Siena ai tempi del virus (VII): Tozzi, oro alla Patria, Caso-Moro
Eccoci al consueto appuntamento cultural-domenicale del blog: che resta culturale, ma declinato al tempo del Covid-19, purtroppo; si parte con una provocazione storica, che ha una sua ragion d’essere se pensata in relazione all’oggi: la donazione dell’oro alla Patria; poi, spazio al buon Federigo Tozzi, con la rievocazione di una passeggiata, dal suo “Tre croci”; dopodichè – sospesa la rubrica scolastica, perchè della didattica digitale, e di altre cose ad essa legata, è bene non parli, per non rischiare il salario – da oggi parte una rivisitazione sul Caso Moro (chi vorrà, leggerà perchè).
DIAMO L’ORO ALLA PATRIA!
19 dicembre 1935, al culmine del consenso degli italiani verso il Duce, nonché in piena campagna di Abissinia (iniziata il 2 ottobre del medesimo anno); in tutte le città d’Italia, il popolo – infervorato come non mai – va ad offrire le proprie fedi nuziali allo Stato, per sostenere le spese di guerra (voluta da Mussolini, non è che gliela avessero ordinata i virologi), e per affrontare al meglio le “inique sanzioni” comminate dalla Società delle Nazioni (l’odierno Onu, o magari l’Unione europea?). Financo figure notissime per il loro orientamento antifascista – da Luigi Albertini a Vittorio Emanuele Orlando, da Ivanoe Bonomi a Benedetto Croce, promotore 10 anni prima del Manifesto degli intellettuali antifascisti – andarono a compiere il loro dovere patriottico. Andò anche Luigi Pirandello – fresco di Nobel -, ma ciò francamente stupisce di meno.
Oggi, che il contesto gronda retorica patriottarda – se ci è concesso, ed ovviamente con il più alto rispetto per i morti -, e che le lodevolissime iniziative filantropiche abbondano (pare che Libero ed Il Giornale, insieme, abbiano raccolto più del Corriere della sera e La 7: possibile, di grazia?), non sappiamo perchè, ma ci è per l’appunto tornato in mente questo evento, fondamentale per capire il Fascismo ed il tema prima citato del consenso, e forse interessante anche per capire qualcosa dell’oggi.
Se da questa tragedia del coronavirus usciremo più attaccati al senso di Patria, ed anche più portati ad aiutare nel concreto gli altri, saremo i primissimi a gioirne; concludiamo però con un classico “ottimismo della volontà, contrapposto al pessimismo della ragione”. Frase di un certo Antonio Gramsci: uno che – a differenza dei sopra citati – non andò a donare la fede d’oro alla Patria, a dirla tutta…
UNA PASSEGGIATA TOZZIANA: DA CAMOLLIA AL MADONNINO SCAPATO
“Andarono fino a Porta Camollia e poi in Pescaia, per rientrare in città da Fontebranda. La strada di Pescaia cala girando sotto una poggiaia dirupata e sterposa, sempre più alta; e Siena si ritira e si nasconde sempre di più dietro ad essa. La campagna, a destra, divalla dentro un collineto lunghissimo e avvignato. Al Madonnino Scapato, si scopre soltanto San Domenico; massiccio e rosso, su un rialzo che sporge. Il cielo era tinto di una nebbiolina rosea; e il Monistero, su un’altura più ritta e più lontana, pareva dello stesso rosso, con due cipressi accanto; scuricci e acuminati”.
Resoconto tozziano – questo, direi più naturalistico che espressionista – di una passeggiata di due personaggi del romanzo “Tre croci” (nell’edizione della Bur, con prefazione di Cassola, pagg. 35-36); visto che il coronavirus ci ha tolto – quantomeno per ora – tutti gli eventi del centenario tozziano, almeno riprendiamocelo in mano, mettiamocelo davanti agli occhi. Non è sempre una lettura facile, tantomeno rassicurante ed ottimistica: ma ne vale la pena.
