La domenica del villaggio: Nobel, treno, laicità (e 3 Ps assai robusti)
Appuntamento cultural-domenicale del blog: si parte con l’assegnazione dei Nobel per la Pace (al Premier etiope Ahmed Ali) ed alla Letteratura (soprattutto quello a Peter Handke, che è quello che ha fatto inevitabilmente più rumore); poi, spazio al treno: in generale, ed a livello locale, in preparazione della presentazione di martedì in Comunale di un libro che un amante di questo mezzo non può, e non deve, perdersi per niente al mondo; per “L’angolo del prof”, un’ultima puntata (per ora, eh) sul tema della laicità nella scuola odierna: prendendola parecchio alla lontana (nel tempo, ma non nello spazio), cioè da Pietro Leopoldo d’Asburgo, tanto per capirci.
Per terminare, tre densi Ps, di varia natura.
Domenica essendo, buona lettura a tutti, dunque!
UN SUPERNOBEL, UN ALTRO PARECCHIO MENO…
Settimana dei Nobel: in Letteratura, si è arrivati ad una duplice assegnazione, dopo la clamorosa non assegnazione dello scorso anno, e ci soffermiamo breviter sul premio a Peter Handke; quanto al Nobel per la Pace, eccellente l’avere designato Ahmed Ali, giovane Premier etiope (senza volere dare ragione alla stampa antiGreta – che ieri tratteneva a stento il gusto per la non assegnazione alla giovanissima attivista – diamo tempo al tempo, pare piuttosto giovane…).
Sul premio ad Ali, che dire, se non uno chapeau? Non solo uomo di autentica pace (con l’Eritrea, uno dei conflitti più dimenticati del globo), ma anche per la crescita economica (a ritmi cinesi o indiani, cosa per il continente africano da fantaeconomia), il tutto condito da un sincero afflato ambientalista, con i miliardi (!) di alberi che vengono piantati in quelle terre – meno di un secolo or sono italiane, giusto ricordarlo – in cui dire che fanno comodo per tanti aspetti, è cosa riduttiva. Certo, il problema del debito pubblico alto c’è, ed anche quello dell’eccessiva vicinanza con la Cina, big sponsor etiopico: ma in questo caso, davvero non si può dire che si stesse meglio, quando si stava peggio, per Zeus.
Quanto a Peter Handke (classe 1942), invece, qualche dubbio si pone: non certo sulla intrinseca qualità artistica dell’autore, certo, ma sulle sue posizioni filo-Milosevic (con tanto di orazione funebre a lui dedicata); allora, come scritto altre volte: in questo caso, non si tratta di (eventuali) zone d’ombra personali (legate alla sfera personale e relazionale, magari sessuale: da punire, se accertate, dalla Magistratura). Zone d’ombra alla Nabokov, o alla Roth, per capirsi (nel cinema, alla Woody Allen). Un autore può essere un pedofilo, e per l’appunto un grande scrittore; nel caso di Handke, però, la teoria cosiddetta “separazionista” (fra Arte e biografia), non può reggere più di tanto (come per l’antisemita Céline, o in senso più sfumato per un italiano che il Nobel lo ottenne, Luigi Pirandello, che menava vanto dell’amicizia con Mussolini): l’attività di scrittore non si può separare dal suo essersi fatto politico. Di più: corifeo di un macellaio (non l’unico, certo, nel contesto balcanico dei Novanta). Gli autori così, si possono amare, ma non premiare.
Peter Handke ha scritto anche cose sacrosante (ricordate da Alessandro Gnocchi sul Giornale di ieri: contro l’unilateralismo antiserbo nei Novanta, e quindi contro una visione che non addossava alcuna colpa ai neoustascia croati); ma alla fine, qui si discute di un autore che ha scritto peana a favore di un dittatore-macellaio, e che viene insignito del Nobel. Andateci voi, a spiegarlo alle madri di Srebrenica, andateci voi…
UN LIBRO (DA NON PERDERE) SUL TRENO
Chi scrive, ama viaggiare in treno (ovviamente se facesse il pendolare su qualche tratta, il passo dalla poesia alla prosa sarebbe breve); quindi ha letto con grande interesse e piacere il libro che martedì (Sala storica, ore 17,30) sarà presentato in Comunale: “Destinazione immaginario – Viaggio in treno nell’universo simbolico della ferrovia”, del brillante e documentato Roberto Scanarotti (Equinozi, 14 euro); un excursus su questi due secoli (quasi) di vita ferroviaria, fra Storia, Letteratura, Cinema, aspetti sociologici, economici, antropologici e via dicendo.
