Conte che va, Draghi che viene
Che l’avvocato pugliese non sia mai stato troppo simpatico a questo blog (specie dall’inizio della pandemia), è cosa nota; ma i lettori attenti sanno che, da queste colonne, non piace maramaldeggiare: rileggendo il giudizio che si è scritto di lui, però, la polemica non si riesce più di tanto a frenare. Che ci volete fare. E si resta convinti che il tempo sarà galantuomo, con Conte: nel giudicarlo nel modo che merita.
Due primissime cosine, poi, le diciamo anche su Mario Draghi: non è la prima volta, pensiamo proprio che non sarà l’ultima…
UN GIUDIZIO SU CONTE (POST MORTEM)
Arriviamo subito al dunque: fu vera gloria, quella contiana? Giusto un anno fa (febbraio 2020), il suo Governo bis era già a forte rischio (sempre a cagione di Renzi il saudito, in particolare per la Giustizia, ancora più nel dettaglio per la prescrizione); Conte fu letteralmente graziato dal Covid-19, come ormai evidente. Ancora cosa poco evidente ai più – ma credo molto chiaro per la Procura della Repubblica di Bergamo, per esempio – , enormi sono le responsabilità (in negativo) non solo del Conte a fronte della seconda ondata (ammesse anche da alleati fedeli), durante la quale è stato il “Tergiversator maximus”; ma anche, a differenza di ciò che i più ancora si ostinano a pensare, della prima ondata marzolina: allorquando l’avvocato pugliese seppe essere decisionista, certo, ma agendo CONTRO le direttive del Comitato tecnico scientifico, quello stesso Cts dietro al cui (presunto) volere si trincerava di continuo. Tecnicamente, il Presidente del Consiglio ha ingannato il suo popolo, arrivando a limitarne le libertà fondamentali in tutta Italia, quando gli stessi scienziati dicevano di fare tutt’altro. Quanto alla questione economica e finanziaria, i dati parlano da soli: solo la Spagna, in quanto a crollo di Pil, ha fatto peggio di noi (olè!). Quanto alla scuola, stendiamo un velo fatto di pietoso amore patrio (non è solo per i banchi a rotelle, magari fosse solo quello). E che dire della figura di Mimmuzzo Arcuri? Lì si entra in un altro scenario, che francamente inquieta: lasciamo lavorare la Magistratura, che, nonostante tutto, è sempre meglio.
Quanto allo spettacolo degli ultimi venti giorni, anche i pesciolini rossi lo ricordano: ha fatto di tutto per restare, credendo a ciò che gli diceva il suo cerchietto magico, i Rocchi della situazione; probabilmente è arrivato lui stesso a credere al dogma creato dal suo cerchietto magico: quello dell’insostituibilità del Tergiversator maximus; un dogma intriso di arroganza intellettuale indicibile. Sarebbe ben volentieri tornato al Governo, accogliendo a braccia aperte financo colui che l’aveva definito un “vulnus per la democrazia” (Renzi dixit), e che avrebbe ricoperto di Ministeri, pur di restare aggrappato a quella poltrona raccattata nel 2018 per puro caso (se Renzi è un affamato di poltrone – e lo è, alla grande -, Conte invece è un idealista, di grazia?).
Che dire, poi, del fatto che un accademico arrivi a promettere, da Presidente del Consiglio, una riforma del sistema elettorale (captatio benevolentiae per gli auspicati “volenterosi” di centro), facendo un errore da matita blu, forse viola? La conosce bene, la Costituzione, il Nostro? E che aggiungere dello spettacolino di ieri (che non a caso ha lasciato sbigottito il Quirinale), della conferenzina stampa improvvista, in cui un Premier ancora in carica pretende (rebbe) di indirizzare il volto del successivo Governo, dicendo a chiare lettere che esso dovrebbe essere politico, e non tecnico? Conte parla da leader dei 5stelle, dei giallorossi, o più banalmente di se stesso? Ma soprattutto, e ancora: Conte conosce la Costituzione, di grazia?
