Antropologia della complessità…
Dopo la ripresa della settimana scorsa, anche questa domenica saltiamo la rubrica culturale del blog: la guerra in Ucraina ci pare più cogente; peccato per i vari argomenti che ci eravamo prefissi di approfondire, fra i quali un ricordo di un bravo attore come Gianni Cavina, scomparso ieri (cercheremo di riparlarne quam celerrime).
SIAMO TUTTI “COMPLESSI”
Più di un mese di guerra di aggressione imperialistica in Ucraina (ci scusiamo se non si usa l’espressione “operazione militare speciale”, ma proprio non ci riesce di farlo), e siamo alla fine della fase 1 (l’ha detto il Vate Putin, ergo è Verbo rivelato): vediamo dunque cosa succederà nel prosieguo; ieri, a Varsavia, il Commander in chief Joe Biden ha usato espressioni – soprattutto una – degne del suo predecessore Trump, certo del tutto inidonee a favorire un eventuale negoziato, e non a caso smentite dallo stesso, imbarazzato, Blinken. Nel frattempo, continuano ad essere sventrati palazzi ed ammazzati civili, bambini compresi, e le bombe cadono anche su Leopoli (Lviv), a 60 km dal confine polacco (come tra Siena e Firenze, per capirsi).
Dal punto di vista dell’antropologia culturale, però, ci pare che l’elemento nuovo creato da questa guerra (rectius: operazione militare speciale, ci mancherebbe), sia la definitiva emersione di una nuova categoria, all’interno della umana specie: quella che potremmo definire dell’ “uomo della complessità”.
Una categoria composta non solo da coloro i quali, ovviamente, ne sanno sempre di più, giacché non si limitano a leggere 5,6 quotidiani al dì (anche di impostazione diametralmente diversa), dopo avere metabolizzato qualche buon libretto sugli argomenti di cui si parla o si scrive, ma vanno ben oltre, abbeverandosi a siti, quelli sì ben informati, indipendenti e liberi. Insomma, ne sanno di più, perché sono più e meglio informati, per Zeus.
Lo scrivente – il quale rientra nella categoria meno informata e più faziosamente documentata, quella di chi fruisce anche dei “giornaloni” e dei libri scritti da specialisti: sia subito chiaro -, alza di conseguenza le mani e, riconoscendo la propria inferiorità documentale, si limiterà a fare emergere qualche aporia di fondo dell’altrui campo: ben consono, però, di essere in partenza uno sconfitto. Abbarbicato persistentemente ad una logica binaria primitiva (tipo il riconoscere che c’è un aggressore, violante il Diritto internazionale, cui corrisponde un aggredito), quindi ragionando da homo non ancora erectus se non direttamente da bonobo, è chiaro che si è destinati al fallimento, di fronte ai maestri della complessità; di fronte a coloro per i quali – come abbiamo titolato due nostri pregressi pezzi – l’Ucraina si sarebbe dovuta arrendere subito, il 24 febbraio: per il bene degli ucraini stessi, si capisce…
LA BRIGATA AZOV: UBIQUA E NAZISTA (W WAGNER E FORZA NUOVA)
La Brigata Azov – lo scriviamo giusto per i sempliciotti, i corifei della complessità lo sanno sin dall’atto fondativo della stessa – è un corpo paramilitare ucraino, che incarna ed ingloba l’ipernazionalismo ucraino, storicamente antisovietico (russo), nonché con chiare simpatie naziste. Stepan Bandera, campione del collaborazionismo nazista degli ucraini nella Seconda guerra mondiale, è guardato con ammirazione, fra i suoi aderenti.
Dal 24 febbraio, questa Brigata di estremissima destra sta strenuamente combattendo per difendere il suo territorio, aggredito in barba a qualunque diritto: prima del 24 febbraio, io mai e poi mai li avrei guardati come li guardo adesso, e a guerra finita – nel caso in cui l’Ucraina uscisse in qualche modo vincitrice – si porrà la questione del loro opportuno collocamento; oggi, però, a Mariupol come altrove, stanno combattendo da patrioti, contro un esercito – quello sì – che si sta comportando sul terreno come quello nazista, in tutto e per tutto (con la differenza che, all’inizio della guerra, ai nazisti il Blitzkrieg riuscì alla grande, mentre ai nazi-putiniani no).
Per gli adepti della complessità, però, se si parteggia per l’Ucraina (perché nelle guerre, per secoli, ha funzionato così, che ci si schierava, intellettuali compresi: si pensi a dove Dante collocava gli ignavi, vale a dire gli attuali equidistanti), ciò equivale all’ avere il poster della Brigata Azov in cameretta; in più, gli “azovisti” sono dappertutto, ubiqui all’ennesima potenza: i russi buttano giù il teatro di Mariupol? Ovviamente è una fake news, e comunque è colpa loro, degli azovisti, che si rifugiano dove sono i civili, tipo Hezbollah (casualmente schierato in aiuto di Putin, eh); si bombarda un ospedale pediatrico? Ci sarà stato dentro un futuro “azovista”, ergo ben gli sta, poche ciance. Bastava non ammalarsi, no?
Però poi, scusate un attimo: tutti i fautori della complessità (li chiameremo “complessisti”, non certo “complessati”), proprio in virtù della loro superiorità intellettuale, ci fosse una volta che si ricordassero dei mercenari al soldo putiniano della Wagner, presenti in vari teatri di guerra (in Cirenaica, per dire di un posto vicino a noi). A leggere i “giornaloni”, queste sono milizie per l’appunto mercenarie, mandate nei vari luoghi del mondo ove si dispiega l’imperialismo putiniano per fare il lavoro sporco, diciamo pure sudicio: ma questo lo scrivono i “giornaloni”, quindi vale come carta straccia. Infatti, i mercenari della Wagner sono esponenti di una visione gandhiana, appena velata di una spruzzata di liberaldemocrazia: in giro per il mondo – Ucraina compresa – si recano per portare cibo e medicine ai disgraziati, e soprattutto vanno a portare il Verbo (quello della complessità, ovviamente).
