Conte, l’Orban del Tavoliere (e 3 Ps)
Come annunciato dal Ps domenicale, si torna a parlare della gestione del Covid-19 da parte del Governo italiano, guidato dall’avvocato (da come scrive i suoi stessi Decreti, non si direbbe proprio) Giuseppe Conte; l’annuncio della volontà del prolungamento dello stato di emergenza (ovviamente rimandata la decisione sul 31 dicembre o su ottobre), è già in re ipsa un fatto del tutto emergenziale: per la tenuta democratica di questa Italia (smarrita? Inebetita più del solito?) dell’estate 2020.
ESTATE 2020: DAL FAN DI ORBAN, A CHI FA MEGLIO DI LUI
Il Governo Conte-bis è nato, a fine estate 2019, all’insegna del non voto (in quel momento) e dell’antisalvinismo a prescindere, ce lo ricordiamo tutti (o almeno lo si spera): questo è il dato politologico da consegnare ai manuali di Historia, e su questo punto di partenza credo che nessuno, dotato di vaga onestà intellettuale, possa avere obiezioni di sorta. Su queste colonne, si scrisse allora di Patto Molotov-Von Ribbentropp, per rimarcare la stranezza (numeri alla mano, inevitabile) di una alleanza fra due Partiti (5 stelle e Pd) che in quella stessa estate se l’erano date di santa ragione (ricordate il caso-Bibbiano, e non solo quello?).
Quanto alla questione Autostrade – notizia del giorno -, dopo due anni per il tandem Conte-Il Fatto si è addivenuti ad un trionfo totale, con un Premier meritevole di Nobel per la diplomazia (mentre forse un po’ più di prudenza – e lo scrive uno che crede che i Benetton avrebbero dovuto avere la dignità di abbandonare la loro quota di maggioranza in modo spontaneo – sarebbe stata necessaria, vista la tempistica e la natura dell’accordo, all’interno di questa narrazione trionfalistica di stampo toninelliano).
Andiamo però a ciò che ancora di più importa, quest’oggi; con la richiesta fatta balenare dal Conte 2 di una proroga – oltre quella, già stabilita, al 31 luglio – dello status emergenziale da coronavirus dell’Italia (richiesta tirata fuori dal cilindro contiano a Venezia lo scorso 10 luglio), richiesta che supera ampiamente quel criterio di proporzionalità che dovrebbe essere sempre presente (Conte va sui treni o nelle spiagge?), ci pare che non siamo poi tanto lontani dal delirio salviniano dei “pieni poteri” dell’estate scorsa; Orban è un esempio positivo per Salvini, invece esecrabile per Conte (ed anche per lo scrivente): Conte stesso, però, si comporta nei fatti come fosse un “orbanino” italico, come esplicitamente adombrato da Sabino Cassese sul Corriere della sera di domenica; un “Orban del Tavoliere”, l’avrebbe definito Pintor.
A chi dice e scrive che l’emergenza Covid-19 è stata gestita in modo eccellente (citando i casi – pessimi – di Bolsonaro e Trump, ma omettendo sistematicamente di ricordare chi, in Europa ed anche nell’Asia non cinese, ha fatto cento volte meglio dell’Italia), ora verrebbe da chiedere: ma i pieni poteri fanno paura ed indignano solo a seconda di che faccia ha chi li chiede, di grazia?
Ps 1 Ieri molti quotidiani (e il duo Telese-Parenzo nel prime time de La7) hanno giustamente scritto delle gravi affermazioni di Filippo Graviano (alleato di Riina, ora di Matteo Messina Denaro), dal carcere, nei confronti dei giornalisti Lirio Abbate (vicedirettore de L’Espresso) e di Massimo Giletti, per avere acceso il faro sulla questione delle scarcerazioni in tempo di emergenza Covid; bene (cioè, malissimo), fra questi quotidiani non c’era (nè c’è oggi) Il Fatto quotidiano, ormai divenuto house organ del Governo, ergo paladino del Ministro Bonafede. Peccato davvero, perchè l’esperienza del quotidiano diretto da Marco Travaglio, fondato nel 2009, è stata una palestra importante, per il giornalismo di inchiesta, sempre più debole in questa Italietta che, invece, ne avrebbe così bisogno.