Ho davanti la prima pagina de Il Fatto quotidiano del 20 gennaio (che conserverò, perinde ac cadaver), all’indomani della risicatissima vittoria in Senato, tra Ciampolilli di ogni risma: “Più lo butti giù e più si tira su”. Servivano, a quel punto, “10 ex Iv (Italia viva) e Udc per blindare (sic, Ndr) l’aula e le Commissioni”, scriveva il suo quotidiano di riferimento: non sono arrivati neanche quelli (ed abbiamo assistito anche allo sdoganamento dei transfughi, i quali, con vari e penosi contorsionismi, sono via via diventati “costruttori”, “volenterosi”, ovviamente europeisti).
Il suo crepuscolo ha fatto emergere ciò che era già chiaro: Conte rappresenta quella categoria di politici italiani (non sono tutti così, no davvero) pronti a tutto, pur di restare in qualche modo al potere. Avrebbe dovuto dimettersi il 13 gennaio, Conte, e rimettere allora il mandato nelle mani del Presidente Mattarella, dopo le dimissioni dei renziani dal suo (anche loro) Governo; invece non lo ha fatto, ha creato il suk che sappiamo, ha telefonato anche agli uscieri del Parlamento, pur di cercare, del tutto indarno, di trovare i voti. Ha perso il posto di Premier, ed anche la dignità personale: ma lui – sentendosi insostituibile – penserà ad un complotto, statene certi.
IL CHICCHERO MARIO DRAGHI
Allora, diciamocelo subito: su Mario Draghi pesa l’ombra di Antonveneta, acquistata (incauto acquisto, sic) nel novembre del 2007, allorquando Draghi presiedeva, previa nomina berlusconiana del 2005, Banca d’Italia; il nuovo Presidente del Consiglio (lo diamo per scontato), per Siena, è una sorta di enigma: come se uno invitasse a pranzo o a cena qualcuno che si sa essere importante e di grande valore professionale, ma verso il quale c’è una sorta di peccato originale da cui mondarsi. Inevitabile, il restare guardinghi, diffidenti, sospettosi, fino almeno al caffè (non sindoniano).
A livello nazionale, vedremo il prosieguo delle consultazioni: domattina, e poi il potenziale secondo giro delle stesse. A livello di stile personale, Draghi ci piace assai: a parte tutto il resto, solo il fatto che non abbia alcun bisogno di imbellettare goffamente il proprio curriculum vitae (a differenza di Conte, eh, che inseriva anche l’essere andato a fare le fotocopie nelle Universities d’oltre Oceano), e che non sia attivo sui social (per ora, non ha neanche un portavoce!), per la redazione è motivo di contentezza.
Formazione gesuitica, la tragedia dei genitori persi entrambi da quindicenne, l’amore per la Matematica e lo sport (il basket in particolare): tutte doti extra professionali (a parte la formazione gesuitica, che accompagna sempre) non così banali; un cattolicesimo – si pensa – sincero, il suo, comunque non esibito: senza ostentare salviniani rosari o immaginette di Padre Pio come Conte, per capirsi.
A livello di formazione intellettuale, è partito keynesiano spinto (allievo di Caffè), più a sinistra di qualunque esponente attuale del Pd, per parlare chiaro; poi, nel momento della maturità e della carriera internazionale, si era convertito all’austerity; negli ultimi tempi, però, già prima del marasma Covid, era circolarmente tornato alla casella di partenza: il debito, se produttivo e non meramente parassitario e clientelare, non solo va bene, va benissimo. Adesso, gli si prospetta un compito in salita, quantomai arduo, da ottenere whatever it takes; un vantaggio, però, ce l’ha, eccome se ce l’ha: peggio dei pregressi, non può fare.
Noi ci auguriamo che sappia trovare un Governo degno di cotal nome, senza scappati di casa al proprio interno; la redazione è pronta a tutto, ma ci auguriamo solo di non vedere come Guardiasigilli la purtroppo quotatissima professoressa Paola Severino (Ministro nel Governo montiano), e il professor, infettivologo, Massimo Galli, il quale sta cercando – in concorrenza con la Capua – di diventare Ministro della Salute (ci piacerebbe che si tornasse a parlare di Salute in modo completo, non solo per sineddoche: non di solo Covid schiantano le persone, eh).
