Eretico di SienaUn No, e più che convinto - Eretico di Siena

Un No, e più che convinto

Domenica dunque si vota (anche lunedì, peraltro), e per la Toscana è un autentico election-day (“giornata elettorale” sarebbe stato da provinciali, a dirsi?); il comitato di redazione – compatto come solo raramente accade – invita a votare per un convinto e fermo NO, per i motivi di cui sotto. Sappiamo bene che ci sono tanti, anzi tantissimi, pessimi compagni di viaggio, in questa posizione (la quale, nonostante la forte risalita nei sondaggi, è fatalmente destinata ad essere perdente): ma non per questo siamo meno convinti nel portarla avanti.

Anche perchè la nostra posizione, quantomeno nel finale, di certo ha un quid pluris di originalità, nonchè di conflitto di interessi, che altri non possono avere…

UN REFERENDUM DA CONTRASTARE

Allo scrivente fa un pochino di paura che, proprio in un momento in cui da mesi il Parlamento viene esautorato in modo sistematico dei suoi legittimi poteri, si voglia sfrondarlo, potarlo di rappresentanti; e che lo voglia al massimo grado il Partito (Movimento non lo è più da anni, e non solo perchè è andato al potere) che ha creato, ex nihilo, una figura pericolosa per la tenuta democratica nazionale come Giuseppe Conte, rappresenta un’aggravante forte.

Del Pd, non dà neanche conto dire: Zingaretti è così bravo e rigoroso nel dettare la linea, che buonissima parte della sua stessa base non lo seguirà affatto; quanto al tandem Lega-Fratelli d’Italia, i leaders si sono già, progressivamente, defilati, e figure di teste pensanti come Giorgetti (per la Lega) e Crosetto (per i meloniani) si sono espressi pubblicamente per il No.

La questione fondamentale e fondante, a livello politologico-istituzionale, oggi è quella della selezione della classe dirigente (ed i five stars ne sono l’esempio più sfacciatamente lampante), non certo quella del numero dei rappresentanti del popolo: come si può pensare che una considerevole sforbiciata di deputati e senatori potrebbe cambiare le cose, se non in peggio? Le segretarie dei Partiti, per capirsi, avrebbero più o meno potere? I deputati, in numero così ridotto, sarebbero per questo motivo più liberi di pensare e di votare con la loro testolina?

Historia magistra vitae, si diceva una volta; ma chi la conosce, la historia, fra i proponenti? Ascoltate, leggete grandi vecchi – che non hanno più niente da avere dalla politica, oggi come oggi – come Tortorella e Formica (intervistato da Telese), ed imparate da loro. Poi se ne riparla.

 

PRENDIAMO ESEMPIO DALLA CHIESA

Prendiamo l’esempio, illuminante e lampante, della Chiesa (cattolica, apostolica, romana, ovviamente: un brand che, pur tra alti e bassissimi, funziona da circa 2000 anni); piena come è di storture – carrierismo e corruzione; lontananza del clero secolare dai fedeli, financo pedofilia -, c’è forse qualcuno, al suo interno ed esterno, che per risolvere questi problemucci chieda di diminuire il numero dei sacerdoti, o dei Vescovi?  Ci sono (ci sarebbero) tante cose da fare, certo, tantissimi piani su cui agire, ma nessuno pensa di risolvere il tutto semplicemente tagliando il numero degli ecclesiastici.Non vi pare?

Ecclesia semper reformanda, certo, e così anche il Parlamento: ma, se possibile, in meglio, non in peggio. E le riforme, inevitabilmente, si qualificano anche da chi le propone: che si parli di Chiesa, che si parli di politica e di Parlamento.

I SENATORI A VITA

Come sempre, ai grandi temi e alle grande riflessioni politologiche, in questo blog si affiancano basse motivazioni personalistiche; la scellerata riforma che pure vincerà, prevede che i Senatori a vita NON potranno essere più di 5 in contemporanea.

