Quelli che l’Ucraina si deve arrendere (per il suo bene), parte III
Venerdì santo, si ritorna alla Via crucis presenziata: un ritorno al pre-Covid, cosa che ci fa ovviamente piacere assai, anche se più passa il tempo e più non digeriamo le modalità del lock down duro – quello sì, quasi cinese – della primavera 2020: in redazione, continuiamo a pensare che il costringere intra moenia milioni di persone, in quel modo specifico, sia stato un grave errore. Come il rincorrere chi correva o andava in bicicletta senza dare noia a nessuno, e semmai facendo del bene a se stesso: ne abbiamo già parlato tanto, ne riparleremo ancora…
PROPAGANDE E DEMOCRAZIE
Oggi, però, parliamo di Ucraina: purtroppo per molti, essa sta resistendo; nel mondo come era fino al 24 febbraio 2022, saremmo stati tutti – con i vari distinguo – a lodare il coraggio e la determinazione di questo popolo, contro i maledetti invasori. Qui (in Italia) ed oggi, invece, sono molti i “pensatori” che eccepiscono su tutto.
C’è la propaganda russa, sì – dicono -, ma c’è anche quella ucraina: ergo, pari e patta; i milioni di profughi che fuggono? Boh, forse stare a casa loro gli era venuto a noia, volevano finalmente provare l’ebbrezza dell’attraversata del confine, meglio se ad Ovest. Come diceva un famoso filosofo – che ci permettiamo di parafrasare – di notte tutte le propagande sono nere, quindi di cosa si lamentano questi ucraini? I morti ammazzati – lo abbiamo già scritto in un altro pezzo – erano tutti attori…
E poi, con tutte le Guerre che ci sono nel mondo, è 50 giorni che si parla solo di loro, dicono quelli divenuti espertissimi dei conflitti altri: tutti profondi conoscitori dello Yemen, per esempio; gente che iniziava notoriamente le giornate, prima del 24 febbraio, leggendo la stampa internazionale con i suoi report africani: perché non si parla delle porcate che succedono lì, eh? Perché Mentana tira la carretta degli speciali, giorno dopo giorno, e non l’ha fatto per la Guerra in Mali?
Infine, il grande dibattito: l’Ucraina è democratica o no? Per loro, ovviamente no; se ne potrebbe scrivere fino a domani, ma almeno due certezze granitiche restano: di certo, rispetto alla Russia putiniana, l’Ucraina di Zelensky è l’Atene di Pericle (la quale era assai bellicista anch’essa, peraltro); di più: anche se fosse una fior di dittatura, Putin non avrebbe ugualmente avuto alcun diritto a violare la sua integrità territoriale: né nel 2014 (Donbass e Crimea), né tantomeno nel 2022. Oppure si accetta il fatto che se c’è una dittatura – quale non è l’Ucraina – si possa invadere senza problemi?
Questi, se qualcuno gli invadesse la Bielorussia – quella sì, notoria culla della democrazia -, allora sì che scenderebbero in piazza a pretendere l’autodeterminazione del libero popolo bielorusso…
RICORDATE L’11 SETTEMBRE, DI GRAZIA?
Premesso che ovviamente nessun filoputiniano (se non qualche testa caldissima) si dichiara e si dichiarerebbe mai come tale (è come l’essere razzisti o omofobi: bisogna sempre premettere di non esserlo, prima di esserlo nei fatti), e ri-premesso che i succitati sono solo pensatori che cercano di rendere la variegata complessità del momento (semper laudabitur, la complessità), ci permettiamo di fare notare un’altra cosa, oltre a quelle già evidenziate in pregressi interventi post 24 febbraio.
Vi ricordate il dopo 11 settembre, con tutto il suo contorno di rabies antislamica? Vi ricordate il pamphlet della Fallaci? Anche i più moderati, di fronte a quello che era un rivendicato – da Osama bin Laden – attacco all’Occidente e ai suoi valori, provarono un moto di disgusto e di ripulsa, oltre che di solidarietà verso il popolo americano. Ci sentivamo, contro il nemico, tutti dalla stessa parte della barricata: non così oggi, invece.