Oggi, questa passeggiata non si potrebbe fare, neanche con il cane (oppure sì, in Toscana il limite dei 300 metri pare non esserci): noi, in ogni caso, la facciamo con la mente, suvvia…
CASO MORO: VICINANZE CON L’OGGI
Avendo un po’ più di tempo a disposizione, mi sono messo a leggere o rileggere qualche decina di pagine concernenti il Caso-Moro, concentrandomi, in questi giorni, soprattutto sul tandem Gotor-Mauro (gli inserti usciti per Il Fatto e Repubblica due anni or sono, per capirsi): diciamo che ho appena iniziato a sfoltire la collina cartacea sull’argomento (uno dei pochi meriti del Covid-19, per Zeus). Leggendo e riflettendo, in effetti non ho potuto fare a meno di comparare l’incomparabile: i 55 giorni del sequestro e omicidio di Aldo Moro, con il contesto attuale. Vediamo intanto, per oggi (perché continueremo domenica prossima), un paio di spunti.
In primo luogo, ovviamente, la paura, l’angoscia del popolo italiano: diversa, certo (allora c’erano nemici in carne ed ossa), ma ugualmente forte, pervasiva, penetrante; anche perché i brigatisti (quelli delle Brigate rosse, per la precisione) erano davvero pochi (illo tempore, circa 200 in tutta Italia, nelle 4 colonne di Genova, Milano, Torino e Roma), e soprattutto erano molto abili nella mimetizzazione sociale: la Braghetti, colei che cucinava per il Moro segregato, la mattina andava al lavoro (impiegata), e faceva la spesa due volte al giorno (in due negozi diversi: non per fare la furbetta da coronavirus, ma per non dare troppo nell’occhio con le quantità di cibo, visto che in quella casa-covo sarebbero dovuti essere due e basta). Il virus è invisibile, certo, ad occhi nudi; ma anche i brigatisti erano assai abili a mimetizzarsi, dunque a non essere riconoscibili. Quasi invisibili.
In secondo luogo, anche allora l’Italia – di fronte ad un “attacco al cuore dello Stato” – seppe unirsi fino ad un certo punto, e soprattutto a livello di facciata, non di più; Pci e Dc giocarono la carta della fermezza (a mio modo di vedere sacrosanta, a maggior ragione per rispetto della scorta trucidata), ma sottobanco c’erano canali di ogni tipo, ormai neanche più negati (quello vaticano in primo luogo); ed anche a livello partitico, la posizione trattativista, seguita dal Psi craxiano e non solo, era agli antipodi di quella della fermezza. Come si vede, il dire che l’Italia nel momento della estrema difficoltà si unisce è pia illusione: 42 anni fa, come oggi.
Ps 1 Lucia Bosè (cioè Lucia Borloni), Miss Italia sedicenne (!) nel 1947, ci ha lasciati in settimana; ieri sera, ci siamo rivisti “La signora senza camelie”, uno dei gran bei film dell’Antonioni dei Cinquanta (“Il grido” è il nostro preferito); come attrice, non era certo il massimo, ma sapeva dare credibilità interiore ai personaggi che interpretava. Era ovviamente bellissima, tutt’altro che “maggiorata” come qualcuno la definiva (non a caso, ne “La signora senza camelie”, la madre ne loda la beltade, aggiungendo però che “è un po’ magrina, eh”).
Ps 2 Alberto Arbasino, anche lui in settimana ci ha lasciato, novantenne; un intellettuale di grandissima brillantezza ed erudizione, talvolta anche troppo esibita; scrive acutamente Gianluigi Simonetti sul domenicale del Sole 24 ore di oggi (pagina 4): …”la sua generazione, che è poi quella di Eco e Sanguineti, è stata l’ultima a formarsi nel culto umanistico della letteratura – l’ultima che a vent’anni d’età aveva già letto tous les livres (“uno al giorno, e magari due o tre”); ma anche la prima a confrontarsi con l’avvento della società di massa”. La sua “casalinga di Voghera” non sarà l’unica, a ricordarlo…
https://www.quotidianopiemontese.it/2017/07/14/lhonda-anomala-intervista-con-pietro-ratto/
L honda anomala, libro sul caso moro di Pietro Ratto del qual consiglio la lettura, breve intervista all autore nel link.
