Trump, il delitto di Lecce (e 2 Ps senesi)
Eccoci all’appuntamento infrasettimanale del blog (è già venerdì: se ne vogliono fare troppe, lo sappiamo): una riflessione sul duplice omicidio leccese, che si presta a molteplici riflessioni antropologiche; poi, un primo commento sull’ultimo mese di campagna elettorale negli USA, in attesa di riparlarne. Infine, due Ps senesi: uno, davvero pieno di soddisfazione; l’altro, con un suggerimento ad un nostro affezionato lettore (sperando sia l’ultima volta che glielo dobbiamo dare…).
UN MOVENTE CLASSICO: L’INVIDIA
Gli inquirenti leccesi sono stati bravi a chiudere il cerchio intorno alla figura dell’assassino 21enne – l’infermiere Antonio De Marco – che ha massacrato la coppia di ex affittuari, a Lecce: peraltro favoriti, gli inquirenti, dai clamorosi errori disseminati a destra e a manca dall’infermiere-killer (brillante davvero, la sua idea di scrivere bigliettini in cui si illustra il futuro modus operandi).
Ci chiediamo però perchè cercare, a questo punto, a tutti i costi un movente aggiuntivo a quello, ammesso a chiare lettere, dal reo confesso: l’invidia dell’assassino verso una coppia felice, che stava realizzando i proprio desideri, giorno dopo giorno; forse non basta – ed avanza – l’invidia, come movente? Perchè cercare oltre, una volta acclarato tra l’altro che il tutto era iper premeditato?
Siamo nella città di Sapìa, la dantesca Sapìa “più de li altrui danni lieta, che di ventura mia”, e ci facciamo ancora siffatte domande, di grazia? Ovviamente, di solito ci si ferma alla maldicenza, alle staffilate da social (o da blog, certo), ma sempre da lì si parte.
Secondo Claudio Tadicini (Corrsera di ieri, pagina 19), l’assassino era rabbioso sic et simpliciter perchè la coppia era felice, senza movente passionale, senza nessuna derisione da parte dei due nei suoi confronti: ci avrebbe rassicurato, che le vittime avessero trattato male l’assassino, l’avessero umiliato; ci saremmo sentiti rassicurati, ma così – allo stato delle cose che si sanno fino ad oggi – assolutamente non è.
Esiste insomma il Male, e Antonio De Marco lo incarna al meglio: “spietatezza e totale assenza di compassione”, scrive l’ordinanza su di lui; “insensibile ad ogni richiamo umanitario”. Unde malum, da dove viene il Male? Dall’invidia, molto, molto, molto spesso: e non c’è niente (altro) da capire, purtroppo…
IL PERICOLO TRUMP
Premesso che è sempre più evidente che i Democratici USA sono riusciti a bissare il clamoroso errore del 2016 (sbagliare la candidatura presidenziale, perchè anche Biden ha quantomeno un macroscopico scheletrone nell’armadio, leggasi il figlio Hunter, oltre ad un carisma da ragioniere in pensione), che dire della campagna elettorale a stelle e strisce, ad un mese dal voto? Come non sentire un brivido lungo la schiena, per intendersi meglio?
La cosa più sconcertante del primo dei tre confronti televisivi fra i due contendenti non sono tanto gli insulti (ci è cascato anche Biden, peraltro), pur biasimevoli (Aldo Grasso ha parlato giustamente, a tal proposito, di “deriva italiana” del talk, sempre più show e sempre meno dibattito sulle idee e sulle cose), quanto ciò che Trump ha detto a chiare lettere (e non è la prima volta), cioè che lui non accetterà l’esito elettorale, se a lui stesso sfavorevole; il tutto, condito da quell’inquietante “stand back, stand by” rivolto alle milizie degli autoproclamati Proud boys, milizia paragonabile, senza tema di smentita, ai gruppi di facinorosi che hanno accompagnato tutti i totalitarismi novecenteschi.
Siccome l’estremismo paranazista e suprematista targato USA esiste da decenni (si raccomanda sempre il meraviglioso “Betrayed” di Costa Gavras, a cotal proposito), e dato che il più devastante attacco terroristico negli States prima dell’11 settembre è quello di Oklahoma City (1995), all’estremismo bianco afferibile, che dire, in conclusione? In attesa di riparlarne, speriamo per il meglio; di certo,negli USA, la deriva democratica – dai tempi di Johnson, il quale le riforme le fece eccome -, per non dire il baratro tout court, non sono mai stati così vicini, negli ultimi 50 anni.