Per sorridere, una curiosità: girano sui social le foto abbinate di Draghi e del terrorista Cesare Battisti; come già avemmo modo di scrivere illo tempore, la somiglianza fra i due è impressionante. Si fa per chiacchierare, eh…
Ci s’ha il fantino bono, però è rincartato…
Va bene Eretico, ottima analisi sul Chicchero Draghi e sull’amante della poltrona Conte. Più chiaro di così. Speriamo che il suo peccato contro Siena sia rimediato in parte con provvedimenti giusti per il Paese. Ora aspettati le osservazioni del professorino di Recenza che anche se non dico il nome si capisce lo stesso di chi parlo. Sui 5Stelle prevedo, come detto molto tempo fa, che alle prossime elezioni, se tutto gli va bene, sopravvivranno con nemmeno un quarto dei voti di quelli che hanno ora. Io un po’ ci credevo al 5Stelle, pensavo ad un cambiamento radicale della politica italiana, invece si sono dimostrati dei dilettanti incompetenti ed attaccati alla poltrona come quelli che criticavano un tempo.
Il macigno che grava su Draghi è il più grande scandalo bancario/finanziario degli ultimi cento anni, non una cosuccia da poco. Forse solo questo basterebbe per giudicare. Ma non lo voglio fare, aspetto per giudicare. Mi fa soltanto ridere questo contesto generalizzato di lodi sperticate riversate adesso sul personaggio, anche da parte di chi ( vedi per tutti Renzi) due o tre anni fa lo attaccava a spada tratta. E rido ancora di più quando vedo che le lodi vengono da quei politici la cui conclamata incapacità e sconfitta è certificata proprio dall’arrivo di Draghi.
Comunque, a parte tutto, dalla parte sua oltre la riconosciuta “competenza” , gioca il fatto che quando si tocca il fondo del barile……..
Le prime indicazioni non mi sembrano tuttavia confortanti, in quanto si prospetta un ammucchiata di difficile gestione
Eravate 4 amici al bar…
è rimasta lei da sola al bar…
Di profili alla Conte che “bazzicano” i salotti romani ce ne sono così tanti da pienare Piazza del Campo come di 16 Agosto.
Emergere non è facile ed umanamente (quasi) comprensibile è la sua resistenza al nuovo cambiamento.
La classe politica è sintesi dei sentimenti, delle aspirazioni del popolo.
In Italia i tecnici arrivano per fare il lavoro che i partiti principali non vogliono fare per istinto di sopravvivenza.
È un governo che nascerà dalla volontà di due partiti che insieme oggi non arrivano al 10%. Da Largo del Nazareno a Rebibbia un bel cambio di “locascion”.
Siamo il paese dei salvatori della patria e degli inchini. Gettonatissima l’intervista al compagno di scuola Magalli.Già pianificata deviazione Francigena per il pellegrinaggio a Città della Pieve.
L’indiscutibile prestigio internazionale di Marione sarà la vasellina per un trattamento meno invasivo
Ogni comune dovrebbe intitolare una via, una piazza al compagno Mao Tse-tung per averci “regalato” quarant’anni di vantaggio. È grazie alla rendita cumulata se negli ultimi venti anni ci siamo permessi un declino ordinato (epopea dei casalino a cura travaglio inclusa)
ma anche il caffè dell’Ucciardone non era male
Il draghetto Grisu’.
Si sa, si nasce incendiari e si muore pompieri, non è il caso del nostro draghetto Grisu’ che già in tenera età gridava “farò il pompiere”. Era il 1970, tesi di laurea alla Sapienza, “unione monetaria… Una cosa folle…”, relatore l’immenso Caffè, già partigiano poi membro della costituente coautore del ” è compito della repubblica rimuovere tutti gli ostacoli economici e sociali…”. Incendiario neanche per idea, nel 1970 Keynes era assolutamente mainstream a livello accademico e soprattutto politico, il labur e i social democratici dominavano in Europa. Più che idealista il nostro draghetto è geniale e pragmatico, annusa l’aria, approda a sciaquare i panni in Atlantico e capisce che il vento tira da Chicago. È il momento di Milton Friedman, della deregulation e della city di Londra che sconfigge il lavoro. Grisu’ torna in Europa e inizia una folgorante carriera: nel 1991 è direttore generale del misistero del tesoro, nel 1992 sale sul Britannia e partecipa da protagonista alla liquidazione dell’industria italiana. Poi Goldmansachcs e lancio in orbita: governatore di Bankit e poi presidente della Bce. Federico Caffè, l’allievo ha superato il maestro e di gran lunga, è la vita.
