Il non giallo della Comunale
Dopo una settimana in cui sulla stampa comunale e financo regionale (!) si è scritto molto sulle problematiche della Biblioteca comunale, dopo svariati interventi on line e sui social (mi hanno segnalato quello – anche morettianamente simpatico – di Michelino Vittori), a questo punto crediamo che il riserbo istituzionale sulla querelle in corso sulla Biblioteca vada – per quello che si può dire in pubblico, ovviamente – chiarita; se su questo blog o altrove non lo si era mai fatto prima, è stato solo per sincero scrupolo istituzionale, per rispetto del ruolo assegnato pro tempore (a titolo gratuito, en passant) allo scrivente. Adesso, però, è davvero arrivato il momento di (iniziare a) scrivere.
SEMBRA STRANO, MA LA BIBLIOTECA FUNZIONA
Abbiamo avuto modo di dirlo anche venerdì pomeriggio, nella meravigliosa Sala storica, prima dell’inizio della lectio sulla Giornata della Memoria: se uno legge i giornali – non solo senesi, dalla scorsa settimana – sembra che la Biblioteca di Siena sia un luogo ormai alla deriva, allo sbando, del tutto impossibilitata a portare avanti le mansioni minime. Nemmeno se ci fosse stato un incendio doloso (stile “Nome della rosa”), forse, se ne sarebbe scritto tanto…
Tale Gianmarco Lotti, sulla Repubblica regionale del 25 gennaio, arriva a scrivere – nell’incipit del suo articolo – che la Comunale senese è “una specie di romanzo di avventura, quasi un giallo”, sic; il tutto, con un titolo esemplificativo: “volano gli stracci”.
Il giornalista di Repubblica, così aduso alla lettura di romanzi di avventure e di gialli, sarà mai venuto in Via della Sapienza? Ah, saperlo… avrebbe comunque visto che si possono prendere in prestito i libri, né più né meno che prima di questa campagna di stampa (non certo per merito dello scrivente, sia ben chiaro); avrebbe visto, dipoi, che ogni mese c’è affisso qualche manifesto, in cui si riporta la programmazione culturale in Sala storica (beh, quella sì, parecchio merito dello scrivente); avrebbe infino visto tanti – giovani, ma non solo – che affollano la parte ipogea e gli altri ambienti, per gustarsi libri o giornali, ovvero per prepararsi interrogazioni ed esami: esattamente come negli anni scorsi. Né più, né meno.
Per i fruitori, quindi, le cose funzionano (a parte la non apertura del sabato mattina per mancanza di personale, sulla quale il Comune si è impegnato a porre rimedio) come quando i politici locali non si interessavano molto della Comunale, e tantomeno la stampa scriveva di “una specie di romanzo di avventura, quasi un giallo”, provocando un oggettivo danno di immagine che si basa sul presupposto (falso) che il contrasto (vero) fra la ex Direttrice, dottoressa Annalisa Pezzo, ed il Comune (Segretario, dottor Caridi, e Sindaco) abbia paralizzato la fruizione della Comunale da parte dei cittadini.
Perché, per l’appunto, bisognerebbe sempre tenere presente questo, come stella polare: la Biblioteca è dei cittadini, specie di chi la voglia frequentare (tanti, fortunatamente); e nessun amministratore – vale ovviamente a partire da chi scrive, in primissimo luogo – può mai essere descritto come “spodestato”, se non gli viene rinnovato un incarico, altrimenti viene il dubbio che si pensi che, senza il proprio apporto personale, l’istituzione vada a fondo. Lasciamolo a ben altri, il “dopo di me, il diluvio”…
QUALCOSA SUL PASSATO (PROSSIMO)
Iniziamo, dunque, con il mettere qualche puntino fermo: chi scrive, nominato dal Sindaco Luigi De Mossi il 30 settembre 2018 al posto di Robertino Barzanti, ha da subito collaborato – in quella che mi piace definire una “amabile diarchia” – con l’allora Direttore, il dottor Luciano Borghi: il quale, nel 2018 vicino alla pensione, si è fatto carico di cercare di farmi entrare nel mondo della gestione della Comunale. Una figura di grande esperienza, con davanti un novizio assoluto: un mix che ha funzionato assai bene. In tanti lo possono testimoniare, e ci sono i verbali del Cda ad ulteriore supporto.