Ps 1 Pienamente riuscito – e non sono parole di circostanza -, il pomeriggio montonaiolo di domenica scorsa, dedicato a Niccolò Scatoli ed alla Breccia di Porta pia (trasmesso da Siena Tv, quindi sul sito); complimenti agli organizzatori, ed in particolare ad Aldo Giannetti e a Gabriele Maccianti che hanno da par loro curato il ben documentato (anche a livello di corredo fotografico) libretto, edito dalla Contrada stessa, dedicato al trombettiere di Porta Pia, del quale ovviamente si riparlerà.
Ancora una volta, ma mai abbastanza: quando le Contrade scelgono la strada della Cultura – partendo dal proprio microcosmo, per poi allargare lo sguardo il più possibile extra moenia – raramente falliscono. Di certo, per l’appunto, non domenica scorsa.
Ps 2 Ieri l’altro, quel birbantello di Simone Bernini – sul suo blog Wiatutti – ha pubblicato un intervento del nostro appassionato ed esigente lettore A.B.; in pratica, A.B. ripropone ciò che, anche in questa sede, ha già scritto più volte, in tono certo più duro (quel contributo è dello scorso luglio, peraltro): la tesi di fondo è che i bloggers in generale abbiano agito con discreta disonestà intellettuale (nella migliore delle ipotesi), per anni, per poi passare all’incasso una volta arrivato il cambio alla guida del Comune; nel caso personale (cioè dell’unico che ha ottenuto un qualcosa, peraltro a compenso zero), poi, ci si nasconderebbe dietro la carica presidenziale.
Ho già risposto almeno una dozzina di volte ad A.B. e ad altri, sia sul discorso istituzionale (il quale non mi pare proprio campato in aria), che su molto altro; mi permetto solo – anche questa non è una novità assoluta, ma repetita iuvant – di ricordargli che lo scrivente già da ben prima del 2018 stava cambiando approccio al blog (curioso che un lettore molto attento come A.B. non lo ricordi mai; si arriva, con un piccolo sforzo, a trovare materiale in tal senso financo dell’estate 2013!), per il semplice motivo che persone che lo stipendio se lo fanno in tutt’altro campo, ad un certo punto sentono semplicemente il bisogno di pensare anche ad altro, magari senza entrare ed uscire dai Tribunali.
Ergo, caro A.B., chi ha tirato la carretta della controinformazione per anni,chi ha subito una dozzina di Processi penali (tralasciamo il Civile), sarebbe ben lieto di accogliere una nuova leva di bloggers di assalto e di denuncia, tali da fertilizzare il terreno dell’informazione cittadina, cui passare il testimone con grande piacere: invece di distribuire – non si sa da quale pulpito – patenti di credibilità a Tizio o a Caio, inizia tu, a darti da fare. Ne hai le potenziali capacità, senza dubbio; perchè sprecare un siffatto, probabile, talento in sterili diatribe sugli altrui blog, di grazia? Non vedo dunque l’ora di potere essere io, a fare un intervento – magari anche di supporto, chissà – nel tuo imminente blog…
Caro Eretico, dal postale che molto lentamente mi riporta nel profondo sud, mi tocca davvero per l’ultima volta rispondere (se dovessi rispondere su wiatutti, qualsiasi cosa scriva, ricopritemi di sterco). Non interverrò più nel tuo blog, come anche negli altri, nè aprirò un blog semplicemente perché faccio altro. Sono un medico e per formazione e insegnamenti familiari, la mia professione ha la precedenza assoluta. È stato anche il motivo del mio anonimato (per quanto ridotto a meno di una foglia di fico), perché nel rapporto medico-paziente, quando si deve cercare di risolvere problemi e qualche volta sofferenze, non ho mai pensato che si debbano interporre ostacoli legati a opinioni culturali,politiche o religiose. Detto questo, forse non hai letto quel vecchio post. Non ho scritto che tu o gli altri siate stati premiati o comprati e quindi ridotti al silenzio. Ho scritto invece che fare polemica politica contro degli amici è più difficile che contro dei soldatini di apparato. Per me la cosa è evidente e cristallina, per voi no. Ti saluto romanamente: “se vedemo!”
Caro A.B.,
non c’era nessuna fretta di rispondere, ed a maggior ragione dal tuo “postale” (ci auguriamo viaggio di andata e ritorno, eh); che il “fare polemica politica contro degli amici è più difficile che contro dei soldatini di apparato”, non vi è dubbio alcuno (anche perchè altrimenti saremmo robot), ma i “soldatini di apparato” ci sono undique, come ben sai, e se è per quello ho molti amici (e qualche nemico tenace, sic) da ogni parte, se questo ti può rassicurare.
Ergo, buon fine settimana, dopodichè ritorna pure a scrivere, ovviamente se lo vorrai: noi siamo per il pluralismo informativo e di opinione, per Zeus!
