Jesus Renzis superstar (e Carolina Orlandi)
Questo 2019 – che volge verso l’ultimo suo quarto – potrebbe vedere ancora accadere tante cose, ma a livello prettamente politico-mediatico, cosa può ancora accadere, di più clamoroso di ciò che è accaduto, soprattutto dall’8 agosto in avanti?
Buona lettura a (quasi) tutti, dunque!
LA RIGIRATA RENZIANA
Almeno due sono le cose assolutamente inedite in questa scissione (perché di tal cosa trattasi, nonostante i penosi arrampicamenti renziani): la primissima, che è stata decisa – per esplicita ammissione dello scissionista maior – non in prossimità di elezioni più o meno vicine, ma in vista di quelle (se il Governo reggerà fino ad allora, cosa tutt’altro che scontata) del 2023, vale a dire una data lontana anni luce dal settembre 2019. Se qualche lettore in vena di politologia mi sa fare un esempio similare, gli dico chapeau, perché stans uno pede a me non viene in mente davvero niente.
In secondo luogo, è la prima scissione verosimilmente “a rate”: molti renziani o renzianissimi che oggi restano nel Pd, potrebbero – da qui all’ipotetico 2023 di cui sopra – lasciare la barca eventualmente in rotta. Un’altra, adesso, ce l’hanno, sulla quale salire. e venire accolti con lo champagne. La straordinaria vignetta di Emilio Giannelli sul Corriere della sera di oggi (un Renzi che si presenta berlusconianamente davanti allo schermo, dicendo che “Matteo Renzi è la persona che amo”) svela il dato personale, metapolitico, che spiega tutto del revirement renziano: il narcisismo di chi cerca visibilità a tutti i costi, sapendo di avere un potere di interdizione ancora alto (finché ci sarà il proporzionale, perché se si tornasse al maggioritario tutto sarebbe, per il rignanese, per sempre perduto).
Andando ancora più sul concreto, e partendo dalle lacrime senatoriali del buon Marcucci (uno che a 27 anni entrò in Parlamento: da liberale, facendo rivoltare Benedetto Croce nel sarcofago): ciò che spaventa molti democratici, è che i vari Marcucci, Lotti (ebbene sì, proprio l’amante della Pania) e Guerini, altro non siano che quinte colonne renziane all’interno del Pd. Per conoscere dal di dentro le mosse degli zingarettiani: avendo di fronte uno come Renzi, ci sarebbe da meravigliarsi, forse? E la campagna per adescare altri parlamentari (in nome degli ideali, ovviamente) è già partita: non solo verso Forza Italia (già raccattata una senatrice), ma anche verso i grillini al secondo mandato (magari con mutuo fresco), nonché addirittura – udite, udite – verso i leghisti (si parla dei siciliani, ex alfaniani): anche qui, c’è forse da meravigliarsi di alcunché?
Ma sono soprattutto due, i casi antropologici che più ci attraggono: a livello locale, il turborenziano Scaramin Scaramelli, il quale svelerà le sue carte (cioè il restare nel Pd, pare) sabato prossimo a Pienza, in occasione della presentazione di un suo imperdibile libro-intervista (uno di quelli che alla Comunale non entra, tanto per capirsi); e poi, a livello nazionale, Matteo Colaninno, l’unico capace di fare perdere voti al Pd ad ogni mezza intervista (quando veniva intervistato): lui, la scelta l’ha fatta. Sarà renziano, in “Italia viva”: denominazione che, lui guardando ed ascoltando, pare francamente un ossimoro…
Ps 1 Domani, ore 17,30, un appuntamento davvero stimolante alla Comunale, tra l’altro anche a livello di analisi politica (di altissimo livello): il professor Andrea Capussela (Luiss) viene a dialogare con lo scrivente, per presentare il suo densissimo “Declino – Una storia italiana”, saggio sulla crisi italiana, soprattutto negli ultimi 20 anni (ma interessantissima anche la parte sul boom economico e sul primo centrosinistra, per esempio). Ah, questo pomeriggio c’è “Masaniello” con lo storico Aurelio Musi: ed anche in questo caso, di politica attuale si parlerà, tranquilli, non solo dei fatti napoletani del luglio del 1647.