O magari si potrebbe andare a tempi più recenti, con l’attentato a Charlie Hebdo, con cui iniziammo quel 2015: Osama non c’era più, ma l’idra del terrorismo islamico era ancora ben viva e capace di colpire a sangue il cuore dell’Europa, Parigi (ed il peggio sarebbe dovuto ancora arrivare). Il giorno dopo, solidarietà all’insegna del “Siamo tutti Charlie Hebdo”.
Eppure, anche in quel caso si rischiava grosso: se i russi sono tanti e ben armati, il mondo islamico – pur con tutte le sue divisioni intestine – è composto da quasi 1 miliardo e mezzo di fedeli; in più, se oggi c’è la questione del gas, allora c’era – e c’è ancora, anche se non per gli USA – da trovare il petrolio; il pericolo di certe prese di posizione era evidente: eravamo all’interno di una polveriera, insomma (senza l’atomica? Sì e no: il Pakistan ha un arsenale nucleare, per esempio; altri medio orientiali – a parte Israele, sicuro – forse). Eppure – con tutti i rischi del caso – lo ripetiamo: si remava tutti dalla stessa parte, contro un nemico terribile.
Pur con qualche distinguo, 2o anni or sono evidentemente i valori occidentali rappresentavano un valore da difendere, sapendo benissimo di quante storture fossero stati capaci i loro paladini stars and stripes (come dimostrato per esempio nello scellerato caso dell’Iraq 2003). Oggi è largamente così in tutta Europa, a parte l’Italia, culla maior dei criptoputiniani.
Ma insomma, che dico? Nessuno è davvero filoputiniano: così come non esistono i razzisti e non esistono gli omofobi, per Zeus…
SVEZIA E FINLANDIA VOGLIONO LA NATO
In settimana, si è saputo della volontà – fresca fresca – di Svezia e Finlandia di rompere il tabù del loro plurisecolare (nel caso svedese) neutralismo, con una decisione che va proprio nella direzione di ulteriore avvicinamento allo standard occidentale.
Paesi democraticissimi (magari lo fossimo noi come loro), nonché culle del welfare (soprattutto la Svezia); con Premier, di sinistra, elette democraticamente, le quali si fanno paladine della richiesta di adesione alla Nato. Pensate un po’…
Non a caso, questo argomento mette in insormontabile difficoltà i criptoputiniani di casa nostra, i quali non sanno più che pesci prendere sulla specifica questione, difatti per lo più glissandola; perché se Zelensky per loro è il comico (mai redento), nonché il pagliaccio-lacché degli States, rivolgere le medesime accuse a Magdalena Andersson – economista 55enne -, e alla finlandese Sanna Marin – 36enne, al momento dell’elezione nel 2019 la più giovane Premier del mondo -, le quali hanno un back ground personale e due Nazioni alle spalle ben diverse dall’Ucraina, è cosa un po’ ardua.
E perfino l’ex Premier finlandese Katainen – sul Corriere della sera odierno, pagina 9 – sostiene che “ognuno ha il diritto di scegliere come proteggersi”, e sull’Ucraina aggiunge che “tutti hanno diritto di far parte dell’Occidente”. Ma che volete, è un ex Vicepresidente della Commissione europea: nessuna dignità di persona, in più l’intervista è sulla “stampa con l’elmetto”, come scrive Travaglio.
Quanto all’ adesione, intendiamoci subito, e bene: va ponderata con la massima prudenza, sia chiaro; così come si è aperta la Ue troppo a Est negli anni scorsi, oggi ci vuole la massima lucidità nel soppesare i pro e i contro (che ci sono, certo); e bisogna che il Commander in chief Joe Biden – if possible – non dica la sua, per carità di Zeus: dopo tre volte che sbrocca – l’ultima è la trovata del viaggio a Kiev -, e che viene ripreso dal suo stesso staff (non da Trump, che sul termine “genocidio” gli ha dato ragione), crediamo che portarlo in un bel posto, a farlo riposare un pochino, potrebbe essere meglio per tutti. A partire da lui stesso.
La Finlandia – secondo la classifica del World happiness center – sarebbe il Paese in cui si è più felici del mondo (ma sarà di certo un’organizzazione finanziata da Soros, ci metterei la mano sul fuoco); vogliono entrare nella Nato, come la Patria mondiale del welfare più avanzato: felici, ma cretini? Ovvero lo fanno solo per lasciare senza argomenti spendibili i maneggioni criptoputiniani?
