Siena ai tempi del virus (XVI): Bonafede, Venezia, Montomoli
Piatto ricco, questa settimana, con il Caso Bonafede-Di Matteo: uno di quegli scontri (politici, giudiziari, mediatici) che a noi piacciono da impazzire: si parte con questo argomento, su cui prima o poi si tornerà; dipoi, una riflessione sull’asse Siena-Venezia, concernente il turismo; infine un breve, ma almeno sincero, ricordo di Stefano Montomoli, che ci ha lasciato nei giorni scorsi, a causa del Covid-19.
IL CASO BONAFEDE
La ricostruzione forse migliore l’ha fatta Augusto Minzolini, sul Giornale di ieri (ed anche il deputato Pierantonio Zanettin, Forza Italia, ha detto cose opportune): l’ex deejay Alfonso Bonafede, preso dal furore grillino a favore del Pm Di Matteo, era davvero sinceramente pervaso da contentezza, nell’offrire al simbolo (vivente) dell’Antimafia il posto – ben più importante dell’altro, ormai svuotato, agli Affari penali – di dominus del Dap: “…a digiuno dei meccanismi di Governo e di Palazzo, con l’entusiasmo di chi dopo avere fatto il dj, l’avvocato di provincia ed il militante grillino, si è trovato sulla poltrona del Guardasigilli e ha sognato – per 24 ore – di fare la rivoluzione” (Minzolini, pagina 10).
Durante le 48 ore che Di Matteo si era preso, però, non certo le parole dei mafiosi (che il Ministro già conosceva, come ha ricostruito l’imbarazzatissimo Fatto), ma le parole di qualcun altro, hanno fatto fare marcia indietro al Ministro. Questa è la spiegazione, che ovviamente – come tutte le verità indicibili dell’Italietta nostrale, a partire dal Caso Moro, del quale lo scrivente si sta morbosamente occupando per il suo prossimo libro – non potrà mai essere detta fino in fondo. E che infatti ieri, durante il question time, il Ministro Bonafede ha prontamente smentito: figuriamoci se gli è arrivato qualche spiffero, figuriamoci!
Un po’ di sana democristianità, fa sempre ringiovanire, per Zeus! Il fatto è che non ci sono più gli Elio Petri per girare film come “Todo modo”, purtroppo…
SIENA COME VENEZIA?
Mentre grazie a Pino Di Blasio e a Robertino Barzanti si infiamma (si fa per dire, ovviamente) il dibattito sulla Grande Siena, con la risposta polemica di don Roberto sul Corriere fiorentino di mercoledì (questa la stilettata conclusiva rivolta a Di Blasio, all’insegna del venenum in cauda: “favorire una visione policentrica…non è una chimera da irridere opponendole il presunto realismo di chi la sa lunga”), ecco che sul Venerdì di Repubblica di questa settimana esce un articolo (a firma di Fabio Bozzato, pagina 34) che, descrivendo il contesto veneziano, vale ovviamente per tutte le città d’Arte della penisola, Sienina compresa. Very, very interesting.
“Nella Venezia senza turisti saranno di casa gli studenti – L’emergenza Covid-19 ha allontanato i visitatori e svuotato i B and B. Contro la crisi, l’Università propone di affittare gli appartamenti ai suoi iscritti. Un’idea che piace al Comune e ai proprietari”, questo il titolo ed il sottotitolo del pezzo. Le due università veneziane raccolgono, per inciso, un bacino di circa 30mila iscritti, per dare un’idea delle proporzioni di cui stiamo parlando. Per il Rettore dell’Università IUAV, Alberto Ferlenga, sarebbe un’idea win-win, una autentica manna per studenti e proprietari. Crediamo – come suggerito dal sottotitolo stesso – vada bene anche per il Sindaco Brugnaro – intravisto ieri sera dalla Palombelli -, ormai deciso a vestire i panni del “Trump lagunare”, all’insegna del riaprire tutto (ma proprio tutto, e “senza tante menate”), e soprattutto subito.
