Eretico di SienaLa domenica del villaggio: divorzio, Moro-Covid, un banchetto - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: divorzio, Moro-Covid, un banchetto

Eccoci al consueto appuntamento cultural-domenicale del blog, con quanto segue sulla lista delle pietanze (il ristorante, questo, è aperto anche a cena): si parte con una riflessione sulla Legge sul divorzio, che ha compiuto il 1 dicembre i suoi primi 50 anni; poi, una anticipazione sulla prima delle due puntate che abbiamo registrato per Siena Tv (giovedì 10, alle 21) sul parallelo fra il sequestro Moro e l’emergenza Covid; dipoi, per la rubrichetta manzoniana, siamo al Capitolo V: e come non tornare su un banchetto che fa capire tanto del potere lombardo del XVII secolo, ma anche di quello odierno?

IL DIVORZIO, 50 ANNI DOPO

La Legge sul divorzio ha dunque compiuto i suoi primi 50 anni, e sembra destinata a lunghissima vita: non c’è coronavirus che tenga; ciò che può sembrare scontato oggi, sarebbe sembrata fantapolitica in quel 1970, quando la Dc – primissimo Partito come consenso elettorale nell’Italia di allora – era convinta che gli italiani si sarebbero stancati ben presto di questo nuovo diritto civile, e difatti sin dal giorno dopo lavorò per affossare il tutto per via referendaria (primo Referendum non istituzionale della Repubblica, quello sul divorzio), mentre invece nel maggio del 1974 stravinse il No (all’abrogazione della legge in questione, ovviamente). A favore, tutta l’area laica (che allora esisteva, per Zeus!), più un Pci che si accodò quasi last minute, pungolato al proprio interno dalla sua componente femminile (Udi): Loris Fortuna (socialista) e Antonio Baslini (liberale, ma sul serio, non come quelli venuti dopo, o quelli che si autoassegnano questo titolo oggi) furono i meritevoli promotori della proposta di legge.

Massimo Teodori, uno dei pochi intellettuali autentici rimasti a portare avanti la bandiera della migliore laicità, ha rievocato l’evento (Domenicale del Sole, 29 novembre, pagina 6), del quale ha ricordi giovanili; e fra le altre cose, ne sottolinea una, di particolare importanza: “La conquista di quel diritto civile non fu però l’effetto del “Sessantotto”, bensì una felice combinazione dell’azione in Parlamento dei partiti d’opinione e di massa, e di un sommovimento sociale e culturale…che coinvolse la galassia dei gruppi femminili e femministi”. E non manca di citare Pasolini (invero tutt’altro che lieto del risultato legislativo), il quale scrisse di “sconfitta per Fanfani ed il Vaticano, ma in un certo senso anche di Berlinguer e del Partito comunista…che non volevano la guerra di religione”, in piena coerenza con la continuità togliattiana (clericofascista) sancita dall’articolo 7 della Costituzione.

Oggi, in un contesto in cui ci si sposa molto meno che fino al 1970, la domanda retrospettiva che ci possiamo-dobbiamo fare è questa: la Legge Baslini-Fortuna ha sic et simpliciter istituzionalizzato un percorso che sarebbe andato avanti lo stesso (meno matrimoni, per capirsi), oppure la succitata legge ha contribuito in modo diretto al quasi affossamento dell’istituzione matrimoniale?

CASO MORO-COVID 19: QUANTE COMPARAZIONI UTILI…

Giovedì prossimo – alle 21 su Siena Tv – ci sarà la prima puntata del nostro programma, intitolato “Le notti della Repubblica”: una comparazione fra il Caso Moro e l’emergenza Covid, in particolare il lockdown di marzo; comparazione ardita, certo, quanto suggestiva: se forzata e magari fuorviante, lo dicano gli spettatori, e nel caso lo scrivano i lettori del blog (magari, se del caso, dopo avere veduto il programma).

