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Dalla Russia, con orrore…

- 06/04/22

Settimana bloggeristica di grande interesse: oggi, inevitabilmente, si parla della Guerra in Ucraina; venerdì, pezzo nutrito assai sul Caso Rossi: domani, giovedì, audizione bis per il PM Nastasi – sotto durissimo attacco renziano -, ed in più, incredibile dictu, in queste stesse ore stanno uscendo tre libri tre – tutti alla fine convergenti nel negare il suicidio, si pensa – sul Caso in questione (si sono dati appuntamento?). Ciccia al fuoco, anche troppa…

DALLA RUSSIA CON ORRORE

Ci voleva Bucha, per sapere e capire a quali livelli di orrore si era arrivati? Pare che siamo intorno al 90% di vittime civili, in questa “Operazione militare speciale” (molto speciale, in effetti), ergo con percentuali decisamente superiori non solo a quelle della Grande Guerra, ma anche a quelle della Seconda Guerra mondiale, come risaputo molto più impattante sui civili della prima.

Nei giorni scorsi, abbiamo visto come – da fonte autorevole come l’istituto Nevada (certificato anche dall’oracolo Lucio Caracciolo, mai così tirato per la giacchetta: ognuno ne ascolta e cita i pezzi a suo favore) – l’83% dei Russi sarebbe favorevole alla “Operazione militare speciale” voluta da Putin (per difendersi dall’Ucraina, si capisce). Un sondaggio nella Russia putiniana, specie adesso, ha un valore pari a quello sull’occupazione in certe zone d’Italia: però non può neanche essere eluso tout court, su questo non c’è dubbio alcuno.

Quindi, un po’ per conformismo abbinato a paura, un po’ perché davvero convinti (un pochino anche perché qualche migliaio di dissenzienti stanno meditando, al chiuso, su quanto sia bello lo stare in Russia a manifestare per le proprie idee), la stragrande – la stragrandissima – maggioranza dei Russi sta con l’aggressore, il macellaio di inermi Putin (lo diciamo subito: il Presidente Biden ha sbagliato, e di brutto, a definirlo così, perché la diplomazia impone delle forme).

In definitiva, su questo sia consentita una brevissima riflessione: nessuno tocchi la grande Cultura russa, dalla Letteratura a molto altro; al contempo, come è sempre successo in ogni guerra di aggressione (vedasi la Second world war di cui sopra), non è che “Putin venga da Marte”, come ha scritto Anna Zafesova: eccetto chi si è dato in qualunque forma concretamente da fare contro Putin, gli altri russi sono “volenterosi carnefici” di Putin. E basta con il vittimismo, magari: vi sta bene il macellaio di inermi, non a caso grande, convinto, rivalutatore di Stalin? Forse, in fondo in fondo, qualche motivo ci sarà…

IL CASO POWELL

Sulla High line, a New York City, c’è una curiosa statuetta bronzea – autore tale Goskha Macuga, che sarà certo quotatissimo -, datata 2009, la quale ritrae l’allora (nel 2003) Segretario di Stato USA Colin Powell – un figlio del Bronx -, nell’atto più basso della sua brillante carriera militare e politica: allorquando andò all’Assemblea generale dell’ONU a sventolare le prove (molto presunte) delle armi chimiche e batteriologiche che Saddam Hussein avrebbe avuto nei suoi depositi e magazzini.

La celebre smoking gun che servì per giustificare e legittimare l’erratissima invasione dell’Iraq, foriera di tanti futuri dramma; correva l’anno 2003, marzo: un errore geopolitico devastante, al quale – sarebbe bene ricordarlo – in Europa solo la Francia di Chirac disse esplicitamente di no (ed i Francesi tornarono ad essere “mangiarane”, mentre gli europei tutti erano imbelli dediti a Venere, a fronte dei marziali stars and stripes dediti a Marte).

Colin Powell non c’è più, un mieloma multiplo abbinato al Covid se l’è portato via nell’ottobre scorso; quella statuetta bronzea, però, c’è sempre – non rimossa neanche da Trump -, monumento ad una società che sa criticare se stessa ed i suoi, clamorosi e devastanti, errori storici. Vietnam docet, fra gli altri esempi.

Ci sarà mai, in Russia, qualcosa di simile? Per ora, sulla Piazza rossa c’è ancora la mummia di Lenin, poi si vedrà…

 

L’UCRAINA, TERRA DI ATTORI E COMPARSE

Infine, una considerazione sul popolo ucraino: un popolo di attori e di comparse, no? Il dominus – ormai lo sanno tutti – è un ex attore, di fiction e di altri programmini e programmetti: ora sta sic et simpliciter continuando a recitare, nevvero? Prendendoci per il culo, tra l’altro, perché lui ovviamente è, al massimo, nella comoda Leopoli, a differenza di quello che pensano e dicono quei coglionazzi prezzolati del mainstream mediatico, i quali sono adusi scrivere che lui è ancora a Kiev.

