Sinner, fra Monte Carlo e carte di credito (e 4 Ps, non sportivi)
Eccoci all’appuntamento settimanale con il blog; della nomina (conferma) dello scrivente a Presidente della biblioteca degli Intronati – ufficializzata ieri, 17 novembre, da parte del Sindaco Nicoletta Fabio – si parlerà in settimana prossima: martedì alle ore 12, per intanto, si terrà una conferenza stampa (in Sala storica), in cui si chiariranno alcune cose, anche in seguito alla presa di posizione del Consigliere comunale Griccioli, il quale ha protestato in modo esplicito contro la succitata conferma.
La parte monografica dell’odierno pezzo è invece dedicata al fenomeno-Sinner, prima che la definitiva canonizzazione del tennista sudtirolese impedisca in futuro (magari financo per Legge) di muovere alcun tipo di appunto…
BRAVO, BRAVISSIMO: ANCHE ITALIANO?
Giovanissimo (22enne) – dunque in potenziale, ulteriore miglioramento -, sprizzante energia da tutti i pori (è una sorta di iperattivo da campo da tennis), in questo momento capace di giocate da trance agonistica: chapeau a Yannik Sinner da San Candido. Di certo, restando solo al livello dello sport professionistico, parecchio meglio lui dei calciatori, strapagati come lui ma annoiati a differenza sua, i quali non sapendo che fare oltre a giocare con il pallone, si mettono a fare danno con le scommesse, più o meno legali (l’ultimo – notizia di due giorni fa – è il nazionale Florenzi: complimentoni, eh).
Siccome però i media stanno beatificando, anzi santificando, Sinner ad ogni piè sospinto, con aggettivazioni iperboliche (a tratti imbarazzanti, sia consentito dirlo), forse sarà il caso di scrivere anche qualcosina che vada vagamente in senso contrario.
Anche perché, tanto, con il rossiccio Sinner, si può finalmente dire quel che si vuole, senza essere tacciati di razzismo: è più nordico di ogni altro italiano (ammesso e non concesso che si possa considerarlo tale, oltre alla formalità burocratica…). Non è di colore, non è omosessuale, non è ebreo: dunque, se si dice qualcosa di vagamente critico, con lui si può fare tranquillamente. E non è poco, al giorno d’oggi…
Pare addirittura – da recente intervista – che costringa se stesso financo a leggere dei libri, nel poco tempo libero: cosa peraltro un po’ distonica, forse anzi parecchio, rispetto a quando lui stesso aveva affermato che la sua vita, fuori dagli allenamenti e dalle partite, era fatta solo di Playstation e famiglia. Che si inizi a ripulire la propria immagine pubblica, a soli 22 anni, è cosa da notare.
Nel settembre scorso, a fronte di un importante impegno degli azzurri in Coppa Davis, Sinner ha candidamente rifiutato la convocazione in squadra, in quanto stanco, poverino, per gli stravizi degli US Open: dimostrando un senso di attaccamento alla maglia azzurra a dir poco risibile.
Domandina delle cento pistole: il suo punto di riferimento nazionale, è un Garibaldi (o Mazzini-Vittorio Emanuele II-Cavour), oppure Andreas Hofer, campione dell’irredentismo sudtirolese (in chiave antifrancese prima, antiitaliano in seguito)? Quell’Andreas Hofer, delle statue del quale è pieno il Sud Tirolo-Alto Adige. Sarebbe bellino, insomma, se qualcuno glielo chiedesse…
DOVE PAGA LE TASSE?
Fiscalmente parlando, Sinner è residente a Monte Carlo, da un paio di anni: è ometto da mare e monti, dunque; dalle Dolomiti alla Costa azzurra, che sono entrambe un gran bel vivere ( nella seconda, però, pare che si paghino parecchie meno tasse).
