Il Palio delle Contrade morte (e dei fantini vivi)
Onore – genuino e sincero – alla vittoriosa Giraffa, nonché alla bravura del suo fantino Tittia, autore di una splendida paliata da dietro, con tanto di zampata finale a beffare la Chiocciola, dal Bartoletti guidata.
Ciò detto, come sempre diciamo anche qualcosa di nostro sul Palio (qualcosa che francamente non si capisce perché non sia arrivato sulla stampa cartacea, sic).
IL PALIO DELLE CONTRADE MORTE (E DEI FANTINI BEN VIVI)
Esiste un messaggio, in questo Palio del 2 luglio 2019, da consegnare alla discussione pubblica, al di là del meritato giubilo giraffino e della cocentissima delusione chiocciolina? Se c’è – e, secondo noi, c’è -, è senz’altro questo: sulla scia di un trend peraltro ormai chiarissimo da anni, in questo Palio più ancora che in altri si è consacrata e legittimata la supremazia compiuta, sul Campo, dell’elemento fantino (fantinesco?) su quello dirigenziale.
La Giraffa era fresca di vittoria (giusto due anni or sono, e proprio con Scompiglio, ironia della sorte), in un lotto di dieci Contrade che annoverava la “nonna” Aquila (1992) e per l’appunto la Chiocciola, che ad agosto farà i 20 anni dall’ultimo successo (per i demografi, sostanzialmente una generazione), solo per fare i due esempi più eclatanti.
Non ci voleva molto a capire che quello di ieri l’altro potesse essere un Palio “apparecchiato” per chi è arrivato a mezzo passo dalla vittoria, eppure è andata come tutti voi avete visto e rivisto, dal vivo ed in tv: bellezza del Palio, nella sua totale incertezza fino all’approdo del bandierino, dicono molti; o piuttosto, Palio dei fantini, pronti a fare come vogliono loro al di fuori delle logiche dirigenzial-contradaiole? Ovviamente, nessuno può rispondere con certezza, a parte i pochissimi che non lo farebbero mai (giustamente, tra l’altro); di certo, il successo paliesco sarà stato agognato da tutta la Contrada, ma il più bisognoso di vittoria era il fantino: almeno su questo, si può essere tutti della stessa opinione, o no?
Il Palio è sopravvissuto a ben altro (leggetevi le pagg. 223-224-225 del libro di Duccio Balestracci, recensito da Maurizio Bettini su Repubblica: per esempio, al Palio dell’agosto 1939, con vittoria torraiola decisa a tavolino, ma non certo dalle dirigenze, eh), però una riflessione su questa tematica la si potrebbe anche aprire. Con cautela, moderazione e prudenza, si capisce: piedi non di piombo, di acciaio; noi ci accontenteremmo almeno che la si facesse finita, sulla stampa ed in tv, con i Gigi, i Jonathan, gli Andrea e via discorrendo. Sarebbe già un bel punto di partenza, date retta.
Fruttero e Lucentini, nel 1983, scrissero il loro romanzo “Il Palio delle Contrade morte”: si riferivano a Gallo, Leone, Spadaforte, Orso, Quercia e Vipera. Nessuna Contrada, ad oggi, rischia niente di simile, ci mancherebbe; ma ci piace ricordare – come per tanti altri settori della comunità senese – che il pericolo più grave, anche per il mondo del Palio, sia quello endogeno. Si fa per chiacchierare, eh…
Ps 1 Inchiesta Magistratura: Riccardo Fuzio, Pg di Cassazione, titolare dell’azione disciplinare nei confronti di Luca Palamara, parlava a ruota molto libera, con il buon Palamara (scoop Repubblica-L’Espresso); a Palamara che lo sollecita sull’informativa della GdF a suo carico, lui (Fuzio) offre informazioni pesantissime (ciò che c’è nell’ordinanza, in buona sostanza). Roba da non crederci, e soprattutto cui non abituarsi.
Ps 2 Eccellente notizia dall’Atletica: finalmente un essere umano italiano, Davide Re (che, sempre secondo Repubblica, ha fidanzata a Siena) è sceso sotto il muro – tanto di insulinoresistenza, quanto di testa ai limiti del disumano – dei 45 secondi, nei 400 metri: 44 secondi e 77 centesimi. Davide Re ha 26 anni: gli auguriamo almeno un biennio di ulteriori miglioramenti, e gli facciamo i più sinceri complimenti.