Siccome io, ormai, imposto tutto sulla corsa a diventare tale (con la ovvia e dovuta calma, si intende), questo irrigidimento sul numero massimo dei senatori a vita rende la mia corsa ancora più drammaticamente in salita; un altro eccellente motivo per votare NO, domenica o lunedì prossimi…

49 Commenti su Un No, e più che convinto

  1. A.B. scrive:

    Io invece voterò un per niente convinto sì. Dato che i cinquestelle sono nati per una politica che per decenni ha anteposto gli interessi di parte a quelli del paese, non riesco a tollerare che coloro che hanno con il loro operato (o con il loro immobilismo?) fatto crescere il populismo, insieme a molti che lo hanno cavalcato, adesso si ergano a difensori della democrazia, della politica “alta” e del parlamento propinandoci il solito no. Che vinca il sì e che finalmente si adoperino per dare una democrazia funzionante al nostro paese. E ti dirò che cinque senatori a vita mi sembrano sufficienti…

    • Burchiccio scrive:

      Ragionamento lineare come una biscia arrotolata

      • Burchiccio scrive:

        No anzi scusa, ragionamento lineare come le viscere dove maturi e ti formi ,esente da ossiuri datosi che come ben sai…..fai onco anche ai bachi.

      • A.B. scrive:

        Detto dall’uomo più lineare del granducato, considerato che l’ultima volta che mi ha risposto mi ha dato della deiezione animale, lo prendo come un complimento. Ora ti saluto che devo andare a lavorare per pagare la tua pensione (anzianità? Forse. Invalidità? Probabile. Reddito di cittadinanza? Sarebbe stupendo…)

        • Vedo nero e basta scrive:

          “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”. Eco come comportarsi con certa gente che non gradisce un parere diverso dal suo. Quella persona o che abbia ragione o torto non sa esimersi ad offendere chi non la pensa come lui, quindi ricordati la massima del Sommo e vai avanti con la coscienza tranquilla.

        • Luca scrive:

          Valigia di cartone e spago!

    • A.C scrive:

      Democrazia funzionante? Contro il populismo votando si? Poro brodo, ci hai capito veramente molto…in quanto a Raffa solo chapeau!!

      • A.B. scrive:

        Ricordo al mio quasi omonimo che con il no del dicembre 2016, utilizzato per defenestrare Renzi, si sono aperte le praterie per populisti e scappati di casa, che hanno cominciato a bivaccare nelle aule parlamentari. I no senza proposte alternative sono stati le chiavi per l’ingresso trionfale del populismo. Avessi sentito proposte alternative, percorsi politici per arrivare a superare un bicameralismo utile solo a peggiorare le leggi proposte, avrei anche potuto prendere in considerazione l’ennesimo schizofrenico diniego. Per l’ennesima volta il Parlamento ha varato una legge di modifica costituzionale, per giunta praticamente all’unanimità, e poi buona parte degli stessi rappresentanti delle forze che la hanno approvata, per difendere il suddetto Parlamento, si lanciano nella battaglia per il No. A casa mia questa si chiama delegittimazione e non difesa.Se però per voi questa è una cosa seria fate pure, ne ho perse tante, perderò anche questa…

  2. Daria gentili scrive:

    Un no convinto al referendum.
    Con la fine dei partiti tradizionali, che, bene o male, la classe dirigente la selezionava e la tendenza a cui assistiamo della nascita dei partiti personali, si corre il rischio che i parlamentari diventino solo delle prede da portare al guinzaglio dal signorotto di turno, che ordina, fa e disfa. Parlamento trasformato nel luogo delle caste/bande personali comandate da pochi eletti

    Si voleva risparmiare? Una riforma degli emolumenti…..no?
    Ps: Meno male che il no ragionato, corrisponde al voto d’impulso. Avessi deciso d’impulso, mi sarei chiesta che indicazione di voto dava il PD…..poi avrei fatto l’esatto contrario!