Nella prima delle due puntate, si partirà dalla ricostruzione del contesto, in particolare da quel 1973 in cui le Brigate rosse stanno compiendo i primi passi significativi (l’anno successivo, ci sarà il sequestro Sossi), e soprattutto l’anno in cui – il 2 dicembre – iniziano le domeniche della cosiddetta austerity: niente macchine a giro (solo in seguito si passò alla trovata delle targhe pari e dispari, degne di un DPCM attuale…); fra le varie tematiche, si analizzerà il ruolo dei media: i quali, in quel 1978 dell’attacco al cuore dello Stato, in generale cercavano di avere un atteggiamento meno terrorizzante e terroristico di quello attuale. Il bollettino degli ammazzati e dei gambizzati, per dire, non c’era, nonostante brigatismo rosso, terrorismo destrorso, criminalità organizzata e piaga dei sequestri (il 1977 è l’anno più duro, dal punto di vista dei rapimenti a scopo estorsivo). Il terrore c’era lo stesso, ma era forse gestito in modo più razionale di quello attuale, nel contesto ovviamente diverso.

Spazio anche ad un po’ di musica, per cercare di ricreare quel clima del 1978; ma ad accompagnare le nostre parole, ci sarà la musica immortale di un certo Ludovico Van Beethoven, il quale il prossimo 16 dicembre compirà i suoi primi 250 anni. Buona visione, ed anche ascolto, a tutti…

PROMESSI SPOSI 4.0, CAPITOLO V: UN BANCHETTO DEL SEICENTO, PER CAPIRE L’OGGI

Il Capitolo V dei Promessi sposi è uno di quei capitoli di passaggio, in questo caso tra il quarto – che resta quello incentrato su frate Cristoforo, con l’analessi sulla sua vicenda personale, con alcune divagazioni stimolantissime -, ed il sesto, che è quello in cui il cappuccino avrà il celebre diverbio con l’arrogante don Rodrigo; ma, per intanto, Cristoforo deve pur arrivarci, nel palazzotto di Rodrigo (descritto in maniera che più goticheggiante ed horror non si potrebbe, con i due teschi di avvoltoi a primeggiare), e poi il Manzoni ci offrirà il banchetto più importante del romanzo, nel succitato palazzotto del signorotto.

Come per ogni banchetto che si rispetti, è d’uopo il dire chi sia presente; ecco, dunque, l’elenco completo: l’Azzeccagarbugli, che lancerà anche il brindisi finale (dedicato all’Olivares, scappellandosi dunque servilmente al potere spagnolo in Lombardia allora imperante); il conte Attilio, cugino di Rodrigo, e colui con il quale era in corso la scommessa sullo stupro di Lucia; il podestà (come si evince, la carica di sindaco-podestà non fu uno ius primae noctis del Fascismo), ovviamente l’ospitante, nonché i due misteriosi convitati, quelli che mangiano, bevono ed annuiscono sempre, e dei quali l’autore non dice nè nome nè carica (chi saranno mai, di grazia? Non si sa: anche il Gran lombardo – pur non arrivando alle centinaia di enigmi testuali danteschi – dissemina, qua e là, elementi per fare scrivere gli specialisti). Di che si parla, durante il banchetto? In larga prevalenza, di comportamento e galateo cavalleresco, e della costola “italiana” della guerra dei Trent’anni, con l’assedio a Mantova che vede contrapposti Francia e Spagna.

Soprattutto, ciò che colpisce è la contrapposizione fra la carestia presente all’esterno del palazzotto (già mostrata nel Capitolo IV, con la fanciulla scarna che si contende l’erbetta con la vaccherella magra stecchita), e l’opulenza lussureggiante, sardanapanalesca, del banchetto in oggetto. Un po’ come in questo 2020, insomma, nel quale – dati Censis alla mano -, ben 5 milioni di cittadini italiani hanno problemi a mangiare cibo di qualità decente a pranzo e cena, mentre una percentuale di popolazione non solo non ha subìto alcun danno economico dal maladetto Covid, bensì ci ha guadagnato. Gente che, per questo Natale – più o meno in compagnia – avrà un solo problema alimentare: quello dell’abbondanza e del girovita.

 

Ps 1 In settimana, saranno i 40 anni dall’incredibile assassinio di John Lennon: una notizia che lasciò tutti sbigottiti, esterrefatti. Segnaliamo anche una cosa lieta, però: il 9 dicembre un grande regista italiano, Citto Maselli, compie novant’anni. Il regista romano dice che i suoi due film preferiti sono “Gli indifferenti” (1964, dal romanzo di Alberto Moravia del 1929), e “Storia d’amore” (1986), premio della Giuria a Venezia. Da par nostro, ci permettiamo invece di scegliere “Lettera aperta ad un giornale della sera” (1970; pur fazioso e datato, quello è grande cinema!), ed anche “I delfini”, che illo tempore recensimmo sul blog, dopo averlo rivisto in televisione. Auguri a Maselli, dunque!

