commentandola con un “Appena il 10%”, è davvero il degno botto del 2023…

 

“FEMMINICIDIO”: LA PAROLA DELL’ANNO

La prestigiosa ed autorevole Treccani, dunque, ha scelto: la parola simbolo del 2023 è “femminicidio”. Così è riportato da tutti i quotidiani di ieri, con maggiore o minore enfasi.

Enfasi assoluta – come più che comprensibile – da parte di Repubblica, quotidiano che coniò il termine in questione, il 7 ottobre 2001, riferito a come venivano trattate le donne afghane sotto il regime talebano (che poi è tornato ad essere tale nell’estate del 2021, si ricorderà); fino al 2008, “femminicidio” era un neologismo – anche assai contestato, da più parti -, oggi diventa come detto la parola dell’anno.

Per la capacità di mobilitazione che questa parola ha saputo suscitare dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, con la marcia del 25 novembre e non solo, pensiamo che questa scelta ci possa stare tutta, anche perché, in tutta franchezza, non riusciamo a trovare un’altra parola che potrebbe essere migliore (forse è proprio l’idea – ci scusino i paludati linguisti della Treccani – che si debba per forza trovare una parola “annuale”, che andrebbe magari riconsiderata…).

Due domande finali, anche in previsioni di tematiche di cui, in questo blog, crediamo proprio che si scriverà nel 2024; la prima: visto anche l’ultimo caso di Novellara (ove un padre, pakistano, minacciava la figlia, dicendole di farle fare la fine della povera Saman), si può chiedere perché nel dibattito – insieme al patriarcato, al maschilismo e via discorrendo – non ricorra mai l’aggettivo “islamico”? In secondo luogo: “femminicidio” parola dell’anno, e bene così; ma non sembra, ai lettori del blog, che la parola “stupro” – pur non certo espunto dalla cronaca nerissima -, da par suo, sia caduta un pochino in disuso? Curioso che se ne parli così poco, rispetto al termine “femminicidio”, nevvero?

Due domandine non da poco, come spunti per l’ineunte 2024…

 

Ps 1 L’influenza della Meloni, pare essere un problema alle orecchie (otoliti, che danno vari problemi, anche di vertigini); la conferenza stampa di fine anno – già rimandata per due volte – è aggiornata dunque al 4 gennaio: wait and see. Che sia parecchio più facile farsi intervistare da Sallusti (autore di un libro vagamente agiografico su di lei), ovvero da Brunino Vespa nella masseria pugliese, non c’è dubbio alcuno; al contempo, che di fronte a Draghi – ma anche al pauperista Conte, nei suoi due Governi – ci sia stato spesso un atteggiamento di supina riverenza giornalistica, condito da applausetti di rito (Draghi, in particolare), questa è cosa da non dimenticare.

Ps 2 Nei giorni scorsi, è uscito il programma degli eventi in Comunale (Sala storica, ore 17,30), per il mese di Gennaio; ci permettiamo di pubblicizzare, in questa sede, i due eventi che esulano da Siena, e che troviamo particolarmente stimolanti (esempio di autocelebrazione, certo): il 15 Gennaio, lo scrivente terrà una commemorazione-conferenza sulla figura di Guido Rossa, in occasione dei 45 anni dalla sua uccisione, da parte delle Brigate rosse genovesi; il 24, in anticipo di 3 giorni sulla Giornata della Memoria, sempre lo scrivente terrà un incontro in Sala storica sul senso di questa ricorrenza, alla luce di ciò che è accaduto il 7 ottobre e di ciò che sta accadendo a Gaza (e non solo). Save the dates!

Ps 3 Renzi il più ricco del bigoncio parlamentare (però paga tutte le tasse: ci mancherebbe anche altro, eh), Conte il più “povero” (i 24mila euro – pensate un po’ – sono i due mesi del 2022 da parlamentare): il mondo è bello perché è vario, si diceva una volta.

