Carolina attacca Filippone e Riccucci (e un Ps sanitario)
Pezzo infrasettimanale dedicato, in modo pressoché monografico, alla clamorosa (soprattutto per chi la subisce) audizione resa ieri da Carolina Orlandi a Roma, davanti alla Commissione di inchiesta sul Caso Rossi; il tutto, a poche ore dal grande sciopero nazionale di banca MPS, che già sta facendo discutere in città (i senesi montepaschini saranno solidali?). In ogni caso, ancora una volta: se siamo arrivati a tutto questo, cioè al termine di un plurisecolare viaggio, ricordiamoci sempre di chi guidava la banca ai tempi di Antonveneta (novembre 2007), ed anche – dispiace dirlo – di chi organizzava la grancassa per sostenere l’operazione che fu l’inizio della fine.
CAROLINA, LA SEGRETATRICE
Come sempre, assolutamente nessun fatto concretamente nuovo, niente di niente, se non la consueta polemica sulla pars destruens nei confronti delle indagini: per prima cosa, da segnalare che sono state segretate non solo alcune domande dei commissari, come è abbastanza prassi che sia; ma è stata segretata anche larga parte della sua stessa deposizione, su richiesta esplicita della Orlandi: ergo non si sa cosa lei abbia detto dal minuto 19 al 42; cosa del tutto consuetudinaria per i magistrati, non per gli altri auditi, e si aggiunga tutto questo al fatto che le audizioni senesi della Tognazzi e di Ranieri Rossi – stenografate, non registrate in modalità audiovideo – ancora non sono pubbliche.
Ci sono dunque circa 23 minuti di cose dette dalla figlia della Tognazzi, per volontà di lei stessa, che nessuno può sapere, al di fuori della Commissione (avete idea quante cosine si possono dire, in un lasso di tempo così ampio): alla faccia della glasnost (visto che è donna di comunicazione, saprà cosa voglia dire). Il fatto è questo.
Avrà discettato dei mitici festini, memore di quando andava in giro con, all’interno del suo cellulare, le foto dei magistrati senesi da ostendere al “troio” (prima che se ne conoscesse nome, cognome e soprattutto vicenda, per la quale si rimanda volentieri al mio libro)? Qualcuno le avrà chiesto conto delle palesi contraddizioni sulla reazione materna ai taglietti autoinferti del Rossi – da noi documentate in Commissione giovedì scorso -, in particolare tra ciò che ha fatto mettere a verbale la madre e ciò che ha scritto nel suo libro la Orlandi stessa, di grazia? Come un consumato magistrato, la Orlandi ha optato per la segretazione, e festa finita, 23 minuti prima: così è, se vi pare…
FILIPPONE E RICCUCCI: ATTACCO ALZO ZERO
Venendo al sodo, cosa ci sarebbe di nuovo nella audizione della Orlandi? Solo l’accentuazione, molto forte e marcata, del ruolo che, secondo la figlia di Antonella Tognazzi, avrebbero avuto il portiere Massimo Riccucci e il segretario, ed amico, di Rossi, Giancarlo Filippone. Mai come durante l’audizione di ieri pomeriggio (anticipata: ci sarebbe dovuta essere oggi alle 13,30), infatti, fra le varie persone sentite, una persona audita è stata così esplicita nel tirare di mezzo il ruolo di queste due persone.
Fra le varie perle nei confronti del portiere della Rocca, Massimo Riccucci viene testualmente definito: “l’unica persona che effettivamente poteva salvargli la vita, e ancora non si capisce perché non l’abbia fatto”; ciò che ne consegue e deriva, è chiarissimo: come minimo, il povero Riccucci – secondo la Orlandi – è tacciabile di complicità con i fantomatici assassini del Grande complotto, avendo lasciato morire il Rossi senza fare alcunché. Si rende forse vagamente conto, la giovane giornalista, della portata di ciò che ha detto in una sede istituzionale, con tanto di riprese video (meno male che registrazione canta)?