Che dire di Sienina? Verosimilmente, sarà il mercato stesso a decidere: drastico calo della domanda da una parte (quella turistica, ovviamente), riconversione dell’offerta dall’altra, siamo davvero all’Abc. La Fase tre porterà naturaliter a ciò: l’importante è farsi trovare pronti. Siena dunque tornerà la città che era fino ad una ventina di anni fa (anche meno, perché il boom di Airbnb è ovviamente molto più recente)?
Almeno in parte, di certo sì, a maggior ragione se le Università abbandoneranno il prima possibile la nefasta didattica a distanza (che, pur funzionando meglio lì che a scuola, è pur sempre una menomazione dell’insegnamento); e al Bibò, invece che ad inveire, si andrà a breve ad organizzare un Te Deum di ringraziamento…
STEFANO MONTOMOLI, LA VOCE DELLA ROBUR
A differenza dei suoi giovani colleghi che lo hanno rimpianto con genuino dolore, io Stefano Montomoli l’aveva conosciuto – del tutto in superficie, bene chiarire – negli anni Ottanta, in una delle precedenti vite, in cui ad Antenna radio esse lui era la voce della Robur, io – di certo, parecchio meno ascoltato – quella del Costone basket. In quella casetta adibita a radio, in Strada di peragna, ho il ricordo di tante domeniche mattine, a parlare indovinate di cosa. Visto che io ero un adolescente, Stefano – 18 anni più grandicello – era un giovane uomo, che ovviamente a me sembrava un quasi vecchio: anche se, a dirla tutta, gli occhiali spessi e l’andatura felpata non è che lo ringiovanissero troppo.
Poi, finita questa vita, Stefano Montomoli lo ascoltavo qualche volta (indovinate di cosa parlava?), ricordandolo con piacere e simpatia, ma senza alcuna frequentazione; mentre la frequentazione – se così la possiamo chiamare – era ripresa negli ultimissimi anni (quando, esattamente? Attivo le sinapsi, ma senza grandi successi): ci salutavamo, un sorriso, una pacca sulla spalla (eravamo nel pre-virus, eh), fine. Per poi approdare all’ultimissima fase, quella di una socialità che farebbe la gioia dei virologi e degli infettivologi: io in macchina,di ritorno da scuolina; lui a piedi, in Strada dei Cappuccini, a macinare passeggiate nella campagna senese. Distanziamento sociale totale, al massimo un ciao con la mano (mio, perché dubito lui mi riconoscesse, a quella distanza ed in movimento). Secondo me, era davvero contento, nel passeggiare in quei luoghi tozziani.
Era un tipo sornione, Stefano, credo davvero incapace non solo di fare, ma anche solo di pensare al male altrui; questo coronavirus, invece, è un autentico maestro, a sfruttare le altrui debolezze di salute. Un ciao sincero a Stefano, compagno di tante domeniche mattine, di una vita bella da ricordare, per quello che vale (non pochissimo, suvvia, non pochissimo)…
Ps A proposito di turismo, mi fa piacere che – sempre sul Corriere fiorentino di mercoledì – Elisabetta Gnudi Angelini, proprietaria di Borgo Scopeto, la pensi come lo scrivente (vedasi appunto la mia intervistina allo stesso quotidiano): bisogna comunicare – io avevo aggiunto “in modo brutalmente comparativo” – che questo territorio è rimasto praticamente indenne, rispetto alla pandemia. Toccando ogni tipo di cose, si capisce. Non riporterà frotte di turisti, ma vale la pena almeno di provare.
Premetto che il mio intervento non vuole difendere Bonafede, che non stimo, ma vuole sottoporre un “ dubbio” che mi è sorto sul comportamento di Di Matteo.
Mi chiedo, e chiedo, se al momento del passo indietro del ministro sulla sua nomina al Dap De Matteo era in buona fede, cioè riteneva effettivamente che la ritirata di Bonafede fosse dovuta a pressioni esercitate dei boss, come mai ha taciuto per due anni e non ha denunciato subito il pericolo che il ministro della giustizia fosse “ soggezionato” alla mafia?