  3. Fradiavolo scrive:

    Caro Eretico, “duole dirlo”, le tue esternazioni politiche sono sempre più ficcanti e condivisibili. Signori stiamo assistendo alla genesi di un presidente picconatore? Bene così, direi che votare no al referendum, che ricordo è senza quorum, potrebbe essere un buon segnale per tutti quelli che intendono “mettere le istituzioni al riparo dal processo democratico”. Ovvio che siamo davanti ad un piccola scaramuccia da colonia rispetto alla guerra economica globale già vinta dal capitale una trentina di anni fa. Va da sé che essendo tornati, questi mesi, al reddito procapite del 1980, come possiamo pretendere una classe dirigente ben selezionata? Una piena rappresentanza democratica dopo aver distrutto i redditi da lavoro e l’intero welfare state costruito in 40 anni di lotte dei lavoratori? Vai Eretico siamo al fermare il vento con le mani.

  4. Fradiavolo scrive:

    Ps È vero che Caligola nominò senatore il suo cavallo?
    Buona vita a tutti.

  5. Yama figlio di Mefisto scrive:

    NO convintissimo

  6. Paolo Panzieri scrive:

    Caro Raffaele,
    mi piacciono – lo sai – le posizioni nette e le tue hanno il pregio di esserlo.
    Tuttavia, ai tuoi spunti di riflessione stavolta aggiungo i seguenti argomenti:
    – anche con il taglio in fieri abbiamo ancora più parlamentari che in USA, possibile mai?
    – quanti parlamentari abbiamo eletto a Siena negli ultimi anni? Chi si ricorda cosa hanno fatto nel corso del loro mandato e magari persino dei loro nomi?
    Non abbiamo bisogno di un gregge incolore di persone elette (i.e. collocate) dai partiti, ma di persone scelte dai cittadini, magari con le loro preferenze come un tempo, auspicabilmente brillanti, che debbano comunque rispondere davvero ai loro elettori del loro lavoro parlamentare.
    Come si dice? Pochi, ma boni …
    Quanto alla marginalità del risparmio, avendo verificato de visu quali e quanti privilegi (portaborse, rimborsi, dotazioni, biglietti, linee dedicate etc) spettino al parlamentare in aggiunta al pur lauto stipendio, ho paura che – al solito – i dati che ci fornisccono siano un po’ “addomesticati”…
    Relativamente, infine, ai senatori a vita, spesso invero stampelle poco dignitose di governi moribondi o addirittura morti, forse sarei pure più radicale.
    Di certo, non essendo stati neanche eletti, non dovrebbero poter votare almeno la fiducia.
    Insomma, se dovessi alla fine votare NO non lo farei né perché adesso pare quasi chic, di certo non per convinzione e neanche per stigmatizzare che non è questa la riforma costituzionale che vorrei, ma soltanto per togliere l’alibi a chi ci governa per varare una legge elettorale proporzionale in modo da rendere ancora e sempre ingovernabile questo paese.
    La faranno lo stesso, ma senza giustificazioni di sorta. Non col mio voto.
    Se invece dovessi votare SI sarebbe soltanto perché se passassero davvero i NO – temo – si pepetuerebbe per sempre lo scandalo di avere una rapprentaza di massa e come tale di bassissima qualità, numericamente di gran lunga superiore a qualunque paese civilizzato.
    Per questo penso che deciderò all’ultimo momento.
    Sbaglierò di certo.

  7. Luca scrive:

    Mancano pochi giorni alla Liberazione della Toscana! Finalmente torneremo ad essere padroni a casa nostra!

    • Yama figlio di Mefisto scrive:

      Vince Giani senza ballottaggio, seconda il palo della luce, terza la Galletti

    • Flavia scrive:

      Perché scusa di chi sei schiavo ora?
      E altrimenti di credi di esserlo?
      Se salvini perde( salvini, perché la ceccardi e solo ùna comparsa- basta vedere il suo curriculum: vince a cascina e dopo due anni vola a Bruxelles, dove non la vedono quasi mai, e ora dopo un anno viene a cercare fortuna in Toscana…via!) Te ti sentirai ancora schiavo i ti impegnerai per liberarti?
      La domanda è difficile….ti capisco!