Su Filippone, poi, non si sa neanche da dove iniziare, visto che viene trattato come un public enemy e di lui si deve scandagliare ogni mezzo respiro (mentre verso altri, si sembra credere ipso facto a tutto): “ha fatto da mediatore con la banca in un primo momento, dopodiché è sparito dalla nostra vita, in modo inspiegabile per me”, dice l’ingenua Carolina. Strano, davvero, molto strano, questo modus operandi dell’amico e segretario di David Rossi: uno che viene offerto alla macelleria dei social come l’uomo che non ha provato a soccorrere l’amico morto, né ha avuto alcuna pietà di lui (dopo quel video decontestualizzato ad arte, che qualche manina mandò a chi di dovere: ma su questo Carolina non si scandalizza affatto, e neanche la Commissione), poi neanche ti saluta più?
Il comportamento di quella sera di Filippone viene analizzato nel dettaglio, vivisezionato minuto per minuto: quanto ci vuole da casa sua – in macchina e a piedi – a Piazza Salimbeni? Da dove è arrivato, con esattezza? Perché non ha telefonato all’amico mentre correva verso di lui (peraltro lo ha fatto, come chiarito dal Presidente Zanettin)? Perché ha lasciato la Orlandi fuori dalla stanza del suo “secondo padre”? Ci si farà ad incastrarlo, prima o poi, questo mascalzone del Filippone?
Che comportamento strano, insomma, tipico di chi convive con un segreto dopo avere visto qualcosa, questo dell’amico del Rossi: come ebbe a dire la Orlandi in una intervista a Il Giornale nel 2019, ancora presente anche on line. Morale della vicenda: quando vi telefonano, in stato di iper ansia, le mogli degli amici preoccupate per la sorte dei loro consorti, voi fatevi i cazzi vostri e restate a casa, altrimenti vedete cosa può succedere…
IN CONCLUSIONE (PER ADESSO)
Molte altre cose si aggiungeranno la settimana prossima, su questa audizione specifica e sul ruolo di alcuni componenti della Commissione (alcuni svolgono con discreta efficacia il loro ruolo, non bisogna generalizzare), perché il massimo rispetto istituzionale ( come scritto sul blog, e ribadito una settimana or sono de visu), non può portarci dritti dritti al foderamento, con materiale suino, degli occhi e delle orecchie (stimolante per esempio la posizione dell’onorevole Migliorino sui fazzolettini ritrovati nella stanza del Rossi, e sulla tempistica della loro refertazione: se ne riparlerà).
Per intanto, e per oggi: al di là di quelle che saranno le scelte legali di Riccucci e Filippone, ci si chiede se non sia il caso che qualcuno, oltre allo scrivente, pubblicamente prenda posizione nei confronti di due persone per bene, che dal 2017 – e con una ulteriore, sfacciata, accelerazione in queste ore – sono, senza alcuna colpa, sotto gli occhi dei riflettori, all’insegna di un insopportabile alone di montante sospetto ad uso e consumo mediatico.
Per quanto tempo dobbiamo ancora assistere a questo scempio perpetrato sulla pelle di persone serie e – lo ribadiamo – per bene, mandate alla gogna mediatica per assecondare una narrazione all’insegna del “si dice e non si dice”, senza ovviamente mezzo straccio di prova, in nessun senso? Una volta ci si scandalizzava, e magari ci si mobilitava pubblicamente, per le persone ingiustamente carcerate; oggi, per chi entra senza alcuna colpa nel tritello mediatico, e ci resta per anni, ce ne freghiamo bellamente?
In conclusione (si fa per dire): abbiamo aspettato, per la sensibilità istituzionale che continuiamo ad avere, che la Orlandi dicesse la sua a Palazzo San Macuto; a questo punto, tra una segretazione e l’altra, ha esternato, di fronte ad una Commissione che certo era, in generale, più che benevola nei suoi confronti (ben altro il clima del giovedì pregresso, ma va bene così, figuriamoci).
Dunque, è arrivato il momento di un confronto pubblico, alla luce del sole (senza segretazioni): la Orlandi è una giornalista (ha lavorato anche alle Iene, perdinci), ergo non si può più tirare indietro. Noi la aspettiamo, in qualunque sede: a Siena, a Roma, o altrove. Se fa finta di non sapere dell’invito, chiunque può trarne le conclusioni, e fare le sue considerazioni a tal proposito…
Ps Saranno le aziende sanitarie a dire quale virologo potrà andare in tv ad ammansire il suo verbo; chi legge il blog abitualmente, sa che siamo stati fra i primi a criticare il loro iperpresenzialismo, frutto spesso di esasperato narcisismo (il Bassetti va anche sulle riviste di gossip, e viene considerato financo un bellone: il Covid ha fatto regredire anche il gusto estetico femminile, di grazia?): lo scrivevamo – controllare per credere – durante il lockdown della primavera del 2020.