I due battibeccano un po’, anche su questo, ed hanno ragione e torto entrambi; basta che nessuno dei due dica di fare politica per puro idealismo,  poi va tutto bene: ed in effetti, nessuno dei due l’ha detto, a quanto sembra. Onore al merito, dunque, una volta tanto: e buon 2024 a tutti i lettori – ricchi e meno ricchi – di questo blog…

 

25 Commenti su Gran finale 2023: Verdini, femminicidio, Cultura (e 3 Ps)

  1. Eva scrive:

    Rubo spazio anche qui, talvolta,ta non fosse chiaro di la’…
    Grande eretico, la tua censura dovrebbe cogliere nel segno quanto la mia domanda, che se avessi fatto nomi e cognomi( e foto) avrebbe avuto il sapore di una denuncia( e magari vista l’attività del “reo” una denuncia ci scappava!
    Spero che il messaggio arrivi lo stesso e faccia capire che siamo tutti uguali difronte alla legge e che la si comporti come si conviene, specialmente a chi riversate il ruolo di amministratore.

  2. Ics scrive:

    Da leggere su Repubblica inchiesta del NY Times su violenze, stupri del 7 ottobre.
    Eliminare hamas e similari.
    Cacciare a calci in culo i compagni di merende dell’onu.
    Rieducare il popolo palestinese (attualmente non in grado di intendere e volere)

    Buon inizio anno a tutti

  3. francesco scrive:

    buongiorno e tante buone cose a tutti.
    vorrei sottoporvi una riflessione che ho fatto riguardando lo svolgimento dell’ultimo attentato di hamas.

    la striscia di gaza è uno dei luoghi più monitorati al mondo, unitamente al 38° parallelo.

    droni e satelliti sono orientati su quella zona incessantemente ogni ora del giorno e della notte.

    ebbene, con tutta questa sorveglianza ritenete sia possibile che un campo di addestramento per voli con alianti sia rimasto nascosto?

    parlo di un’area densamente popolata dove uno spiazzo di qualche centinaio di metri quadri è rarissimo se non impossibile da trovare.
    nonostante tutto ciò il mossad non ha visto che questi signori si addestravano a decollare ed atterrare.
    mi pare assai bizzarro e poco verosimile.

    siccome non credo che le cose avvengano per bizzarria o per caso mi domando cui prodest?

    purtroppo non ho risposte a questa domanda anche se sono certo che a rimetterci siano state le vittime dell’attentato e poi gli oltre 20000 morti di questi giorni.

    saluti
    f.

    ps. fermo restando che le organizzazioni come hamas sono da condannare in toto, israele ha finora ignorato tutte le risoluzioni onu che gli intimavano di lasciare i territori OCCUPATI.

    • Eretico scrive:

      Caro Francesco,
      per intanto un buon 2014 (fino all’Epifania si può sempre augurare, no?).

      Va da sé che il Governo israeliano abbia senz’altro sottovalutato i segnali e le segnalazioni che gli arrivavano sia dallo Shin bet che dal Mossad: era piuttosto evidente a caldo, adesso sono emerse le prove.
      In più, c’è il grande errore politico-strategico di Netanyahu, di avere concentrato il grosso delle truppe dell’esercito nei territori occupati (dai coloni messianici) in Cisgiordania, prima del ferale 7 ottobre: di male in peggio.
      Credo poi che il Premier israeliano abbia furbescamente tenuto “in caldo” Hamas per indebolire Fatah, e alimentare l’impossibilità del confronto e della diplomazia, e che poi la cosa gli sia sfuggita di mano, diciamo così…
      Ciò detto, Gaza un ventennio fa fu restituita ai palestinesi, a differenza di altri territori: ma non pare che gli stessi ne abbiano fatto un buon uso, a dirla proprio tutta…

      L’eretico

      • Francesco scrive:

        Rieccomi e buongiorno.

        Il problema non è quella pochezza di kmq ma i nuovi insediamenti di coloni nei territori OCCUPATI.
        è questo il nocciolo della faccenda.
        Israele ha ignorato e tuttora ignora tutte le risoluzioni ONU al proposito.

        Poi si può spostare il discorso sul popolo palestinese mal sopportato anche dai paesi arabi vicini, ma il fatto resta.

