Eretico di SienaAudizione del PM Natalini: notizia-bomba ( dunque oscurata) - Eretico di Siena

Audizione del PM Natalini: notizia-bomba ( dunque oscurata)

- 19/02/22

 

I lavori della Commissione sul Caso Rossi impazzano, costringendoci ad un autentico super-lavoro bloggeristico (che lo facciamo assai volentieri: il materiale da riutilizzare – libro o altro che sarà -, a bocce ferme, cresce a dismisura, ed è un autentico piacere corporale, il raccoglierlo); ergo, dopo il pezzo sull’audizione di Mussari Giuseppe, ecco quello sull’audizione dell’allora (2013) PM senese Aldo Natalini, oggi in Cassazione. Pregasi leggere con la massima attenzione, specie se terrapiattisti ad oltranza…

 

LA PERLA DELLA SETTIMANA: L’ONORANDISSIMO RIZZETTO

In questa settimana così intensa per i lavori della Commissione di inchiesta più rigorosa dell’italico Parlamento, dunque, ci permettiamo di scegliere e segnalare ai lettori tutti – perla da perla, va detto – una chicca commissariale.

L’onorevole, anzi onorando, anzi onorandissimo, Rizzetto – colui che la famiglia avrebbe voluto come dominus della Commissione, sempre bene ricordarlo -, durante l’audizione del PM Natalini, ad un certo punto, ha chiesto al magistrato se fosse stato detto, al povero Rossi, che gli esiti delle perquisizioni a suo carico avevano dato esito sostanzialmente negativo. Ovviamente, questo non avvenne (questo sì, che sarebbe stato da stigmatizzare): ve lo immaginate voi un magistrato inquirente che va ad informare un potenziale inquisito (mai iscritto nel registro degli indagati, come ribadito da Natalini) di potere stare tranquillo, magari aggiungendo che non ci saranno più perquisizioni (tra l’altro, oggi 19 febbraio è l’anniversario della triplice perquisizione di cui sopra: forse, fra i molteplici, il movente suicidario più cogente).

La domanda qualifica chi la fa, as usual: una frase che vale più che mai per taluni Commissari, basta guardare i lavori; i quali Commissari, poi, tutti presi dal loro sacrale ruolo, sono anche assai permalosi. Abbinando pregi su pregi, ordunque…

 

NOTIZIA BOMBA: DUNQUE OSCURATA DAI MEDIA

Quale sia la notizia-bomba emersa dall’audizione del dottor Natalini, lo scriviamo nel paragrafo subito sottostante; in questo, ci permettiamo breviter di fare notare quanto segue (elemento che dovrebbe fare riflettere, ovviamente coloro i quali ancora hanno la testa per farlo): quando la notizia-bomba (la quale tra l’altro si sgonfia nelle ore o nei giorni successive, ma ormai l’esplosione c’è stata) è contro l’operato della Procura, ovvero a favore della tesi terrapiattistica dell’omicidio, passa mezz’ora scarsa e la trovate lanciata sui media nazionali. Vedasi, per restare solo all’ultima boutade, la presenza del PM Nastasi nel vicolo, poi smentita esplicitamente dallo stesso Corriere di Siena: ma intanto la flashata c’è stata, e conta solo quello. Non essendoci alcuna ciccia a livello giudiziario (neanche una minaccia a Rossi, il pool difensivo è stato capace di trovare in 9 anni), si punta, tutto e solo, sull’aspetto prettamente mediatico: il giochino è sin troppo chiaro, ma a livello numerico – percentuale di terrapiattisti convinti dell’omicidio – funziona alla grande, intendiamoci.

Abbiamo aspettato stamattina, ed in attesa di completare la rassegna stampa nazionale, ma sui media locali non c’è neanche mezzo rigo su questo: il signore di San Quirico che va a prendersi un caffè – con il Super green pass, eh – davanti agli Horti leonini, legge il giornale e non trova niente, sulla notizia-bomba; la signora di Colle Val d’Elsa che, in Piazza Arnolfo, si gode il plumbeo sabato mattina con cappuccino e giornali al bar – con Super green pass, eh -, magari vorrebbe saperne di più: legge, ma non trova…