Cara Daria,
la questione ovviamente riguarda anche la tempistica, certo (la vendetta meglio consumarla fredda, no?; ma tieni anche presente che Di Matteo NON era in studio, domenica da Giletti: è intervenuto telefonicamente dopo che Giarrusso (nisi fallor) lo ha chiamato in causa, quasi adombrando che lui (il Pm) si fosse tirato indietro rispetto alla carica del Dap.
A quel punto, credo che Di Matteo non ce l’abbia più fatta, per così dire…
L’eretico
Malignamo? Si potrebbero riscontrare analogie tra il caso di matteo
e il caso gratteri?
Ovvero anche a gratteri pare fosse stato offerto( dall allora pdc renzi)
l incarico di ministro della giustizia, e a sentire lui ci fu’ qualcuno che, dall alto del suo scranno presidenziale, sconsiglio’ renzi dall offrire tale incarico a gratteri.
Che sia successo qualcosa di simile anche a di matteo?
Caro Manunta,
il tuo insolitamente breve e sobrio intervento credo proprio che abbia colto pienamente nel segno: i commenti dei mafiosi, c’entrano il giusto (anche perchè l’ex dj ne era al corrente, come subito scritto dal Fatto, in suo amorevole soccorso), anzi avrebbero fatto (per lui, Di Matteo non ne ha alcun bisogno) curriculum vitae, Bonafede li avrebbe sbandierati vita natural durante; ed infatti il Ministro si difende creando, con tipica furbizia d’antan, una contrapposizione (pressioni mafia-no all’ex Pm), che poi smonta subito come non credibile: ma senza dire alcunché di altre, potenziali (e più che realistiche), pressioni.
Quanto a Renzi, lui era maestro nel proporre persone integerrime e ben note per incarichi delicatissimi, per poi metterle in condizioni di non fare: bastava potere dire che era stato lui a proporle; come ben sai, iniziò con Vigna da Sindaco, figuriamoci…
L’eretico
Vigna malcoltivata imbozzacchita
Mi citi come esempio d integrezza?
Similitudine che ho poco gradita
E miro quindi con assai tristezza
Al tuo esternare istituzionalizzato
Ove non spira nessun altra brezza
O che se spira non vien manifestato
Vabbe’ che presidenti e professori
Devon aver rispetto per lo stato
piu’ liberta’ ce l hanno i vangatori
Senza acredine eeehh
Se per non prender febbri e raffreddori
Tu stai spesso coperto e abbottonato
Ed eviti sempre di tirar fuori
Quello che pensi o c hai ipotizzato
Comunque ho usato il condizionale
E ipotizzare non mi par reato
Almeno non pel codice penale
Ma s indovina spesso a pensar male
Vorrei sottolineare gli interventi tra l’altro di Sabino Cassese e Gianrico Carofiglio,non certo figure riconducibili alle destre,con perplessità sulla costituzionalità dei Dpcm ormai da troppo tempo in atto. Gli articoli 13 e 16 sono palesemente violati ma uno strano silenzio incombe anche da parte del capo dello Stato.
Un gogernicchio di dilettanti allo sbaraglio. Ma il duo delle meraviglie, la mummia vivente e Pinocchio secondo me c’ hanno messo pesantemente lo zampino. Soprattutto la mummia.
Il turismo italiano va rilanciato partendo dalla semplice constatazione che siamo…. al centro… In 4 ore arrivi da Milano… In max 5 arrivi da Napoli.
Siamo un paese di commissari tecnici, di docenti scolastici, di virologi, di costituzionalisti…anche se non si è giocato oltre la terza categoria né allenato una squadra di scapoli( o ammogliati), anche se non si è stati a scuola dopo la quinta superiore, anche ze non si è letto nemmeno il foglietto illustarativo delle medici e o superato il primo esame di università !