        Saluti
        f

    • Roberto scrive:

      Risposta banale, ma lo sai già: prodest agli stessi che continuano a colonizzare abusivamente, non esitando ad uccidere chi difende le proprie case e terre. 2+2 fa sempre 4, anche se pare che molti non abbiano fatto le elementari….

  4. Daria gentili scrive:

    …..meraviglioso il curriculum vitae di Verdini sotto il profilo “processuale” per la quantità di procedimenti penali a carico subiti….si può dire, anche considerando l’ultimo di cui scrivi, che il lupo non ha perso ne il pelo ne il vizio.
    Ovviamente, per la presunzione, al momento è innocente.

    Ps. off topic: constato, purtroppo, che in centro è diventato luogo di turismo, macabro, Vicolo Monte Pio.
    Nei giorni di maggiore affluenza turistica, come gli attuali, è impossibile non notare l’elevato numero di persone che si fermano a curiosare

  5. Eva scrive:

    Dunque vediamo se ho capito: degli zingari mi fanno un torto , immenso, e quindi io sono autorizzata a radere al suolo il tutto il campo rom?

    • Paolo Panzieri scrive:

      Mettiamola, così, gli Ebrei sono rimasti – secondo il luogo comune – al vecchio testamento, non conoscono il perdono evangelico; se vuoi diciamo che applicano ancora l’antica legge del taglione: occhio per occhio dente per dente.
      Quindi se stuprano e seviziano – tra le altre cose – le loro donne, tagliando loro i seni e giocando col loro sesso, non gli viene da chiamare Walter Veltroni per visitare il proprio Kibbutz, non vanno in televisione a parlare dei massimi sistemi, non arruolano un agente delle dive per curare la loro immagine ed i loro diritti televisivi, ma a torto o ragione, si vendicano.
      Lo hanno sempre fatto, prima con i criminali nazisti, cui hanno dato la caccia fino in Patagonia e adesso con i capi dei terroristi, ovunque costoro tentino si rifugiarsi.
      Faranno bene? Faranno male? Lo fanno e basta.
      Quindi, chi ha messo in piedi l’attentato da cui è scaturito tutto questo pandemonio, non solo aveva messo in conto la reazione furibonda che c’è stata, ma la desiderava ardentemente …
      Per fanatismo religioso o per spietato calcolo politico poco importa, perché è questo che dovrebbe fare paura ed indignare più: l’aver consapevolmente giocato con la vita della propria gente, oltre che con quella degli ostaggi.
      Del resto chi negli anni ha sperato col terrorismo (quindi uccidendo sistematicamente persone innocenti in giro per il mondo) ha perduto ogni legittimazione a far valere anche le proprie pur sacrosante ragioni.
      Personalmente ho perso qualunque simpatia per la causa palestinese, che pure avevo da ragazzo, con il massacro di Monaco ’74 degli atleti israeliani al villaggio olimpico. Un altro orrore ingiustificabile, che chi c’era potrà senz’altro ricordare.
      Gli Israeliani sono spietati, ma non è proprio possibile fare il tifo, oppure anche soltanto tentare di giustificare in qualunque modo Hamas.
      E’ l’effetto che hanno perseguito scatenando tutto questo macello.
      Se avranno soddisfazione ne faranno un altro e poi un altro ancora … non finirà mai nei secoli dei secoli.
      Possibile non capirlo?

      • Eretico scrive:

        Caro Paolo, per intanto buon 2024, a te come a tutti i lettori più affezionati!