Ps 2 “I mariti all’attacco del carabiniere  Giù le mani dalle mogli altrui – Bellano, le scritte sui muri. Lui: solo calunnie”” (Corriere della sera, 3 dicembre, pag. 27, pezzo di Barbara Gerosa); il comandante della stazione dei carabinieri di Bellano (Lecco, ergo luogo manzoniano per eccellenza: l’Azzeccagarbugli ha studio lì!), un si presume aitante 56enne sposatissimo con tre figli, ovviamente nega di essere colpevole di approfittarsi della divisa, per rubare le mogli agli altri. Più che per il Manzoni (indubbiamente sessuofobico, come vedremo), in questo caso pare uno spunto irresistibile per lo scrittore Andrea Vitali, che ha ambientato tutte le sue deliziose opere nel medesimo paesino, affacciato sul ramo lecchese del lago di Como.

31 Commenti su La domenica del villaggio: divorzio, Moro-Covid, un banchetto

  1. alberto bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    Nel 1964 andai a Londra per le ferie natalizie, insieme al mio Walter Savelli detto Lalle.
    Eravamo ospiti della fidanzata di Lalle e per questo avevo la possibilità (Lalle era molto impegnato) di spendere un po’ di tempo per visitare Londra.
    Fra un museo e l’altro capitai vicino a Piccadilly e vidi i manifesti di un concerto dei Beatles – A hard day’s night – e c’entrai.
    Qualcosa conoscevo di questo gruppo ma sinceramente dal vivo era tutto un altro godere.
    Ma soprattutto rimasi esterrefatto dai giovani.
    Impazziti, specialmente le ragazze, isterici fino al parossismo, indemoniati.
    Ovviamente mi lasciai contagiare.
    Comprai un LP che conservo gelosamente insieme a tutti gli altri che ho comprato in seguito.
    Ogni tanto fa bene tornare indietro con la memoria.

    P.S. l’ultimo dell’anno andammo a cena nel ristorante “Il Palio di Siena” e Lalle si inquietò non poco perché mancava la bandiera della Torre.

    Grazie dell’ospitalità

    • Eretico scrive:

      Caro Albertone,
      è un piacere nostro, il leggerti: un ricordo personal-beatlesiano, coinvolgente anche Walter Savelli, non può che arricchire il blogghe, no?

      Grazie anche ad “Amico T” per il suo contributo su Citto Maselli.

      L’eretico

  2. alberto bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    fra mio e Walter manca la parola “amico”

  3. Amico T scrive:

    Su Citto Maselli: Lettera aperta è probabilmente il suo migliore, anche se in alcuni momenti si autoavvolge. Il messaggio che manda però è potentissimo e per certi versi ancora attuale (a parole siamo tutti fenomeni). Storia d’amore mi colpì molto, ma si parla di oltre trent’anni fa; sarebbe da recuperare

  4. Burchiccio scrive:

    Ps 2.
    Vola basso, mi sembra piu’ una trama da film con alvaro vitali,che da romanzo di alberto vitali.

    Moro/covid – anni 70/anno 2020 c’e un trait d union?
    Vediamo…..
    1971
    Klaus Schwab fonda il WEF ( davos)
    1973 Kissinger e’ tra i padri fondatori della trilateral commission
    1975
    esce lo studio della commissione trilaterale( watanuki cozier huntington) crisis of democracy.
    In entrambi questi “benefici e filantropici” organismi, opera pontifica e consiglia ,ieri come oggi un certo Kissinger( 96 anni salute de fero)
    Lo stesso kissinger, che, ci racconta Gero Grassi (ex segretario di moro e membro della commissione parlamentare di inchiesta sul caso moro) in quegli anni 70( settembre 1974 )si rivolgeva a Moro , cosi’ :
    1974, Washington DC. Kissinger – Segretario di Stato Americano – riferendosi a moro dice: “Onorevole Lei deve smetterla di perseguire il suo piano politico per portare tutte le forze del suo paese a collaborare. O la smette di fare queste cose o la pagherà cara. Veda Lei come vuole intenderla”.
    Passiamo all oggi, ovvero al covid e alla grande occasione da non perdere
    per attuare il “grande reset” termine usato per primo proprio da schwab a davos nel giugno del 2020
    2020
    https://www.italiaoggi.it/news/per-il-forum-dei-miliardari-di-davos-il-covid-19-e-l-occasione-per-resettare-l-economia-mondiale-ma-a-2488686
    2020
    https://www.startmag.it/mondo/covid-19-tutti-i-consigli-di-kissinger/
    Consigli espressi chiaramente,ovvero:
    Ecco perché Kissinger si dice convinto che, in parallelo alla lotta sanitaria, si deve lanciare urgentente una missione: favorire la “transizione all’ordine (mondiale) post-Coronavirus”.