      • Daria gentili scrive:

        Sono curiosa di sapere se perde Giani, chi perde. Ce lo dica, cortesemente, sig.ra Flavia, lei che sembra tanto legata alle sorti del PD.
        Perde Renzi? Che a suo tempo lo trombo’ per Nardella e ora lo appoggia….
        Perde Rossi? Che non lo voleva come candidato…..
        Perdono gli orfanelli del giglio magico? Che stanno a mani giunte cercando di riposizionarsi…
        Perdono tutte le correnti, ma no clientelari, ci mancherebbe, in cui è spezzettato il bel partitino in Toscana? Se Siena docet, figurati il capoluogo……..

        • Flavia scrive:

          Dal mio modesto punto di vista perde la Toscana, con la sua unicità fatta di solidarietà , di civiltà secolare, di arte e di cultura, di economia verde e di sguardo verso tutti…non come a Siena dove si pensa solo alle faccende( va bene così eretico?) di alcuni, protagonisti socialisti e ora perennemente nelle stanze e nelle botteghe che contano.
          Mimstuposce che lei, Daria, acuta e veritiera osservatrice , non voglia vedere quello che è ovvio!
          Francamente da una persona come lei, che apprezzo e stimo per come si è battuta, giustamente, per quanto di sbagliato è stato fatto nel passato volti lo sguardo nel presente…

      • Luca scrive:

        Quello che scrivi non m‘ interessa! Arde la Fiamma Tricolore!

      • Yama figlio di Mefisto scrive:

        Vince Giani ma é sfida tra mediocri

  8. Marco Burroni scrive:

    L’Eretico ha giustamente evitato – visto il suo ruolo istituzionale – di menzionare che domenica prossima si vota anche per l’elezione del Presidente di Regione. Quindi mi permetto di fare propaganda elettorale al posto suo e suggerisco di NON VOTARE IL CANDIDATO DEL PD: se gli altri vi fanno troppo schifo votate scheda bianca, annullate il voto o andate al mare, ma fate in modo che l’opposizione vada al potere.

    “Ma sono un branco di incompetenti, ignoranti, incapaci di fare alcunche’ di positivo se non di spartirsi poltrone o incarichi!” risponderete voi: si, tutto vero, e’ gente che in tanti anni di opposizione non ha mai presentato una proposta decente che sia una, ma sono loro che la gente vuole e che la gente si merita: siamo un paese rimbecillito da una pessima TV, disinformato da una pessima informazione, incapace persino di capire i problemi veri e desideroso solo di cercare capri espiatori ( colpa dei komunisti, degli stranieri, dell’UE, di Soros e dei turbocapitalisti…). Lega, FDI, M5S sono frutto di questa situazione, di questo clima di incultura che e’ ormai dominante nel paese e per uscire da questa gigantesca menzogna e’ necessario che questi partiti vadano al potere ovunque, dai comuni alle regioni al governo centrale: diamogli responsabilita’ di governo senza alibi. Ci vorranno anni ovviamente, dovranno fallire piu’ e piu’ volte nella loro opera di “governo” perche’ la gente capisca quanto e’ stata stupida a lasciarsi abbindolare da questi avventurieri e cominci a scegliere alternative decenti, responsabili e realiste.

    E qui veniamo al PD, che merita una pietosa eutanasia: un partito che ha fallito, privo di programmi e idee e ridotto a gregario del M5S e che ormai e’ inutile. La sua fine avrebbe il merito di lasciare spazio a quelli (e sono la maggioranza dopotutto) che le cose vorrebbero cambiarle per davvero; sara’una battaglia culturale piu’ che politica, ma e’ l’unico modo per uscire dalle sabbie mobili in cui ci dibattiamo da tanti anni.