Per chi avesse piu’ tempo a disp. Consiglio la trilogia di Sergio Flamigni, ex parlamentare e membro della commissione d inchiesta sul “caso moro”
Moretti la sfinge delle br.
Il covo di stato di via gradoli 9
Il mio sangue ricadra’ su di voi
Tutti della kaos edizioni.
Ps. chiesi mesi fa’ a Pietro Ratto se fosse interessato a presentare il suo
” warburg e rockfeller “agli intronati in via della sapienza, si dichiaro’ disponibile, credo lo sarebbe a cora, anche per presentare il libro di cui sopra, ammesso che l esimio pres. lo ritenga interessante.
In caso puo’ contattare l autore tramite email dando seguito a un contatto gia’ stabilito, dal solito vangatore/molestatore seriale.
Saluti al Raffa aka esimio pres.
Pps. interesserebbe Paolo Barnard? Noo? Troppo compromettente?
Meglio chesso’ un bel librino sul palio?
Postilla .
Se son meglio i librini sul palio…….
Allora inutile citar Tozzi per le descrizioni naturalistiche di “tre croci”
Sicche’lisciali pel pelo e fave brillate lesse lezzi e permalosi come son,
guadagnerai punti nella senesota consideratio,poi tal punteggio magari chesso’, potria esser riversato anco magari in recipienti urnacei , chissa’??
Ma chi dorme , va’ scosso, anche se a scotilo spesso li per li ti sfancula, e del resto costi’ dopo che la sveglia l ha data la campana a morto pel babbo(monte) par di notare una gran lornia e voglia di rimettere
la testa sotto l cuscino.
A dirtela tutta.
Su’ Tozzi vi passo un consiglio a guisa di link e d articolo da leggere
https://www.laletteraturaenoi.it/index.php/la-scrittura-e-noi/901-perch%C3%A9-ri-leggere-bestie-di-federigo-tozzi.html
Rivista di’ grande Lucchese Luperini, omo di spessore c aete auto a nsegnare all universita’ di sienina( insegnare e’ improprio ,ni’ caso specifico ,diciamo ,anzi direbbe l arsiccio che s’e’ esercitato ni’ tirar le fave al muro)
L articolo e della Claudia Mirone, bella robina chapeau alla catanese.
Donna acuta , che richiappa e riporta considerazioni del Ghigone atte a capire di dove forgio’ il suo stile.
E siccome la Mirone ,nell articolo cita un passaggio dove Ghigo the great ,fa’ l apologia dello stile dei cronisti del dugento/trecento, e’ giusto che sta’ roba ve la rammenti io, datosi, che le du’ vorte che so stato in sapienza, ero a sede’ ( non pe’ caso , ma pe scerta) in fondo a destra accanto l armadio dove troneggiano , i Villani, Sercambi,Compagni et alia , roba che i Tozzi , da pischello assiduo frequentatore della biblioteca comunale, deve ave’ tenuto in mano dimorto .
Inteso? Du’ foresti, voi invece,da come seguitate a campare, i Tozzi
1) un l aete mai letto
2)un c aete nteso sega
Oppure
3) l aete messo sotto quarche gamba zoppa di tavolo
Spregevolmente vostro
manuntalvangatore din don
Caro Manunta,
a me interessa (quasi) tutto, e lo sai molto bene: vediamo come si sviluppa il contesto, e ne riparliamo, molto volentieri.
Concordo su Luperini (che l’anno scorso, in Comunale, ci è venuto, eh).
Adesso, però, mi devi promettere che fino almeno a domattina non mandi niente, eh: per dare spazio in modo più equilibrato a tutti, dai…
L’eretico
Corrego ,Luisa Mirone ,corrego e me ne scuso di fronte a tanta donna,
di tanto acume dotata.
Romano Luperini , la terza
Federigo Tozzi le immagini le idee le opere.
Da leggersi prima durante e/o dopo.
Luperini il foresto
Presidente del comitato per la riedizione dell opera omnia di Ghigone.