A proposito di “giornaloni”, su L’Espresso odierno c’è un pezzo di Antonio Fraschilla (pagg. 40-43), in cui si documentano le inchieste di due Procure della Repubblica (Genova e Messina), a seguito di una articolata indagine dei Ros sui rapporti fra Forza Nuova, mercenari (italiani), giornalisti, social manager e latitanti vari (anche i Ros, non sanno proprio cogliere questa complessità, sempre con questa fissa dei reati da scoprire, mah); tutti quanti questi signori diciamo non di estrema Sinistra, accomunati dal costituire la colonna di putiniani italiani: “una rete che lo zar di Mosca ha iniziato ad alimentare già dieci anni fa…una rete che oggi torna utile per sostenere la propaganda russa di guerra e per avere anche manovalanza sul campo”. Il campo della complessità, si intende…
W I PUTINIANI DICHIARATI ( ED IL CASO ORSINI)
Assistiamo, nell’attuale scenario politico italiotico, a pezzi (consistenti) di Partiti che nel 2018 hanno trionfato alle Elezioni (Cinquestelle e Lega), i quali fino all’altro giorno hanno avuto rapporti politici di grande ammirazione verso la Russia putiniana, per non parlare della relazione – quella, personalissima – del futuro padre Berlusconi (auguroni). Lasciando da parte tutta la presunta vicenda dei finanziamenti moscoviti, va da sé che l’imbarazzo politico è enorme, e le arrampicate sugli specchi, di rimando, lo stesso.
Poi, ci sono gli intellettuali alla Orsini: docente alla Luiss, fino al 24 febbraio editorialista de Il Messaggero, dopo l’invasione con acutezza ha capito di potersi ritagliare uno spazio di notorietà facendo il professore criptoputiniano (in senso complesso). Lui è il teorico della complessità da applicare alla guerra in Ucraina: come se le tesi di Kissinger, di Sergio Romano e di altri non le conoscessimo – non certo grazie a lui -, ci viene ad ammansire che non ci si può appiattire sulla dicotomia Bene-Male, essendo tutto ben più complesso. Ma guarda, toh: chi l’avrebbe detto. Bisogna cercare di capire, di comprendere e governare la complessità, svincolandosi dalle logiche binarie di cui siamo schiavi. Ma riguarda un pochino, toh: anche a questo, chi avrebbe mai pensato, se non ce lo avesse detto Orsini? Noi bonobo, pensato alle banane, si è già fatta giornata: ora, però, cercheremo di crescere, e di questo ringraziamo l’accademico di Confindustria.
Questi, insomma, sono coloro che hanno interessi – concretissimi, anche fosse solo l’insperata visibilità – da difendere, e dal loro punto di vista fanno il loro gioco.
Dopo un mese di guerra, però, crediamo ormai di potere scrivere quanto segue: se queste – dei politici di cui sopra – giravolte sono tragicomiche (con il primo elemento a prevalere sul secondo), abbiamo trovato chi è peggio, ovviamente a nostro immodesto parere: vale a dire i fautori della complessità a guadagno zero.
Il complessista normotipico e a guadagno zero, infatti, non ha niente di concreto da ottenere, né particolari scheletri nell’armadio da nascondere, nel difendere la propria posizione: ci crede proprio, senza alcun tornaconto materiale; diciamo che è un idealista sui generis, il quale si pasce del sentirsi superiore intellettualmente, del pensare di saperne in modo sistematico di più, infine nell’autoproclamarsi persona – lui sì, senza paraocchi, eh – più e meglio informata.
Sapete che vi dico, a questo punto? W gli arrampicatori sugli specchi, divenuti oggi, da esplicitamente filoputiniani che erano – con gadgets annessi – “aputiniani”; e W financo il professor Orsini, da par suo: in questi casi, il motivo del loro agire è chiaro, determinato, interessato nel senso più pragmatico dell’accezione.
Nel caso del complessista normotipico – quello che se gli dici che ti sembra giusto, anche a pelle, stare dalla parte degli aggrediti, ti guarda come fossi un mezzo scemo, certo di complessità incapace -, invece, qualche idea sulla spinta interiore del succitato complessista, uno ce la potrebbe anche avere, in cuor suo: ma non è solo il fatto che non sia cosa documentabile, a suggerire un benemerito, certosino silenzio…
Tu sei molto diplomatico Eretico, al contrario di me, che ritengo che quelli che tu chiami i complessisti siano semplicemente dei faziosi, innamorati di Putin e di tutto quello che rappresenta ( autorita’, forza, arroganza, viste da costoro come qualita’ positive) in contrapposizione alle nostre “mosce” e “decadenti” democrazie, in cui i nostri “complessisti” non si riconoscono ( pur godendo di tutti i suoi vantaggi e privilegi).
E chissa’ come gli rode vedere che il loro idolo, dopo un mese di guerra e’ ancora al “caro babbo” e non ha raggiunto nessun obbiettivo..
E costoro fanno di tutto per trovare pezze d’appoggio e giustificazioni all’aggressioni dell’Ucraina; si scagliano contro le “provocazioni della NATO” ma dimenticano di dire che fino al 2014 non un solo soldato era stato schierato permanentemente nei nuovi paesi membri, si stracciano le vesti per le esercitazioni congiunte con l’Ucraina, dimenticando che fino a pochi anni fa la NATO si esercitava anche con i russi ( Ucraina e Russia hanno formalmente lo stesso “status” di partner per la NATO… strano che i complessisti non lo sappiano) e giustificano le fole sulla “denazificazione” citando il battaglione Azov, che ormai sembra diventato un intero corpo d’armata ed e’ in cielo, in terra e in ogni luogo. Meglio non dirgli che i famosi siriani “alleati” dei russi in realta’ sono guerriglieri di Hezbolla, avrebbero un travaso di bile…
Ecco, forse sarebbe piu’ corretto chiamarli “semicomplessisti” vedono complessita’ solo da una parte, l’altra proprio non ce la fanno a vederla.
Secondo me sono solo dei fanatici e anche poco svegli ma, ripeto, io non sono diplomatico come te.