    • Burchiccio scrive:

      Gnamo Burroni, allora almeno vota la Pirri.
      C ha carenze sul pelagianesimo e sul concilio di cartagine ,incompatibili con la sua tesi di laurea su’
      S agostino, ma almeno e’ donna onesta di sinistra e animata da buone intenzioni.
      Bada potrei votarla, ma son impegnato in cose piu serie sti giorni, devo tirar giu 5/6 lecci che son andati pericolosamente a spiovere sul tetto d una pieve storica.
      Ps e’ anche devota ammiratrice di flavio giuliano , che ti devo di’ di piu’?

    • Settimio scrive:

      Condivido Marco Burroni (ormai mosca bianca dentro questo blog, bravo). Con una piccola obiezione. Se avessimo un minimo di sale in zucca ci renderemmo conto che non abbiamo più tempo per fare gli esperimenti con i figli scemi di Berlusconi, pd compreso ovviamente. Tanto più dopo quasi trent’anni di cotanto padre, senza il quale “tutto questo non sarebbe stato possibile” (cit.)

  9. Vesuvio scrive:

    Mi sembra davvero poco appropriato (certamente provocatorio) l’accostamento fatto tra la Chiesa e il Parlamento.
    Nessuno di noi, infatti, è chiamato ad esprimere un voto sulle vocazioni religiose. Servire Dio è una scelta intima, personale che non richiede consensi ed approvazioni plebiscitari.
    Non si può dire lo stesso, invece, per chi decide di dedicarsi alla politica. La posta in gioco per chi sceglie di dedicarsi alla politica e chi decide di essere un esponente del clero è molto diversa, lo evidenzia l’esiguo numero di vocazioni religiose che negli ultimi decenni ha portato ad una drastica riduzione del numero dei sacerdoti, sicuramente non dovuta a quei “problemucci” a cui accenni. Nel mondo della politica mi sembra ci sia una tendenza opposta, dunque occupare una poltrona sarà sicuramente più appetibile che prendere i voti religiosi.

    • Flavia scrive:

      Burroni, lei è come il marito che per rappresaglia verso la moglie si taglia il pisello!( si può dire pisello???)

      • Marco Burroni scrive:

        Flavia, in tempi e paesi normali avresti tanta ragione,lo so meglio di te che Lega, M5S e FDI hanno l’encefalogramma piatto e faranno solo danno, il problema e’ che lo deve capire anche la gente che li vota, che crede che – per restare in tono con la tua metafora- questi eunuchi ce l’abbiano grosso come Rocco Siffredi.

      • Salvo scrive:

        Flavia domani che fai? emigri in Emilia Romagna? E bella ciao ciao ciao

  10. Burchiccio scrive:

    Basta parlamento, basta aula sorda e grigia, meglio uno sbivaccante manipolo di scappati di casa consultati previa piattaforma in rete.
    Raffa disobsoletizzati, sei antico.
    W Roccone Casalino
    W i cubani (sigari, astenersi dai doppi sensi)

    • A.B. scrive:

      Meno male che c’è chi ragiona, sfoderando per giunta una raffinata ironia.

      • Il Barberesco Ingravidante scrive:

        Noi siamo pronti,c’è di già anche il fieno nella stalla ed il veterinario è appena arrivato!
        Dille che si mova,gnamo.

        • A.B. scrive:

          Non vorrei distoglierti dalle potature, dopo il veterinario ora abbiamo anche il giardiniere dell’amaro montenegro, il salvatore di pievi…
          Peró se vuoi venir meno al tuo nuovo personaggio, il Lord Protettore del FAI, aspetta nella stalla, che ora arriva! Se però non dovesse arrivare, con tutte ste stalle potrebbe non farcela, porta anche la husqvarna (oltre a uno smartphone), che se è una motosega potrebbe servirti anche lì, per attività adeguate alle tue divertentissime battute da terzamediuto ripetente.