L’eretico
Mai piu’ disse il medico commentero’
Si vai me lo segno e poi ti diro’
Sia lecce o sia bari par esser l invidia
Che muove certuni nel lor operare
O solo meschina risibil perfidia
Che spinge l ossiuro ad ipotizzare
Che come a lui piace nutrirsi di feci
Ognun tale cosa ambisca di fare
Poteva del raffa ben fare le veci
Ma lui preferiva soltanto lagnarsi
Come fanno altri con afone voci
Lamentan belando e son in diversi
Che l raffa ha perduto l coraggio di ieri
Orsu’ coraggiosi che mai siete emersi
Brandite le penne dei vostri cimieri
Scrivetelo voi quel che dite vi manca
E poi ne potrete ben essere fieri
A leggervi citti la cosa mi stanca
Col culo degli altri voi fate gli eroi
La capra che campa di sotto la panca
Di certo dev essere una di voi
A.B. apriti un blog e non rompere più i coglioni
Questo è il classico intervento suprematista abominevole!
Non si capisce perché in un blog pluralista e democratico uno debba esser ” invitato” a non rompere i coglioni!
Se , caro Carlo, ti da fastidio( o non capisci) certi commenti puoi saltarli…risparmi tempo, movimento di ingranaggi arrugginiti e bile!
Ringrazio ancora l’eretico x l’ospitalità che offre a tutti, anche a chi la pensa diversamente( o a chi inneggia a violenza, squadrismo e orrori simili)!
Bravo cittone ,stigmatizza,vigila ,attartufati sui suprematisti e segnalaceli tempestivamente, mi raccomando.
Più o meno quello che fai te da tempo!!!
Solo,che non mi sognerei mai di scriverti di non rompere i coglioni….semplicemente ti caco!
Ahahahah….mi sembri un po’ radical chic!
No Burchiccio, chiaro, ma Giacomo.
Giacomo Rossi ha idee confuse e spesso le esprime anche male… vero Giacomo Rossi?
Vi caco!
Rosso Ma smettila di scaldarti sempre contro tutti coloro che la vedono in modo diverso da te. Il tuo è un’ atteggiamento molto provocatorio.
Caco anche te….e chiudo
Cachi in continuazione,dissenteria?
O la fai a cacocci come i conigli?
Giacomo Rosso un pò di educazione… su via… ma non ti vergogni ad utilizzare certe parole?!? Uno scikkoso come te…
hai preso un bel purgante come i tuoi avi,eh?
Allora, mi pare che la cosa stia un po’ trascendendo, non vi pare?
Ergo, calmatevi tutti: ognuno si è sfogato, e adesso chiudiamola qui, o si censura.
L’eretico
E con oggi 2 ottobre siamo a 100 giorni dall’ultimo decesso con Covid (una donna di 96 anni che non credo scoppiasse di salute) in provincia di Siena (270mila abitanti). Proprio una pandemia devastante……
Riguardo la polemica A.B. vs Eretico dico solo, come già detto in precedenti commenti, che quest’anno le iniziative culturali in Fortezza guidate dal prof. Ascheri sono state le poche cose buone di questa estate. In quegli incontri abbiamo conosciuto vari scrittori, affrontato molti temi senesi e non; insomma abbiamo fatto girare in senso buono le nostre rotelle celebrali. Questa è la realtà, tutto il resto è noia.
Siccome siccome siccome
Caro Raffa siccome le milizie armate, sembrano non essere piu’ monopolio dei suprematisti neonazi dell illinois et similia( vedi blues brothers).
Dai un occhiata a questo video girato a stone mountain georgia,
https://youtu.be/rxyl8mJuvqY
dove centinaia di miliziani neri armati con r 15, m16, kalashnikov et alia hanno sfilato sfidando i ” red necks ” filo confederati e dicendo esplicitamente ad un passante (bianco) che transitava di li in macchina e che chiedeva chi fossero
” we are your fucking worst nightmare, we are a black militia”.
Siccome le milizie armate nere esistono dai tempi delle black panters, ovvero da almeno 50 anni.
Siccome un tal malcom x ,fu’ ucciso da militanti dei black muslims ma pare che dietro ci fosse l fbi ( il deep state?)
Dai un occhiata a questo documentario
https://thevision.com/cultura/malcolm-x-morte/
Magari eviterai certe semplificazioni.
Siccome caro Raffa, vabbe’ che scrivendo per i tuoi paesani, sei costretto ad adeguarti al loro schematismo balzano manicheo bianco/nero.
Ma,proprio non ti e’ venuto in mente niente di meglio che betrayed?
Filmuccio con tom berenger red neck suprematista coltivatore di mais ex marine, che strombazza l infiltrata fbi debra winger?