Così, insomma, funziona, nel magico mondo del Circo barnum dei terrapiattisti: tutto ciò che nuoce alla causa (in tutti i sensi), sai che si fa? Non lo si fa sapere…così la gente continua a pensare all’orologio buttato di sotto (dagli assassini più idioti del globo), alle telefonate degli Onorevoli (ma la Santanché ha rilasciato dichiarazioni, negli ultimi giorni?), e soprattutto continua a credere che il mondo, ad Occidente, si fermi allo Stretto di Gibilterra, anzi alle leggendarie Colonne d’Ercole…

NATALINI SPIEGA DOVE NASCE TUTTO

Beh, almeno a qualcosa la Commissione di inchiesta è servita, diamogliene compiutamente atto: giovedì sera (anzi notte), l’allora PM in forza alla Procura di Siena Aldo Natalini – con la pacatezza di chi sa quello che dice, e soprattutto lo sa documentare, passo per passo – ha raccontato quanto segue (tutto facilmente reperibile on line, as usual).

La vedova Antonella Tognazzi aveva aperta una trattativa per colpa datoriale con la banca: aveva già ottenuto circa 400mila euro, ma riteneva la somma del tutto insufficiente; ergo, tramite il suo legale di allora – il senese Luca Goracci -, fece chiedere allo studio legale della banca (fu senese) una ulteriore somma di un milione e mezzo di euro (il marito era il migliore del mondo nel suo campo, come sostiene anche Mussari Giuseppe, no? Noi, al di lei posto, ne avremmo chiesti direttamente un paio, per fare conto pari). Il tutto, presentandosi con l’ormai famigerata mail del 4 marzo (“Help!!!!”) in mano, a scanso di equivoci.

Sul fatto, cito testualmente ciò che ha detto il magistrato (ora in Cassazione), dottor Aldo Natalini, in modo tale che non ci sia spazio ad interpretazioni:

“La Polizia postale ci dirà (nel senso che ci ha detto, Ndr) che era stato estrapolato il tutto (la mail, Ndr) con programmi crackati (alterati, Ndr), tali da creare un nuovo destinatario” (nello specifico, l’ignara dipendente MPS Bruna Sandretti). L’alterazione della mail era avvenuta nel periodo in cui i dispositivi informatici erano stati in possesso della famiglia, sempre Natalini dixit (dopo il 7 giugno 2013, per la precisione).

La Tognazzi, con il suo legale, ben sapeva che solo aumentando ad almeno due i destinatari di questa mail suicidaria del 4 marzo 2013 (quella del “Stasera mi suicido davvero” condita da punti esclamativi, per capirsi), si poteva andare avanti, con legittime speranze di successo (poi frustrate), nel tentativo di ottenere dalla banca quanto richiesto. Quel milioncino e mezzo, di certo sottostimato per un manager che fuori da MPS aveva lavorato con altre prestigiose banche, all over the world (adesso, in questo momento, non ci viene in mente esattamente dove, fuori da Porta Camollia: chi ricorda ci aiuti, per piacere… però – lo ribadiamo – se una fonte neutra come Mussari Giuseppe ha detto che Lui era il migliore, la Commissione gli crede, eh).

Dopo una cotale “bomba”, che spiega la genesi di tutto, nessun Commissario ha ripreso il tema (di gran lunga il più significativo); il Presidente Zanettin, da par suo, ha richiamato Natalini al tempus, il quale irreparabile fugit, chiedendogli perché la richiesta di archiviazione fosse stata firmata da solo due magistrati (gli altri erano in ferie). Nesso causa-effetto con la questione mail, non chiarissimo: ma era tardi, capito? C’erano gli onorandi Rizzetto e Sherlock Migliorino pronti per il loro terzo grado, chiaro?

Una volta tanto che la Commissione aveva davvero fatto uno scoop clamoroso – di quelli che non si sgonfiano dopo -, l’ha lasciato lì, come se non ci fosse stato…

11 Commenti su Audizione del PM Natalini: notizia-bomba ( dunque oscurata)

  1. Spettatore critico scrive:

    Alla bufala della data 4/3 della mail “Help” si è aggiunto il grottesco. Reazioni della famiglia? La Signora Tognazzi sembra più preoccupata degli inconferenti “non ricordo” del PM Natalini qui (https://www.entilocali-online.it/mps-david-rossi-moglie-pm-natalini-svia-domande-non-ricordo-inaccettabili/). Eppure sono aleggiate in commissione le parole grosse quali truffa ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
    Quando l’on. le Migliorino, con la sua verve, fa domande ripetute riguardanti Filippone, la mia mente va a Franz Kafka, Il Processo. Qualcuno deve aver calunniato Filippone, perché senza che avesse fatto nulla un giorno divenne oggetto delle domande dell’On.le Migliorino.