L’Eretico come al solito ha centrato in pieno il punto: su Conte analisi ineccepibile (best has yet to come for him, remember Alzano and Nembro), giustissime le osservazioni su Draghi. Se si guarda al passato, al 2007, a Siena andrebbe tenuto lontano dalla cinta muraria. Se guardiamo al presente e all’immediato futuro, gli va fatto un Te Deum in Cattedrale: un altro anno di cura Conte, e si portavano i libri in tribunale…
“Povero colonnello, con tutti i tuoi soldati / cadesti valoroso, fra Dogali e Saati” lo sentivo canticchiare quando ero ragazzo, negli anni 30.
Caro Beppe,
a questo punto, con i tuoi ricordi diretti degli anni ’30, ti candidi automaticamente alla carica di “Grande vecchio” del blog, eh!
Grazie a “Uno di Strove”, all’avvocato Panzieri e agli altri che mi hanno fatto i complimenti (il blog lo si porta avanti soprattutto per i soldi, ma anche i complimenti fanno comunque piacere): W Conte sempre e comunque!
In nottata, as usual,verrà sfornato il pezzo cultural-domenicale: denso assai, o almeno ci si prova…
Buona domenica – laicissima, financo paganeggiante -,dall’eretico
Ottimo pezzo Raffaele.
La Severino come peggior ministro della giustizia di sempre ha dato parecchie lunghezze di distacco perfino a Mastella.
Ovviamente Fofò, come a scuola, è N.C., non classificato. Non classificabile.
Quindi, speriamo in qualcun altro …
Per il resto trovo molto singolare che, a parte l’irridicibile Travaglio, tutti quelli che ieri ritenevano Giuseppi uno statista insostituibile oggi già inneggiano a Draghi.
Sic transit gloria mundi.
E non è singolare che chi si è fatto eleggere contro la UE, contro l’euro, contro l’establishment eurocratico, candidamente esca fuori dalle consultazioni e dichiari che “Draghi è il futuro dei nostri figli”?
La cosa incredibile della politica di oggi non è che si possa cambiare linea in un partito, ma che a cambiare direzione siano gli stessi politici (e pure i comici). Una volta almeno c’erano dei congressi, il cambio di linea veniva votato ed il segretario ringraziava, salutava e se ne tornava in platea.
Abbiamo sdoganato le facce di culo. A destra, a sinistra, al centro, i politici non rappresentano delle idee e degli “interessi” che le propugnano, rappresentano solo sè stessi e la loro indefessa volontà di rimanere a galla, senza provare vergogna, mai.
E’ che con la fine delle ideologie (e con tutti i morti che hanno fatto nel ‘900 evviva!) alla fine – si sa – conta soltanto il potere.
Di solito la coerenza paga, i giochi di palazzo (anche a fin di bene), di regola no. Qualcuno, più furbo, ha sparigliato, qualcuno, ormai decotto, qualunque cosa faccia è destinato all’irrilevaza politica, qualcun’altro ancora semplicemente non esiste più, è ridotto come un’ombra …
Ma però chissenefrega?
In realtà qui ci sono solo due cose semplici da fare alla fine:
– pagare i vaccini al prezzo di mercato (come fanno USA, UK e Israele) invece di buttare i soldi nelle primule e vaccinare come se non ci fosse un domani, H24, per tornare al più presto tutti alla vita;
– smettere di bruciare miliardi in cassa integrazione e sostenere invece investimenti ed imprese (soprattutto quelle medio piccole che sono la spina dorsale del paese) per conservare posti di lavoro reali e non fittizi per ripartire davvero.
Chiunque lo faccia: Draghi, Sbirulino o la fata turchina, va bene.
Tutto il resto – purtroppo – è noia, fuffa, inutile sovrastruttura, clientela, Conte, Arcuri e Casalino.
Fino a quando quelli senza cassa integrazione e senza lavoro, disperati, smetteranno di pensare che il problema sono gli immigrati e capiranno con chi devono prendersela per davvero
Ma cosa c’entra l’immigrazione irregolare adesso con tutto questo, di grazia?
Assolutamente nulla, se Dio vuole.
Ad ogni buon conto, ancora qualcuno pensa veramente che favorire questa nuova schiavitù, paradiso degli scafisti, sia una cosa anche solo vagamente di sinistra?
Direbbe il grande Nanni: “continuiamo così, facciamoci del male”.