Ps 3 Oggi è l’Indipendence day, che Donald Trump ha voluto gestire ed organizzare in modo muscolare, diciamo putiniano (sembra un ossimoro, ma non lo è affatto): chissà, da lassù, i Padri costituenti che ne penseranno…
Ps 4 Venendo infine a ricorrenze nostre, ieri erano i 75 anni (3 luglio 1944) dalla Liberazione di Siena da parte degli Alleati. In una città ancora ipnotizzata – per la gioia, o per la delusione – dalle vicende paliesche, mi pare se lo siano ricordati in pochini. Per quello che conta, noi la nostra pietrina la mettiamo.
Anch’io, come l’Eretico, penso che nel nostro Palio oggi contino più i fantini, che ormai sono veri professionisti, delle dirigenze, sia per la scelta dei cavalli partecipanti alla corsa sia per l’andamento di questa. Per un fantino la vittoria al Palio di Siena è un’ottima credenziale per essere ingaggiato, e ben pagato, in tutte le innumerevoli imitazioni che si svolgono in Italia durante l’anno. E’ come mettere in cassa un buono fruttifero di sicuro rendimento.
Detto questo,mi permetto di fare un marginale commento in versi.
Ne la Torre, mi so’ venuti a di’,
martedì sera c’era stato un party,
ma un ci credevo, un potevo capi’
come facessero, da quelle parti,
dopo quel Palio andassi a diverti’.
Però era vero, hanno chiamato “Un parti”
il su’ fantino, che è rimasto lì,
col cavallo girato di tre quarti,
quando a la fine è stata bòna mossa.
Tutti i fantini lesti so’ partiti
al momento ch’è entrata la rincorsa,
e quello solo al canape è restato
mentre quell’altri erano spariti
e un Turbine di certo non è stato.
Analisi da incorniciare. Lo straordinario “anomalo” aveva dimostrato lo stato comatoso, martedì il certificato di morte.
Ps 4, bono zitto era meglio se glissavi.
Mentre sienina vaneggiava di liberarsi da sola dai tedeschi, intanto i goumiers facevan i comodi loro sull amiata in val d orcia e val d elsa.
A Firenze altra storia , li pochi discorsi poco spettonare a vuoto
e citta’ liberata dai fiorentini.
Altre genti , da una parte citti vani boccaloni , dall altra omini.
I relativi giochi tradizionali ancora stanno li a dimostrarlo.
Palamara ,ecco a questo gli dovreste dare il mangia ,e farlo contradaiolo ad onorem di tutte e 17 piu’ 5
Un essere del genere a sienina farebbe furore.
Rappresenta la sintesi del senesota di successo, gattamorta,ubiquitario maneggione,intrallazzatore,opportunista e ruffiano,tutte doti assai apprezzate sul tufino ,sarebbe di certo un grande capitano di contrada.
.
Ps4 occasione ghiotta per una carriera straordinaria.. palio a sorpresa da avere la piazza deserta
Ciao Eretico,
secondo me alla tua analisi sfugge qualcosa che è successo il 29/6 e che ha a che vedere MOOOOOLTO con il Palio giostrato tra contrade , non ti viene in mente niente?
Carissimo Foloso,
bentornato fra noi: un paio di ideuzze ce le avrei, ma lascio che sia tu ad esporle. Sono ormai troppo scafato per abboccare, sic…
Attendiamo dunque tue, l’eretico
Lo sai…le chiacchiere di Palio quelle vere e sane si fanno a voce….
Un abbraccio…sempre con infinita stima.
Il nostro Sindaco punta tantissimo sul Palio, siamo tutti d’accordo. Vediamo dal suo punto di vista la situazione nel post 2 luglio: di positivo, senz’altro che nessun cavallo si è fatto male, e che non ci sono state scazzottate (anche se la dinamica della mossa-corsa qualcosina poteva provocare). Di contro:davvero poca gente in Piazza (e negli alberghi), poca gente davanti alla Rai.
Se domenica le Lamborghini ottengono di fare passerella sul tufo rimasto, siamo alla frutta, anzi all’ammazzacaffè..e poi, egiziani che si bussano ben bene in Via dei Rossi: Siena più sicura e tranquilla con la Giunta De Mossi?