Ps 2 Oggi i martinellati sul loro blog scrivono che la città, De Mossi regnante, a livello di sicurezza e di microcriminalità non è cambiata per niente, anzi è semmai peggiorata: i nostri (sempre tanti, se Zeus vuole) lettori, che cosa pensano e, nel caso, scrivono, a cotal riguardo?
Ps 3 Da oggi stesso (La 7, nel prime time) l’ottima Carolina Orlandi-Rossi farà l’inviata – certamente speciale – del meritorio programma condotto da Corrado Formigli “Piazzapulita”, dopo la collaborazione con “Le iene” dello scorso anno. Lei crediamo non legga più questo blog, essendo ormai nell’empireo catodico, ma molti suoi ammiratori di certo sì: ergo, qualcuno se vuole le dica che lo scrivente ritiene che adesso – vista la sua piena maturazione professionale e giornalistica – possa essere arrivato il momento di riproporre un dibattito pubblico, a porte apertissime, sul Caso-Rossi, in cui ognuno tiri fuori le sue carte e le sue cosine varie. Aspettiamo fiduciosi una sua risposta: scelga pure lei il luogo, nonché il moderatore (più o meno terzo, ma va bene se propende un po’ per lei) dell’incontro. Più di questo, ad una lanciatissima giornalista di inchiesta non si può concedere.
Ps 4 A proposito di giornaliste di inchiesta (sulla comparazione, è più elegante soprassedere): martedì 1 ottobre, alle 17,30 as usual, arriva alla Comunale Federica Angeli, la giornalista di Repubblica che dal 2013 vive sotto scorta per le sue inchieste sulla mafia del litorale laziale. Ne riparliamo, ma per intanto segnate la data, mi raccomando…
Non ho mai letto il blog dei “martinellati” e se Manitù mi dà salute spero di non leggerlo nel prossimo, abbondante, futuro.
Ho avuto dei problemi con la scatola del Natale; praticamente ho distrutto quasi tutti gli addobbi, specialmente le palle, ma so per certo che penserai te, insieme ad altri blogger, parlando della sig.na Orlandi, a farmele rivenire, e belle grosse.
Ossequi
È fai male , grande cacaccia!
Leggere, anche chi no si condivide aiuta ad aprire la mente e gli occhi!
E te che sei una persona per bene, lo affermò seriamente, ti farebbe onore fare un passo verso.
Con stima
Gennaro (il) Migliore
Nato inevitabilmente nel ’68, laureatosi precocemente in fisica a 44 anni, ma inspiegabilmente giornalista di professione (seppur virtuale), debutta in politica nell’allora Partito di Rifondazione Comunista.
Responsabile nazionale dei Giovani Comunisti, è tra i fondatori del Partito della Sinistra Europea.
Passa prima alla Sinistra Arcobaleno e poi a Sinistra Ecologia e libertà.
Folgorato sulla via del Partito Democratico, sotto Renzi e Gentiloni ricopre il ruolo di Sottosegretario alla Giustizia.
Del resto delle competenze di un fisico, laureato con tesi dal titolo “distribuzioni partoniche nella diffusione profondamente inelastica”, lì c’era e ci sarebbe ancora parecchio bisogno ….
Adesso, però, aderisce ad Italia Viva!
Come i salmoni risalgono la corrente dei fiumi, il nostro attraversa impavido tutto il corso della politica italiana…
Forse un giorno ce lo troveremo anche a Pontida …. chissà.
Nomen omen.
Il fatto che da giorni ci si occupi della scissione dello spregiudicato, ma furbo, Renzi, da la dimensione esatta di cosa sia diventata la politica italiana. Una volta le scissioni venivano fatte per degli ideali, nei politici esisteva oltre il tornaconto personale una visione di stato di stato, di bene comune. Oggi è solament caos….
Per quanto riguarda i martinellati, è possibile che la microcriminalità non sia diminuita, ma la causa del fenomeno, la genesi, se lo devono sentire sulla pelle loro e i loro amici del PD. Se da Ringo, Marcellone, Sello et alia, siamo passati alle bande, forse chi ci amministrava un po’ di mea culpa lo deve fare!
Gentile Daria,
Le precedenti amministrazioni hanno sbagliato, ma questa amministrazione ha promesso, tra le altre, di riservare attenzione alla sicurezza! E questi sono i risultati a 20 mesi dell’insediamento del primo governo di destra di Siena, estrema destra…dove ordine e disciplina sono dogmi a corredo di Dio patria e famiglia!