Non è il primo sportivo famoso a fare questa scelta, non sarà l’ultimo di certo: magari però, fra una sbavata e l’altra, qualche cronista questa circostanza potrebbe anche farla rilevare (solo pochissimi lo stanno facendo). Mentre invece – leggendo qua e là – abbiamo visto che la stampa sinneriana arriva a motivare la scelta monegasca con un tipico esempio di escamotage: ha scelto di vivere (quando ci sta) in loco, per potersi allenare all’aria aperta tutto l’anno. Peccato che per alcuni anni sia stato ad allenarsi nella quasi confinante Bordighera – nel locale tennis club che ben conosciamo: il primo in Italia, fondato dagli inglesi che svernavano nella cittadina fra San Remo e Ventimiglia -, cittadina la quale può vantare un clima identico a quello monegasco, essendone distante solo una manciata di chilometri: ma Bordighera è in Italia, e sotto il suo regime fiscale.
Già gli altoatesini sono facenti parte di una Regione a Statuto speciale, quindi sono fiscalmente assai avvantaggiati: a Monte Carlo, però, si sta anche meglio. Volete mettere l’allenarsi con la brezza ed il salmastro del Mediterraneo, di grazia?
CHE SPONSOR HA?
Ormai Sinner è la classica gallina dalle uova d’oro: niente di nuovo sotto il solicino novembrino; è diventato un perfetto uomo immagine -per gli sponsor -, tanto per i grandi quanto per i piccini; certo, in redazione ci si ricorda dei tempi in cui i grandi tennisti pubblicizzavano i loro sponsor nell’ abbigliamento (il sudtirolese è tutto Nike, a scanso di equivoci), o nella racchetta, oppure ancora nelle scarpe.
Sinner, invece, da par suo da giorni riempie le pagine dei giornali con la sua manona destra, la quale pubblicizza, a tutta pagina, la carta di credito di banca Intesa (oltre al caffè Lavazza e a non so che altro).
Che nostalgia, quella per esempio di un Borg che si limitava a giocare a tennis (ben pagato, ci mancherebbe altro, qui non si stanno rimpiangendo i tempi del tennis non professionistico) e a pubblicizzare i prodotti di vestiario Fila e la racchetta Donnay, senza sdirazzare verso prodotti finanziari. Oppure quelli di un altro Yannik, lui però franco-camerunense (c’è una bella intervista sullo scorso numero de Il Venerdì di Repubblica), vale a dire Noah: il quale – sulla scia del suo modello, il gentiluomo statunitense Arthur Ashe – prendeva a racchettate le palline, certo, ma provava anche a porre questioni importanti (“quando vincevo, ero per tutti francese; quando perdevo, tornavo ad essere del Camerun”). Che nostalgia, dicevamo…
Ps 1 Mostra su Tolkien, l’autore de “Il Signore degli anelli”: inaugurata a Roma, dopo la visita del Premier Meloni ha già scatenato un vespaio di polemiche. Premesso che non siamo fan di Tolkien, e che soprattutto lo conosciamo pochissimo, ci piace sottoscrivere il pensiero di Massimo Gramellini (prima pagina del Corriere della sera di giovedì), nel quale si stigmatizza il riflesso pavloviano (lo scriviamo noi) della “sinistra pseudo-colta” (lo scrive lui), la quale critica a priori qualunque evento culturale sponsorizzato dalla opposta parte politica. Senza per l’appunto sapere che Tolkien (che era un gran conservatore, cattolico, non certo un fascista), solo in Italia viene letto attraverso un certo filtro politico: non si riesce a pacificare neanche questo aspetto, dai Settanta ad oggi. Mah…
Ps 2 Grande polemica sulla carne (“sintetica”, per i detrattori; “coltivata”, per chi è a favore): il dibattito non è di poca importanza, sia per gli interessi economici che muove, che per la salute di noi carnivori, pur moderatamente tali. Detto che le proprietà nutrizionali della carne “nuova” sono inferiori assai rispetto a quella tradizionale, aggiunto poi che il principio di precauzione (adottato anche negli USA) è sacrosanto, resta un fatto: non è che la ciccina che mangiamo noi abitualmente sia naturale e basta, giacché sostanze chimiche e financo gli antibiotici – come assai noto – abbondano. La carne chimica, insomma, la stiamo mangiando da anni ed anni, eh…