Forse, però,  più brave ancora sono le comparse, nel fu granaio d’Europa: in attesa della inchiesta indipendente richiesta dalla garante internazionale per la libertà di stampa (la Cina, si intende), in redazione a noi pare già chiaro che i fatti di Bucha – ma anche di tanti altri luoghi ucraini – siano tutte goffe e squallide montature. Non avevamo bisogno che ce lo dicessero Putin stesso o Lavrov: noi – che siamo piuttosto scafati – si era già capito, da domenica.

Quella donna riversa per strada, con ancora lo smalto sulle unghie (non sarebbe stato più credibile toglierselo, prima di inscenare la farsa, di grazia?), era nella tipica posizione della falsa morta: ora sarà a spassarsela, con il marito o con chi per lui, e a farsi due grasse risate; i migliori, però, sono stati quelli delle fosse comuni (ovviamente pseudosepolti dai loro concittadini), i quali – per respirare al meglio prima dell’arrivo delle telecamere – avevano una cannula che portava loro aria, durante la loro permanenza ipogea: quando, poi, sono arrivati gli inviati dei giornaloni internazionali, i Goebbels ucraini sono subito passati tre volte in su ed in giù sopra le loro teste (segnale convenzionale, pattuito da tempo), per segnalare che si stava iniziando a scavare. Che si svegliassero, i pigroni!  Ma non avete visto come erano freschi, appena tornati in superficie?

Un po’ di stress in più c’è stato per i bambini, quello sì: ma le mamme li avevano rassicurati – prima della pseudosepoltura – che loro li avrebbero riabbracciati, e che lo stavano facendo per la Patria. Un piccolo sacrificio, suvvia.

E quella messinscena degli stupri di gruppo? Ma dai…dispiace che anche una inviata come Francesca Mannocchi ci sia cascata, raccontando – sulla Stampa odierna, pag. 3 – di quella Tania, che provava a nascondersi i capelli e ad imbruttirsi, nella speranza di non essere violentata. Ma dai, su, ma come si fa…poi, se del caso, sarà stata ben contenta: a Bucha lo sanno tutti che non succedeva mai niente, ve lo immaginate questi baldi fucilieri siberiani – giovani e forti – che piacevoli fuori programma avranno saputo organizzare?

Eh, che cose turpi che succedono, a non praticare più l’arte del dubbio, dello scetticismo: è incredibile quanti ingenui beoti ci siano ancora a giro, i quali continuano a pensare – come si fa ad essere così cretini, scusate il termine, come si fa ad essere così cretini? – che le truppe di Putin potrebbero macchiarsi di cotanta barbarie…e poi, anche se fosse? Perché non si dice niente dello Yemen, eh?

11 Commenti su Dalla Russia, con orrore…

  1. Gp scrive:

    Diffido sempre della propaganda… per condannare l’operato di Putin basta e avanza una foto aerea di Mariupol. Non ho bisogno delle foto con lo smalto per capire cosa stia succedendo, ma mi pare che, forse fin dai bombardamenti alleati sui civili della seconda guerra mondiale, abbiamo maturato una ‘simpatia’ assolutoria verso missili e bombe, che mietono il 90% delle vittime, mentre (giustamente) non tolleriamo coltello e fucile ed abbiamo bisogno di questo tipo di vittime per indignarci.

    • Eretico scrive:

      Caro Gp,
      la tua considerazione sulla diversa forma mentis con cui giudichiamo i morti (civili) è senz’altro stimolante: in effetti, l’Occidente si indigna più facilmente se dei civili vengono ammazzati sul ciglio della strada, che non dal cielo.
      Certo, se prima di essere uccisi (quelli non dal cielo, ovviamente) sono stati anche violentati o torturati, peggio ancora è…ma va da sè che sono classifiche che lasciano il tempo che trovano, su questo non c’è dubbio…

      L’eretico

  2. leonardo scrive:

    Toni capuozzo non è proprio il primo sbarbatello.
    Il risultato finale NON CAMBIA, sempre strage di civili è, sempre vite non vissute e ormai più senza significato …nella loro bellissima esistenza che potevano avere. Chi arma lo fa per il fine di uccidere sempre e comunque un povero cristo che si trova di fronte, per un gioco sporco condotto e deciso da altri. L’unico potente che lo ha capito è il papa. Dall’altra parte a giocare ci si divertono tutti, finchè le pedine sono gli altri. Bisognava essere quel nuovo mondo tanto sbandierato in occidente e invece siamo sempre gli stessi uomini del 900

  3. alberto bruttini detto "Il Cacaccia" scrive:

    Un cosa che mi ha impressionato è stata come siano riusciti a convincere i bambini di due-tre anni a fingersi morti.
    Bravi bravi bravi

    • GRANDESTATISTICO scrive:

      Mi son permesso di segnalare il tuo intervento titolando ‘SULLA TRAGEDIA UCRAINA UN PICCOLO FIORE DI GENIO’ ai quotidiani CORRIERE DELLA SERA (minima speranza di pubblicazione) e LA RAGIONE . Auguro a tutti che tu possa esprimere la tua umanità in momenti più sereni, che non vedo tanto vicini.