Ps 2 Antonella Tognazzi, vedova Rossi, con l’avvocato Carmelo Miceli, nei prossimi giorni depositerà una istanza di opposizione contro l’archiviazione genovese, dopo cioè che i magistrati genovesi preposti hanno valutato che la vicenda giornalistica sui festini in terra di Siena messa su dalle Iene non sta – secondo loro, che hanno infatti chiesto l’archiviazione – né in cielo, né in terra (a partire dalla mirabolante figura del “troio”, che riconosce i magistrati dei presunti festini davanti alle telecamere, ma non davanti ad altri magistrati). Staremo a vedere, ma intanto mi pare proprio di potere dire che qualcosa, purtroppo, abbiamo già visto. E sarà un piacere tornare a scriverne…
Ps 3 Questo pomeriggio, ricordo ancora l’appuntamento (bastione San Domenico in Fortezza, ore 18) con l’evento che celebra i 100 anni di San Prospero; a discettarne, oltre allo scrivente, Gabriele Maccianti (sul contesto politico della Siena di allora), e Marina Gennari, la quale parlerà nel dettaglio degli edifici più significativi.
A parte il giudizio su Conte, su cui concordo in toto, il problema vero è che non viene data voce ai cittadini. Mi si dirà che siamo in un sistema parlamentare e che queste sono le regole di democrazia, ma, mi chiedo, c’è un limite alla decenza?
Questi pur di non votare adesso cercano di imbarcare anche il famigerato Berlusca. È veramente risibile sentire Prodi e De Benedetti che tessono le lodi del Cavaliere.
Constato, con piacere, che anche tu abbia notato quello di cui mi sono resa conto anche io riguardo alla metamorfosi del Fatto Quotidiano, giornale che avevo comperato sin dal primo numero.
Io avevo smesso già di leggerlo quando mi sono avveduta che non avevano pubblicato le intercettazioni sul caso Palamara – magistrati !
Tra le tante amenità del governo Conte non hai citato, scusami se intervengo di nuovo, la questione Smart working, che da strumento per fronteggiare una situazione emergenziale ed eccezionale, ho la sensazione voglia essere trasformato in strumento ordinario ( prorogato sino a fine anno) senza considerare la produttività ( dicono che aumenta, ma io sono scettica) e senza considerare le ricadute negative che ha su alcuni settori dell’economia, come commercio, bar, ristorazione, palestre che vivono lavorando per lo più con impiegati dei grandi uffici. L’economia gira se si muovono tutti i vasi comunicanti…….
Mi scusi, vorrebbe per favore spiegare il motivo per cui si dovrebbe andare a votare? Secondo la Costituzione, le elezioni politiche in Italia si tengono una volta ogni cinque anni e nell’arco di questi cinque anni, finché c’è possibilità di un governo sostenuto da una qualsivoglia maggioranza parlamentare, il Presidente della Repubblica, l’unico che può sciogliere le Camere, non ne indice di nuove.
E le dirò di più: anche qualora dovesse cadere il governo Conte bis, che può legittimamente piacere o non piacere (a me ad esempio non piace), non è assolutamente detto che si vada a votare; se in Parlamento si forma una maggioranza, uguale a questa o diversa, non si vota, o meglio: si vota a scadenza naturale, nel 2023
Per finire due cose: 1) l’attuale governo non avrebbe mai visto luce senza la genialata di Matteo Salvini datata agosto 2019; 2) mi raccomando: votate sì al referendum sul taglio dei parlamentari, così lo vedete come si va a rivotare (per le politiche) alla svelta…
Non condivido l’accostamento conte – orban.
La proroga dello stato di emergenza potrebbe essere giustificata dalla gestione dello stato di ” emergenza ” sanitaria: sarei persuasa dal fatto che il nostro paese sia stato quello colpito con maggior forza dal virus e, in proporzione, quello che lo ha affrontato meglio.il fatto che nole mondo solo due stati, x varie ragioni, si siano mosse meglio(?) dell’italia significa , per me, che ci sono tutti gli altri(100?,200?,300?) Che hanno fatto peggio.