…e nessuno dice nulla del cantiere interno in piazza del campo, senza permessi e senza fogli esposti con i vigili che passeggiano davanti…
È vero, c’è stato un bel cambiamento: città consegnata in mano ad un sedicente milionario kazako, risse notturne e diurne, vetrine spaccate, vigili di quartiere assenti, siamo senza assessore alla cultura( e si vede), privatizzazione della scuola dell’infanzia, lotta al degrado solo a parole( basta guardare piazza del campo, disertare proprio dal primo cittadino impegnato nelle “sue” cause)!
Quante promesse non mantenute!
E peones di de MOSSI tutti zitti, come i comunisti di una volta!
Forse una riflessione seria andrebbe fatta, costruttiva e civile( senza gli sproloqui inutili di manunta) per una forza civica che pensi al bene della città e non ad ingrassare le tasche dei soliti noti che da Mazzoni della stella in poi hanno sempre maramaldeggiato .
Il mio appello è a tutti i delusi seri di cdx e cdx per una nuova forza politica post ideologica che analizzi i bisogni veri e cerchi soluzioni proiettiva anche per le giovani generazioni.
Dubito che dirigenti e contradaioli della Giraffa ci siano rimasti così male che il Tittia gli abbia vinto questo Palio, o che preferissero lasciarlo alla Chiocciola…
Però quando la Selvina vinceva il Palio con lo stesso fantino a costo zero (o meglio, con la monta in buona misura pagata da altri), andava bene e quindi chi se ne importa se è il Palio dei fantini e mo delle contrade no?
Quanta ipocrisia…
Caro anonimo (toh),
ovviamente mi aspettavo uno o più commenti di tal genere (anzi, arrivano in ritardo): se uno non capisce che si prova a fare un discorso generale, che valga erga omnes prescindendo da chi abbia vinto il 2 luglio, allora non c’è molto da fare.
Va bene lo stesso, basta non tirare di mezzo l’ipocrisia, magari. Tra l’altro, di “Palio dei fantini” si era già scritto anni fa (nessuno è obbligato a leggere sempre il blog, ma prima di criticare forse maggiore documentazione ci vorrebbe).
Buona – laicissima, financo paganeggiante – domenica a tutti, l’eretico
L’eretico tocca un tasto dolente nell’analizzare le dinamiche dell’ultimo palio. Tra l’altro tutte azzecatissime. Il problema non sono i fantini che fanno quel che gli pare. Sono le dirigenze che glielo lasciano fare. E qui, nonostante gli sproloqui campanilistici, mi tocca dare ragione al buon Manunta. Se le dirigenze fossero fatte di gente con le palle, questi fantini andrebbero tutti a casa. Invece è una passerella continua a casa di Gigi, Jonatan, Andrea, etc…per arruffianarsi una monta. Ho visto delle scene di sudditanza durante occasioni pubbliche che sarebbe da vergognarsi! Una volta si diceva che a Siena ‘un si fa l’amore coi fantini. Non solo si fa , ma siamo diventati quelli che si piglia, nemmeno che si mette!!!!
Poi quando capita a qualcuno che fino allora era stato dalla parte dei beneficati, passare dalla parte di quelli che subiscono, allora si grida allo scandalo e al “non è più palio”…sempre quando tocca a quell’altri….certo!
Storia recente di Siena purtroppo.
Una città ed un territorio caduti nella melma prima ancora che per le disgrazie socio-economiche, per le dinamiche da ruffiani e arrivisti della classe così detta dirigente. Ovviamente ben sostenuta dal popolino zozzo!
E poi il sindaco…quel che dice Lucia purtroppo è vero. DeMossi ha deluso fino ad ora. Tanti proclami ma fatti reali pochi. Vediamo cosa porterà un’affiliazione così stretta a personaggi “esotici”. Continuare a vendersi non porta tutti questi vantaggi. Soldi facili e veloci si. Depauperazione delle risorse altrettanto.