C’è qualcuno che vuol fare credere che la colpa di cassa integrazione e disoccupazione sia dei poveracci che sbarcano. O no?
Ora, però, questa storia che la ruina di Sienina sia tutta(o buona parte) colpa del futuro presidente del consiglio, fa un attimino sorridere eh!…
Che Draghi, in quanto dominus dell’allora vigilanza bancaria in Italia, abbia qualche tipo responsabilità in merito(mai cmq ne è stata rilevata la rilevanza penale o amministrativa, per fare i pignoli) è pacifico, ma i carnefici sono altri!
E per dirla tutta, questi carnefici appartengono tutti all’elite orgogliosamente cresciuta e rallevata fra le lastre, che siano nati alle scotte oppure importati dalle lande calabro pugliesi poco importa… È tutta roba Senese!
Dire che Draghi andrebbe tenuto lontano dalla cinta muraria, per le sue omissioni passate , è perlomeno comico.
Non concordo sul giudizio verso conte. Non ho visto capi di governo migliori in questo ultimo anno.
I suoi limiti , a mio giudizio, sono delle virtù se confrontati con le caratteristiche dei suoi oppositori…al di là dell’ideologia, chiunque sano di mente e onesto intellettualmente non può affermare ( può, può.. come molti hanno affermato che ruby era la nipote- nell’accezione del sassaroli- di mubarak) che il trittico all’opposizione avrebbe fatto meglio!
Qui si può chiacchierare come al bar( anche se lo ritenevo un palco più elevato) ma non si può disconoscere che la situazione è complessa e non si risolve con la ricetta di un Enea qualunque.
Conte , simpatico o no, ha fallito nella misura in cui renzi voleva nazzicare nel pentolone del recovery. Non ammettere questo è mentire sapendo di mentire.
E mi delude un po’ chi fa una ricostruzione parziale, senza basi provate, e ingenerosa, adducendo alla dittatura sanitaria senza portare soluzioni diverse( Svezia e Giappone precedentemente lodate sono sprofondate in una crisi sanitaria maggiore della nostra) se non quella della corea del sud, così lontana che non sappiamo bene quanto efficace.
Mi associo all avv. sul sic transit…morto un papa se ne fa un altro.. e due cardinali: se uno di questi fosse salvini e/o renzi potremo cadere dalla padella nella brace.
Ps. Non vorrei che la situazione nazionale capitasse a pipa di cocco x distogliere dal copioso lavoro e dalle “faccende” della nostra amministrazione….anche se qui demossi evidentemente gioca in casa( e con l’arbitro a favore!!!)
Caro Enea,
“simpatico o no”, Conte ha fallito, e su tutti quanti i fronti: tu citi Svezia e Giappone? Vai a vedere il loro Pil, e soprattutto il numero dei morti rispetto a noi (rapporto fra deceduti ed abitanti), e poi – se vorrai essere gentile – torna ad informare i lettori del blog. Quando si critica, bisogna almeno essere informati, eh.
Lo scrivente, poi, non ha mai parlato di “dittatura sanitaria”, quanto di acclarata incapacità, sulla quale tra l’altro varie Procure stanno lavorando (e l’ex Primo Ministro sa bene che ora, senza copertura della carica, inizia per lui un periodo in grande salita). E vogliamo parlare dell’ottimo Mimmuzzo Arcuri, e del suo ben fare per l’Italia?
Infine, visto che ci siamo: se mi trovi un pezzo nel quale ho scritto che “il trittico dell’opposizione avrebbe fatto meglio”, ti pago una cena (quando si potrà). Aspetto tue, dunque…
L’eretico
Excusatio ( ad personam) non petita….comunque un giudizio lo si esprime considerando tutte le variabili del contesto e qui si potrebbero citarne varie in merito al pil ( diverso in partenza) ai morti( il nordest italiano con la sua regionale gestione) e altro…giusto per informare!
Poi va bene tutto, io non sono avvocato di nessuno né ho riconoscenza ai polsi! Dunque esprimo l’idea che prima di sentenziare sarebbe più corretto approfondire! E tu, caro eretico, hai dimostrato in passato di saper approfondire assai bene….Ultimamente un po’ meno…come se Plato fosse più amico di Veritas !