Ma che sia il Governo, attraverso le sue ramificazioni burocratico-ospedaliere, a mettere bocca su questo, lo troviamo indegno di una democrazia, senza girarci tanto intorno.
Piena solidarietà a Riccucci e Filippone, degnissima persona che conosco dai tempi in cui andavamo a scuola al liceo Tolomei, con cui sono amico e con il quale, per pudore e discrezione, nelle mille volte che l’ho incontrato mai mi sono permesso di affrontare la questione Rossi.
Se viene organizzato qualcosa in forma pubblica, io ci sono.
Sulla fine di MP ex S meglio che mi taccia………
Fausto
Mi pare che l’accusa a Riccucci sia grave e diretta. Filippone viene ‘solo’ screditato (non crede alla tesi dell’omicidio?).
Se fosse stato mio parente e fossi convinto dell’omicidio l’unico movente possibile mi parrebbe ovviamente lavorativo, e me la rifarei con Mussari e Viola
La questione è semplice, in un contesto complesso: la famiglia ha ormai raschiato il barile in ogni modo possibile ed immaginabile, ha capito che attaccando in modo furioso la magistratura non si ottiene niente se non fare fare audience ad altri (l’azione di spargimento di materiale organico verso la Procura di Siena immagino che prima o poi si ritorcerà in modo pecuniario verso la famiglia, in aggiunta al mutuo tanto sbandierato), ora quindi siamo ad attaccarci ai pesci piccoli, che si sono trovati al posto sbagliato nel momenti sbagliato (il povero Filippone ci è anche andato, ancora più sfortunato).
Sono molto deluso dalla audizione di Carolina Orlandi: mi aspettavo che ci dicesse qualcosa sui festini di noi orgiastici, molto pervertiti. Forse l’avrà fatto durante la segretazione, però non capisco: quando c’è da sputtanare qualcuno si va in prima serata (Italia unooooo), poi davanti ad una Commissione parlamentare ci si appella alla segretazione?
Leggo oggi dell’errore commesso dal comune nella domanda x l’assegnazione dei fondi per la riqualificazione del camposcuola ( 750k€ che saranno pagati con i soldi delle tasse comunali), e delle allucinanti affermazioni di un assessore sul sindaco di San Gimignano… cosa devono ancora stare questi incapaci perché vengano rispediti da dove vengono? Non pensino che uno o due pali straordinari possano far dimenticare lo scempio che in pochi anni stanno elargendo!!
Sarà bene x il futuro della città che anche le tre scimmiette che intasano i social e i blogs si tolgano il prosciutto e reagiscano a questa grottesca tragicommedia!
MI associo a chi invoca Raffaele Ascheri ( che tanto si è prodigato per far perdere una sguaiata sinistra) affinché possa agitarsi per far uscire di scena questi incompetenti presuntuosi e autoritari individui.
Chi sarebbero le scimmiette che intasano i social e i blogs? Dai, illuminaci
Quando si dice il dito e la luna…invece di argomentare sul contenuto si sottiglia sulle scimmie….leggendo i commenti mi sono venuti in mente altre metafore!
Dai Vittori Mighele… vediamo se ce la fai a concepire questa risposta…
Ooohhh ma io quando ho dato l annuncio del Raffa candidato sindaco ruzzavo.
Comunque il pigolio di preghiere affinche’ egli si renda disponibile all estremo sacrifizio, dovra assumere dimensioni corali e polifoniche.
Da destra e da manca ,da piccioli et grandi.
Ps pe’ Gp ,faccia chiappomorfa e paresi facciale , notevolissime metafore ,
degne dell arsiccio.
Caro Eretico e cari lettori, lo sciopero di ieri ha avuto in piazza Salimbeni una partecipazione a dir poco imbarazzante: a essere generosi un paio di centi, mah (senza Letta, giustamente: come si fa a scioperare contro se stessi?).