Leggendo la prima parte, annotando quali fior di detrattori poteva annoverare il treno (da Dickens, a Flaubert a Tolstoj, giusto per limitarsi ad un tris), oltre alla Chiesa cattolica, c’è da riflettere; così come su un altro dato, davvero stimolante: oggi il treno è considerato – nell’immaginario collettivo -, il mezzo ecologico per eccellenza (non si dice sempre che andrebbe potenziata la rotaia, rispetto alla gomma?); ebbene, nella prima metà dell’Ottocento (in parte anche nella seconda), il treno era visto come una incombente minaccia all’edenico status quo paesaggistico. Come cambiano le cose, eh…
Due suggerimenti, fra i tanti proposti dal libro: il romanzo di E. Zola – figlio di ingegnere ferroviario – intitolato “La bestia umana” (1890), capace di descrivere con acume la vita dei ferrovieri francesi al declinare del XIX secolo; e poi – essendone anche fresco di terza o quarta visione – “Il ferroviere” (1956), diretto ed interpretato dal grandissimo Pietro Germi (film che non piacque troppo al mondo ferroviario, giacché presentava un protagonista politicamente non corretto, nonché sul filo dell’alcolismo).
Insieme a chi scrive ed all’autore, in Comunale ci sarà il professor Stefano Maggi, che parlerà anche dei 170 anni della linea Siena-Empoli: Siena era davvero all’avanguardia, in questo campo; poi, per così dire, si è un pochino fermata…
L’ANGOLO DEL PROF: W PIETRO LEOPOLDO
In primo luogo, un accorato appello ai colleghi di Historia: fate studiare ai ragazzi la figura di Pietro Leopoldo, Granduca di Toscana dal 1765 al 1790; per capire tante cose della Toscana di oggi (soprattutto positive), la lunga durata inizia da lui. Ieri, arringando la folla che era presente in Comunale per le benemerite “Passeggiate d’autore” organizzate dal Comune sotto l’egida di Luigi Oliveto, mi ero andato a riguardare qualche pillolina su di lui. Ebbene, il suo Concordato del 1775 è un esempio che andrebbe preso oggi, per illuminare e regolare i rapporti fra Chiesa e Stato (allora Granducato) laico; e dire che Pietro Leopoldo era cattolicissimo, ovviamente, semmai a rischio giansenismo (come fra gli altri un certo Alessandro Manzoni).
Come si concretizzò il tentativo di Grande riforma leopoldina della Chiesa (Reformkatholizismus), che tendeva a creare una ecclesia sempre più centrifuga rispetto al temporalismo romano? Soppressione di conventi (130, in Toscana), chiusura di Confraternite (per creare Compagnie di carità, in cui l’autentico altruismo evangelico prevalesse sul serio su tutto il resto), proibizione delle processioni, e donazione di un siffatto ben di Dio (è proprio il caso di dire) agli ospedali (peraltro sempre più laici) e – come nel caso di specie – alle pubbliche biblioteche (la donazione dell’ottimo Sallustio Bandini era stata effettuata nel 1758, giova ricordare).
Insomma, secondo voi, un (cattolicissimo) Pietro Leopoldo, figlio di Maria Teresa d’Austria, avrebbe tollerato 25mila docenti pagati dal Granducato, e scelti dalla Chiesa? Ci rendiamo conto che il Concordato leopoldino del 1775 era più avanzato, di almeno tre spanne, di quello attuale, compresa la revisione del 1984? Forse ce ne rendiamo anche conto, come collettività, ma nessuno se ne prende carico. Ed il vulnus di laicità fra Stato e Chiesa, resta tutto: aridateci gli Asburgo!
E per concludere, visto che nella rubrichetta scolastica siamo: le scuole e le classi che volessero, possono ovviamente accedere (gratis) a visitare la straordinaria struttura della Comunale, con guide molto preparate ed appassionate (ieri c’era Sara Centi, cui va un plauso). Fatevi avanti, dunque!