La cena non la cucco! Ma la critica ossessiva poteva lasciare intendere che ” gli altri”( cit.) avrebbero fatto meglio! E molti, qui, hanno seguito tale corda…ad esclusione del tagliente Manunta, vero outsider del blog.
Caro Enea,
ti replico ancora solo perché tu, forse, leggi con assiduità il blog da non troppo tempo: se – come tu scrivi brillantemente – “Plato fosse più amico di Veritas”, troveresti altro, su questo blog; semplicemente, come scritto dal 2018 in avanti (siamo ormai al 2021, eh), per vari ed intuibili motivi (anche istituzionali), da queste colonne ci si occupa in ampia prevalenza di altro: di tematiche nazionali o internazionali, nonché culturali (quello lo si faceva anche prima, peraltro). Senza per questo – sia consentita l’autocelebrazione – avere perso in capacità di approfondimento.
L’eretico
Eretico, come approfonditore ” sembri invecchiato”( cit. N è u p p v)( se indovini te la offro io una cena!
Con rinnovata , vera, stima…
Caro Enea,
magari fra qualche mesetto ti stupirò anche come “approfonditore”, nel senso da te inteso…
La cena, vediamo: “Non è un posto per vecchi”? Vediamo se riesco a meritarmela (ma tanto venerdì si retrocede ad arancione)…
L’eretico
Sul costituendo governo Draghi vorrei dire qualcosa su Salvini che non avrei mai immaginato dire. Ha detto che appoggerà Draghi senza veti. Tanto di cappello. Lo avrà fatto forse perché sente il fiato sul collo di Giorgetti, ma comunque lo ha fatto, nonostante le prime ( dichiarazioni fossero in tutt’altra direzione. Comunque sia è stato quello che più di tutti ha preso alla lettera l’invito di Mattarella. Vedremo gli sviluppi.
Quanto a Renzi, probabilmente è condannato alla irrilevanza politica nel futuro, ma oggettivamente, e forse anche al di là delle sue intenzioni e previsioni, ha fatto un capolavoro politico. È l’uomo più inviso a tutto il panorama politico, dalla estrema sinistra alla estrema destra, e a tutta la stampa sia mainstream che no, ma il suo è stato un successo. Tra parentesi, se avessimo votato positivamente alla sua riforma costituzionale non saremmo arrivati a questo punto, a partire dai governi Conte1 e Conte 2
Nostalgia
Sovranisti, euroscettici, difensori della razza, integralisti cattolici, sentinelle in piedi, sentinelle sedute, la Merkel è una culona, torniamo alla lira, basta sbarchi, i neri non pagano i biglietti dell’autobus, sul Britannia hanno svenduto il paese, Putin è un grande leader democratico, Bankitalia con il piddi ha fatto fallire il monte, i gesuiti sono la feccia del mondo, bill gates ha diffuso il Covid, big pharma ci ammazza coi vaccini, la mafia di San Gallo, la mafia di Davos, la mafia del gruppo Bilderberg, la lobby ebraica, la lobby massonica, i magistrati, gli escort, il grande complotto massonico, il povero Trump, Orban è un patriota, quando c’era lui i treni arrivavano in orario, Mattarella è una mummia, Napolitano un golpista e Papa Francesco un eretico.
Dove siete? Che fine avete fatto? Incaricano Draghi come presidente del Consiglio e magicamente siamo di nuovo tutti d’accordo? È lui il messia, il nostro duce, la luce che ci indicherà la via nelle tenebre. Ma davvero?
Dai fatela finita con questo scherzo, ricominciate a elucubrare complotti, questo silenzio mi mette ansia…
Il fatto è che tu sei piddino nella concezione letteraria,
possiedi la verità.
La coscienza profonda della verità è quella cosa insita nel piddino fin dalla nascita che permette di distinguere i buoni dai cattivi e dunque di trovarsi sempre dalla parte giusta della Storia.
Sono fortune, piddini si nasce.
Ma come? Siamo tutti dalla parte giusta della storia, tutti con Draghi, il depositario della verità, tutti sul Britannia!