    L’On.le Rizzetto mostra di propendere per la verità assoluta delle dichiarazioni in audizione vicine alla tesi omicidiaria (sarà una sua una confort-zone? Boh!). Piuttosto che valutare il cosa fare con quelle verbalizzate e firmate a suo tempo in qualità di testimone con annesse responsabilità penali ex art. 371bis che hanno basi di certezza più elevate. Nello specifico per la Ciani.
    Sulle domande riguardanti il 4° piano e sul passaggio tra i palazzi di Rocca Salimbeni-Piazza Dell’Abbadia Riccucci ha chiarito a suo tempo che l’apertura delle porte del passaggio con il badge fanno un bip bip in portineria; se forzate suona l’allarme. Nulla di questo ha sentito a suo tempo. L’ipotesi che muove queste domande riguarda la tesi omicidiaria che si ritrova nel libro di David Vecchi. Fino ad ora non mi pare siano stati trovati riscontri per questa originale quanto fantasiosa tesi già esaminata del GIP. Anzi sono emersi riscontri opposti: i bigliettini trovati alla sommità del cestino e non in fondo; le striature sulle scarpe incompatibili con il trascinamento ma compatibili con la fase pre-precipitazione (motivo GIP Malavasi) o più direttamente con un tentativo di risalire. Ma Vecchi è consulente della commissione…
    Non resta che ascoltare il PM Marini e le perizie di RIS e ROS, confidando sulla professionalità dei primi e sulla neutralità dei magistrati Nordio e Alfonso, consulenti della commissione.

    • Eretico scrive:

      Che dire, caro “Spettatore critico”?
      Oltre ovviamente a concordare praticamente su tutto (l’accanimento contro Filippone, per esempio, è inqualificabile, anzi per l’appunto qualifica chi lo porta avanti), complimenti sinceri per vari passaggi specifici, che denotano una conoscenza dell’argomento che purtroppo è riservata a pochi: e fra quei pochi, molti brillano per clamorosa disonestà intellettuale.
      Meno male che i fatti, nella loro granitica evidenza, sono quelli, e non si possono cambiare (pur con tutto l’impegno del caso, eh)…

      Buona – laicissima, financo paganeggiante – domenica ai lettori!

    • Holden Caulfield scrive:

      Un dubbio conseguente alla profonda padronanza dell’argomento: siamo sicuri che si tratti di uno spettatore e non di un attore?

      • Spettatore critico scrive:

        Tutto è possibile ma è altamente improbabile. Additare Filippone significa usare la fantasia.
        Cronologia:
        1) Verso le 19:30 circa la moglie di Rossi chiama FIlippone (audizioni Tognazzi e Filippone);
        2) alle 19:41 Filippone manda un SMS a Rossi “Andiamo a correre?” per vedere se risponde. Audizione Togliazzi in forma scritta.
        3) Rossi precipita alle 19:42:23.
        4) Rossi muore alle 20:03, secondo le perizie e la seconda indagine in base ai movimenti del corpo, visto il filmato completo, 20 minuti dopo la precipitazione.
        5) Alle 20:30 circa, Filippone e Mingrone sono nella stanza del Rossi e chiamano i soccorsi.
        5) Alle 20:47 Filippone entra nel vicolo dopo che Mingrone salito al terzo piano ha chiamato i soccorsi.
        Per gli orari sopra citati fare riferimento al filmato di “Non è l’Aarena qui” https://www.youtube.com/watch?v=rdvwJVOHYwA&t=1673s ai dal minuto: caduta 19:48:23. Filippone vicino al corpo del suo amico 21:02:01. l’orologio del filmato è 16 minuti avanti, quindi l’orario effettivo dei due eventi è 19:42:23, 20:46:01.
        Punto primo è vero che quando Filippone entra nel vicolo Rossi è già morto e non respira più. E’ improbabile per non dire impossibile che Filippone gestisca la telefonata in arrivo circa alle 19:30 dalla moglie del Rossi e l’SMS delle 19:41 mentre è con Rossi e lo sta picchiando e per poi scaraventarlo fuori dalla finestra. Secondo me ci sarebbe stata minimo una fragorosa colluttazione tra i due. Quantomeno Rossi avrebbe gridato aiuto, visto che la moglie era al telefono proprio con il suo aggressore. No?
        Le questioni su cui fonda le domande L’On.le Migliorino secondo me partono da una dichiarazione di Antonella Tognazzi in audizione in forma scritta ore 18 del 8/9/2021 (Filippone è stato audito alle 11:30 del giorno successivo) ove afferma : «Mi ricordo che tante persone vedendo il discorso del video e quant’altro, mi dicevano: “E’ impossibile che Giancarlo non sappia niente”… una volta dissi alla mia amica, sua moglie:”guarda, tutti quanti mi dicono che Giancarlo sa qualcosa. Se è vero, non ti voglio nemmeno chiedere niente e non voglio nemmeno tu faccia da tramite, però sappi una cosa: se vengo a sapere che c’entra qualcosa io gli passo sopra come uno schiacciasassi, come farei con mio fratello”».
        Poi ci si lamenta perché Filippone cambi strada quando incrocia i Rossi…
        Dice … Tante persone vedendo il discorso del video… quale video? E’ una mistificazione completa il primo filmato mandato in onda, quello del New York Post ove, come lamenta giustamente Filippone (in audizione) è stata eliminata più di mezz’ora e pare che Filippone entri nel vicolo subito dopo la caduta di Rossi. Il filmato è qui https://www.youtube.com/watch?v=rdvwJVOHYwA&t=1673s è da notare che mentre si vede l’orario al minuto 1:31 “19:58:23” (togliere 16′) alla precipitazione, la parte ove è invece visibile Filippone al minuto 1:51 non riporta l’orario. Ma guarda un po’. Hanno fatto uno zoom eliminando l’orario. Che biricchini. Il video è dunque falsificato e tendenzioso. Sarebbe da indagare chi ha fornito o montato il filmato in quelle condizioni.
        Se le “tante persone” cui si riferisce la Tognazzi hanno guardato questo filmato sono state vittime di una narrazione mediatica e hanno prodotto quelle si si chiamano chiacchiere da “capere” (parrucchiere). E comunque a seguire il popolo disinformato e acritico si assolve Barabba si manda a morte Cristo e Socrate.
        La calunnia è un venticello un’auretta assai gentile che insensibile, sottile, leggermente, dolcemente, incomincia, incomincia a sussurrar.
        Per me è pressoché certo che l’audizione di Filippone da parte dell’On.Le migliorino, si basi sia sulla riportata dichiarazione della Tognazzi sia sul fatto che la moglie di Filippone tenta alle 20:25 di chiamare Rossi e che alle 20:30 minuto più minuto meno, Filippone sia in Piazza Salimbeni e pertanto, si capisce dai commenti dell’On.le migliorino che ritenga improbabile che Filippone fosse a casa, come afferma, quando sua moglie tenta di chiamare Rossi.
        Su questo a mio modesto avviso, si verificherà: 1) la verifica delle celle dei cellulari (ROS) daranno ragione a Filippone, basta quella dell’sms 19:41. 2) Filippone potrebbe ricordare male il momento in cui la moglie chiama Rossi. Sul punto il PM Nastasi rispondendo ha già detto che le cellule telefoniche potrebbero non essere rilevatrici perché quando contigue possono rilanciare se quella in cui è presente il soggetto è sovraccarica. Inoltre con 3-4 km di copertura è probabile che la cella possa essere la stessa per la posizione dell’abitazione di Filippone e per Piazza Salimbeni posto che in linea d’aria sono al massimo 1400 metri. Certo è che c’è la telefonata a Riccucci da parte di Filippone per preavvisarlo e il fatto che Filippone entri con Carolina Orlandi.
        Ora per ipotizzare Filippone, si deve dimostrare che alle 19:41 (SMS) fosse all’interno; Che sia rientrato non visto dopo essersi cambiato, o che sia rimasto dentro senza essere visto e che si sia cambiato (tuta) all’interno, che sia rientrato nella stanza del Rossi dopo che questo ha parlato con altra collega senza che questa uscita verso le 19:30 lo abbia visto per poi presentarsi alle 20:30 a Carolina Orlandi all’ingresso di Piazza Salimbeni. Dove si sarebbe cambiato per mettersi in tuta e da dove sarebbe uscito? Se Riccucci dice chiaramente che alle 18:40 chiudono le altre portinerie e resta aperta solo quella centrale? Un triplo salto mortale d’immaginazione. Pari pari ai voli pindarici che fa Davide Vecchi nella sua prima tesi. Ma poi il movente di Filippone quale sarebbe?
        Io commento fatti, audizioni, informazioni rese e riportate in Ordinanza o in Audizione. Che leggo e ascolto.
        Come ha già detto il PM Nastasi servono indizi reali. Per il nostro codice penale, chi attribuisce un fatto concreto al magistrato commette calunnia se lo fa a mezzo stampa è diffamazione. Dobbiamo condividere questo assunto se vogliamo continuare a confrontarci: fatti, non supposizioni infondate.