Rispetto al 2012, almeno una cosa è riuscita parecchio meglio: il focus dell’evento sindacale si è svolto a piazza Salimbeni, mentre 9 anni fa il sindacato non la pensava allo stesso modo, e l’Eretico arrivò quasi alle mani con l’aitante leader della Cgil di allora. Ci sono passaggi che spiegano tante cose, nella banca e anche nel sindacato…
Vorrei scrivere due cose sul dottor Bassetti, il più furbo fra i virologi superstar. Mi ricordo bene che durante il lock down di marzo-aprile 2020 giravano video semi clandestini che lo ritraevano a buttare acqua sul fuoco, a dire che la pandemia non era così devastante. Nessuno lo invitava in prima serata. Dopodiché, non appena è divenuto un accanito sostenitore della campagna vaccinale (lo sono tutti i virologi, ma nessuno con gli accenti “punturistici” di Bassetti), avrà collezionato non so quante presenze. E poi sono arrivate le riviste di gossip…
È un caso
Ci vuole una faccia particolarmente… ‘chiappomorfa’ per cancellare dal curriculum la collaborazione con Pfizer e poi stare a pontificare un paio d’ore al giorno in TV.
C’è gente che se prende il Viagra gli viene una paresi facciale
Le scimmiette di cui sopra sono coloro che non vogliono vedere lo scempio indecoroso, che non vogliono ascoltare il grido di aiuto, e non parlano degli errori di questa indecorosa amministrazione!
Chi avesse un minimo di onestà intellettuale, da queste pagine, potrebbe denunciare il fallimento di un progetto che pareva interessante e necessario in embrione ma che si è subito rivelato per quello He era effettivamente dopo le prime( e le seconde, e le terze…) nomine!: un’ accaparrarsi di luoghi di potere per soddisfare egocentrismi, poco male, o per accumulare profitti.
Ecco , sarebbe il momento che le tre scimmiette cambiassero atteggiamento e iniziassimo a cercare alternative valide a questi incapaci opportunisti.
Sandro evidentemente negli ultimi decenni era residente su Marte. Bravo Sandro continua così che vai alla grande.
La premessa d’obbligo per un ragionamento in buona parte condivisibile come il tuo, è che l’attuale giunta sta amministrando male ma le precedenti ci hanno rovinato.
Giusto per evitare di confondersi, alle prossime amministrative, fra rinnovamento e restaurazione
O Sandro mi sembra che ti stai confondendo con il celeberrimo groviglio armonioso. Questi che ci sono ora avranno sicuramente i loro limiti e nessuno lo mette in dubbio…ma non ci dobbiamo dimenticare che quelli che c‘ erano prima hanno disintegrato una città! In ogni modo quella delle scimmiette mi mancava! Ora comunque ci pensa il Pisano a risolvere tutti i problemi… saranno giornate intense con Girotondi mattutini e Agorà serali.
Cari miei commentatori, delle due una: o non sapete leggere, o siete in malafede.
Mai ho scritto di auspicare ad una restaurazione!
Ho semplicemente invitato a trovare una soluzione a questa che si è rivelata la peggiore amministrazione dal dopoguerra. Non hanno dei limiti, sono incapaci e poltronisti.
Ed io li ho pure votati!!!!!
Ma x onestà intellettuale devo riconoscere che chi li ha preceduti ha rovinato la città con l’avallo dell’allora ministro dell’economia ( tremonti) del governatore della banca d’Italia ( Fazio prima e draghi poi), del presidente del consiglio ( berlusconi) e del presidente della bce( ancora draghi)!
Dunque va bene il capro espiatorio per le menti semplici, ma per gli altri sarebbe richiesta un’analisi più approfondita.
Caro Sandro, ritieni di non avere la mente semplice ma hai la memoria corta.
Berlusconi e la sua cricca sono e sono stati una disgrazia per l’Italia, ma nel 2007 ai tempi dell’acquisizione Antonveneta, premier era Prodi con Enrico Letta sottosegretario e Padoan Schioppa alle finanze.
Non avendo la mente semplice sicuramente ricorderai le modalità di nomina del cda della banca e della deputazione della fondazione per cui le responsabilità politiche sono evidenti anche ai normodotati.
L’attuale pessima amministrazione non è la peggiore dal dopoguerra per questo semplice motivo.
Concordo con Sandro
È la peggiore amministrazione dal dopoguerra ad oggi! Negarlo è disonestà intellettuale!
Scusi, come l’ha presa le patente di onestà intellettuale? Coi punti della coop?
Nello stesso modo in cui lei ha preso quella disonestà intellettuale!