Ps 1 Carlo Croccolo, famoso soprattutto come spalle di Totò, ci ha lasciati in settimana (a 92 anni); è stato anche un eccellente attore di teatro (memorabile un suo “Avaro”), e degno di nota nel primo (ed insuperato) film di Aldo, Giovanni e Giacomo (“Tre uomini ed una gamba”); fallì solo come regista: un paio di western – sotto pseudonimo -, entrambi fiaschi colossali. La terra – che lo ha accolto, alla veneranda età, sempre attivo – gli sia lieve.
Ps 2 Va bene che siamo sul domenicale del Sole 24 ore (6 ottobre, pagina 30), e non su Tuttosport; va bene che si sdottora di Filosofia, e non del fantacalcio, però a tutto c’è un limite. Gustatevi questa perla, e poi ditemi se questo non è un linguaggio castale (fatto apposta per allontanare la gente, anche colta, dalla materia): “Se la conoscenza, non solo sullo stato del pianeta, è una “discarica di informazioni”, e il “dato”, ripetendo Sellars, un mito, si parlerà di “iperoggetti” per fronteggiare quel “disturbo da stress post-traumatico” dovuto sia alla discarica di informazioni sulla fine del mondo, sia ad una OOO mal compresa”.
Così scrive il filosofo Tommaso Franci, recensendo “Iperoggetti” di Timothy Morton (presentato come uno dei più importanti filosofi odierni): se tanto mi dà tanto, ridateci i vecchi manuali scolastici, oppure direttamente De Crescenzo…
Ps 3 Stamattina, durante il domenical-fitness, il Presidente ha fatto un rapido controllino sullo stato dell’arte della Free library in Fortezza (per la quale, sono stato elogiato financo dai martinellati, che calorosamente ringrazio, in attesa di future polemiche); ebbene, alle 11,37 la situazione era la seguente: soli tre libri (tutti e tre in lingua inglese), erano presenti all’interno della cassetta lignea (peraltro ancora non distrutta, come invece si temeva). Ergo, visto che all’inaugurazione di dieci giorni fa, la stessa cassetta era piena di libri (e la regola sarebbe di prendere un libro, lasciandone subito dopo un altro), come concludere, se non che la gente preferisce prendere, che lasciare?
Sul nobel(candidatura) e sulla cittina che sviaggia in barca a vela da regata in carbonio di proprieta’ d un rampollo miliardario per far la morale sulle cause antropiche dei cambi climatici alle nazioni unite, grande trovata pubblicitaria ,peccato che poi
l equipaggio per il viaggio di ritorno e’ andato a new york in aereo.
https://www.leggilo.org/2019/08/23/greta-thunberg-viaggio-barca-vela-inquina-piu-aereo/
A seguire.
https://www.agi.it/scienza/cambiamenti_climatici_prodi_clima_nubi-6334402/news/2019-10-14/
Breve e chiara intervista al fisico Franco Prodi ,uno dei massimi esperti
di fisica delle nubi.
Alla portata di tutti ,anche del poro panzieri gretadipendente.
Dalla quale si evince
1) Che gli stessi “climatologi” che starnazzano sulle cause antropiche
del riscaldamento ,nei loro report ammettono di avere una conoscenza low
(bassa) dei fenomeni fisici alla base dei cicli climatici.
1bis) Che le cause naturali, eruzioni, attivita’ solare,cicli astronomici
(milankovic) sono da sempre(da prima che l homo sapiens facesse la sua comparsa) le cause scatenanti i cambiamenti climatici.
2) Che star dietro ad un adolescente con problemi psichici e zero conoscenza scientifica pompata dai media e’ da microcefali plagiati.
3) Che sarebbe meglio cavarsi un po’ d ignoranza di dosso ,prima di
farsi suggestionare da un fenomeno mediatico .
Tanti cari saluti.
Caro Manunta,
La tua lettura dell’interessante intervista a Franco Prodi mi sembra quantomeno parziale. Riporto alcuni stralci in modo che il povero Prodi non passi da negazionista climatico:
“Da scienziato non posso certo negare che l’uomo industriale possa influire sul clima.”
D: Che cosa pensa dei negazionisti climatici?
R: “Mentre loro dicono ‘business as usual’ (“facciamo come al solito”) io ricordo invece che bisogna agire a tutela dell’ambiente planetario. (…) Dobbiamo custodire la Terra. Il mercato della CO2 non ha funzionato: bisogna invertire la rotta. Questo è evidente”
Infine una piccola osservazione su tutto il dibattito pro o contro Greta.