    Ignorare questo compito sarebbe esiziale e imperd0nabile, sott0linea Kissinger. Si innescherebbe infatti una “ritirata globale” – con ogni paese rinchiuso nel suo recinto a coltivare diffidenza se non rancore nei confronti dei vicini – che provocherebbe “la distruzione del contratto sociale sia a livello interno che internazionale.

    Nb. Transizione all ordine mondiale post covid, parole di Kissinger e Schwab,ooohh son gente d esperienza, ne han viste ( e progettate) di ogni.
    Nuovo/vecchio contratto sociale in arrivo.
    Ordinamento aristocratico tecnofinanziario di tipo neofeudale.
    Nulla a che vedere con l obsoleta ,usurata,illusoria…e inutile
    democrazia , della quale nel 1975 la trilateral commission annunciava la..
    crisi.
    Cronos kairos aion
    Mai perdere la finestra dell opportunita’,kairos.

    Ps. Raffa suvvia ,o che copi zavoli?
    Fantasia a iosa eehh?

    • Eretico scrive:

      Caro Manunta,
      il rapporto fra USA e Caso Moro – che non è certo uno scoop, ma nella mia trasmissione non ne cerco, il taglio è diverso – sarà trattato nella seconda puntata, quindi ti stoppo subito per quando criticherai la prima (se la vorrai vedere, si capisce): wait and see.

      Interessante assai il tuo contributo sul costo economico dei vaccini (sapresti dire, sine ira ac studio, la fonte? Lo chiedo perchè non lo so, ovviamente), con annessa questione delle temperature e delle scadenze connesse; d’altra parte, a parte Burioni, mi pare che a questo giro non ci sia virologo (compreso l’onnipresente professor Galli!) che non nutra quelli che don Benedetto Croce definiva “igienici dubbi”, a cotal proposito.

      Staremo a vedere; anche Report di stasera promette assai bene, tra l’altro…

      L’eretico

      • Burchiccio scrive:

        Carissimo,eccel.mo,ill.mo,dott.mo prof.

        Adn krons ti sfagiola come fonte?
        Bada roba vecchiotta 23/11 te l eri perso?
        https://www.adnkronos.com/salute/farmaceutica/2020/11/23/vaccino-covid-oxford-quanto-costa-una-dose_d2jEmuKyYQGQJvmCHrxVnN.html
        Questo per astrazeneca e moderna,aggiungo un altro link
        Esquire,
        comparazione di prezzo, efficacia, caratteristiche di conservazione, che include anche il vaccino pfizer
        https://www.esquire.com/it/lifestyle/tecnologia/a34769636/differenze-vaccini-covid-19/
        Nb. Notizie di pubblico dominio,vecchie di settimane.
        Ma se invece vuoi ridere ,allora leggi repubblica

        Ovvero:
        repubblica
        Vaccino contro il Covid: la paura degli italiani per il metodo Rna di Pfizer e Moderna. Gli scienziati: “E’ una bufala che ci renda ogm”
        07 DICEMBRE 2020
        Tre su quattro preferirebbero aspettare. Ma i genetisti rassicurano: “L’Rna dei vaccini non entra in contatto con il Dna e si autodistrugge, come in Mission impossible”
        DI ELENA DUSI

        Articolo che per la metafora scelta( altamente scientifica) , getta una luce abbagliante, sul pietoso stato mentale dei lettori ,dei consulenti scientifici e dei giornalisti di repubblica.
        Rassicuriamoci il vaccino rna svolgera’ la sua “mission” per poi autodistruggersi. Oh yea
        Tranquo Raffa, e’ garantito da tom cruise,te lo puoi fa’ iniettare in nome della sicurezza sanitaria didattica, senno’ rischi di dove’ cambia’mestiere.
        Ps. In caso lavora su’ deltoidi e tricipiti, le motoseghe forestali pesicchiano,la zappa e’ una bestiaccia e il roncone peggio che mai, fiato ne dovresti ave’ ,sicche’ la base di partenza l avresti.
        O thoureau o tom cruise, scegli.