Allora siamo tutti piddini? Vi prego, ricominciate a complottare, così non è neanche divertente…
Accostare un po’ di cavolate a cose vere è un metodo per screditare un’idea, una teoria o una persona. Penso che sia un retaggio ancestrale dei tempi della propaganda comunista che persiste nel piddino medio
Geppì, anche lei con queste puttanate del retaggio comunista, del “piddino medio”, dell’indottrinamento. Ho solo manifestato il mio stupore nel vedere che magicamente Draghi, che in passato su questo blog è stato bersaglio tra i principali del “complottista medio”, sia diventato il risolutore, il salvatore della patria. Prima ha svenduto l’italia sul britannia (quante ne ho lette al riguardo), ora invece solo inni e peana. E pensare che mi avevano (avevate?) quasi convinto. A me viene da ridere, e le risposte piccate mi fanno ridere anche di più…
Miiih, hai fatto incavolare di brutto uno di passaggio!
Sarò prolisso.
Scoop per diversamente piddini, astenersi da lettura anche facenti rima con isti.
Nel 2012 “l’useremo tutti gli strumenti non convenzionali per salvare euro, credetemi saranno sufficienti” significò nella realtà il salvataggio dell’economia tedesca e la contestuale distruzione di domanda aggregata dei paesi periferici dell’UEM, attraverso deflazione disoccupazione tagli investimenti pubblici e inasprimento fiscale. Il settore privato di Grecia, Portogallo, Spagna, ed Italia grazie a unione monetaria non ottimale, si era indebitato con l’estero(Germania) causa deficit commerciale strutturale accumulato sostanzialmente da fine anni 90. Scoppio bolla immobiliare Usa aveva evidenziato problema, problema non debito pubblico, che a quel tempo veleggia al 110% pil ma debito privato 2 3 volte il PIL. Debito privato insostenibile significa che se Draghetto non avesse istituito QE per riacquisto titoli di stato periferici e ltro per banche private, area monetaria si sarebbe frantumata e i crediti delle banche tedesche verso banche periferiche, concessi in precedenza per finanziare i rispettivi deficit commerciali sarebbero stati rimborsati(causa lex monetae) non in euro ma nelle rispettive monete sovrane ex euro dunque svalutate di un 25% medio diciamo a spanne una botta di perdita di valore di circa 300 miliardi netti solo il giorno dopo per i crediti bancari tedeschi. Salvato Euro occorreva chiudere rubinetto del deficit con estero dei paesi periferici ma a questo pensò opportunamente Monti attraverso distruzione domanda aggregata e conseguente riequilibrio bilancia commerciale. 2 piccioni con una fava sola, euro attraverso QE di Grisu si svaluto’ del 20% rispetto al dollaro tedeschia sostituì domanda aggregata italiana greca spagnola portoghese con quella americana e poggio e buca fecero un pareggio.
Non ci credete? A questo punto della narrazione i piddini non ci sono gli isti hanno saltato il rigo, controllate voi stessi nei saldi Germania anno su anno del sistema dei pagamenti Target2, prendete un banale grafico eurovsdollaro del forex ed il gioco è fatto.
Draghi ha in cassaforte a Città della pieve, e lui lo sa, un assegno di 300mld di Euro con Tedeschia firmato da Merkel, soldi liquidi senza condizioni altro che Mes.
Adesso si usano semplicemente con scostamento di bilancio e finanziamento monetario del tesoro, ad oggi abbiamo un plafond di 400 miliardi di surplus commerciale con l’estero, di questi ne spendiamo 250 di deficit aggiuntivo ed andiamo in equilibrio.
Scommettiamo?
Costruzione originale di Fanta finanza
Dai ecco il primo,
Fanta finanza, Fanta che? Dimenticavo, in piddinia hanno dimestichezza con la finanza e sono digiuni di macroeconomia
Ma è un complotto? Non c’ho capito niente. A occhio e croce direi che lei è uno di quegli scienziati del monte dei paschi, ma io faccio il tassista, sono un omino della cooppe (così è contento).
Nel fantastico mondo di Piddinia il ragionamento è digitale 010101 cattivobuonocattivobuono…tralasciando l’infinito tra 0 e 1, complotto cattivo narrazione mainstream buono, Obama buono Trump cattivo, salvini cattivo e razzista sempre, Berlusconi cattivo(fino al 2012 poi prescritto), debito cattivo, credito buono, petrolio cattivo, elettricità buono, Europeisti buono Europei cattivo, Germania buono, Italia cattivo, e così all’ infinito.
Uno spettacolo, il neurone digitale lavora con il sistema binario 010101.
Dai si scherza ehhh si fa per complottare.