Lo scrivente ha lavorato con il Direttore Borghi dalla fine del 2018, alla fine del 2019: e credo di potere dire non solo che non ci sia mai stato un singolo screzio o litigio, ma che, anzi, si fosse formato un gentlemen agreement (il gentleman era soprattutto lui), che funzionava come un orologio svizzero: con un’armonia a tratti imbarazzante, per una persona abituata, in svariati contesti, al confronto-scontro.
Dal gennaio del 2020, all’ormai pensionato Luciano Borghi subentra – in virtù dell’ormai famoso Decreto del Sindaco – la dottoressa Annalisa Pezzo, che già era Vicedirettore: una nomina all’insegna della continuità, rispetto alla quale il Presidente era contento (pur non avendo deciso niente, non dipendendo certo dallo scrivente la nomina).
A questo punto, probabilmente è venuto il momento di dire ciò che – per mero senso istituzionale, del quale lo scrivente stesso spesso si è sorpreso – non si è mai pubblicizzato in questi anni, né sul blog, né a fronte di giornalisti i quali – ricevuto magari qualche illuminato spiffero – chiedevano giustamente lumi sulla situazione.
Fra il Presidente e la Direttrice – per motivi di cui non si potrà mai avere prova documentale, ergo li lasciamo confinati nell’ambito del “carattere” -, poco dopo la nomina è iniziata una fase quantomeno problematica (si procede per sottrazione), la quale fase ha portato per esempio – per farla assai breve – ad un Cda straordinario – alla presenza del Sindaco e del Segretario comunale di allora, dottor Pinzuti -, nel quale, al termine dell’ennesima polemica fra Presidente e Direttrice, il primo offrì le sue dimissioni al Sindaco, dimissioni non accettate. Oppure si potrebbe citare un altro Cda (settembre 2020), durante il quale il Presidente – questa volta con scarsissimo senso istituzionale, va ammesso – uscì dalla stanza sbattendo la porta, constatando come fosse impossibile, per lui, andare avanti in cotal modo.
Qualcuno giustamente si chiederà: ma cosa mai stava succedendo, di grazia? Su questo blog, la principale cosa di rilevanza pubblica potrebbe essere questa: per motivi al Presidente ancora oscuri, si mettevano i bastoni fra le ruote allo stesso, soprattutto per quanto concerneva la organizzazione degli eventi culturali (presentazioni di libri aut similia); cito, fra i tanti, un fatto che ha dell’incredibile (ma sul quale fu fatto un Cda ad hoc, per non farsi mancare alcunché): fu rimproverato al Presidente che alcuni eventi da lui organizzati in Fortezza (bastione San Domenico), tra l’altro i primi a Siena dopo la fine del lock down (giugno 2020), avessero in mostra il logo della Comunale, senza che la Direttrice ne fosse stata preventivamente avvertita.
All’interno di questo surreale Cda, il Presidente si dovette difendere dalla gravissima, infamante accusa di avere cercato – con successo, peraltro – di fare ripartire, dopo i due mesi di chiusura quasi cinese, l’attività culturale in città (gratisse, peraltro); se il tutto pare fantacultura, fortunatamente ci sono i verbali, a documentare il tutto, e con piena dovizia di particolari.
Qualche lettore potrà forse immaginare il prurito che si aveva, con un blog a disposizione e tutti i contatti giornalistici frutto di 15 anni di libri, per denunciare coram populo questo stato di cose: eppure, per tutelare il bene dell’istituzione, sfidiamo a pubblico duello chiunque trovi – su queste colonne, ma anche sulla stampa – anche solo cenni a questa situazione.