Può non rimanere simpatico, ma chiedo se sarebbe sta più lungimirante ed efficiente l’alternativa salvini meloni.
Inoltre conte ha dovuto difendersi da un un’opposizione che direttamente e indirettamente(giornale libero verità) ne hanno chiesto le dimissioni per tutto il periodo di emergenza, unica irresponsabile e sciacalla opposizione in orbe terraque, riducendo la credibilità dello stato.
Non riconoscere questo fa dubitare o della capacità di analisi o di onestà intellettuale…o di entrambe!
Poi ognuno ha il proprio rispettabile pensiero.
Notevole uso del condizionale ,( sarei,potrebbe) per giustificare il prolungamento dello stato di emergenza e i pieni poteri, che di fatto esautorano il parlamento elettivo, trasformando conte in un dittatore, che governa con provvedimenti motu proprio.
Notevole anche l uso del plurale e singolare,( opposizione che.. ne hanno chiesto le dimissioni) e del maschile ,femminile(solo due stati, x varie ragioni si siano mosse meglio), tra l altro, un “che” non ci sarebbe stato male.
La confusa dissociazione di certi cervelli, si rispecchia,anche, nella confusione grammaticale.
Grammatica confusa,idee confuse, cervelli confusi, in pratica il perfetto quadro dissociativo cognitivo,di chi si ostina a sostenere l untuoso figlioccio, del verminoso e defunto card silvestrini, dal quale il conte tacchia ,pare aver appreso bene il modus operandi della ditta madre, con sede in p.zza del gesu’.
Parrebbe ardito ,definire tale sfoggio di pavloviano condizionamento,come
“pensiero”, ma va’ comunque rispettato, se non altro in nome dell umana pietas verso la scrivente,la quale ,credo non possa giustificare il suo marasma psichico ,come effetto della didattica a distanza.
Credo che, anagraficamente parlando , l ottima Flavia, non rientri tra le vittime di tale orrore contiano.
Cio’ che mostra col suo periodare sghembo e con la logica a geometria variabile che ostenta,sembra piu’ un risultato ottenibile shakerando , fazio,travaglio,fubini e sarcina,con le recite di conte.
Il marasma ere un buon fantino….
Io concordo con i contenuti di flavia, e non con il delirio onnipotentistico di manunta, al quale chiedo quali siano le libertà negate da questo governo e quale pensa lui sarebbe l’azione giusta da percorrere
Bravo cittone,concordi con un “potrebbe”, che giustifica il possibile prolungamento della sospensione del potere legislativo del parlamento, fino a nuovo anno?
Lo stato di emergenza ,e il govenare attraverso dpcm ,inoltre azzera i possibili interventi della presidenza della repubblica e della corte costituzionale,sulla legittimita’ dei provvedimenti decisi dal pdc.
Questo al netto del fatto che,da gennaio 2021 ,il possibile prolungamento e’ slittato ( all indietro) ad ottobre 2020 ,per essere ora addirittura probabilmente cassato in toto.
Visto che il pretesto per tale prolungamento, ovvero pandemia in aguato ,sembra ora inconsistente
Bravi citti e citte, piu’ realisti del re,anzi piu’ scontati del conte.
Unbi, te poi,poerino, con la tua devozione al satiro puttaniere di arcore ,novella colonna del governo conte,sei il piu’ ridicolo del trio.
Ottimi e abbondanti come sempre,tutti e tre.
Invece Zelig non è mai scontato.
ps ci sarebbero parecchi errori di grammatica, che si fa? Si corregge?
Zelig è diventato anche professore, ora ci corregge i compitini. Già che ci sei metti pure il voto.
Pessimo, come sempre.
Io un lo caco più!
Il fungo ha da coce nella su acqua
Perdonami la cattiveria, ma Travaglio purtroppo non è l’unico ad aver accantonato il giornalismo d’inchiesta…
Caro Gp, se è allo scrivente che ti riferisci, ti rispondo volentieri assai.