Buongiorno all’Eretico ed a tutti i lettori. Questo articolo del blog ha volutamente un taglio polemico contro chi non si schiera totalmente contro Putin e la sua nefasta invasione. Personalmente mi reputo una persona semplice, ho interessi semplici e mi diverto facendo cose semplici, insomma non mi sento “complesso” per niente, premesso questo, con tutto il rispetto possibile per ogni altro pensiero, vorrei spiegare in modo semplice perchè la mia posizione non vede con favore l’invio di armi in Ucraina. Prima cosa: Putin ha torto marcio, nel momento in cui passa il confine con il primo carro armato tutti gli alibi che aveva in precedenza (faccenda del Donbass compresa) passano in secondo piano rispetto ad una invasione che è in tutto e per tutto illegale oltre che terribile dal punto di vista umanitario (ma questo lo sono tutte le guerre, sia maledetto sempre chi le scatena, anche per cause apparentemente più nobili di questa). Secondo punto: gli ucraini hanno tutto il diritto di difendere il loro paese e soprattutto, chi scappa dalla guerra dovrebbe sempre poter trovare un posto sicuro dove essere accolto, questo dovrebbe valere anche per chi si rifiuta di combattere e non solo per donne e bambini, quindi il fatto che i maschi debbano rimanere in patria già mi stona un pochino, dovrebbe in un mondo ideale, trovare ospitalità anche chi si rifiuta di imbracciare un fucile. Terzo punto: favorire il negoziato per far terminare la guerra il prima possibile, qui secondo me arriva il punto dolente dell’invio delle armi in Ucraina ed anche questo mi sembra abbastanza semplice da spiegare anche se non riconducibile al modello bene contro male. La situazione sul territorio ucraino non è proprio lineare, la presenza di molteplici gruppi paramilitari (certamente utili per alleggerire l’esercito dai compiti più routinari) può rivelarsi devastante, per il semplice fatto di esistere e di essere bene armati, possono rivelarsi come veri e propri gruppi di pressione politica a favore di una linea intransigente, impedendo e quindi ostacolando nei fatti qualsisi linea politica più morbida e quindi rivelandosi in ultima analisi un impedimento ad una soluzione negoziale del conflitto in corso. Lo stesso Zelensky potrebbe essere costretto da questa situazione di fatto a tenere un atteggiamento meno conciliante di quanto sarebbe necessario per la negoziazione.
In conclusione credo che Putin vada fermato, ma il modo per farlo non può essere sacrificando una popolazione inerme, e quanta ipocrisia vedo nella retorica occidentale e anche italiana, basti pensare che un centinaio di quei blindati russi potrebbero portare il marchio Iveco dato che glieli abbiamo venduti poco tempo fa, quando ancora era nostro amico, adesso però armiamo i suoi nemici, attegiamento perlomeno ambiguo. Io personalmente mi limito ad un bonifico alla Croce Rossa per sostenere la popolazione, il resto delle azioni guerresche lo lascio fare volentieri ai politici nostrani che francamente non mi convincono per niente.
Mah…cosa dire? Sentirsi sconcertati dopo un tale articolo è piuttosto eufemistico. E lo è in primis per la profonda stima per il professore. Mi sarei di sicuro aspettato qualcosa di più, oltre a frasi fatte e battutine sarcastiche che fanno trasparire quel livore del pulpito non riconosciuto. Specialmente ora. Ora che la Francia sta cercando di trattare ad ogni modo. Ora che anche gli americani paiono scaricare sleepy Joe e le sue frasi infauste, oltre ai dubbi affari del figlio su certi laboratori. Ora che l’Europa vede sfuggire forniture a miglior mercato dei 50mld di metri cubi di gas con obbligo di rigassificatori che faranno sfumare transizione ecologica e tutto il resto, a favore di Cina e India che faranno incetta di carbone e petrolio a buon mercato. Ora che tanti, Zelensky in testa, stanno cominciando ad accettare l’esito di qualcosa innescato non nell’ultimo mese. Ora che via via, sotto le prove di una falsa narrazione, stanno cominciando a venire fuori le mine marine disposte dagli ucraini ed arrivate fino in Turchia, o i corridoi umanitari bloccati dagli ucraini stessi, o le gambizzazioni dei soldati russi testimoniate dai reportage, o i falsi bombardamenti ai reattori. Ora che, seguendo un’escalation non mediata dalla diplomazia, anche nei balcani il kossovo e la serbia si stanno riarmando. Ora che Draghi, mollate le ambizioni di presidenza della repubblica, palesa quelle per il Segretariato Generale NATO. No, a voi non basta più nulla! Continuate con la cantilena interventista e la negazione dello scenario complesso. Quello scenario complesso che DEVE condannare Putin senza assolvere la parte avversa. Beh, che dire? Il consiglio è sempre il solito. Visto che semplificate seguo il vostro esempio: ARRUOLATEVI! sarebbe l’unica scelta coerente col vostro punto di vista.
Caro “IO”,
non so se tu te ne sia accorto, ma c’è chi ti ha preceduto sulla via dell’arruolamento volontario: e a lui – proprio come oggi a te – rispondo, assai pacatamente, che lo scrivente NON andrà volontario in Ucraina, ma che di certo – se un qualunque Putin mandasse un giorno i suoi carri armati ad invadere l’amata Italia (nonostante i tanti beoti che la abitano) – a tirare qualche molotov fatta bene, non sapendo fare molto di più, ci andrebbe. Stanne certo.
Se questa è “cantilena interventista”, va benissimo lo stesso: per secoli si è chiamato amor di Patria, pur con tutta la retorica del caso (tra l’altro quasi sempre agitata da quella parte in cui i filoputiniani, anche dichiarati, abbondano). Oggi, per eludere un sentimento di cui ci si riempiva la bocca (senza però avere il coraggio di dirlo), ci si rifugia nella “complessità”…
L’eretico
Mi sembrava di ricordare che a calpestare l’amata patria italica siano venuti tutti ma proprio tutti meno che i Russi. Poi, non secoli fa, qualcuno ha cercato di arrivare a Mosca con le scarpe di cartone… Ma che ti devo dire lo storico sei tu, io sono solo un complessato.