  4. Pierpaolo scrive:

    Da una parte la propaganda Occidentale e dall‘ altra la propaganda Russa! Con l‘ unica differenza che da una parte c‘ è un popolo orgoglioso con un‘ identità e dall‘ altra parte il niente assoluto! In ogni modo, come dicono i simpaticoni del PD, se è vero che bisogna intervenire tutte le volte che c‘ è un aggredito e un‘ aggressore, bisognerebbe farlo anche nei confronti del popolo Palestinese! Cari scikkosi.. dallo slogan pieno di retorica..

    • Anonimo scrive:

      Il rapporto fra la propaganda occidentale e quella russa e fra le rispettive libertà di espressione a mio avviso si spiega bene confrontando le storie di Assange e della Politovskaya… noi siamo messi molto male ma loro ancora peggio.

      • Residente a Dubai scrive:

        La propaganda occidentale sta raggiungendo il grottesco. Mi raccomando spengete bene i condizionatori, altrimanti Draghi e Letta vi mettono in castigo. Onore al valoroso popolo russo.

        • Gp scrive:

          Concordo sullo stato della propaganda occidentale… tra l’altro ogni tipo di dibattito da noi è perfettamente inutile, visto che tutto quello che ha fatto e farà ĺ’Italia, lo deciderà l’omino rincitrullito americano che ha la valigetta coi codici delle 80 bombe atomiche che ci ritroviamo sotto i piedi…
          Comunque con la Russia ancora non mi ci cambierei

  5. Paolo Panzieri scrive:

    Si dice che gli U.S.A. persero la guerra del Vietnam in TV.
    Probabilmente gli Ucraini pareggeranno la loro sul Web.
    I video che girano in rete ci riportano direttamente a 70 anni fa sul fronte orientali.
    Documentano esattamente quello che al tempo si poteva forse solo scrivere o, nella migliore delle ipotesi, rubare in qualche fotografia, e che adesso è squadernato direttamente dinanzi ai nostri occhi.
    Tutto ciò, almeno apparentemente, in presa diretta, certamente senza il filtro dei media, che possono solo cercare di selezionare il materiale più funzionale alle loro tesi. Media che non possono, però, impedire che passi pure quello sgradito.
    Il quadro d’insieme è devastante.
    I Russi (zaristi, comunisti o putinisti) li conosciamo bene, gli Ucraini sono cresciuti alla stessa scuola. Quello che alla fine li distingue significativamente è soltanto un fazzoletto blu oppure bianco al braccio sinistro.
    Quindi, il macello è servito.
    E col passare del tempo, tra vendette e vendette delle vendette, sarà sempre peggio: è la guerra purtroppo.
    L’unica domanda da porsi dopo 44 inutili giorni di conflitto non è chi sia il più cattivo (anche perché lo sappiamo bene), ma cui prodest?
    La rsposta, però, non può essere sempre nel vento, amici miei.

  6. Cecco scrive:

    Voglio ripeterlo per poter esprimere un concetto senza essere tacciato di filoputinismo: sia maledetto Putin nel giorno in cui ha deciso di iniziare questa guerra! L’eccidio di Bucha è probabilmente vero (al netto della propaganda) perchè insomma, in qualsiasi guerra, giusta o meno che fosse, chi è armato, giovane e forte, difficilmente non si è fatto tentare dal sopraffare chi è inerme. In Italia si sono subite le marrocchinate anche se gli eserciti alleati stavano dalla parte giusta, in Vietnam, complici i fotoreporter, sono stati smascherati atti simili commessi dai soldati Usa a danno delle popolazioni civili locali, ed anche, ma la cosa è adesso passata nel dimenticatoio, i soldati italiani furono sospettati di praticare la tortura nella nostra prima missione all’estero del dopoguerra ovvero in Somalia (chi si ricorda la questione?). Se poi torniano con la memoria alle nostre guerre coloniali basta leggere Del Boca per capire che nessuno pare immune dall’approfittarsi del vantaggio di essere armati contro degli indifesi. Probabilmente l’elenco sarebbe infinito e chissà se esiste un esercito esentato da essere stato perlomeno corresponsabile nell’aver commesso atrocità e vigliaccherie. Questa premessa, forse troppo lunga, per ribadire che la guerra fa sempre e comunque schifo ed atrocità e vendette ne costituiscono la cornice. Per motivi professionali ho conosciuto un ex mercenario, il quale mi raccontò di essersi congedato dopo aver assistito, come casco blu, ai massacri nella guerra tra Tutsi e Hutu, niente di nuovo dunque sotto il sole dell’umanità a tutte le laitudini: chi invoca, predica, provoca e glorifica la guerra sappia che questa è sempre questa merda. Buona serata.

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