Ps 3 In settimana, è nata la “strana alleanza” fra il comunista duro e puro Rizzo e il post fascista Alemanno (Moni Ovadia e la Basile sembrano essersi sfilati): senz’altro segno dei tempi, si dirà. Segno del superamento dei vecchi steccati Destra-Sinistra; certo, risulta curioso il fatto che questo superamento venga concretamente attuato da chi fa di tutto per fare emergere i tratti identitari del suo passato politico, senza negarlo affatto, anzi rivendicandolo con orgoglio. Ma forse la cosa è sic et simpliciter più furbesca, che curiosa…
Ps (aggiunto lunedì, alle ore 19 e spiccioli) La conferenza stampa che avevo lanciato io stesso nell’incipit del pezzo, prevista per martedì alle ore 12 in Sala storica, NON ci sarà: il Sindaco Nicoletta Fabio mi ha chiesto di soprassedere, ed io – come Garibaldi quel 9 agosto 1866, nel cuore della terza Guerra di Indipendenza – rispondo con un solerte e convinto “obbedisco”…
Un consumatore che non gradisce la carne sintetica/coltivata non può semplicemente astenersi dal comprarla, senza bisogno di un provvedimento che ne proibisca l’ acquisto? Così un intero settore, prima ancora di nascere viene stroncato. La sensazione è che la ragione sia ideologica e propagandistica, e non dettata da quella razionalità che sarebbe necessaria per dettare regole, specialmente su decisioni che potrebbero avere ricadute a lungo o lunghissimo termine, visto che dietro la carne coltivata c’è anche un tema di sostenibilità.
Tolkien mi è sempre sembrato, tra gli autori di fama globale, il meno politicamente impegnato… chissà quale parte prenderebbe in questo dibattito un po’ ridicolo, probabilmente rimarrebbe solo esterefatto….un po’ come noi persone normali, insomma
Ho trovato la ricetta per la carne coltivata: prendere una mucca pregna, ucciderla, estrarre il feto e metterlo da parte; nel frattempo in una terrina preparare un brodino di ormoni e liquido fetale. Quando il brodo è pronto basta estrarre cellule fal feto messo da parte e tenerle a bagno qualche settimana.
Cuocere e condire a piacere.
Con la mucca pregna morta avanzata si possono confezionare simpatiche scatolette per i nostri amici a quattro zampe.
Congratulazioni caro Raffaele per la meritatissima nomina (conferma) a Presidente della biblioteca degli Intronati.
Gli amici di Punta Ala
Caro Eretico,
stai pretendendo esagerate prese di posizione da parte di un millennial. Voglio spezzare qualche freccia a suo favore. Anzitutto per la competenza linguistica. Nelle interviste che rilascia a caldo in italiano non commette errori (la costruzione della frase è totalmente diversa in tedesco) e sulla pronuncia non v’è nulla da eccepire, anche confrontandola con quella di altri atleti suoi connazionali. Questo significa che ci si è impegnato (sino all’adolescenza non conosceva l’italiano).
Punti di riferimento storici: credo che a Sexten (Sesto P.), più che Andreas Hofer, si abbia ben presente Sepp Innerkofler, straordinaria guida alpina e convinto Kaiserschützen. Fu ucciso dai nostri alpini nelle montagne sopra Sexten e là è considerato un eroe perché difendeva la sua terra dall’invasore. Non credo che i bisnonni Sinner fossero interessati all’Unità d’Italia e nemmeno che i genitori di Jannik lo abbiano sensibilizzato in materia.
Tasse ? Commette forse reati ?
Insomma, si sta parlando di un 22enne che nel 2023 pensa a indirizzare una pallina per uccellare in modo micidiale l’avversario. Poro Gino colla tua bicicletta senza A.I.R.E. eri 70 anni indietro, o no ?