Ps Gesto tanto esecrabile, quanto idiota, quello ai danni di una dipendente della senese Universitas: scritte dementi contro il sindacato (Cgil), fascistoidi, chiaramente omofobiche; ma chi pensava-pensavano di essere, gli anonimi scrittori? Forse Kirill, primus inter pares della Chiesa ortodossa russa?
La durezza del lockdown a Shanghai, la facilità con la quale alcuni politici invocano la fine delle forniture energetiche russe ( ben consci degli impatti economici), la probabile fine della centenaria neutralità svedese, sono tutti segnali da non trascurare, di una volontà a “rieducare” le popolazioni, a prepararle ad un mondo diverso.
I prossimi anni saranno più facili per nazioni audaci come UK o Turchia.
Con tutti i limiti dell’occidente e dei suoi valori, la nostra resta comunque scelta obbligata, di sopravvivenza.
Un trauma per un popolo imbelle come il nostro ma superabile con la nostra innata capacità di arrangiarsi
Concordo su tutto, anche su Biden……..aggiungerei da parte mia che anche l’Italia per affrontare al meglio questa tragedia, ed anche per avere un ruolo per cercare di contribuire a superarla, avrebbe avuto bisogno di leader che non si fossero appiattì da super falchi alla linea Bideniana. Super Mario sarà bravissimo su tutto, ma in geopolitica, a mio avviso, ha lasciato un po’ a desiderare.
Non capisco, se sei d’accordo su tutto quello che dice l’erezione, come fai a dire che Draghi si sarebbe dovuto distinguere ba Biden ? In cosa ?
Caro Roberto,
credo che “erezione” stia per “eretico”, o mi sfugge qualcosina? Lo scrivo per chiarezza con i lettori, eh…
L’eretico
È come dici. Maledetta tastiera.
Ben detto caro Erotico
Io sono per l’Ucraina democratica e neutrale, ma certa propaganda mi lascia perplesso quando dicono che Putin sta perdendo. Attualmente ha occupato il Donbass, la Crimea, parte del Donec’k e minaccia Odessa, secondo i media è in crisi ed il suo esercito sta prendendo delle batoste. Diciamo che il popolo icruaino si sta difendendo coraggiosamente, ma dire che Putin sia vicino alla sconfitta è azzardato. Io spero che la diplomazia riesca a superare le effettive grandi difficoltà per una soluzione e, principalmente, qualcuno calmi il presidente Biden che finora non ha ben figurato anzi quando all’inizio sembrava che ci fosse un possibile compromesso tra le due parti ha assunto dei comportamenti che hanno inasprito gli animi parlando troppo presto di armare l’Ucraina. Finché si tratta c’è sempre una minima speranza a trovare una soluzione per una tregua e trattativa, ma quando comincia a scorrere molto sangue è più difficile a tornare indietro. Poi se la Finlandia e la Svezia vogliono entrare nella Nato dimostra che il presunto sconfitto Putin fa paura. L’Unione Europea ci ha fatto la solita brutta figura e già si vede qualche defezione occulta trai vari membri, vedi Ungheria e dintorni. Il mio modestissimo parere personale è quello di bloccare la guerra allo status-quo territoriale attuale perché il proseguo della guerra porterebbe ad un conflitto lungo di anni con sviluppi imprevedibili; ci vorrebbe un accordo con l’Ucraina neutrale, con patti precisi ed inviolabili. Questo però sarebbe compito della diplomazia e finora la vedo molto dura. Speriamo bene. Però date un bel calmante a Biden; penso se ci fosse stato il “matto” Trump avrebbe trovato un compromesso, l’America non è ouù in gradi di fare il gendarme del mondo e l’UE doveva avere più palle facendo fin dall’inizio da paciere senza delegare gli USA.
Vallo a spiegare a Putin e convincilo.
La Cina? Una dittatura. Fa quel che le pare, ha fatto da intermediaria tra Russia ed Ucraina e presto mostrerà il conto prendendosi Taiwan. Così la Turchia, una dittatura, nonostante il suo capo Erdogan che ha acquistato prestigio. Gli Usa hanno fatto la loro parte, facendo anche qualche danno da parte di Biden. E l’Unione Europea? Nonostante le buone intenzioni, ha fatto principalmente da comparsa.