Mentre i vostri libellisti sapienzali( nel senso di via della) eran presi a sciver sognanti( e sdilinguite) palierie, o prefazioni a sonettume incassettato , betti docet.
E occhio che l arco tira piu’ sverto della balestra, e che manunta vangatore arcadore e arcaio, e’ nato
Il 26/8 anniversario di Crecy dove l archi e l arcadori fecian strame de’
Balestrieri o ucci che fussino.
Il tempo che giri il martinetto, t ho belle stioccato tre vorte a bersaglio, minimo.
E chi deve cogliere , cogliera’. Forse.
Mentre il coronavirus sta bloccando le iniziative per il centenario della morte di Tozzi, dal 21 marzo Canale 3 Toscana ha cominciato a mettere in onda -in orari purtroppo variabili- un programma di Simonetta Losi che legge brani dalle opere, con brevi ma interessanti commenti sulla lingua “senese” di Tozzi.
Fuori argomento. In questo periodo si discetta sul rinvio o meno del Palio di Luglio. Secondo il mio parere, esposto a qualunque critica, sarebbe meglio rinviare ambedue i Palii al prossimo anno, consideriamo l’emergenza coronavirus alla pari di un conflitto mondiale. Anche se a fine maggio, l’ipotesi più ottimistica, finisse l’emergenza ci sarebbe sempre il rischio del contagio di ritorno. Consideriamo che ancora non è stato trovato nessun vaccino che ci preservi da un rischio di un futuro contagio di ritorno. Certo, ci sono dei farmaci che finora ne possono diminuire gli effetti, ma qualcosa che ci protegga dal manifestarsi iniziale del virus ancora non c’è e non se ne prevedono tempi brevi. Non solo in Italia dovrebbe essere debellata l’epidemia, ma anche negli altri Paesi a cominciare da quelli africani. Consideriamo appunto i possibili sbarchi clandestini non controllati da quelle zone e non solo quelle, ancora in molte altre parti del mondo, purtroppo, ci sono delle guerre sanguinose, causa di molti profughi. In questa situazione di emergenza pensiamo quindi ad una Piazza del Campo piena di gente italiane e straniere provenienti da ovunque, ai cenini di contrada con una grande promiscuità, ai canti, ai festeggiamenti e via dicendo, insomma tutto a favore per un contagio di ritorno e successivi nuovi problemi sanitari. Meglio aspettare un anno sabbatico nel frattempo del quale si spera che venga trovato un vaccino efficace per tutti. Sarà dura, ma ci sono già stati periodi neri nella nostra Storia – ad esempio le due Guerre Mondiali – con il forzoso rinvio. L’importante è uscirne fuori come allora più forti di prima e vogliosi di ricominciare; ci potrebbe magari scappare anche qualche “straordinario”, non abbattiamoci, dai. Aspettiamo tempi migliori.
Concordo in pieno….E magari potrebbe esser l’occasione per ripensare ad una festa meno onerosa e più etica!
… dove per etica io intenderei soprattutto con molti, molti meno quattrini per i fantini
Cavalli sorteggiati, dunque anche i fantini, ovvero ogni contrada ne potrebbe indicare in segreta votazione tre e i dieci piu’ indicati montano e vengono sorteggiati e assegnati alle contrade lo stesso giorno assieme ai cavalli, quota fissa da parte di ogni contrada da destinarsi ai fantini( oppure quota per ogni contrada decisa in base al numero dei battezzati di ognuna), premio a vincere per il primo , stesso premio per tutti gli altri.
Oppure……, oppure in realta’ il sistema attuale vi piace cosi’ , vi piace cosi’ dato che vi rappresenta come forma mentis, ovvero ,ci vuole la squadra dei maneggioni mangini, vi garba l intrallazzo , vi garba il sottobanco, vi garbano i maneggioni e i maneggii,vi garbano perche’ la vita
(nel senesorum pensiero) e’ un intrallazzo e i maneggioni son quelli che sanno dove dorme la lepre,quelli che sanno come portare il cappello.
Quelli toghi i ganziferi i maestri del briga briga.