  5. Daria gentili scrive:

    quando venne sequestrato Moro mi ricordo i numerosissimi posti di blocco che si trovavano sulle strade, anche in una città, apparentemente secondaria come Siena, e l’ingentissimo dispiegamento di forze disposto per le ricerche. Adesso, come la gran cassa dei media allineati ripete ad ogni piè sospinto, assisteremo ad un altro massiccio dispiegamento di forze – ben 70.000 !!! – di cielo, di terra e di mare per multare quei poveri billocchi che cercano di andare a mangiare con i parenti o con chi c…o gli pare….

  6. Burchiccio scrive:

    Vaccini
    PfizerBiontech proprieta’ usa/germania 20 € a dose
    Astrazeneca proprieta’ GB 2,80€ a dose
    Moderna proprieta’ usa 2t/30€ a dose

    Inoltre
    Lo pfizer biontech…

    https://scenarieconomici.it/ex-vicepresidente-pfizer-e-medico-deputato-tedesco-presentano-petizione-per-fermare-lapprovazione-del-vaccino-pericoli-di-reazioni-allergiche-e-di-infertilita/

    Mentre l astrazeneca
    https://www.quotidiano.net/cronaca/vaccino-oxford-astrazeneca-1.5730638

    E ancora
    https://quifinanza.it/innovazione/video/vaccino-astrazeneca-efficace-pfizer-moderna/435350/

    https://www.trend-online.com/prp/vaccino-covid-pfizer-tempi-costi/

    Ovvero oltre al costo di 20€ a dose lo pfizer scade dopo solo 5 giorni e necessita di rimanere a -70° durante il trasporto,con un ulteriore incremento del costo e dei problemi dovuto alla breve data di scadenza e alle modalita’ richieste per la conservazione
    L astrazeneca si conserva per piu’ tempo e necessita di temp, tra -2 e-8°
    Fate voi, o meglio fanno loro.
    202 milioni di dosi ordinate in itala,che arriveranno all aereoprto militare di pratica a mare.
    Dice o come? Ma se siamo 60 milioni di abitanti?
    Melius abundare quam deficere.
    Si parte con operatori sanitari e ospiti sra , poi tocchera a ultra 80enni e settori lavoro al pubblico(scuola inclusa) gli under 60 campagnoli ,per ultimi,tra un annetto, avranno il tempo di vedere le…conseguenze.
    Oppure…Danimarca,ovvero facoltativo e non obbligatorio, ma in tal caso,per ottenere cio’, son previsti almeno 7 giorni di proteste di massa in piazza.
    Aaahh i politici all unisono han dichiarato che si sacrificheranno in nome del bene comune,ovvero se lo faranno ( forse) solo dopo che tutta la popolazione sara’ vaccinata, son degli eroi, rischian la pelle per salvare prima l itaglia intiera.
    Che bello ,roba da deamicisse, io quando l ho sentito,ho pianto commosso.
    Ma cheddi’ vedrai a me deamicisse mi garba a mostro ,piu’ di quanto garbi al Raffa.
    Sicche’, come non detto.

  7. Uno di passaggio scrive:

    interessante la similitudine tra anni di piombo e chiusura per covid. Sempre di terrorismo si tratta, nel 2020 terrorismo mediatico negli anni 70 quello delle bombe e delle p38 e come non citare(domani ricorre il cinquantenario) il tentato golpetto di Borghese con le guardie forestali di Città Ducale.
    Mentre mi permetto di appuntare che l’austerita’ del 73 aveva una motivazione cogente rispetto a quella sociopatologica che ci ha fatto chiudere ospedali, tagliare pensioni, crollare ponti e strade, inselvire le fossette, mortificare docenti, bloccare il turnover, non rinnovare i contratti, far crollare scuole…devo continuare?