In effetti la loro mediazione è stata un successone
L’Ucraina va sostenuta e aiutuata anche con armi, ma in UE e nella nato non ce la vorrei. Hanno 14 milioni di russofoni ed il leader del partito che li rappresenta (un amico di Putin) è ai domiciliari da un anno, e sono stati chiusi i loro media di riferimento.
Sono molto preoccupato dalla infima qualità delle persone che devono gestire questa crisi per conto dell’occidente. Il dibattito in Italia è inutile, l’America potrebbe lanciare attacchi aerei, missili o atomiche dal ‘nostro’ territorio senza neanche chiederci il permesso… siamo nelle mani di questo soggetto e di chi lo manovra:
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/presto-fate-qualcosa-joe-biden-nuovo-video-mette-imbarazzo-306779.htm
Caro Eretico, non ti leggevo da svariati mesi, poi un mio amico mi ha mandato uno dei tuoi pezzi sulla Guerra in Ucraina e sono tornato a leggerti come e più di prima. Visto che è Pasqua, per la prima volta ti scrivo, facendoti i complimenti più genuini e come nickname usando quello che veniva affibbiato a quel Leopardi di cui, da quello che ho letto, ti stai occupando.
Sono già stato lungo, e me ne scuso e vengo all’unica cosa di cui ormai ho lo spazio per dire.
Credo che questa guerra abbia posto un discrimine che prima che politico e di posizionamento geopolitico, è morale. Si può pensare di Zelensky ciò che si vuole, figuriamoci dei nazisti di Azov o di altri ancora. Ma tutta questa gente (aggredita) che lascia a milioni le proprie città sventrate, non suscita più quasi nessun senso di pietas, i morti tanto ci sono anche in Yemen. Il Papa può parlare quanto vuole, cambia ben poco.
Avevamo scelto Putin per gli affari, non solo il gas, e una buona parte dell’opinione pubblica italiana, in modo soprattutto indiretto, continua a preferire lui a Zelensky: magari sono gli stessi che nel 2018 hanno votato il Partito del comico, quello di Genova però…
Grosseto, lunedì dell’Angelo 1943, uno stormo di 48(quarantotto) fortezze volanti giunse inaspettato ed improvviso sui cieli della città, proveniente dal mare, numerose bombe a frammentazione -bombs cluster come in Ucraina?- caddero in pieno centro abitato, colpendo diversi edifici tra il centro storico ed alcune aree semicentrali al di fuori della cerchia muraria.
Le vittime civili furono 205, tra cui una decina di bambini che stavano giocando in un parco divertimenti allestito fuori Porta Vecchia. Si trattava di bombardamenti aerei strategici non indirizzati verso obiettivi militari ma studiati per diffondere il terrore tra la popolazione civile; come in Ucraina? Bretton Woods 22 Luglio 1944, gli stati uniti, spianata con le fortezze volanti la capacità produttiva e industriale dell’Europa intera, passano all’incasso imponendo la supremazia economica attraverso la centralità del dollaro americano in tutte la transazioni commerciali e finanziarie mondiali. A scanso di equivoci, per chi non avesse ancora capito l’antifona -alla conferenza di Bretton W. era stata infatti presentata una proposta alternativa leggermente più equilibrata rispetto alla centralità del dollaro americano da un’inglese di passaggio- il 6 e il 9 Agosto 1945 le bombe atomiche in Giappone causarono un numero imprecisato ed ancor oggi indefinito di vittime civili. Temo che siamo all’epilogo per una parte di mondo definito occidentale- ma il Giappone è mondo occidentale?-regolato con la deterrenza di potenza bellica e impostato su basi economiche sociopatiche sempre più foriere di evidenti devastazioni. Preparati le molotov Eretico il tempo sta per scadere, considerati i prezzi crescenti della benzina, presto per farti le molotov servirà la vendita di un quartierino in città.
Oggi : 74 anni dal 18 aprile 1948 . Brividi dalla storia : se gli italiani non avessero allora votato con saggezza, oggi l’ Italia potrebbe essere al posto dell’ Ucraina . E’ fantapolitica ?