Mi sono accorto di tante cose caro Eretico. Il peccato è che non te ne sia accorto te e gli altri che vorrebbero tirare molotov. In primis mi sono accorto dell’inifinita figura di tolla che ha fatto l’europa. Abbiamo lasciato il testimone del pacificatore alla Turchia di Erdogan (!!!) e ad Israele (!!!!!)
Ci siamo fatti vedere proni, anzi sdraiati, sulle posizioni americane, proprio quando ad ogni attenuamento del conflitto o dei toni, i simpatici nipotini dello zio Sam facevano immediatamente corrispondere un nuovo innalzamento dei toni. C’è un articolo di Capuozzo sul Giornale (!) che è esaustiuvo oltre ogni dire per quanto riguarda l’attuale scenario strategico e politico. Visto che dovrei entrare nei 140 caratteri, vi metto il link, così se vi avanza tempo potete schiarirvi le idee https://www.ilgiornale.it/news/mondo/profezia-capuozzo-vi-dico-perch-linizio-fine-2021173.html
Dopodichè, e chiudo, diciamo che ci è andata bene a tutti, scanso nuove recrudescenze. Ci è andata bene perchè Putin non ha mai avuto intenzione di tornare ai fasti dell’URSS, perchè gli interessava quello che sta ottenendo e perchè la sua sfera di influenza ne ha guadagnato sia in termini di mercato che di egemonia politica. Soltanto i ciechi europei ne usciranno con le ossa rotte. Con un mercato dell’export azzoppato, con sanzioni da governare e con uno spostamento a sudest del mercato dell’energia, senza contare i miliardi che dovremo spendere per finire di leccare le terga agli USA che ci venderanno il gas al triplo di quello che l’avremmo pagato con il nordstream 2, o che pagheremo con Poseidon, che ci porterà ancora di più ad essere legati a USA e sodali. Bravi! Una strategia perfetta. Si, ma per quell’altri.
p.s.
l’amor di patria che decanti si declina, appunto, per la patria! A meno che tu non abbia natali Ucraini…Se poi intendi amor patrio degli ucraini, dico “certo”, capisco che non vogliano capitolare a costo zero, ma questo doveva essere compito della diplomazia che subentrava prima e nei primi istanti del conflitto per moderare la faccenda. Il resto, ma sarebbe banale semplificare così seppure i non complessisti cerchino interpretazioni entro le 140 righe, si chiama interventismo di parte negli affari degli altri. Dove tra gli altri, guarda caso, ci sono anche dei simpatici signori che gambizzano, bruciano, fucilano e commettono crimini di guerra. Non era meglio la diplomazia fin dal primo colpo di fucile? Non ti disturberò più
p.p.s.
da domani mi aspetto il confezionamento di molotov per Siria e Yemen, tanto per citarne due…
C’è anche una quota di soggetti che vedono nelle bombe russe sui civili (tralasciando la flagrante invasione di uno stato sovrano) una battaglia geo-metafisica contro l’occidente corrotto: una posizione (stile Fusaro) che interpreta le azioni di Putin in un senso mistico e spiritualista.
Uno dei lati più grotteschi è che chi sostiene queste idee si dimostra un sociopatico perfettamente simmetrico allo stratega americano che auspica per l’Ucraina (cioè per la Russia) un nuovo Afghanistan (vedi A. Wess Mitchell su Limes n.2, 2022). Più in generale, mi piacerebbe che spiegassero, questi soggetti, in che senso un modello putiniano di società dovrebbe sanare le malefatte del modello occidentale. In particolare parlerei della questione censura: nel nostro paese, chi oggi si lamenta di essere censurato nei fatti, semplicemente, viene trattato da deficiente perché divulga e diffonde balle; in Russia, chi porta avanti una linea diversa da quella del Cremlino, finisce in galera oppure ci lascia la pelle.
.Ahh ecco chi critica putin finisce…in galera o morto
Chi invece scrive sulle influenze di CIA/USA/NATO
finisce in galera come Assange?
O finisce morto come Udo Ulfkotte?
O magari sparisce come Mauro de Mauro?
Citando Nicola Lagioia penso si possa dire che c’è una complessità che aiuta a capire e una che confonde torti e ragioni. Si fa strada il sospetto che sotto tutta questa ricerca di complessità non ci sia altro che il tentativo di attribuire alla stuprata qualche responsabilità che assolva lo stupratore.
Bisogna dunque riconoscere il valore della resistenza ucraina, come quella di ogni popolo che ha resistito agli invasori, con i suoi limiti e anche ambiguità.
A questo punto solo la resistenza ucraina piò salvare le ragioni della pace e per questo deve essere aiutata. Se l’Ucraina avesse ceduto subito, come molti chiedevano, avrebbe aperto un varco alle farneticazioni di Putin sul Russkiy Mir, il grande mondo russo da riunificare, che peraltro non esiste. Ha invece dimostrato che che l’Ucraina esiste, perchè un paese che resiste è un paese che esiste. La resistenza ucraina ha avuto il compito di dimostrare che la guerra di aggressione è uno strumento inaccettabile, inadatto al nostro mondo e perfino inefficace. La pace che tutti vogliamo non può che passare attraverso almeno una parziale sconfitta dell’aggressore- La non violenza comincia dalla nonmenzogna e dal non lasciare sola e disarmata la vittima che in questo caso, difendendo la propria vita sta lottando per la pace.
https://twitter.com/luicarrozzini/status/1508143194822918147?t=G40kNLw5O5zNudvFGiW5HA&s=19
Qualcuno 20 giorni fa si sveglia la mattina e trova l’invasor quindi elmetto in testa parte per il btg Azov che è dal 2014 che è in guerra. Mi pare che il mondo sia pieno di complessati.