Non riesco a capacitarmi di tutto l’odio e lo scherno che questa ragazzina riesce a suscitare da parte principalmente di uomini con almeno il doppio della sua età. Cosa vi ha fatto? Riporta informazioni non corrette? Pone attenzione su problemi marginali? Mi sembra che questa sorta di rigurgito anti-Greta dica molto di più sui rigurgitanti che non su Greta stessa.
A scanso di equivoci, non ho particolare simpatia per la ragazzina e non ho mai partecipato a manifestazioni sul clima.
Cecchino la tua sintetica estrapolazione da un articolo ben piu’ ampio e’ assai parziale e speciosa,io ho linkato un articolo e scritto quello che penso io ,tu ti fai scudo di estrapolazioni parziali.
E se vogliamo estrapolare ,ti sei perso il passaggio dove Prodi invita a non fissarsi sulla modifica del clima per cause antropiche tutta da dimostrare,per cercare invece di risolvere gli ampiamente dimostrati danni da inquinamento ambientale????
nb. Io non schernisco greta, la sua situazione psichica( asperger) e’ stata pubblicizzata e diffusa dai suoi stessi genitori come se fosse un
” valore aggiunto”.
Rifattela con loro, genitori che mettono in piazza il quadro clinico psichiatrico della figlia……..
Quanto poi al termine “negazionista climatico” che balzanamente usi, caro cecchino,
Prodi non nega le modifiche del clima(e neanche io) nega invece che vi siano basi SCIENTIFICHE per affermare che tali modifiche siano dovute
SOLO O PRINCIPALMENTE a cause antropiche.
Vabbe’ che da balzano bianconero senese mostri di avere una cronico/genetica? tendenza alla semplificazione manichea, ma caro cecchino ,questa e’ una TUA prerogativa
,non mia.
Quanto poi al termine “negazionista climatico” che balzanamente usi, caro cecchino,
Prodi non nega le modifiche del clima(e neanche io) nega invece che vi siano basi SCIENTIFICHE per affermare che tali modifiche siano dovute
SOLO O PRINCIPALMENTE a cause antropiche.
Vabbe’ che da balzano bianconero senese mostri di avere una cronico/genetica? tendenza alla semplificazione manichea, ma caro cecchino ,questa e’ una TUA prerogativa
,non mia.
copiando e incollando dall articolo linkato,domanda e risposta.
domanda:
Cosa pensa dell’ultimo report prodotto dell’Ipcc, il panel dell’Onu sui cambiamenti climatici?
risposta di Prodi
“Bisogna tenere presente che gli stessi scienziati dell’Ipcc si cautelano quando pubblicano i loro report. Nei loro scritti compare una figura in cui vengono descritti i processi, alla base del cambiamento climatico, con il relativo grado di conoscenza raggiunto dalla comunità scientifica (Level of scientific understanding). Sono gli stessi studiosi, ad esempio quando parlano della questione dell’aerosol e delle nubi, ad ammettere di possedere una conoscenza sull’argomento “low”, quindi bassa. Eppure, il messaggio che trasmettono è che il cambiamento climatico dipende soprattutto dall’azione antropica, dell’uomo. Da qui, poi, seguono allarmismi catastrofistici che si diffondono a macchia d’olio”.
Te l’ eri persa questa caro cecchino???
Tanto per esser chiari ,caro il mio cecchino sei scorretto ,specioso ,parziale e manicheo,
in una parola…..senese a bestia ,
nun ce prova’ cecco.
Rileggi tutto con calma e non te la prendere.
1. la locuzione “negazionista climatico” viene usata nell’intervista, non ho fatto altro che riprenderla
2. ho appositamente inserito delle citazioni ad integrare le tue (manichee) conclusioni: l’intervista è interessante ed equilibrata, quello che ne hai estrapolato tu invece non lo è.
3. su Greta non ce l’avevo con te in particolare, ma con il profluvio di malgiustificate critiche che ci sono state a partire da alcuni giornali per finire anche su questo blog.
