Messina Denaro, Dante, Shakira…
Nella giornata della scomparsa di Gina Lollobrigida – nata 95 anni or sono in quella Subiaco, dalla quale abbiamo scritto interessanti pezzi, nell’agosto del 2021 -,la notizia del giorno è senza dubbio quella dell’arresto di Matteo Messina Denaro; ma anche gli altri due argomenti trattati nel pezzo, tutto sommato, sono davvero degni di un qualche motivo di attenzione (compresa la revenge song targata Shakira: a modo suo, un emblema dei tristi tempi in cui viviamo).
LA CATTURA DI MATTEO MESSINA DENARO, L’ULTIMO FRA GLI STRAGISTI
Colui che da tempo veniva indicato come il boss dei boss di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro, è stato finalmente arrestato stamattina all’interno di una nota clinica privata palermitana, ove era in fila per un tampone prima di sottoporsi ad una seduta di chemioterapia: gaudeamus igitur, e sinceri complimenti ai Ros che hanno agito con lucidità, e a chi ha coordinato il tutto. Oggi, sia chiaro, è un giorno in cui essere felici: lo Stato ha fatto in pieno, ed al meglio, il suo dovere. Per il Governo Meloni, un rinfrancante successo nel campo della legalità (vediamo ora che succede con l’ergastolo ostativo, magari). Rinfrancano soprattutto le immagini dei cittadini che applaudono e si complimentano con i carabinieri: lì non c’è retorica, c’è il genuino senso delle persone perbene che, una volta tanto, possono gioire.
Detto questo, un paio di cose vanno ben sottolineate, senza farsi prendere né dall’orgia autocelebrativa inevitabile in questo momento (anche Binnu Provenzano, dopo una infinita latitanza, fu catturato giusto poche ore dopo la vittoria – risicatissima peraltro – alle elezioni di Prodi nel 2006), né dal complottismo che ormai ha conquistato i cuori e le menti di tanti, troppi italiani: ragionare, partendo dai fatti (e da ciò che non è stato fatto per troppo tempo, per l’appunto).
30 anni, pari pari, di latitanza, non possono essere cancellati come se fossero stati 30 giorni. La variabile del tempo – in ogni umana cosa, ed in una guerra al massimo grado – è fondamentale: uno Stato deve gioire della cattura di un boss come Messina Denaro, ma dopo più di un quarto di secolo si impone assoluta sobrietà, diciamo così.
Secondo, ed ultimo, elemento: che si apre con una domanda. Perché catturare il boss all’interno di un luogo pubblico – un ospedale! -, invece che attenderne l’uscita (si trattava di un day hospital, come certamente chi di dovere ben sapeva)? Di solito, i boss si fanno docilmente ammanettare, ma non lo si può mai dare per scontato. Ma soprattutto: non sarebbe stato meglio aspettare l’uscita di Messina Denaro, per poi catturarlo una volta tornato nel suo covo, ove verosimilmente avrà avuto almeno qualche documento? Si vuole sperare che – dopo il pasticciaccio combinato in casa di Totò Riina giusto 30 anni or sono – questa volta lo Stato riesca a gestire al meglio anche il post cattura, rastrellando tutto il rastrellabile nella abitazione di Matteo Messina Denaro.
Troppe volte abbiamo assistito – nonostante la caparbietà di inquirenti e forze dell’ordine – a vittorie a metà: stavolta, ci piacerebbe che il successo fosse completo. Non osando neanche sperare che Matteo Messina Denaro possa parlare: perché altrimenti, invece che di pieno successo, si dovrebbe parlare di trionfo. A parte, magari, per qualcuno…
DANTE ISPIRATORE DELLA DESTRA?
L’esternazione del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, giornalista 60enne, alla convention (Berlusconi nel linguaggio, e non solo, ha vinto, anzi ha trionfato: parliamo come lui ci ha insegnato a fare) di Fratelli d’Italia, secondo la quale Dante sarebbe “il fondatore del pensiero di destra in Italia”, merita un – rapido, peraltro – commento.