Anche il pezzo odierno, tanto per dire, non sarebbe mai uscito, se non fosse stata scatenata la indegna bagarre delle ultime settimane: ma quando il troppo è troppo…
IL PRESIDENTE CONVOCATO DALLA COMMISSIONE DI GARANZIA
Quando la Direttrice Pezzo informava il Presidente di ciò di cui si lamenta (che immaginiamo sia l’oggetto della sua causa per mobbing contro il Comune), aggiungendo per l’appunto che si stava muovendo sul piano legale, lo scrivente ha sempre cercato di farle capire che lei faceva benissimo a cercare di tutelarsi a livello personale e professionale. A maggior ragione sostenendo lei che questa querelle con il Comune – iniziata nel maggio 2021 – le stava provocando problemi da stress, con serie ricadute sulla sua salute.
Come Cda, da mesi si è caldeggiata l’organizzazione di una o più riunioni alla presenza di figure del Comune, ma da metà ottobre la Direttrice è andata in malattia (fino alla settimana scorsa, peraltro), ergo le riunioni del Cda sono state oggettivamente fatte un po’ “al buio”, stante la più che legittima assenza di colei che affiancava il Presidente nella conduzione degli incontri con i Consiglieri. Nell’ultimo Cda dei giorni scorsi, finalmente, il Dirigente comunale, dottor Pocci, è venuto in Via della Sapienza (insieme ad una decina di rappresentanti sindacali), portando le rassicurazioni comunali sui dipendenti.
Le uniche due cose che, da Presidente, mi sento di rimproverarmi sono queste: il non avere cercato di persona, e prima, l’interlocuzione con il Segretario (mai visto o sentito prima del 13 dicembre); cosa spettante – nella divisione dei ruoli – alla Direttrice, ma con il quale Segretario, certo, anche il Presidente può ben interloquire (come era accaduto plurime volte con il Segretario pregresso, non a caso).
In secondo luogo, il non avere scritto queste cose mesi or sono, o forse anni (al momento delle dimissioni rifiutate, nel 2020): diciamo che si inizia a rimediare con questo scritto.
In attesa di andare ad interloquire con la Commissione di garanzia del Consiglio comunale – presieduta dalla Consigliera Periccioli -, dalla quale sono stato convocato (la data, ad ora provvisoria, è il 6 febbraio): quello sarà il momento ed il luogo istituzionalmente corretto per ribadire in pieno quanto scritto stasera, e per aggiungere numerose altre circostanze doverosamente omesse sul blog. Giacché, a livello di correttezza istituzionale, fatto 30 si vuole fare anche 31, suvvia…
Alla comunale ci pensera chi di dovere, ma che dire delle dichiarazioni dell’assessora nei gg scorsi in merito alla cremazione al laterino e alla successiva chiusura ordinata dall’arpat?
Un’altra figuretta di questa amministrazione dalla quale si è già svincolata la destra destra.
Il fallimento è stato evidente nella boriosita’, nell’esibizione musco,are e nei conseguenti dietrofront che hanno umiliato il ruolo che hanno ricoperto.
Governare è difficile, ma fare peggio di chi c’era prima è stato un capolavoro!
Sono i rischi del calcio totale. Nell’Olanda di Crujff tutti i giocatori dovevano essere bravi in ogni ruolo, noi invece ci s’ha la giunta totale con assessori, evidentemente ferrati su ogni argomento, che si cambiano e scambiano come i pezzi del lego.
Far peggio di quelli di prima è impossibile (almeno spero), ma a far dei danni ugualmente ci sono riusciti.
Bene così, la trasparenza è la premessa di un rapporto corretto tra amministrazione comunale e cittadini elettori. La mancanza di trasparenza e l’incapacità di comunicare, che dopo 5 anni mi sono fatto l’idea che rappresenti un muro invalicabile dal Sindaco, hanno rappresentato più di altri il tallone d’Achille di questa amministrazione. Spiegare aiuta a capire e a interpretare le notizie che leggiamo sulla stampa locale.