Caro lettore,
hai fatto molto bene a ricordare quel 18 aprile 1948: anche tanti che votarono Togliatti, ex post hanno ammesso che gli è andata benone così…
A “Uno di passaggio”, poi, sul costo delle molotov: che dire? Se Putin ci invade, faremo come Zelensky: chiederemo armi a terzi. Io preferisco, nonostante tutto, chiederle al mezzo rimbambito di Biden che ad altri…certo, non lo farà di certo, ma un boccone ghiotto come l’Italietta di oggi, dove lo troverebbe Putin da invadere? In Ucraina si aspettava di essere accolto bene, e ha padellato di brutto; da noi, qualche tappetino in più lo troverebbe, stiamone pur certi: va benissimo così, basta non parlare di onore patrio e di altre baggianate simili. Io, ancora fermo ad una mentalità ottocentesca e risorgimentale, un pochino continuo a sentirlo: sono un rottame della Historia…
L’eretico
Non c’era nessuna possibilità che l’Italia entrasse nel blocco sovietico, eravamo già di proprietà americana. Se alle elezioni avessero vinto i comunisti un colpo di stato avrebbe instaurato una dittatura di destra, come poi successo in altri paesi.
Caro anonimo,
di fatto concordo: a Stalin bastava controbilanciare la debordante presenza USA in Italia con il suo Partito-affiliato più imponente d’Occidente, nonché con Tito – per quel pochissimo che ancora gli rimase fedele – all’uscio di casa; probabilmente chi votò per Togliatti, e poi ha detto di essere contento della vittoria di De Gasperi, faceva riferimento al ca..no totale in cui si sarebbe trovata l’Italia del post 18 aprile, con probabile colpo di Stato incluso.
L’eretico
La propaganda occidentale griffata Zio Sam & Comico è sempre più esilerante! Intanto arriveranno milioni di profughi e clandestini dal mediterraneo! Inoltre l‘ inflazione andrà alle stelle! In attesa di fiumi di soldi griffati UE osservo con curiosità! A questo giro ho l‘ impressione che qualcuno ha fatto male i propri conti… Prevedo un futuro scikke in progress… tendente allo stai sereno…
Qualcuno dei soloni di questo blocco che affermano che Europa è Stati Uniti, potrebbero dire secondo loro dove hanno sbagliato dal 24 febbraio e cosa dovrebbero, o avrebbero dovuto fare? fare?
Forse sarebbe bastato che Zelensky rinunziasse alla richiesta di entrare nella NATO, cosa che peraltro poi spontaneamente ha poi fatto e che vesisse affrontata effettivamente a livello internazionale la ormai annosa questione dei Russi del Donbass, dando finalmente esecuzione e sviluppo al protocollo di Minsk.
Sarebbe servito? Chi lo sa.
Il vero problema, però, è che non ci hanno neanche provato ad evitare il conflitto … anzi il comandante in capo, invece di prospettare (il che di regola non costa niente) un possibile intervento della NATO a sostegno all’Ucraina, il che poi di fatto è avvenuto, lo ha escluso sconsideratamente a priori in conferenza stampa.
In pratica un via libera a Putin …
Non essendo un complottista, non credo che fosse tutto premeditato per scatenare una guerra a tutto vantaggio dei soliti produttori di armi di gas e di petrolio made in USA e UK, ma soltanto una arrogante, stupida sottovalutazione dell’avversario da parte del più inadeguato presidente che gli USA abbiano mai avuto dai tempi di Jmmy Carter.
Come finirà? Bho.
Probabilmente oltre la Crimea i Russi si prenderanno, se non tutto, gran parte del Donbass russofono e l’Ucraina garantirà la propria neutralità.
La vera domanda, quindi, a ben vedere, non è cosa avrebbero dovuto fare, ma quello che avrebbero potuto fare per almeno tentare di evitare tutti questi morti e l’ulteriore crisi economica, che, come fosse la seconda lama del rasoio Gillette, sta recidendo alla radice quel poco di economia mondiale sopravvissuta alla pandemia.
La seconda domanda sarebbe dov’era l’UE? Ma qui la riposta – si sa – che non esiste.