Patria si fa chiamare lo Stato ogniqualvolta si accinge a uccidere (F.Durrenmatt)
Caro-a “Mah…boh”,
il concetto di Patria si può declinare essenzialmente in due modi: quello da te citato, in cui ovviamente non mi riconosco; e quello – ben diverso – di stampo risorgimentale (visto che siamo nati, come Italia, in quel contesto lì): ed io in quello tendenzialmente mi riconosco. Ma so bene che – come sostengono i “putiniani senza il coraggio di dirlo” -, si sarebbe stati più felici restando con i Borbone e, magari, financo con il Papa Re (invece che con le cannonate, si poteva agire diplomaticamente, no?). Poi, figuriamoci: anche lì la potenza imperialistica per eccellenza ci ha messo bocca, quindi ci deve essere stato qualcosa sotto…
Al buon Manunta, che ha delineato – in uno degli svariati interventi (che da oggi, putinianamente, inizierò a censurare, come preavvertito da tempo: per non ingolfare il blog, non certo per altro; ci sono tanti altri canali, suvvia…) uno scenario russo tutt’altro che campato in aria, dico solo ciò che evidentemente continua a non capire, o a non volere riconoscere: nessuno pensa che Putin voglia arrivare a Lisbona, tranquillo, e neanche in Italia (è già ben rappresentato, che bisogno mai ne avrebbe?).
Ho solo cercato di evidenziare la più ovvia e scontata delle cose, che i fautori della neocomplessità tendono a non enfatizzare: la Russia putiniana ha invaso uno Stato sovrano, il quale – fino a prova del contrario – non aveva nessuna intenzione di invadere Mosca (anche per ovvi motivi).
Ergo, caro Manunta, comunque vada a finire, lo scrivente non avrà certo niente di cui vergognarsi, non avendo mai scritto ciò che gli imputi : cosa che, invece – appunto, comunque vada -, dopo 5 settimane di guerra per ora certo non vinta da Putin, dovrebbero avere l’onestà di fare coloro i quali consigliavano agli ucraini di arrendersi subito, stendendo tappetini rossi, in quanto impossibilitati a resistere più che una manciata di giorni.
L’eretico
facendo una ipotesi per assurdo, se Borboni e Papa fossero stati gli erogatori di una materia prima , come il gas, che serve tanto, immagino che per amor di Patria ci avrebbe rinunciato subito..Io , se servisse a salvare i civili ucraini e se dipendesse da me, rinuncerei da subito al metano di Putin
Putin( troiaio tiranno sudiciume e aggressore) dura poco, le eroiche sanzioni l hanno troncato.
https://mercati.ilsole24ore.com/tassi-e-valute/valute/contro-euro/cambio/RUBVS.FX
Bollettino bellico n° 32
Prosegue l offensiva economico finanziaria delle libere genti d europa contro il mostro russo,sulle piazze finanziare il nemico e’ ormai in rotta
Dopo le sanzioni siamo riusciti a far scendere il rublo dai 150 del 7/3/2022 ai 97 stamani
Solo oggi dalle 8 alle 13 abbiamo fatto scendere il rublo da 106 a 97.
L abbiamo fatto scendere di quasi il 9% in una sola mattina.
…. notare bene, scende non il valore ma…il quantitativo di rubli per un euro……
Sicche’ scherzavo, come del resto scherza il povero eretico ….
Il nostro ,forse dopo aver frequentato troppo sovicille, patria delle italiche milizie mototrasportate in sidecar( ove presiedeva annuali suineschi summit gastronomici , anti milizie cecene) rivolge ora il suo apprezzamento agli eroici azoviani, che come gia’ fecero i loro ispiratori della divisione ss charlemagne ,si sono immolati nella difesa di mariupol ,tal quali i loro predecessori amanti della svastica a berlino nel 45.
L eretico brucia di furor belli, nonche’ , brucia di sdegno contro le quinte colonne putiniane, allevate silentemente per anni 10 dall FSB .
Spero per lui che non bruci per davvero, magari mentre tenta di fabbricare le famose ” molotov fatte bene” che ormai evoca spesso.
La sua origine ligure pare rispuntare in queste performances dove ostenta il complesso di pietro micca, questo gli va’ considerato come…attenuante.
Visto che cita Biden , gli consiglio di nuovo un articolo uscito su’ di un noto giornale al soldo del Cremlino…..il New york post.
Sulle eroiche gesta di Biden figlio in ucraina, a sostegno di democrazia e liberta’
https://nypost.com/2022/03/26/hunter-biden-played-role-in-funding-us-bio-labs-contractor-in-ukraine-e-mails/
Anonimo, non insistere con il cambio euro rublo, non sanno di cosa parli, nun c’arivano, il fatto che se uno compra una qualsivoglia merce d’importazione serva prima scambiare la valuta propria con quella di riferimento li manda in shock anafilattico. Nun se po’ fa, ma che stai a di, aohh noi c’avemo l’Euri, ma che stai a scherza’? Il fatto poi che se uno compra relativamente tanta merce d’importazione poi succede che siccome aumenta la richiesta della valuta di riferimento questa finisce per apprezzarsi facendo si che serva una quantità maggiore di valuta propria per lo scambio e di conseguenza le merci importate diventino più care ecco questa cosa e nniente nun se po capi’ ahoo so professori eh nun so mica ggente normale eh. Noi c’avemo l’Euri er gasse avemo stabilito che se pagasse in euri, si finché va bene a me si paga in euro o dollari ma se me fai gira li cojoni a fiamma lo paghi in rubli e se i rubli nun ce ne so li trovi oppure vai al bosco tagli con l’accetta e ammetri col pennato poi fai le macchine a Gassogeno, si si noartri alle ristrettezze ce semo abittuatti, voglio proprio vede’ i vostri professorini alla macchia a fa le fastella.
Povero eretico, la blitzkrieg era roba tedesca, l idee russe del come far guerra e come nasconderne gli obbiettivi da raggiungere, appartengono non alla blitzkrieg ,ma alla maskirovska ….della quale l operazione bagration del 1944 e’ un ottimo esempio.
Ovvero far credere che si attacchera’ in un punto per far concentrare li le truppe nemiche e poi attaccare da tuttaltra parte.