Caro Eretico, io sono un gazzilloro reale, ma permettimi di dire questo: che si mettano i bastoni fra le ruote a uno che – come hai fatto tu in questi anni – ha solo cercato di creare occasioni di fruizione culturale (cui spesso ho assistito con grande piacere intellettuale), è una cosa che per me travalica i confini della decenza. Ma io, come dicevo, sono solo un gazzilloro reale, i cives senenses sono invece molto più evoluti e raffinati…
Ringrazio di cuore gli amici – noti e meno – che sul blog ed altrove si sono complimentati per il pezzo; ciò detto, ho da aggiungere giusto un paio di cosette, entrambi stimolanti:
1) come riportato anche dalla Nazione odierna, la Commissione di Garanzia del Consiglio comunale ha per ora sospeso sine die le previste audizioni (la mia sarebbe stata il 6 febbraio, come scritto): che si siano accorti che il giallo della Comunale proprio non esiste, neanche a cercarlo con il lanternino? Anyway, il Presidente è pronto in ogni momento, anzi a questo punto – dopo anni di silenzio istituzionale sul tema – ci avrebbe financo preso gusto (dopo essere stato fra le fauci della Commissione parlamentare sul Caso Rossi, poi, si può fare tutto…);
2) mi hanno segnalato un altro gustoso post (si chiama così? Boh), sempre di marca morettiana, in cui vengo tirato in ballo perché ho attribuito solo a Michelino Vittori quello spunto citato nell’incipit del mio pezzo, mentre invece lo stimolo a “dire qualcosa sulla Comunale” arrivava da tutto il gruppo Tertium datur, cui evidentemente piace assai il ruzzare…comunque, preciso allora che il succitato spunto non era (solo) di Michelino Vittori, ma del gruppo per intiero.
Sperando la puntualizzazione sia sufficiente, domani o giovedì al più tardi si sforna un pezzo piuttosto peso sul Caso Cospito: quello sì, molto stimolante…
L’eretico
La destra senese sta facendo come tafazzi, specie in un momento in cui al governo centrale del paese vi è uno schieramento dello stesso colore politico.
All’amministrazione De Mossi va il merito, ripeto, tra gli altri, di avere nominato l’Eretico presidente della Biblioteca comunale.
Ed a proposito di meriti, al Presidente della biblioteca va riconosciuto quello di aver smosso a Siena, per quello che evidentemente poteva fare, un abitat culturale unidirezionato creando e favorendo eventi pluralistici e sulle più disparate materie [ dava noia anche questo?) ad alcuni dei quali ho avuto il piacere di partecipare, mai trovandovi la Dir. Pezzo.
…….ma adesso, tutto quanto fa campagna elettorale…..
Un ringraziamento speciale all’Eretico per l’articolo di “divulgazione scientifica” sul fantastico mondo della PA italiana e sulle dinamiche nel pubblico impiego.
Un viaggio affascinante ed a tratti inquietante per chi è a digiuno sulla materia.
Noi si vole Giarrusso sindaco a Siena!
Mi associo al commento di Daria Gentili: sarà sempre stata impegnata in altre faccende, ma io ho seguito almeno una decina di eventi condotti dall’Eretico fra la Fortezza e la Sala storica, e la dottoressa Pezzo non mi è mai capitato di vederla. Ora credo di avere capito il perchè.
Devo premettere che, a differenza di diversi lettori del blog evidentemente più “saputi” di me, in questa storia ci ho capito poco e niente.
Annalisa Pezzo ai tempi del liceo era una ragazza bella ed intelligente.
Avrei giurato che con Raffaele presidente della biblioteca comunale, finalmente protagonista della vita cittadina, avrebbero fatto faville, nel senso di moltiplicare – se possibile – ancora di più le iniziative e le occasioni di apertura della nostra biblioteca alla città.
Mi resta molto, molto diffice comprendere, con tutto il bene che voglio e la considerazione che porto al ns Eretico preferito, come si sia potuti arrivare a questo.