4. non sono senese, ma te invece sei un fiorentinaccio
Sono d’accordo con te. Non mi interessa l’articolo citato e sul quale fate dotte disquisizioni. Mi domando invece perché anziché attaccare e denigrare tante persone disoneste, compresa la maggioranza dei politici, si scatenano tutti contro questa Greta che, se non altro è riuscita a sensibilizzare e smuovere tanti ragazzi su argomenti di grande interesse.
Se poi l’invasione della plastica, il problema dei rifiuti, l’inquinamento e tutti gli altri problemi simili non esistono e li ha inventati Greta per attaccare una generazione benemerita come la nostra che tanto bene ha fatto al pianeta, comportandosi con grande responsabilità, allora continuate a divertirvi ed insultare Greta.
Ma come Manunta non ti fa tenerezza Gretina con quegli occhioni sgranati che guarda il mondo. Poi te la immagini durante la traversata dell’Atlantico che guarda l’orizzonte in attesa di vedere la terra promessa, l’America, dove farà il suo discorsino, scritto da qualcun altro, davanti all’ONU. Bel discorso, peccato abbia dimenticato diversi principali responsabili: la Cina, l’India, la Russia, tutta l’Asia in genere. Il rampollo Casiraghi, generoso, le ha permesso la traversata con la sua barca in fibra di carbonio (l’odiato carbonio) e poi se l’è ripresa facendole fare un viaggio, equipaggio compreso, per aereo (!) e non per mare. Il risultato è che si è inquinato più che se la bimba fosse andata con la madre con un regolare volo. Ma poi che vergogna assegnare il Nobel per la Pace ad una persona che ha risolto brillantemente un conflitto sanguinoso in Africa, da portare come esempio, che a questa novella Cassandra. Che mondo strano. Studia Gretina, vai a scuola che è meglio per te e per tutti i gretini del mondo.
Concordo con l’Eretico: il Nobel ad uno che ha plaudito ad un macellaio, non è cosa. Lo si può amare come scrittore e drammaturgo, ma arrivare a premiarlo questo no..
Sulla free library, aggiorno i lettori: passato stamattina sul presto, sempre tre libretti (in lingua inglese) ci sono, non uno di più. Che pena…
Lode a ha dato il Nobel per la Pace a Abiy Ahmed Alichi. Gretina aspetterà forse un giorno glielo daranno (spero di no), l’hanno dato ad Obama quindi… Argomento dolente sulla ferrovia Siena Empoli di cui ricorre l’anniversario della costruzione. Venne fatto un Palio Straordinario di ottobre (!) vinto dal Papero (purtroppo). A quei tempi era una delle prime e più moderne ferrovie in Italia peccato che da allora sono stati fatti pochi progressi tutt’altro. Ultime notizie sul raddoppio del tratto Granaiolo-Empoli: non ci sono soldi e quindi tutto rimandato alle calende greche. Alla faccia del turismo e rilancio dell’economia. L’occasione era quando c’era il Monte pieno di soldi e già allora si perse tempo ora i tempi sono molto peggiorati. Continuano gli sbarchi dei migranti la mafia e le altre organizzazioni criminali si fregano le mani con l’arrivo di tanta manovalanza da gestire. Buonisti, intellettuali da strapazzo, esultate nelle vostre lussuose case superprotette tanto a voi non toccherà mai nessun sacrificio.
Mi faccia capire, ma secondo lei più si è neri più aumenta la predisposizione alla delinquenza? Proprio lo esclude che un migrante possa sbarcare per lavorare onestamente? Faccia così, prima di esternare conti fino a 100, vada in chiesa, reciti una preghierina, si confessi, si guardi qualche documentario sull’emigrazione italiana nel diciottesimo e diciannovesimo secolo e poi provi a riguardare il mondo esterno. Si accorgerà che potrebbe essere meno nero o meglio ancora che il nero potrebbe darle meno fastidio. Saluti buonisti!