          • Burchiccio scrive:

            Illustre medico e cerusico, il barbaresco non son io,lei mi vede indappertutto ove io non sono ne mai fui, ne tantomeno mai saro’,
            Dirolle che a mio parere il barbaresco potrebbe essere l istesimo cattivissimo tato dal quale la s.v. Ill.ma ebbe a sentirsi minacciata.
            Noto che lei poco gramscianamente, insiste a terzamediastigmatizzarmi,
            come se non fosse cosciente del infruttuose spese affrontate dal di lei genitore nel farle frequentare aule universitarie nelle e dalle quali lei pare aver poco e male appreso.
            Per le potature ancora non e’ stagione, trattavasi di abbattimenti .
            Quando transita nei meandri a lei ben noti (intestinali) faccia attenzione ai diverticoli che potrebbero bloccarla e/o sviarla , cosi come paiono esser sviate e bloccate certe sue considerazioni.
            Distinti e rispettosi saluti.

          • A.B. scrive:

            Egregio gardener, sarà un riflesso pavloviano, ma quando leggo idiozie immediatamente penso a lei. Comunque mi pare altrettanto plausibile il suo suggerimento sul copyright del barbaresco, considerato quanto lessi in precedenza da cotanto autore con firma originale e non sotto pseudonimo. Noto con piacere il suo schierarsi in difesa di ossiuri, nematodi e cestodi. Trattasi, in quanto abitanti delle viscere, di PARASSITI INTESTINALI, mi pare il minimo che difenda dei suoi simili.

  11. Gigi scrive:

    Un no convinto soprattutto per il fatto del senatore a vita

  12. Oscar Wilde scrive:

    AUMENTIAMOLI
    Non si è assistito a un doveroso dibattito sul quesito referendario (questo è quel che ci propongono non una riforma) anche perché i politici non sono affatto interessati al taglio e poi sarebbe stata dura spiegare perché in parlamento la riduzione è stata approvata (anche dale “migliori teste pensanti della lega”) e nei seggi elettorali andrebbe bocciata.
    Ma, arrivati alle porte coi sassi, è spuntata una corrente eretica di destra e di manca, supportata da Repubblica.
    Senza entrare nel “demerito’ del quesito Referendario, anche perché è duro sostenere che, restando solo 600 parlamentari e tutti gli altri organi elettivi, ne va della democrazia in Italia, è stato costruito il fondamento della corrente sulla inveterata richiesta di votare per qualcos’altro.
    Con invito a volare alto si dice che è bene pronunciarsi sul governo.
    Copiando in questo esattamente il metodo renziano.
    E perché di grazie non dobbiamo rispondere al quesito?
    Forse perché sarebbe difficile riconoscere che gli alieni 5 stelle sono riusciti nell’inverosimile riduzione degli eletti, la dove tutti si erano cimentati senza mai giungere al risultato?
    E se davvero è un NO convinto, allora aumentiamoli.

  13. leonardo scrive:

    ciao
    ma un commento sulla mostra di “Dali” a siena ‘

    • Eretico scrive:

      Caro Leonardo,
      al netto delle polemiche, aspetto almeno di vederla, come mi parrebbe doveroso.
      Flavia, A.B., Manunta et alii: vi chiedo quantomeno una moratoria, ho pubblicato anche robetta pesa, ora però basta, stiamo ai temi.

      L’eretico

  14. Salvo scrive:

    Zingaretti e la sua lisca sono una vera accoppiata vincente

  15. Vedo nero e basta scrive:

    Invece di ridurre i parlamentari non era più semplice ridurre gli stipendi ed i privilegi? Riguardo ai senatori a vita sono del parere della loro riduzione, meglio abolizione. Se dovessero restare, ma sempre meno di ora, dovrebbero essere esclusi dal voto di fiducia al governo in quanto non eletti.

  16. Flavia scrive:

    Si , scusa . Mi sono lasciata trasportare dalle emozioni.
    Perdonami e buon( apprezzato) lavoro

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