    • Eretico scrive:

      Caro “Uno di passaggio”,
      in effetti, le domeniche senza auto, nel 1973, servirono per creare o rafforzare una mentalità ambientalista di base, oltre ad essere motivate dal punto di vista del contesto geopolitico ed economico; nella prima puntata, ho trovato un video – con colonna sonora di un certo Lucio Battisti – che lo dimostra piuttosto bene. E la gente era certo un po’ incazzata, ma anche un po’ no: si sprigionava quella creatività anni Settanta, oggi confinata alle battute sui social…
      Quanto al terrorismo mediatico, anche su quello – se vorrai -, troverai una chicchina (targata Corriere della sera: piduista illo tempore, ma su questo ineccepibile), chicchina che ti potrebbe interessare assai…

      L’eretico

    • Burchiccio scrive:

      Non c’e’ piu’ il terrore d una volta.
      Quello reale ,con la legge reale conseguente.
      Quel brividino che scorreva lungo la schienina ai possessori di r4 rosse, gnivolta che venivan spalettati dalla fedelissima virgo fidelis.
      Oggi ci s accontenta del terrore virtuale,covato a domicilio e rinfocolato
      H24, 365 e 1/4.
      I forestali poi, l hanno addirittura aboliti, che voi fa’ , accontentiamoci.

  8. Vedo nero e basta scrive:

    https://www.wired.it/scienza/medicina/2020/12/04/covid-dopo-vaccino-resteremo-infettivi Aggiungo questo collegamento abbastanza inquietante sui vaccini. L’ipotesi è che i vaccinati, ma successivamente infettati dal virus, non avranno conseguenze personali ma saranno contagiosi per gli altri. Questo crea molta delusione sulle aspettative della fine a breve dell’emergenza virus. Secondo l’articolo, se tutto vero si rischia di portare per ancora molto tempo le mascherine. Io non nutro molta fiducia nei virologi, non sono concordi nei loro pareri, e qualcuno di loro più interessato di apparire nei vari media e magari pubblicizzare un loro libro scritto di getto sull’argomento virus. Poi la storia del patentino per i vaccinati, mi fa pensare che andrà a finire che la vaccinazione diventerà obbligatoria perché il possesso del documento verrà inserito per qualunque futura richiesta di lavoro o sanitaria. Non mi meraviglio di nulla, ci considerano delle cavie, basterebbero le più semplici regole di igiene per prevenire il contagio, a cominciare dal distanziamento, evitare gli assembramenti, ecc.. Ora voglio vedere quale vaccino sarà scelto, se prevarrà l’interesse comune oppure quello del profitto con annessa tangente al politico di turno, come successo tantissime volte.

  9. Vedo nero e basta scrive:

    Riguardo il caso Moro e la situazione politica attuale io mi ricollego alla canzone “Io se fossi Dio” di Gaber. Pezzo censurato e poco conosciuto, ma sempre molto attuale.

    • Eretico scrive:

      “Vedo nero”, da par suo, dovrà aspettare la seconda puntata del programma (giovedì 17 dicembre, ore 21,30), verso la fine: l’atto di accusa di Gaber contro Moro non mancherà di certo…