        Detto questo aspetto da Holden Caulfield un commetto su atti e fatti a sostengo di ciò che si afferma, non immaginazioni, com’è immaginario il personaggio. Grazie.

      • Spettatore critico scrive:

        E…. un P.S. ma se c’entrasse Filippone, o se veramente sapeva qualcosa, ma secondo lei, non avrebbe detto alla moglie… non posso andare … e si levava di mezzo ?

      • Spettatore critico scrive:

        P.S. 2 … Spettatore/attore… leggo e mi informo. Come potresti fare anche tu anziché fare interventi ad minchiam. E’ tutto nelle carte e nei documenti pubblici. Ha ragione l’Eretico. Chi evidenzia le incongruenze della tesi omicidiaria deve subire le scemenze dei terrapiattisti. Quando finirà questa querelle?

        • Eretico scrive:

          Caro “Spettatore critico”,
          grazie ancora dei due interventi, che vanno ad integrare, in modo davvero prezioso, il nostro pezzo (non è la prima volta, non sarà l’ultima: almeno così ci auguriamo).
          Mi corre solo l’obbligo di scrivere che il buon Holden – con il quale non poche volte sono stato e sarò in disaccordo – sul Caso Rossi NON è un terrapiattista, anzi mi pare che spesso abbia fatto interventi, discretamente informati e soprattutto decisamente critici, sul Circo Barnum in questione.

          Grazie anche al semper optimus Pino Mencaroni, per la sua precisazione su Sherlock Migliorino, nostro faro ideale e politico.

          A questo giro, infine, financo Maurizio Montigiani ha scritto una circostanza corretta: i tornelli in Sede MPS – che c’erano anche prima -, sono effettivamente divenuti attivi solo nel post mortem del povero Rossi.

          W Aldone, l’eretico

          • Spettatore critico scrive:

            Allora chiedo scusa, avevo interpretato male quanto scritto da Holden Caulfield. Confermo comunque che sono un semplice spettatore, che legge, si informa, cerca di capire, si fa un’idea. Prossimi “sbobinamenti” di audizioni in progress… 😉

  2. Un ammiratore di Pistoia scrive:

    Caro Eretico, ho visto sia l’audizione del dottor Nastasi che del dottor Natalini: lucidi, presenti, documentatissimi. Certo, alcuni “non ricordo” affiorano: sarà mica che sono passati 9 anni, e che certe fasi sono state un po’ concitate? Che vergogna vederli alla gogna per avere solo fatto il loro dovere (Natalini ha detto di avere subito anche delle minacce, e non mi stupisce visto il clima di odio che si è voluto creare).
    Spero che qualcuno della famiglia in futuro sia costretto a rendere conto del proprio comportamento (parlo di soldi, che sembrano essere molto importanti) per quello che sta facendo, anche a quel Filippone che ha fatto solo quello che un buon amico avrebbe fatto, e che invece ogni seduta della Commissione si trova ad essere citato.

  3. Pino Mencaroni scrive:

    Ascoltando l’audizione del Pm
    Natalini forse c’è anche un’altra perla. A un certo punto un commissario, non ricordo se si chiami Migliorino o Peggiorino, chiede come mai il consulente di parte non avesse il reperto originale dei bigliettini d’addio. Ma lo sanno anche i canguri che i reperti d’indagine devono rimanere nel fascicolo, magari il consulente di parte li può esaminare e fotografarli, ma mica, come ha spiegato il Pm, portarseli a casa… la Repubblica è in buone mani…

  4. All’epoca non c’erano ancora i tornelli con i badge, sono stati installati nel 2015.

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