CARNE COLTIVATA
L’idea non mi dispiacerebbe (ma esiterei di fronte ad un rivisitato giudizio sui carboni ardenti) per questioni ambientali: vantaggi indubbi per il consumo di suolo, di acqua, di emissioni di gas serra e di sofferenze animali
Caro Casmar,
rispondo a te perché sei l’unico che parli di Sinner: che ci sia da rallegrarsi perché parla un italiano decoroso, senz’altro migliore di quello di tanti altri sudtirolesi come lui, mi pare già cosa significativa.
Che non commetta reati, non sta certo a me il dirlo; che sia comunque un gran furbone (soprattutto chi lo gestisce), non vi è dubbio alcuno: solo che, forse, abbiamo così tanto desiderio di figure positive (nel complesso, Sinner lo è), che siamo pronti a derogare rispetto a cose per le quali prima, fino a qualche anno or sono, ci si inalberava. Abbiamo abbassato di parecchio i paletti, almeno non nascondiamoci dietro ad un dito.
Ps Grazie agli amici di PUnta Ala per i complimenti e gli auguri!
L’eretico
Il problema di fondo è che alla fine Sinner sarà bravo quanto vi pare ma è solo uno che tira racchettate a una pallina. Sarebbe bello che venissero proposti come modelli di riferimento persone che fanno cose più utili per la società.
La contestazione della tua nomina è patetica: non avevano già tentato con nomine precedenti, con stessa motivazione? Memoria scarsa… C’è un copia e incolla: l’età? Il mio esempio del ritiro operoso non fa scuola…ma c’è un’età per tutto!
Se non ti faranno fare il Presidente BC io sarò il primo a rallegrarmi, come sai! Facciamo una cosina che non dipenda dalla politica e della burocrazia? Art. 18 che userà dell’art. 21, giustamente aperto anche ai ‘patetici’ che così ricordano tempi che non si devono dimenticare. Avevo tentato con ‘Salviamo Siena’ (un 5-10 anni fa?), blog che rimase senza sostenitori, pur avendo caricato molti, molti post: altri tempi? L’età permette di guardare serenamente!
Ringraziando assai chi si è complimentato per la nomina, e rispondendo all’Augusto padre, dico solo che mi sono ripromesso di non commentare, fino alla mia conferenza stampa di martedì (ore 12, Sala storica): e, almeno in linea di massima, quando dico pubblicamente una cosa, cerco poi di mantenere la parola.
Per adesso, aggiungo solo una postillina, quasi di costume: fino a quando lo scrivente non fu nominato Presidente (2018, nomina del Sindaco De Mossi), tutto ciò che riguardava le scelte della politica locale sulla Comunale, passavano sotto pressoché assoluto silenzio, mentre poi – dal 2018, con accelerazione nell’ultimo anno – le cose sono cambiate. Pierluigi Piccini è scatenato più che mai, per chi non lo avesse capito: ma guarda un po’, che novità.
E la cosa davvero gustosa è che nessuno se la sente di mettere bocca sulla concreta gestione presidenziale, ma ci si rifugia in passaggi procedural-burocratici (in questo caso, neanche dipendenti dal Presidente), i quali prima non interessavano a nessuno. Sarà divertente documentarlo, martedì…
Il Presidente
Sinner, grande atleta.
Direi apolide.
Tutti con lui. È bianco, italiano(?), e soprattutto parla solo di tennis e di avversari.
Se domani iniziasse ad appoggiare alcuni diritti, o ad avere alcune idee, salterebbe fuori aggiormente la sua residenza, gli sponsor, i redditi, le tessa, il suo modo di parlare non proprio italico, e quel colore della pelle non del tutto peninsulare.
Grande atleta….
Sinner l’è un furbacchione come lo sono un baby pensionato o un dipendente pubblico grattafava.
Al di là della carne, il problema è il disturbo ossessivo compulsivo della bulimia normativa. Più leggi per tutti.