Un tentativo diplomatico, comunque, andava fatto … qualcuno avrebe dovuto farsene carico.
Se fosse fallito almeno la coscienza sarebbe davvero pulita ed una guerra a quel punto inevitabile e quindi anche, per quanto possibile, alla fine giusta.
Ecco il mio pensiero non da “Solone del blog”, ma da essere umano fallibile, come tutti quanti del resto, molto preoccupato dell’escalation bellica in corso.
Io penso invece che c’è un solo colpevole, ed è sotto gli occhi di tutti. Di tentativi diplomatici mi pare siano stati fatti, ma l’unica risposta è stata la richiesta della resa incondizionata della Ucraina. E poi alla luce dei fatti la richiesta, peraltro mai accettata, dell’Ucraina di entrare nella Nato, era più che giustificata. Qui mi pare si confondono cause con effetti.
Piacerebbe tanto amche a me poterla pensare come te, Roberto.
Purtroppo, però, la realtà è sempre molto più complessa di come ce la raccontano.
Il bianco non è poi così bianco ed il nero così nero.
I buoni non sono mai così buoni ed i cattivi così cattivi.
Piano piano la verità emerge …
Come del resto è già accaduto per Kosovo, libia, Iraq etc.
Quello che mi stupisce è che qualcuno dopo vietnamiti, kurdi, afghani etc. sia ancora disposto a credere ed a morire a e per questo occidente, che quando sarà il momento conveniente li abbandonerà.
Siamo gente senza onore, ormai, che vive solo di informazione dopata e pensiero unico.
Spiace doverlo ammettere.
Io la vedo molto chiara la situazione, al di là di stabilire le tonalità di grigio dei torti e delle ragioni. Una sola parte è l’aggressore, a partire dalla Crimea. Altrimenti a furia ricercare sfumature, si dovrebbero giustificare anche i terroristi islamici, i mafiosi, le Brigate Rosse, Hitler, la Cina che vuole Taiwan etc. etc.
Non si tratta di giustificare niente, ma semplicemente di cercare di capire.
Solo i manichei pretendevano di vedere il mondo in bianco e nero …
Il gioco non è mai trovare il cattivo. Quello si sa, è di default.
Cogliere e smumature e provare a metterti nei panni dell’altro, del tuo avversario, ti collocherà sempre un passo avanti.
Quando, poi, emergerà la verità, come è successo del resto ogni volta per Bosnia, Libia, Iraq, Siria etc. almeno non avrai delusioni.
Quindi, abbi dubbi, sempre.
“Niente di ciò che appare è come sembra” diceva, del resto, anche Piero prima di attaccare l’incredibile “Fata Morgana” dal vivo …
Finirà che Putin si prenderà il Donbass e la Crimea, l’Ucraina resterà neutrale ed entrerà, per quanto importa, nella UE. Se l’aterosclerotico americano fosse stato calmo soffiando sul fuoco durante gli iniziali negoziati per evitare il conflitto, avrebbe operato più agevolmente la diplomazia e non ci sarebbe una guerra che sta facendo migliaia su migliaia di morti, tra cui tantissimi civili. La diplomazia avrebbe dovuto affrontare molte difficoltà, ma alla fine si sarebbe trovato un accordo. Putin non è uno stinco di santo, ma se a Biden avessero messo diverse testate nucleari a Cuba ad un tiro di schioppo dalla Florida sarebbe restato calmo? Nell’accordo di Minsk venne promesso dagli USA di lasciare l’Ucraina neutrale non associandola alla Nato, cosa non mantenuta. Poi consideriamo che il Donbass e Crimea hanno una maggioranza di popolazione russofona e filorussa. Nel referendum del 2014 in Crimea vinse la fazione per il ricongiungimento con la Russia, ma tuttora l’Ucraina supportata dagli USA e la pecorona Ue non l’ha considerato valido. Ai tempi del Kosovo, a maggioranza albanese, venne combattuto un conflitto per l’indipendenza dalla Serbia che venne appoggiato dagli USA, l’inutile ONU e la UE sempre al seguito. La Russia, storica alleata della Serbia, dovette subire l’annessione; due pesi e due misure. Sempre la solita storia, non ci sono i veramente buoni, ma sono tutti cattivi ed avidi di potere, insensibili alle sofferenze della gente comune. Ora ci sarà una brutta crisi economica per l’Europa e l’arrivo di milioni di profughi ucraini. Chi se la gode è la Cina che tra i due litiganti Putin-Biden, fa, o finge, la parte da paciere ed intanto si prepara a prendersi Taiwan. Anche un tiranno come Erdogan, vantaggio avendo fatto da paciere, ha riacquistato la sua fetta di rispettabilità alla faccia dei poveri curdi. Tempi duri e molto confusi.