        Sottoscrivo, in larghissima parte, ciò che hai scritto nel tuo articolato commento: chi ha scatenato il pogrom (che tale è stato, inutile girarci intorno come penosamente cercano di fare in molti) del 7 ottobre, sapeva benissimo a cosa avrebbe esposto il popolo che vorrebbe rappresentare. Anzi, era proprio il bagno di sangue, quello che perseguiva.
        Poi, arriva tutto il resto: per me, la replica del post Monaco (1972, non 1974: scusami, ma sai quanto sia pignolino per le date…), con omicidi miratissimi e chirurgici (come quello, fresco fresco, di Arouri, financo in Libano) sarebbe stata la strada migliore da perseguire, perché temo che – una volta decapitata la leadership di Hamas, come è sacrosanto che sia – i morti civili di queste settimane non possano essere dimenticati facilmente dagli idoli dei giovani statunitensi, europei ed italiani. Dopo Hamas, insomma, temo verrà fuori altro. Ma sulla legittimità della reazione israeliana – dura e violenta -, nulla questio…

        L’eretico

        • Paolo Panzieri scrive:

          E’ vero Raffaele, stavolta mi hanno indotto in errore i mondiali di calcio, quelli sì targati Monaco ’74 …
          Per il resto non mi sento di suggerire una ricetta specifica per combattere efficacemente questa specie Jihad ormai endemica, rivolta, è bene precisarlo, non solo verso Israele.
          I Bizantini ai loro tempi erano arrivati a promettere (e di certo conoscendoli poi agivano di conseguenza) di chiudere i corpi dei fanatici uccisi in una pelle di maiale per evitare che potessero casomai raggiungere il paradiso promessogli dal loro astuto sultano di turno.
          Pare che alla fine non sia servito a molto neanche quello …
          Di certo, però, porgere l’altra guancia, secondo l’insegnamento evangelico, oppure soltanto scendere a patti con costoro (un soldato israeliano è stato scambiato con mille terroristi dei quali adesso uno è diventato uno dei capi di Hamas), o persino soltanto tentare – in ottima fede – una qualche giustificazione o mediazione è di certo perdente.
          Speriamo in bene.
          Tantissimi auguri a tutto il Blog del magico Eretico!

          • Gp scrive:

            In realtà non ha risposto alla semplice domanda di Eva, possiamo chiudere i campi rom e deportarli visti i molteplici reati di cui si sono responsabili?
            Oppure, visto che la ‘ndrangheta fra vittime dirette e indirette (traffico di droga e armi) ne fa più di hamas, possiamo bombardare la Calabria e deportare gli abitanti?
            E dopo potremo costruire la nostra casa sull’ex campo rom perché ce l’aveva promesso Dio 4000 anni fa?
            C’è un limite numerico di civili uccisi per iniziare a condannare la reazione israeliana?

      • Eva scrive:

        !,,e non sorge il dubbio che l’operazione di Hampshire non sia che un pretesto articolato a misura per liberarsi definitivamente dei palestinesi e inglobare i loro territori( ancora non occupati illegalmente)?
        Io non escludo niente, data anche la selettività di immagini e informazioni che provengono.
        Se le vs coscienze , invece, attuano meccanismi di accettazione schierata, basta togliere gli specchi da casa!

      • Roberto scrive:

        Tutto sacrosanto, peccato che gli Ebrei (uso come te il nome del popolo e non “governo Israeliano” come sarebbe corretto scrivere), non si limita ad Hamas, ma uccide indiscriminatamente i palestinesi considerandoli tutti colpevoli. Per stare al tuo paragone, mica hanno bombardato la Germania o i paesi sudamericani che ospitavano i nazisti)

        • Paolo Panzieri scrive:

          Cara Eva, la dietrologia non mi appartiene. Il complotto non è mai la prima opzione, ma l’ultima e deve essere rigorosamente dimostrato. Dubita sempre.

          Caro Roberto, non hai capito, io intendevo proprio il popolo: forse non hai tanta dimestichezza (non te ne faccio una colpa per carità) con la Bibbia. Guarda che questa storia dei termini da usare o meno, pure a proposito ed a ragion veduta, sta diventando un problema serio per un certa (sotto)cultura … liberiamocene almeno tra di noi che siamo abituati a ragionare con la mente aperta.
          Ad ogni buon conto se nascondono le loro postazioni sotto ospedali, scuole o moschee, quando Israele (qui è la nazione non il popolo) le bombarda, peraltro dopo aver avvertito preventivamente che lo avrebbe fatto, quei civili morti li vogliono proprio.
          Ti sei mai chiesto per quale motivo?
          Perché noi, compassionevoli e sedicenti buoni, diamo loro una ragione ed un supporto che gli assassini non possono mai avere e magari gli allunghiamo ancora dei soldi (tantissimi …), utilizzati soltanto per arricchire i loro sceicchi, scavare tunnel e comprare armi.
          Continuiamo pure così, a farci dl male da soli …