Ma io mi nutro di complotti, senza non so stare, li cerco disperatamente. Il mio neurone agonizzante anela la narrazione underground.
ps ma quelli sui piddini invece non sono luoghi comuni un po’ beceri? Si scherza eh…
Solo l’ombra dell’incauto lasciapassare su Antonveneta per SuperMario? Mi pare un peccatuccio veniale in confronto a ben altre piazzate sia da illustre incaricato nazionale che sovranazionale. Ad ogni modo, non roviniamo la festa e le agiografiche penne intente a umettare i giornali pro Marione, piccolo dejavù, solo per me? Mah…presto si scopriranno le carte, e ancora una volta ci sarà ben poco da ridere, ma d’altronde siamo come l’orchestra del titanic
Leggendo cotante opinioni, tutte rispettabilissime anche se non tutte condivisibili,faccio come al bar, leggo e taccio.Però voglio esprimere qualche considerazione su Sienina nostra attuale,si parva licet.
Giorni fa, di ritorno da un triste commiato in Campansi,atraversando La Lizza mi sono soffermato a guardare la grande ruota (il mondo circense mi ha sempre attirato).Certo che è imponente.Da un cartello esposto accanto alla cassa ho letto i seguenti dati tenici:32 mt.di diametro,2 mt.da terra quindi 34 mt la quota massima,50 ton.di acciaio,5 gg per il montaggio,4 gg per lo smontaggio,8 min.di giri per 6€ ( biglietto intero,)114 persone di portata massima.Osservando i cestelli completamente vuoti(per l’orario o per colpa del covid ?)nel loro lento girare mi ha preso una profonda tristezza al ricordo di un’altra grande ruota, quella del Prater di Vienna dove io e mia moglie salimmo tanti anni fa durante una gita.E mi sono chiesto anche come può fare a resistere nei tempi attuali una attività del genere?
Poco più avanti, alla malinconia dei dolci ricordi del tempo che fu, di fronte alla aiuola di Beppino Garibaldi ed a quella dedicata ai caduti della Polizia, è subentrato lo sconcerto per l’abbandono che le caratterizza.Ad alcune formelle richiamanti le località che furono teatro delle gesta garibaldine manca qualche lettera oltre ad essere tutte poco leggibili per la patina di sporco che si è accumulato negli anni, nell’aiuola dei caduti della Polizia la ruggine ha fatto e fa il suo lavoro, circa un metro della simpatica recinzione in tondino di ferro giace lì in terra chissà da quanto tempo ormai.Ma è tutto il contesto dei giardini che si caratterizza per la trascuratezza ed allora riemergono ancora una volta i ricordi di quando andavamo a ballare al Giardino dei Tigli che era lì dove poi è stato costruito il tribunale.Passavamo davanti alle aiuole ingentilite da fiori per tutto l’anno, addirittura in quella di Garibaldi il giardiniere addetto componeva con vasi di fiori il calendario con giorno,mese e anno e tutti i camminamenti e marciapiedi erano bordati con siepi di bosso. Certamente mantenere tutto ciò costa e allora meglio non fare nulla,anzi togliere anche perché ,come dice il proverbio? ciò che non c’è non da fastidio.
Ma allora mi chiedo, quanto costa a tutti noi il gran pennacchio d’acqua della fonte di S.Prospero?costo di energia elettrica,l’acqua spero sia riciclata,per una pompa da diverse KW di potenza ( bastano 50 ?)che spinge il pennacchio e i getti laterali giorno e notte per tutti i giorni dell’anno?.Fate un po’ i conti.Si dice, è per il decoro del quartiere borghese di S.Prospero,da li passano migliaia di turisti,è per il Parco della Rimembranza( data della inaugurazione: 22 Aprrile 1923.Gabriele Maccianti”La lenta corsa del tempo”,pag 208) ecc. ecc.Bene,ma dove manca od è scarsa perfino l’illuminazione stradale?perchè ci sono,ci sono, ancora queste zone di serie B nella Sienina attuale.
Quasi, eretico, quasi…il titolo esatto è ” non è un paese per vecchi”!
Ci sei andato vicino…un aperitivo!
Non per raccattare la cena a tutti i costi, ma ovviamente “posto” sta per “paese”: lapsus mio, eh…ma tanto si torna arancioni, tranquillo, caro Enea…
L’eretico