      L’eretico

  10. Burchiccio scrive:

    Oohh io so’ all antica , sicche’ rifacendomi alle metafore sientifico vaccinogene cinematografiche di repubblica, ve lo devo di’, a me la versione rna “mission impossible”( pfizer moderna) un mi garba, e poi tom cruise mi fa’ voglia di caca’.
    Invece l astra zeneca con il virus del raffreddore cavato dagli scimpanze’
    devo di’ che m attira di piu’ anche perche’ “il pianeta delle scimmie” era un filmone idem tutti i sequel e poi gnamo gente ,un vorrete mica mettere
    quer favina lessa tonchiata dianetico di tom cruise , co i vecchio
    Charlton Heston?
    Citti , siccome siamo a cultureggiare , allora giu’ retrospettiva profetica
    del grande Charlton( mose’, michelagnolo via un vorrete mica paragonallo a quer mezzasega di cruise arto du’ cazzi e un barattolo?)
    Allora tre titoloni tutti e tre da rivede’, il pianeta delle scimmie, occhi bianchi sul pianeta terra e…….ora viene il bello, 2022 i sopravvissuti, tre filmoni ,l ultimo poi tanta roba, tra l altro l ultima apparizione cine del grande Edward g. Robinson
    Oohh mancan 2 anni….. trama:
    societa’ tribbiata, pianeta sovrappopolato risorse finite scianguinio totale , pochi ricchi a fa’ il cazzo che vonno, trombano le meglio fiche e i popolo ridotto male , ma che comunque lo sfamano co’ i soylent verde…..
    Che poi anche, occhi bianchi sul pianeta terra…., ooohh li i nostro Charlton , addirittura fabbrica il vaccino pe’ salvare il mondo, che era tutto un impestatura pesa, datosi che cina e russia avevan fatto casino con la guerra batteriologica fuori controllo, insomma tutta robina attuale.
    Charlton il vaccino rna non l avrebbe fatto di sicuro, a lui gni garbava
    di piu’ la N.R.A. del rna, un autentico profeta( inascoltato) vedrai ,avendo fatto anche mose’, piu’ profeta di lui, un c’e’ verso.
    In attesa dell annunciato prodotto ad elevato tasso culturale del Rafiullah , novo imam della cultura sanese, fatevi questa retrospettiva Hestoniana

  11. MARIO ASCHERI scrive:

    consentimi un ricordo personale che spiega il successo al referendum per il divorzio: a Sassari feci vari comizi con accanto un cattolico doc come Ugo de Siervo un fiorentino prof. di diritto costituionale poi passato alla Corte costituzionale come giudice dei ricorsi Regioni-Stato e pertanto…contro il referendum Renzi per vocazione (avendo la figlia renziana in politica a Firenze): contro gli eterni dubbi del PCI furono cattolici di questo tipo decisivi per parte dei votanti. Una testimonianza di laicità che giovava alla religiosità.Quella vera!

    • Eretico scrive:

      Ovvia, per questa volta consentirò, suvvia!

      In effetti, fu l’esordio l’esordio dei famosi “cattolici adulti”, i quali oggi – Papa Francesco regnante – da minoranza illuminata, sono diventati maggioranza…

      Ps precisazione, dopo avere visto il promo che gira: giovedì il mio programma inizia alle 21,30, non alle 21.

      L’eretico

  12. John Wayne scrive:

    Trovo molto interessante questa rubrica sui Promessi sposi, da un po’ di tempo non leggevo il blog e l’ho scoperta solo oggi. Davvero I Promessi sposi sono un’opera che parlavano dell’Italia, della Lombardia dell’Ottocento, descrivendo quella di esattamente due secoli prima, ora ne sono passati altri due, ma come mentalità siamo cambiati così poco. Pranzi e cene, come i banchetti di un tempo: è qui che si cementano ancora oggi le peggiori porcherie ai danni del denaro pubblico e dell’etica dello Stato. Per questo motivo i politici hanno così potere delle microspie ambientali: messe sotto certi tavoli, rischiano di fare saltare tutto. Questi di oggi non parlano di cavalleria come nel V dei Promessi sposi: almeno allora anche nel palazzotto di don Rodrigo la forma era oggetto di conversazione, oggi parecchio meno.

    Grazie dello spazio concesso, e complimenti per un blog che arricchisce sempre.

  13. Roberto scrive:

    Allora dobbiamo dire grazie ad Angelona Merkel che ha vinto l’opposizione di Polonia e Ungheria. Ovviamente ci sarà qualcuno che ci spiegherà che i fondi europei serviranno alla germania per salvare le sue banche e per dominare in Europa e pippe varie…

  14. Ramsete piccolo scrive:

    Direi che i Promessi Sposi in Lombardia lavorano bene, diventano GIALLI da domenica, nonostante sfornino millini di casi al giorno come il Veneto e il Lazie del resto, yellow pure loro.
    Giani invece sta lavorando alla grandona, con 500 casi al giorno sei ancora ARANCIONE…. e dire che sei stato 3 settimanelle pure rosso eh, mentre altre regioncine con numeri molto ma molto più consistenti di noi gialle restarono.