Poi dicono un c’è lavoro, un c’è
crescita. Lo stato dovrebbe assumere tutti. Tutti a libro paga di babbo stato così tutti paghiamo le tasse.
Poi vediamo in che modo si finisce (si finisce come la nazione del papa più amato dai comunisti).
Congratulazioni per la riconferma
Grande vittoria del loco argentino!
Con il massimo rispetto per gli elettori, mi sorgono dei dubbi sull’opportunità del suffragio universale….forse sarebbe interessante ripensare a qualcosa di meno globale!la oclocrazia ha fatto solo danni
Strano, dopo che i piddini della pampa hanno fatto così bene.
Gli argentini sono metà italiani e metà spagnoli ed hanno preso il peggio di entrambi (basta sentire il papa per farsi un’idea).
Quasi sicuramente fallirà, un popolo che si mette nella condizione di profumare miseria ormai da 20 anni difficilmente saprà reggere i sacrifici di politiche libertarie e tornerà a pretendere il sussidio statale.
Non sapevo che il PD fosse responsabile anche delle politiche argentine…mi sembra che per molti commentatori del blog sia una sorta di ossessione, l’incarnazione dei mali del mondo
Concordo… è solo l’incarnazione della rovina di Siena
Eppure l’è stata la schlein a benedire la brenna argentina.
Ha dettato le priorità: parità di genere e lotta ai cambiamenti climatici. Con il 140% d’inflazione e metà popolazione sotto soglia povertà.
Hasta la victoria (quasi) siempre
ne conosco altri…Valentino rossi, molti calciatori, alcuni politici…
La mia opinione sulla mostra allo GNAM? Non entro nel merito, non ho mai letto nulla della saga del Signore degli Anelli, che, ammetto la mia ignoranza, mettevo sullo stesso livelli della saga di Harry Potter (mai letto nulla nemmeno di questa).
Mi piace solo sottolineare la solerzia del Ministro della Cultura nell’accontentare il desiderio della Giorgia nazionale, memore dei sogni e delle illusioni della sua gioventù…
Grande notizia di libertà e buon senso.
Leggo che le famigerate tessere per il conferimento dei rifiuti sono state sospese. Onore al nuovo Sindaco e la sua giunta.
Per i soliti faziosi a senso unico, che contestano sempre tutto quello che fa l’avversario politico, anche se lo fa bene, attenzione, un grande caveat.
Il più importante (e nella fattispecie lungimirante) Sindaco (e non solo) del PD della provincia ha ritardato quanto più possibile l’avvento della famigerata tesserina e spero che a questo punto possa anche evitare di introdurla.
A parte l’insostenibilità della misura per le città turistiche, perché i turisti non possono avere la tessera, il pericolo concreto è che tutta la spazzatura alla fine finisca nel bosco.
Il conferimento dei rifiuti, infatti, dovrebbe essere incoraggiato (anche retribuendolo come fanno nei paesi del nordeuropa) e non scoraggiato o complicato in ogni modo come pretende di fare il ns gestore.
L’auspicio è che 6 Toscana, che invece di riciclare con profitto i rifiuti, produce soltanto deficit colossali ( – euro 7.974.889,00 in un anno) la pianti con queste costosissime (avete idea di quanto sia costato questo giochino?) misure da stato di polizia (tessera + telecamera nei soviet più avanzati …) ed elimini pure i minuscoli, odiosi “loculi” per la indifferenziata.
Considerata, invece, la qualità del servizio prestato (cassonetti rotti, bloccati, non svuotati), sarebbe meglio che si estinguesse: conto volte meglio Sienambiente.
Montaperti 1260: c’ero anch’io.