Gnamo Raffa…. mi aspettavo tu citassi ” best enemies” 2019 di robin bassel, col sontuoso Sam Rockwell,
O magari ” Blackkklansman” 2018 di Spyke Lee
Tra l altro entrambi tratti da vicende reali, ed entrambi film che stimolano piu’ ad usare il cervello di quanto non faccia il datato e immaginario film di gavras.
Mi viene un dubbio………ultimamente sei troppo accondiscendente, col cervelluccio dei tuoi paesani.
Ti stai ugurgerizzando in maniera preoccupante.
La senesita’ rivogata dentro ogni evento storico, il trombettiere del montone a porta pia , la garibaldina contradaiola, ergo……..
Non starai mica pensando… di presentarti come candidato alle prossime
elezioni comunali?
Non lo fare, potresti anche vincerle, e poi questi bachi di sego inani e lagnosi pretenderebbero che tu cambiassi il mondo , senza che loro muovano un dito,ma magari pronti a criticare,bubare, bucotortare,belare ,dietrologizzare e lasolungologare, come da loro vana e non eradicabile natura.
Da’ retta a me.
Vagni ner culo.
Caro Manunta, oggi mi fai passare mezza mattinata a risponderti, eh:
1) essendo un blog letto in larga prevalenza da lettori del Senese (anche se non certo solo da loro), mi parrebbe normale scrivere ANCHE di figure senesi, senza per questo “ugurgerizzarsi” (chapeau per il neologismo, peraltro);
2)”Betrayed” a me pare un eccellente film, e Costa Gavras è una autentica garanzia (anche Debra Winger…). Ho padellato i due titoli da te proposti – purtroppo tutto non si può fare -, e cercherò di rimediare, ringraziandoti per le segnalazioni;
3)stai pure tranquillo: ugurgerizzato o meno, è più facile che vinca il Nobel, piuttosto che candidarmi a Sindaco. Poi, dovresti saperlo: io punto allo scranno di Senatore a vita, eh…
Ps Grazie a Vedo nero per i complimenti, e si condivide – anche perchè è un fatto, non una opinione – ciò che scrive Quello di Gracciano, pur con tutte le cautele del caso e senza alcun negazionismo, ci mancherebbe.
L’eretico
Riguardo Trump e Biden: mi sembrano zuppa e pan bagnato. Chiudo facendo i complimenti col Vaticano per l’accordo con la democratica Cina.
Ci daremo pace
Ce l’hanno coi Senesi o che voi fa’,
i burchicchi e i manunti, piccinini,
è meglio, credi, lascialli sfogà,
ma perché stanno nei nostri confini?
Viene da digli: non te le piglià,
se tanto li disprezzi i tuoi vicini
qui sulle lastre chi ti ci fa sta’?
Se ci so’tanti posti più carini,
invece di scrafià la nostra Siena
vattene a stare a una certa distanza
e per noi pòra gente un ti da’ pena,
se di questa città niente ti piace,
pure soffrendo della tua mancanza,
col tempo, spero, ci daremo pace.
Riassumendo la poesia in poche parole: “Chi gode Siena e ne dice male, deve fare la fine del maiale”.
Commento come sempre fai, uguale
Io godo non di sien ma di recenza
C hai a sta’ te in codest orinale
Io sto’ tra i poggi che noi di fiorenza
Fertilizzammo col sangue di Giomba
Sicche’ rigiro a te la tua sentenza
Qui pare che la lupa ci soccomba
Per mano sai d un certo medeghino
Ed i senesi trovino la tomba
Sbranati dal marzocco fiorentino
Sicche’ puppa e stai pure sulle lastre impuzzolite dalle pisciate dei briachi.
Risposta per le rime, a tono col tuo augurio.
Che se poi lo vuoi mettere in pratica vienimi a trovare e poi si vedra’ chi la fa’ la fine che te poro cittino puoi solo vanamente augurarmi.
Ruzzaci poco col marzocco cittino, che vi ci siete digia’ fatti male una volta e per sempre.
Boccalone pettone , sei come il gallo di maremma ,tutto canto e penna.
Beppino
Dentro le mura non troverai burchiccio
Che comunali or son vostri confini
E sulle lastre io non ci pesticcio
Sto’ dentro posti che voi cittadini
Con tronfia sciocca e vana supponenza
Considerate luoghi da contadini
Sto’ a pieve san giovanni di recenza
Co’ ‘n vista il castello di Capraia
Sicche’ di gia’ ci so’ a certa distanza
So a sistemare su quella poggiaia
Di sopra la vallata della merse
Olivi e viti in mezzo a una rogaia
Che pei senesi eran di gia’ perse
Come tuo solito non ne ndovini una
Le rime che tu scrivi , mai diverse
Sono inesatte e vane ciascheduna