Comunque la si giri, trattasi di una fantozziana boiata pazzesca: le categorie Destra-Sinistra ovviamente non erano neanche alle porte, illo tempore (Dante vive fra il 1265 ed il 1321), dunque trattasi di clamoroso anacronismo, sotto ogni punto di vista: come era fuorviante – anche se in misura minore – guardare a Dante come ad un precursore dell’Unità d’Italia, vale a dire come lo si presentava durante e dopo il Risorgimento (un esempio fra tutti? La statua davanti al “tempio delle itale glorie”, in Santa Croce). Che la sua esternazione sia stata del tutto fuori calibro, glielo ha rimproverato – sul Qn di ieri -. financo un amico, culturalmente certo non sfavorevole al suo stesso campo, come Franco Cardini.
Che l’Alighieri fosse un fior di conservatore, lo abbiamo scritto – insieme a ben altri – chissà quante volte: basti pensare a come esalta il suo avo Cacciaguida nel Paradiso, con la sua visione della Firenze dell’XI-XII secolo da preferire a quella per lui attuale, corrotta dal “maladetto fiorino” e dai “facili e subiti guadagni”.
Purtroppo, il Ministro Sangiuliano, sabato, è caduto nel medesimo errore che per decenni ha attanagliato gli intellettuali di regime della opposta parte politica: l’arruolamento, forzato in quanto anacronistico, di figure in se stesse non arruolabili in alcun modo, seguendo gli schemi prettamente novecenteschi.
Sangiuliano che arruola Dante nella Destra, fa il pari con i critici letterari marxisti (rectius: zdanovisti) che presentavano Giacomo Leopardi come un precursore del progressismo (il Leopardi “progressivo”: un’altra boiata pazzesca); la differenza è che questi – i Binni, i Luporini – erano intellettuali organici, mentre Sangiuliano è un Ministro: di male in peggio, verrebbe da chiosare…
SHAKIRA: LA DONNA CHE FATTURA
Opere artistiche, di svariato genere, “dedicate” a mariti-mogli che se ne vanno, ovvero a persone che non hanno mai in alcun modo ricambiato l’amore di chi le compone, non sono certo una novità: il primo esempio che ci viene in mente – immersi da un anno e mezzo nel “gorgo leopardiano” come siamo – è senz’altro il ciclo di liriche del cosiddetto “Ciclo di Aspasia”, scritte dal recanatese di fatto contro Fanny Targioni Tozzetti, affascinante signora fiorentina che rifiutò l’amore leopardiano.
A parte le differenze qualitative fra Leopardi e Shakira, si potrebbe comunque apprezzare la discrezione: tutti negli ambienti letterari sapevano chi si celasse dietro lo pseudonimo di Aspasia (il Ranieri – che ben la conosceva – in una lettera alla donna che chiedeva lumi, le scrive in modo chiaro l’amara verità), ma il nome comunque non c’era. In questo caso, invece, non solo nessuno può neanche avere il dubbio su chi sia l’obiettivo polemico, per ovvi motivi: ma si tira in mezzo, ed in modo pesante, anche una terza persona, la nuova fiamma dell’uomo. Dei due figli piccoli, poi, meglio non parlare: evidentemente il loro imbarazzo – usiamo questo termine, per sottrazione – interessa relativamente, ai loro genitori.
I due aspetti più rimarchevoli, a nostro parere, sono comunque i seguenti: in primo luogo – come sembrano dimostrare fior di commenti di donne – che il body shaming è un concetto assai selettivo: sulla nuova compagna dell’uomo, si può praticarlo senza soverchi problemi di coscienza, anche da parte femminile. Come hanno giustamente scritto in molti, si è passati dal revenge porn (certo più grave, ci mancherebbe) alla revenge song…
Infine, Shakira si autodefinisce, in modo esplicito ed assai compiaciuto, come “donna che fattura”: e noi siamo contenti per lei, da questo punto di vista, anzi un po’ la invidiamo. Ma che lei possa diventare un modello per molte donne, questo è davvero curioso, giacché – nel momento forse clou della sua revenge song – la cantante colombiana non fa altro che portare avanti una tipica forma mentis (deteriore) maschile, proprio del peggiore maschilismo; quella mentalità per cui l’uomo dice, o fa capire, alla donna che, senza i dindini del maschione, lei va ben poco lontano. Che il potere economico lo detiene con saldezza lui, non certo lei.