Diciannovesimo e ventesimo…
Non so in che mondo vivi, forse in quello di tanti buonisti, radical- chic che dai loro salotti parlano e straparlano su tutto senza vedere la realtà. Un po’ come tanti bocconiani tipo Monti, Fornero e soci. Questi migranti sbarcano in una Regione in crisi da una vita in un Paese pure in crisi. Se c’è poco lavoro per i nostri giovani a questi chi glielo da? Il Vaticano tanto generoso (a parole) o le ONG (loro sbarcano e poi chi si è visto si è visto)? Arrivati in Italia saranno messi all’inizio in centri di accoglienza affollati e poi destinati a vagare per il Paese senza possibilità di avere un lavoro serio, ma vittime di sfruttamento di gente senza scrupoli. Poi qualcuno un po’ più cattivo degli altri, disperato e che non ha ormai nulla da perdere, sarà contattato da certe organizzazioni per dei lavoretti sporchi e il cerchio si chiuderà. Non è cinismo questo è realtà, leggiti la percentuale di stranieri ed il suo incremento negli ultimi anni nelle carceri italiane. L’Europa? Finora solo chiacchere. Ma già tu vivi in case superprotette, ancora credi alle chiacchere di gente come D’Alema e Prodi, Monti (tre dei tanti) che hanno fatto danni ed ancora si permettono di parlare. Salvini un po’ sbruffone lo è, ma in questo momento è quello più vicino ai problemi degli italiani. Il M5S? Una delusione, ne prevedo la fine entro poco tempo, mi ricorda il vecchio partito dell’Uomo qualunque” del dopoguerra, poche idee e confuse.
Caro a.b.
Ha perfettamente ragione vedo nero.
La sinistra ha rovinato l’Italia e ha concesso l’invasione dei clandestini!
Invece il centrodestra con Berlusconi prima ( 20 anni) e salvini poi ha risolto ogni problema!
Un po’ come la giunta de MOSSI a siena:
Non ci sono più multe da autovelox( avvocati e destrorsi vari sono a posto ora), il decoro è ai massimi livelli osi come la sicurezza!piazza del mercato e i giardini la notte sono
Dei salotti….
Non ci sono più i mercatini enogastronomici ne’ la fiera dei contadini in fortezzatanto vituperati in passato,la lizza è rivalutata con arredi moderni, il sms ha un programma internazionale e i turisti permangono per molti giorni….
I lavori pubblici non sono lenti come coi comunisti( ponte di ravacciano, scuola sarei, liceone) e finalmente dal palazzo sono usciti i faccendieri, e i ricercatori!
Talmente va bene che si è fatto un bel rimpasto in giunta, col Benini ( interessanti le sue idee sulla scuo,a pubblica) al posto della titolatissima biondisanti!
Ha ragione vedo nero….ora si che tutto funziona
Forse vede nero perché è volutamente cieco….ma un’sara’ Mi Fa a che sordo?
Vedo nero perché ci stanno prendendo tutti in giro. Comunque la sinistra ha veramente rovinato Siena e anche da molti decenni. Un po’ la colpa è anche dei senesi perché l’anno scorso a San Gusmè, alla Festa del Luca, c’era il famigerato Vigni a tagliare le bistecche allo stand gastronomico, io sono andato subito via non volevo condividere nulla con quel mariolo, ma quanti nostri concittadini sono rimasti e non l’hanno fatto scappare via a suon di pernacchie. Quello che è stato fatto in Fortezza quest’anno mi è piaciuto mi dispiace solo per i giostrai del Luna park che non ci torneranno più, ma questo già col Valentini era stato previsto. Dopo decenni di sinistra (si poteva ancora chiamare così?) si doveva cambiare.
Ah! Lucia, che bei tempi quando splendea la meritocrazia rossa!
Quando i banchieri venivano scelti tra chi dichiarava di non saper fare quel mestiere. Quando per sedere sopra una montagna di miliardi bastava essere un semplice dipendente della asl. Quando i personaggi di più spiccata capacità a prendere ordini da un partito di Roma venivano scelti per accomodarsi nella poltrona più importante del palazzo comunale. Quando i giornalisti erano liberi di fare inchieste e scrivere ciò che volevano senza rischiare una denuncia per diffamazione o, meglio, una causa civile di risarcimento danni. Quando la chiesa faceva la chiesa, e basta.
Che tempi! Senza faccendieri, senza arrivisti, senza tessere……
Ovviamente vivo chiuso nella mia casa superprotetta. Meno male che lei mi aiuta a capire, immerso nel mondo reale come evidentemente è. Guardi piuttosto le chat social che frequentano i nostri bianchissimi figli e la faccia finita di concentrarsi sulla sua monomania. “I nostri giovani”, li guardi ed incominci a vedere nerissimo.