Senno’ …..vorrei capire , no dai un c’e’ bisogno ,e’ cosi, punto.
Robina tutta senese
Amen, alla faccia della “festa italiana” e di chi ci scrive sopra libri cosi’ intitolati, che .., comunque, e’ sempre meno doddolo di chi poi glieli compra.
Niente festa italiana, casomai ,santissimo sacramento dell escatologia senese.
Era quello che intendevo anche io….ma non solo fantini….
Vado fuori tema rispetto ai temi toccati dall’Eretico, ma siccome nei giorni scorsi ho fatto alcune riflessioni riguardanti i piani pandemici nazionali, consiglio, a chi vuole, di vedersi la puntata odierna di Report……..continuiamo a stare a casa, ma a occhi aperti ed attenti!!
Vi invito a leggere questa intervista al dott Crisanti, analisi secondo me perfetta di quello che è successo, degli errori fatti e di quello che si dovrà fare per ripartire, e bisogna cominciare a programmare da subito.
https://www.huffingtonpost.it/entry/chi-ha-gestito-lepidemia-lha-vista-solo-in-tv-vengano-a-bergamo-per-rendersi-conto_it_5e81a3d7c5b6256a7a2d9321?ncid=other_trending_qeesnbnu0l8&utm_campaign=trending
Caro Roberto, l’intervista al dottor Crisanti è un devastante atto di accusa, che hai fatto bene a segnalare; come ha fatto bene Daria Gentili a segnalare Report, che promette faville (su Wuhan, nello specifico). Appuntamento nel prime time di Raitre, ovviamente: per chi non vada al ristorante o al cinema (ah già, è tutto chiuso, sic)!
E mi permetto di segnalare la correttezza del buon Manunta, che sta rispettando il silenzio suggerito dallo scrivente…
L’eretico
Ha assolutamente ragione
Visto report
Niente di nuovo!
Era meglio se riprendevano i migliaia di Lombardi che ancora si muovono per le strade senza necessità, o i controlli minimi agli aereoprti, o la demagogica strumentalizzazione di chi fomenta la gente gettando benzina sul fuoco inasprendo i rapporti ùmani con delazioni e istigando a comportamenti eversivi x soli fini elettorali. Sono sciacalli che mi fanno schifo.
Ora tutto si concentra sulle mascherine!
Il prof montomoli ha più volte ribadito che NON servono!
Sono un presidio limitato e non hanno efficacia vs i virus, ma il dibattito è tutto direzionato li, compreso il , lungo, servizio di report.
Qualcuno dei usufruitori del blog sa dare informazioni?
Nel frattempo solo ieri 3 dozzine di persone sanzionate x infrazione all’obbligo di quarantena: cioè dei positivi al covidq9, contagiosi a giro x le strade! E poi si fa la spia x una bracciata in un cortile privato o se qln va abuttare la spazzatura( e torna a mani vuote!)!
Normale?
Con questi deficienti in circolazione non ce la farebbe nemmeno il miglior politico della storia
Ciao Eretico, che dire? Che la frase che hai attribuito a Nino Gramsci, in verità è un adattamento da Romain Rolland, e che la citazione di Tozzi è clamorosa, di una bellezza ombrosa e tesa… mi metti veramente voglia di rileggerlo
E speriamo che prevalga l’idea di rimandare i due Palii al prossimo anno.
Mi dispiace ma non vedo altra soluzione per tornare a dormire tranquillo la notte.
Mi dispiace perché io mi ci diverto.
Mi dispiace per un monte di altri perché.
Mi dispiace e basta.
E che non venga l’idea di organizzare uno straordinario per festeggiare la fine dell’epidemia perché sarebbe la volta bona che scateno un altro ’66
Ave
Caro harlok….
Come dicevi in merito ai palii?
Non ricordo bene!
Forse mi vuoi ribadire ?
Ah, parlare del nulla….!
Ribadisco senza nessun problema, siamo di fronte a qualcosa di inopportuno e fuori dal regolamento del palio.