1.Biden era l’unico a dire che Putin avrebbe invaso l’Ucraina e nessuno gli credeva (nemmeno io)
2. Non sono certo state la dichiarazioni di Biden a non fermare Putin
3. I negoziati sono tutti falliti perché Putin non ha mai accennato alla possibilità di fermarsi (nemmeno Turchia, Israele, Cina, oltre ai leader Europei sono riusciti ad ottenere nulla)
4. L’Ucraina ha chiesto di entrare nella NATO, ma la richiesta non è mai stata accolta, anzi anche a conflitto iniziato questa possibilità è stata esclusa)
5. In Ucraina non ci sono missili nucleari (tra l’altro Mosca è potenzialmente già raggiungibile dai missili da ogni parte di Europa dove sono già presenti)
Sull’Ucraina-Russia. Comunque vada l’Europa perderà. Non ci smarcheremo dalla protettiva (?) degli USA, ma ne diventeremo ancora più dipendenti vassalli. L’italia anello debole nell’Eu con gli accordi con la Tunisia ed altri paesi dell’altra sponda del Mediterraneo si dovrà digerire i tanti barconi che ancora arrivano ed arriveranno a Lampedusa per la felicità dei buonisti e delle loro associazioni; quanti soldini assorbiranno, tanti per loro e le briciole ai migranti. Malta e Spagna faranno le sole orecchie da mercante. Arriveranno dall’est tanti profughi ucraini e questi non li possiamo certo respingere, ma per quelli dei barconi magari una regolamentazione sarebbe opportuna. La ciliegina sulla torta è che verrà introdotta una patrimoniale a livello europeo in solidarietà dei profughi ucraini. Chissà se poi i soldi gli arriveranno o la solita burocrazia se li fagociterà? Tempi duri, non spero più nemmeno nelle prossime elezioni nazionali, ormai dipendiamo da Draghi e la UE, i nostri politici si sono dimostrati incapaci senza appello. Meno male che sono anziano perché il futuro lo vedo nero. Unica nota positiva é che difficilmente la guerra diventerà nucleare perché anche i grandi capi della Terra ne soffrirebbero le conseguenze. Troppo lungo e prolisso: chiudo.
Ottimo pezzo, come del resto tutti quelli scritti fin qui sulla guerra d’invasione russa in Ucraina. In questo ho tuttavia particolarmente apprezzato il rimando al lockdown “cinese” di primavera ’20, in relazione al quale anche al sottoscritto la rabbia non sbollisce…
All’epoca (quasi) un intero Paese, oltre a cantare Azzurro sulle terrazze, si faceva le seghe (mi si passi l’espressione poco elegante) sugli elicotteri della Polizia che braccavano un pericoloso runner untore che correva per cazzi propri su una spiaggia deserta… ci stupiamo quindi degli attuali distinguo filo Putin? Ha ragione il ragazzo dei Maneskin…
Caro Amico T,
ti ringrazio del commento favorevole: uno dei pochi, in questi perigliosi tempi, e proprio per questo ancora più gradito.
Ti concedo volentieri anche l’espressione stilnovista, suvvia…
L’eretico
Ah già la Cina. Ora si prevede un’altra ondata covid da quelle parti. Speriamo bene perché molti siamo vaccinati, ma se lo facessero anche i no-vax sarebbe meglio. Di come sono andate le cose la Cina dovrebbe pagare miliardi di € perché è la responsabile della pandemia. Parere personale, ma la penso così e dubito nello stesso tempo di un minimo risarcimento. La Cina in questo momento vive un periodo d’oro; rimane neutrale e sorniona e, mentre gli USA e la Russia litigano, specula della loro distrazione per prendersi Taiwan.