In definitiva, insomma, la donna che esulta per la canzone-vendetta di Shakira, in buona sostanza legittima il peggior maschilismo: si dà la zappa sui piedi, ben contenta di darsela…
Ps Mercoledì – ore 17,30 nella Sala storica della Comunale – si presenta un libro importante, per conoscere da vicino un autore toscano (di Santa Fiora), che ha piena dignità, all’interno del panorama culturale di inizio Novecento: Mario Pratesi (fra le altre cose, segretario per un certo periodo del Tommaseo). Grazie alla acribia di Francesco Rossi, nuovi racconti e romanzi sono da qualche mese a disposizione del pubblico dei lettori: e noi siamo lieti di offrire questa finestra, per chi voglia (o per chi vuole, come avrebbe scritto l’ottimo Pierluigi Piccini…).
Ho scritto in FB sulla sciocchezza del ministro cui è stata data troppo importanza (ma non ho letto intervista: non perdiamo tempo!) ma a difesa dell’anacronismo, perché ne usiamo tutti i giorni senza rendercene conto (noi storici prof.sti sia chiaro!): a giorni mi arriva un lavoro consegnato…un anno fa, normale!
Vi giro più tardi il link per leggere in Open di Dante e le città, altroché destra e sinistra, è problema complicatissimo…a mio modesto avviso di non dantista!
Salutami Rossi per Pratesi, che lessi da studente, lo ricordo con piacere, come Cassola, mondo per un ligure in via di toscanizzazione sconosciuto: tu in fasce o poco dopo!
Ecco il link al quale si può leggere il mio lavoretto su Dante e i Comuni:
https://www.academia.edu/94665411/DANTE_e_i_COMUNI_2022_
libero accesso, vi troverete molto altro su Siena, ma tutti incasinato orribilmente…sono rimasto senza aiuto e ho urgenze! buona giornata
Su Matteo Messina Denaro: non solo il Governo non ha alcun merito specifico (altrimenti vorrebbe dire che influenza gli apparati investigativi), ma questo è il Governo che vuole rendere sempre più ardue le intercettazioni: unico argomento che mette d’accordo tutti, Meloni, Salvini e Berlusconi (con Renzi come ruota di scorta)…
“Le donne non piangono più, le donne fatturano” è un verso geniale per descrivere le separazioni di oggi. Complimenti a Shakira, ha scritto un testo che è un concentrato di sociologia.
Caro Eretico, tutto sottoscrivibile ciò che hai scritto, però la colombiana è diventata una slavina per tutte le donne abbandonate, lasciate o tradite: è ormai una slavina planetaria che non si può più frenare…siamo tutte Shakira!!!
Brava davvero questa Shakira della Garaffa: lei e quelle come lei hanno proprio scelto un bel modello per l’emancipazione femminile, come se i braccianti scegliessero Soumahoro…
Ieri hanno scoperto un altro covo del boss… era a casa di uno storico amico di famiglia, tal Errico Risalvato, accusato e assolto nel 2001 di aver favorito la latitanza di… Messina Denaro (sarebbe utile conoscere nome e curriculum del giudice assolutore)…
Come hanno fatto a metterci trenta anni a prenderlo? Come fanno a spacciarlo per un grande successo?
e così la dx si appoggia al professore, declamando l’incapacità di trovare un candidato sindaco in una delle tre case, e piegandosi ipocritamente all’ipocrita civismo, dimostrando di essere peggiore di chi l’ha preceduta non solo sul piano amministrativo, ma anche su quello etico.
Ma ormai non c’è nessuna vergogna ! Quello che importa è vincere, lottizzare, clientelizzare e usare il potere per fare i propri interessi( panxeri docet).
Anche quest’anno molti divertiranno le urne, molti voteranno il meno peggio( e peggio di questi, a parte poche eccezioni come l’assessore alla cultura, è difficile trovarli, se non sono riusciti a trovarsi nemmeno tra loro.
Ma i vecchi catenacci residuati dei tempi dei socialisti, comunisti e democristiani qui a Sienina non arrugginiscano mai?
Gira che ti rigira siam sempre lì.
Siamo tutti d’accordo che le intercettazioni sono cruciali per arrestare i boss.
Certo che doveva essere una telefonata lunghina questa … durata minimo 30 anni.
Tempo fa c’era anche una pubblicità: una telefonata allunga la vita …
Chissà che piano tariffario aveva Matteo nostro.
Su mafia: che dire di Nordio?
“L’Italia non è così infiltrata da articolazioni mafiose”
E di FdI che aveva candidato al CSM come membro laico un indagato in un processo per ndrangheta?