Come precisato varie volte, a differenza di Travaglio io sono un professionista in tutt’altro campo (la scuola), e mi vanto di non essere neanche pubblicista, in ambito di formalismo corporativo-giornalistico (a dimostrazione dell’inutilità totale dell’Ordine); e soprattutto, allorquando ho deciso di farla finita con il blogger e lo scrittore di inchiesta (salvo i casi già aperti, vedasi quello su David Rossi), l’ho dichiarato ai 4 venti, e ho smesso anche di attaccare chiunque (salvo se attaccato ad personam io stesso).
Travaglio, invece, continua con il piglio di giornalista contro (che avevo quasi sempre apprezzato), facendo la morale ai “giornaloni”, da una posizione supinamente allineata a quella del Governo in carica: lui, che aveva sempre tuonato sul fatto che i giornalisti devono essere i “cani da guardia” del Potere…
L’eretico
Te ne rendo atto, come di non essere ‘house organ’ di nessuno; inoltre hai mantenuto elevato il livello del blog. Nel massimo ma non condiviso rispetto della tua scelta, prendi il mio come il commento di un tuo affezionato lettore ‘nostalgico’.
Travaglio mi sta deludendo molto, anche se il Fatto è ancora fra i quotidiani meno peggio
Il bassissimo livello del governo Italiano si misura nelle dueC (Conte – Casalino). Conte che ha come consigliere (e forse non solo) Rocco Casalino, quello del grande fratello, che ha vissuto per anni nella “corte” di Lele Mora per cercare di farsi notare, prima amico di Fabrizio Corona e poi un po’ meno, che in discoteca diceva alcuni anni fa (fonte internet): “speriamo che Corona non mi meni, perchè ho fatto da poco il botox”…
L’unica cosa positiva in questo marasma sono le iniziative letterarie al Bastione di San Domenico in Fortezza. Almeno in quei momenti possiamo nutrire la nostra mente ascoltando tanti argomenti cittadini e non e defilarci da tutti quei bla, bla inconcludenti che ci propinano i varii media.
Raf
da minuto 27:00 a minuto 28:10
https://www.radioradicale.it/scheda/610740/processo-alessandro-profumo-ed-altri
Venerdì, spiaggia di Follonica. Molta gente. Decido di andare in uno stabilimento. Pare abbastanza distanziato.
Prezzo 30(????)€!!!!
Cambio stabilimento…uno meno distanziato: 30€.
Terza opzione…35€!
Ok capisco che hanno perso spazio e dunque potenziali clienti. Ma…..ma la spiaggia libera è la discarica degli stabilimenti confinanti, una doccia 50cent, una bottiglia di acqua 2,5€…. prezzi aumentati di media del 20%!
Domanda: il fatturato dell’anno scorso quanto sarà maggiore di quello di quest’anno?
E anche questi piangono….
Caro Stefano, di questioni on the beach scrivo nell’imminente pezzo domenicale, e ti ringrazio per ora della tua testimonianza, tanto concreta quanto attuale; grazie anche a “Vedo sempre nero” per i complimenti sulle iniziative culturali in Fortezza (prossimo appuntamento, venerdì prossimo: seduta psicoterapeutica gratis per tutti i presenti…).
L’eretico
quello che non riesco ancora a capire è come sia possibile che, a fronte di quanto successo nei mesi precedenti, non si riesca – per un anno, non per l’eternità- a cambiare abitudini, e quindi ad evitare di andare al mare, all’ombrellone, allo stabilimento, in discoteca, ai bar a fare gli aperitivi; in poco più di una ventina di anni abbiamo accumulato delle abitudini che, oltre a renderci ridicoli agli occhi dei nostri avi, sembrano passare sopra a tutto e a tutti, in nome del salvataggio dell’economia e del sistema e bla bla bla…. ogni buona occasione per ripensare le cose, viene puntualmente vanificata dalla mediocrità sempre più preponderante.
Francamente imbarazzante la continua associazione ai luoghi di nascita del Presidente del Consiglio in tanti articoli a partire da Feltri a quelli qui citati…squallidi e in mala fede.