Putin voleva e vuole il controllo e la messa in sicurezza di tutto il donbass ,della crimea e della costa del mare di azov che le congiunge, non vuole l intera ucraina,sa’ bene che sarebbe impossibile invadere annettere e controllare un paese gtande piu’ della francia abitato da una popolazione ostile.
L esercito ucraino era tutto schierato nel donbass , Putin invadendo l ucraina da 5 direzioni diverse, ha costretto gli ucraini a spostare il grosso dell esercito dal donbass verso le 4/5 zone di penetrazione russa,
mentre nei primi giorni il fronte del donbass era pressoche’ immobile.
dopo le prime settimane , ha cominciato a muoversi anche nel donbass.
Il suo evidente obbiettivo,era ed e’ la completa conquista delle due province russofone, lugansk e donetsk,e il controllo di tutta la costa del mare di azov fino alla Crimea.
Usera’ gli altri territori che ha momentaneamente occupato, come merce di scambio nella trattativa per convincere gli ucraini , a cedergli i territori che gli interessano, l,idea di putin che vorrebbe controllare e occupare tutta l ucraina, e’ roba da donnette isteriche incapaci di capire cosa Putin vuole e come ha deciso di ottenerla.
Notare bene, gia’ l ultima trattativa di oggi ha evidenziato l offerta ucraina di pace, ovvero paese neutrale e fuori dalla nato, riconoscimento della perdita della crimea, Putin fara’ passare qualche altra settimana, dopodiche’ l ucraina oltre a quanto gia’ ha messo sul piatto, sara’ costretta a riconoscere anche la perdita di donbass e costa del mare d azov, in cambio del ritiro russo dagli altri territori ucraini occupati.
Caro eretico vediamo chi ci indovina.
Tu e le tue vestali continuate a credere e scrivere che Putin avrebbe in testa di fagocitare l ucraina come antipasto ,per poi magari inghebbiarsi polonia e stati baltici, io da ignorante invece ,credo che Putin abbia in testa quanto ho scritto sopra.
Nb vedrai….so’ 10 anni che mi mantiene l FSB …lo sapro?
Ps se i fatti mi dovessero dar ragione,ovviamente la tua eventuale figura di merda a livello professorale e come storico sarebbe di dimensioni cosmiche.
Ciao ciao
Semplicemente e non complessisticamente, la Russia ha solo interesse a svilupoare e incrementare una partnership con l europa, la cosa andrebbe a vantaggio di entrambi ,inclusa l ucraina.
La russia non puo’ rischiare rapporti troppo stretti di partnership con la Cina, che per potenza industriale, esercito ,popolazione e necessita’ di nuovi territori , rischierebbe di fagocitare la russia.
Putin non e’ scemo ,certe cose le considera.
Riuscira’ a far sganciare l europa dalla NATO e a farle capire che da una politica autonoma rispetto agli interessi USA/NATO, l europa avrebbe solo di che guadagnare.
Quello che l europa dovra’ spendere per dotarsi di un apparato di difesa autonomo, sara’ comunque una spesa minore dei danni che l europa subisce restando prona agli interessi e alle politiche economiche e militari USA.
Chi non capisce queste evidenze e’ un eretico ….rispetto all uso di logica e cervello.
Pillole di storia.
La Ghelenorg l oss ( piu’ tardi CIA) e la NATO
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/02/08/le-spie-naziste-della-cia.html
Le parentele tra nazisti riciclati e NATO
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-da_adolf_heusinger_a_bennecke_le_origine_naziste_della_nato/82_23769/
Heusinger, Speidel &co ,i grandi difensori della democrazia
Chiedere info al prof.di storia e letteratura Raffaele Ascheri, riguardo certe cosette?
Inutile farlo, non sa’, non vede, non ne scrive.
HA STATO PUTIN son 10 anni che finanzia queste fake sappiatelo….
Nato e azov uniti nella lotta per la liberta’, berebe’ berebe’ berebe’ nana’
1) la complessità è un malattia ?
2) i Beatles ne soffrivano ?
3) Edipo è stato il primo soffrirne ?
4) il complesso architettonico lo si studia a Architettura ?
Mi fermo ma qualcuno dei lettori/scrittori partecipanti a questo blog potrebbe continuare.
Ossequi
Ci sarà la vittoria di Putin e la sconfitta di questa Europa decadente e senza valori! Le posizioni di Putin sono chiare, quelle dell‘ UE una marmellata.
Onore al popolo Russo.
In Russia saresti già scomparso misteriosamente…
Caro Eretico, mi dispiace molto ma ormai questo blog è diventato veramente illeggibile.
Cara Marianna,
ti chiedo per curiosità (certo interessata, eh): ti riferisci a ciò che scrivo io, o al tenore di molti commenti? Mi interessa assai, il saperlo…
In ogni caso – e non certo per l’intervento di Marianna, ma in quanto l’avevo già scritto ieri, 30 marzo – l’eccelso Manunta lo censuro davvero, per sua obiettiva, conclamata, mancanza di misura (anche oggi avrebbe voluto intasare di commenti): si faccia un suo blog, avrà una visibilità ancora maggiore. Io gli auguro ogni bene…
L’eretico
Non ti preoccupare, caro Eretico, a Siena ci sono altri blog nei quali può continuare ad esibirsi. Suggerisco a Marianna di cercarli, giusto per rivalutare questo, dove almeno la maggior parte dei commentatori prova a dialogare con chi la pensa diversamente, sforzandosi di comprendere le idee del prossimo.
Eccome se ci sono, fra estensori e commentatori Manunta brilla per pacatezza e linearità di pensiero peraltro.
Non te la prendere Eretico, fai bene a censurare chi spesso esagera con le male parole. Effettivamente in questo blog, sempre valido, qualcuno ha esagerato con commenti anche condivisibili, ma sciupati con commenti troppo acidi. Bisognerebbe che certa gente prima dovrebbe contare fino a 100, rifletterci sopra, fare un bel respiro poi scrivere ed essere infine sempre disponibile ad accettare anche i commenti diversi dal suo. Personalmente anch’io ho fatto spesso dei commenti prolissi, ripetitivi e ne faccio ammenda, però ho sempre accettato gli altri pareri. Sono stato troppo lungo e chiudo; continua a mantenere vivo il blog e non ti curare delle critiche, fai sempre il moderatore mantenendone alto il profilo.