Caro Roberto,
le parole del Ministro Nordio sono molto gravi, comprese quelle sui PM: spero che servano ad illuminare tante menti obnubilate, che ancora non vedono l’attacco di certa politica (quasi tutta, purtroppo) alla Magistratura.
La nuova Commissione sul Caso Rossi, in fin dei conti, a cosa può servire – oltre che alle Iene, per qualche puntata in più -, se non per attaccare in modo veemente i magistrati?
L’eretico
L’inesperienza di governo è evidente per i fratelli di Giorgia, ma è gente che impara in fretta ed avendo davanti ormai le praterie e le steppe abbandonate da quell’altri, che ormai guardano solo il proprio ombelico, presto saranno molto più bravi di loro anche nella loro specialità: la gestione delle poltrone …
Sulla Giustizia il discorso sarebbe infinitamente più complesso, non può essere ridotto a slogan e quindi mi astengo.
Dico soltanto che sarà molto difficile far peggio di quella brava (e Dio ci scampi sempre da quelli bravi a prescindere … sono certo che ne avete uno ben impresso in mente) che lo ha preceduto.
Magari impegnandosi molto, però, ce la potrebbe anche fare … chissà.
Inesperienza? Ma con chi governava berlusconi?
Smettiamo di dare giustificazioni irrisorie!
Governare è difficile, e quando ci siamo ci dobbiamo sorbire le critiche di ciò che non va bene…sennò troppo facile!
Le elezioni ci sono apposta per mandare a casa gli incapaci( come la giunta senese-meno uno-) e provare con gente nuova, auspicando in una migliore gestione della cosa pubblica.
Vedi Sauro e vedi Roberto, al governo un conto è fare quello che da le carte (all’epoca Berlusconi) ed un altro fare il ministro (senza portafoglio) della gioventù (Giorgia), mi parrebbe ovvio … ma se si ripete pedissequamente quello che si sente dire dai soliti soloni della carta stampata, capisco che alla fine si possa anche credere che sia la stessa cosa …
Leggo – tra l’altro – che forse l’ingenuità sia stata il non aver difeso abbastanza il loro candidato perché l’incompatibilità tutt’altro che scontata.
Del resto pare sarebbe stato pure in buona compagnia https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/01/24/csm-dubbi-sullelezione-del-prof-in-quota-pd-non-ha-il-titolo-richiesto-dalla-costituzione-ma-a-giudicare-sul-suo-caso-sara-lui-stesso/6948026/
Non ho comunque approfondito nessuna delle due questioni.
La guerra è tutta sulla (Vice) Presidenza, senza esclusione di colpi.
Vedremo chi la spunta, la posta in gioco è notevole.
Per Siena si spera sempre tutti in “gente nuova” e capace che riesca a sgombrare davvero finalmente chi da 30-40 anni si dedica, direttamente o per interposta persona, al piccolo o anche piccolissimo cabotaggio della nostra politica cittadina. Anche basta.
Rammento al dott Panzieri:
Roccella
Fitto
Casellati
Tajani
Crosetto
Giorgetti
Urso
Salvini
Bernini
Sataniche
Piantedosi
Musumeci
Calderoli
Tutti novellini inesperti
Se per l’ingenuità (sempre anime candide, vero?) si riferisce alla candidatura del membro del CSM (a parte che il paragone col precedente non regge) direi piuttosto che si sia trattato di un barlume di senso del pudore della Meloni, che mentre celebra il successo per la cattura di Messina Denaro, non se l’è sentita di candidare un personaggio in odore di rapporti (sempre tutti da dimostrare, ci mancherebbe) con la ndrangheta, e ha imposto la sua rinuncia.
Non hai capito Roberto. L’elenco non serve a niente.
Conta solo chi da le carte.
E chi da le carte – per adesso – è nuova.
Una donna minuta (più o meno) sola al comando.
Ma dagli tempo … vi spiccia casa.
Intanto il CSM.
Questo gioco evidentemente non paga più.
Nanni direbbe sempre la stessa cosa.
Ed io chi sono per contraddirlo?
….screeeeeeetch……gli specchi sono scivolosi ….
con affetto
Contento te …
La capacità e l’umiltà di imparare dai propri errori conduce al successo.
La presunzione di insussistenti superiorità al disastro.
Ricambio l’affetto.