Inopportuno visto il momento che stiamo vivendo ed i periodi che dovremmo purtroppo passare a livello economico e sociale, mi sembra oltretutto poco rispettoso parlare di questo in una giornata in cui si sono raggiunti 13.000 morti per via di una devastante emergenza sanitaria globale.
A livello cittadino e contradaiolo reputo inopportuno voler correre il palio in una annata in cui sono state annullate le feste titolari delle 17 contrade (è scritto nel comunicato di oggi), nonchè fuori dal regolamento del palio che parla chiaro sulle date di effettuazione delle carriere e sulle tempistiche ad esse associate, concetti fondamentali che trovano le sue radici in tradizioni storiche ben precise, che sono alla base della conoscenza di questo “gioco” e di questa città.
Comunque giustamente caro Don Giovanni può essere felice di quello che oggi è stato prospettato dal Sindaco e dai Priori che sicuramente avranno fatto le loro valutazioni in merito, le mie considerazioni le lasci pure perdere, io capisco poco.
Caro Capitan Harlock (bel nickname!),
dello spinoso argomento conto di scrivere in serata, o domattina al più tardi.
Per quello che conta e vale il mio parere, ovviamente.
L’eretico
Ce n’eravamo accorti!
Bastava un” ho sbagliato” o ” aveva ragione”, semplici contenuti civili….troppo eh?
Unberto,se si riferisce a me, solitamente per educazione e modo di fare sono solito ammettere gli sbagli e riconoscere l’altrui ragione, corredata dalle scuse. Qui nessuno ha torto o ragione, io cerco semplicemente di spiegare il mio pensiero in maniera civile. A quanto pare sembrano in diversi a pensarla come me in questi giorni, alcuni adducono anche motivazioni concrete, nella forma e nella sostanza…
Forse e ribadisco che è una mia impressione…viste le reazioni di molti qualche Priore almeno la dicitura “all’unanimità” sul comunicato uscito il 1 Aprile se potesse tornare indietro la farebbe togliere.
Comunque Unberto, notavo che al contrario mio Lei è veramente una persona dotata di intelletto sopraffino.
Almeno su questo siamo d’accordo
Continuo sempre a ringraziare la cara (sig) Germania che ha tanti progetti per uscire da questa crisi economica che colpirà tutta l’Unione Europea. Dovrebbe leggersi un po’ di storia patria quando venne deciso da tutti gli Stati vincitori della Seconda Guerra Mondiale decisero di abbuonare i debiti di guerra alla Germania, ex-nazista, alloscopo di farne ripartire la sua economia disastrata. Al riguardo anche la Grecia fu d’accordo di metterci una pietra sopra. Purtroppo diversi anni fa per la povera Grecia questa solidarietà non è stata ricordata e premiata proprio per l’opposizione della Germania che le impose duri provvedimenti. Sono sempre dell’opinione che la Germania doveva restare unita. I tedeschi sono un popolo fiero, ricco di letterati, filosofi, grandi uomini, ma in fondo alla psiche di molti di loro c’è ancora la mentalità di un robot, precisi, reali, quadrati, ma senza uno spirito critico, umano. Troppo ragionieri e poco economisti. Come si sta ora comportando, insieme con i venditori di tulipani, sta solo distruggendo l’idea dell’Unione Europea. Adenauer si sta rivoltando nella tomba.
Figlia lei d un pastore scervellato
Laida a vedessi com una cacata
Spia della stasi questo par provato
Dai suoi paesani molto rinomata
Paesani che eran di razza pura
O almeno s inventaron sta trovata
Gentuccia triste di cervice dura
Smaniosi di rompere i coglioni
a cio’ li spinge la loro natura
Ora all italia fanno da padroni
Gia ci provaron con i carr armati
ci son riusciti grazie a dei soloni
che dei suicidi patti hanno firmati
Con chi fermammo n riva ai fiume piave
dove eravamo bene trincerati
D italia qualchedun gli dette chiave
un pugno di merde nfami traditori
Che le sue genti l ha vendute schiave
I nomi sono noti e lor signori
gente educata saggia bravi e buoni
Politici e nostr amministratori
dovrebber esse messi penzoloni
Ma l italiani di memoria vaghi
Si son rimessi a bucopunzoni
Di manipolazione i nuovi maghi
Gl hanno convinti che la soluzione
Sia metter al govern’ un certo draghi
All italian bestia scemo coglione
Serrato n casa smunto e disperato
Questo racconta la televisione
Di draghi hanno scordato l operato
In bankitalia e banca europea
Pare che l italian sia smemorato
La manipolazione questo crea
I fatti del passato anche recente
son cancellati come da marea
Marea che sale e sciacqua la mente
Lavata come fosse l bagniascuga
Dove rimangon spesso e di frequente
Porpi ghiozzi sardine e qualch acciuga
Nulla da aggiungere se non dire che sono perfettamente d’accordo. Complimenti per le rime.