Ho letto tutti i commenti, più o meno condivisibili. Sinceramente io non ho la dialettica di tutti i commentatori, ho letto e riletto i vari pareri magari qualcuno poteva usare termini meno duri e polemici con chi la pensava diversamente ma il mio pessimismo è aumentato e non vedo nessuna soluzione a breve sulla questione Ucraina Russia. Primo tutti dicono che la Russia sta perdendo la guerra e non mi sembra perché se i colloqui per una pace porteranno al riconoscimento della Crimea e Donbass come territori autonomi filo russi come voleva fin dall’inizio Putin. L’Ucraina è la vera vittima e sconfitta perché dubito che Putin volesse conquistarla interamente, ma voleva quei territori che avrà, se le trattative di pace andranno in porto. Le dolenti note riguardano l’Unione Europea sempre più succube degli USA e dipendente per il gas ed altre materie prime. L’Europa sta perdendo miliardi di soldi per mancate esportazioni a causa delle sanzioni. Consideriamo la sua pessima figura di invocare la pace e poi mandare le armi all’Ucraina anziché più assistenza ai profughi con medicinali e beni di prima necessità. In ultimo la considerazione che gli attori delle varie diplomazie sono stati la Cina, un’altra dittatura che potrebbe farci pagare la sua opera da paciere con la presa di Taiwan, ed un dittatore come Erdogan, con lo sfondo di Biden che ha bisogno di svecchiare il suo arsenale militare mandandolo per vie traverse agli ucraini; insomma la diplomazia dell’Unione Europea finora è stata solo al traino degli altri a cominciare dalla Nato ed USA. Sui nostri politici metto sopra un pietoso velo. Vedo la situazione molto nera perché, anche se poi tra Russia ed Ucraina ci sarà un accordo, esiste all’orizzonte un possibile caso analogo in Moldavia dove una sua regione, la Transnistria, è a maggioranza russofona e filorussa, quindi speriamo che non arrivino altri problemi. Vedo nero, nerissimo.
Premetto che all’inizio ero contrario all’invio di armi. Più precisamente all’invio dichiarato con roboanti affermazioni. La mia opinione, per quanto valga, e forse ingenua, ora, sarebbe di mandare le armi senza dichiararlo: usare la stessa arma di Putin, che spaccia la guerra come operazione militare speciale. Io farei in risposta una missione umanitaria speciale.
Sulle dichiarazione di Biden: ha detto la sacrosanta verità. Perché dobbiamo temere che Putin, poverino, si offenda e non voglia più parlare con noi?
Sull’Europa criticata perché non sa mediare: ma mediare cosa? Putin ha dimostrato che finché si sente in posizione di forza, prende in giro tutti gli interlocutori a turno, Turchi compresi.
Sul gas, una cosa è certa, Putin ha più necessità delle entrate che gli garantisce, di quanto l’Europa ha necessità del suo gas. Tant’è che dopo aver minacciato di voler essere pagato in rubli, dopo il netto no dell’Europa, ha ritrattato
Per me manca poco che Putin si debba attaccare alla canna del gas.
Ed una cosa è certa, ormai ha fatto un grosso danno al suo paese, perché da ora in poi l’Europa cercherà tutte le strade per ridurre il fabbisogno di gas Russo, questo è certo.
Caro Eretico
Mi riferisco naturalmente ai commenti che sembrano allinearsi sempre più al Primo Canale della TV di Stato di Mosca.Queste posizioni tutte uguali abbassano notevolmente l’interesse del blog che ormai e’di una prevedibilità che sfiora la noia.
Marianna con chi ce l‘ hai? Con la Russia? Con chi la pensa diversamente da te? Spiegami Marianna, siamo curiosi!
Ma il nickname si riferisce agli ucraini?
Caro Eretico, alle elezioni politiche 2018, suppongo come molti , sono stato incerto se andare a votare. Poi ho deciso di trasfondere il disgusto per i partiti politici votando 5 stelle. Individualmente la mia colpa è ancora più grave perché ho votato con il solo intento di partecipare all’ emissione di un ‘PETO’ collettivo. Ciò nonostante, non pensavo di contribuire al riempimento del parlamento di un’ infinità di “fanculotti” (cit.: quotidiano LA RAGIONE) . L’ invasione russa dell’ Ucraina darà una svolta al mondo, e per la sua parte all’ Italia. Nel mio piccolo vorrei contribuire a scegliere la classe dirigente che dovrà fronteggiare le inevitabili sfide. Scelta della classe dirigente che, per le potenzialità d’ incidenza del sottoscritto sul mondo esterno, deve limitarsi all’ ambito politico: provo ad attivarmi affinché alle prossime elezioni ci siano le condizioni che mi consentano di esprimere un voto “per” , piuttosto che un voto “contro”. Per poter vagliare e selezionare forze e persone in campo, bisognerà prima di tutto individuare, tramite confronto democratico, temi di forza e di debolezza dell’ Italia, comprendendo in questi ultimi parassitismi e sistemi giuridici, zavorre che personalmente non intravvedo con pari incidenza in altri paesi democratici, e che sono alla base di un fenomeno che personalmente giudico estremamente preoccupante: lo sfaldamento della coesione sociale, caratterizzato per la prima volta in Italia dall’ erosione della coesione fra le generazioni : giovani contro anziani . Individuati i temi, su di essi le citate forze e persone andrebbero interpellate e vagliate. Seguendo da un po’ quanto discusso in questo blog (io non vivo neanche in provincia di Siena), mi sembra che vi circoli sufficiente onestà intellettuale, a partire dal gestore, per considerarlo momento atto alle auspicate analisi. In pratica uno strumento induttivo per cogliere il sentire della nazione. Non sto a ripetere gli stimoli introdotti dal gestore del blog (che condivido) e mi soffermo brevemente su alcuni degli altri temi emersi. Confesso il mio sconcerto di fronte alla tesi che l’ adesione all’ EURO (qualcuno l’ ha qui definito addirittura “moneta estera”) sia alla base dei problemi dell’ Italia (curiosamente, essendo il blog di Siena, tra i