E ridaje con Céline e Pirandello… Discorso al limite condivisibile se storico, per niente se letterario. Perché allora non si leggerebbe quasi più nessuno, o si leggerebbero delle gran palle. Perché questa visione molto puritana e stars and stripes dell’arte?
Caro Federico,
mi sorprendo che tu non abbia colto ciò che ho scritto: i Céline ed i Pirandello vanno non solo letti, ma anche fatti leggere e – se possibile – fatti amare dai giovani; è la questione del Premio Nobel – da sempre attinente anche alla sfera morale del premiato – che proprio lascia di stucco (nel caso di Pirandello e di Handke): e non è neanche un barbatrucco…
Su Greta, che accende un dibattito mai sopito: ieri, in un suo intervento a margine dello stimolantissimo incontro sulla ferrovia (che – lo dico subito – andrà su Siena Tv venerdì alle 22,45 in punto, più varie repliche), Antonio Tasso l’ha criticata molto, molto duramente, schierandosi con gli iper critici.
L’eretico
Raffa , non per pignoleggiare, ma scusa,a suo tempo sei rimasto di stucco anche per il nobel al ex para’ repubblichino Dario Fo’??
O c hai l indignazione a singhiozzo??
Su’ greta….
https://www.meteogiornale.it/notizia/meteo-stati-uniti-non-solo-neve-centinaia-record-freddo-wyoming-texas
Roba di questi giorni, ovvero ma sa’ na sega lei pora cittina del clima.
Buffo ,greta va a concionare a new york sul riscaldamento e poche settimane
dopo negli usa frantumati i record di freddo e neve dal montana al texas.
Caro Manunta,
quando fu dato il Nobel a Dario Fo, neanche esisteva il blog, comunque la cosa in seguito mi pare proprio di averla fatta presente; quanto a Greta, quando viene attaccata così, mi viene sempre da difenderla: tra l’altro, il tuo ragionamento sul freddo boia del Montana, mi ricorda così da vicino quello di Trump l’anno scorso, durante le folte nevicate a Manhattan. Qualcuno – Greta in primo luogo – ha mai detto che l’antropizzazione mal gestita sta eliminando tout court il freddo, per caso?
L’eretico
Raffa …….il mio non era un ragionamento, a quelli ci pensa greta(sic),
era solo un dato REALE E RISCONTRABILE, a fronte dei
“ragionamenti scientifici”
di un adolescente con problemi psichiatrici.
ps. nb.
I record battuti di neve e freddo per ottobre non sono relativi al montana,
ma a tutti gli stati tra il sud del canada ,manitoba,e gli usa dal wyoming al texas.
E alcuni di quei record resistevano dal 1879.
Dati statistici reali ,e non previsioni( padellate) dal pcc dell onu
Altri dati reali
https://www.repubblica.it/ambiente/2019/10/16/news/smog_italia_prima_in_ue_per_morti_da_biossido_azoto-238684945/
Report dell unione europea ,italia prima in europa per morti da biossido d azoto , prima per morti da ozono, e seconda per morti da nano polveri.
Te seguita a greteggiare con la co2 vai,
Raffa ,a te il nobel per il nicodemismo un te lo cava nessuno.
“ufficialmente eretico” poi…..
Caravaggio era un assassino, per fortuna l’hanno fatto lavorare ugualmente…
Sottoscrivo a due mani quanto scrive VEDO(di nuovo)NERO a proposito di quella Gretina svedese e di Pietro Leopoldo. Voglio ricordare anche l’ottimo governo dei successivi granduchi di Toscana, che furono cacciati da un complotto di pochi c.d. patrioti capeggiati dal Ricasoli.
Avete nominato il grande Pirandello. Quanti politici poi antifascisti, artisti, grandi giornalisti del dopoguerra sono stati conformisti al Regime del Ventennio. Tanti. In buona ed in cattiva fede. Nomi a caso: Fanfani, Dario Fo, Montanelli, Albertazzi, Fabrizi, ecc.
Ooh son sortite le motivazioni!!!
Eran tutti bravi, s’e’ trattato di maldincenze e uso improrio di avverbi.
Dice….
Sicche’ la giustizia funziona come un orologio… cucu’ cucu’.
https://www.ilsole24ore.com/art/i-giudici-in-mps-nessuna-banda-nessuna-truffa-nessun-danno-ACtKMJs