Ho scritto un errore riguardo il mio parere sulla Germania: per me doveva rimanere divisa. Se fosse stato così la Merkel, tedesca dell’Est, ora sarebbe ancora un’anonima funzionaria del governo comunista e se la puppavano i suoi connazionali.
Le mascherine.
Non ci fanno capire niente. Non servono, servono solo a qualcuno, servono a tutti, ma non si trovano e quindi ci raccontano che non servono?
Io temo che l’ultima ipotesi sia quella veritiera.
Io ragiono così e mi piacerebbe sapere come la pensate:
Non si sa bene ancora quali sono le modalità del contagio, ma l’unica certa sono le goccioline di saliva. Allora io credo che se tutti, ma proprio tutti, quelli costretti ad uscire indossassero le mascherine, le goccioline non andrebbero per aria, prima di andarsi a poggiare a terra o su qualunque superficie, ma rimarrebbero nella mascherina. Quindi la prima funzione della mascherina non è la protezione DI chi la indossa, ma DA chi la indossa, se fosse contagiato.
Ma allora, in attesa che partano le forniture di massa, le autorità competenti non potrebbero lanciare una campagna per invitare i cittadini ad usare qualsiasi mezzo che possa sostituire le mascherine? Tipo sciarpe, fazzoletti, mascherine fai da te? Forse non tratterrebbero il 100% delle goccioline, ma una buona parte si.
Troppo semplicistico?
A proposito del fai da te, ho letto che in Sardegna un gruppo di generose signore stanno producendo in casa mascherine che consegnano ad un ospedale. Ne hanno consegnate più di 5000,e l’ospedale, essendone a corto, le ha prese e le utilizza, nonostante non abbiano nessuna certificazione. Fanno benissimo.
Tra l’altro la povera signora promotrice, tornando da una consegna di mascherine si è ahimè fermata in un supermercato di passaggio, fuori dal suo comune di un centinaio di metri e si è beccata una bella multa da 500 euro. Questo è il ringraziamento. Un bravo ai vigili-caporali!
Di oggi:
“L’Oms a riguardo potrebbe cambiare le linee guida. Per ora è stato consigliato l’uso di mascherine a tutti, soprattutto a chi lavora in ospedale o nei supermercati, ma si potrebbe arrivare all’obbligo di uso della stessa in ogni ambiente di lavoro e sui mezzi pubblici.”
Temo che dietro alle mascherine ci sia un businnes
Chiude supermercato in pieno centro causa coronavirus ma,grazie alla bella pensata della legge sulla privacy,non si può dire quale né scriverne niente.
C’è che tiene aperte pizzerie a taglio?idem come sopra!
Continuiamo così e perseveriamo inoltre nel non fare i tamponi a chi,da giorni,ha sintomi tipici del covid,mi raccomando…poi se si fa la fine della Lombardia,pace,vorrà dì ci si butta il cappello e ciao.
Ah,già…ma qui il problema è il Protocollo Equino,ci si chiede se si correrà o meno,ci si preoccupa se “20-25 fantini dovranno vendere i cavalli e tornare in Sardegna”(cit.Silvano Vigni,detto “Bastiano”).
Bene,bravi,bis con 10 minuti di applausi.
Ho un solo rammarico:che la pandemia non sia selettiva ma,ahimè,anch’essa estremamente democratica.