Ma non importa , quello che conta è sparare alzo zero, decontestualizzando e contribuendo a veicolare strozzata!
Salvo poi nascondersi quando qualcuno fa notare le proprie incompetenza!
Ps.tra tutti i fautori della dittatura in cui versa l’Italia, nessuno che si lamenti dell’invito di sindaco e comandante dei vigili urbani a fare relazione rispetto a comportamenti presumibilmente scorretti!
Memoria e intelletto selettivo!
Infatti,
Leggo molti interventi che superano il ridicolo, e dopo un sonoro smascheramento, o il silenzio o il ricorso a non sapevo, non ho studiato, mi hanno detto che….
È il metodo della bestia( organizzazione mediatica) di salvini: profili finti, i invasione di notizie tendenziose, ripetizione a oltranza di falsita( metodo berlusconi)… come la ripetuta affermazione della scarcerazione dei mafiosi da parte del nostro buonafede: salvini lha veicolato per giorni con dirette fb e senaldi ha risuonato sul suo giornale libero….
È ci sono di polli che come Lucci abboccano! Mi ricordano quei comunisti che credevano ai coccodrilli volanti perché lo diceva l unita
Se…
Stronzate…
Delazione!
Correttore imperat, rilettura deficient!
il turismo va rilanciato ?
l’italia non ha bisogno di particolari rilanci, ha solo bisogno di normalità per viverla, per i cittadini e per i turisti, ma stesso vale per turno il mondo.
La destinazione ITALIA si rilancia in automatico, in questo momento il governo deve proteggere l’italia, natura, cultura, popolo. Proteggere per conservare è il miglior biglietto da visita, ma per qualsiasi posto nel mondo. Ci appartiene l’unicità del luogo, non la bellezza, che è ovunque in tutto il pianeta.
Turismo a Siena? Intanto si potrebbe togliere quell’obbrobrio che c’è nel bastione ove un tempo c’erano i tavoli dell’ex Enoteca Italiana. Stufe rovesciate, sedie e tavoli accatastati in disordine. Turisti o no, sono un pessimo spettacolo per chi li vede passeggiando in Fortezza.
ripulire i parchi limitrofi e varie scarpate nascoste
siamo CARBON FREE a culo, diciamo, non abbiamo un’industria, cerchiamo di riconvertirci ADESSO a 0 PLASTIC GARBAGE o prendere questo tempo di assenza turistica per riabbellirci, e cerchiamo di ripartire anche come giardino protetto.
Forse avremmo meno spazzatura gettata perchè avremmo meno gente a giro, quindi con le stesse forze, senza andare ad attaccare i costi di gestione, potremmo veramente PULIRE il territorio, siena e la sua campagna
Nuovi exploit ar/contici plauditi da doddoli stile giacomino
Conte novello arconte diventato
Emana lui deliri a profusione
Nei parchi camminar non star sdraiato
Nel mare si ma solo per nuotare
Amici niente visite concesse
Cugini al sesto grado puoi trovare
Cazzate deliranti e mal espresse
A cui il bon mimmo par abituato
Cazzate appunto che sol genti fesse
S ingozzano plaudendo il loro stato
Di dissociati cognitivamente
Il bravo silvestrini ha ben forgiato
L attuale del consiglio presidente
Fatto a misur dai sarti gesuiti
Esperti nel manipolar la gente
Ipocriti melliflui assai scaltriti
Come riporta anch il vocabolario*
Sinonimi che lor non han graditi
Ma che su’ lor sollevan il sipario
*http://www.treccani.it/vocabolario/gesuita/
Riporto: persona dalla doppia faccia, commediante, falso, fariseo,ipocrita
ecc.ecc.( vedi bergoglio)
manunta rimatore vecchia scuola, burroni vaia vaia ti spicino brindellone
beppe impara,” non e’ mai troppo tardi”
GiacoMimmino , mi fai tanta pena pora creatura.