Sulle strumentalizzazioni politiche mi taccio.
A parte che mi pare non paghino più, ormai si sente e si vede di tutto, manca sempre e comunque l’onestà intellettuale.
La faziosità [sostantivo derivato da da Fabio Fazio?] come abitudine.
Questo è il vero problema di questi tempi grami.
Sempre il dito al posto della luna.
Caro Eretico, mi ha fatto piacere avere qualche chiarimento sulla questione Biblioteca, di cui avevo letto sulla stampa nazionale.
Posso solo dirti che non sempre gli ottimi risultati di iniziative efficaci e culturalmente stimolanti per i fruitori di un servizio, di cui, grazie al tuo impegno come Presidente, la Biblioteca Comunale si è potuta arricchire in questi ultimi anni, sono accolte e sostenute nella maniera più idonea da chi dovrebbe sovrintendere al funzionamento e all’efficacia di una siffatta Istituzione
Tu hai dimostrato, in più occasioni ed in vari ambiti, di essere un vero combattente. Situazioni incresciose, come questa, possono soltanto stimolarti a dare il meglio di te e a dimostrare quanto egregiamente hai svolto e continui a svolgere il ruolo di Presidente.
Ennesima gaffe dell’amministrazione destrorsa!
A farne le spese la brava( e fida) avvocato, che aveva tutti i numeri ma non il genere!
L’inadeguatezza e l’incompetenza di palazzo, finora grottesca, comincia ad essere pericolosa: anche chi ha difeso l’indifendibile ha già cominciato a cercare altrove i suoi riferimenti. “Usque tandem…”
Fortunatamente a breve ci saranno le elezioni, e lì anche il più comunista dei destri avrà la possibilità di scegliere il meglio per la città e non barricarsi dietro le obsolete ideologie.
La mia solidarietà all’avv. Slowfield con l’auspicio che le si possano esser aperti gli occhi.
Lamento, purtroppo, l’impossibilità personale a partecipare agli eventi culturali della Comunale poiché si svolgono in giorni e orari per me (sic) ancora lavorativi! Ce ne fossero di questi eventi la domenica pomeriggio, per scansare le sessioni di scioppinghe compulsivo, sarebbe l’apoteosi…ma comprendo (fino ad un certo punto) le ragioni sindacali del personale.
Mi piace però far notare come amici di mio figlio (terza media), siano spettatori (pur non abituali) di tali eventi, il ché la dice lunga su quanto siano preziosi e da incentivare. Sentire che sono fonte di zuffe pseudo politiche/sindacali sinceramente fa cascare le braccia … e anche qualcosa di rotondo!
x Sauro
Non c’è peggior comunista di chi non vuol sentire.
Sarebbe il caso che ti informassi su come stanno le cose.
Non è il vecchio forno crematorio che è stato fermato ma è quello nuovo.
Fortemente voluto dalla passata amministrazione (Project) e dato in costruzione e gestione ad una azienda privata di Firenze.
Prova a chiedere al Valentini cosa ne pensa di questa situazione.
P.S. spero proprio che si ripresenti… è quello che vi meritate.
1.non ci meritiamo questa amministrazione
2.non è il forno il problema, ma la sua gestione muscolare ed autoritaria ( come tutto il mandato ).
3. Peggio dei comunisti che non vogliono sentire sono quelli che non vogliono capire
La chiusura del forno crematorio è dovuta alla mancanza di monitoraggio delle emissioni che l’amministrazione per bocca dell’assessore aveva garantito da subito e una volta ancora pochi giorni prima dello stop forzato, a dimostrazione che i controlli promessi non ci sono stati né dalla politica né dalla società che questa politica ha nominato.
I comunisti non c’entrano, se non nella testa senile di qln…qui si dibatte sulla cattiva amministrazione: chi continua a sostenere questa parte politica o è connivente oppure non ci arriva cerebralmente.
O.T.T.
ma che bravi e fortunati Durigon e Rocca….