Alla fine mi è scappato, scusatemi …
Non ho mai capito la fascinazione della destra per l’opera di Tolkien. Premesso che non sono mai riuscito a finire “il signore degli anelli” trovandolo sommamente noioso, a me pare che la storia abbia pochi elementi per affascinare una persona di destra. Un mondo “plurale” abitato da elfi, nani, hobbit e uomini che convivono in pace e sono costretti a combattere insieme contro Sauron, dominatore di Mordor che vuole conquistare il mondo e dove i valori di fondo che sono esaltati sono l’uguaglianza l’amicizia e la solidarietà. Cosa trova un fascista in un’opera del genere? In chi si identifica, con gli orchi forse? E mi sorge il sospetto che la destra italiana sia così ignorante da travisare anche un’opera per ragazzi.
Caro Marco,
ti segnalo volentieri – ad adiuvandum il tuo commento -, che giusto domenica scorsa Giordano Bruno Guerri, su Libero, ha scritto un pezzo, in cui sostiene di preferire di gran lunga “Pinocchio” a Tolkien, poi di anteporre la fantascienza al fantasy in generale, e soprattutto di non essere mai riuscito a leggere de “Il Signore degli anelli” più di qualche pagina: sei in buona compagnia, come vedi (ne faccio parte anche io, peraltro)…
L’eretico
Il conferimento con le tessere in effetti non aveva alcun senso, non portava vantaggi a chi effettuava una corretta differenziazione e favoriva l’abbandono in strada dei sacchetti (ovviamente fatto deprecabile o non giustificabile, pertanto sacrosante le multe a chi è stato beccato con le videocamere).Soldi buttati via, ma tanto chi prende queste decisioni sprecando i soldi nostri, non paga mai. Saggia iniziativa dell’assessore.
provocazione : Sinner almeno è stato onesto sportivamente, in quanto, essendo già qualificato per la semifinale, poteva giocare contro Rune risparmiandosi fisicamente, accettando anche di perdere, in modo da eliminare Djokovic……ma non lo ha fatto. Chissà se fosse stato “ italiano intero”?
Off topic: chiude baracca e burattini in via Malavolti la cd Casermetta, in quanto l’immobile sembra destinato alla vendita. Sede per oltre 50 anni dell’ufficio legale del MPS, ecco un altro pezzo di Siena che se va e con questo le persone che Ivi lavoravano.
Continua così, inesorabilmente, lo svuotamento dei grandi contenitori ex MPS della città, con tutte le conseguenze che ne derivano, e si vedono, anche per le attività commerciali del centro storico, che devono, quelle che resistono, sempre più contare prevalentemente sul turismo.
Siena, insomma, vicina al modello Follonica o Castiglione della Pescaia (?)
Antonveneta, è proprio vero, non ci è costata nulla!!!
Fausto
Caro Fausto,
su Sinner: c’è indubbiamente tanto da apprezzare in lui, ci mancherebbe altro, e il “non biscotto” con Rune gli fa onore (anche se per ogni vittoria, anche inutile, si raccattano tanti, ulteriori, soldini); contesto solo il fatto di Montecarlo (non è il primo, certo: ma prima la cosa si stigmatizzava, ora mi pare parecchio meno), ed il fatto che mi sembri una macchina, implacabile, per fare soldi. That’s all…
Sulla chiusura dell’immobile, che dire? Onda lunga di Antonveneta, come dici giustamente: molto è già avvenuto, molto ancora avverrà; sappiamo chi ringraziare: soprattutto dovrebbero saperlo figli e nipoti, cui abbiamo il dovere morale di fare conoscere la fine di una storia che, con tutti i suoi limiti di varia natura, portava ricchezza. Fra l’altro, i soldi per la collettività non ci sono più, ma i vizi del senese medio restano: e qui mi taccio…
L’eretico
Si preferisce tacere, dimenticare e soprattutto… assolvere. I mercati ringraziano e il governo fa bella figura con l’Europa.
Sinner ha firmato un contratto plurimilionario per 10 anni (parrebbe 150 mln) con Nike, e agli sponsor non piacciono scadimenti di immagine, per cui fare il biscottino gli sarebbe costato caro, se anche ne avesse avuto intenzione, cosa che sinceramente non credo, vista la reciproca stima con Djokovic