Messina Denaro : voglio fare l’avvocato del diavolo
L’auspicio, risalente a pochi giorni prima della cattura, del ministro Piantedosi di poter arrestare durante il suo mandato il super latitante e l’intervista rilasciata da Salvatore Baiardo a Giletti nel novembre u.s. sulla possibilità che MessinaDenaro fosse malato e potesse consegnarsi, non potrebbero rappresentare due facce della stessa medaglia ( …informazioni) ?
Passare per inesperienza il candidare al CSM uno coinvolto in qualche maniera in un processo per ndrangheta, mi pare generoso.
Che poi ci sia questa vulgata che Fdi sia un partito composto da novelli del governo, mi fa ridere. A partire dalla Meloni, sono quasi tutti personaggi che abbiamo già visto all’opera nei governi di centrodestra.
Ma andiamo!
Scusatemi ma non resisto.
Siamo nel mezzo ad un vortice di aria artica (mi pare l’abbiano chiamato addirittura Thor per spaventare qualche vecchia signora) è appena scesa la prima neve della stagione anche a bassa quota sull’Italia e forse domani nevicherà pure da noi in città.
Enrico Letta, però, al congresso del PD annunzia testualmente: “oggi è finito l’inverno, inizia la primavera”.
Ma come si fa ?!?!?
E poi magari si offendono se qualcuno gli dice che ormai vivono fuori dalla realtà …
Stendiamo un velo pietoso
Nordio è forse l’unico ministro di questo governo con un minimo di spessore.
Più canzonette di Shakira meno intercettazioni (prive di valore giudiziario) sui giornali…
… buongiorno e buona domenica a tutti, in relazione all’evento dell’anno (la cattura del boss) si leggono commenti (su blog, quotidiani e media in generale) fra l’irritato e il disgustato dovuti essenzialmente al tempo che la Giustizia ci ha messo per assicurare un pericoloso criminale alle patrie galere, diciamo cosi … ma allo stesso modo e ribaltando la concezione si può pensare che, appunto, possono passare 30 anni o anche più ma alla fine la Giustizia Italiana arriva sempre, perlomeno per certi tipi di reati … cosi come si legge e si sente tanti, molti, contrari alla pena cosi lieve (ora che è nelle mani della Giustizia ha diritto alle cure ed essenzialmente alla vita) per uno che ha commesso o ordinato l’esecuzione di tante stragi e che è stato causa di periodi bui che hanno interessato tutti gli italiani ma anche qui, siamo in uno stato di diritto e i Diritti fondamentali non sono selettivi ma erga omnes; in pratica lo Stato non può e non deve scendere allo stesso livello dei criminali che persegue … questo è lo stato di diritto, purtroppo in questo caso e per fortuna in tanti altri
posso concludere dicendo e sperando che la rete, il groviglio (per usare un termine ai Senesi famigliare) che l’ha certamente protetto venga, ora, anche questo definitivamente sgominato e punito allo stesso modo … fiancheggiatori, autisti, medici, “fornitori di identità”, istituzioni, politici e cittadini in generale … questo si!
Ho sentito che il PD vuole cambiare nome! Proporrei Partito Bella Ciao! Con segretari* Sclein!
Allora Bell* ciao
La divisione della dx è la dimostrazione che l’azione amministrativa è stata fallimentare, a cominciare dal ” licenziamento ” dell’assessore ai lavori pubblici, la sostituzione del guelfi, le dimissioni indotte della Puglia e la mancata candidatura condivisa di un nominativo unitario valido( per esempio l’attuale ass alla cultura)sono la manifestazione della incapacità di questi politicanti, che hanno pontificato dall’opposizione per poi piegarsi a vecchi arnesi del socialismo degli anni 80
in un post su fb pochi giorni fa l’avv. Pagni ha esplicitato abbastanza bene questa situazione , chi sta appoggiando Castagnini non può mai nella vita definirsi di centrodestra, è il solito gruppo di potere che fa il bello e cattivo tempo a siena da decenni, gli amici di mussari ceccuzzi ecc…
che sono gli stessi poi che hanno fatto eleggere l’attuale sindaco…
Non di solo Giorgia è il passato esperto della dx al governo…lei da mi della gioventù fece un gran lavoro, checché se ne dica: ha conosciuto e imparato ad abbindolare i giovani; ma nei governi mediante c’erano tanti altri che ci sono adesso: li devo nominare, o con un piccolo sforzo( di memoria o di ricerca) si evocano?
Dunque basta giustificazioni: sono incapaci( qln anche opportunista, come i lobbisti delle armi o dei locali) .