Te la bestia un hai bisogno d’additala, bestia ci sei, vaccina e presto vaccinata.
Meglio bestia vaccina che deiezione.. di questa!
I tuoi dintorni devono esser rigogliosi, data la quantità di concime!
Al doddolo rispondo per le rime
A lui e all altra nana scervellata
Ch al lor cervello gli manco’ i concime
La bestia dicon lor d ave osservata
La bestia di salvini e la meloni
Sui social l hanno ben considerata
Ma dato c ambedue son dei campioni
Delle manipolate genti tonte
Non pare voglian fare osservazioni
Sullo scaltrito e subdolo conte
Che chiuso nel cavallo come a troia
In mimmo non trovo’ certo laocoonte
Il rimpiattato gesuita e boia
Della nazione e di sua liberta’
Fara’ si che l italia ntera muoia
Di poi il vaccin la resuscitera’
Bil gates la provvidenza l ha ‘nviato
A lui grata sara’ l umanita’
E conte sara’ santo oppur beato
Non è mai troppo tardi…
…Manunta dixit in modo garbato,
ché m’ha degnato della su’ attenzione
e ad imparà, benigno, m’ha invitato
e lo ringrazio. C’è tante persone
dove poter andà, ma ‘n questo stato
come ora, di guasi reclusione,
un lo posso osservare il su’ dettato,
prometto farlo a la prima occasione.
Comincio ad invecchiare, quest’è vero,
ma lui dice non è mai troppo tardi
e allora andrò a lezione perché spero
un dico d’arrivare alla su’ altezza,
un pensate che a tanto io m’azzardi,
ma migliorare un po’ la mia pochezza.
11 Maggio 2020
Bisogn te lo dica con franchezza
Si puo’ rimar su tante cose beppe
Osservo co una certa sicurezza
C a siena gente n rima solo seppe
Parlar del palio e di vane cazzate
E cavalcare sol su tali steppe
Come se fossin tutte rassegnate
Al fatto che all umana convivenza
Altre motivazioni non sian date
Vorrei capi per voi che sia coscienza
O meglio l ho capito come i’ Tozzi
Che c’e n avete poca o siete senza
Siena ch anima e spirito li strozzi
E dove par che molto di frequente
La gente d illusione la s ingozzi
E furbeggiando solo usi la mente
Se palio ‘n rima Beppe solamente
Garba trattare a siena di frequente
La mi mpresion ti dico di repente
L essenza caro beppe di tua gente
Il palio molto bene sintetizza
Coscienza ncatenata dalla mente
E se a sentirlo dire la ti frizza
Tocchera’ danne bona spiegazione
Gente pe’ tutto l anno mogia e lezza
Santifica una certa tradizione
Dove s insegna con un certo orgoglio
Ad esse’ genti scaltre e maneggione
L accordo sottobanco com un vaglio
Usato dai mangini specialisti
Vittoria la condensa come l caglio
E piu’ sono bugiardi falsi e tristi
Piu’ son considerati com esempio
E piu’ sono stimati e poi ben visti
Di truffa il palio e’ visto come l tempio
Dove santifica frode e fortuna
Un popol di giudizio spesso scempio
Brigare e poi nvocare velut luna
Son i due sacramenti sul tufino
Ogn altra cosa e’ vista inopportuna
Pe fomentar delirio beluino
Dove all anima vostra rinserrata
La mente gli concede pe’ un pochino
Di dare sfogo e fa’ qualche berciata
dopo di che ritorna n gabbia chiusa
da mente vana e lezza incatenata
L analisi mi par cosi’ conclusa
E se tu vuoi potresti far/la tua
come tra toschi n rima sempre s usa
Ognuno di visione c ha la sua
E non mi scuso p essere diretto
Se t ho maltito o t ho fatto la bua
Poiche’ son tosco fiorentino …e schietto
Te l ho rimata senza favvi sconti
Peso e misura senza tara ai netto
E te vediamo cosa mi racconti