Forse non è così semplice risolvere i problemi? O forse manca , ancora la competenza?
Possiamo continuare a dare la colpa di tutti i mali a chi c’era prima, ma ora ci sono loro, quelli bravi, e le cose non sono migliorate. Anzi!
E allora meno rancorismi e più lucidità!
E maggiore onestà intellettuale!
Anche il più ingenuo non andrebbe a ricercare competenza in chi questi fenomeni ha causato, stravolgendo, ripeto, il volto della città. Di tanto lei e i suoi compagni dovete fare un implorevole mea culpa, ma temo che non verreste assolti.
Per il resto vediamo come lasciano tra cinque anni la città questi, come dice lei, di estrema destra. Se non mi soddisfano sono la prima a cambiare, per quella bella democratica cosa, a voi indigesta, che è l’alternanza.
Per come avete lasciato Siena voi, ne stiamo pagando le conseguenze, e purtroppo, e di più, le pagheranno i ns figli e nipoti.
Gentile Daria,
Comincio a dubitare del suo senno o della sua vista!
Mi pareva di aver esordito proprio con un’ affermazione(” Le precedenti amministrazioni hanno sbagliato”), e mi creda, non tutti quelli che dissentono da questo ” nuovo”(?)corso sono comunisti o di sinistra…forse semplicemente attenti osservatori che mettono in relazione i dati.
Invece, lei, in tutto questo tempo non ha mai posto in essere una minima critica o considerazione su quello che , oggettivamente, non va! A cominciare dalla sicurezza!
Delle due una: o non vede( accecata dall’odio e dal rancore)o non vuol vedere( i motivi saranno i suoi)!
Basta attacchi a Carolina: è bella, bravissima, ha scritto un libro e la Mondadori glielo ha pubblicato a chiocco, poi di trasmissione nazionale in trasmissione. E soprattutto senza mai parlare della sua drammatica vicenda personale, del caso-Rossi: pensate come Carolina avrebbe potuto sfruttare cinicamente questo dramma, e invece niente, sempre in silenzio su questo suicidio divenuto poi omicidio…un esempio, punto e basta.
Di che parlava il libro?
Renzi sarà pure narcisista, ma allora Salvini? E Di Maio? E la Meloni? E l’elenco sarebbe lungo. E allora perché accusare solo lui? Da questo punto di vista non è peggio degli altri. A proposito di Salvini e del suo partito, nessuno ha rilevato che contemporaneamente qui in Toscana, propongono di aprire alle donnine in vetrina per promuovere il turismo e a consacrare la città al cuore immacolato di Maria….. non ci sono commenti. Ma si sa, alla lega,partito che ha fatto scomparire 49 milioni di euri, reato per cui si dovrebbe marcire in galera e buttare via la chiave (per usare un linguaggio caro ai cattivisti) si perdona tutto.
Caro Roberto,
in effetti la visione della donna proposta con il tandem Madonna del rosario-donna in vetrina, è curiosa assai, e ci porterebbe lontano (quando la donna era o santa, o meretrice, per capirsi); oggi apro Il Giornale, e leggo un’intervista a Tajani, sparata in prima: “Mai inciuci”. Scusate, ma il Patto del Nazareno, chi l’aveva siglato, di grazia? Ed il Pd, da par suo, deve ingoiare un altro rospo, a questo giro in Umbria, con lo statista Di Maio che – in Italiano – fa la voce grossa. Siamo a posto, suvvia…
L’eretico
Il problema non è il narcisismo. Renzi ha governato per quasi una legislatura con risultati quantomeno opinabili, applicando un programma opposto a quello dichiarato dal PD in campagna elettorale e dopo aver perso giustamente la segreteria si è messo, cito, a fare il ‘senatore semplice…’ Il suo problema è che riesce sistematicamente a fare il contrario di quello che dice, infatti malgrado le squallide alternative, ad oggi non lo voterebbero 96 italiani su 100
Giusto! Tutti i politici sono – più o meno – narcisisti, bugiardi etc. etc.
Uno, però, si è dimostrato sempre parecchio più avanti degli altri …
Onore al merito.