problemi creati dall’ EURO, non viene menzionato il Monte dei Paschi). Alcune esposizioni in tal senso scopiazzano discorsi del conclamato economista SALVINI, descrivendo un paese meraviglioso degli anni prima dell’ EURO, in cui la LIRA avrebbe garantito allo stipendiato medio italiano vasto benessere, corroborato dalla presenza di sane istituzioni, pubbliche o quasi : IRI, ENI ect . Non sono il solo a pensarla molto diversamente: ovvero: che a partire dagli anni ’70 del secolo scorso il debito pubblico italiano è stato impostato come lo “Schema Ponzi”: i beneficiari lo attuano a scapito di altri inconsapevoli : caso tipico italiano è costituito dalle “baby pensioni” (con tutte le aggiunte successive per ora fino a QUOTA 100): quelli che pagano, e soprattutto pagheranno, il prezzo più salato, sono le generazioni giovani, mentre i beneficiari godono avendo contribuito in minima parte. Delle rimpiante istituzioni pubbliche o quasi, se è scomparso l’ IRI, abbiamo ancora soggetti comparabili che pesano molto anche a livello internazionale: ENI, Fincantieri, LEONARDO ,ENEL . A proposito di quegli Enti qualche perplessità però sovviene . Come mai tanti italiani ingegneri neolaureati preferiscono candidarsi presso imprese all’ estero dribblando le candidature presso i citati organismi nazionali ? Non sarà per caso anche per il timore che per potersi affermare professionalmente in Italia prima o poi sarebbero sollecitati ad indossare una casacca partitica ? Conosco direttamente timori del genere riconducibili a laureati con ottimo profitto anche a Siena: così rendiamo merito ad una realtà che non ha molto da invidiare ad altre Facoltà d’ Ingegneria che vengono più spesso citate .
Moneta estera significa che lo stato di riferimento non ne possiede il controllo.
Chiedi ad un Greco. Prima però assicurati di aver ben presente cosa sia la moneta.
Intanto bisognerebbe capire il meccanismo del finanziamento del fabbisogno(deficit) dello stato: i modi tecnici e le scelte politiche per tali modi che si sono susseguite nel tempo. Sfatando anche il luogo comune che lo stato sia come una famiglia o una azienda. Definiamo i settori di una nazione in pubblico, privato(imprese e famiglie) estero; tre settori intimamente correlati tra di loro. Tralasciando il settore estero, bisogna capire che ogni euro speso dallo stato rappresenta un reddito per il settore privato da questo assunto ne deriva che ogni euro risparmiato(non speso) dallo stato diventa un taglio di reddito per il settore privato. Il comportamento dello stato può essere sostanzialmente duplice: saldo negativo delle partite correnti tra entrate(tasse imposte concessioni accise) uscite( investimenti, spesa pubblica, stipendi dipendenti pubblici) deficit delle partite correnti(escluse componente interessi sul debito), o surplus delle partite correnti. Si tratta ovviamente di scelta politica influente sulla distribuzione della ricchezza di un paese. Sinteticamente, quando in deficit, creando reddito per il settore privato, distribuisce ricchezza ad imprese e famiglie; quando in surplus, distruggendo reddito al settore privato, drena ricchezza ad imprese e famiglie, chiaro no?
Finanziamento del deficit pubblico due possibilità principali: finanziamento diretto non a debito del tesoro, finanziamento a debito attraverso emissione di titoli di debito( bot cct btp ect). Il finanziamento a debito si attua così: il governo, per esempio, può approvare uno scostamento di bilancio per investire nella sanità pubblica, una cifra aggiuntiva andando così ad aumentare il deficit pubblico. Emissione di titoli di debito per l’importo del maggior deficit, asta sul mercato primario dei titoli pubblici dove la banca centrale si offre come compratore di ultima istanza rispetto ai titoli non assorbiti dal settore privato. La banca centrale acquista i titoli emessi dal tesoro invenduti creando base monetaria, sterilizzato la scadenza dei titoli e retrocedendo gli interessi maturati al tesoro stesso. Il finanziamento non a debito per esempio attraverso l’emissione di biglietti a corso legale del tesoro(attuato fino al 1978). Caro statistico ironico si tratta dunque di scelta politica, fino al 1981 la Bnca d’italia si è presentata nelle aste primarie quale compratore di ultima istanza e lo stato attraverso il meccanismo delle aziende partecipate si è presentato nel mercato del lavoro quale compratore di occupazione di ultima istanza. Ti ho dato uno spunto il resto moneta, Mundell, Draghi, sme, euro, Uem, bce, settore estero, ect ect studiatelo da solo! Poi fattene un’opinione senza parlare per sentito dire.
Pro americani e pro NATO siamo sicuri di quello che ci dicono i media a cominciare con Putin in crisi? Forse ci fanno sentire solo una campana? Guardate questo collegamento e meditate. https://www.facebook.com/watch/?ref=tab
Purtroppo il collegamento non funziona; provate a scrivere nella ricerca web “100 giorni da leoni” e sentirete notizie diverse da quelle che ci forniscono i media ufficiali sulla guerra Russia ed Ucraina, poi fate il confronto. per valutare occorre sempre sentire tutte le parti in causa. Mi dispiace ovviamente per la povera Ucraina ed anche, mio modesto parere, constatare che l’Europa sia il vaso di coccio tra quelli di ferro USA, Russia e Cina. Speriamo bene.
In tutta questa confusione per l’Ucraina, a molti è sfuggita l’ultima trovata dal primo aprile degli insegnanti no vax che sono tornati a scuola, ma non possono insegnare. Non invidio tutti gli insegnanti e gli studenti di ora perché da diverso tempo ne hanno passate veramente tante: i banchi a rotelle, la Dad, i vax contro i no vax, classe con positivi, mezzi a scuola e gli altri a casa al pc, mascherine si o no, i programmi scolastici da rispettare….insomma una vera Via Crucis. Coraggio Scuola Italiana!