    Ahhh che bella terra la nostra Tuscania, così ligia, così ganza, così furba…

    El Pequeno Ramses

  15. Enea scrive:

    Veramente, questi spazi ( gentilmente concessi per commentare l’argomento in oggetto) vengono poi utilizzati da qualsiasi stronzo( me comoreso) x sfornare i propri pensieri privi di informazione, approfondimento,e riflessione.

  16. Burchiccio scrive:

    La tuscia stretta osservante del culto covid.
    Da noi certe pericolose eresie no pasaran.
    Bando alle preoccupazioni, che la plebe stia bonina e tranquilla.
    C’e’ in arrivo bonissima elemosina , i capitalisti inclusivi dopo aver celebrato le nozze ufficiali col vaticano in data 7/12
    Si apprestano generosamente a solleviar il popolo da miseria e preoccupazioni.
    Basta lasciar fare……a loro

    https://www.inclusivecapitalism.com/

    Abbiate fede, lady lynn forrester de Rothschild c ha messo mano, Bergoglio
    garantisce, tutto a posto.
    Come c insegna l ottimo manzoni , la divina provvidenza a volte opera in maniera tortuosa , ma guai a vaccillar nella fede in essa.
    Grazie Raffa , s aveva un estremo bisogno, di rivalutare lo sciacquapanni
    in questi momenti di dubbio e di incertezza.

    I grandi capitalisti si son di repente convertiti, tal quali l innominato,
    Bergoglio ha fatto da bonissima leva , il fulcro divin provvidenziale ha baltato le coscienze dei capitalisti, che da inculanti son diventati inclusivi, miracolo .
    Bergollo santo subito.
    Manzoni aveva capito tutto, mi converto anch io e contrito mi batto il petto.
    Amen

  17. Burchiccio scrive:

    Ordunque avvenne che il tarlo del dubbio insinuossi ratto e silente nelle coscienze dei gran predatori , fu’ opera divin provvidenziale, essi vacillonno nella loro indefessa opera di spolpamento atque rincoglionimento
    delle plebi, nel mezzo di tal vacillare disorientati dall ondivagare di tal nuovo pensiero , chiesero consulto e buona parola ad un sant uomo ( nome omen) parolin parolaio
    https://www.sabinopaciolla.com/bilderberg-il-card-parolin-spiega-perche-vi-ha-partecipato/

    In quegli stessi giorni di giugno( 2018) stagione atta alla maturazione non solo di sarage e sucine, ma pare anche di coscienze, altri grifagni potenti ebbero l istesimo dubbio, per solverlo si recaron contriti in quel di,Roma

    https://paolopoliti.blog/2018/12/30/il-conclave-segreto-di-papa-bergoglio-con-le-7-sorelle-e-blackrock/

    Ebbero conforto e speranza da un sant uomo venuto da’ pie’ delle andine vette, il quale li rincuoro’ e comunicogli che niuna conversione piu’ della loro, sarebbe stata gradita all altissimo.
    Tornaron appoi alle loro fatiche , mentre il seme piantatogli nelle coscienze da’ sante mani innaffiato dalla divina provvidenza, germogliava silente in un terreno, fin a quel punto arido .
    Poi venne il morbo, le plebi sofrrivano, la vista di tal sofferenza, spacco’ il cuore dei neoconversi,siccome i germogli spaccan la crosta terragna e s affaccian vogliosi di produrre frutti fecondi.

    E i capitalisti , inclusero l orbe intiero a goder delle ricchezze che pria avevan predato.

    https://www.inclusivecapitalism.com/

    Nova era affacciossi , novo ordo seclorum, miseria fame e malattia funno
    bandite.
    Manzoni lo sapeva e l aveva previsto , ma non ve la racconto’ tutta per non sciuparvi……
    la sorpresa.
    Cheddi’ semmai vedrai ao’.

    W manzoni, ve lo……meritate, lui e deamicis.

    • Enea scrive:

      Sicuramente non ci meriteremmo te!

      • Burchiccio scrive:

        Bravo , l uso del condizionale in questo caso e’ giusto e appropriato.
        Infatti non ve lo meritereste,a condizione d esser meno favatonchiatamente
        gnoranti e credulonamente abbindolati dal manzonismo divin provvidenziale
        d’ accatto.
        Conditio sine qua non, appunto.
        Enea, sintetico ma sempre( involontariamente) onesto.
        Sanese fin nel midollo( fracico)

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