          • Roberto scrive:

            E triste vedere come si giustifichi senza rimorsi (cosa grave per chi si professa cristiano e difensore dei valori occidentali) una carneficina di innocenti. Se tu fossi palestinese, seguendo il tuo (e non sei solo) modo di ragionare (che sintetizzo in “se la sono cercata”) non avresti egualmente nessuno scrupolo nel considerare sacrosanta l’azione di Hamas del 7 ottobre): diresti :”in fondo gli “ebrei” lo sanno che Hamas usa vendicare con metodi terroristici le ingiustizie subite dai palestinesi, per cui in fondo la strage del 7 ottobre è colpa degli “ebrei”.”

          • Eretico scrive:

            Caro Roberto,
            l’avvocato Panzieri non ha certo bisogno di un altro avvocato per difendersi…

            Tuttavia, fammi chiosare così; non c’è certo bisogno di nascere in Palestina (Stato che dovrebbe essere riconosciuto, eccome!), per affermare ciò che, per spirito di paradosso, scrivi tu: basterebbe per esempio frequentare i campus (specie quelli con le rette più alte) degli USA, i cui studenti – e non solo gli studenti, vedasi il caso Gay -sono schierati a chiare lettere con la posizione che hai descritto (e che – ne sono certo – non è la tua)…

            L’eretico

          • Roberto scrive:

            Caro Eretico, hai colto nel segno. Integralisti sono Hamas, e integralisti Netanyau e i suoi accoliti. Hamas vuole distruggere Israele, Netanyau e gli integralisti ebrei reclamano diritti biblici su tutta la palestina. L’avvocato sta con Netanyau, gli americani che citi, stanno con Hamas.Io non mi schiero con nessuno dei due.
            Sto solo, come te, con chi reclama a buon diritto uno stato palestinese.

  6. Cecco scrive:

    Ma, che vi devo dire, qui al calduccio (finchè riusciamo a pagare le bollette) delle nostre italiche case è semplice parlare e straparlare di bombe, di ospedali da bombardare e di fanatismi religiosi, ma la gente non nasce solo in Italia, delle volte capita che nasca in Israele, in Ucraina, in Russia, qualcuno perfino in Palestina e ognuno ragiona in modo diverso a seconda di quanto le bombe che cadono siano vicine alla propria abitazione o che questa sia addirittura già distrutta. Abbiamo ragione noi? Noi che spesso sulle guerre degli altri facciamo affari, noi che ci sentiamo in diritto di condannare Hamas, Putin, Netanyahu, Zelenskyj, noi che non abbiamo mosso un dito per fermare questi macelli, noi che potevamo e non abbiamo fatto siamo tanto colpevoli quanto quelli che ci sentiamo di additare come tali. Siamo veramente migliori dei vari fanatici che ci circondano? Non mi resta che augurare a tutti un anno che veda finalmente trionfare la Pace, sinceramente in qualsiasi affermazione ognuno di noi faccia leggo solo troppi torti e poche ragioni.

  7. Salvo scrive:

    scusi panzieri, lei suggerisce ad Eva di dubitare, ma s rive tesi di assoluta certezza?leggermente incoerente! Anche io mi iscrivo alla categoria degli apotos, e visto il monitoraggio continuo dei dintorni di gaza, sono scettico sul fatto che l’attentato di hamas sia stato elaborato solo da hamas.
    Riguardo la farsi del male, mi pare che con le genuflezsioni agli usa e la condiscendenza ad Israele ci siamo portatiabbastanza avanti

  8. Maurizio scrive:

    La gramigna va estirpata nei giusti modi, altrimenti il rischio che ricresca è grosso! Completare l’opera in modo definitivo è cosa buona e giusta!

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