Riprendo la parola dopo un po’ di tempo, intanto per fare i complimenti al gestore del blog: vale più un editoriale suo sul Palio, di dieci pagine di articoletti e fotine di brindisini, condite da paraculate verso i fantini, che si trovano sulla stampa locale. Sul resto, concordo con Pallesecche a tutta randa: qui, alla fine, pur con le sue esagerazioni e prolissità, tocca dare ragione al fiorentin Manunta…
Dopo un anno di amministrazione De Mossi vedo che a Siena è cambiato poco o nulla. Gli stessi problemi di sempre. Peccato perché questa sarebbe stata per toglierci tanti personaggi di torno, invece questi loschi figuri stanno tornando alla carica. Ed ora siamo in estate a Siena ci si anestetizza col Palio, i fantini ingrassano e si riparla a settembre dei veri problemi.
Manunta non criticare troppo perché anche Fiorenza non ride. Quante cartacce, lattine, avanzi di panini e simili delizie nelle tue belle vie cittadine. Per non parlare degli zingari, si chiamano zingari, che spadroneggiano in tutto il centro storico e viaggiano gratis ancora in tanti autobus cittadini.
Un’altra critica a De Mossi è inutile mettere cartelli in tutta la Piazza del Campo col divieto di bivacco se poi non lo facciamo rispettare. Quanta gente ho visto mangiare e bere per terra tra pizze, cartoni, panini, bottiglie di vetro o plastica e nessun vigile a farli alzare. Per non parlare delle recenti risse in varie zone cittadine. Ma questi vigili urbani dove vanno invece di presidiare la città? Li vedo solo quando c’è il Palio in prima fila a vedere la Corsa. E sono anche tanti. Ah già qualcuno anche il mercoledì, al mercato sotto Fortezza.
Mi fa piacere leggere che anche tra alcuni sostenitori ci sia un po’ (?)di delusione in merito ( e nel metodo) alla ( nuova?)amministrazione.
Dato che i bloggers sono stati l’anima del cambiamento(?)utilizzo questo spazio per ribadire che dovremmo pensare ad un’ azione amministrativa post ideologica, scevra di tutti questi professionisti della politica bravi , molto, solo ad autorefenziarsi ed auto elevarsi!
De MOSSI era perfetto come candidato se non avesse cercato la sponda proprio di coloro che andavano emarginati…perché la sx ha commesso errori gestionali( che in un anno la dx non ha cambiato verso) ma è da miopi non riconoscere che l’opposizione è stata spesso( opportunisticamente) connivente.
Il sindaco avrebbe 4 anni di tempo( ma non la forza né il coraggio) x invertire la rotta e sostituire i figuri che lo circondano con persone di qualità ( come il nostro ospite) e tracciare ùn solco da seguire negli anni a venire: x ora , nonostante i proclami, è stato un fallimento! È solo cambiato il colore ( da rosso a nero- verde) ma il peggio è rimasto, condito da una ventata di autoritarismo puerile che non ha le capacità di modificare lo stato delle cose( sbagliate!)
Cominciamo a pensarci sopra, ad avere idee aperte( non ideologie che chiudono) ,e magari si potrebbe formare una squadra civica vera che non deve aver bisogno di pagare le marchette o cedere ai ricatti x la vittoria ottenuta.
Si cari contradaioli!
oramai siamo marionette, attori di questo palio e non del nostro palio..
Ma la colpa è anche nostra, pur di vincere invece del solito panettone per natale, portiamo anche una scatola di ricciarelli ed una torta di Cecco a questi “fantini”.
E tutti zitti perché quest’anno c’è da vince!
Oooh i fantini, fate la scelta( tre nomi per contrada) e i dieci piu’ richiesti sorteggiateli come i cavalli, risparmiereste
taaanti dindini ,e taglieteste l erba sotto i piedi a tanta gente.
A chi vince premio prefissato dieci volte il gettone presenza , a chi non gettone ( cospicuo e uguale per tutti)
Al contempo non avreste necessita’ di farvi capitanare in contrada da gattemorte maneggioni esperti del umma umma.
Le contrade in mano al popolo e affanculo i ducetti opportunisti, e gli al capone delle monte.
Premesso che la cosa sarebbe da farsi solo previa consultazione e votazione pubblica a faccia scoperta , ogni battezzato avendo diritto di voto se maggiorenne, omini e donne( co’ bona pace dell ocaioli ).
Ovvero se aete ghigna proponetelo e reclamatelo, senno’ zitti e tutto secondo escatologia canonica senesota ( truffa, maneggia,imbroglia).
Ooohh , tanto vi garbera’ poco essere alla merce’ dei maneggioni.